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Autore: Anshiko    18/08/2005    2 recensioni
Dedicato ad un ragazzo soprannominato "Moccio"... Perchè non voglio che sia felice...
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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lunedì 15 agosto 2005

Non voglio che tu sia felice.

Almeno non senza di me. Non capisco chi dice che amare qualcuno vuol dire sperare che conduca una vita felice e tranquilla indipendentemente se sta con te o no.

Io voglio che tu sia felice con me.

Se ti amo non m’importa di vederti sorridere con le altre, m’importa soltanto vederti appagato insieme a me.

Sono disposta a lasciarti se stare con me è una sofferenza, ma non desidererò mai di vederti sereno con un’altra, perché questo mi farebbe male. Gli esseri umani sono egoisti e la loro solidarietà, a volte, è solo ipocrisia.

In questo momento sei tu la persona giusta per me e di conseguenza io sono la persona giusta per te. Non m’interessa se amarti vuol dire soffrire, non ha peso pensarti e distruggermi ogni giorno se so che sei solo come me, ma non voglio saperti felice con una ragazza che magari non ti ama così tanto come faccio io.

Voglio essere felice con te.

Mania che ho per te

A poco a poco l’interesse che avevo nei tuoi confronti è diventato più grande e profondo. Quello che prima era un gioco si è tramutato in qualcosa di pericoloso. Un autolesionismo lento e incessante, che mi porta ad immaginare cose che non accadranno mai, come i pazzi che sognano un mondo diverso. Tu sei il mio mondo diverso.

Occhi solo per te

Tutte le altre persone sono diventate banali e trascurabili, pensare a te mi fa dimenticare tutti gli interessi e le passioni che avevo prima. Pensarti mi blocca ogni funzione primaria. I battiti del computer si concentrano su di te anche se so che non leggerai mai ciò che scrivo. Non saprai mai quanto mi manchi.

Chi ti ama più di me?

Forse averti conosciuto in modo diverso non mi avrebbe fatto provare ciò che sento ora, magari mi saresti stato antipatico o ti avrei considerato come uno dei tanti, ma quello che è successo mi ha aiutato a vederti come più mi piaceva, a immaginarti come forse non sei. A desiderarti ora dopo ora.

Chi ti pensa più di me?

Ho capito che dimenticarti non è la cura che mi serve. Solo stare con te mi servirebbe a stare meglio. Parlare di te e ricordare i tempi in cui ti vedevo mi fa stare meglio, come una droga che inibisce il corpo e rallenta i battiti. Ma come ogni cosa bella è destinata a non durare, mi lasci un senso di vuoto dentro che è difficile da colmare se non con te.

Irraggiungibile sogno

Inizio a vederti come una persona creata dalla mia mente, che è destinata a stare lontana da me e che mi abbandonerà come hanno fatto tutti finora, ma tu esisti veramente: vivi, ridi, piangi, sogni e desideri come me, ma non le cose che voglio io. Io voglio te.

Ora dove sarai?

Spero che penserai a me qualche volta, che ti chiederai come sto o se ti cerco ancora. Non puoi neanche immaginare cosa sei diventato per me. Se camminando per strada vedrai qualcosa che ti farà ricordare il tempo passato con me, fermati e pensami, perché se mi hai portato nel tuo giardino dell’Eden è stato solo per farmi capire che non potrò mai viverci.

  
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