Capitolo 24: The nightmare has finished (L’incubo
è finito)
Insomma, si poteva sapere, più o meno, quanto ci voleva per avere dei cavolo di
risultati decenti?! Cazzo, l’incompetenza degli uomini di mio padre era
vergognosa!
Il rumore della serratura della porta mi
fece scattare come una molla.
-Allora?Allora?Allora?- Saltellai intorno
a mio padre come un canguro, irritandolo non poco.
-Allison, calmati.- Mi rimproverò
severo.
Feci un respiro profondo, imponendomi di
smetterla di saltellare. –Allora?- Chiesi di nuovo, lentamente.
-I risultati sono arrivati.-
-E…?-
Lo sollecitai sporgendomi verso di lui.
-Il sangue è vecchio, ma siamo comunque riusciti ad analizzarlo bene o male; il DNA
corrisponde, è di David.- Annunciò con un sospiro.
Mi lasciai ricadere indietro sulla sedia.
Non sapevo se esserne contenta o no; da una parte
immaginarlo ferito in quello scantinato mi faceva star male, dall’altra
ero felice che quella fosse diventata a tutti gli effetti una prova contro i
Woldrich.
Mi ricordai improvvisamente
di una cosa, così puntai i miei occhi curiosi su di lui in cerca
di risposte. -Il cacciavite?-
Contrasse le labbra
insoddisfatto. –Purtroppo su quello non sono
state trovate impronte...la pioggia e il fango del terreno devono aver
cancellato tutto.-
Mi alzai di scatto, provocandomi una lieve
fitta alla testa. –Quindi…?- Sollecitai
con un filo di voce.
-I Woldrich sono stati comunque
accusati di tentato omicidio sì. Bisognerà ancora indagare per
quanto riguarda la morte dei veri genitori di David, ma questo è già qualcosa.-
Sulle mie labbra si dipinse
involontariamente un sorriso di gioia. –Verranno
arrestati? Dave verrà rilasciato?-
Lui alzò le mani e le mosse piano
in avanti. –Calma, calma. Ci dovrà essere un
processo prima.-
-Un processo?- Cantilenai contrariata.
-Già. Inoltre
devo parlare ancora con Dave per…- Fece una piccola camminata avanti e
indietro per la stanza nervoso. –Accordarci su come dovrebbero
essere andate le cose con Johnny Rydell.-
Il mio entusiasmo si spense completamente.
–Oh.- Annuii.
-E a proposito di questo
Allison vorrei parlare con lui adesso.-
-Va bene.- Non capivo
perché fosse così serio.
-Con lui.- Ripeté, fissandomi
insistentemente.
Iniziavo a
capire forse… Spalancai la bocca
indignata. -Assolutamente no! Voglio esserci anche io!- Mi impuntai,
sbattendo il piede a terra come una mocciosa.
-Allison non è un affare che ti
riguarda questo.- Si sedette dietro la sua scrivania e
si massaggiò la fronte, esasperato probabilmente dal mio atteggiamento.
-Sì invece! È il mio
ragazzo, chi altri dovrebbe riguardare?!-
-Allison…per favore, se vuoi che io
lo aiuti…- Lasciò la frase in sospeso apposta e mi guardò
intensamente con occhi carichi di solennità.
Mi arresi sbuffando. –E va bene…ma solo perché voglio che tu lo aiuti!-
Annuì più volte,
congedandomi con un gesto della mano. –Va bene, ora vai.-
Gli lanciai uno sguardo truce che
sembrò divertirlo parecchio, prima di aprire con forza la porta
dell’ufficio e uscire sbattendomela alle spalle.
David’s pov
Ok, forse sbagliavo ad essere diffidente.
Forse avrei dovuto dimostrarmi più amichevole nei confronti di mio…suocero? Oddio che brutta parola…
Non ci riuscivo proprio però.
