Walburga Black
(Benvenuto)

Aveva sempre avuto paura del buio. L'irrisorio terrore delle tenebre l'aveva perseguitata sin da bambina,da quando pregava sua madre di lasciarle la piccola luce accesa.
La preghiera veniva puntualmente ignorata,derisa e anche punita.
Sedeva ora sul grande letto,nelle sue stanze da notte,osservava con attenzione l'avvicendarsi delle tenebre.. Il suo sguardo scuro,altezzoso,ora stranamente velato da una nube di preoccupazione, scrutava la protuberanza che era cresciuta sul suo ventre;scivolava sulle imposte aperte come volesse misurare l'appromissimarsi delle ore buie e rapportarlo al crescere della sua pancia.
Era entrata nella 40° settima di gestazione.
Walburga Black lo sapeva,il parto poteva avvenire da un momento all'altro. La nascita dell'erede si faceva sempre più vicina ogni minuto che passava,ogni istante che scorreva.
Fissò il suo ventre gonfio,pesante,lucido alla luce della luna smilza e pallida. Si sentiva colma di terrore,di aspettativa,di orgoglio tutto insieme.
E se fosse nato durante la notte?
No,non era auspicabile. Per nessun motivo lei avrebbe permesso che accadesse. Il loro erede,il primo figlio della nuova famiglia dei Black,il primo maschio.. doveva nascere alla
luce forte e rassicurante del giorno. Se fosse accaduto il contrario non sarebbe stato di certo di buon auspicio..
I Weasley nascevano di notte,come i codardi che erano,come i traditori del loro sangue che dimostravano di essere giorno per giorno.
Walburga annuì,seguendo il filo dei suoi pensieri e rabbrividì sentendo un dolore forte prenderla al ventre,scuoterla nel profondo attraversando la colonna vertebrale,risvegliare
i nervi assopiti dopo il riposo appena consumato.
Non poteva accadere ora.. Aveva aspettato nove mesi nascosto,annidato nel suo ventre.. silenzioso e doloroso come solo nei suo incubi peggiori aveva creduto potesse essere.
Avrebbe atteso fino al sopraggiungere dell'alba.. Lei,l'avrebbe trattenuto dentro di se finchè non fosse giunta l'ora che venisse alla luce.
La notte riempiva il cielo,si spandeva con forza annullando quasi la luce penetrante di migliaia di minuscole stelle;enfatizzava con quieto buio,con luci flebili e scostanti i timori
non più assopiti di Walburga;stava scavando con vorace voglia di terrore fra i suoi ricordi non certo rosei,le ricordava che era giunto il momento. Quella notte le stelle sembravano
non avere forza,come se non avessero profondità..
Walburga rabbrividì a quel pensiero.. Non avrebbe permesso che suo figlio nascesse durante la notte. No,mai.
Ricorda Walburga.. I Black sono creature concepite con le stelle,nate insieme al sole.
Un dolore forte la costrinse a stendersi sul letto,a chiamare a gran voce gli elfi domestici. Si sentiva bagnata fra le gambe,spossata,nuda.. Sapeva che a discapito delle sue decisioni
Il momento era giunto. Una chiazza trasparente bagnava le lenzuola di seta,imbrattava i suoi snelli piedi nudi..
Tutto lì,era tutto lì..
'Aspettate,medimago Rufus.. Non è il momento' ordinò con voce imperiosa.
L'uomo alzò le spalle,fissò i suoi occhi piccoli in quelli della partoriente sudata e nobile.
Il letto non era mai stato tanto stretto per Walburga,niente le era mai sembrato tanto difficile come ora le si prospettavo gli eventi.
'Lo è signora Black,lo è.. Il vostro primo figlio sta per venire alla luce..' disse l'uomo togliendosi veloce il mantello da viaggio scuro,gettandolo malamente sulla prima poltrona
che si era presentata alla sua vista.
'No! La luce non c'è.. Io non permetto che mio figlio nasca ora.. Datemi qualcosa affinchè sia possibile trattenerlo' urlò. Gli occhi erano incendiati di furore,erano rossi e
sembravano potere esplodere da un momento all'altro.
'Ma voi non potete,nessuno di noi può fermare o decidere..' cominciò il medimago evidentemente spaventato dalle decisioni folli della donna.
Walburga aveva cominciato a tremare in modo convulso.. Il cuore le batteva nel petto come mai era successo in precedenza,lo odiava.. Odiava dovere sentire la consapevolezza
di quello che accadeva sulla propria pelle. Aveva sopportato tutto ciò per nove lunghi mesi,durante i quali aveva nutrito un nuovo essere,una creatura destinata alla luce e al
comando.. Ora chiedeva,voleva,sperava, solo che il suo desiderio fosse esaudito.
Doveva aspettare l'alba.
La mano di Walburga trovò quella callosa del medimago mentre questi si chinava al capezzale della donna. La freddezza di quella mano diafana,elegante e flessuosa lo fece
sussultare.. I suoi occhi incontrarono quelli di lei,brillarono in un istante della luce folle del desiderio che la stava sconvolgendo.
'Deve aspettare l'alba..' scandì con fermezza.
Il medimago scosse il capo,gli occhi non osavano spingersi oltre il bel volto sudato e stremato della donna.
Lanciò uno sguardo all'infermiera.
'Dovete aspettare l'alba!' urlò afferrando l'uomo per il colletto,trascinandolo ad un palmo dal suo naso.
Era folle,fuori di se,completamente presa dalle paure che aveva dovuto nascondere durante l'infanzia.
Gocce trasparenti scorrevano sulla fronte di lei,si univano alle lacrime che scivolavano dagli occhi scuri e intensi.
'l'alba,l'alba.. Non è ora,l'alba.. deve essere l'alba..' cominciò a ripetere in una litania triste e scontata. Dondolava il capo,da un lato all'altro del cuscino;non trovava pace.
'L'alba è lontana,Walburga..' sussurrò il medimago guardandola negli occhi.
Ricorda Walburga.. I Black sono creauture concepite con le stelle,nate insieme al sole.
Suo figlio sarebbe nato nell'ombra.
Una luce si spense negli occhi della donna,una leggera e sottile nube di terrore li inondò facendole sbattere le palpebre in modo convulso.
Una nuova consapevolezza la riscosse dallo stato in cui era caduta.
'Chiudete le finestre,aprite la luce... chiudete le finestre..' cominciò a sussurrare.
'CHIUDETE LE FINESTRE E APRITE LA LUCE!!' urlò come in preda ad un delirio cupo e preoccupante.
Il medimago fece un cenno discreto agli elfi.
Le imposte vennero chiuse con uno schiocco,le candele si accesero a decine.
Walburga annuì,quasi tranquilla,per nulla sicura.
'Ora possiamo fingere che sia giorno..nessuno lo deve sapere,nessuno dovrà sapere' disse prima di chiudere gli occhi e abbandonarsi al dolore forte.
Il giorno dopo,Walburga cullava il neonato distesa sul letto pulito. Le finestre erano aperte.
'Sei nato di notte,Sirius Black. Vivi di giorno..' sussurrò porgendolo ad una vecchia elfa malata.
Non deludermi più.. Aggiunse mentalemente. La vita di suo figlio era cominciata di notte..
Non era un buon auspicio.

