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Autore: Manry    16/07/2005    2 recensioni
Una ragazza considerata soltanto un'errore dalla famiglia potrà riuscire a cambaire la sua vita? e se ad aiutarla ci pensasse..un'incidente?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando tornai a casa pensai alla festa e al natale e mi resi conto di quanto poco tempo avessi per comprare i regali,mancavano infatti solo 2 settimane al 25.Quell’anno avevo davvero tanti regali da fare,ai ragazzi del gruppo,ai ragazzi della squadra e qualcosa per la nonna e il resto della famiglia.Inizia subito a pensare a cosa comprare.Il Natale mi metteva sempre,e mi mette tuttora,di buon umore,è il periodo dell’anno che preferisco.Il quel momento mi era passato di mente tutto,compreso Luis e la mia vera famiglia,infondo erano pur sempre i miei veri genitori,così decisi di fare il regalo anche a loro,ma più che per affetto per,come dire,educazione.

Dopo cena rimasi seduta un pò in salotto a guardare la tv con gli altri fino a quando il mio cellulare squillo.Mi allontanai per rispondere,ma non uscii dalla stanza.

“pronto,chi è?”

“sono io!” disse solo la voce al di là della cornettav

“io chi” dissi innervosita,non sopportavo quegli stupidi giochini.

“ma come,non mi riconosci?sono Luis” Al solo udire quel nome rabbrividii.Non riuscivo più a parlare,ero pietrificata.

“allora,non dici più niente” continuò a scherzare lui consapevole di come mi sentissi io in quel momento

“c-cosa vuoi” riuscii a dire infine con un filo di voce

“sicuramente uscirai a comprare i regali in questi giorni e io ti troverò”

“non mi fai paura” dissi cercando di dare un tono freddo alla mia voce,ma sicuramente non ci ero riuscita dal momento che lui iniziò a ridere e Benji si girò a guardarmi dopo avermi sentito.Per fortuna la nonna non ci sentiva un gran che bene e non aveva capito le mie parole.Lei doveva restarne fuori,non volevo si preoccupasse.

“a si?allora a presto.Non vedo l’ora di riprendere il nostro,si ,potremmo chiamarlo,discorso” concluse riattaccando il telefono.Rimasi immobile con il telefono all’orecchio per qualche istante poi andai in camera mia senza dire una parola.Per la prima volta in vita mia avevo davvero paura,non pensavo di poterne provare tanta.Ero sul letto con le ginocchia al petto a ripensare alle sue parole.Mi stava cercando e sicuramente sarebbe riuscito a trovarmi nonostante avessi cambiato casa.Poco dopo sentii bussare alla porta e sobbalzai dallo spavento,ero un po tesa in quel momento.La porta si aprì ed entro Benji

“mi hai fatto venire un colpo stupido” lo rimproverai,anche se non ero arrabbiata con lui

“tutto bene?” mi chiese non badando ai miei rimproveri

“certo perché” cercai di convincerlo con scarso successo

“io non direi.ma si può sapere perchè ancora non ti fidi di me?” era davvero arrabbiato

“non è questo....è solo che.....”non riuscii a finire la frase che lui mi interruppe

“cosa allora,si vede che ce qualcosa che ti preoccupa”

“non mi va di parlarne,non è colpa tua”

“non voglio insistere,se non me lo vuoi dire va bene,ma non risolverai nulla restando in silenzio,anzi,ti sentirai ancora peggio” dicendo così usci dalla stanza.Anche quella sera non riuscii a dormire,ero ancora scossa.ripensavo alle parole di Benji.Forse aveva ragione,anzi l’aveva,ma non volevo coinvolgere nessuno in quella storia anche se sarei stata davvero meglio se gliene avessi parlato.

Nei giorni seguenti ci fu la stessa tensione,non volevo,per nessun motivo,rimanere sola.Per tornare a casa aspettavo che Benji avesse finito di fare gli allenamenti e una volta a casa non mettevo un piede fuori dal portone d’ingresso.Nonostante la situazione volevo comprare i regali,ma non sapevo come fare poi mi venne in mente una cosa. Corsi in camera di Benji e,senza neanche bussare,entrai.Trovai Benji disteso sul letto a leggere.

“Benji mi potresti fare un favore?”

“cosa?” rispose ancora un po confuso dalla mia entrata

“mi accompagni a fare spese?”

“cosa? perché proprio io?”

“dai,cosa ti costa,staremo via per 3-4 ore non di più,ti prego” cercai di essere il più convincente possibile facendo la carina e di solito il metodo funzionava,infatti

“.......se proprio devo....”

“evviva grazie grazie grazie” gli urlai abbracciandolo dalla felicità.Lui arrossì,ma,come al solito,fece la parte del duro

“ti va bene domani alle 4,non hai gli allenamenti vero”

“no,non li ho,ok per domani” disse sconsolato

Uscii dalla camera soddisfatta e contenta.Oltre al fatto di aver trovato qualcuno che mi facesse da guardia del corpo ero felice di uscire con Benji.Anche se la maggior parte delle volte era odioso lo trovavo simpatico e divertente,sopratutto quando voleva fare la parte del duro.

