Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: kymyit    02/03/2010    3 recensioni
Quando Leek entrò a Fairy Tail, mise in moto un gran numero di eventi. Cosa nasconde nel suo passato? Chi è il giovane effeminato che la scorta come farebbe la più efficente Body Guard? Cosa sono i Tarots e perchè la famiglia Blackberry non prova simpatia per i maghi degli Spiriti Stellari? Quale tesoro millenario stravolgerà il mondo? E Loki che segreto nasconde? Elfman riuscirà a dimostrare di essere un vero uomo? Natsu morirà salendo sull'ennesimo strampalato mezzo di trasporto o per mano di Elsa? Vi ho incuriosito? Leggete e fatemi sapere che ne pensate ^^ (ho messo l'avvertimento spoiler, ma potre toglierlo per i prossimi capitoli, dipenda se sarò più veloce io o l'edizione italiana) Scritta per il contest "Per il buon nome di Fairy Tail" di Ghen e Marian. AVVERTENZA: Ho modificato il 6° capitolo, perché, a causa di una mia svista ho sbagliato la scena finale.
Genere: Generale, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ds Capitolo 6: Riunioni


Elfman e Gray incrociarono Elsa e Natsu proprio all’ingresso della pensione.
Tutti avevano l’aria preoccupata, e non solo a causa dei bizzarri incontri che avevano fatto. Persino Natsu sentiva una certa angoscia allo stomaco e non sapeva spiegarselo. Un brutto presentimento forse… Ad ogni modo, la vista di Elfman che reggeva fra le braccia possenti una donna sconosciuta in gravi condizioni, fece capire alla rossa che forse avevano una traccia più solida che due o tre tipi strani, pur oltremodo loschi, a suo parere.
-Chi è questa ragazza?- chiese Titania. Anche l’albino riportava qualche ferita, ma nel complesso sembrava star bene. Non era certo il caso di stare impalati sulla soglia, perciò Elsa ignorò le numerose domande che affollavano la sua mente: era stato attaccato, ma da chi? E perché? Per salvare la ragazza? Era solo un caso? Chi era lei? Aveva legami con la faccenda?
Altre domande erano concernenti il mezzo scontro tra Natsu e il misterioso ragazzo, anche se quella poteva essere benissimo una falsa pista, poiché il rosato e l’altro erano due teste calde della stessa pasta.
-Nadine!?- Leek apparve sulla porta trafelata. Stava uscendo di corsa per motivi noti solo a lei quando la vista della moglie del fratello ferita fra le braccia di Elfman le fece fermare il cuore per pochi istanti. Si precipitò da lei, carezzandole il viso tumefatto e sanguinante –Nadine, che ti è successo?!- aveva le lacrime agli occhi.
La donna le posò piano le dita sul viso, raccogliendo delicatamente, con mano tremante, le lacrime della biondina.
-E’ sempre bello vedere che ti preoccupi per me.- il suo dolcissimo sorriso rimase sulle labbra sanguinanti ancora qualche secondo, poi Nadine perse i sensi.


-Va bene così?-
-Più veloce, presto!- Lucy fissava la strada davanti a se, preoccupata come non mai.
Non vi erano più dubbi.
L’aria fresca le scorreva contro il viso fastidiosamente a causa dell’alta velocità, ma di certo non poteva preoccuparsi di questo. Rimase saldamente aggrappata ai fianchi della creatura che le stava accanto. Era stata una fortuna che qualche giorno prima di partire per la missione avesse acquistato quella chiave argentata.
-Auriga, siamo quasi arrivati.- disse con calma.
-Bene!- rispose l’altro.
L’Auriga era l’ennesimo Spirito Stellare che aveva stretto contratto con l’Heartphilia. Aveva sembianze umane, in parte. Era in fatti, al pari del Chariot, uno spirito composto, formato da tre entità. Un giovane bello, biondo dagli occhi castani e la pelle ambrata, i capelli corti e leggermente riccioluti erano coperti da un elmo lucente in argento, così come la sua armatura, in apparenza semplice, decorata da sottili fili d’avorio, intrecciati in fiori, stelle e altri simboli complessi e delicati al tempo stesso.
Il rosso pennacchio longitudinale svolazzava nell’aria come fuoco danzante.
Con una mano reggeva saldamente Lucy, con l’altra le redini, strattonando velocemente e con forza le altre due entità: creature ancor più bizzarre, più simili a capre che a cavalli. Avevano le corna, i musi caprini e i corpi nivei lanosi, ma longilinei come quelli equini.
Non erano spiriti adatti a combattere, forse, ma in velocità non erano inferiori a nessuno.
Trainavano un carro anch’esso argentato, come quelli usati nei tempi antichi, il che ovviamente dipendeva dalla fervida fantasia di Lucy, sognante e malinconica, amante del misterioso e romantico passato.
Ormai avevano superato la stretta stradina in bilico su un precipizio e la verdeggiante foresta si avvicinava sempre più. Era notte, ma la luna illuminava i quattro affluenti del fiume come nastri d’argento, gettarsi nelle maestose cascate. La bionda fece mentalmente un promemoria: quando quella missione sarebbe finita, sarebbe tornata in quel luogo incantato a scrivere. Le avrebbe portato ispirazione e le avrebbe fatto bene rilassarsi un po’, con tutti i pensieri avuti negli ultimi tempi.


