Basta
Una settimana.
È
passata esattamente una settimana
da quel giorno.
Ed io continuo a
pensarci senza
tregua.
Mi manca
così tanto.
Prendo la felpa
che indossavo quel
giorno da sotto il cuscino e inspiro tutto il suo odore.
È
rimasto impresso lì. Mi sono
rifiutata categoricamente di lavarla, suscitando qualche occhiata
strana da
parte di Cleò, ma che fortunatamente ha lasciato passare.
La settimana
è trascorsa molto
lentamente. Lo cercavo tra i corridoi, senza successo.
Chissà
qual è la sua stanza…
purtroppo il corridoio delle stanze dei maschi si trova
dall’altra parte
dell’immenso istituto e , cosa più importante ,
è assolutamente vietato
l’accesso alle ragazze, così come ai ragazzi nelle
nostre stanze.
Il respiro
regolare della mia
compagna di stanza è l’unico rumore presente.
Volto la testa verso il comodino:
sono le 12:15.
Dovrei essere a
dormire da circa 2
ore, secondo il regolamento d’istituto. Ma non ce la faccio
proprio. Due occhi
verdi occupano tutti i miei pensieri. Cerco di chiudere gli occhi e di
prendere
sonno.
1
minuto….
2
minuti…
3
minuti…..
4
minuti…..
5minuti…..
Oh! Niente da
fare… non riesco a
dormire.
Mi alzo, metto
le mie pantofole
bianche e mi avvicino alla finestra.
Il cielo
è stupendo questa notte. C’è
la luna piena che rende tutto più magico e illumina il
giardino dell’Accademia.
Vedo uno strano
movimento vicino ad
una siepe.
Un’ombra
scura di muove accovacciata.
Cos’è?
Un ladro forse… o peggio… un
assassino. Oddio Telly! Non iniziare a farti seghe mentali!
Già basta Manuel…
ecco di nuovo lui! Ma che diamine mi prende.
Apro la finestra
per vedere meglio, e
subito un’ondata di aria gelida mi colpisce.
L’ombra
si avvicina sotto la mia
finestra , mi irrigidisco, immobilizzata dalla paura. Fin che sento un
sussurro: “Telly”.
La sua voce.
Forse sto sognando. Mi
tiro un pizzicotto sul braccio .. Ahi! .. no , non sto sognando.
“Telly
mi senti?” di nuovo la sua
voce.
“
Ma-manuel?” dico titubante.
“ si..
principessa sono io..”
Principessa…
mi ha chiamata
principessa… e se... ma no!
“ cosa
ci fai qui? È pericoloso, lo
sai!”
“ si,
lo so, tranquilla, non mi
scoprirà nessuno…volevo solo
vederti…” dice avvicindandosi ancora di
più, fino
a scorgere meglio i suoi occhi stupendi.
“
aspetta un attimo” sussurro
entrando in stanza per afferrare la mia vestaglia candida.
Ritornata alla
finestra la scavalco
con una gamba attaccandomi all’edera rampicante che ricopre
quasi completamente
l’istituto.
“
Telly! Ma sei impazzita ! ritorna
subito dentro, potresti farti male…” mi rimprovera
con voce preoccupata. Ma io
ormai sono a metà strada e
delicatamente
scendo poggiando i piedi sull’erba umida.
“
visto? Tanta preoccupazione per
niente…” dico sorridendo facendo una
giravolta che fa volare la mia vestaglia e la mia camicia da notte.
Il gelo
accarezza la mia pelle e
subito rabbrividisco. Cerco di stringere la vestaglia addosso per
coprirmi di
più, con poco
successo.
Manuel
ridacchia. Io gli rivolgo
un’occhiata abbastanza omicida.
“ lo
immaginavo ,ecco tieni…” dice
togliendo una coperta di pail da una sacca . Si avvicina a me e mi
avvolge la
coperta sulle spalle, abbracciandomi forte. Il suo profumo e il suo
calore mi avvolgono
facendomi perdere i sensi. Dopo un po’ si stacca da me ,
provocando un mugolio
di protesta da parte mia. Un ghigno si forma sulla sua bocca. E io
metto il broncio.