Tendenzialmente ero riluttante a fidarmi di persone che non conoscevo
bene…oltretutto avevo davanti il poliziotto che mi aveva fatto finire in
quel casino, quindi…
Improvvisamente il vecchio aprì di
scatto il cassetto della sua scrivania, con una velocità ed una
prontezza allarmanti, quasi mi aspettavo stesse
prendendo una pistola.
Ero troppo abituato ai colloqui con
Johnny; lì si che bisognava preoccuparsi che
non tirasse fuori la pistola da un momento all’altro.
Lo spavento iniziale lasciò posto
allo sbigottimento non appena vidi che cosa aveva in mano Lowell.
-Lo riconosci?-
Domandò poggiando l’oggetto sul tavolo.
Deglutii, mentre con la mente iniziai a
ricordare quel lontano pomeriggio.
-Sì.- Risposi flebile, faticando
quasi a riconoscere la mia voce.
-Sapresti dirmi quando
è stata l’ultima volta che lo hai visto?- Poggiò cautamente
le sue mani ai bordi dell’involucro trasparente che conteneva un
cacciavite. Quel cacciavite.
Com’era possibile che fosse
lì davanti a me dopo tutto quel tempo? Dove lo avevano trovato?
-Non lo so…Non…me
lo ricordo bene.- Scrollai di poco il capo per cercare di ricordarmelo. D’un tratto, ebbi un’illuminazione.
La strada era attaccata alla natura
incolta della zona periferica.
-L’ho
buttato in alcuni cespugli mi sembra…stavo
correndo sul bordo della strada.- Distolsi lo sguardo dal cacciavite che mi
aveva completamente ipnotizzato e trascinato in quei ricordi e lo puntai
sull’uomo che mi stava di fronte. Attendevo una sua reazione, quasi fossi stato in un quiz in attesa di sentire se la risposta
fosse stata giusta o sbagliata.
-Sì, l’abbiamo
ritrovato in alcuni cespugli…- Confermò. -Puoi dirmi come
mai l’hai buttato così lontano da casa e
non, per esempio, subito?-
Era fastidioso rispondere alle sue
domande, ma non mi sembrava il caso di fare i capricci, così risposi
senza rimuginarci troppo su.
-L’ho
tenuto in mano fino all’ultimo per difendermi. Temevo di incontrare Lois o Greg…se me li fossi ritrovati davanti, non avrei esitato ad usarlo come
arma.- Confessai apparentemente tranquillo, mentre in realtà stavo
tremando interiormente dalla rabbia. Quasi avrei voluto che mi avessero trovato
sul serio quel giorno, avrei potuto vendicarmi dei miei veri genitori.
Lui annuì piano. –Capisco.-
Tirò fuori dal cassetto –altro attimo di
panico quando lo aprì- uno dei suoi fascicoli immensi ed iniziò a
sfogliarlo.
-Ho riflettuto molto sulla tua
situazione…- Incominciò, distraendo per pochi secondi lo sguardo
dalla lettura, per puntarlo su di me. –Prima di tutto,-
Fece un respiro profondo e borbottò un qualcosa che a me sembrò
un “Dio, non riesco a credere a quello che sto per dire”, -Non
verrà menzionato alcun omicidio, tu non hai mai ucciso nessuno
per la legge. Johnny Rydell ti ha solo costretto a spacciare e rubare,
minacciandoti di ucciderti se non lo avessi fatto.- Mi
guardò con aria grave per qualche secondo, prima di proseguire,
-Un’accusa di spaccio non è grave se paragonata ad una di omicidio
che tu devi assolutamente evitare di menzionare.-
Avrei fatto la figura del povero ragazzino
idiota che si lasciava manovrare come un burattino da Johnny. Strinsi le mani a
pugno; dovevo accettarlo se volevo uscire di
lì.
