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Autore: Sunny    15/07/2005    33 recensioni
A vent'anni dalla scomparsa di Voldemort, il Mondo della Magia si vede ricomparire il suo Marchio Nero nell'oscurità della notte... ma questa volta in campo scenderanno anche nuove forze, più decise e più agguerrite che mai. Intrighi mortali, lotte all'ultimo sangue, amori inarrestabili e passioni travolgenti sconvolgeranno gli eroi della 'vecchia' e della 'nuova' guardia, in un mondo in guerra in cui il cuore ha la meglio anche sulla ragione...
Genere: Azione, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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FIRE MELTS ICE

FIRE MELTS ICE

 

 

 

 

CAPITOLO 10: CUORI A PEZZI

 

 

 

Dare you to move

Dare you to lift yourself off of the floor
Dare you to move
Like today never happened
Today never happened before
Welcome to the fallout
Welcome to resistance
The tension is here

Between who you are and who you could be

                                               Dare You To Move, Switchfoot

 

 

***************

 

 

Quella mattina Jack si trascinò nella sua cucina con una strana sensazione addosso… imbarazzo? Disagio? Malessere generale? Strano, perché sotto un altro aspetto si sentiva come rigenerato… sembrava che alla fine le parole di Amelia avessero sortito l’effetto desiderato, perché ora aveva voglia di tornare a vivere… però aveva uno strano senso di vuoto in testa e non riusciva a capirne il motivo. Come se gli mancasse qualcosa.

 

Amelia era proprio dove si supponeva che fosse… preparava la colazione, ma a differenza del solito non cantava né si muoveva a tempo di musica, si limitava a girare il latte nel pentolino sul fuoco con lo sguardo perso nel vuoto.

 

Jack si sforzò di reprimere quella strana sensazione ed entrò piano, per non farla sussultare visto che sembrava pensierosa. “Ehi.”

 

Amelia gli rivolse un breve sguardo e continuò a fare quello che stava facendo. “Ehi.”

 

“Ho… dormito più del solito stamattina, mi dispiace.” Jack fece un sorriso un po’ timido, avvicinandosi. “Toccava a me preparare, scusami.”

 

“Non fa niente.” Amelia non staccò gli occhi dal pentolino.

 

Jack la guardò per un lungo momento… e notò che i suoi occhi erano gonfi e lucidi. “Hai pianto?”

 

“Cosa? Oh… oh, no.” Amelia sorrise in modo palesemente forzato. “Ho fatto lo shampoo e mi è andato negli occhi.”

 

“Ah.” Jack annuì, ma non potè fare a meno di notare che con la scusa di controllare il latte, Amelia si era districata via la mano che lui aveva coperto con la sua. Forse c’era davvero qualcosa che non andava, per questo quella sensazione di disagio… che adesso notava anche in lei…

 

“Hai… dormito bene?”

 

Jack scrollò le spalle. “Diciamo di si… in realtà ho come una specie di vuoto in testa, non mi ricordo cos’ho fatto ieri.”

 

Amelia evitò accuratamente il suo sguardo, impegnandosi a versare il latte caldo nelle due tazze. “Non stare troppo a scervellarti, eri ubriaco fradicio.”

 

“Già.” Jack sorrise, imbarazzato, e si massaggiò la nuca. “Appunto per questo volevo chiederti… si, insomma… ho combinato qualche idiozia? Cioè… ti ho dato fastidio in qualche modo, non so…”

 

Amelia sentì i muscoli dello stomaco contrarsi dolorosamente, ma mantenne il suo statuario autocontrollo. “Perché me lo chiedi?”

 

“No, è che…” Jack ridacchiò. “Stamattina mi sono svegliato nel mio letto completamente nudo, e non vorrei aver… insomma, mi odierei a morte se ti avessi messo in imbarazzo in qualche modo, ecco.”

 

Lo so… lo so che ti odieresti…

 

Amelia fece un sorriso tremulo e prese la scatola di cereali dalla mensola. “Non ti sei messo a cantare nudo in mezzo alla casa, se è questo che ti preoccupa. Probabilmente devi essere andato in camera tua e ti sei spogliato perché avevi caldo.”

 

“Beh, meno male allora.” Jack fece un sorrisetto di tipica marca Weasley… uno di quelli che lei tanto adorava, e che non vedeva da un bel po’. “Perché se avessi visto me come primo uomo nudo della tua vita, sarebbe stato incoraggiante ma anche deleterio… dopo nessun altro avrebbe potuto reggere il confronto.

 

Perché metti il dito nella piaga…

 

“Ooh, sicuramente.” Se Amelia non fosse stata così impegnata a cancellarsi dalla testa le immagini di Jack la notte precedente, forse avrebbe notato che stavano scherzando proprio come i vecchi tempi… prima di Steacy.

 

Jack osservò i movimenti poco fluidi di Amelia e avvertì la sua tensione… normale, dopo la settimana che le aveva fatto passare. Quello che stava per dirle l’avrebbe certamente tirata su di morale. “Ho deciso di tornare nei War Mage.”

 

Amelia si bloccò e lo guardò con un piccolo sorriso speranzoso e incredulo insieme. “Dici davvero?”

 

Jack annuì. “Si, beh… insomma, sono vivo solo grazie a Steacy. E dovunque lei sia, se mi sta guardando finora non le ho dato un motivo per essere fiera di me… mentre io voglio che ora sia felice, felice come non sono stata capace di farla io.”

 

“E’ così bello sentirti dire queste cose…” Amelia si odiò profondamente quando sentì le lacrime pungerle gli occhi… non poteva permettersi il lusso di piangere, non in quel momento e non davanti a lui…

 

Jack si strinse nelle spalle e le sorrise. “E poi non potrei mai lasciare incustodito il mio Koala al lavoro, no?” il sorrisetto gli sparì dalla faccia quando vide due lacrimoni scivolarle lungo le guance. “…Amy…”

 

“N-No, scusami…” Amelia si asciugò freneticamente gli occhi con le maniche. “… scusa, non so nemmeno io perché… questa è tutta colpa della mia stupida emotività, o forse p-perché sono così felice che tu ora stai tornando quello di una volta…”

 

“…Amy, è normale sfogarsi un po’…” Jack le accarezzò il viso… e rimase senza parole quando si vide schiaffeggiare via la mano.

 

Amelia si coprì la bocca con le mani, inorridita per quello che aveva appena fatto. Aveva respinto in quel modo assurdo una carezza del suo migliore amico… perché nella mente e nel cuore aveva ancora marchiate a fuoco tutte le coccole appassionate della notte precedente, e non riusciva a immaginare che quelle mani l’avrebbero sfiorata di nuovo senza tutta la loro passione e il loro amore…

 

…brava, complimenti… hai ceduto alla debolezza, e guarda cos’hai ottenuto… guarda cos’hai fatto alla vostra amicizia… guarda la sua espressione ferita…

 

“Mi dispiace tanto, scusami…” piagnucolò, barcollando verso di lui e abbracciandolo forte, nascondendo il viso nel suo collo.

 

“Ehi, va tutto bene…” Jack la strinse forte nel suo abbraccio, baciandole la testa e accarezzandole la schiena e i capelli. Non riusciva a capire esattamente perché stesse piangendo e singhiozzando in quel modo, poteva sembrare uno sfogo ma sapeva un po’ troppo di disperazione… forse aveva avuto paura di perderlo. In ogni caso Amelia odiava le domande indiscrete mentre non si sentiva a suo agio, per cui Jack non gliene fece… si limitò a tenerla fra le braccia finchè il suo pianto non si fu ridotto a pochi singulti rari, ingoiando a fatica la tremenda voglia di sapere.

 

 

***************

 

Julie sembrava quasi in trance mentre fissava il paesaggio fuori dalla finestra della sua stanza al Ministero. Non poteva evitarlo… continuava a guardare se dietro le finestre dei palazzi di fronte ci fosse qualcuno. Dalla sera del suo attacco guardarsi intorno di continuo era diventata un’abitudine, non poteva proprio farne a meno… e si sentiva sempre così tesa da sobbalzare per tutto, come in quel momento che aveva fatto un salto gigante perché qualcuno aveva bussato alla sua porta. Aveva davvero i nervi a pezzi.

 

“Ehi, si può?”

 

“Simon!” Julie sorrise largamente quando vide entrare suo cugino. “Che ci fai da queste parti? Credevo fossi allergico alle scartoffie.”

 

“E continuo ad esserlo.” Simon le diede un lungo bacio sulla guancia. “Ti ho interrotta?”

 

“Nah, stavo facendo la paranoica come al solito.” Julie ridacchiò. “Potrò anche sembrarti pazza, ma quando guardo fuori ho sempre la sensazione di essere… osservata.”

 

Simon s’incupì. “A me tutto questo fa solo venire la bile in bocca per i nervi, credimi.”

 

Julie gli accarezzò comprensivamente un braccio. “Deve essere stata molto dura rimandare il matrimonio a una settimana di distanza.”

