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Autore: lames76    15/02/2010    0 recensioni
Come e' sopravvissuta Sito Jaxa alla prigionia nel campo di lavoro cardassiano? Come e' stata liberata? Tutto cio' viene narrato in questo racconto lungo, da intendersi una sorta di prequel rispetto ai miei racconti si Star Trek sulla nave Ardito.
Genere: Dark, Drammatico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Data Stellare 47566.9"

David si sveglio’ di soprassalto. Non sapeva cosa era stato a farlo destare, ma era completamente fradicio di sudore. Di sicuro non era un incubo, se ne sarebbe ricordato. Forse era stata quella strana sensazione. Si’, ora ne era certo. Si sentiva ancora a disagio.
"Cosa puo’ essere?", domando’ a voce alta.
"Attivato", rispose il computer che aveva male interpretato la frase.
"Accendere le luci", rispose il tenente.
A poco a poco un pensiero si insinuo’ nella sua mente, lui dapprima lo respinse perche’ non voleva credere che fosse vero ma alla fine lo accetto’ come l'unica cosa possibile.
"E’ successo qualcosa a Sito", mormoro’.

"Cosi’ vuole una licenza", rispose il capitano
"Si signore, sarebbe molto importante per me", disse risoluto David.
Erano entrambi nella saletta del capitano sulla nave stellare Andromeda. Il capitano Kurt Stein era seduto dietro la sua scrivania, mentre il tenente David Forester stava in piedi dall’altra parte. "Tenente Forester si sieda", comincio’ l’ufficiale superiore, poi continuo’ quando David si accomodo’ sulla seggiola, "Lei e’ sempre stato un elemento molto buono del mio equipaggio quindi non ho nessuna remora nel concederle una licenza, ma il trasporto sull’Enterprise...", si fermo’ un attimo poi riprese, "...se non mi fornisce qualche informazione aggiuntiva...", lascio’ cadere il discorso.
"Bene signore, e’ giusto che lo sappia, anche perche’ potrebbe influire sul mio rendimento", si preparo’ a raccontare Forester, "Io ho frequentato l’accademia nello stesso periodo durante il quale la squadriglia Nova fu processata", il capitano annui’, "Io allora frequentavo il quarto anno", continuo’ il tenente, "E feci amicizia con un membro di quella squadra, a dire la verita’ fui uno dei suoi pochi amici, dopo quel fatto", tentenno’ per un attimo, come se stesse cercano di capire se voleva dire dell’altro, "Era una bajoriana, Sito Jaxa era il suo nome, e... ci innamorammo", fece un grande respiro affondando nei ricordi poi si ridesto’ e continuo’, "Non potei sostenere con lei l’esame di volo perche’ avevo gia’ un compagno, ma le restai vicino per tutto il tempo. Quando ci diplomammo fummo affidati a due navi diverse ma ci tenemmo in contatto e ci vedemmo in tutte le licenze", fece un’altra pausa e arrossi’ ripensando alla vacanza che avevano passato su Risa, "L’ultima comunicazione che ho avuto con lei e’ stata tre giorni fa, mi aveva detto che era in lizza per diventare Tenente j.g., ma stanotte mi sono svegliato di soprassalto con un brutto presentimento e quando ho cercato di contattarla sull’Enterprise mi ha risposto il computer dicendo che era... deceduta nel compimento del suo dovere", fini’ ‘sprofondando’ nella sedia.
Il capitano Stein si alzo’ e dopo essersi avvicinato al replicatore ordino’ un bicchiere d’acqua, poi lo porse al suo tenente.
"Ha gia’ parlato con il consigliere di bordo?", chiese.
"Non ne ho avuto il tempo", rispose sorseggiando il liquido.
"Allora lo faccia, poi vedro’ cosa posso fare per portarla sull’Enterprise", disse Kurt.
Il tenente Forester si alzo’ e si diresse verso l’uscita.
"Ancora una cosa", lo fermo’ il capitano, "Mi dispiace molto David"