-È probabile che qualche mese di
carcere minorile te lo diano comunque, ma dovrebbe andare
tutto per il meglio.-
Annuii assorto nei miei pensieri. Solo
qualche mese. Qualche mese e sarei stato libero di vivere la mia vita.
-Ti aiuterò David,
perché alla fine sei soltanto un ragazzo.-
Alzai lo sguardo sorpreso dalle sue
parole; che cosa intendeva dire?
-Ti troverò una casa in affitto e
qualche buon lavoretto per quando sarai maggiorenne.- Annuì
fra sé e sé, soddisfatto del suo discorso altruistico.
Tutta quella magnanimità non mi convinceva affatto, c’era qualcosa sotto di
sicuro.
-Ad una condizione però.- Eccola la
fregatura, era troppo strano per essere vero.
-Ma dai.- Feci ironico.
–Sarebbe?- Domandai svogliato.
-Voglio che tu la smetta di frequentare
mia figlia.-
Spalancai la bocca troppo incredulo per
parlare. Pian piano il mio sbigottimento si trasformò in compassione. Perché sì, lo compativo se pensava che io
avrei fatto una cosa del genere. Per cosa poi? Per la casa ed il lavoro? Per un
contentino? Cos’ero un cane a cui si dava
l’osso per tenerlo buono?
Non riuscii a nascondere un sorrisetto
petulante. –Lei non ha capito proprio niente.- Scossi impercettibilmente
la testa, alzandomi in piedi.
-Non ho nessuna intenzione
di lasciare sua figlia, io la amo.-
Semplice, non avrei rinunciato a lei per delle cose materiali, lei era
più importante. Molto probabilmente non l’avrei più vista comunque se mi avessero condannato senza l’aiuto di
Lowell, ma…
-Se sono disposto a raccontare queste
cazzate su Johnny è solo perché non vedo
l’ora di uscire per stare con lei.- Strizzò di poco gli occhi
infastidito, ma io continuai spedito sulla mia strada, -Stare fuori di qui
senza lei non ha senso.- Mi avvicinai alla scrivania e poggiai la mano destra
sui fogli del suo prezioso fascicolo, facendola poi scattare con forza verso di
lui.
I fogli gli volarono tutti in grembo, ma
lui non fece una piega, nonostante -glielo si leggeva vegli occhi- il suo
sconcerto.
-Non me ne frega un cazzo a me del suo
aiuto se sono queste le condizioni. Quindi, si riprenda tutto il suo finto
perbuonismo e se ne vada affanculo.- Cantilenai, con lo stesso sorrisetto
compiaciuto di prima, radicato sulle mie labbra da quando
il vecchio aveva svelato la sua vera faccia. Avrei voluto gridare adirato,
senza sorriso, ma la sua espressione era un
divertimento unico, non si aspettava una reazione del genere da parte
mia…Era solo un povero ingenuo e non aveva prezzo mandarlo a quel paese
senza scrupoli.
-Ci vediamo Lowell.- Il sorriso si spense e lasciò posto a quella che evidentemente
doveva sembrare un’espressione minacciosa, visto il lampo di timore che
attraversò i suoi occhi.
Mi girai di scatto e camminai
a passo svelto verso la porta.
-Aspetta.- Mi
richiamò lui, forse dopo essersi ripreso dallo
shock.
-Cosa?- Chiesi più acido di un
veleno mortale. –Le ho già detto che il
suo aiuto non mi interessa, non a queste condizioni.- Fissai truce la porta,
senza girarmi a fronteggiarlo; se lo avessi fatto avrebbe visto incertezza e
paura nei miei occhi, la paura di un futuro incerto.
Mi ignorò
e mi chiese quello che evidentemente avrebbe voluto chiedermi prima della mia
risposta.
-Tu sei disposto a rinunciare alla tua
libertà per mia figlia?- Non mi lasciò il tempo di rispondere,
riprese subito a parlare, -Sei consapevole vero del fatto che non potrai comunque più vederla senza il mio aiuto?-
Feci un respiro profondo e chiusi gli
occhi. –Sì.-
Lowell non rispose,
rimase semplicemente in silenzio per qualche minuto.