 

“Già.” Simon tirò su col naso e guardò altrove. “Devo ancora decidere se la parte più brutta è stata restituire i vestiti alla sartoria o tentare di spiegare al prete che non è stato un ripensamento il nostro. No, aspetta… c’è quello delle bomboniere che è stato molto comprensivo, ci ha praticamente scaraventato dietro lo scatolone con la roba e ci ha chiesto tutti i soldi fino all’ultima moneta. Più di duecento galeoni per delle bomboniere che al momento sono nella soffitta di casa, e che probabilmente avranno la muffa quando le potremo utilizzare.”

 

“Tesoro, mi dispiace tanto… Mel come sta?”

 

“Come chi cerca di mascherare le proprie emozioni e ci riesce da schifo. Cerca di sorridere, di rassicurarmi, ma non può fingere con me. Io lo sento dentro quello che prova lei.”

 

Julie sospirò e si strinse nelle spalle, scansandosi dalla fronte una lunga ciocca di capelli ramati che le erano caduti sul volto triste. “Lo so che non ti aiuterà sentirtelo ripetere ancora, ma si tratta solo di un rinvio… magari soltanto di un paio di mesi, perfino di meno…”

 

“Stronzate.” Simon scosse la testa. “Che ne sappiamo noi di quando e come finirà questa storia? Non sappiamo neanche se arriveremo vivi alla fine di questa specie di incubo.”

 

Julie si morse le labbra. “Non ti ho mai sentito parlare così.”

 

“Perché finora nessuno aveva mai cercato di manipolare la mia vita. E io detesto quando qualcuno cerca di utilizzarmi come una fottuta marionetta. Sono io che prendo le mie decisioni, e non lo faccio certo perché qualcuno mi minaccia.”

 

“Ti capisco e sono del tuo stesso parere, ma ora come ora non possiamo…”

 

“Chi lo dice questo?”

 

Julie lo guardò stupita. “Simon…”

 

Il ragazzo sbuffò e si passò una mano fra i capelli, scuotendo leggermente la testa. “Lo so che ti sembro egoista… che in questo momento in cui rischiamo tutti la pelle penso solo agli affari miei… in parte è vero, perché io sono egoista e lo sono sempre stato, ma la verità è che non ce la faccio a veder soffrire Mel in questo modo sapendo che è colpa mia… no, non dire che non è così perché non è vero! Chiunque sia, sta rompendo l’anima solo alle nostre famiglie.”

 

Julie si ritrovò costretta ad annuire. Aveva ragione. “Si, questo è vero, ma non l’abbiamo chiesto noi questo trattamento di favore… quindi non è colpa tua.”

 

Simon serrò la mascella. “Jay, no… almeno tu devi capire. Sei l’unica che può farlo.” Sospirò sconfortato e la guardò negli occhi. “Non me ne frega niente di quello che mi dice la testa, io quella donna la amo con tutto me stesso e ci vivo per un suo sorriso. Beh, sono giorni che non la vedo sorridere.”

 

Julie gli prese una mano fra le sue. Suo cugino si riteneva egoista, ma in realtà aveva un cuore immenso e colmo di amore, e il suo senso di giustizia e responsabilità lo rendevano solo più grande… e più degno di essere adorato. “Tesoro, lei non sorride perché è preoccupata per te, perché anche lei ti ama pazzamente.”

 

“Comunque io non posso vederla così.” Simon la guardò con decisione. “Quindi ho deciso di sposarla in segreto.”

 

Julie rimase letteralmente basita, e spalancò occhi e bocca. “Come?!... ma… non lo puoi fare!”

 

“E chi me lo impedirà? Mio padre? Mia madre?” Simon fece una smorfia e scosse la testa. “Occhio che non vede, cuore che non duole.”

 

Julie scosse freneticamente la testa e lo fece sedere su una delle poltrone, prendendo posto davanti a lui. “Simon, amore mio, tu lo sai che sono sempre dalla tua parte… ma questo non lo puoi fare, non va bene, finiresti per ridurre un gesto così importante a una ripicca, non…”

 

Simon inarcò pericolosamente un sopracciglio. “Stai dicendo che sposerei Mel solo per fare un dispetto a dei pazzi assassini?”

 

“No, ovvio che no!” Julie intuì che doveva misurare le parole… a causa della sua grande somiglianza con sua madre, dimenticavano tutti troppo spesso che Simon era un Weasley a tutti gli effetti… e che l’impulsività faceva parte dei suoi geni, come stava ampiamente dimostrando. “Dico solo che non ti è andato giù il divieto di zio Ron, e ora sei disposto a fare le cose di nascosto pur di non obbedirgli. Ecco tutto.”

 

Simon fece una smorfia delusa. “Ingenua.”

 

“Ah, non è così?”

 

“No, non è così! E’ vero, papà mi ha deluso… questo è un maledetto gioco a chi abbassa lo sguardo per primo, un gioco a cui lui è sempre stato un campione, e invece stavolta ha deciso di cedere per primo… ma non è questo il punto. Mi ha deluso, ma non ce l’ho con lui… solo che non condivido la sua scelta. Non voglio sposarmi di nascosto per fargli un dispetto, semplicemente perché voglio che sia ben chiaro quello che penso io di tutto questo casino. E cioè che non ho la minima intenzione di essere io ad abbassare lo sguardo per primo! Ci hanno già portato via fin troppo. Non gli permetterò di rubarmi anche la libertà.”

 

“Tuo padre è un grande War Mage, se ha agito in questo modo ci sarà un motivo, non credi? Lui ti adora, e vuole solo il tuo bene…”

 

“Ho ventidue anni, maledizione, non sono un moccioso! Non può decidere lui per me, soprattutto quando si tratta di Mel. E poi francamente, ma cos’è questa storia? Arrivano quattro pazzi invasati che vogliono giocare con le nostre vite, e noi ce la facciamo nelle mutande?”

 

Julie scosse la testa. “Questi quattro pazzi invasati fanno sul serio, Simon.”

 

“Anch’io.” Replicò duro il ragazzo. “Ho abituato tutti troppo bene, tanto io sono il bravo ragazzo di famiglia… sono quello responsabile… quello che obbedisce se gli viene ordinato qualcosa… beh, sorpresa sorpresa, sono anche un uomo adulto ora. E devo prendermi cura della famiglia che voglio formare. Fanculo questi stronzi, che ci provassero a venire… ti giuro che li aspetto.”

 

Julie chiuse un attimo gli occhi. “Stammi a sentire, Simon, io capisco bene cosa provi… so che sentirsi manipolati è frustrante e ingiusto, però so anche che tuo padre agisce solo nel tuo interesse. Qualche volta non lo vediamo perché ci fanno rabbia, ma i genitori parlano per esperienza… per non farci commettere gli stessi errori che hanno fatto loro… perché ci amano, perché agiscono seguendo il cuore, e a volte sbagliano ma non meritano di essere puniti per questo.”

 

Simon si accigliò. “Non eri tu quella in guerra con tuo padre?”

 

Julie sorrise largamente. “Ho parlato con papà… e si è finalmente offerto di dare una possibilità a Chad. Vuole conoscerlo per capire se è vero che mi merita. E’ stato onesto con me, mi ha raccontato le sue paure di padre… soprattutto le sue paure di uomo che è cresciuto senza una famiglia alle spalle… mi ha chiesto di aiutarlo a venirmi incontro, e io voglio farlo perché lo amo infinitamente. E anche se siete troppo testardi per ammetterlo, anche tu e tuo padre vi amate moltissimo… se ci rifletti, se ne parli con lui… perché non provi a dire a lui quello che hai detto a me?”

 

“Semplice… perché mio padre non è un uomo da compromessi. E che fortuna, mia madre è ancora peggio. Dio li fa e poi li accoppia, eh?”

 

Julie gli strinse la mano. “Piccolo, promettimi che non farai niente senza prima averci pensato attentamente su… promettimi che non toglierai ai tuoi genitori e a noi tutti la gioia di vederti coronare il tuo sogno d’amore.”

 

“…no. Non posso promettertelo. Non a costo della felicità della donna che amo.” Simon si alzò in piedi e le fece una piccola carezza sulla guancia. “Grazie per avermi ascoltato, comunque… confido nella tua riservatezza.”

 

Julie annuì esitante e lo guardò uscire… sperando e pregando con tutta se stessa che tutta quella razionalità disarmante che aveva sempre contraddistinto il suo cuginetto ricomparisse in tempo per tenere a freno la sua volontà di fuoco di marca Weasley.

 

 

***************

 

 

Anthony York fece una smorfia beffarda quando vide la figura incappucciata avvicinarsi e uscire dal passaggio segreto fra le rocce. “Ooh, solo dieci minuti di ritardo… dici che devo mettermi a ballare per festeggiare l’evento?”

 

Alex si sfilò il cappuccio dalla testa e lo fulminò con un’occhiata glaciale. “Se ti senti spiritoso, sappi che non sono in vena.”

 

Anthony inarcò un sopracciglio. “Ultimamente sei sempre simpaticissimo, Malfoy.”

 

“Poche chiacchiere, ho fretta. Cosa vuoi?”

 

“Se non è troppo disturbo, vorrei sapere le novità.”