"Sarrrebbe dovuto venirrre da me subito", lo apostrofo’ sorridendo il consigliere Vella Doson. Erano seduti su una poltrona nello studio del consigliere della nave, una Caitiana dalla pelliccia fulva.
"Come sa... anzi come ha visto, ho dei problemi a parlare dei miei sentimenti", rispose lui sulla difensiva.
"Ti capisco David, e’ stata molto durrra apprenderrre la notizia?", lo sprono’ Vella.
"La cosa piu’ dura da digerire e’ stata il fatto che nessuno mi ha avvertito. Maledizione, ho ricevuto la notizia da un computer", rispose lui rabbioso, "Eppure ero la cosa piu’ vicina ad un parente che lei avesse avuto"
"Si, questo e’ strrrano, di solito vengono inforrrmati tutti i parrrenti, dal capitano della nave", rispose la Caitiana, "Penso che il capitano farrra’ tutto il possibile per porrrtarla sull’Enterrrprise; ma fino ad allora dovrrra’ cercare di distrrrarsi", continuo’ il consigliere.
"Non penso che ci riusciro’", mormoro’ David uscendo dallo studio.

"USS Nilo a Enterprise, chiedo il permesso di attraccare", disse Forester.
"Permesso accordato, si diriga all’hangar navette due", rispose Worf.
Poco dopo il tenente Forester era atterrato nell’hangar ed era sceso dalla sua navetta. Trovo’ a riceverlo il capo della sicurezza dell’Enterprise, un klingon.
"Ho ricevuto ordine di accompagnarla nelle stanze del guardiamarina Sito", disse con voce dura, "Mi dispiace", fini’ prima di girarsi.
Il tragitto non fu breve, visto che le stanze della bajoriana erano dalla parte opposta della zona disco. Durante il viaggio David riusci’ a dire poche frasi. Sapeva che Worf e Sito erano, per cosi’ dire amici, ma non riusci’ lo steso a farsi dire come era morta. Giunse alla sua stanza e fu lasciato da solo. La bajoriana divideva il suo alloggio con un altro guardiamarina ma al momento non era presente. Sito aveva pochi oggetti personali e David in poco tempo li raduno’ tutti. Poi si fece scortare nell’alloggio che gli era stato affidato.
"Nonostante tutti i miei sforzi non sono riuscito a sapere come e’ morta, ma io non mi daro’ per vinto", penso’ David, poi si sposto’ verso il pannello del computer.
"Computer", ordino’, "Come e’ morto il guardiamarina Sito?", chiese. Sapeva che non avrebbe avuto risposta ma non gli costava niente provare.
"L’informazione e’ classificata", rispose la macchina.
Bene, avrebbe dovuto rischiare ‘forzando’ il computer a rivelargli le informazioni che voleva. Alla fine ci sarebbe riuscito, si disse, non aveva forse ricevuto un encomio all’accademia per la sua tesi su: ‘Metodi di intrusione nei sistemi computerizzati’? Proprio per questo gli era stato proposto un posto nei servizi segreti della Flotta, ma lui lo aveva rifiutato. Dopo tutto non aveva mai sognato di essere altro che un capitano di nave stellare.
Con questi pensieri in testa si mise al lavoro.

Il guardiamarina Rathbone stava effettuando il suo primo giorno di servizio sulla plancia dell’Enterprise. Gli era stato dato il compito di monitorare le funzioni del computer di bordo. Era ancora eccitatissima di quella assegnazione quando noto’ qualcosa di strano negli schemi.
"Signore?", chiamo’ con voce incerta rivolta all’ufficiale scientifico.
Il Tenente Comandante Data gli si avvicino’ e la guardo’ con fare interrogativo.
"Desidera guardiamarina?", chiese.
"Si’ signore, ho notato...", si interruppe. Le fluttuazioni che aveva notato in precedenza erano scomparse. "Non voglio fare brutta figura proprio nel mio primo giorno", penso’ la ragazza.
"Scusi il disturbo, credo di essermi sbagliata", disse all’androide abbassando gli occhi.

"L’hanno mandata a morire", disse incredulo David quando la schermata contenete le informazioni sul decesso di Sito era apparsa.
"Come e’ possibile", penso’ costernato scrollando la testa, "Una missione segreta affidata a lei". A poco a poco comincio’ a capire tutti i risvolti del piano del capitano Picard e dalla Flotta. "Avevano scelto lei perche’ era bajoriana, ma anche perche’ era la migliore", si consolo’.
"Maledetti cardassiani!", urlo’, "Giuro che mi vendichero’!"
   
 
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