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Autore: gaby90    02/05/2010    9 recensioni
< [...] - Ciao Bulma.. è da tempo che non mi vedi, eh? - La torcia mi cade dalle mani, rompendosi. Il cuore mi si ferma, il sangue gela nelle vene. Avrei riconosciuto quella voce fra mille. >
Bulma è una comune ragazza di quindici anni, con i suoi sogni, le sue illusioni, i suoi amori; finché non rimane incinta. E allora, la sua vita cambierà. Irrimediabilmente.
Cosa succederà?
La storia ripercorre alcuni dialoghi di dragon ball, ma adattati alla fanfiction.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Goku, Trunks, Vegeta
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Recensioni e spiegazioni a fondo pagina. Buona lettura!

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    POV. BULMA


Poco tempo dopo, saluto Yamcha. Anzi, il termine giusto sarebbe " lo butto fuori a calci ", dato che l'unica cosa che sapeva dirmi era probabilmente una bugia.
L'attimo dopo che lo vedo allontanarsi, mi precipito da Vegeta.
Quant'è testardo questo! Dah, proprio non capisce.
Non so bene cosa ci sia fra noi. Probabilmente nulla. Non abiamo storia apparte un legame. L'unica cosa che ci accomuna è il mio bimbo. Perché si, è ancora solo mio. Quando Vegeta si deciderà a fare qualcosa, allora, forse potrò considerare qualcosa di più. Ma se c'è una cosa di cui sono sicura, è che il mio perdono se lo deve guadagnare. Mi ha praticamente violentata! Quel mascalsone.
Devo dire che, apparte la mia iniziale ingenuità, forse e ripeto FORSE un po' e ripeto UN PO' anche io mi sono FORSE e UN PO' "lasciata andare"... Cioè se proprio non avessi voluto, mi sarebbe bastato urlare e sarebbe corsa la polizia. Dopotutto, la mia è una delle più prestigiose e potenti famiglie del mondo. Nessuno potrebbe avvicinarsi a noi senza il nostro consenso; sarebbe praticamente impossibile, anche contando il nostro avanzatissimo sistema d'allarme.
Finalmente arrivo in camera. Mi sistemo su una sedia accanto al letto del ragazzo, e passo un bel po' di tempo a contemplare l'espressione del suo viso.
Penso proprio stia avendo un incubo.
I lineamenti sono tesi, l'espressione è corruciata.
Mi poggio in ginocchio davanti al letto, così da osservarlo da più vicino.
Come è bello... Il mio bimbo si è scelto proprio un bel padre. Vorrei davvero sapere cosa gli passa per la testa.
Il ragazzo stringe i pugni, e pronuncia un grugnito d'angoscia.
- shh.. - sussurro, poggiando la mano sulla sua. Al dolce tocco, l'espressione tesa del viso si rilassa, proprio come le mani. Il suo corpo ritrova pace.
Sorrido lievemente, e mi dirigo in camera mia. Prendo il portatile e lo riporto nella stanza di prima. Mi sento ispirata.
Scrivo e scrivo; di tutto quello che mi è capitato fino ad ora e di tutto quello che mi passa per la mente. Le mie dita scorrono velocemente sui tasti, come fossero una nuovissima auto da corsa in prova. Ho un turbine di idee per la testa, e non ho intenzione di fermarmi.
Le successive due ore, le passo scrivendo il fatidico libro che non ho continuato da tanto, ne faccio un po' anche il mio diario personale.
Il ciò mi aiuta anche a chiarirmi le idee su alcune cose.
Scrivo soprattutto su Vegeta, e gli dedico un estratto da una canzone*:

        " Oh what a shame, what a rainy ending given to a perfect day
        Just walk away, ain't no use defending words that you will never say
                And now that I'm sitting here thinking it through
            I've never been anywhere cold as you   "

in italiano:

        " Oh che peccato, che finale piovoso dato ad un giorno così perfetto.
        Ora semplicemente va via, non serve a nulla difendere parole che non dirai mai
            E Adesso che sono qui seduta riflettendo a fondo sulla questione,
           non sono mai stata in posti così freddi, quanto dentro di te. "

Quando scrivo queste parole, penso a Vegeta, al fatto che probabilmente non serve conservare parole come "ti amo" per lui, perché probabilmente lui non le dirà mai.
Allora non è meglio che se ne vada via, semplicemente?
E ora sono qui seduta, e rifletto sulla questione. E mi rendo conto, di non aver mai incontrato nessuno freddo come lui.