Lo vedo fissarmi e avvicinarsi
pericolosamente. Oddio, oddio!
Il suo fiato
accarezza la mia pelle,
è così fresco.
Ma al contrario
delle mie aspettative
le sue labbra si poggiano sulla mia guancia.
Nonostante il
contatto banale le mie guance vanno
a fuoco e il mio cuore galoppa.
Due secondi dopo
si stacca e mi
prende per mano.
“
vieni, qui non è sicuro..” sussurro
voltando a destra ed inoltrandoci nel giardino.
Mentre
camminiamo a passi veloci ,
l’erba accarezza la mia pelle provocandomi mille brividi. Ma
mai quanto la sua mano
che leggera e forte tiene la mia.
Dopo qualche
minuto ci fermiamo.
Ora siamo
avvolti da decine di varie
piante. Tutte ben curate nonostante la grandezza del giardino. Ci avviciniamo a una siepe
e Manuel,
poggiando un’altra coperta di lana per terra, mi fa sedere
poggiandomi al suo
petto e coprendoci con la coperta che avevo addosso .
Sento il suo
mento poggiato alla mia
testa, e le sue braccia strette al grembo che mi dondolano dolcemente.
“mi
sei mancato…” sussurro dopo
qualche minuto.
“ lo
so, anche tu, da impazzire”
risponde baciandomi i capelli.
“
perché? Perché tutto questo?” dico
mentre una lacrima silenziosa riga la mia guancia.
“
Voglio sapere chi sei.. e passare
con te ogni attimo, ogni istante… ti prego..
dimmelo” continuo voltandomi per
accarezzare il suo viso .
“ mi
fai soffrire” continuo
staccandomi da lui e portandomi le mani al volto.
Lui me le toglie
dal viso e le tiene
tra le sue mani, delicatamente.
“ No,
principessa, ti prego… non
piangere” mi supplica stringendomi a se.
“ non
immagini neanche quanto faccia
male anche a me questa situazione, non poterti stare sempre a canto, o
raccontarti di me… è tutto… una
tortura..” continua tristemente.
Sento il suo
respiro caldo fra i miei
capelli, dolce come il miele.
“
allora perché non puoi? Dimmelo… Ti
supplico”
Lo guardo negli
occhi cercando una
sua reazione. Sono così scuri, e profondi. Ma in questo
momento tristi come non
mai, tormentati da qualcosa che non conosco.
“ Non
posso…” soffia abbassando lo
sguardo.
A quelle parole
sento qualcosa
scoppiare in me, come se tutti i miei dolori e le mie preoccupazioni
avessero
formato un mix esplosivo, in grado di creare una reazione totalmente
preoccupante.
“
Bene” affermo con voce alterata
staccandomi da lui per poi alzarmi.
“ sei
uno stupido! Anzi no, la vera
stupida sono io, che come sempre rimango delusa e ferita da tutti
quelli che mi
circondano. Cosa ho fatto di male per essere trattata così?
Eh?” sento il
sangue ribollire per la collera e imporporare le mie guance.
“
credevo fossi diverso, sai? Mi hai
deluso anche tu… proprio come tutti gli altri”
Tengo
le braccia tese e i pugni chiusi, la
testa bassa a nascondere i miei occhi umidi per la rabbia. Non riesco
neanche a
guardarlo in faccia, non vedendo nessuna sua reazione.
Ritorno sui miei
passi furente,
entrando nella stanza dopo essermi cautamente arrampicata
sull’edera.
Cerco di non
fare rumore e ritorno
nel mio letto.
Sono incavolata
e tanto.
Io non posso
soffrire, non di più di
quanto lo faccio già.
Non posso
innamorarmi, soffrirei
ancora di più.
Che scema.
Ne sono
già innamorata.
Lo ammetto, mi
sono innamorata di
lui, di uno sconosciuto, oserei dire.
Ma di uno
sconosciuto che sa come
consolarmi e che involontariamente fa battere forte il mio cuore.
Merda.
