Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Iulia_    25/03/2010    7 recensioni
WARNING! TITOLO CAMBIATO DA "FOR HER ONLY" IN "BEAUTY AND THE BEAST"
Da un pò di tempo avevo intenzione di scrivere una ff sulla coppia Draco\Hermione ma non avevo idea da che parte cominciare. Sfogliando il settimo volume di HP il caso ha voluto che mi imbattessi nel capitolo "Villa Malfoy". Eureka! Così è nata la mia ff. Mi sono chiesta: cosa sarebbe successo se Draco Malfoy fosse stato innamorato di Hermione Granger e l'avesse vista in casa sua, prigioniera e in pericolo. Che altro aggiungere? Leggete e recensite :)
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Beauty and the Beast saga'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve bella gente!!! Scusate se posto così tardi per i miei standard ma sono stata per una settimana in gita a Praga^^ Sono contenta che il colpo di scena vi sia piaciuto (non lo avevo premeditato, giuro!!!) Questo capitolo è più cortino ma perché è di transizione. Credo che il titolo sia abbastanza chiaro^^ Detto ciò leggete e commentate!!!
Besos
Mena



Quella notte Hermione dormì bene, come mai aveva dormito in vita sua.
Era riposata, serena.
Quando si svegliò non aprì gli occhi, ma si concesse qualche altro minuto per ricordare quanto aveva sognato: di certo uno dei sogni più strani ma più belli che avesse mai fatto.
E com’era vivido!Non aveva idea di come la sua mente inesperta fosse riuscita a creare ogni cosa nei minimi dettagli, senza tralasciare nemmeno un particolare.
E le emozioni che lei aveva provato...
Oh, il solo rievocarle le faceva venire la pelle d’oca.
Quei baci roventi, quei sussurri, quei gemiti trattenuti per poi esplodere…
E il piacere che aveva provato, che lui le aveva fatto provare…
No, era indescrivibile.
Troppo bello per essere vero.
Sorrise tenendo ancora gli occhi chiusi per rivedere quel Draco del sogno che le sussurrava piano che l’amava e che la definiva “il fiore più bello” mentre si impadroniva della parte più intima di lei.
Ancora non riusciva a togliersi dalla testa quel sogno che, stranamente, anziché farsi sempre meno preciso sino a svanire si arricchiva di particolari che la incantavano.
Semplicemente meraviglioso.
Quando fu sicura che quello splendido sogno non sarebbe semplicemente fuggito dalla sua mente, si stiracchiò e poi aprì gli occhi di scatto, ritrovandosi a fissare il soffitto alto della camera di Draco.
Si stava proprio abituando a quel posto straordinario, al castello dei Malfoy.
“Il tuo castello”, le ricordò l’onnipresente vocina nella sua testa, ma non la infastidì.
Quel luogo le apparteneva veramente.
Si mise a sedere e lo sguardo le cadde sulla finestra: le tende erano spalancate e la calda luce del Sole illuminava completamente la stanza.
Chissà che ore erano.
Aveva fame.
Molta fame, come se non toccasse cibo da secoli.
Strano, di solito non era così.
Alzandosi notò però una cosa molto strana: la sua camicia da notte era accuratamente piegata sulla poltrona.
Si scoprì in fretta e rimase profondamente sorpresa nel vedersi nuda.
Ma le scoperte non erano ancora finite: il lenzuolo, proprio dove lei aveva dormito, era sporco.
Sangue.
E il ciclo le era venuto appena due settimane prima.
No, quello non era il sangue della mestruazione.
Allora che…
Si bloccò, nuda seduta in mezzo al letto.
Il sogno.
Il sogno non era un sogno: aveva davvero fatto l’amore con Draco.
Quella rivelazione la stupì talmente tanto che strabuzzò gli occhi e spalancò la bocca, continuando a guardare quella macchiolina rossa.
Non era pentita, però.
Oh, no, il pentimento era ben lontano da lei.
Al contrario, ripensò ancora una volta a quei momenti con un fremito più forte: era successo veramente, non era frutto della sua perversa immaginazione.
Si guardò intorno cercando il suo ragazzo, ma non lo trovò: la sua maglietta era lì, ma il resto era sparito.