-Questa non è la priorità della missione.- esclamò Leek, pareva stranamente infuriata.
-Ti prego, calmati.- Lucy era imbarazzata –Loki è un compagno. E’ mio dovere scoprire cos’ha che non va!-
La parola ‘’compagno’’, al pari di “amico” faceva soffrire Leek, perché non aveva mai avuto modo di possedere un vero “amico” e ciò la faceva sentire diversa… Non sapeva spiegarlo bene, ma in quel momento sapeva per certo di sentirsi furiosa, gelosa, messa da parte.
Loki scappava sempre davanti a Lucy, l’aveva visto anche lei da quando era entrata a Fairy Tail, era un codardo, ciò nonostante, Lucy sembrava tenerci più che a lei, che seppur diffidente, aveva accettato la sua amicizia mettendosi in gioco.
-Per quel che mi riguarda, è solo un maniaco.- la maga degli Spiriti Stellari percepì una nota d’infantile invidia nelle sue parole, ma ormai aveva preso una decisione.
-Scusa Leek, posso capire che nutri del risentimento verso gli Spiriti Stellari e affini, però, sappi che come i Tarots per te, loro sono importanti per me. Fairy Tail è importante e anche se il comportamento di Loki è sempre discutibile (si riferiva certamente al primo tentativo di seduzione e alle numerose fughe del ragazzo) un compagno è un compagno. Non sei obbligata a seguirmi.- prese la borsa e le chiavi –Avvisa tu Elsa e gli altri. Spiega la situazione e, dì che tornerò presto.- ciò detto la bionda lasciò la stanza.
Rimasta sola, Leek diede un calcio al suo letto.
La priorità era vendicare la sua famiglia. Ma perché si sentiva così? Osservò fuori dalla finestra. Non c’era nessuno, ma a pensarci bene, una presenza aleggiava nella stanza e persino Cam pareva essersene reso conto.
-Che si tratti di lui?- emise il gatto sospettoso.
-Non saprei…- disse piano Leek. La presenza ormai era svanita, ma la rabbia e la gelosia ancora vi erano.