 

“Non ce ne sono rispetto a tre giorni fa.” Alex conficcò le mani nelle tasche del mantello e si appoggiò pigramente a una delle rocce. “Katie è sempre molto tesa, scrive ai genitori appena ha un minuto libero, è agitata…”

 

“Perciò è vulnerabile.”

 

Il leggero rumorio che facevano le piccole increspature dell’acqua del lago riempirono col loro rumore quella pausa di tetro silenzio.

 

Anthony si schiarì la gola. “Correggimi se sbaglio, Alex… ma non eravamo abituati a pensare che perde sempre il primo che abbassa la guardia?”

 

Alex fece una smorfia ironica. “E’ decisamente questo che conferisce onore a un vincitore, l’aver sconfitto il suo nemico quando non era in grado di difendersi. Brillante davvero.”

 

“Giuro sulle palle di Stephen che non ti capisco più, Malfoy… questa è la tua missione! Sono i tuoi ordini! E tu non solo te ne sbatti altamente, adesso ti metti anche a fare del sarcasmo sulla natura stessa della nostra causa!”

 

Alex lo guardò furibondo, e fece due passi avanti. “Non c’è onore a vincere così… il buon nome della mia famiglia non riacquisterà il suo valore perché mi sono rigirato su un dito una ragazzina innamorata!”

 

Anthony fece una smorfia sprezzante. “Non credere che tuo padre e tuo nonno fossero tanto più puliti… hanno fatto anche di peggio, caro mio.”

 

Alex guardò il ragazzo che aveva davanti con un cipiglio duro e cupo. “Mi avete mandato qui a giocare una partita, giusto? Beh, il mio avversario ha le palle solide come l’acciaio… merita un confronto a viso scoperto, non questa farsa.”

 

“Non puoi decidere tu come gestire questa missione. Sibilò Anthony a denti stretti. “Soprattutto quando ad assegnartela è stato Mortimer Lestrange in persona.”

 

“E’ tutto sbagliato.” Alex spostò i suoi occhi di ghiaccio verso il laghetto moderatamente tranquillo. “Tutto.”

 

Anthony rimase in silenzio per un lungo momento, quindi appoggiò stancamente la mano sulla parete rocciosa e scosse la testa. “Maledico Stephen McNair, e il fatto che abbia sempre maledettamente ragione.”

 

“Lo credi davvero così infallibile?”

 

“Si. Si, ne sono fermamente convinto. Quell’uomo è un demonio, e oltretutto è nel giusto quando dice che chi abbassa la guardia per primo è fottuto… e infatti tu ti sei fottuto perché l’hai abbassata per primo.”

 

Alex evitò il suo sguardo. “Adesso non ricominciare, per favore.”

 

“A me non puoi raccontare cazzate, Malfoy. Non sono nato ieri, e ti conosco da una vita. Non ho ancora ben capito il perché, né come diavolo questo sia potuto succedere… ma la realtà dei fatti è che tu ti sei innamorato di quella ragazzina.”

 

“Non lo so, non lo so il perché.” Alex si passò una mano fra i capelli, e non osò sollevare lo sguardo da terra. “So solo che siamo completamente diversi, lei è il giorno e io la notte, lei è la luce e io l’ombra… siamo l’uno l’opposto dell’altra, questo siamo.”

 

“Piccolo bastardo.” Anthony sospirò, stanco e sfiduciato. “Tu sei proprio innamorato.”

 

Alex esitò a lungo. “Questi non sono affari che riguardano nessuno di voi.”

 

“Questa ragazzina ti ha proprio strappato via le palle, Malfoy… è una missione importantissima, ti stanno tutti addosso e tu nemmeno te ne accorgi.”

 

Alex gli rivolse un’occhiata carica di veleno. “Me ne accorgo eccome, ci sei tu che me lo ricordi ogni santo minuto che ti vedo. E pensare che ti credevo dalla mia parte…”

 

“Accidenti a te, Alex, sono fin troppo dalla tua parte!” Anthony gli diede uno spintone, facendolo arretrare bruscamente. “Ho lasciato un ragazzo in gamba e con le idee chiare quattro mesi fa, e ora ritrovo un dannatissimo idiota sentimentale che è pronto a dar via tutto quello in cui ha sempre creduto per farsi una scopata!”

 

Alex gli restituì lo spintone con una rabbia feroce. “Tieni a freno quella merda di lingua che ti ritrovi!! Io non rinnegherò mai quello in cui credo, ma se pensi che i miei obbiettivi siano gli stessi di Lestrange, allora non hai capito proprio un accidente! A me interessano solo i cazzi miei, e francamente l’ultimo dei miei problemi è preoccuparmi delle manie di conquista di quel pazzo!!”

 

“Allora ho ragione io quando dico che il cervello te lo sei completamente bevuto!” al massimo della frustrazione, Anthony si coprì gli occhi con le mani per un momento. “Credi che il nome dei Malfoy sarebbe rispettato nella società di oggi? Pensi che tutto il Mondo della Magia ti accoglierà a braccia aperte perché sei bello e te la fai con la figlia di uno importante? Ma non capisci?! L’unica speranza che hai di recuperare le tue origini si chiama Mortimer Lestrange, solo con lui al potere potrai ottenere quello che vuoi… o ti devo ricordare che i genitori della tua adorata fidanzatina e tuo padre si odiavano a morte? Prova a vedere un po’ che succede se vai da Ron Weasley e ti presenti col tuo vero nome… guarda un po’ se Hermione Granger è disposta a invitarti a pranzo la domenica per festeggiare il fatto che ti fai la figlia, avanti, che ci vuole? Ti ci sei integrato così bene, non è vero… Templeton?”

 

Alex Templeton… è questo che io sono per Katie. Io amo lei, ma lei di chi è innamorata? Di qualcuno che non esiste…

 

Anthony sbuffò e lanciò in acqua una pietra che aveva in mano. “Alex, quelli come noi non hanno possibilità di farsi accettare dalla società… per i cosiddetti buoni noi siamo i mostri cattivi, nessuno di questi idioti che hai conosciuto riconoscerà il tuo valore quando saprà chi sei veramente, mentre con Lestrange sarai temuto e rispettato. Non era questo che volevi?”

 

“Si.” Alex chiuse gli occhi e appoggiò la nuca contro le rocce alle sue spalle. “Era quello che volevo.”

 

“Alex, io non so cosa devo dirti di più… come amico ho il dovere di farti notare che ti stai fottendo con le tue stesse mani, e che ti stai fottendo alla grande… stavolta non sarà solo il buon nome dei Malfoy a farne le spese… e se proprio non vuoi farlo per te, fallo per lei. Lestrange ti schiaccerà come un insetto se si accorgerà che ti stai ribellando, e manderà di sicuro un altro al posto tuo, qualcuno che non avrà il tuo stesso riguardo per la biondina.”

 

Alex ingoiò il vuoto e non replicò né aprì gli occhi. Quelle parole erano maledettamente vere, e per questo sembravano pesare una tonnellata.

 

Anthony gli battè la mano sulla spalla e poi prese la sua passaporta. “Pensa a quello che ti ho detto, Malfoy. Pensaci bene.”

 

La passaporta si attivò e risucchiò via il ragazzo, lasciando Alex con la sola compagnia delle piccolissime ondine increspate del laghetto.

 

 

***************

 

 

Harry sorseggiò il suo drink e gettò un’occhiata fugace alle sue spalle, per poi tornare a guardare avanti con un sorrisetto beffardo. Herbert, che gestiva il Paiolo Magico praticamente da un tempo quasi immemorabile, gli fece un amichevole cenno di saluto e gli indicò la porta.

 

“Ehi, Harry… cos’è, le signore mogli si sono date appuntamento per buttarvi fuori di casa?” disse ridendo, mentre asciugava un piatto.

 

Harry rise e annuì. “Più o meno.”  Mormorò, aspettando che Ron finisse di scrollarsi di dosso la neve prima di entrare e salutare a sua volta il simpatico e grassoccio proprietario del locale. “Finalmente ce l’hai fatta a trascinarti qui.”

 

“Scusa tanto, ho voluto far fare quattro passi all’amico là dietro.” Mentre si sedeva, Ron indicò la porta alle sue spalle… poco dopo fece il suo ingresso un ragazzo alto e poco robusto, che dopo essersi guardato in giro andò a sedersi a un tavolo non molto lontano dal loro.

 

Harry rise. “Oh, ne hai uno anche tu, eh?”

 

“Eh, credevi di essere l’unico con l’ammiratore segreto?” Ron inarcò le sopracciglia e ridacchiò. Gli bastò un’occhiata per indovinare chi era l’uomo incaricato di pedinare Harry, seduto qualche tavolo più indietro. “Ecco, i soliti favoritismi… il tuo è decisamente più bello del mio.”

 

“Devo ricordarmi di mandare a Taventoon un cestino di frutta per ringraziarlo del privilegio.”

 

“Altrochè.” Ron si voltò e disse al locandiere di portargli la stessa cosa che stava bevendo suo cognato, poi tornò a concentrare su Harry la sua attenzione. “Certo che è stato solerte l’amico, potremmo quasi dire che siamo il suo primo pensiero.”