Perché non aveva atteso che si svegliasse o, se aveva fretta di scendere, perché non l’aveva svegliata lui stesso?
Era terribile ritrovarsi sola in quel letto enorme con quei ricordi!
Avrebbe voluto che la prendesse fra le braccia e la cullasse sussurrandole ancora quelle dolci parole che aveva detto mentre lei gli si donava.
I suoi occhi incontrarono lo specchio posizionato sulla parete e inevitabilmente guardò la figura riflessa: una giovane donna dai lunghi capelli pettinati in ordinati boccoli scuri che le ricadevano lungo la schiena, inginocchiata sulle lenzuola, nuda, ricambiava il suo sguardo con occhi ardenti e labbra incredibilmente rosse.
Dio, era davvero così bella?
Improvvisamente dietro di lei comparve la figura di un ragazzo alto, dai capelli biondi spettinati, con indosso solo i pantaloni, il petto nudo e gli addominali scolpiti. Gli occhi grigi erano colmi d tenerezza mentre guardava la bambolina allo specchio e le labbra erano tese in un sorriso.
Tra le mani stringeva un vassoio.
<< Ti sei svegliata, amore. >>
Hermione si voltò di scatto e le girò un po’ la testa: era un dejà vu leggermente diverso.
La scena era praticamente identica a quando si era svegliata la prima volta in quel castello, ma allora le emozioni e i rapporti fra loro erano completamente diversi.
Draco le si avvicinò e poggiò il vassoio ai suoi piedi.
Aveva preparato di tutto: the, caffè, toast con burro e marmellata, zabaglione, succo d’arancia.
E poi, di lato, c’era la più bella rosa rossa che Hermione avesse mai visto: era appena sbocciata e splendeva rigogliosa sotto la luce del Sole.
Sentì le labbra di Draco posarsi sulla sua guancia e depositarvi un bacio.
<< L’ho vista dalla finestra della cucina e mi ha ricordato te: >>, sussurrò sistemandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio, << appena sbocciata eppure già bellissima. >>
Forse era troppo emotiva.
Prese la rosa, attenta a non spinarsi e la avvicinò al naso inspirando a fondo quel profumo delicatissimo.
Poi, con gli occhi umidi, si voltò verso Draco sorridendo.
<< Grazie, amore. >>
Il biondo, con una tenerezza mai mostrata prima, le sorrise e le afferrò la mano libera portandosela alle labbra e baciandola delicatamente, quasi temesse di romperla.
<< Non ringraziarmi. Sono io che devo prostrarmi ai tuoi piedi e baciarli. >> Sussurrò tenendo gli occhi fissi in quelli di lei. << Mi hai ridato la vita e niente di ciò che potrò fare sarà abbastanza per ripagarti. >>
Da quando era tanto emotiva?
Non era mai stato il tipo dalle lacrime facili, ma con lui si scioglieva come gelato al Sole.
Sentii le lacrime scorrere copiose lungo le guance e Draco le asciugò subito, preoccupato.
<< Che succede? Stai male? >> Fece una breve pausa. << Ti sei pentita? >>
Oh, stava facendo la figura della stupida!
Scosse la testa e sfoderò un sorriso sincero e felice.
<< Draco, fare l’amore con te è stata la cosa più giusta che abbia mai fatto: non mi potrei pentire né ora né mai. Non sono lacrime di tristezza, ma di gioia e commozione. >> Si bloccò per allargare il sorriso. << Sono stati i momenti più belli della mia vita. >>
Draco la attirò a sé per i fianchi e la baciò trasmettendole tutto l’amore che provava per lei.
Hermione sentiva il cuore di lui martellare contro il suo seno e seppe che avrebbe potuto passare tutta la vita ascoltando quel suono celeste senza mai stancarsi.
<< Ti amo, Draco. >>
Sussurrò premuta contro di lui, quasi che i loro corpi stessero per fondersi in uno solo.
<< Ti amo anch’io, Hermione. >>
Lei gli sorrise con un’intimità completamente nuova e seppe che si appartenevano, che si erano appartenuti da sempre e che non potevano fare altro che stare insieme.
Si alzò con un movimento fluido e, per niente infastidita dal sentirsi gli occhi di lui addosso, indossò la camicia da notte e tornò sul letto.
