08/04/2010
6 recensioniPotete trovare il suo lavoro su 21 Lettere...per Naruto.
Buona lettura!
# A - anbu
- Aaaaaaaaaaaaaaaaawn. -
Mentre Naruto se ne sta con la bocca spalancata per il sonoro sbadiglio, Sakura si sporge dal ramo e ci lascia cadere dentro un chicco d'uva.
La schiena di Naruto scatta come tirata da una molla, facendolo schizzare seduto sull'erba, e lui tossisce, strozzandosi.
- Coff coff... Saku... coff... Sakura! Cosa ti passa per la testa? -
Sakura gli rivolge il suo sorriso più candido, girandosi a pancia sotto con i piedi a pendere nel vuoto; a guardarla dal basso è solo una vita sottile e gambe lunghe, e una pioggia di capelli rosa: gli occhi verdi che tagliano le ciocche hanno il colore della foresta, la luce chiara dell'estate.
E' il suo turno di sbadigliare, mentre Naruto la adocchia, seccato, e si chiede quanti pugni gli costerebbe ricambiarle lo scherzetto e lanciarle in gola un chicco - o un sasso. Deve rispondersi prudentemente che anche un solo pugno potrebbe essere di troppo, perchè soprassiede e torna a sdraiarsi.
- Ti annoi? -
Sakura annuisce:
- Dovrebbe essere già qui. - La voce sfuma lieve di tensione.
- E' solo in ritardo. - Naruto le sorride. - Arriverà. -
Lei lo invidia, qualche volta, per questa sua sicurezza serena e inattaccabile, assoluta, totalitaria.
Naruto sapeva che lo avrebbero riportato a casa, Naruto sapeva che loro due ci sarebbero stati, allora, ad aspettarlo, Naruto sa che lui torna, tornerà, tutte le volte adesso tornerà. Niente più fughe verso Oto, o altrove, ad inseguire sogni di sangue.
Sakura vorrebbe essere come Naruto: perchè lui è una pietra di certezze, mentre lei ha sempre paura. Certe notti dorme e ancora sogna di svegliarsi su una panchina umida di brina con un grazie inutile e sprecato a riecheggiarle nelle orecchie.
Tutto ad un tratto Naruto tira su la testa dalle radici che gli fanno da cuscino, guardando verso il folto del bosco. Fischia, allegramente:
- Visto? E' arrivato! - E poi, più forte: - Sasuuuuuke! Sei in ritardo! -
E' un sollievo indescrivibile vederlo emergere dalla foresta, bianco e silenzioso come uno spettro, con una maschera da animale mostruoso a coprirgli la faccia. Non è da solo, e Sakura corruga la fronte alla vista della persona che lo segue.
- Yo, Sai! - Esclama Naruto, entusiasta. - Sei venuto anche tu? -
Mentre s'avvicina Sasuke lascia cadere la maschera da ANBU, specificando con un sibilo di fastidio:
- Non gli ho detto io di venire. -
Il sorriso di Sai affiora beatamente indifferente al dissenso per nulla vago di Sasuke, e Naruto borbotta all'indirizzo dell'amico:
- Avanti, Sasuke, non tiriamo ancora fuori questa storia... - Sasuke si gira per cercare di incenerirlo con lo sguardo, ma Naruto si è già tuffato tra i cestini, aprendoli con un sospiro beato: - ...ah, si mangia! Raaaaaaamen! -
Come sia riuscito a portare le ciotole fino a lì, si dice Sakura, è un mistero. Si sporge dal ramo, affacciandosi per poter salutare Sasuke:
- Bentornato. -
E Sasuke, con la testa levata, le sorride.
# B - baratto
- Basta così? -
Sai sorride; è un sorriso senza espressione, il solito, è un'abitudine:
- Sì. Grazie, Ino. -
Lei arrotola il nastro attorno all'incarto d'orchidee odorose, curiosando:
- A cosa ti serve un mazzo di fiori? -
- Sul mio libro c'è scritto che si possono regalare dei fiori per ottenere qualcosa in cambio. -
Perplessa, Ino sgrana gli occhi:
- Uh...? -
- Così. -
Sai si sporge per appoggiarle le labbra sulla guancia. Non sorride ed è questo, più che il gesto, a farla arrossire.
Serio, spinge i fiori verso di lei:
- Per te. -
# C - calura
Con il sole a picco, l'aria immobile, Shikamaru se ne crollerebbe volentieri sotto un albero in cerca di frescura: ed è un vero peccato, riflette, che di alberi a Suna non ce ne siano. E' una città tutta rocce brune e terreno brullo, con il mare di sabbia che riflette la luce in vampe accecanti di calore. Si lascia scappare dalle labbra un sibilo estenuato, asciugandosi la fronte sudata con il dorso del braccio, e sgattaiola all'ombra di un palazzo in cerca di riparo dalla calura opprimente.
- Che seccatura. - Bofonchia, scocciato.
Fa appena a tempo a finire la frase che gli arriva un colpo secco assestato con qualcosa di duro proprio sulla testa.
Soffoca un lamento e si gira, aggrottando la fronte con espressione per nulla amichevole, e si trova di fronte a lucidi occhi verdi, verdissimi, la cosa più verde che ci sia a Suna, verdi come l'acqua nei boschi e come l'erba della prima estate di Konoha.
Temari gli sorride, beffarda, ripiegando il ventaglio:
- Piagnucolone. Mi chiamavi? -
Shikamaru ricambia il sorriso, distogliendo lo sguardo e intrecciando le mani dietro la testa:
- Nessuno chiama una seccatura. -
Suna non è poi tanto male, dopotutto.
Uh, un'altra raccolta. xD
Dopo domani. nasce in occasione di una sfida con Rohchan: lei ha lanciato il guanto di capretto (non quello dell'armatura, sia lode a Roh per la pietà dimostrata) e abbiamo deciso le regole del gioco.
1) Le due raccolte gemelle, Dopo domani. e la sua 21 Lettere...per Naruto saranno pubblicate ogni giovedì. Parte del gioco consiste nel mantenersi entro i limiti di tempo. La scadenza è a mezzanotte.
2) Vanno scelti tre temi per ogni settimana, che inizino ciascuno per una lettera; e le lettere vanno prese in ordine alfabetico. Le lettere sono le 21 dell'alfabeto italiano.
3) Le tre storie della settimana dovranno essere composte una da 100, una da 200 e una da 500 parole, in ordine variabile, rientrando cioé nel genere della drabble, della doppia drabble o della flashfic.
Dopo domani. è ambientata nello stesso futuro ipotetico di Tre in uno - Si comincia come un gioco e Postumi, e per questo l'ho inserita nella serie.
Il titolo non è un errore, lo so anche io che si scrive dopodomani: ma dopo dopomani è diverso, non è semplicemente il terzo giorno a partire da oggi è domani cambia il mondo, e dopo....
The day after tomorrow, in un certo senso. xD