-Posso andare?-
Domandai indisponente.
-No.- Sentii il rumore della sedia sul
pavimento, segno che molto probabilmente si era alzato.
-Non riesco davvero a capire perché
tu lo stia facendo. Rinunciare così a tutto…- Il suo tono di voce
era rassegnato, quasi dispiaciuto.
-Cosa c’è
di difficile da capire?- Mi girai per fronteggiarlo. –Lei non ha
mai amato nessuno? Lei non avrebbe fatto qualcosa del genere per una persona a
cui tiene?- Lo provocai alzando di poco la voce.
Rimase zitto, impassibile e con sguardo
insondabile.
Mi pentii quasi subito di quello sfogo;
gli avevo mostrato fin troppo le mie emozioni, la miglior difesa rimaneva
sempre e comunque l’indifferenza.
Lowell annuì appena, prima di
riprendere fiato per parlare. –Sì. Probabilmente anche io avrei
fatto una cosa del genere.- Ammise appoggiandosi di
spalle alla sua scrivania e sostenendosi con le braccia. –Ma io non avrei
mai fatto quello che hai fatto tu.- Socchiuse gli occhi quasi
ostile.
-Oh, mi scusi, ancora non avevo capito di
aver davanti Mister Perfezione. Evidentemente lei non ha mai commesso uno sbaglio nella sua vita.- Osservai
pungente, incrociando le braccia al petto.
Non sembrò gradire particolarmente
quell’ultimo mio intervento sarcastico, ma non rispose in modo offensivo
come mi aspettavo.
-Non sono perfetto.- Disse in tono
amareggiato, quasi per lui fosse un disonore non
esserlo.
Fece un altro profondo respiro. -Quanto sei bravo a mentire?- La sua domanda mi spiazzò;
pensavo fosse una domanda trabocchetto, sembrava stesse insinuando che tutto
quello che avevo detto su Allison fosse una bugia.
-In che senso?-
Domandai per chiarirmi meglio le idee.
-Serviranno
nervi saldi per mentire davanti ad un giudice…credi di poterci riuscire?-
Precisò aggrottando la fronte.
Significava solo una cosa quella frase, aveva
deciso di aiutarmi comunque.
Inarcai appena il sopracciglio; la mia
vita era una menzogna unica e mi
chiedeva se sapevo mentire? Fin da bambino avevo imparato a farlo, a fingermi
felice e a sorridere anche quando non lo ero, a mostrarmi spavaldo e arrogante
anche quando avevo paura.
Sogghignai appena, -Direi
di sì.-
-Bene.- Concluse
secco, -Ora possiamo solo sperare che la fortuna ci aiuti…-
Sospirò, massaggiandosi piano la fronte.
La fortuna. Il mio futuro dipendeva dalla
fortuna secondo Lowell? Nah, il mio futuro dipendeva
solo da me. Avrei dovuto mentire certo, ma
cos’era mentire davanti ad uno schifoso giudice in fondo? Si poteva
sempre corrompere poi, no?
****
Allison’s pov
I suoi occhi erano qualcosa di assolutamente perfetto. Non avevo mai
creduto nell’esistenza della Perfezione, niente era perfetto, tutto aveva
almeno una piccola imperfezione. Mi ero sbagliata di grosso, perché gli
occhi verdi che non riuscivo a smettere di fissare in
quel momento erano quanto di più meraviglioso avessi mai visto.
Era passato troppo tempo
dall’ultima volta che li avevo visti, erano
ancora più belli di quanto ricordassi.
Quando avevano incrociato i
miei di occhi, mi era sembrato di vederli
ammorbidirsi, mi era sembrato di vedere quella sfumatura fredda e rigida
disciogliersi quasi completamente.