<< Allora, ho una gran fame. >> Esordì guardando il vassoio con l’acquolina in bocca. << Vediamo un po’… >>
Esitò qualche istante e poi prese il toast sorseggiando a tratti del the caldo.
Finito il toast ne prese subito un altro e lo addentò famelica.
<< Come mai tutto questo appetito, amore? >>
Commentò Draco che sorseggiava solo del caffè, senza staccare gli occhi grigi dalla figura della sua ragazza. Hermione scrollò le spalle e poi fece un sorrisetto maliziosa.
<< Forse perché mi hai fatta stancare stanotte. >>
Apprezzò la battuta: rise divertito e le baciò la spalla nuda.
<< Si, hai ragione: sono stato troppo bravo. >>
A questo punto fu lei a dargli un colpetto sulla spalla.
<< Sì, e sei anche troppo modesto, mio caro. >>
Draco le afferrò la mano e la baciò sorridendo.
<< Dico solo la verità. Sono o non sono bravissimo? >>
Lei fece un sorrisetto. << Non lo so. Non ho termini di paragone, quindi… >>
Il biondo la guardò scioccato.
<< Che vuol dire che non hai termini di paragone? Non deve essere questo il tuo metro di giudizio perché non vedrai altri che me in questo campo! >>
Hermione scoppiò a ridere e lo rassicurò con un bacio.
<< Sta tranquillo, amore. Non ho la benché minima intenzione di provare con altri. >>
<< Benissimo. >>
Hermione gli sorrise e gli si accoccolò al petto.
Continuò a mangiare, serena e felice, beandosi del calore di quel corpo stupendo che era divenuto suo.
<< Hai preparato una colazione fantastica. >>
Fece mentre beveva l’ultimo sorso di the e sentì le braccia di lui avvolgerla completamente e le labbra posarsi sull’incavo del suo collo.
<< Bè, in qualche modo dovevo farti capire quanto ti adoro e dovevo ripagarti per stanotte. >>
Hermione non potè fare a meno di ridere divertita.
<< La mia verginità per una colazione: un ottimo affare! >>
Draco la strinse ancora di più ridacchiando e baciandola.
Poi la strinse per i fianchi e la fece voltare in modo che i loro volti si incrociassero e con una mano le scostò i boccoli ribelli dal viso.
<< Mi spiace per te ma da ora in poi non potrai più separarti da me per nessuna ragione al mondo. >>
Hermione non chiedeva che rimanere per sempre con lui, stretta fra le sue braccia e baciata dalle sue labbra.
<< Sai non avrei mai creduto che la mia prima volta sarebbe stata con te. >>
A quelle parole lui si impietrì un po’ e la guardò in quei grandi occhi da cerbiatta che gli era naturale amare.
<< Bè, di certo non sono mai stato il primo della tua lista... >>
Lei sorrise e lo baciò sulle labbra.
<< Non eri nemmeno in lista, ma sei volato al primo posto cancellando tutti gli altri. >>
Draco la strinse più a sé e la fece distendere sul letto baciandola.
La guardò con un sorriso estasiato.
<< Dio mio, sei bellissima. >>
Hermione ridacchiò e sentì le guance imporporarsi.
<< Smettila di farmi arrossire, dai! >> Disse spostando pudicamente gli occhi di lato. << Se continui a ripetere che sono bellissima mi monto davvero la testa ed è la fine. >>
Draco rise e riprese a baciarla dicendo fra un bacio e l’altro che era bellissima e facendole bruciare la pelle.
<< Mi stai facendo impazzire! >>
Mormorò accarezzandogli le spalle mentre lui continuava a baciarla in ogni angolo del corpo, spostando anche la camicia da notte.
<< Ottimo. Allora continuo. >>
Quel ragazzo era il diavolo sotto le spoglie di un angelo: terribile.
Si liberò dalla sua stretta e si alzò dal letto con un balzo.
<< Ti sto viziando troppo: mi concedo con estrema facilità. >>
Oh, vedere la sua faccia sconvolta era favoloso!
Quel viso perfetto scioccato e al contempo stupendo.
Semplicemente meraviglioso!
