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Autore: Sanae Nakazawa    21/08/2005    11 recensioni
Il fatto è che a sedici anni il cervello lavora di fantasia in maniera frenetica. Sopratutto se di mezzo ci sono questioni di sesso. Si rischia di arrivare a conclusioni che non stanno nè in cielo nè in terra, ma che ci vuoi fare! E' il bello di esser giovani!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La stanza sembrava più vuota e s

Avevo vinto, non riuscivo a smettere di ripetermelo.
E cazzo, sono sempre stato il Weasley più sfortunato, quello scimmione che non ha mai una cavolo di soddisfazione.
Mentre annusavo, senza pensarci, la parrucca di Harry che puzzava di escremento di manticora, guardai intensamente le due figurine che mi guardavano dall'alto e per un attimo dimenticai tutta la storia di Kevin, le menate di quei giorni e l'odio verso Hermione.
"Basta così...Jodie..." mormorai senza neanche volerlo. Harry/Jodie sembrò sollevata dal mio ordine. Si rimise dritta e riafferrò la borsa da terra.
"Entrate in casa!" strillò Ginny al massimo della forma. Riguardai alla finestra, Hermione non c'era.
Altro punto a mio favore.
Jodie mi diede uno spintone poco delicato per farmi smuovere, mentre perso nei miei pensieri immaginavo che faccia avrebbe avuto "lei".
Arrabbiata? Delusa? O semplicemente sollevata perchè quello che faceva le pazze scenate per nulla era salito sul suo stesso gradino?
La risposta non tardò ad arrivare, perchè non appena misi piede in cucina mia sorella ed Hermione ci aspettavano sedute al tavolo, con lo sguardo fisso sulla porta.
"Jodie cara!" cinguettò Ginny alzandosi e venendoci incontro, dopo avermi strizzato l'occhio con fare complice "Mi auguro che il viaggio sia andato bene..."
Jodie fece un mezzo sorriso, posò il bagaglio e mi si aggrappò addosso.
E cazzo lo so che era Harry, ma arrossii come un demente.
"Eh...si...la Metropolvere sai..." balbettò. Hermione alzò lo sguardo all'improvviso come se avessero appeso al soffitto la copia più rara di uno dei libri che desidera di più al mondo.
"Metropolvere?" ripetè schioccando le labbra "Non sapevo che la Metropolvere lasciasse in strada..."
"Amici!" esclamai immaginando di nuovo le tragedie greche che sarebbero successe se avessimo messo il piede in fallo "Jodie ha degli amici a Privet Drive...vero?"
Gelo su di noi, come routine.
"Mhmh..." annuì col capo Jodie, sempre meno convinta. In quell'istante mi resi conto di quanto Harry facesse schifo a recitare.
"Capisco..." sentenziò gelida Hermione, alzandosi e raggiungendoci "...comunque benvenuta. Mettiti pure comoda."
Jodie alzò la mano verso di lei, con scarso successo, perchè la mia carissima amica si era già data alla fuga verso le scale. Quella particina di me che aveva dimenticato tutto, che non serbava rancore, ecc ecc ebbe l'impulso di seguirla ma bastò una frase di Ginny per farmi salire il sangue al cervello
"Sarà stanca...stanotte, in fondo, non ha dormito tutto questo granchè"
 