-Signorina Lowell.-
Il richiamo di una voce
autoritaria spezzò quell’attimo di smarrimento, causato da quel verde scuro dei suoi
occhi.
Mi girai nuovamente a guardare
l’uomo davanti a me, sentendo le gambe traballare nel momento in cui mi
resi conto che quell’incubo non era ancora finito, ero
ancora in quella stanza soffocante.
-Lei ha
dichiarato di aver visto il qui presente David Woldrich- Vidi di
sottecchi Dave fare una smorfia contrariata nel sentire il suo nome associato
di nuovo a quel cognome- uccidere Thomas Rubini, criminale ricercato da tempo dalla
polizia, prima del suo assassinio.-
Mi irrigidii sentendo quelle parole. Merda. L’avevo confessato
a mio padre dopo il rapimento e lui aveva scritto tutto sul verbale.
Feci un respiro profondo,
cercando di nasconderlo il più possibile, prima di riprendere a parlare.
-Sì, è vero,
l’ho dichiarato tempo fa.- Artigliai con forza
quella specie di ringhiera di legno che mi stava davanti. Dentro di me pregavo
ardentemente di riuscire a mentire bene come il mio ragazzo, per il suo bene.
Lo guardai un’ultima
volta; se era preoccupato non si capiva, mi osservava calmo e in attesa, ma mi sembrò di vedergli fare un piccolo
cenno per tranquillizzarmi ed esortarmi a continuare.
-Ma
ero scossa e traumatizzata per via di quell’orribile esperienza. A mente
lucida ho riflettuto molto sulle mie affermazioni; sono sicura al cento per
cento di essermi sbagliata, è stato un altro dei ragazzi presenti a
sparare.-
Mi morsi di poco il labbro, continuando
tuttavia a sostenere con determinazione lo sguardo del giudice.
Fortunatamente non essendo un
vero e proprio processo con tanto di accusa, riuscivo
a gestire abbastanza bene il mio nervosismo.
-Ha
riconosciuto ora il vero colpevole?- Domandò
socchiudendo appena gli occhi. Non sembrava pienamente convinto della mia
confessione.
-No. Nessuno di quei ragazzi aveva un
volto famigliare, non so chi fossero.- Cercai comunque
di non perdere la calma per non insospettirlo ulteriormente.
Ti
prego, ti prego, fai che mi creda…
Si girò lentamente alla sua
sinistra, posando il suo sguardo indagatore su Dave.
-Signor Woldrich, lei conosceva quei
ragazzi giusto? Immagino fossero suoi amici.-
Oddio. Avevo fatto un casino. Tolta
quell’accusa da Dave, l’avevo riversata sugli altri.
-Nient’affatto.- La prontezza di
Dave e la sua risposta tranquilla mi sorpresero. –Johnny Rydell non
organizzava mai gruppi fissi di ragazzi, li cambiava in continuazione proprio
per evitare che si formassero delle amicizie a lui scomode e sgradite. Era la
prima volta che lavoravo con loro, non ricordo nemmeno
i loro nomi.-
Non avessi saputo la verità, non
avrei mai dubitato delle sue parole, era proprio un
attore nato.
Avevo come l’impressione che anche
mio padre, in piedi alla mia destra, stesse per
mettersi ad applaudire per la sua bravura.
-E dove alloggiava quando
non aveva lavori da svolgere per Rydell?- Il giudice compreso sembrava essersi
convinto della risposta precedente di Dave.
-In una specie di dormitorio.-
Spiegò, facendomi spalancare la bocca. Ma era impazzito?! Cosa gli veniva in mente di
nominare il dormitorio? Di sicuro gli avrebbero chiesto la sua collocazione e avrebbe messo nei casini Kim e Kevin!
Guardai mio padre
allarmata, ma lui attese fiducioso il resto della dichiarazione di Dave.
-Sareste quindi in grado di dirci dove si
trova.-
Ecco! E adesso?
