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Autore: mafalda    17/07/2005    3 recensioni
nuova storia molto diversa dall'altra, in onore del VI libro... se avete letto Harry potter e il mangiamorte sapete cosa aspettarvi
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tentare di uscirne

Tentare di uscirne

Quella mattina il professore di pozioni non uscì dalla camera e Harry decise di scrivere a Ron ed Hermione, gli mancavano i suoi due amici e all’inizio dell’estate si era comportato veramente male con loro. Li aveva scacciati quando avevano provato a stargli vicino, non sopportava di vederli insieme, stava troppo male, si era accorto di amarli entrambi, non poteva pensare alla sua vita senza il loro amore, ma sapeva che non sarebbe mai potuto accadere, si amavano da troppo tempo, anche se non se l’erano mai detto, lui era quello anormale, quello innamorato del suo migliore amico, non gli aveva detto nulla, ma li aveva allontanati con le sue sfuriate e dopo la morte di Sirius non aveva più voluto vederli. Ma quella mattina decise che era arrivato il momento di chiedere scusa e dire loro la verità. Prese carta e penna e scese in salotto a scrivere.

perdonami, lo so sono stato intrattabile durante quest’anno, ho fatto si che il mio dolore rovinasse la nostra amicizia… io tengo a te, non sai nemmeno quanto. Herm, devo parlarti sul serio, dirti la verità, puoi raggiungermi dove sai? Ti voglio bene. Harry Potter.”

Aveva deciso che prima doveva parlarne con la ragazza, Ron non era ancora pronto a sapere la verità. Il resto della mattinata trascorse come tutte le altre, davanti un televisore spento inseguendo tristi ricordi. All’ora di pranzo Piton scese da Harry.

-         Scusami per questa mattina, me la sono presa con te. Ho fatto un errore, e Lupin si è arrabbiato.

-         Non si preoccupi prof. Ci sono abituato, lei mi ha sempre trattato un po’ male, diciamo che mi ha sempre trattato come una pezza da piedi.

-         Lo so, ma vedi tuo padre era l’unico a sapere dei miei sentimenti per Remus, lo scoprì una notte mentre vegliavo Lupin. Era un piccolo arrogante e bastardo, ma mi stette vicino insieme a tua madre, fu il mio primo amico e tua madre, beh lei era assolutamente perfetta con tutti. Loro erano la coppia più bella del mondo, e per questo il lord Oscuro li ha uccisi, tu ti sei salvato perché loro ti amavano…

-         Non  capisco la profezia…

-         Sì, ma come sempre le profezie si capiscono a posteriori, lui voleva tua madre e tuo padre dalla loro parte perché… fu colpa mia dopo essere passato dalla Sua parte, gli parlai di Lily e James

-         Non – è – colpa- sua. Lui li avrebbe cercati e uccisi comunque, erano forti e potenti e in più non voleva che in nessuna parte del mondo l’amore potesse prosperare. Me lo ha detto Lucius. Mi ha detto anche che fu per l’amore di mia madre che mio padre si sacrificò ed è lo stesso amore che non permette a colui che non deve essere nominato di toccarmi o di uccidermi. Finchè quelli che mi sono vicini si amano o io li amo lui non può toccarmi.

-         Lo so.

Quello che accadde dopo ebbe del miracoloso Lupin scese dalle scale, era pallido e smunto, ma senza barba  e vestito di tutto punto. Aveva una veste da mago e dei pantaloni morbidi, i capelli ormai lunghi erano raccolti in una coda ben pulita, gli occhi erano stanchi, ma lucidi.

-         Ok, voi siete amici?! Cosa mi sono perso?

-         Remus…

Piton e Harry  balzarono in piedi incerti sul da farsi entrambi volevano abbracciarlo, ma avevano paura di potergli fare del male era ancora provato dalla notte precedente, inoltre Severus non poteva avvicinarsi il licantropo aveva una croce in bella vista sullo scollo della tunica. Non si ritrasse anche se la pelle iniziava a bruciare, Remus lo abbracciò, come in passato cercò in quell’uomo il calore che nel suo cuore mancava. Harry vide il docente di pozioni soffrire, i suoi pensieri erano in tutta la stanza, il petto bruciava e il suo corpo tradiva quell’emozione assoluta che solo la vicinanza di quell’uomo sapeva accendere. Il ragazzo si intromise in quell’abbraccio allontanando il vampiro che stava superando tutti i limiti. Abbracciò  il licantropo, sorridendogli e distogliendo l’attenzione da Severus che nel frattempo stava tentando di spegnere il piccolo fuoco che gli bruciava il petto e di dare una calmata ai suoi bollenti spiriti.

