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Autore: crazyfv    10/03/2010    3 recensioni
Ciao a tutti questa ff mi è venuta in mente per caso,pensando a dove poter collocare per un altra storia i nostri personaggi e mi è venuto in mente questo inizio molto comico fra Alice&jasper mi raccomando asptto i vostri pareri. ho rimaneggiato la storia rendendola più uniforme ad un unico stile!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Non mi ricordavo quando mi fossi addormentata,ma adesso mi sentivo tutta intorpidita per essere rimasta tanto a lungo nella stessa posizione,mi guardai attorno disorientata cercando di capire dove mi trovassi,ero in un parcheggio,dentro la mia auto,ma non mi ricordavo minimamente quando e perché avessi preso la macchina per guidare fino ad un parcheggio deserto.

Poi improvvisamente la realtà mi si abbatté addosso come uno Tzunami dalla forza devastante,rividi tutto con gli occhi della mente,il pomeriggio prima,il viaggio in macchina con Jasper fino alla casa di famiglia e poi la donna e lo sguardo di felicità dipinto sul volto di Jasper quando l’aveva vista e come l’aveva stretta fra le braccia come se fosse la cosa più naturale del mondo,mi sentivo il petto come schiacciato da un masso pesante tonnellate. Mi ricordai di essere fuggita a gambe levate,una volta giunta in strada corsi a perdifiato,non volevo che Jasper mi raggiungesse,non volevo fargli vedere quando profondamente mi avesse ferita il solo fatto di aver abbracciato un'altra donna in mia presenza e avermi ignorata totalmente per ben cinque minuti,mi rendevo conto di essere ridicola,ma forse in cuor mio sapevo che la nostra relazione era ad un bivio che non sarebbe potuta continuare così costantemente ostacolata e bersagliata da ogni parte.Avevo preso un taxi per tornare a casa e non sapendo dove andare, ero scesa in garage avevo acceso la macchina e avevo guidato finché stremata non avevo parcheggiato in un enorme area di sosta di un  centro commerciale e mi ero addormentata.

Era il momento di tornare alla realtà,mi misi seduta composta al sedile di guida e accesi il cellulare,decine di messaggi lampeggiarono in segreteria centocinquanta era un numero spaventoso,il telefono squillò subito dopo,non era Jasper ma un numero sconosciuto.

<< Pronto >>

<< Alice? Sono Getrud >>

Riattaccai senza nemmeno darle il tempo di parlare,il telefono prese a squillare di nuovo,lo ignorai gettandolo sul sedile del passeggero,inserii la marcia e partii,mi sarei data una rinfrescata e poi avrei chiamato Charlise al call center per avvertire che avevo un malore e mi prendevo una settimana libera,si una settimana ,pensai, sarebbe stata sufficiente a fare chiarezza in quel mare di confusione,intanto il telefono continuava a squillare imperterrito,risposi,decisa a dirgliene quattro.

<< Getrud,mi stia bene a sentire! Non sono in vena di chiacchiere quindi la pianti di chiamare! >>

<< ragazza moderiamo i termini >>

<< non mi dica quel che devo fare! >> la mia voce aveva un che di isterico me ne rendevo conto << mi lasci solo in pace,ha avuto quel che desiderava adesso non faccio parte più della vita di Jasper,potrà brindare, quindi la smetta di torturarmi ! >>

<< devo parlarti di persona,vieni al caffè Renoir alle dieci di questa mattina,mi ringrazierai >>

<< non ci speri >>

 Riagganciai,ero decisa ad andare,tanto cos’avevo da perdere,ormai non dovevo fare più la brava bambina educata per amore di Jasper,avrei potuto dirle in faccia quanto fosse strega e malata di mente. Guidai fino a casa quasi in stato catatonico,quando spensi l’auto ringrazia il mio senso dell’orientamento per non essermi andata a baciare con tutti i pali della città!

Scesi dall’auto e aprii la porta,entri in casa e lasciai scivolare il soprabito per terra,non avevo nemmeno la forza di appenderlo sull’omino alla mia destra,l’appartamento sembrava buio,vuoto e una tremenda solitudine sembrava aleggiare nella stanza come se fosse qualcosa di vivo e tangibile. sospirai scoraggiata e feci due passi nella stanza decisa ad andarmi a fare la doccia quando lo squillo del telefono mi fece trasalire,al quarto squillo si attivò la segreteria.

Salve

In questo momento non sono disponibile,lasciate un messaggio e sarete richiamati “ il beep partì e ci fù solo silenzio dall’altro lato della cornetta,andai al frigo e apertolo ne estrassi una coca ghiacciata poi scivolai fuori dalle scarpe tacco quindici che mi stavano massacrando i piedi

<< Alice,so che sei lì … >> la voce di Jasper attraversò la stanza fino a me come se fosse una carezza sulla pelle e gli occhi mi si riempirono di nuovo di lacrime,non volevo piangere,non volevo,scossi la testa come se solo un atto di volontà potesse impedire al mio cuore di frantumarsi in mille pezzi,sospirai pesantemente.

<< Ti preo Alice,non è come credi,non mi hai dato nemmeno il tempo di parlatene,so che può sembrare starno ma dammi la possibilità di spiegare,ieri sera mi sono appostato davanti casa tua,ho aspettato fino a stamani alle sette,ma dovevo essere in ufficio per un contratto importante e sono dovuto andare via te ne prego rispondi >>

Presi la cornetta e la premetti con forza contro l’orecchio,sospirai perché la voce non mi tremasse.

