Hello! Wow, non
immaginavo che questa fic potesse
riscuotere successo! XD Sono felicissima di vedere tutte queste
recensioni, mi
fate immensamente felice, davvero.
Spero che questo capitolo vi piaccia! Un bacione e a presto!
angel92:
Eheh, io adoro Vera e Drew. XD Grazie per i complimenti! Spero ti
piaccia anche
questo capitolo!
kiba95: wow, sono felice che ti
piaccia! *.* Ecco qui il nuovo capitolo, spero ti piaccia!
fedina: Sì, sì, Ash avrà parecchi
rivali, voglio complicargli le cose! XD E lo stesso vale per Lucina.
Non mi ha
dato fastidio per niente, anzi grazie per le belle parole, mi hanno
fatto
davvero piacere!
Hikarydream: Chissà, anche Gary mi
ispira molto, quindi … XD Spero che questo nuovo capitolo ti piaccia! A
presto!
Capitolo
3
Vera
gettò lo zaino sul bancone della cucina,
attirando l’attenzione della madre.
“Com’è andato il primo giorno di scuola?” Domandò Caroline entusiasta,
impastando energicamente l’impasto del pane.
“Da schifo.” Rispose la ragazza poggiando la testa sul marmo freddo.
“E’ successo qualcosa?”
“Non credo tu possa capire, mamma.” Biascicò chiudendo gli occhi.
Caroline fece una giravolta su sé stessa, girandosi completamente verso
la
figlia e mettendosi le mani sui fianchi indispettita. “Invece credo di
sì.”
“Bene. Sono stata messa in punizione, perché sono arrivata con due
minuti di
ritardo. E per questo mi toccherà pulire l’aula ogni cavolo di giorno!”
Spiegò
sprezzante. “E per concludere in bellezza, Drew è il mio compagno di
banco,
oltre ad essere colui con cui dovrò scontare la mia punizione!”
“Non vedo dove sia il problema.” Disse calma Caroline ricominciando ad
impastare e sorridendo maliziosa. “Dovresti essere felice di avere Drew
come
compagno di banco e di punizione, visto che ti piace.”
Vera arrossì di botto, scattando in piedi e sbattendo le mani sul
bancone. “Mamma!”
Urlò esasperata.
Caroline rise divertita ignorando la sfilza di lamentele che la figlia
aveva
cominciato a mugugnare. “Vai a lavarti le mani, che fra poco si cena.”
“Sì, sì …” Borbottò la ragazza recuperando lo zaino e salendo in camera.
“Ah, tesoro!” La richiamò la donna, pochi secondo dopo.
“Sì?”
“Papà ti vuole parlare!”
Vera ritornò in cucina con un espressione stupita sul volto. “E di
cosa?”
“Tesoro, sei alle superiori. Di cosa pensi ti voglia parlare?”
“Non sarà il discorso sul …”
“Già.” Esclamò divertita la donna.
“Allora
con chi ti sei seduta?” Domandò maliziosa
Lily scostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Scommetto con Ash Ketchum.” Si aggiunse Violet.
Misty sbuffò pesantemente, decisa ad ignorarle completamente.
“Allora, com’è andato il primo giorno?” Domandò gentilmente Daisy.
“Normale. Dì, è vero che siete state le campionesse per tre anni di
fila di
nuoto sincronizzato?” Domandò qualche secondo dopo.
“Certo!” Risposero all’unisono tutte tre.
“Vuoi provare ad entrare nel Club?” Domandò Violet.
“Non lo so …” Mugugnò la ragazza, cominciando a disegnare sul tavolo
cerchi
concentrici con il dito. “Mi piacerebbe, ma alla fine verrei
continuamente
paragonata a voi.” Sbuffò.
“Quindi?” Domandò Lily appoggiando i gomiti sul tavolo.
“Sto prendendo in considerazione il Club di Allevamento. Ho sentito
dire, che
qualche mese fa hanno trovato un uovo sconosciuto, e adesso stanno
cercando di
farlo schiudere …”
“Ah, ti riferisci a quell’uovo con tutti quegli strani simboli colorati
impressi sul guscio?” Domandò Daisy.
“Sì, l’hai già visto?”
“Quando sono andata ad iscriverti
l’ho
visto nella stanza del Club. Se non sbaglio attorno a lui c’era il
Professore Elm
con alcuni suoi assistenti.”
“Deve essere una specie piuttosto rara.” Commentò Violet.
“Comunque sia, qualunque Club tu scelga sono sicura che sarai
bravissima.”
Disse Daisy allegramente.
“Grazie.”
“Adesso però c’è da lavare il bagno!” S’intromise Lily.
“Eh?”
“Oggi hai fatto un casino in bagno, quindi tocca a te pulirlo.” Spiegò
impaziente spingendo la sorella verso le scale.
“Va bene, va bene. Ci vado, mollami!”
“Mamma,
non ci crederai!” Urlò Lucinda entrando
in casa e richiamando su di sé l’attenzione della madre.
La donna alzò lo sguardo fino ad incrociare gli occhi azzurri della
figlia.
“Gary Oak è un mio compagno di classe!” Esclamò trasognata.
“Il nipote del preside Oak?” Domandò stupita la donna.
“Sì. Accidenti, vedessi quanto è carino.”
“Ah sì?” Fece divertita Olga. “Ti sei seduta con Vera al banco?”
Domandò
qualche secondo dopo.
“No. Purtroppo due ragazzi si sono fregati i due posti che avevo
riservato per
Vera e Misty.”
“Davvero?”
“Già. E non si sono voluti spostare!” Esclamò stizzita.
“E sono carini?” Domandò all’improvviso
la
donna con un sorriso divertito sulle labbra.
“Beh … Credo di sì.” Borbottò imbarazzata. “Non che sia stata ad
osservarli,
però mi sembrano carini.”
“Come si chiamano?”
“Uhm … Lucas e Kenny.” Rispose dopo un po’ cercando di rievocare i loro
nomi.
“Kenny?”
Lucinda annuì. “Lo conosci?” Domandò vedendo l’espressione stupita sul
volto
della madre.
“Sciocca, lo conosci anche tu. Siete amici d’infanzia!” Esclamò la
donna.
“Davvero?” Chiese stupita.
“Non ti ricordi?”
“In realtà, no. Ma domani glielo chiederò.” Disse salendo in camera sua.
“Che testa che hai …” Mormorò sconsolata la donna.
“Avete
capito bene?”
“Sì, presidente. Dobbiamo catturare i mocciosi e portarli qui.”
“Cercate di non deludermi … Avete cinque mesi di tempo, per portare a
termine
il piano. E se fallirete …”
“Non si preoccupi!” Esclamarono all’unisono, uscendo velocemente dalla
stanza.
“Ehi Jessie, perché
il presidente vuole
catturare quei mocciosi? Non sono nemmeno ricchi.”
“Non lo so, James.” Sospirò la ragazza. “Ma ho saputo che sono
l’obbiettivo
anche del Team Magna e del Team Idro, quindi dobbiamo darci una mossa.”