-Sei in ritardo.- sbottò Yue.
Hanged Oran, l'Appeso, camminò sicuro, come se niente fosse, raggiungendo il suo posto al tavolo ovale.
-Bene, ci siamo tutti.- disse Vinegar con calma, stroncando l'imminente litigio tra Yue e Hanged -Lilith, esponi la situazione.- ordinò.
La donna sorrise e distribuì dei fogli agli altri Tarots.
-Queste sono le schede con i dati raccolti fin'ora sui maghi di Fairy Tail. Mi sono informata sulle loro precedenti missioni e ho osservato i loro comportamenti questa notte. Ora... Abbiamo bisogno che Leek-hime ci raggiunga al più presto, da sola, per questo, Fortune, Vinegar ti ha ordinato di lasciare andare Nadine. Fino a stanotte non eravamo pronti, ma adesso possiamo procedere col piano.-
-Quindi è un mago di Fairy Tail...- Strenght parve incupirsi ripensando a Natsu.
-Idiota, non hai visto il simbolo sul suo braccio?- sbraitò Yue.
-Si che l'ho visto... Intendevo dire, quindi è un nostro nemico? Che peccato...-
-Se vuoi occupartene tu, basta che non interferisca col rituale.- concesse Vinegar -Fermate i maghi, uccideteli, fatte quello che volete, ma ricordate: il rituale avverrà domani notte e Leek dovrà essere qui, senza intoppi.- si alzò -Ora vado a controllare che Chive stia bene e che non stia dando di matto, Lilith, sistema le ultime cose e poi informami.-
La donna annuì.
L'eco dei passi di Vinegar si perse nei corridoi in pietra. Quando il silenzio tornò, la diavolessa prese uno dei fogli, quello riguardante Elsa.
-Di lei mi occuperò io personalmente.-
-Io penserò a Natsu!- esclamò Strenght, esaltato al massimo all'idea dell'imminente colossale scazzottata.
-Molto bene. Ora analizziamo i movimenti degli altri.-
Hanged sorrise compiaciuto e schioccò le dita. Dalle maniche della sua giacca fuoriuscirono numerose funi, che s’intrecciarono in altrettanti calici. Ogni coppa era concava e vi si materializzarono sopra sfere biancastre e diafane. Tante sfere e calici, quanti erano gli spostamenti dei maghi.
-Ecco... Lucy Heartphilia ha lasciato Caleido per raggiungere le cascate vicino a Magnolia.-
-E allora? Meglio no?- chiese Fortune.
-Per nulla. Vinegar ha bisogno delle chiavi D'oro per avere altri adepti, inoltre è la prima amica di Leek-hime. Capite anche voi che può essere un problema... Di lei e di quel Loki si occuperà Remona, ma se non dovesse farcela, Hanged, finirai tu il lavoro.-
Lui rise sommessamente.
-Non sono poi così amiche, questa Lucy e Leek. E' bastato così poco per farle litigare...-



Nadine era stesa sul letto, inerte.
Le sue condizioni erano gravi, considerata la gravidanza in corso e le ferite subite anche al ventre, dove un livido violaceo aveva fatto la sua preoccupante comparsa.
-Dovremmo avvertire un medico.- propose Gray pensieroso.
-Non ce n’è bisogno.- disse Leek, fissando la cognata.
La biondina prese dalla tasca la sua scatola rossa, l’aprì e prese una carta.
-Star- pronunciò, scandendo bene le parole -La stella. Ascolta la mia richiesta, illumina la mia strada, esaudisci il mio desiderio. -
La carta s’illuminò e parve gonfiarsi. Decine e decine di stelline esplosero nella stanza convergendo in una ancora più grande e tangibile, lucida e in apparenza gommosa.
Quando questa stella si mosse voltandosi verso Leek e gli altri, rivelò un volto infantile paffuto e birbante.
-Leek-hime!- la bambina si aggrappò alla sua invocatrice stringendola forte.
-Hai visto com’è vestita?- fece Natsu a Gray, sottovoce. Questi annuì, per poi voltarsi di scatto.
“Ancora quella dannata sensazione, ma chi sarà?!”
Il rosato intanto continuava a parlottare con Happy, indicando la bambina. Lei però non gli dava peso, continuava a saltellare intorno a Leek, che felice si chinò fino alla sua altezza.
-Ciao piccola, ascolta, ho bisogno del tuo aiuto.- si voltò verso il letto –Nadine rischia di perdere il bambino, ti prego, aiutala. -
La stellina saltellò fino al letto e parve rattristarsi nel vedere la donna pallida e sofferente.
Le mise le manine sul ventre e iniziò a infonderle la sua energia.
-Non ti preoccupare, ci penso io!-
Elsa osservò la luce aurea fuoriuscire dal corpo della stella e infondersi in quello di Nadine. Il livido scomparve velocemente e così le altre ferite. Dopo qualche altro secondo, la bimba pronunciò –Ora stanno bene tutt’e due.-
Leek sospirò, poi lanciò un occhiata a Elfman e alle sue mani.
-Puoi medicare anche lui? Non è grave, ma ha salvato Nadine e…- arrossì. Era grata a Elfman e… beh, si gli piaceva e voleva fare un gesto carino nei suoi confronti.
La bimba annuì e saltellò verso l’albino, levitando fino all’altezza delle sue mani e infondendo in esse la stessa luce dorata di poco prima.
Quando le ferite del ragazzo si rimarginarono, Natsu partì in quarta all’attacco.
-Com’è? Cosa si prova?-
-E’ come mangiare pesce?- esclamò Happy, che se non pensava al pesce…
Elsa non ascoltò i loro discorsi privi di logica. Si portò alla finestra ansiosa. Presto ogni domanda avrebbe ricevuto un adeguata risposta.
Le luci illuminavano i quartieri festosi della città, ma oltre di essa, come se un manto cupo l’avvolgesse, non vi era nulla.
Una sensazione angosciante di prigioni la colse.
“E’ solo una sensazione…” si rassicurò, ma oltre quel buio, vi era Lucy. Perché se n’era andata?
-Cos’è successo prima che tornassimo?- chiese, voltandosi a guardare Happy, Leek e Cam.
Silenzio.
-Leek è successo qualcosa?-
Fu Happy a vuotare il sacco, dato era stato con Lucy fin dal bizzarro incontro con Loki. Leek proseguì, raccontando con imbarazzo cosa era successo nella camera.
-Cosa dovremmo fare?- chiese Elfman, le braccia forti incrociate al petto.
-A Loki ci penserà Lucy. Ma se qualcuno dovesse seguirla e attaccarla, potrebbe avere dei problemi… Gray, ti spiace andare a cercarla?-
-Eh, io?- ci pensò su il moro –Va bene…-