<< Jasper …  >>

<< Alice,amore mio,sono contento di sentirti ,ascoltami … >>

<< no ascolta tu,non c’è nulla da spiegare io ho bisogno di un po’ di tempo per pensare e riflettere,mi prendo una settimana se per te va bene altrimenti darò le dimissioni adesso >>

<< dimissioni ?! Alice per l’amor del cielo era solo una vecchia amica >>

<< ti sei solo dimenticato di dirmi che eri stato con lei per cinque anni,che le hai chiesto perfino di sposarti e che lei ti ha scaricato per andare a studiare in Europa !! >>

<< Alice,te ne avrei parlato,non ci conosciamo da abbastanza tempo,avrai avuto anche tu le tue storie importanti! Ti prego,ma poi chi ti ha raccontato tutti questi dettagli? >> chiese,nella voce una nota furiosa

<< la tua gentile madre e stata così premurosa da mandarmi più di cinque messaggi con tutti i dettagli della vostra precedente relazione >>

<< Cristo santo Alice,lo sai che lei vuole metterci i bastoni fra le ruote,per favore >>

<< adesso sono stanca Jasper,non cercarmi,non chiamarmi,non farti vedere,mi farò sentire io,se fra una settimana non sarò in ufficio vuol dire che non tornerò affatto >>

Riagganciai,ma il peso che avevo sul cuore non sembrava essersi dissolto anzi sembrava volesse schiacciarmi sempre più a fondo.

Feci una doccia e indossai una semplice tuta,il caffè Renoir era un posto d’elite ma non avevo intenzione di far piacere alla contessa dei miei stivali scegliendo un abbigliamento appropriato,l’avrei messa in imbarazzo,avrei fatto di peggio,le avrei gridato davanti a tutti e così forte quanto era malefica fino in fondo,non avrebbe avuto più il coraggio di farsi vedere nel locale!

Scesi nuovamente in garage e inserii la macchina nel traffico del mattino impiegai tre quanti d’ora per arrivare al caffè Renoir con un ritardo di un ora,ma chi se ne frega mi dissi,scesi strafottente dalla macchina e indossai il giubbotto,poi entrai nel caffè,parecchie teste si girarono al mio ingresso,sguardi scandalizzati si posarono sulla mia tuta verde smeraldo,con scarpe abbinate e borsa e giubbino color aragosta,era la mia tuta preferita,uno sorta di coccola per quel momento tragico,intravidi la befana a due tavoli da me e mi diressi verso di lei,non mi sedetti,la guardai dall’alto in basso a braccia conserte.

<< se ha qualcosa da dirmi lo faccia,non ho tutto il giorno >>

<< molto bene,vorresti sederti >>

Scostai la sedia rumorosamente e mi appoggiai con i gomiti sul tavolo,sollevando lo sguardo di disapprovazione di parecchie signore alla nostra destra.

<< questo sfoggio di maleducazione e tutto per me? Ne sono lunsigata,devo costarti molto >>

<< niente affatto,io sono solo una povera ragazza di campagna,sono abituata a comportarmi così >>

<< molto bene facciamola finita subito allora,Jasper e Sara hanno la possibilità di fare una splendida coppia insieme lei lo ama ancora e anche lui la ama,se tu però decidessi di metterti in mezzo sarebbe la fine >>

La guardai,continuavo a non capire il perché del suo invito,la fissai ostentando indifferenza.

<< non capisci,se anche tu ritornassi a lavoro Jasper avrebbe costantemente te di fronte e non potrebbe capire come Sara sia molto più adatta di te a ricoprire il ruolo di sua compagna >>

<< mi sta forse chiedendo di levarmi dai piedi? >>

<< questo è un biglietto per Parigi e questa >> disse spingendomi di fronte una busta << e la chiave di un appartamento intestato a tuo nome,se ami davvero Jasper lascialo con che ne avrà buona cura e darà lustro al suo futuro >> detto questo si alzò dal tavolino e uscì dalla caffetteria.

Rimasi un attimo interdetta,Parigi sarebbe stata la meta della nostra settimana romantica,non avremo mai passato una settimana insieme a conoscerci e a fare l’amore,ma magari sarebbe stato un nuovo inizio lontano da quel posto,da quella città che mi ricordava dolorosamente quanto fossi stata vicino ad essere felice per la prima volta nella mia vita.

 

 

Tank sto:

vannagio: ciao carissima,mi sono accorta dell’errore,adesso vado a correggerlo non ho avuto molto tempo per sedermi a scrivere il capitolo,quindi non ho potuto correggere nemmeno l’errore,pardon J La suocera e sempre più odiosa,ma come hai detto tu Jasper è innamorato di Alice,ma cosa farà adesso? Partirà per Parigi? e lui,riuscirà a fermarla? Penso che il prossimo sarà l’ultimo capitolo

ciao baci a presto

 

per cussolettapink: oil pensiero che mi stavi aspettando mi ha seguita per tutti questi giorni,scusami se ho tardato troppo spero che il capitolo ti piaccia.

A presto ornella ^^

   
 
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