Love was when I loved you
One true time I hold to
(My heart will go on-Celine
Dion)
Ci siamo amati una volta sola.
Ho conosciuto la piccola morte tra le tue gambe, Draco, e mai la morte è stata tanto
viva per un uomo.
Come vino bianco scorreva il sudore e i tuoi baci
erano fragole e ti mordevo per assaggiarti e mi mordevi per non lasciarmi
andare più, mi soffocavi e non cercavo aria, cercavo te, ti penetravo e non trovavo mai il fondo di te, non era
mai abbastanza.
Una volta sola ho visto la tua luce e questa luce
tremolava al soffio del mio respiro che ti sussurrava ti amo nell’orecchio, questa luce divampava come fuoco nei tuoi
occhi ad ogni mia spinta e sembrava dolore e forse lo era e meglio il dolore a
questo spleen che ingrigisce le
nostre giornate.
Il mio letto è freddo e le lenzuola sono ruvide e
stanche di aspettarti, Draco.
Ho capito che la vita è fatta di attimi quella
notte. Un attimo prima accarezzavo la dolce peluria del tuo pube, e l’attimo
dopo mi stringevo le mani nelle mani perché la mancanza fa male e leccavo la
mia carne perché volevo sentire il tuo sapore e tagliavo la mia pelle perché tu
dovevi esserci da qualche parte,
dentro di me.
Ho colto il fiore
del male e mi sono avvelenato per sempre. L’antidoto è il veleno stesso, ma
non c’è bosco o strada dove io possa trovarlo.
Ho provato a scavarmi l’anima per cercare la
ragione che ci ha diviso, ma è stato più difficile di comprendere quella che ci
ha unito.
Il destino gioca brutti scherzi ma non ritorna mai
sui suoi passi.
Buffo come Inferno e Paradiso abbiano la stessa
origine, Draco. Te.
Sei stato il mio creatore e il mio distruttore. Sei
stato mentore e mecenate.
Non lo negare, non rinnegare, non giurare né
spergiurare. Non infangare con le menzogne l’unico momento di verità delle
nostre vite, non imbrattare col rimorso il ricordo di quella perfetta crisalide
che fummo per una notte sola.
Non ci siamo amati per noia o per un qualche
assurdo gioco di potere. Né per solitudine o rabbia. Ci siamo amati perché dovevamo amare. Non avevamo scelta.
Sotto il tuo peso il mio cuore ha sfrigolato, l’ho
sentito sciogliersi e scivolare, giù giù sempre più giù. Non ce l’ho avuto più
un cuore, se ne è andato ramingo a cercarti e non ti ha mai trovato e non ha
mai battuto e non ha più amato. Altri che te.
*
Non sono riuscita ad arrivare alle 500 parole, shame on me.
Questa storia non ha un contesto. Ho immaginato che
Harry e Draco abbiano avuto una, unica,
notte d’amore. Non so quando, dove né perché. Mi piaceva l’idea di farli amare
una volta e per sempre. Mi piaceva l’idea di un Harry che continua la
sua vita ordinaria ma pensa sempre a quell’unica volta che ha amato e che non
può dimenticare. Tipo Rose da vecchia che nel Titanic pensa ancora a Jack xD
Questa storia segna il mio ritorno al mio OTP. E
voglio che sia il preludio a una longfic che ho intenzione di scrivere (spero,
perché non so se ci riuscirò, ahimè). E spero che vi sia piaciuta, anche se non
ha una trama vera e propria.
Ah, posso dire che mi hanno anche ispirato( ma
vagamente) la poesia “Il cuore infranto” di John Donne e la canzone di Morgan liberamente
tratta da questa poesia, “Amore Assurdo” (facciamo un po’ di pubblicità xD) http://www.youtube.com/watch?v=t74vNhLYdTY