Fra una cosa e l'altra, mi accorgo che è già l'una, e io stò letteralmente morendo di fame. Faccio una pausa, lascio il computer aperto e scendo giù in cucina, intenta vdera preparare qualcosa di buono. Dopo aver mangiato, corro felicemente su per le scale, a vedere se Vegeta si era svegliato.  Al mio arrivo, noto tristemente che la stanza era vuota, e la finestra aperta. Devo dire che ci rimango molto male. Se ne è andato senza dire una parola! Bastardo.
Purtroppo non ci posso fare niente, quello fa tutto di testa sua.
Mi faccio una doccia veloce, decido di mettermi un jeans un po' più largo e una maglietta lunga. Devo essere comoda per la visita da Kessy.
< Bulmaaaa, cara fai veloce che dobbiamo andare! > mi urla mia madre dal piano di sotto.
< Arrivo, un attimo. > rispondo, per poi truccarmi al volo ed uscire.

All'entrata della clinica, ci aspetta con un sorriso la donna.
< Ciao Kessy! > la saluto allegra.
< Ciao Bulma, salve signora Brief! Accomodatevi pure. > risponde cordialmente, invitandoci ad entrare nel suo studio.
La visita dura circa due ore; fra una chiacchera e l'altra.
La visita procede benissimo. Kessy è ancora più emozionata di quanto sia io. Come se la mia faccenda le stesse a cuore, e ne sono proprio contenta! < Il bimbo ha una crescita molto veloce, e anche se sei appena alla fine del secondo mese, vedrai che in poco tempo crescerà anche la tua pancia! E molto grande per il suo mese.. >
< E.. dovrò iniziare a mettermi magliette larghe? > chiedo. Io adoro le maglie larghe! Mi fanno sentire ancora sotto le coperte... Anche se le metto pochissimo in genere... Non vedo l'ora di poterle indossare!
Le sorride ampiamente: < Beh, se ti fa piacere puoi benissimo. > poi si avvicina un po' di più a me sussurrando: < Vedrai che andra tutto bene. Sarà di certo una grande responsabilità, ma il ciò non impedirà di divertirti! >
< Hai ragione, sono sicura che sarà emozionante! > Mi vengono in mente tutti i bei vestitini che potrei comprare alla mia bimba o al mio bimbo, sarà bellissimo andare a fare shopping per lui!
< Ah, e un'altra cosa: per ora, è meglio se manteniamo segreto il tuo stato, Bulma. Ho già avvisato il personale che ti ha seguita prima all'ospedale, e tutti hanno acconsentito. E' meglio così, almeno non finirai immediatamente sulla prima pagina di tutti i giornali... >  Ci penso un secondo ed annuisco sicura di me.
Durante il ritorno a casa, passo tutto il tempo ad accarezzarmi la pancia poco cresciuta, e sorrido, senza intenzione di smettere. Non voglio iniziare a fare la vittima, perché ogni babino è un grande dono.
Sono felice.
Finalmente potrò riparare gli errori della mia infanzia costruendone una migliore per mio figlio.
Si, è vero: ho quindici anni. E allora? Meglio così, almeno potrò crescere insieme a lui o lei, e ricordarmi chi sono e cosa voglio essere.

La sera, verso le dieci, suona il campanello. Scendo lentamente ad aprire, essendo molto assonnata. Mi stropiccio gli occhi, per vedere meglio chi c'è alla porta. Appena vedo l'immagine di chichi in lacrime, che mi fissa arrabbiata, il sonno scivola via come acqua.
- tu.. come hai potuto!!! - mi urla contro, mentre le lacrime nei suoi occhi aumentano.
- Chichi io... io.. -
- tu COSA? EEH? Io ti ho sempre detto TUTTO, senza mai tralasciare nulla nella nostra amicizia. Ma tu.. tu hai rovinato tutto!! - rimango a fissare il pavimento, come se stessi in silenzio ad ascoltare il mio processo. Non posso dire nulla, non mi è concesso. Anche perché non so cosa dire, non ho scuse. La verità è che non mi sono fidata di Chichi. Poi lei è stata fuori per il weekend, e non sapeva nulla fino a che probabilmente Goku non glielo ha detto.
- Questa è probabilmente la cosa più grande che ti sia mai capitata, e alla prima occasione, ti dimentichi di me e di tutto quello che ho fatto per te! Sei... sei.... SEI ORRIBILE!! - detto questo, corre via piangendo.
Afferro la maniglia della porta, e lentamente la chiudo, stando attenta a non fare rumore. Il perché non lo so, ma ho voglia di silenzio. Salgo tristemente in camera mia e chiudo la porta a chiave.
Mi giro, e mi lascio scivolare sul muro ancora una volta. Le mie lacrime sono silenziose,  e le lascio scendere ascoltando ciò che hanno da dirmi. "Sei stata una stupida" "come hai potuto?" "sei orribile... sei orribile... sei orribile... sei orribile."
Le lascio parlare. Hanno ragione.
Non accendo la luce. Non apro la finestra. Non faccio nulla.
Rimango seduta in un angolino, al buio. Canto piano una cantilena della buona notte, mentre mi accarezzo la pancia e le lacrime diventano dolci e consolatorie. Non sorrido, non sono tranquilla. Eppure rimango presente, con la mente viaggio ma il mio cuore si addormenta insieme al mio bambino, cullato dalla mia voce, e canta con me.
Sento che piano, anche la mente lascia andare i pensieri, che si addormentano insieme a tutto il resto di me. Chiudo gli occhi. Ecco che il buio diventa chiaro, mi acceca, fino a che una luce folgorante mi accoglie, dando colore e forme alla luce, e introducendomi nel colorato mondo dei miei sogni.