“Andare da lei?!” Lluvia era furente. Gray aveva accettato di seguire Lucy, apparentemente senza esitazioni. “Tra me e lui potrà mai nascere qualcosa? No… Non voglio che vada da lei!” Voleva impedirglielo e stava iniziando a organizzare piani su piani contro la presunta rivale, quando avvertì qualcosa alle sue spalle.
Si voltò.
Non era nulla, ma Lluvia era pur sempre un ex-Element Four. Il pericolo era nell’aria e se c’era un modo per colpire Gray era proprio aiutarlo a salvare la rivale e farsi notare positivamente.
Ovviamente Lluvia, come tutti gli altri, non era a conoscenza della forza interiore di Lucy, ma ne avrebbe avuto occasione più avanti.
Si diresse all’uscita della città, dove avrebbe aspettato Gray e gli avrebbe chiesto di entrare a Fairy Tail. Si accarezzò la spilla a forma di fatina che aveva appuntato alla mantellina.
“Lluvia avrà modo di farsi notare da Gray-sama” si disse fiduciosa.


-Bene.- Lilith indicò la seconda sfera: vi era Gray, che noleggiava una macchina ad alimentazione magica. -Fortune, ci penserai tu?-
-Avlei un conticino con lo Yeti... ma va bene... Oh, sembla che lo spoglialellista abbia visite.-
Nella sfera, i Tarots osservarono come un Gray in boxer incontrava una ragazza dai morbidi capelli azzurri e la faceva salire sull'auto dopo un breve concitato e imbarazzato dialogo, almeno da parte di lei.


"Ce l'hai fatta Lluvia!- gioì la giovane, emozionata dell'essere accanto al suo adorato.
In quella macchina, le pareva di essere una sposina col maritino, diretti verso un avventuroso viaggio di nozze carico di mistero.



-Riguardo a Elfman... Yue?- l'iracondo annuì, anche se si lasciò scappare uno rabbioso -Sempre a comandare a bacchetta gli altri tu, eh?-
-Infine, rimangono i due miceti.- lo ignorò la donna - Non dovrebbero essere un grave problema, ma meglio non sottovalutare Cam. Per non parlare dei Tarots che Leek ha al suo fianco. Non possiamo fallire! Questa è la nostra missione più importante. Per Vinegar!-
-Per Vinegar!- fu la risposta degli altri.
Detto ciò, ognuno si diresse verso l’uscita, pronti a dare il via alla fase definitiva della missione.
Anche loro provavano sentimenti forti.
Tutti per Vinegar.


*** *** *** *** ***


-Ora ti farò soffrire come tu hai fatto soffrire Karen. Apriti, Porta dell'Ariete!-

Il rombo delle cascate era assordante.
Là, in mezzo a quella meraviglia della natura, si ergeva una costruzione in pietra. Una lapide per la precisione. Loki fissava basito la figura minuta e morbida innanzi a sé
-Aries? Sei proprio tu?-