Il giorno seguente alle 4 eravamo in città in giro per negozi.Dopo un paio d’ore avevo già comprato gran parte dei regali,mi rimanevano solo quello di Benji,di Jess e dei miei veri genitori.Ai miei comprai un bell’orologio da parete con disegnate tante stelline,per Jess invece trovai una maglietta azzurra con lo scollo a v e un pupazzo a forma di mucca.Voi non lo sapete,ma lei ha una vera e propria passione per le mucche,colleziona qualsiasi cosa che abbia la forma di una mucca,ha persino un paio di pantaloni con su disegnate tante mucchine,non so dove li abbia trovati.

Comunque ora mi rimaneva solo quello di Benji.Mentre passeggiavamo notai in una vetrina un cappello con la visiera tutto azzurro,e avendo notato che lui lo portava sempre decisi per quello.Per evitare che lui lo vedesse gli dissi di aspettarmi al bar di fronte al negozio.Quando lui se ne andò,portando con se tutte le sporte ovviamente,io entrai nel negozio.Dopo aver fatto l’acquisto uscii ma ancor prima di metter piede fuori una mano mi tappò la bocca e mi tirò in un giardinetto desolato dietro al negozio.Chiusi gli occhi e cercai di urlare ma la mano me lo impediva.Quando li riaprii mi ritrovai di fronte Luis.Mi aveva trovata,e adesso non osavo immaginare cosa sarebbe successo.Cercai ancora di chiamare aiuto ma lui teneva la mano spinta sulla mia bocca.Iniziai a piangere,ero terrorizzata.

“hai visto,ti ho trovata,sei contenta?” mentre parlava rideva,si stava divertendo da morire.Mi butto con la schiena contro un muro poi continuò “ne è passato di tempo e Terry!ti sono mancato?tu da matti.Ti ho cercato ovunque ma ora sei qui”Non sapevo cosa fare.Lui era decisamente troppo forte per riuscire a liberarmi dalla stretta e non riuscivo neanche a urlare .L’unica speranza che avevo era Benji,ma lui non sapeva niente di quello che stava succedendo e non sapeva neanche dov’ero.

Quando Luis mi tolse finalmente la mano dalla bocca io cercai di urlare ma il mio grido fu soffocato dal suo bacio.Stavo male,molto male e non potevo fare niente.Proprio come 2 anni prima.Io avevo solo 15 anni lui 19.Lui mi perseguitava e nonostante tutti i miei rifiuti non mi lasciava stare,mi seguiva ovunque,mi chiamava in continuazione e mi mandava a casa lettere e regali che io puntualmente gettavo.Fino a quando un giorno mi trovò da sola mentre stavo tornando da scuola e proprio come adesso mi prese con la forza.Anche allora cercai di liberarmi o di trovare aiuto ma fu inutile.Mi stava portando alla sua macchina per portarmi chissà dove,non osavo neanche pensare a cosa mi avrebbe fatto una volta soli.Ormai avevo perso qualsiasi speranza che qualcuno mi aiutasse.Piangevo e non avevo più la forza per ribellarmi,ma proprio quando lui stava per aprire la porta dell’auto arrivarono Matt e i ragazzi.Li aveva avvisati Jess che per caso mi aveva vista.

Nonostante fossero più piccoli di Luis riuscirono a cacciarlo.Erano più numerosi e ,nonostante l’età,erano piuttosto forti.Qualche settimana dopo seppi che Luis era partito per l’estero,probabilmente per l’America, io ero riuscita a riprendermi.Quella volta mi era andata bene ma adesso come avrei fatto,non cera nessuno. Ero certa che quella volta non sarebbe venuto nessuno a salvarmi,ero disperata.Chiusi gli occhi per non vederlo più quando sentii delle voci.Una era quella di Luis l’altra era di,ma si,di Benji.Riaprii gli occhi di scatto e lo vidi.Era li, e mi stava aiutando.

“e tu chi sei,vattene prima di finire male”lo minaccio Luis .Benji rimase impassibile alle sue parole e continuò a fissarlo senza aprire bocca. “allora te ne vuoi andare?”

Poi ,tutto d’un tratto Benji gli sferrò un pugno che lo fece cadere Io,ormai libera dalla sua presa,non riuscivo a muovermi,l’unica cosa che feci fu cadere in ginocchio a guardare la scena continuando a piangere. Quando Luis si rialzò cerco di colpire Benji ma lui lo scanso e gli diede un’altro pugno .A quel punto Luis non potè far altro che andarsene notando la superiorità di Benji.Quando fu lontano Benji si chinò e si avvicino a me. “tutto ok?” mi chiese guardandomi negli occhi.Io ero felice,non speravo più nell’aiuto di qualcuno.Continuavo a piangere senza dire una parola.Poi mi aggrappai a lui.Lui mi strinse a se per farmi sentire al sicuro,ed era proprio così che mi sentivo,al sicuro e protetta.

continua....

  
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