A mezza notte, mi sveglio bruscamente da un incubo, e mi trovo ancora seduta nell'angolino. In quell'esatto momento mi squilla il cellulare. La prima cosa che faccio è cercare l'interruttore della luce, spaventata dal buio che mi circonda e rivedendoci dentro il mio incubo. Appena lo trovo, prendo il cellulare.
- Chi è...? - rispondo, assonnata e ancora un bel po' spaventata.
- B-bulma s..s...so..sono i..io, Yamcha... - la sua voce mi colpisce. Sembra spaventato a morte.
- Ehi tu ma sei pazzo? Cioè dico è l'una di notte e mi chiami?? Spero per te che sia urgente. Dove ti trovi? - si sente il ragazzo deglutire.
- So..sono... alla casa abbandonata... quella accanto al lago... - Che strano. Non è da lui comportarsi così.
- e che ci fai li?? Devo venire? e poi, MI SPIEGHI CHE SUCCEDE?!?! - mi stò innervosendo.
- NON ASCOLTARMI! NON TI FIDARE!!- pronuncia queste parole velocemente, quasi avesse una folla paura di dirle.
Si sente un grido, dei rumori strani. Poi, più nulla.  - tu..tu...tu..tu... - cade la linea, o qualcuno chiude il cellulare.
Mi incuriosisco, e proprio come prima, la stanchezza scivola via. Afferro la mia borsa, decisa ad uscire di casa. Con abilità, disattivo l'allarme ed esco.
Prendo l'auto, e corro via a grande velocità, diretta all'antica casa abbandonata.
Ero quasi arrivata, quando sento l'auto rallentare, fino a spegnersi del tutto.
- oh no... CAZZO! Ci mancava solo questa!- preoccupata, scendo. Casa è troppo lontana, quindi  decido di andare a vedere che succede e poi farmi eventualmente riportare a casa da Yamcha.  Incrocio le braccia, cammino gli ultimi passi e vedo la casa, illuminata solo da due lampioni per la strada.  
Sento qualcosa di bagnato sulla mano. Poi sulla testa. Poi sulla spalla. Ora di nuovo sulla mano.
Piove.
- Ora si che non può andare peggio.. - esclamo con le braccia aperte in segno di rassegnazione. In qualche minuto la pioggia si fa insopportabile, e sono costretta ad entrare nella casa. Afferro il cellulare, pronta a chiamare Yamcha, ma noto che non c'è campo.
Premo l'interruttore, ma la luce non si accende. Dopotutto, me lo aspettavo. Proprio per questo ho infilato una torcia nella borsa. Non una torcia qualsiasi, ma la torcia che mio padre regalò a mio fratello quando io ero solo una bambina, e c'è scritto sopra "Buon settimo compleanno". Sorrido tristemente, ma mi rendo conto che devo pensare ad altro ora.
Trovo una sedia, ma decido di non sedermi, almeno per ora.
Sento un rumore alle mie spalle. Mi giro di scatto, ma vedendo che non c'è nessuno, respiro a fondo, cercando di tranquillizzarmi.
- Yamcha... Sei quì? - sussurro anche se bloccata dalla paura.
Poi, un rumore proveniente dall'entrata. Mi precipito alla porta, tento con tutte le forze di aprirla ma è stata chiusa a chiave.
Vorrei urlare, ma non solo non c'è nessuno nel raggio di qualche chilometro, soprattutto non mi esce la voce dalle corde vocali. Presa da un'ondata di paura e disperazione, che equivalgono a follia, mi fiondo verso la finestra, e con il retro della torcia inizio a sbattere su di essa, con l'intenzione di rompere il vetro. Per fortuna è solo  il primo piano, e se cado, al massimo mi posso slogare una caviglia. Ma prima che potessi finire, due braccia mi afferrano da dietro e mi sbattono al muro.
- Ciao Bulma.. è da tempo che non mi vedi, eh? - La torcia mi cade dalle mani, rompendosi. Il cuore mi si ferma, il sangue gela nelle vene. Avrei riconosciuto quella voce fra mille.

