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Autore: P3tit Fl3ur    05/04/2010    3 recensioni
Questa è una fic su un ragazzo e una setta oscura. Se volete saperne di più e se ho suscitato la vostra curiosità leggetela.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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8  Balli e corse

Non potevo credere a quello che stavo vedendo! L’accompagnatrice del re era Umabel! Ma che diavolo ci faceva qui! Non aveva senso la sua presenza! Cercando di non farmi notare, andai alla ricerca di Mehiel. Quando la trovai era vicino ad una delle grandi finestre che davano sull’immenso giardino.

-Mehiel vieni con me ho bisogno di parlarti e di farti vedere una cosa-le dissi appena le fui accanto.

-Sei impazzito?!? Se ci allontaniamo da questa sala finiremo nei guai-mi rispose lei.

-E va bene. Allora vieni a ballare con me-

-Veramente dovresti chiederlo con più garbo-

-Permette un ballo signorina? Va bene così?!?-

-Con vero piacere! E si, così va bene. Scusa ma perché sei così agitato?-

-Ora te lo spiego-

Quindi la presi per la vita e la spinsi verso il centro della sala dove altre eleganti coppie stavano ballando sulle note di un lento intonato da un’orchestra posizionata su un rialzo in un lato della sala. Solo allora notai il vestito di Mehiel. Era davvero bellissima. Portava un elegante abito nero senza spalline, fermato sotto il seno da una fascia di diamanti, coordinata con il collier, gli orecchini, il bracciale e la spilla che aveva tra i capelli.

-Sei davvero stupenda stasera!-le dissi.

-Grazie. È stato un dono del re. Voleva che fossi elegante stasera-rispose lei arrossendo.

-E lo sei! Ti ho invitato a ballare per farti vedere la dama che accompagna il re-

-L’ho già vista. Era venuta prima negli appartamenti del re e sono scesi assieme-

-Ah...ma l’hai riconosciuta?-

-Si certo è Umabel-

-Come fai a stare così tranquilla? Non ti preoccupa la sua presenza?-

-No. Sarà stata mandata per vedere come procede la nostra missione-

-Ok ma perché non ci ha avvisato prima?-

-Ha detto con me. Forse non ti ha avvertito per non dare troppo nell’occhio-

-Mah...sarà così...-

-Fidati non sta succedendo nulla di male-

-Va bene-

-Chiedo scusa se vi interrompo ma vorrei ballare con la sua dama se non è un problema-ci interruppe il re-

-Certo sire. Per me non ci sono problemi-risposi facendo un inchino.

-Nemmeno io. Eccomi sire-disse Mehiel facendo anche lei un inchino.

-Posso avere l’onore di questo ballo?-mi chiese Umabel.

-Certo. Se non sono indiscreto posso chiedere il motivo di questa vostra visita?-

-Sicuro. Sono qui per vedere come procede la vostra missione. È passato molto dalla vostra uscita dalla Dimora e temevamo di un vostro possibile incidente-

-Come vedete stiamo bene. Purtroppo il posto in cui è custodito l’oggetto è nascosto e tenuto sotto stretta sorveglianza. Mehiel l’ha già individuato. Dovremo solo escogitare un piano per prenderlo-

-Perfetto. Ma dove sono gli altri due che erano con voi?-

-Reuel e Lelahel? Dovrebbero arrivare tra poco. Erano appostati qui vicino. Entreranno come ospiti e poi rimarranno dentro al castello per agire questa notte nella missione di recupero del libro-

-Vedo che avete già programmato tutto-

-Si siamo organizzati. Ora dobbiamo solo aspettare-

-Infatti. Ora devo lasciarvi. Il re mi crede una persona di alto rango e ha richiesto la mia presenza per discorsi importanti-

-Certo. A dopo-

-Si con piacere-

 

Quando Umabel si allontanò mi avvicinai alla porta di ingresso per vedere se i miei due amici arrivavano. Dopo vari minuti di attesa li vidi arrivare. Erano molto carini insieme. Lui portava una abito simile al mio solo nella tonalità del grigio. Lei, invece, portava un semplice abito viola con uno scollo sul davanti. Sulle spalle aveva uno scialle lilla quasi trasparente. Aveva raccolto i capelli biondi in una morbida treccia da una parte tenuta ferma da una rosa dello stesso colore dello scialle.

-Ciao Poyel-mi salutarono appena mi videro.

-Ciao ragazzi. Come siete eleganti! Non vi ho mai visto vestiti così!-

-Grazie per il complimento-mi rispose Lelahel.