 

“E ha ben ragione di pensarlo.” Harry fece un sorrisetto e abbassò la voce. “Ho fatto un paio di scoperte interessanti.”

 

“Mh.” Ron ebbe il suo boccale e ne sorseggiò il contenuto. “Ok, dimmi tutto.”

 

“Ho fatto un po’ di ricerche… Taventoon discende da una famiglia che fino a qualche tempo fa era piuttosto conosciuta…” Harry fece una specie di sorrisetto amaro. “Mai sentito parlare dei Mulciber?”

 

Ron ci riflettè per un momento. “Il nome mi suona familiare, perché?”

 

“L’avrai sentito sicuramente nominare da tuo padre. I Mulciber hanno fatto parte dell’armata di Voldemort ai tempi dei miei genitori. Il loro nome non è mai stato depennato dalla lista dei mangiamorte, e dopo sono stati costretti a scappare per tutta l’Inghilterra in cerca di un nascondiglio. E indovina un po’… la nonna della madre di Taventoon era la moglie dell’ultimo Mulciber in circolazione.”

 

Ron fece una smorfia di orgoglio e stupore. “Però, ti è servita la mattinata in archivio… stai proprio imparando a fare il generale, se ti metti a lavorare con le scartoffie.”

 

“E la prima cosa che farò con quella poltrona sotto il sedere sarà promuovere tua sorella.” Harry fece un sorrisetto orgoglioso. “Dovevi vederla, a distrarre il biondino là dietro facendogli credere di essere una signora in cerca di attenzioni giovanili…”

 

“Beato te che puoi contare sull’aiuto di tua moglie.” Ron ridacchiò. “Io il mio ammiratore segreto l’ho dovuto lasciare a Willy Lo Schizzato.”

 

Harry rise, pensando alla spia di Taventoon alle prese con il simpaticissimo ex-ladro in pensione quasi completamente sordo, e terribilmente invadente nel raccontare di continuo la sua storia, molto devoto a Ron per averlo fatto scagionare quando ‘per errore’ aveva fatto scivolare un’incudine sulla testa della suocera.

 

“Che cosa ti hanno detto in giro?”

 

“Knockturn Alley è piuttosto attiva ultimamente.” Ron fece una smorfia e buttò giù un sorso di birra. “Sta succedendo qualcosa di strano, perché tutti sanno ma nessuno si scuce una parola… però ho trovato un uccellino che moriva dalla voglia di farsi una cantata, e tirando un po’ le somme sono cose che ci potrebbero interessare non poco.”

 

“Con chi hai parlato?”

 

“Con un tizio a cui hanno ucciso il fratello esattamente due mesi fa… ti dice qualcosa il dieci Novembre?” Harry s’irrigidì… in quella data sua figlia aveva rischiato di saltare in aria su un ponte. “Forse tu non ricorderai altro che quello che è successo a Julie, ma di sicuro non puoi aver dimenticato la scusa che ti ha rifilato Taventoon per giustificare il mancato intervento dei nostri uomini sul tuo caso.”

 

Harry serrò visibilmente la mascella. “Una rapina alla Gringott con tanto di morti e feriti meritava tutti i War Mage che si potevano mandare sul posto.”

 

“Precisamente.” Ron annuì una volta. “E scommetto che non te ne sei fregato un benemerito a suo tempo, ma il giorno in cui Dan ha fatto quel volo da paura… una palazzina qui a Hogwarts era stata fatta saltare in aria appena un paio d’ore prima.”

 

“…per questo motivo gli Auror volevano il caso di Dan, per lasciare a noi massima libertà di azione con la palazzina.” Harry si accigliò. “Tutto combacia. Ma…”

 

“Il fratello del tizio con cui ho parlato era un ladro, uno piuttosto capace che lavorava assieme ad altri professionisti dell’ambiente come lui. Due giorni prima dell’attentato a tuo figlio questo è stato avvicinato da un tipo che gli ha offerto un sacco di soldi per distrarre le autorità dallo stadio il giorno della partita. Il lavoro è stato eseguito a dovere, ma al momento di pagare qualcosa è andato storto, perché nessuno ha intascato neanche un centesimo e tutti hanno improvvisamente dimenticato perfino di essersi lavati i denti quella mattina.”

 

“Un Oblivio.”

 

“E’ quello che hanno sospettato tutti. Ma aspetta che non è finita. Il nove Novembre una donna ha fatto la stessa offerta sempre al fratello della nostra talpa, con una variante… questa stronzetta era appena una ragazza e voleva fare il colpo del secolo, di diversivi non se n’è parlato.”

 

“E dopo il colpo li ha obliviati di nuovo.”

 

“No. Evidentemente la signorina era a corto di spiccioli e non le andava di dividere… perché li ha fatti tutti secchi.”

 

Harry si massaggiò la fronte coi polpastrelli, cercando di riordinare tutte le informazioni nel cervello in modo da capirci di più. “Abbiamo le prove che le due cose siano collegate?”

 

“Abbiamo il fratello dell’ucciso che è arrivato sul posto proprio mentre la puttanella se ne andava dopo aver fatto piazza pulita.” Ron storse le labbra. “Pare che le abbia visto il marchio nero tatuato sulla spalla.”

 

“Reclutano dei diversivi per dare a Taventoon delle scuse, così nessuno può accusarlo formalmente.” Harry sbuffò e annuì stancamente. “Si sono organizzati bene, i bastardi. Noi siamo pieni di supposizioni e deduzioni, invece loro hanno le spalle ben coperte. Così non ce lo possiamo trascinare al Wizengamot quel verme di Taventoon.”

 

“Sinceramente non è in tribunale che lo porterei io…”

 

“Quando le cose si saranno chiarite, per quanto mi riguarda non ne lascio osso su osso di quella merda. Ma non ci riprenderemo i distintivi se agiamo da soli.”

 

Ron vuotò il suo boccale. “Come ci muoviamo adesso?”

 

Harry esitò. Non sapeva come dirglielo, ma aveva un tremendo sospetto e non poteva consentire ai sentimenti di impedirgli di esternarlo se questo significava correre ai ripari ed evitare il peggio. “Sta’ a sentire, io non ti voglio allarmare… però hanno già pizzicato Dan, Jack e Julie e ci sono andati ogni volta più vicini… non sappiamo che hanno in mente, ma se davvero sono i nostri figli i loro obbiettivi…”

 

Ron sospirò pesantemente. “Simon e Katie.”

 

Harry fece una smorfia amara e annuì. “Già. Se hanno deciso di colpire noi attraverso loro, i due più piccoli sono rimasti ancora scoperti.”

 

“Non li toccheranno.” Il tono di Ron era pungente e glaciale come la punta di un iceberg, ma nei suoi occhi bruciavano fiamme di odio. “Non ci provassero neanche, perché quanto è vero Merlino, mi riempio la vasca del loro sangue e ci faccio il bagno dentro.”

 

Harry capiva perfettamente quella sensazione, perché ne provava una identica anche lui ogni santissimo giorno da che quell’incubo era cominciato. “No, infatti li fermeremo prima. Continueremo a stare addosso a Taventoon perché si sente già col fiato sul collo, lo vedi, sotto pressione cederà, non è uno stratega… e poi voglio chiedere a Hermione di mettermi in contatto con Rogers.” Ron annuì. Il secondo di Harry, il maggiore Rogers, era veramente un uomo leale e devoto di cui potersi fidare ciecamente. “E cerchiamo di recuperare anche Ike e Natan. Facciamo le cose per bene stavolta.”

 

Ron annuì. “Io cercherò di parlare col preside di Hogwarts, voglio avvertirlo di far sorvegliare con più attenzione il castello. Almeno Katie vorrei saperla al sicuro. Con Simon purtroppo non sarà altrettanto facile.”

 

“E’ ancora furioso per il matrimonio?”

 

“Ha ragione, Harry, ha solo ragione. Se qualcuno avesse chiesto la stessa cosa a me nelle stesse circostanze, col cazzo che avrei obbedito.” Ron scosse piano la testa. “E’ il più responsabile di tutti e mi fido molto di lui, so che è in gamba, ma cercherò di tenerlo comunque sotto controllo… senza togliergli neanche un istante di libertà, però.”

 

“Non parliamo di libertà, ti prego.” Harry fece una smorfia avvilita. “Ho promesso a Julie di non privarla dei suoi spazi, ma ogni volta che la vedo uscire mi verrebbe voglia di chiuderla a chiave in camera sua.”

 

“Alla fine facciamo pure la figura dei genitori apprensivi, proprio noi che non lo siamo mai stati e proprio ora che loro hanno tutto il diritto di mandarci al diavolo.” Ron scosse la testa e fece una smorfia. “Sarà meglio darci una mossa con questi bastardi. Non mi piace dar ragione a Jack.”

 

Harry inarcò un sopracciglio curioso. “A proposito di che?”

 

“Detesto dargli un motivo valido per chiamarmi Grande Padre.” Ron fece un sorrisetto e si voltò verso il bancone alle sue spalle. “Ehi, Herbert! Vieni un po’ qua, per favore!”

 

Harry controllò l’orologio. “Cerchiamo di scavare su quello che abbiamo per le mani, e vediamo che ne sanno anche Ike e Natan.”

