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Autore: Xion92    16/05/2010    2 recensioni
Questo è uno spinoff della fanfiction "i prìncipi". Sono i pensieri (a volte sotto forma di song-fic e a volte no) che hanno i vari personaggi della storia sui due protagonisti, ovvero Kairi e Kazi.
Genere: Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kairi, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ecco qui un nuovo capitolo! Ringrazio moltissimo i due che hanno recensito, in particolare Cipotta91 mi fa arrossire tutte le volte che commenta.^///^ Non credevo di essere capace addirittura di emozionare le persone con una fanfiction... Buono a sapersi.
Questo capitolo qui è sull'eterna e strana amicizia fra Kazi e il suo moguri. Chiaramente è Mog a parlare del suo caro amico. La canzone è "Un caro amico come te" di Sting (commovente, a mio parere.) Ditemi se ho fatto un buon lavoro!

Pensieri di Mog su Kazi

Nella calma della notte
Quando il cielo è illuminato
Ed il giorno è un po’ stanco
Vuoi parlare del passato

Che bella sera, al Radiant Garden. È una notte limpida; tutte le stelle sono visibili. In questi momenti, quando il regno dorme, mi viene da ripensare al passato, ai momenti che tu e io abbiamo passato insieme.

Ho scoperto sai
Dov’è che sbaglio
Ti puoi confondere, lo so.
Tu hai creduto in me
Io ho capito che
Non importa avere tutto
Un dettaglio è più importante
E per questo va protetto
Le illusioni sono tante

Kazi, mi ricordo quando ti ho visto per la prima volta: per me eri solo un mocciosetto che strillava. Per me non eri niente, eri un neonato come tanti altri neonati. Solo il tuo stato di principino ti elevava un po’ al di sopra degli altri, ma nient’altro. E prima di questo, ti ho anche odiato: tua madre, prima che nascessi, a causa tua è stata malissimo. Era triste e molto abbattuta. Io ero molto addolorato per lei, guardavo il suo ventre crescere con odio e rancore: come ti permettevi di far soffrire la nostra principessa in questo modo? Lei non aveva nessuna colpa, non ti aveva mai voluto. Perché dovevi farla soffrire così? Solo ora mi sono accorto di quanto avevo sbagliato. E anche dopo che sei nato, dopo che ho imparato a conoscerti un po’ meglio, non mi garbavi molto. Eri troppo vivace per il mio carattere tranquillo. Troppo ribelle. Non mi piacevi. Mi occupavo di te solo perché me lo aveva chiesto tua madre. Ma adesso, adesso non ti cambierei, non voglio che il tuo carattere cambi. Mi piaci adesso, esattamente come sei. È questo che è veramente importante.

Ma tu sei al mio fianco
Il mondo intorno a me è confuso
Ma con la fede tua ritroverò la mia

Da quando sei diventato un bambino indipendente, sei sempre stato con me. Ti avevo sempre tra i piedi, non sono mai riuscito a staccarti da me. Non credere che io non abbia avuto i miei momenti di debolezza. A causa tua, ho sofferto moltissimo anch’io. Per esempio quel giorno che sei scomparso. Tutti si disperavano, io mi sono disperato, ma forse sono stato l’unico ad avere una fede di fondo che mi diceva che non eri morto. Ci ho creduto fino all’ultimo momento, e questo mi ha dato ragione.

Nel cielo immagini di stelle
Costellazioni come te e me
Provare forse è follia
Potremmo perderci o volare via
Siamo tu ed io nella notte
È questione di fortuna se
La vita ha dato a me
Un caro amico come te

Quando osservo il cielo chiaro di stelle del nostro regno, vedo sempre noi due. Facciamo le cose che ci piacciono di più: ci rincorriamo, giochiamo, lottiamo. In questo buio, in questa notte, penso: sono stato proprio fortunato ad averti conosciuto. Un amico come te non si trova ovunque: è stata solo fortuna la mia, è stato un caso, come è stata un caso la tua nascita. Tua madre non ti aveva voluto. Nemmeno io ti avevo voluto, nessuno di noi ti aveva voluto. Ora invece siamo grandi amici.