CONTINUA.....!

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Salve a tutti  amici ! Perdonatemi i ritardo, ma sono stata molto impegnata, e per di più la mia migliore amica si è appena lasciata con il ragazzo con cui stava insieme da circa  7 o 8 anni e... è sstato un duro colpo per lei, le sono stata vicino e continuo a farlo ma non è facile! ( è diventata un po' intrattabile!!) O.o            xD
Comunque, passando alle vostre recensioni,  vi lascio le mie risposte, e vi auguro il meglio amici ed amiche che mi seguite! Farò il mio meglio per aggiornare in fretta, promesso!!!
P.s: SCUSATE SE LE RISPOSTE SONO CORTE, MA HO POCO TEMPO ANCHE OGGI! ^_^" sono il solito disastrooo!
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 Enris: Ciaoo! Non ti scusare, sono io che non capivo, come al solito! ^_-  Comunque mi piace molto il tuo nick, nn so perché ma mi ricorda un fiore.. Forse l'Iris! Bah, io sono tutta strana! hihi! Comunque sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo! Yamcha nn è affatto perspicace, non capisce ma vedrai che presto verrà a sapere un bel po' di cosuccie..! Purtroppo il padre di Bulma è OOC, ma per rendere la storia interessante, dovevo renderlo così!  Comunque grazie mille per seguirmi, spero questo chappy sia di tuo gradimento! ;)
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 Luna_07 Ciaoooo! Ahah, si in effetti mi sono un po' ispirata alla scena di drgonball, e anche li Yamcha non ci dovrebbe essere! ahaha! Ora vedrai, che presto le cose diventeranno più importanti!  Spero ti piaccia questo chappy, è stato lungo scriverlo xD Sono molto veloce in quasi tutto, tranne che scrivere!! O.o sono molto strana io!! ^.^
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Videl241097: Ahaha ciaoooo! Inanzitutto grazie mille per la recensione, l'ho apprezzata molto! Sono contenta che ti sia piaciuto il chappy, anche se molto corto! Spero che ti piaccia questo altrettanto, ci ho messo un bel po' a scriverloo! ;)
Un bacione!
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 Deby92: Ciao Deby!! Come vaa? Sono contentissima che ti sia piaciuto lo scorso chappy, anche se non è stato molto difficile scriverlo essendo stato mooooooooolto corto! Spero ti piaccia questo altrettanto. La scena del padre è stata una botta di strana follia per me xD forse volevo solo rendere la storia un po' più interessante.. Bah! Chi lo sa cosa mi è passato per la mente in quel momento!! Ora vado, un bacioooone, e grazie mille, fedele lettrice!!
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fashionelle09: Ciaoo! Eh si, mi sono presa una bella vacanzetta, e devo dire che mi ha fatto molto bene! Scusami se ho poco tempo per risponderti, ma hai ragione: Yamcha è proprio un idiota! Il padre di Bulma è OOC, lo so, ma rende la storia più interessante, e senza di lui il capitolo lo avrei dovuto spostare nelle "nonsense"!! Perché sarebbe stato un capitolo scritto a vuoto!
Grazie mille inanzitutto per seguirmi, e spero continuerai a farlo. Un bacione, e spero ti sia piaciuto questo chap. !!
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 Maia74: Ciaooo! Sono molto contenta ti sia piaciuto il capitolo. Era molto corto in effetti, ho avuto poco tempo per scriverlo; ma ho fatto del mio meglio a scrivere questo, come tutti gli altri chappy ^.^ Un bacione, e spero continuerai a seguirmi!!!
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ka93: Ciaooo! Il chappy era corto, ed anche un po' sensa senzo ma, l'ho pubblicato lo stesso xD Sono sempre la solita..! ^.^" Comunque sono contenta che tu l'abbia apprezzato, un bacione, e grazie mille per le recensioniii!
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vegeta4e: Ciaooo!! Sono contenta che ti sia piaciuto il chap, anche se era molto corto! E si, Vegeta è il solito testardo e se ne va senza dire una parola U.U il solito antipaticone! xD Comunque grazie mille di recensire e leggere! Un abcioen!!
ciao!!!! hihi buona pasqua anche a te!!! tranquilla anche se il cap è corto è bello lo stesso ^^ speriamo che vegeta si riprenda presto!!!! ciao e buone vacanzeeeee!!!

CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO, ED UN GRANDISSIMO GRAZIE ANCHE  A TUTTI QUELLI CHE LEGGONO E BASTA!
  
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