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Autore: Will Turner    16/02/2010    3 recensioni
Cosa succede quando una ragazza scopre la verità che rischia di distruggere la storia d'amore attesa da una vita? Da quando ha incontrato Max, Faith ha imparato a sognare: il suo tormentato passato sembra ormai superato per sempre, ma un tremendo segreto incombe su di lei senza lasciarle alcuna possibilità di fuga e mettendole davanti la scelta più difficile. Un racconto d'amore fatto di romanticismo, passioni, tormenti e lacrime che riuscirà a strappare anche qualche risata.
Aggiornamento periodico mensile.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le Ragioni Del Cuore BN
RISPOSTE ALLE RECENSIONI
MOZZI84 Non so se ci sarà il lieto fine, la Sabry può farti una ventina di spoiler se glielo permetti… Come sempre grazie per il lavoro che svolgi, sei S.U.P.E.R.! tivibì!

AKANE25  Un bracciale di Tiffany è in arrivo anche per te, tesoro! Pieno pieno di diamanti… sono poco fantastico? E tu che mi rifiuti sempre per Domenico. Mah, che mondo! Ma ti voglio bene lo stesso, stai tra!!

SATY
Grazie per i tuoi tanti complimenti! Apprezzo come sottolinei le parti cinematografiche e i suoi riferimenti, fa piacere che qualcuno le noti! Grazie mille! Ti voglio bene e continua così!


In occasione della pubblicazione del sesto capitolo “FESTA DI CAPODANNO” ho realizzato una cover della fanfiction, sperando ovviamente che vi piaccia. Accetto critiche, ma anche suggerimenti nel caso dovessi in futuro realizzarne un’altra.  

Buona lettura!

6. F ESTA DI CAPODANNO

    Il mattino seguente Max prese il suo aereo per New Orleans, sistemò alcune cose lasciate in sospeso in ufficio, poi un altro volo lo riportò a casa, a Lakewood, dove trascorse il Natale con la madre ed alcuni amici.
    Qualche giorno dopo anche Faith e Holly tornarono a Santa Monica. L'ultimo giorno dell'anno era ormai alle porte e le due ragazze si stavano impegnando nei preparativi per i festeggiamenti.
 - Spero tanto che Max riesca ad essere qui il più presto possibile.- Disse Faith - Vorrei iniziare il nuovo anno con lui.-
- Sarà qui in tempo non preoccuparti.- La tranquillizzò Holly mentre si raccoglieva i capelli in una coda improvvisata - Nel frattempo diamoci da fare per organizzare una bella festa.-
    Quella giornata di fine dicembre era soleggiata e le due amiche ne approfittarono per fare un po’ di jogging in riva all’oceano.
 - Secondo te - Proseguì Faith, fermandosi qualche istante per prendere fiato - Credi che dovrei andare a far visita a mio padre?-
    Holly ci pensò un po’ - Non saprei. Insomma, quando tu avevi bisogno, lui non c’era. Però in fondo è sempre tuo padre e passare per il carcere non ti costa niente. Max cosa ne pensa?-
- Devo ancora parlargliene.-
- Qualsiasi cosa ti dirà sono sicura che farai la cosa più giusta, Faith.- La incoraggiò Holly, riprendendo a correre.

    Quando tornò a casa, Faith trovò la zia Becky in cucina intenta a sfornare una torta al cioccolato.
- Che profumo zia!- Esclamò ingolosita.
- Ciao Faith. Ti va una fetta di torta? E' bella calda. Dai, siediti.- La invitò amorevolmente la zia - Raccontami di New York. Com’è andata la vacanza con Holly? Ultimamente sei così indaffarata che non mi hai ancora detto se vi siete divertite.-
- Si, ci siamo divertite  tantissimo!- Rispose Faith - E poi... ho conosciuto un ragazzo.- Sorrise, abbassando lo sguardo.
- Un ragazzo?- S’incuriosì la zia - La torta è abbastanza grande per accompagnare tutta la storia. Sono tutt’orecchi, mia cara.-
    Faith era orgogliosa del rapporto che la legava a sua zia. Dopotutto era stata lei ad accoglierla in casa quando era ancora una bambina e le voleva un gran bene.
    Aveva saputo sostituire egregiamente sua madre e con lei poteva discutere di qualsiasi argomento.
- Come dici? Ti ha regalato un bracciale?- Le chiese la zia meravigliata.
    Faith glielo mostrò - Penserai che magari stiamo correndo troppo, però io sento di amarlo come non ho mai amato nessun altro.-
- No invece.- La contraddì la zia - Non lo penso affatto. Lascia che ti dica una cosa, bambina mia. L’amore non ha limiti di tempo. Quando c’è non puoi negarlo e quando non c’è non puoi obbligarti a sentirlo. Può arrivare presto o tardi, ma alla fine arriva sempre. L’amore è il più grande sentimento che lega due persone. Per sempre, se è quello vero. Non è mai nuovo e non è mai vecchio. E purtroppo la maggior parte della gente si rende conto di amare qualcuno quando ormai è troppo tardi. Il consiglio che ti voglio dare è questo: non trascurarlo, ma vivilo fino in fondo perché soltanto così potrai scoprire qual è il destino della tua storia.-
    Faith rimase a guardare la zia, facendo tesoro del suo consiglio. Poi si alzò da tavola e l’abbracciò forte -Ti voglio bene.- Le sussurrò, dandole un bacio sulla guancia.

