#2 – Battaglia
"Non ci credo, non ci credo..." continuava a ripetere Suigetsu da almeno due ore. Poi, di tanto in tanto,
lanciava uno sguardo sbigottito in direzione di Karin e, raramente, si
arrischiava a scrutare l'espressione torva e seriosa di Sasuke.
"No, non è proprio possibile!" aveva esclamato per la
millesima volta, scuotendo il capo con vigore.
"Perché tutta questa diffidenza?" sbottò
all'improvviso Karin, afferrandogli il collo con particolare veemenza.
"Non credi che anche io possa essere utile come te, mollusco?!".
Suigetsu si sciolse in una
moltitudine di particelle d'acqua, sfuggendo così alla morsa potenzialmente
mortale della compagna di squadra.
"Non provare più a mettermi le mani addosso, arpia" la
apostrofò, distanziandola di qualche passo. "La prossima volta
diventerai cibo per i pesci, chiaro?".
"Oh, quindi ora sei anche cannibale oltre che stupido, giusto?"
lo canzonò lei. "E poi non è un problema mio se ti sconvolgi
facilmente, capito? Eppure ti basterebbe riconoscere che io sono forte quanto
te".
"Questo mai!" ringhiò Suigetsu,
cercando di mettere sempre più terreno fra lui e Karin.
"Andiamo, stoccafisso che non sei altro, dillo! Ammettilo: ti
sentirai più leggero".
"Io non ho nulla da ammettere, ok?" ribadì, incrociando le
braccia con convinzione.
"Allora smettila di borbottare come un bollitore" lo
ammonì Karin. "Sono riuscita ad uccidere quello shinobi prima di
te" aggiunse "Fattene una ragione".
Suigetsu non rispose, continuando
a masticare insulti tra sé e sé.
"Era malato, non c'è altra spiegazione" mormorò,
non appena furono passati una manciata di minuti. "Forse aveva un polso
slogato, una gamba rotta in attesa di guarigione, una ferita allo
stomaco".
"No, no e no" ripeté Karin. "Era sano come... come un
pesce!" concluse, cominciando poi a sghignazzare sonoramente.
"Simpatica" biascicò Suigetsu.
"Magari la sua era semplicemente una tattica: si è finto
spaventosamente debole per farci illudere, mentre ora i suoi alleati ci stanno
rintracciando e ci attaccheranno a sorpresa".
"Ne dubito” lo liquidò lei. “Come puoi definirlo spaventosamente
debole? Gli sono bastati solo una manciata di minuti per sbatterti a terra
inerme".
"Il mio è stato un banale errore di calcolo".
"O forse sei tu ad essere ancora più spaventosamente debole di
lui, no?".
"No!" esclamò Suigetsu.
"Non... non può essere".
"Questo l'hai già detto, sardina ammuffita. Cominci ad essere
ripetitivo!".
"Perché non provi a stare un po' zitta, eh brutta strega
rugosa? Forse senza i tuoi continui starnazzamenti
riuscirei a pensare con calma!"
"Tu, pensare? Stiamo parlando di fantascienza!".
“Come?!”.
"Tranquillo, branzino sotto sale, so che la tua è tutta
invidia".
“Prova un po' a ripeterlo, sgualdrina malefica".
"Sei invidioso. Della mia forza, della mia bellezza e della mia
intelligenza".
"Sì, ti piacerebbe, vero?"
"No, ma dal momento che è così non credo di avere molta
scelta".
"Io ti uccido".
"Provaci e farai la fine di quell'inutile shinobi".
"Vedremo".
"Già".
"Già!".
Sasuke roteò gli occhi:
la battaglia era appena iniziata.