Non sono più lo stesso e so perché
La Terra gira anche senza me
Sei tu che mi hai mostrato
Un mondo molto duro
Credevo fosse giusto
Ma io non ero mai sicuro
E ti ho visto come per magia
Con l’universo che se ne andava via
Ma ciò che resta in me
È un amico come te

Mi ricordo quello che tua madre mi ha detto una volta: “Mog, ti ringrazio per aiutarmi a crescere mio figlio.” Ma sono davvero solo io a farti crescere? Non credo. Anche tu, involontariamente e passivamente, hai fatto crescere me. Mi confronto come sono ora con quello che ero alcuni anni fa, e non mi riconosco. Allora non ero capace di giocare, di ridere per una sciocchezza, ero un tipo molto serio e pacato. Tu mi hai passato un po’ del tuo carattere. E adesso, se qualcuno ci dice che siamo uguali, lo prendo come un complimento. E devo dire che mi piaccio di più ora, rispetto a quello che ero prima. È proprio vero che gli amici, quelli veri, ti trasformano in una persona migliore.

Nel cielo immagini di stelle
Costellazioni come te e me
Decidi tu quale vuoi essere
Non so se ridere o piangere
Come le immagini nel cielo
Staremo insieme sulla stessa via
Non sai che cosa mai ci riunirà
Fin quando un nuovo giorno nascerà

Le cose stanno cambiando qui. Hai ritrovato tuo padre. Sono contento per te, oltre che orgoglioso per aver riportato la pace nell’universo. Ora c’è Sora qui. Lui starà con te, lui ti insegnerà e ti istruirà alla vita, perché è tuo padre. Io ero solo un suo sostituto. Il mio compito era stare con te perché lui non c’era e tua madre non aveva tempo per te. Ora non sono più necessario. So quando è il momento di farmi da parte. Invidio molto tuo padre. Ho una specie di senso di possesso nei tuoi confronti, ti avrei voluto tutto per me, permettevo solo a tua madre di dividerti con me. Ora invece devo cedere il posto a questo ragazzo che ho visto sì e no due volte. Ma è giusto. Io non sono tuo padre. Tuo padre è lui. Ma anche se adesso sarò meno presente nella tua vita, questa straordinaria amicizia mi rimarrà per sempre nel cuore. Nel buio della notte eterna, la via in cui cammineremo sarà la stessa.

Ma se avessi un’altra opportunità
Non farei storie e tu lo sai
Chi manderei però
In un cielo di angeli
Se non due amici come noi?

Quanto tempo è passato? Molti anni. Moltissimi. Sei grande ormai. Hai 15 anni. E ti osservo col tuo mantello nuovo, mentre insieme a tua madre, scruti fiero il tuo regno dall’alto, e io accetto con amarezza il fatto che d’ora in poi avrai ancora meno bisogno di me. Ora sei un capo, una guida. Nella tua vita ora sarò ancora meno presente. Non riuscirei ad accompagnarti ovunque come una volta, comunque. Sono vecchio, ormai. Ignoro le grida emozionate dei tuoi fratelli. Per me loro non sono mai stati, e non saranno mai, come te. In questi anni, però, il nostro rapporto è continuato, e tu mi hai fatto capire come invecchiare nella maniera giusta. Ho passato una bella vita qui nel Radiant Garden, insieme a te. Non so se ci sarò ancora quando sarai più grande e avrai il tuo regno al massimo splendore, ma non importa. Quello che conta per me è la nostra amicizia e le avventure che abbiamo vissuto insieme.
E dopo averti visto fissare imperturbabile e speranzoso il cielo, alla ricerca di un segno, non posso che dirti: “Buona fortuna, cara peste, caro principe.”


E adesso ... su chi posso scrivere? Devo pensarci. Ah, faccio notare che l'altra fanfiction ho cominciato a scriverla, ma devo raccogliere un po' le idee. Buona Domenica a tutti! (-25 alla fine della scuola!! Ok, non c'entra niente, ma DOVEVO dirlo!)
   
 
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