 

“Io dico a Hermione di Rogers.” Fece Ron, mentre pagava il panciuto proprietario del Paiolo Magico.

 

“Mh.” Harry si guardò alle spalle con la coda dell’occhio, quindi fece un sorrisetto e guardò l’ometto grassoccio davanti a lui. “Ehi Herbert, me lo faresti un piccolo piacere?”

 

“Certo che si, Harry! Che vuoi che faccia?”

 

 

 

 

 

Il ragazzone alto e magro che stava seguendo Ron si mise ben dritto sulla sedia quando vide che il suo uomo si stava alzando. Lanciò un’occhiata d’intesa al suo complice, un biondo seduto a pochi metri da lui, ma quando fece per alzarsi si ritrovò di fronte inaspettatamente Herbert, che gli porse un boccale stracolmo di burrobirra.

 

“Prego.”

 

“Ehi, ma che significa? Io non ho ordinato questa roba.”

 

“Calma, amico… è un regalino da parte di quei due signori laggiù, Harry Potter e Ron Weasley.” L’ometto porse un altro boccale all’altrettanto stupito biondo dietro di lui. “Hanno detto di dirvi che vi augurano una buona giornata, si scusano con voi se vi hanno fatto passeggiare in lungo e in largo, e poi vi chiedono anche di portare i loro saluti al signor Thomas Taventoon.”

 

Impietrito, il ragazzo alto tornò a guardare dritto davanti a sé: accanto alla porta, Harry gli strizzò un occhiolino e Ron gli fece un beffardo saluto militare, un istante prima di uscire dal Paiolo Magico con due sorrisi smaglianti sulle labbra.

 

 

***************

 

 

Dan sbuffò e si asciugò con la manica la fronte imperlata di sudore, rivolgendo uno sguardo poco amichevole al suo allenatore. Royson ultimamente non era mai soddisfatto delle prestazioni della squadra, e sembrava quasi che quel pomeriggio avesse deciso di spennare tutti i Cannoni, uno dopo l’altro.

 

“Abbiamo provato la tattica dell’Incrocio Scrociato almeno venti volte ieri, com’è che oggi non vi riesce?!” tuonò l’uomo dal berretto arancione, facendo risuonare la sua vociona nello stadio. “Dalton, hai qualche problema a distinguere la destra dalla sinistra? E tu, Jordan, è quello il meglio che sai dare nel volo rovesciato? Hollard, poco ci mancava che ti andassi a fotografare dritto sull’erba! Che ti prende, non sai più come si frena una scopa? Adesso portate tutti le vostre chiappone in aria e fatemi vedere immediatamente qualcosa di decente, o vi posso assicurare che passerete il resto del pomeriggio a pulire gli spalti!! Sono stato chiaro?!”

 

I ragazzi sbuffando annuirono, e uno alla volta si alzarono in volo… contraddire Royson quando era così nervoso significava scatenare l’inferno, e nessuno aveva questa voglia. Dan montò a sua volta sulla scopa, quando vide una figura elegante e snella muoversi a passi veloci e felpati lungo il bordocampo dello stadio, in direzione degli uffici al piano di sopra. Sarah non si fermò, ma mentre camminava si voltò e incrociò brevemente lo sguardo con Dan… solo per pochi secondi, però, perché poi tornò rapidamente a guardare dritto davanti a sé, risalendo velocemente su per le scale e scomparendo nell’ingresso.

 

“Benissimo, adesso proviamo la finta con Lory che… ehi!” Royson appoggiò vistosamente le mani sui fianchi. “Potter, dove diavolo stai andando?!”

 

“Torno fra cinque minuti.” Dan ignorò le rumorosissime proteste del suo allenatore, lasciò la scopa al suo preparatore atletico e si allontanò nella direzione presa dalla ragazza qualche attimo prima. Come aveva immaginato, la trovò nel suo ufficio… in piedi di spalle alla porta, a riordinare documenti sulla sua scrivania con aria almeno apparentemente calma e controllata. Il completo opposto di lui, che entrando si chiuse la porta alle spalle e girò la chiave nella toppa senza la minima grazia.

 

“Perché sei sparita?” sibilò Dan rabbiosamente. “Ti ho lasciato almeno venti messaggi negli ultimi tre giorni. Perché non mi hai mai risposto?”

 

Sarah non si voltò. “Ho avuto molto da fare. E se non ti dispiace, sto lavorando anche adesso.”

 

“Perché, io no?! Nel caso tu non te ne fossi accorta, mi stavo allenando!”

 

“Allora torna a farlo.”

 

Dan le causò un sussulto quando l’afferrò bruscamente per un braccio e la costrinse a voltarsi. “Perché mi eviti, Sarah? Che cazzo sta succedendo? Ho fatto qualcosa?”

 

“Tu non hai fatto assolutamente niente.” Lei cercò di mantenere il controllo. “Per favore, Dan, lasciami il braccio e torna ai tuoi allenamenti… la tua carriera deve venire al primo posto nella tua graduatoria.”

 

Dan la guardò incredulo. “…ma stiamo parlando la stessa lingua?! Ti comporti in modo strano, sparisci per tre giorni e adesso fai pure l’indifferente?!”

 

Sarah lo guardò male. “Non ti è venuto in mente che forse volevo starmene un po’ da sola?”

 

“Si, ma perché?! Se ho fatto qualcosa che non va…”

 

“Tu non hai fatto niente, la colpa non è affatto tua!” Sarah si liberò gentilmente il braccio dalla sua presa e tornò ad armeggiare coi suoi fogli, dandogli le spalle. “Dipende da me.”

 

“Sarah, giuro che non ti sto capendo.” Dan scosse la testa, mentre un ciuffo di capelli corvini e sudati gli si appiccicava disordinatamente alla fronte. “Voglio capire qual è il problema, e ti assicuro che non uscirò da qui se prima non mi avrai spiegato per filo e per segno cosa diavolo ti passa per quella testa.”

 

Sarah si passò nervosamente una mano fra i lunghi capelli castani. “Ho riflettuto molto in questi ultimi giorni… e ho capito tante cose.”

 

Dan si accigliò. “E che cosa avresti capito?”

 

Sarah si voltò a guardarlo con un’espressione afflitta. “Che non possiamo andare avanti così, Dan… non fare quella faccia! Ragiona: la tua famiglia sta passando un brutto periodo, tu ne stai soffrendo, sei stato in prima persona in pericolo… e io che ruolo ho avuto in tutto questo? Nessuno! Avrei dovuto starti vicina, essere lì per te, offrirti la mia spalla per appoggiarci la testa e avere un conforto, e invece no… ho dovuto mantenermi a debita distanza e continuare il mio lavoro come se tu fossi un estraneo, per non destare sospetti… ti rendi conto che è impossibile andare avanti così? Che futuro può avere una storia in cui io non riesco a comportarmi come la tua compagna anche se lo sono?”

 

“Ok, benissimo.” Dan fece una smorfia indifferente e allargò per un momento le braccia. “Vuol dire che la faremo finita con i misteri… cominceremo a comportarci come una coppia normale e soprattutto ufficiale.”

 

Sarah lo guardò come se avesse appena ammesso che gli asini volano. “Sei pazzo?! Mi sto facendo in quattro per far salire in alto il tuo nome, le convocazioni sono a meno di sei mesi e tu vuoi gridare al mondo intero che te la fai con la tua manager, così tutta la tua credibilità e la tua fama crolleranno come un castello di carte?!”

 

“Esattamente!”

 

“Esattamente un corno, non sai nemmeno tu a che cosa vai incontro! In Federazione ti accuserebbero di essere in conflitto di interessi e ti depennerebbero subito dalla lista della Nazionale, senza contare che la stampa scandalistica ti metterebbe sotto torchio portandoti nell’occhio del ciclone e questo alla fine minerebbe la tua carriera! E’ questo che vuoi?”

 

“Hai già un’alternativa, per caso?!”

 

“Si, anche se mi fa star male da cani… l’unica cosa che ci resta da fare è lasciarci finchè ne siamo ancora capaci.”

 

Dan inorridì e fece una smorfia disgustata. “E’ questo che ti hanno insegnato a fare, di fronte alle difficoltà ti arrendi al primo tentativo?”

 

“Tu non vuoi proprio capire.” Sarah chiuse gli occhi e si passò le mani fra i capelli. “Dan, quando sei caduto dalla scopa… mentre ti vedevo precipitare non pensavo ad altro che a quanto ti amo, e a quanto poco te lo dico… al fatto che te lo dico sempre protetta dalle ombre della notte e mai alla luce del giorno… e mentre eri in ospedale e io ero inchiodata in quella maledetta sala stampa, a sorridere cordialmente ai giornalisti e a fare finta che a rompersi l’osso del collo fisse stato solo uno dei tanti giocatori della squadra che rappresento… tu non puoi nemmeno immaginare come mi batteva forte il cuore, come stavo male… ho dato il peggio di me in quella conferenza, la mia professionalità è andata a farsi fottere… io volevo solo essere lì con te e tenerti la mano, volevo essere sicura di rivedere il tuo sorriso, di rivederti su quella scopa con quella divisa che ti fa ancora più bello di come sei… io volevo essere lì con te e la tua famiglia, e invece ero in una squallida sala stampa… neanche questo riesci a capire?”