La piccola Aries, dai morbidi capelli rosa e il viso angelico era davanti a lui. La sua "sorellina"... ancora una volta si erano incontrati e ancora una volta si sentiva impotente.
Per salvare Aries aveva perso Karen.
E in quel momento stava per perdere sia lei, che la sua stessa vita. E dire che aveva commesso il suo "peccato" per una giusta causa.
“Non posso davvero ripagare il mio debito vivendo?” si chiese, pur sapendo che era inutile. Aveva sbagliato e doveva pagare!
Sarebbe scomparso davanti alla tomba di Karen, chiedendole perdono per averla abbandonata.  Sconfitto proprio dalla sua adorata "sorellina".
-Aries, uccidilo.- disse la ragazza, piatta.
Il piccolo Spiritò chinò il capo -Io...- non voleva attaccare il ragazzo, era palese. Tremava, stringendo i pugni. Non poteva disobbedire all'ordine ricevuto. Sapeva che ciò comportava solo disgrazie.
-Che aspetti, forza!- il tono arrogante di Remona rammentò ai due Karen. Gli pareva di essere tornati ai vecchi tempi, con lei che strillava e loro che subivano.
Aries subiva...

-Uccidimi...- disse piano Loki, gli occhi socchiusi -Morire per tua mano, sarà sicuramente più dolce, che scomparire per sempre, nel nulla...-
-Ma io non voglio...- le tremava la voce -Non so cosa fare L...-
-FERMI TUTTI!-

A gridare quelle parole fu -Lucy?- emise il giovane -Tu...-
-Ti cercavo.- rispose l'Heartphilia, col fiatone. Aveva appena chiuso il portale dell'Auriga, che le aveva comunque sottratto un certo quantitativo di energia, e si era gettata nella radura appena in tempo, per salvare il compagno.
"Proprio lei... "
Proprio l'unica ragazza che aveva sempre evitato, si era messa alla sua ricerca.
-Tu saresti Lucy Heartphilia, vero?- disse Remona.
La bionda annuì.
-Ho sentito tanto parlare di te.-
-La cosa è reciproca, Remona Caterpillar, so chi sei... Loki...- si rivolse al ragazzo -Quella è la tomba di Karen, vero?- sorrise tristemente –Karen era una maga degli Spiriti Stellari e anche la tua padrona.- lo fissò intensamente, mentre gli occhi di lui si spalancavano per la sorpresa che lei fosse a conoscenza di tutto.
-Spirito Stellare Loki, o dovrei chiamarti Leo…-
Il ragazzo sospirò –Hai capito tutto, eh?- sorrise tristemente.
-Oh beh… Dopotutto sono una maga degli Spiriti Stellari anch’io. Ho stretto molti patti con loro e so bene, che quando un mago perde la vita, il patto si scioglie e lo Spirito Stellare deve tornare nel suo mondo, in attesa di un altro holder. Ma tu, per qualche motivo non sei riuscito a tornare?-
Loki sorrise ancora, mesto.
-Uno Spirito non può vivere nel mondo umano, così come gli umani non possono vivere nel vostro mondo. La vostra forza vitale pian piano si esaurisce…- chinò il capo –Conducendovi alla morte.-
Loki annuì.
Aries si portò le mani sulla bocca, coprendo un gemito sommesso.
-Sono tre anni che sono qui.-
-Tre?!- Lucy, così come Remona, rimase molto sorpresa –Uno è già troppo!-
-Ormai sono al limite… scomparirò.-
-Non se ci sono io!- esclamò la bionda –Dimmi perché non sei riuscito a tornare nel tuo mondo! Proverò ad aprire il portale per te!-
-Non voglio aiuti.-
-Ma che dici? Così morirai!-
-Il motivo per cui non posso più tornare è…- deglutì –Ho infranto una regola del patto tra spirito e padrone, per questo sono stato esiliato per sempre.-
-Esiliato? Per sempre?! Ma…- c’era solo una regola che implicava una punizione così dura da essere considerata più una condanna a morte.
Remona lo osservò altezzosamente. La confessione era finalmente giunta. Il castigo non avrebbe tardato ad arrivare, anche se Aries o quella Lucy si fossero opposte.

-E’ giusto così. Accetto la mia punizione, perché io… Sono un traditore... Karen è morta a causa mia.-


Fine Capitolo 6


Tataaaaan!!! Spero che il cap sia di vostro gradimentooooo!!!

Aggiornamento: Aaaaaaaaaargh!!! Mi sono resa conto di aver sbagliato la parte con Loki! La parte a cui tenevo più di tutte! Vi ho lasciato al 5 cap con Remona che lo accusava e nel 6 con Lucy che lo trovava da solo. Pardon. Ora ora ho sistemato questa parte, e ho la febbre =_= perciò, scusate se non è uscita benissimo.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: kymyit