-         Perdonatemi- disse infine il vampiro e si infilò nella porta del bagno.

Remus non capendo il suo comportamento si infilò nel bagno con lui, lo vide versarsi dell’acqua sul petto e lavarsi la faccia più di una volta, poi si fermò davanti allo specchio e si osservò un po’.

-         Se non cambi espressione lo specchio si romperà.

Piton sussultò, si coprì il petto e si schiacciò addosso al lavandino, la croce stava ricominciando a bruciarlo, indietreggiò fino a che non incontrò il muro. Non voleva farsi vedere sofferente dall’uomo, ma non voleva nemmeno che pensasse che non aveva voglia di stare con lui. Si fece forza e si avvicinò.

-         Perdonami, ma mi hai spaventato.

-         Cos’è Severus, hai paura di me?

-         Certo che no – rispose sofferente – è che dopo questa mattina mi sento uno schifo, non volevo impicciarmi delle tue cose, non riuscivo a dormire…

-         Non ti preoccupare , ho esagerato- si avvicinò per abbracciarlo nuovamente, ma abilmente Severus lo schivò e uscì dal bagno, non aveva ripreso fuoco, ma la pelle si era raggrinzita e scottava. Doveva prendere del sangue fresco e subito, aveva perso troppe energie. Stava per raggiungere il frigo quando svenne.

Harry   e Remus lo raggiunsero. Il licantropo era terrorizzato ed Harry non sapeva assolutamente cosa fare, cosa dire o chi chiamare.

-         Cosa gli è preso?

-         Non lo so, Remus che facciamo.

-         Non ne ho idea. Facciamolo stendere. Apriamogli la camicia…

-         NO, non credo sia una buona idea. Facciamolo stendere e poi mi farò venire un’idea.

Lo stesero sul divano e poi Remus gli andò a prendere un bicchiere d’acqua, mentre invece Harry prese uno spillino si bucò un dito e versò alcune gocce di sangue sulle labbra del professore che si riprese all’istante. I suoi occhi ritornarono rossi e per un momento ebbe l’istinto di trasformarsi e bere Harry fino all’ultima goccia, la sua parte umana prese il sopravvento e con una spinta mandò il ragazzo lontano da lui.

-         Cosa diamine fai? Sei stupido come tuo padre!!!!!

-         Prego?

-         Anche lui fece una cosa simile per salvarmi la vita.

-         Quando?

-         Pochi giorni prima di morire, io ero passato dall’altra parte ma non tutti ne erano al corrente e …

-         Sirius lo ferì gravemente – si intromise Remus.

-         Già, decise che sarebbe stato divertente farmi perdere un po’ di sangue, mi ferì gravemente al torace e mi lasciò agonizzante, solo quando James seppe quello che era successo, venne e mi portò a casa sua… ti conobbi lì, eri un coso buffo tutto occhi e naso, loro ti amavano Harry, un amore vero…

-         Non seppi mai come ti salvò.  si intromise, Remus

-         Non mi ricordo, io… non lo so

-         Avanti lo stavi raccontando ad Harry, perché non me ne vuoi parlare?

-         Lupin, fatti gli affari tuoi.

Quella frase spezzò il cuore del licantropo, che si ritirò nelle sue stanze.

-         Ma quanto sono idiota

-         Io non vorrei infierire, ma sì è stato un idiota, Remus le vuole bene, tanto, io lo so, vuole solo uscirne, e vuole che lei gli stia accanto. Provo a parlargli, lei si riprenda e vada da Draco.

 

------------------------------------------------------------------------granzie a Debby Potter, Michelle Malfoy e Sabryyy e come sempre ai lettori silenziosi
  
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