    La mattina del 31 dicembre Faith e Holly terminarono i preparativi per la festa di capodanno.
- Max mi ha chiamato un paio di ore fa. Non sa se riuscirà ad essere qui prima di mezzanotte. Il maltempo ha causato dei ritardi ai voli di linea.- Sospirò Faith, amareggiata.
- Vedrai che prima o poi arriverà, stai tranquilla.- Le rispose l’amica.
- Lo spero.-
- Arriverà, vedrai, e ci divertiremo un sacco stasera tutti insieme.-
    Dopo pranzo Faith decise di andare da suo padre. Non era pienamente convinta, ma voleva comunque provarci. Erano passati parecchi anni da quando lo aveva visto l'ultima volta e temeva che qualcosa nel loro rapporto già così complicato fosse cambiato.
    Così prese la macchina e si recò in città.
    Lungo il tragitto pensò che forse avrebbe fatto meglio a parlarne prima con Max, ma poi ci ripensò: si trattava di un problema che riguardava soltanto lei e suo padre.
    Parcheggiò l’auto lungo il viale alberato che fiancheggiava il carcere e si diresse verso l’ingresso, ma, non appena si avvicinò al cancello, fu pervasa da mille  perplessità e si pentì di esserci andata.
“Cosa mi dirai? Cosa penserai di me? E perché sei finito qui dentro? Cos’hai fatto papà?”
    Queste erano soltanto alcune delle domande che affollavano la sua mente in quegli istanti, ma, più di ogni altra cosa, ciò che la turbava era il timore delle risposte che avrebbe sentito. Le stesse che attendeva da tanto tempo, ma che nessuno aveva mai saputo o voluto darle.
    Il solo fatto di essere arrivata fino all'entrata era stato sufficiente per farle ricordare tutto il male interiore che aveva subito molto tempo prima.
    Fino ad allora non aveva mai avvertito il desiderio di rivedere suo padre, perché la paura di rivivere tutti  i ricordi era tanta, ma da quando Max era entrato nella sua vita, si era resa conto che presto o tardi avrebbe dovuto risolvere la situazione e per farlo, era necessario buttarsi alle spalle il passato ed affrontare il presente.
    Consapevole di tutto questo, salì in auto e fece ritorno a casa, promettendosi che sarebbe ritornata.

    La festa di capodanno era stata allestita in una casa sulla spiaggia che Holly e Faith avevano affittato per l’occasione.
    Si trattava di un'abitazione piuttosto ampia che per tutta l'estate e il periodo natalizio veniva data in locazione dall'agenzia dello Stato a chiunque avesse voluto trascorrere una vacanza o anche solo organizzare ricevimenti e compleanni.
    Non era molto diversa dallo stereotipo di “casa americana”: strutturata su due piani, era costruita in legno e pietra, a pochi metri dall'oceano. Tutt'intorno, i cespugli selvatici si erano spinti fin sotto al porticato, dipinto di bianco e azzurro e illuminato da una lunga fila di lampadine colorate.
    Alle otto di sera era già gremita di gente, ma per Faith la casa era ancora vuota.
    Mancava una parte di lei che le era stata strappata pochi giorni prima di Natale, in una città che non era la sua, e il tempo ne aveva amplificato la mancanza.
    Cercò di non pensare all’assenza di Max, ma nonostante gli amici la invitassero ripetutamente a ballare, se ne stava seduta da sola aspettando una telefonata del suo ragazzo. Soltanto Holly riusciva a tirarla su di morale con le sue simpatiche battute. Consultava ripetutamente l’orologio, che pareva andare più veloce ad ogni occhiata, quasi avesse voluto farle un dispetto.
    Mancava poco alla mezzanotte quando il suo cellulare cominciò a suonare. Vista la confusione, fu costretta ad uscire sotto il porticato per poter rispondere.
 - Max dove sei? È quasi mezzanotte.-
- Scusa Faith, ma l’aereo ha dovuto fare scalo a Salt Lake City. Purtroppo non sarò lì per tempo.-
Faith si rattristò.
- Salt Lake City? Arriverai domattina...-
- Si, arriverò a Los Angeles intorno alle nove. Mi dispiace tanto...-
    Un'interferenza minacciava di far saltare i collegamenti.
- Ti amo, lo sai.-
- Anche io, Max.-
    La linea saltò definitivamente e Faith fu costretta a riattaccare.
    Rimase qualche minuto sotto il porticato ad ascoltare il rumore monotono dell'oceano, mentre il vento soffiava leggero, portandone l'odore salmastro.
    Quando decise di rientrare in casa la sua attenzione fu richiamata da una voce proveniente dalla strada: qualcuno era appena sceso da un taxi e la stava chiamando. La debole luce dei lampioni le permetteva di vederne soltanto la sagoma, ma quando riuscì a definire il suo volto, scoppiò dalla felicità.
- Max!- Urlò, correndo verso di lui - Brutto imbroglione! Salt Lake City, eh? Mi hai fatto star male! Temevo non saresti più arrivato!-
    Max le porse un grande mazzo di fiori che teneva nascosto dietro la schiena.
- Spero ti bastino queste rose per farmi perdonare, amore.-
- Oh, dovrai fare molto di più.- Gli rispose Faith con un sorriso malizioso.
    Improvvisamente, dalla casa sulla spiaggia, la gente iniziò a gridare il conto alla rovescia e, a mezzanotte in punto, decine di fuochi d’artificio illuminarono la baia di Santa Monica, squarciando il cielo di colori vivi e luminosi.
- Non potrei desiderare un inizio d’anno migliore.- Sospirò Faith, sorridendo e guardando Max nei suoi occhi verdi.
- Felice anno nuovo, piccola.-
  
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