 

Dan la prese per le spalle e la guardò dritto negli occhi. “E’ proprio perché lo capisco che non ci sto a far finire così la nostra storia d’amore!! Sarah, forse ti è sfuggito un passaggio qui… io sono pazzo di te, e non ti lascio andare… e se credi che mentre c’era tutta la famiglia attorno a me, quando ero in ospedale, questo mi bastasse… mi sono sentito veramente meglio solo quando ho visto te… stavo per mandarti Jack o Amelia per tranquillizzarti perché lo sapevo che probabilmente stavi dando i numeri per il panico, e invece poi sei venuta tu… sei venuta, capisci? Hai trovato il modo, quindi quello che dici non è vero! Io e te siamo speciali perché comunque vada, qualsiasi cosa succeda, riusciamo sempre a ritrovarci… non ho intenzione di perderti, è chiaro?”

 

“Dan, maledizione…” Sarah trattenne a fatica lacrime di frustrazione. “…tutto questo è colpa tua, perché io non mi sono mai lasciata andare tanto con un uomo, ho sempre mantenuto il distacco necessario… invece con te è tutto diverso, è più bello ma è anche più imprevedibile… i-io non ho il controllo delle cose, ho paura…”

 

“Io non permetterò alla tua paura di distruggere tutto quello che di bello abbiamo creato insieme.” Dan le sollevò il mento per guardarla in faccia. “Non te lo permetterò, è chiaro?”

 

“E io non ti permetterò di fare a pezzi la tua carriera!” Sarah sospirò stancamente. “Tu questo non lo puoi vedere e perciò forse non lo capisci, ma quando sei lassù in aria e vai al doppio della velocità del suono, quando voli così libero e felice e spontaneo, tu… tu… tu sei bellissimo e comunichi una voglia pazza di vivere a chiunque ti circondi… sei nato per volare, lo si vede da un miglio, e chi sono io per mettermi fra te e il tuo sogno di una vita intera?”

 

“Chi sei?? Te lo dico io chi sei.” Dan l’afferrò per le braccia senza darle il tempo di reagire, e incollò le labbra alle sue con una certa prepotenza… che mutò subito in passione quando non tardò ad arrivare anche la risposta di lei, una risposta bisognosa e disperata. E Dan ci impiegò il doppio del tempo abituale per farsi indietro e guardarla negli occhi. “Sei la donna che amo, ecco chi sei. Non baratto il mio amore con i miei sogni, perché anche amare così tanto una donna è un sogno per me… mio padre è innamorato di mia madre da quando erano dei ragazzini, e ancora oggi quando esce la mattina la bacia come se fosse la prima volta… questo è un sogno ben più grande di quello di volare per me, Sarah. Avere una famiglia come la mia, avere dei figli con la donna che amo… tutto questo verrà sempre prima.”

 

Sarah sentì due lacrime scivolarle lungo le guance e nascose il viso nel suo petto, stringendo nei pugni la sua casacca. “Se non mi fossi innamorata tanto di te sarebbe tutto molto più facile… il guaio è che io sono pazza di te… e che il solo pensiero di lasciarti fa male. Ma non so più che fare… né per te né per noi, non controllo più la situazione, non riesco a distinguere cosa è giusto e cosa no…”

 

Dan sospirò e le passò le braccia attorno ai fianchi, appoggiandole il mento sulla testa. “Amore, provo il tuo stesso senso di inadeguatezza… ma non ho paura, perché so che tu sei al mio fianco. Siamo due persone intelligenti, e in più formiamo un’ottima squadra insieme… ce la faremo anche stavolta, ma non dobbiamo cedere. Il segreto è restare uniti… quindi niente più fughe in solitudine, va bene? Qualsiasi cosa sia, la possiamo vincere se combattiamo fianco a fianco.”

 

Sarah annuì, stringendosi forte a lui. “Si… insieme. Insieme e basta.”

 

Dan sorrise e la baciò con tutto il suo amore.

 

 

***************

 

 

“Amy?”

 

Jack si tolse il giaccone e lo appese all’attaccapanni nel piccolo corridoio, lasciando lì anche gli scarponi sporchi di neve. Si assicurò per l’ennesima volta di aver sistemato a dovere gli incantesimi-barriera attorno alla casa, quindi si diresse verso la cucina… alquanto stupita e delusa fu la sua espressione quando invece di trovare la sua migliore amica vide la cena – chiaramente tenuta in caldo da un incantesimo – sul tavolo, con tanto di bigliettino appoggiato al bicchiere. Jack lo lesse rapidamente.

 

 

Morivo dal sonno e non sono riuscita ad aspettarti!

Mangia tutto, mi raccomando… ti voglio bene

                                   Popò

 

 

Jack sospirò profondamente. Non era così tardi, non erano neanche le nove e mezza… e non poteva negare di esserci rimasto male per non averla trovata lì ad aspettarlo. In fondo quello era stato il suo primo giorno alla War Mage Team dopo Steacy, e voleva raccontarle… al lavoro non si erano incrociati nemmeno per cinque minuti – lei in servizio esterno con Susy, lui a fare training con Lucas – e voleva dirle quanto ricordare le sue parole gli aveva fatto bene… soprattutto quando si era rivisto per la prima volta nello specchio con quell’uniforme addosso… ma a quanto pare tutte le belle parole dovevano essere rimandate.

 

Cercando di non fare troppo rumore, Jack raggiunse la camera di Amelia e bussò alla porta il più dolcemente possibile. “Amy? Stai già dormendo?”

 

Non ci fu risposta, ma per verificare lui aprì piano la porta e si affacciò nella stanza. Effettivamente Amelia dormiva nel suo letto, sdraiata su un fianco e di spalle alla porta. Jack lentamente si avvicinò e si sedette sul letto molto piano. Passò qualche secondo ad osservarla, nella speranza che non si fosse già addormentata del tutto, ma il suo respiro lento e regolare non gli lasciava molte speranze. Così, altrettanto lentamente, Jack si rialzò e si soffermò un attimo per coprirla col piumone, dandole un piccolo bacio sulla tempia, e a passi lenti e silenziosi uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

 

Due grossi lacrimoni le scivolarono lungo le guance, e Amelia trattenne a fatica un singulto. Non era riuscita a guardare in faccia Jack, era stata bombardata dai ricordi e aveva ceduto… per la seconda volta in una settimana non era stata forte abbastanza. Perché continuava ad avere davanti gli occhi blu in tumulto e i capelli umidi e spettinati dell’uomo che aveva amato e che le aveva sussurrato “Ti amo” tante volte, e quell’immagine faceva a botte con quella pudica e ben diversa del suo migliore amico… aveva ancora nelle orecchie la sua voce calda e affannosa che le ripeteva quanto l’amava, come si sarebbe preso cura di lei, quanto la desiderava e come voleva passare il resto della vita fra le sue braccia… e tutto questo la faceva stare male. Anche fisicamente, perché poteva sentire nitidamente lo stomaco contrarsi in crampi dolorosi e violenti.

 

La verità era che Amelia una cosa del genere l’aveva sognata mille volte e in mille modi diversi, e quando era successa si era sentita nel più alto e più completo dei paradisi, circondata da un’aura di amore infinito… come poteva dimenticare tutto questo? Era praticamente impossibile, e il fatto di ferirlo nel tentativo di evitarlo la rendeva consapevole di come facesse male anche alla loro amicizia… insomma, qualunque mossa avesse fatto, avrebbe sofferto. L’unica soluzione era sollevare un vero e proprio muro di ghiaccio contro quei ricordi di fuoco, nel tentativo di salvare la loro amicizia e la sua stessa vita che era diventata invivibile. Doveva riuscirci, perché non voleva più soffrire e doveva per forza ricominciare da zero…

 

…e ricominciare da zero significava dimenticare tutte le parole che lui le aveva sussurrato quella notte, parole che lei sapeva fossero il prodotto di disperazione e sbronza, ma in cui per un istante si era illusa di voler credere… e si era tesa da sola una trappola in cui era caduta miseramente.

 

Con un singulto di dolore e disperazione Amelia affondò il viso nel cuscino, lasciando libere le lacrime che si era ostinata a trattenere, e il pianto a dirotto che ne venne fuori le scosse anima e corpo con degli strazianti singulti disperati.

 

 

 

*********************

 

 

 

Si, mi rendo conto, questo chappy è stato un po’ triste… un po’ molto, direi… ma era anche un chap di transizione, eh… e vorrei far notare… il primo da diplomata!!!!!!!!!!!! *_____________* Evvai!!! Grazie a tutti quelli che mi hanno incoraggiato in questi giorni, siete i soliti tesorissimi! ^____________^ E la sorpresa, che ho saputo proprio ieri, è… diplomata con 100!!!! ^______________________^ Si festeggia, gente, si festeggia! Festeggeremo con la promessa che posterò il prossimo chap, che è un  chap molto importante, prima di partire per le vacanze… promesso promessissimo!