Hermione scoppiò in una risata seriamente divertita e poi cominciò a cercare per la stanza la bacchetta: doveva vestirsi.
<< Amore, dove ho messo la bacchetta? >>
Draco, comprendendo forse che non avrebbe ottenuto nessun particolare piacere, rassegnato, si mise in piedi e, mosse la sua bacchetta richiamando quella della sua smemorata ragazza, che gli rivolse un ampio sorriso.
<< Sei sempre molto galante. >>
Gli si avvicinò e lo baciò quel tanto per accendere in lui il desiderio di lei e poi si allontanò ridendo e saltellando si volse verso l’armadio.
<< Sono stufa di vestitini: voglio un bel paio di jeans. >>
Draco la abbracciò da dietro e la baciò sulla spalla.
<< Sei proprio cattiva. >>
Hermione ridacchiò e poi tirò fuori un paio di jeans e una camicia bianca.
<< Non essere tanto ingiusto: mi sento una stupida a camminare sempre con quegli elegantissimi vestitini. Voglio stare un po’ più comoda. >>
Draco, ormai sconfitto su tutta la linea, si limitò a sospirare e a sorriderle.
<< Se la mia principessa vuole stare comoda, allora soffrirò in silenzio. >>
Hermione inarcò un sopracciglio, non cogliendo bene il significato di quelle parole.
<< Perché soffriresti? >>
Il biondo le rivolse un sorrisetto e lasciò scorrere una mano sulla sua vita sottile.
<< Perché ti mangio con gli occhi quando indossi quei graziosi vestitini e soffrirò terribilmente vedendoti avvolta in comuni jeans. >>
Hermione gli sorrise e lo baciò intenerita.
Poi la sfiorò un’idea non tanto…bè, un po’ insolita.
Fece un sorrisetto malizioso e si morse il labbro.
<< Stavo pensando una cosa… >>
<< Dimmi tutto. >>
Sentì il rossore salirle alle guance in vampate di calore e poggiò le mani sul suo petto scolpito guardando il suo ragazzo in quei grandi occhi grigi.
<< Pensavo che, prima di “avvolgermi in comuni jeans”, potevo fare un bel bagno… >>
Lui o non capì o si rifiutò di capire, perché continuò a guardarla stranito.
<< …e magari potevamo farlo assieme…. >>
Continuò Hermione per porre fine ad ogni incomprensione.
Il volto di Draco si illuminò.
Mentre lei rideva come una pazza la sollevò in braccio e la portò in bagno.
Aprì il rubinetto dell’acqua calda e lasciò che la vasca si riempisse mentre ridendo insieme si spogliavano di quei pochi indumenti che, per la seconda volta in poche ore, finirono per terra.
Draco chiuse il rubinetto e con estrema delicatezza la fece entrare nell’enorme vasca e lei, come una bambina, la riempì di bolle di sapone di ogni genere, colore e profumo.
Oh, si poteva essere tanto felici?
Sguazzando felice nell’acqua calda e profumata, giocando con Draco e baciandolo, era felice.
E poi, incapaci di resistere a quell’alchimia che si era instaurata fra di loro, fecero l’amore per la seconda volta.
Fu ancora meglio della prima.
Quando, dopo parecchio tempo, uscirono gocciolanti da quella vasca, si avvolsero in morbidi accappatoi e si rivestirono insieme, non vergognandosi di ritrovarsi nudi di fronte all’altro.
Hermione indossò l’intimo che aveva fatto volare dalla camera della signora Malfoy e poi sistemò i jeans e la camicia in modo che gli stessero a pennello.
Per finire indossò le ballerine nere che tanto le piacevano e si asciugò i capelli con un tocco di bacchetta.
Draco aveva messo jeans scuri e una maglietta nera che ben metteva in risalto il suo fisico scolpito facendoglielo apparire ancora più desiderabile.
Ancora non riusciva a credere che fosse davvero suo.
Stava per chiedergli di accompagnarla in biblioteca quando sentì un urlo terribile provenire da fuori. Qualcuno la stava chiamando a squarciagola.
Rimase impietrita, con gli occhi spalancati.
Lei conosceva quella voce.
Oh, la conosceva benissimo.
<< Ron… >>
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Iulia_