-Taci! Se era per me mi tenevo la mia classica divisa: comoda e pratica-disse invece Reuel.

-Sono d’accordo con te amico mio. Non sono molto comodi questi abiti per il ballo-

-Ma dov’è Mehiel?-chiese Lelahel.

-Non saprei mi aveva detto che doveva andare dal re. Sai è la sua dama di compagnia come copertura...-

-Si lo so-

-Eccola la. Ma con chi sta scherzando e ridendo? Non ci posso credere! Con Umabel!-interruppe Reuel.

-Cosa?!?-dicemmo in coro io e Lelahel.

-Che cosa ci fa lei qui?-

-Sapevo che c’era Lelahel ma non pensavo che Mehiel si divertisse a stare con lei. Mi sembra strano il suo comportamento-

-Già anche a noi-

-Senti io ho sempre sognato di ballare quindi non ti dispiace se invito Reuel in pista?-mi chiese Lelahel arrossendo un po’.

-Certo che no. Andate pure. Sono proprio curioso di vedere le abilità di ballerino di Reuel-dissi ridendo sotto i baffi.

-Spiritoso!-mi rispose il mio amico.

Così rimasi solo all’ingresso della sala mentre i miei due amici si apprestavano a ballare. Erano molto belli insieme. Entrambi avevano una certa scioltezza nei movimenti e ballavano molto bene. Mentre li osservavo danzare, arrivò un’altra ragazza. Era molto singolare. Indossava un vestito che le ricopriva solo una spalla,, bianco e ricamato da piccoli fiori nel bordo inferiore di un pallido azzurro. Portava i lunghi capelli argentei sciolti lungo la schiena. I candidi occhi bianchi erano truccati da un velo molto sottile di ombretto azzurro. Era una visione celestiale. Sembrava una creatura magica. L’avevo già vista da qualche parte ma al momento ero imbambolato dalla sua bellezza ultraterrena. Mi avvicinai con cautela come se avevo paura che scomparisse. Lei, quando sentì che venivo nella sua direzione, si voltò con uno sguardo curioso e enigmatico.

-Ci rincontriamo-

-Penso di si. Ma non mi ricordo di voi-

-Io si. Sono Yoliah la ragazza che vi ha venduto le erbe per questa serata-

-Ora ricordo. Sono molto felice di rivedervi-

-Ti prego dammi del tu. A quanto vedo non ho sbagliato quando ti ho salutato nel mio negozio. Se ti ricordi ti dissi a presto-

-Si hai ragione. Se posso chiederlo come mai sei qui?-

-Sono stata invitata dal re in quanto sono una sua commerciante. Acquista sempre da me le erbe che gli occorrono. Purtroppo ci ho messo un po’ a giungere qui. A piedi questa città è grande-

-Ma potevi dirmi che partecipavi anche tu. Avrei chiesto al re se potevo mandarti una carrozza o al massimo venivo io con un cavallo per darti un passaggio-

-Non occorreva. Grazie per il pensiero ma sono una persona molto indipendente. Tento a fare le cose da sola-

-Capisco. Se vuoi farmi un favore dopo posso portarti a casa io?-

-Se ci tieni certo-

-Grazie-

-Niente. Allora non mi inviti a ballare? Avevo letto sull’invito che era un ballo...-

-Certo. Vuoi concedermi questo ballo?-

-Con molto piacere-

Ricevuta la sua conferma la trascinai con dolcezza verso il centro della sala dove le altre coppie ballavano. Prima con Mehiel ero impacciato e imbarazzato, ma ora con la mia nuova dama riuscivo a mantenere la calma scivolando con lei in un movimento sinuoso che seguiva le note della musica intonata dall’orchestra presente. Mi emozionava quel momento con quell’ambigua ragazza. Non la conoscevo bene, non sapevo nulla di lei, le avevo mentito sulle mie origini ma per qualche ignoto motivo mi fidavo di lei. Stavo abbassando le difese che mi avevano insegnato a erigere con gli sconosciuti nella Dimora.

 

Dopo vari volteggi la musica cessò e accompagnai Yoliah verso un margine della sala dove si erano sistemati i miei due amici Reuel e Lelahel.

-Allora vi state divertendo?-chiesi appena li raggiunsi, assieme a Yoliah.

-Si certo. Ma se non sono indiscreto chi è la tua dama?-mi chiese Lelahel, gli occhi illuminati da una strana curiosità.

-Lei è Yoliah una ragazza che vende erbe nella città vicina. È da lei che ho effettuato gli acquisti per questa serata-

-Piacere di conoscerti Yoliah. Io sono Lelahel e lui è Reuel-

Mentre la mia amica si presentò rivelando i loro veri nomi sbiancai.