*

Quel pomeriggio, dopo un pranzo passato in silenzio imbarazzante, Hermione ricevette due telefonate da parte di Kevin, che non si fece vivo finchè non arrivò sera.
Durante entrambe le telefonate si assicurò che nessuno l'ascoltasse e, nel momento in cui quel meraviglioso esemplare maschile al quale avrei volentieri dato un paio di pugni sul naso, fece la sua trionfale entrata, gli si fiondò incontro e lo trascinò nei meandri del piano di sopra.
Io, Jodie e Ginny rimanemmo di sasso. Mia sorella mi guardò inespressiva, con la tazza di thè tra le mani, giocherellandoci come se fosse un coltello da macellaio pronto ad affettare.
"Dobbiamo passare alla seconda parte del piano, ragazzi. Ricordiamo che più tempo passa e più le cose tra loro potrebbero andare avanti..."
Posai il pasticcino che stavo per addentare sul tavolo, dato che la fame mi passò all'istante.
"Senza contare che hai pochi vestiti che mi vadano, Gin. E questi iniziano a puzzare..." aggiunse Harry, abbandonando la vocetta.
"Quale sarebbe la seconda parte, scusa?" chiesi brusco, col malsano desiderio di andare a sbirciare cosa stesse succedendo in altri sobborghi dell'abitazione.
"La confessione, Ron. Dirai in pubblico che esci con Jodie. Con Kevin davanti sarà ancora meglio..." confabulò Ginny infilando la testa tra noi due, a voce bassissima.
Si guardò intorno prima di continuare "Insomma...se Hermione reagisce come stamane...Kevin si arrabbierà di certo. A quel punto arrivi tu...fai il comprensivo e te la riprendi!"
Ero sul punto, nuovamente, di correggere l'affermazione di Ginny, dato che Hermione non era MAI stata la mia ragazza, ma mi limitai ad annuire vagamente.
"Non lo so..."
"E invece lo sai!" mi rimbrottò quella piccola canaglia. "A cena. Introduco io l'argomento, mi basta che reggiate il gioco"
Jodie si alzò e, dopo una sonora sbuffata, ci guardò entrambi con aria grave "Questa parrucca mi sta uccidendo. Vado a ripararmi un pò in bagno, venitemi a chiamare quando la cena è pronta...inventatevi qualcosa se tornano quei due..."
E si alzò.
E salì le scale.
E cominciò, dal primo passo di Jodie verso il bagno al piano di sopra, a districarsi quella stupida situazione.
Si, perchè improvvisamente ricordai di Hermione e Kevin chiusi chissà dove, magari dalle parti della toilette.
Feci mente locale e decisi che, per uno strano caso del destino, avrei dovuto parlare con Harry di quello che avremmo dovuto dire prima che fosse messa in atto quella scena madre.
Mi alzai, seguii Jodie, che ormai era sparita dalla mia visuale. All'improvviso delle voci.
Non so perchè ma l'istinto mi suggerì di nascondermi.
Provvidenzialmente trovai un'attaccapanni ben equipaggiato di cappotti. Mi ci infilai praticamente dentro. Dei passi, che venivano in mia direzione.
La vocina stridula di Harry. Quella che usava per fare Jodie.
Una risata bassa e roca. Quella che avevo sentito qualche giorno prima e che avevo odiato al primo istante.
Non riuscivo a vedere. Istintivamente chiusi gli occhi per non perdermi nella trama a righe del piumino che avevo sbattuto in faccia, aguzzai l'udito.
"L'Irlanda...ci sono stato sai? Ma per poche settimane, giuro che se potessi ci verrei a vivere!"
"Eh...eheh...si...."
Una pausa. I passi si fermano.
"Jodie...o meglio...Harry..."
Spalancai gli occhi all'istante prontissimo ad uscire dal mio covo e a inventare chissà quale storia assurda per giustificare tutto.
"...me ne sono accorto subito sai...? Tu sei come me."

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CONTINUA

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I personaggi di Harry Potter sono © J.K.Rowling, Bloomsbury.
Meheheeeee \T______T/ No che non sono morta siori e siore! E no che non ho scuse per giustificare i lunghissimi 5 mesi di assenza!
Però a volte ritornano, lo dice anche una frase fatta che si sente spesso in giro. E non posso tornare, pubblicare e non dire qualche scemenza come mio solito *u.u*!
Innanzitutto grazie. Grazie a tutti coloro che a distanza di mesi ancora hanno letto e commentato questa, come tutte le altre fanfic che girano smorte e abbandonate in questo sito. Sono felice, e sono tornata anche e sopratutto per questo.
Perchè leggere quei commenti, e le email che mi sono arrivate mi ha fatto sentire in colpa e felice allo stesso istante.
E poi da qualche giorno una scossa. Giuro la testa di scrivere non ce l'avevo ma le dita scorrevano da sole sulla tastiera.
Questo è il penultimo chap di questa fanfic, sicuramente più smorto, sicuramente più impreciso, sicuramente più noioso di tutti gli altri, dato che non scrivo da mesi. Ma vi assicuro che, nel mentre, ho sentito all'altezza del petto una soddisfazione che forse negli ultimi tempi avevo dimenticato e che, probabilmente, per sua mancanza mi aveva allontanato da questo stupendo mondo.
So che a buona parte di chi leggerà non importerà nulla, ma devo dirvelo: GRAZIE!

 

Sanae

 

  
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