 

Oltre ai soliti grazie mille millissime perché veramente, va oltre ogni più rosea e ottimistica previsione avere tante recensioni, vorrei anche farvi notare quanto manca a sabato 16 Luglio 2005… *_________* …il cardiopalma cresce… e poi…

 

 

** ANGOLO DELLO SPOT **

 

Non ne ha assolutamente bisogno perché la sua fama la precede, ma dato che ultimamente sono fissata con la sua storia (veramente sono fissata anche con i suoi video, eh) vorrei segnalarvi una fanwriter che giuro, è centomila volte più brava di me… giuro con la mano sul cuore, se vi piacciono le mie storie e il mio modo di scrivere adorerete lei e la sua favolosa Becoming Heroes, perché la divina in questione è la nostra adorata Judie e vi consiglio, se non lo avete ancora fatto, di correre a leggere i suoi capolavori appena finite qui! ^______^

 

** CHIUSO ANGOLO DELLO SPOT **

 

 

^__________^  E adesso passiamo senza indugio agli special thanks! Ricordandoci prima, però, di assegnare un premio speciale alla critica a mia sorella Nenè che ha detto che l’allenatore di Dan, Royson, le fa venire in mente Ciccio Graziani… ^_______________^  …non se puede…

 

Kim: amore mio! Quello sciocco del tuo pc si sta dando una regolata?? Mi manchi! Eh si, questi chaps hanno teoricamente un anno, sono storici ormai! E nel prossimo… ^_______- Tesorissima, sei stata davvero la molla ideale, tutto lo staff di FMI fa un inchino profondo e devoto e ti ringrazia! ^_______^ Ti adoro come sempre!

Giugizzu: ma grazie mille! ^_______^ Sono onorata innanzitutto della tua fiducia! Visto, almeno con Katie e Alex ti ho fatto tirare un sospiro di sollievo… momentaneamente! ^___- Mi raccomando, continua a seguire che deve succedere ancora taaaaaanto… ^___- Un bacissimo!

Nene89: tranquilla, non ti picchio! ^___^ E sono d’accordo con te quando parli dell’amicizia di Harry e Hermione che non può diventare altro perché francamente anch’io la vedo pressocchè impossibile… #_____#  Meno male che c’è Alex! ^_____- Un bacione!

Ale69: bimbina! Come sono andati gli esami pallosi?? Eh eh, mamy ha le labbra cucite per Jack e Amelia, fanno già abbastanza guai da soli senza che ci metta il dito io… mentre per la storia della costellazione, quella che Alex ha raccontato a Katie, guarda… l’ho letta per caso in un libro di favole “alternative” mentre legiucchiavo qualcosina alla Fiera del libro della mia città… ma dato che il libro non l’ho comprato, non posso darti altri riferimenti! In realtà non mi ricordo neanche se era così che si scriveva il nome della tipa in questione! ^_________^ Bacissimo materno!

Fabry: sono d’accordo con te quando dici che non si può nascondere qualcosa a qualcuno in eterno… ^________- Ahi ahi, povera Amelia, io non la invidio proprio… ç_____ç Un baciotto!

MM1981: mai analisi di un personaggio fu più vera, ci hai azzeccato in pieno con Jack! ^_____^ Ti ringrazio infinitamente per la tua fiducia, prometto che farò il possibile per meritarmela! ^_____- E visto, con Harry ti ho accontentata! Un bacio forte forte!

Angele87: *Sunny afferra Alex, lo spoglia nudo, lo chiude a chiave nella Stanza delle Necessità e spedisce la chiave alla sua amica Angele*  ^______^  Amicissima striscionara!! Muoio dalla curiosità di vedere lo striscione di turno! Love, sono sempre onorata delle tue recensioni, sono fra le mie preferite… anche se stavolta la cosina profumata, detta anche povera Amely, è un po’ giù di corda… prometto un bel sorriso in arrivo anche per lei, ci stai? Un bacio smisurato, tvttttttb!!!

Julie: ma grazie, cara! Sono contenta che Katie ti piaccia! Lei e Alex stanno vivendo i loro buoni momenti… non garantisco sul futuro… *.* Mentre per Amelia e Jack, ahimè, non è un buon momento… però tu continua a seguire, ok? ^_______- Un baciottolo!

Iceygaze: uuuh, non mi hai ammazzato! Ma vai, ma vieni, sono salva! ^______^ Ecco, magari mi starai ammazzando adesso, amicissimo… mi rendo conto… ecco, per ricompensarti per la tua calma ti posso sempre spedire il famoso pacco regalo con Amelia dentro tutta infiocchettata, così la facciamo anche scappare da Jack! ^____-  Non ti perdere il prossimo chap! Un bacissimo!

Maga  Magò: nuuu, ho interrotto la danza della felicità! Perdono! *____* Consolati con delle bellissime vacanze, mi raccomando! Per quanto riguarda Katie… beh, lei sente sempre le sensazioni negative di chi sta male, e le sente fisicamente e psicologicamente, quindi povera, non è una roba facile… bacione estivo!

Marilia: ciao Mary! Ohi ohi, Amelia era lucida… al contrario dell’altro genio, lì! ^___^ E beh, tu dovresti già avere un piccolo indizio (mi raccomando, acqua in bocca!) perciò la perdoniamo? E il tuo trailer, come ti ho già detto, mi è piaciuto un sacco… poi adoro la sigla di Angel, perciò…! ^___^ Un bacio grande grande grande grande ma graaaaaaande!

Giuggy: ehi fata! Mi manchi! Soprattutto mi manca la tua manina magica, sono in crisi di astinenza… ç___ç Il prossimo chap dovrebbe esserti familiare… ^_____- Mentre per Alex… si, ragazza mia, ci hai proprio azzeccato! ^__________^ Fatti presto viva, che mi devi aggiornare sul tuo Clark Kent! Un kississimo!!!

Daffydebby: *inchino profondo* ma graaazie, tesorissima! E grazie per la comprensione… visto che siamo in tema di confidenze, direi che hai un’ottima inclinazione per la Divinazione… ^____- Ehi, io non ho detto niente, eh! *_______* Un bacio gigantesco!

Miky Black: ma grazie, cara, troppo buona! Un bacio!

Alexandra Hadley: eh si, tesora, la qui presente è proprio taaaaaanto sadica… ^_________^ Però visto, almeno Harry e Julie li abbiamo sistemati! Ooh, almeno loro! Mentre per Amelia… eh si, forse facendo così sarebbe indubbiamente stato più facile… ma quella ragazza è proprio una testa dura, non ha ancora deciso se vuole o non vuole ricordare! ^______^ Un baciotto forte!

Cloudy: tesora, perdona l’assenza di Chad, ma abbiamo avuto sia Dan che Julie che Harry e un accenno a una più che mai peperina Ginny… insomma, almeno i Potter stavolta li abbiamo sistemati! ^_____^ Prometto che Chad lo rivedrai presto, lui e le sue magliette… ^_____- E sai, anch’io adoro troppo Ron e Harry quando fanno fronte comune contro la povera Hermione, non hanno speranze comunque contro una tosta come lei! ^_____^ Un baci grandissimo!

Daisy: non ti preoccupare, cara, io sono sempre qui in attesa! ^___^ E poi con tutte quelle opzioni che mi hai messo a disposizione, visto… l’esame è andato bene! *________* Quanto hai ragione su Alex, sai… mi ci sono affezionata anch’io! Anche perché finora per lui è stata facile, ma adesso che le cose si sono complicate… *.* Un bacio formato famiglia!!

Avana Kedavra: amica e compagna di sventure da dita steccate, come ti capisco!! Io ho avuto il tuo stesso problema il mese scorso! ç_____ç Meno male che è passata… cmq, tesoro, tieni duro che passa presto pure a te! E per Harry e Ginny… ora che anche Mrs Potter si sta dando da fare forse più di quanto non abbia mai fatto in tutta BAWM, ne vedrai delle belle! Un bacissimo senza stecca!

Eli: mmore!! Questo “nooo” mi ricorda qualcuno… *cough*uncertobiondocapellonebonazzo*cough* ^____________^ Festeggiamo per Chad, mentre si prevedono tempi durissimi in arrivo… tesorissima, tutto questo finora non è stato che l’inizio della partita, i giocatori si sono riscaldati… le vere danze cominciano ad aprirsi adesso… ^_____^ (…si, quello era un sorrisetto sadico, love! ^^) Ti voglio il solito mondissimo di bene!!!!!

Vale: amicissima mia!!! Che dopo la magnificenza che mi hai fatto avere, sto meditando di farti pervenire l’oscar a casa per posta prioritaria… ricevuta la mia mail? Che carine le faccine nella recensione!!! La mia piccola Vale sconvolta!!! ^_____^ Però hai interpretato al solito divinamente la situazione e i personaggi, quindi non hai bisogno di chiarimenti perché al solito ci hai fatto centro! ^____^ E adesso, poco alla volta, bisogna stare dietro ai piani di Harry perché ci aiuteranno scoprire un bel po’ di cose… ^_____- Ti voglio benissimissimoooooo!!!!!