“mmm…”
mugolo infastidita a causa
della luce che entra dalla finestra, ieri ho scordato di chiudere le
imposte.
E come un lampo
tutte le immagini di
ieri mi passano davanti agli occhi.
Il malumore si
impossessa di me
inevitabilmente.
Sento
Cleò cantare a squarciagola
sotto la doccia.
Toc
–toc
Uff! chi
può essere a quest’ora? E di
domenica per giunta.
Mi alzo
infilandomi le ciabatte e
lentamente vado ad aprire.
Una Beatrix
sorridente come non mai.
“
Buooooooon Gioooooooooorno!” Esulta
entrando in stanza con un salto.
“ La
sai la novità?” dice
febbricitante come una bambina che sta per essere portata al parco
giochi.
“
ehm.. veramente no..”
“Sabato sera ci sarò una festa in maschera organizzata dalla preside, dove potranno partecipare tutti gli alunni dell
’accademia,
naturalmente in maschera! Non è fantastico?”
“c-certo,
beh spero vi divertirete…”
dico rivolgendomi anche a
Cleò appena
uscita dal bagno con ancora il telone a coprirla.
“ oh
no” mi interrompe Beatrix “
verrai anche tu… e ho in mente un vestito stupendo per
te… tranquilla non ti
riconoscerà nessuno”
“ si
si, Telly, questa volta verrai
anche tu, e ti giuro che sarai la più bella fra tutte,
è una promessa”
E mi sento
circondata vedendo
addosso a tutte e due un sorriso che
promette poco di buono.
Oddio.
E per
concludere, come sempre.
Merda.
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ok! vi do il permesso di uccidermi! lo so, sono imperdonabilmente imperdonabile! un mese di assenza! scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee! è tutta colpa della scuola !Giuro! tutte le interrogazioni e i compiti in classe mi hanno uccisa!
beh! ora passiamo al capitolo.si lo so che fa schifo! ma è solo di passaggio, è servito per introdurre l'altro, che arriverà a breve, giuro!
grazie mille a tutte le persone che hanno commentato per gli auguri! ^^
spero che quasto capitolo vi sia piaciuto!
ora passiamo alle recenzioni:
Asia95: oddio! sei un angelo! tutti questi complimenti io non me li merito! questa fic è nata così! è solo un piccolo sogno ! sono felice che ti piaccia e che il mio modo di scrivere ti colpisca così tanto! sperco che anche questo chappy ti sia piaciuto! a presto! kiss
LMelissa: grazie mille per gli auguri! XD grazie mille! ma Manuel esiste davvero ( certo con un'altro nom ma esiste davvero ed è bellissimo *.*). sono felice che il capitolo ti sia piaciuto e spero che anche questo ti abbia colpito! a presto... kiss
billina pikkolina: amoreeeeeeeeee! mi sei venuta subito in mente tu quando ho creato quel personaggio!xD sono felice che ne sei felice xD eeeeeeeee! un giorno ye lo mostrerò il mio manuel!xD grazie mille per tutti i complimenti! sto cercando di migliorare..U,U spero che an che questo chappy ti sia piaciuto! a prestoooooo kissssss
Marie_92: ciaoooooooooo! tesoroooooo! quanto tempo! che fine hai fatto con la tua storia?? comunque! grazie mille per gli auguri!=) eeeeeee! non immagini neanche cosa sia Manuel!xD ho unìidea nella testa! eheh ! ti è piaciuto questo chappy? spero di si! a presto! kisssss
Niki_CuLLen_: heiiiiiiiiiii! grazie mille per gli auguriii! e per tutti i complimenti! beh! fisicamente Manuel esiste... e anche interiormente gli somiglia un pò! eheh spero che questo capitolo ti sia piaciuto! alla prossima! kisssss
Ringrazio tutte le persone che mi hanno messa nelle seguite....
e anche te che leggi soltanto!
avvisi:
allora vorrei segnalarvi un'altra mia storia che mi farebbe piacere che leggeste La distanza di un Bacio
per ora questo è tutto!
alla prossima!
con affetto
Lady_free