Piccolo spazio per me:

Salve a tutti mie cari!
Vi chiedo perdono per il mio terribile ritardo. Sono consapevole di non avere rispettato il tempo previsto per l'aggiornamento(visto che prima aggiornavo ogni 5 giorni,più o meno).In questo capitolo ho voluto mettere in evidenza la paura che investe Walburga.. Credo che ogni donna abbia delle paure in quel momento,ma in lei si evidenziano e crescono perchè non hanno mai trovato sfogo durante la sua vita. E' una donna,senza dubbio fredda e cinica,ma credo che l'esperienza che vive quì sia diversa e anche importante.
La vita di Sirius comincia quindi male secondo le superstizioni materne. Tutti sappiamo come finirà..
Io credo che abbia trovato la sua luce.
Grazie di avere letto,spero che il capitolo vi sia piaciuto.
baci Dublino

Ringraziamenti speciali a :

AllTherightmoves: Ciao ^ ^ Ti ringrazio per i complimenti. Si be,Walburga credo sia senza dubbio una donna fredda,cinica e altera.. Certo in lei si cela un po' dell'essere umano e
dovrebbe essere apparso un po' in questo capitolo.
Per quanto riguarda le foto,sono contenta che ti siano piaciute..
Andromeda è Kasia Smutniak.. Mi è sembrata indicata visto che la madre di Tonks viene descritta come una donna molto bella ma dai tratti più dolci di Bellatrix e non(bionda)
come Narcissa.
Grazie ancora

arylupin: Ciao ^ ^ Si,si convinzioni sbagliatissime ma anche difficili da scalfire,purtroppo.
Felice che le foto siano state di tuo gradimento! Mi sono divertita molto a sceglierle.
un bacio e grazie
Dublino

fri rapace: Ciao ^ ^ Mi fa piacere che Walburga sia stata di tuo gradimento.. Le foto sono state un momento divertente per me,ma neanche tanto facile,quindi sono contenta che
siano ben riuscite. Hai ragione su Teddy e Tonks hi hi..
Per quanto riguarda Tonks quando ho trovato la foto per poco non mi sono messa a fare dei saltelli dalla gioia,perchè a mio parere è perfetta(come io immagino fosse da
piccolina).
un bacio e grazie
Dublino

mollicadipane: Grazie anche a te tesoro,mi fa piacere quello che dici.
bacioni Dublino

P.s: Ho scritto una one-shot. Si chiama: Ogni morso un groppo in gola: Draco ed Hermione_Atto unico

Fateci un salto se vi va,mi raccomando.

Grazie e baci

Dublino