Yelle: beeeella quella canzone, e poi era in tema si! ^____^ Eh si, Harry povera stella vuole fare tanto e finisce per fare troppo… mi piace quando sbaglia, adoro gli eroi umani! ^___^ E grazie per la fiducia, tesorissima mia, sono onorata! Si, anch’io trovo che l’ascia di Gimli farebbe decisamente comodo in certe circostanze! *______* Un bacio kolossal!

Caillean: la penso proprio come te per Harry! ^___^ Cara, tempi di guerra si avvicinano visto che i nostri della “vecchia guardia” sono sul piede di guerra! E Amelia fa tenerezza tanto anche a me! Grazie, tesora, un kissotto fortissimo!

Meggie: ehi strepitosa! Ma graaaaazie infinite, tesorissima! Soddisfatta del lavoro della piccola Katie? Direi che si mietono i primi frutti! ^___- E in quanto alla modalità SW… siamo in due! *Darth Sunny/Mode On* Per il tuo batuffolo di cotone cicciosissimo… ohi, pare che zio Harry condivida il tuo timore… beh, io ho le labbra cucite, ma come dice la somma Kim… sono in fase Jedi Outside - Sith  Inside… ^________- Un bacio schioccosissimo!!!

Blacky: *Sunny corre a prendere lo spruzzino anti-asma…e poi si unisce al corso di yoga* ^_____^ Povera sconvolta amica mia! E povera anche la picciola Amelia! Però vedrai che la vita continua per tutti, anche per lei… e magari c’è un sorriso dietro l’angolo anche per una sfigata cronica come lei! ^___- Un bacio foooorte e yogoso!

Lilith: Amelia ti sarà senz’altro molto grata per l’appoggio! ^____^ E in effetti si, il povero Harry a volte esagera… ma in fondo povero, lui una famiglia normale non ce l’ha mai avuta… non ha potuto fare le prove generali! ^_____- Un bacio grandissimoo!!

Strekon: amicissimo! Ooh, finalmente abbiamo trovato un “bigbad” che fa penare i nsotri eroi come si conviene… so che ti piacerà quello che ho in testa, perché si prevede moooolto casino e soprattutto… tempi di guerra! Wow, sono onorata di sapere che la scena di Jack e Amy ti è piaciuta! Non ti preoccupare, anche per loro tuto ciò che pare scontato verrà completamente stravolto… o se lo stravolgeranno da soli, tanto sono casinari abbastanza anche senza che io ci metta le mani! ^_____- Ehi aspettati una mega mail domani! Baciottolo grande grande!!

Saturnia: amore mio, innanzitutto grazie per avermi avvertita che te ne andavi (ti sei divertita, si?) però ti ho aspettato! ^____^ Amica, ho tanto pensato al nostro adorato cespuglio di more… piantato e poi potato nel giro di pochi secondi… O________o E per le tue premonizioni… diciamo così: anche il prevedibile diventa imprevedibile con due spostati come Jack Weasley e Amelia Sheffield… ^______- Un bacio immensissimo!

Lady Numb: ciao tesora! Come ti è andato l’esame? Ce lo siamo tolto dalle pa…scatole!!! *________* Finalmente!!! Eh, tesora, la povera Amelia è complessa da capire ma ha le sue ragioni… Harry l’abbiamo convertito alla causa dei metallari (…speriamo, almeno! ^^) mentre per Alex, adesso si che sono convinta che il ragazzo filerà dritto, sotto la minaccia del Grande Fratello 2006! ^_________^ Un bacio galattico!

Ginny: ehi, grande regista! *_____* Tesoooora, disposta a tutto pur di vedere Jack e Amelia, perfino la Lazio!! O.O *Sunny afferra al volo Chad, lo spoglia nudo, lo incarta e lo spedisce alla sua amica avvolto in una bandiera giallorossa* ^______^  E il tuo Simon (qualcuno distragga Mel per un paio di secondi, please) stavolta lo abbiamo visto eccome, con intenzioni clandestine direi… *.* Baciottissimi giallorossi!!

Kaho_chan: ma certo che ti accontento, tesoro, il prossimo chap riserverà un momento di gioia a questa povera anima e sarò felice di pensarti mentre lo scriverò! ^_____^  E il povero Harry, visto? E’ sceso a compromessi! *_____* Un bacio fortissimo!

Hiromi91: si, mi rendo conto, è stato una punta di sadismo estremo da parte mia! ^____^ Uhm… quale episodio? A me non è arrivato nulla! Ma a che indirizzo l’hai mandata la mail? *.* Nuu, proprio nulla ho ricevuto! Ma cmq per sommi capi, per quello che ho capito, mi hai dato un’ottimo argomento per una shotty… che ti dedicherò appena ho il tempo di scriverla, promesso! ^_____^ Un baciotto!

Lulu: eh eh, mi sa che Julie e i suoi problemi col papà li abbiamo avuti tutti… tieni duro, sorella, prima o poi arriverà anche per te la maggiore età! ^_____- Dan eccolo qui, in questo chap splendente in tutta la sua gloria, mentre per Jack e Amelia… non vorrei dirti nulla, ma non ci sei andata affatto lontana… sshh! ^______- Bacissimissimo!

Ale: brava quell’amore mio, chi vivrà vedrà sul serio! ^____^ Amelia e Jack hanno tutto il tempo del mondo a loro disposizione, vediamo un po’ la signorinella che deciderà di fare… Chad forse comincia a fare breccia! *_____* Un bacio schioccoso!!

Giuggia89: eh, cara, sarebbe stato peggio se avesse aspettato la reazione di Jack… povera Amelia, ha già abbastanza da ricordare! ^___^ Alex dulcioso non lo vedo mica in una situazione facile… un bacio grandissimo!!

Carol87: FMI è colpevole di sospensione lavorativa! ^_______- Ahi ahi, l’incantesimo è riuscito bene eccome, direi… ma non è finita qui la storia! Oh, e per i trailer… ce ne sono un sacco! Mi sa che ti conviene iscriverti al gruppo di mia sorella (è gratis!) e lì trovi tutte le informazioni possibili! Il link è quello che ho messo nel mio profilo qui sull’EFP! Baciottoni!

Judie: dolce futura sposina mia adorata e divina! Si, love, la “vecchia guardia” si prepara a una guerra civile… wow! E Jack e Amy… ho le labbra cucite, anche se tu sai quella piccola cosa che ti ho spifferato da brava futura consorte… e io so quella che hai detto a me, e già ci piango… ç_____ç Dammi un bacio alla Nonny!! Ti adoro come al solito!!

Elanor Isda: pietà! Ehi, se mi ammazzi subito poi non puoi verificare se sono crudelissimissima o solo crudele… ^_____- Bacissimi!

Sibillara: ehilà, come sono andati gli esami? Dai che lo so che li hai sfasciati! ^___^ E sai che ti dico? Concordo in pieno! Con o senza controllo, Harry resta e sarà sempre un figone… a qualunque età! ^______-  Un bacio gigante!

Maria_chan: tesoro, se me lo chiedi così come faccio a tenere le labbra chiuse chiuse? Io mi squaglio! *_______* Tu piuttosto… a quando un altro bel capolavoro? Mi manca un tuo disegno di quelli bellissimi che sai fare tu! Un bacio schioccosissimo!

Lily Chang: grazie tesora, l’esame è andato benone anche se mi ha fatto penare! Eh si, in effetti Amelia si è trovata in una situazione difficilissima… e Alex, come giustamente dici tu, non ha nemmeno il tempo di capire che decisione prendere… qui c’è in gioco razionalità contro cuore, tu per cosa dici che propende? ^____^ Un bacio forte forte!

Karien: ciao amica!! Ih ih, Jack è un adorabile pazzo, non c’è che dire… sono assolutamente d’accordo con te! ^____- E il tuo amato taventoon sta per avere il suo bel da fare, direi che lo amano come te anche Harry e compagnia! ^_______- Un bacio galattico!

Rachel: sei perdonatissima, ti capisco eccome! E grazie mille per l’entusiasmo, sono felice che ti abbia preso anche questa parte della saga! ^____^ Un bacio grandissimo!

 

 

Bene, tesori santi, spero di non aver dimenticato nessuno… è sempre così bello ringraziare tutta questa bellissima marea di recensitori, vi giuro che a volte un chap è pronto ma lo posto con ritardo perché lo rileggo fino a che non ne sono convintissima… per la fiducia che mi accordate tutti quanti voglio darvi il massimo che posso! E intanto c’è un grazie + maxisorriso di ringraziamento per tutti in generale… se poi mi lasciate il vostro commentino anche stavolta, il sorrisino diventa un sorrisone… anzi, sapete che si fa? Ci sono i saldi estivi… per ogni recensione alle signore si offre una serata in compagnia di un maschietto a scelta del qui presente staff di BAWM, per i signori la stessa offerta ma con una femminuccia… approfittate finchè ci sono le svendite! ^___________-

 

E adesso volo a nanna… prossimo importantissimo chap, che prometto di postare prima della fine del mese… “Che scoop!” ^_________^  Buona nanna a tutti, e… manca meno di un giorno!!!!!! *_________________*

 

Sunny

 

 

  
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