-Piacere mio. Mihael è tutto a posto? Sei pallido...-mi chiese.

Sentendo il mio falso nome i mie due amici mi guardarono con un’espressione stupita, cercando di capire il motivo della mia scelta di non rivelare il mio vero nome.

-Oh..si certo...tutto a posto. Yoliah ti devo dire una cosa-

-Dimmi ti ascolto-

-Il mio nome non è Mihael. Io mi chiamo Poyel. Ti ho mentito perché sono sotto copertura e non potevo fidarmi di una sconosciuta. Ti chiedo scusa ma era necessario-

-Ti capisco. Ma per quale motivo ora mi hai rivelato il tuo nome e anche quello dei tuoi compagni?-

-Perché mi fido di te anche se non so chi sei-

-Il mio nome è Yoliah come già sai. Il mio lavoro è solo una copertura per restare nelle vicinanze del castello. Tengo sotto controllo i movimenti strani che compie il re. La tua missione invece qual è?-

-Io e i miei compagni apparteniamo a una...-

-Poyel taci!! Non è questo il posto per dire certe cose! Troviamo una stanza ma non parliamo qui in mezzo a tutti!-mi interruppe Lelahel con rabbia ma in modo autoritario.

-Si hai ragione. Possiamo andare nella mia cella. Lì non ci sentirà nessuno. Venite con me-

-Ehi ma Mehiel non viene con noi?-mi chiese Reuel.

-Penso che ora sia impegnata e poi stava parlando con Umabel. Se venisse con noi potrebbe farla insospettire-

-Si forse hai ragione-

-Forza seguitemi. Vi faccio strada. Yoliah vieni anche tu così ti finisco di spiegare-

-Certo arrivo-

 

Così cercando di non dare troppo nell’occhio uscimmo dalla sala per recarci al piano inferiore dove erano state costruite le celle per gli inservienti. Giunti all’interno della stanza feci accomodare le due ragazze sul giaciglio che condividevo con Mehiel e ripresi il mio discorso.

-Allora stavo dicendo che io, Mehiel e i miei compagni apparteniamo a una setta segreta. Siamo stati mandati qui per recuperare ed eliminare ogni possibile traccia dell’esistenza della setta. Per fare questo io e Mehiel ci siamo travestiti e siamo riusciti ad entrare nel castello per studiarlo e trovare il punto in cui possono essere tenuti i documenti con le informazioni che ci occorrono-

-Capisco. Mi sembra molto pericolosa. Penso che avrete bisogno di un'altra persona per riuscire nell’impresa-

-Ci vuoi aiutare?-

-Certo. Non conosco l’identità della setta alla quale appartenete ma mi state simpatici-

-Grazie davvero. Volevamo agire questa notte. Ora dobbiamo solo avvertire Mehiel senza che Umabel senta-

-Poyel torniamo in sala o si chiederanno che fine abbiamo fatto-

-Hai ragione Reuel. Andiamo ragazzi-

Finito di parlare uscimmo e tornammo nella sala del banchetto. Qui cercai tra la folla Mehiel, appena in tempo per vederla andare via in modo furtivo dietro a Umabel.

 

ÓzÎ

 

La foresta ci avvolgeva. Non eravamo ancora sicuri a tornare lungo i sentieri principali. Dovevamo mantenerci nascosti se non volevamo essere scoperti. Finalmente avevamo decifrato un pezzo della profezia della vecchia. Quattro delle otto persone citate eravamo noi. Dovevamo trovare le altre quattro. Mentre proseguivamo tra la vegetazione cercavo di pensare all’identità delle persone ci avrebbero aiutato. Ad un tratto ebbi un’illuminazione.

-Ragazzi so che possono essere gli altri quattro!-urlai fermandomi.

-Davvero? Dicci chi sono!-dissero in coro i miei compagni, fermandosi anche loro.

-L’altro gruppo che è uscito con noi dalla Dimora tempo fa-

-Il gruppo di Poyel dici?-mi chiese Hariel.

-Si il suo. Alche loro sono in quattro e come noi sono fuori dalla Dimora. Liberi di compiere ciò che vogliono-

-No. Nessuno è libero anche se siamo fuori. La Dimora ci controlla anche se non ce ne accorgiamo-intervenne Eyhiah.

-E se anche fosse vera la tua supposizione dobbiamo trovarli. Non conosciamo il luogo in cui sono. Per quanto sappiamo potrebbero già essere tornati alla Dimora-

-Lo so Leuviah ma sento che sono loro gli altri quattro-

-Come credi. Allora dobbiamo trovare un modo di scoprire dove si trovano-disse Hariel.

-Ho un’idea ragazzi. Può essere pericolosa ma è l’unico modo di sapere la loro posizione-intervenne Leuviah.

-Che hai intenzione di fare?-

-Sta a vedere Iezael. Questa tecnica ci è stata mostrata in una lezione durante l’addestramento. Ho fatto delle ricerche per conto mio e ho appreso il modo per compierla-

-Per compiere cosa?-chiesi, con voce impaziente.

-La cristallomanzia-

-Vuoi dire che puoi divinare i nostri compagni?-

-Si Iezael ma ho bisogno di uno specchio d’acqua-

-Presto fatto. Si sente in lontananza il rumore di un fiume. Venite per di qua-ci guidò Euviah.

 

Così tutti insieme con più speranza nel cuore ci recammo nella direzione indicata dal nostro amico. Dopo vari minuti giungemmo nei pressi della riva di un fiume. Leuviah alla vista dell’acqua si avvicinò alla sponda tirando su le maniche della sua tunica. Arrivata si inginocchiò e posando le mani sulla superficie dell’acqua chiuse gli occhi incominciando a pronunciare parole in una strana lingua. Non riuscivo a cogliere cosa diceva ma coglievo l’intensità di quelle parole. Sembrava un incantesimo ma non ne ero certo.

Poco a poco dalle mani di Leuviah uscirono dei bagliori che colorarono la superficie d’acqua attorno ad esse. In breve tempo si formò un’immagine che raffigurava i nostri compagni. Da quanto si poteva vedere erano abbigliati in modo elegante e sembravano all’interno di un castello date le pareti decorate e i ricchi candelabri che pendevano dal soffitto.

-Sono in un castello ma non so dove sia di preciso-sussurrò Leuviah aprendo gli occhi.

-Abbiamo visto. L’unico castello nelle vicinanze è quello del re Sitael. Penso possa essere quella-dissi.

-Allora andiamo là-rispose Hariel.

-Ragazzi posso spezzare il collegamento?-chiese n un soffio Leuviah.

-Certo e grazie del tuo prezioso aiuto-

Appena ebbe reciso il collegamento con la visione Leuviah svenne. Euviah quindi la portò sulle spalle in una radura dove cercammo di farla riprendere. Dopo poco si riprese.

-Scusate se vi ho spaventato ma la cristallomanzia richiede molte energie-

-Sei sicura di stare bene?-chiese preoccupato Euviah.

-Certo stai tranquillo. Possiamo riprendere il viaggio-

-Come vuoi-

Detto questo la aiutammo a sollevarsi da terra e continuammo in direzione della reggia del re Sitael. Durante il viaggio Hariel non mi degnò di uno sguardo e quando provai a prenderle la mano come facevamo da quando ci eravamo baciati mi respinse. La osservai preoccupato. Non capivo le sue reazioni. Era strana. Ad un tratto lanciò un grido acuto e si alzò in volo scomparendo. Eravamo tutti rimasti imbambolati. Noi non volavamo e non capivamo cosa poteva essere successo alla nostra amica.

 

Ciao a tutti! Finalmente l’agognato pezzo del ballo è arrivato! Grazie alle vacanze di Pasqua sono riuscita a finire questo pezzo! Spero vi piaccia!

Passo subito a ringraziare chi ha messo la storia tra le seguite: dolceGg94 e jazz211 e chi l’ha messa tra i preferiti SuperEle46.

 

Un grazie particolare agli angeli che hanno recensito:

-        dolceGg94: ciao! Sono contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto! Si ormai cominciano a capire la profezia! Spero che questo cap ti piaccia! Baci

-        SuperEle46: ciao! Come vedi ho finalmente scritto la parte del ballo! Sono contenta che il precedente cap ti sia piaciuto! Spero che questo non ti deluda! E non preoccuparti se sei in ritardo! Baci

-        mollicadipane: ciao! Grazie come sempre dei tuoi complimenti! Non c’è nessun problema quando hai tempo commenti! Vai tranquilla non ho fretta! Baci

-        jazz211: ciao! Mi fa piacere aver letto la tua recensione! Sono contenta che ti sia piaciuto! Questo capitolo risponde alle tue domande sul vecchio cap! Spero ti piaccia! Baci

-        Clitemnestra: ciao! Sono contenta che tu abbia iniziato a leggere questa storia! Spero che arriverai a leggere tutti i cap! Baci

Grazie anche a chi ha solo letto!

Baci alla prossima

Morkia94

(piccola stephenie meyer)

   
 
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