-Certo. Temo però che sarebbe
completamente inutile visto che è stato bruciato.-
Bruciato? Ma
certo!
Mi imposi
di non sorridere per evitare di smascherare tutta la messinscena. Riusciva sempre a cavarsela con spiegazioni brillanti il mio
Dave.
Il giudice borbottò
un’incomprensibile protesta.
-Può
accertarsene lei stesso, non ha letto i
giornali in questi giorni?- Il sorriso di Dave era tremendamente amichevole,
solo io probabilmente avvertivo la nota pungente del suo tono di voce.
Riflettei sulle parole dei giornali di
quegli ultimi sei giorni e…oh cazzo! L’incendio! Una casa
disabitata fuori città era stata bruciata! Ma
come…?
Nascosi un sorrisetto dietro la mia mano.
Kevin e gli altri ci avevano di nuovo messo il loro zampino.
Le labbra dell’uomo seduto di fronte
a noi si allinearono contrariate.
-Signorina Lowell,-
Mi chiamò di nuovo, girandosi deciso verso di me.
-Più agenti sostengono di aver
visto lei e David Woldrich in atteggiamenti piuttosto intimi, conferma?-
Cazzo. Chi diavolo aveva parlato?
Kirk?
Il cuore iniziò a battere furioso
nel petto, martellava talmente forte che sembrava essere impazzito.
Oddio, oddio. Cosa
avrei potuto dire?
-Non credo questi siano affari suoi.-
L’intervento di Dave fu un sollievo per me, ma innervosì parecchio il
vecchio petulante.
L’espressione del mio ragazzo ora
era tutt’altro che amichevole, sembrava furiosa.
-Signor Woldrich è pregato di non
intervenire se non interpellato.- Si rivolse di nuovo a me. –Dunque
è vero, signorina Lowell?-
Mi morsi nuovamente il labbro. Non
l’avrei data vinta a quel vecchiaccio del cavolo. -Sì, ma non vedo
che cosa c’entri questo.- Ribattei decisa.
-C’entra molto invece. Qualsiasi
donna sarebbe disposta a dichiarare il falso per amore, lei non crede?- Si sporse di poco dal suo posto d’onore e mi sorrise in
modo disgustosamente viscido.
-Devo dedurre che lei stia
mettendo in discussione la veridicità delle mie parole.- Lo accusai
torva, -Non è il mio caso comunque Vostro Onore.-
-Sarebbe disposta a giurarlo signorina?-
Chiese quasi con gentilezza.
-Certamente.- Annuii per dare più
importanza a quella semplice parola.
Giurare il falso non era il massimo, ma
non avrei mai detto la verità in quel
tribunale. Avrei aiutato Dave anche a costo di dover giurare sulla mia vita se
necessario a convincere il giudice.
-Molto bene, può andare, non ho altro da chiederle.-
Con un piccolo inchino della testa, mi
congedai dal mio posto e mi diressi verso mio
padre.
Lo studiai attentamente in volto e, quando
mi sorrise, capii di essere riuscita in quell’impresa. Era andata. Ero
riuscita a mentire senza dare nell’occhio.
Speravo solo che il giudice mi credesse e soppesasse bene le nostre
dichiarazioni.
Ma
vicino a mio padre ed osservando il sorrisetto che si era formato sulle labbra
di Dave, sentivo che sarebbe andato tutto per il meglio.
David’s pov
Una pausa. Il giudice aveva detto che ci sarebbe stata una pausa. Sapevo benissimo che
quella parola poteva significare solo una cosa; stavano decidendo il verdetto.
Come mi avrebbero giudicato? Colpevole o innocente? Mi sembrava di vivere in
uno di quegli schifosi telefilm da quattro soldi, speravo che il finale fosse
lo stesso, buonista e scontato.
Non avevo mai visto un tribunale prima di allora…anzi sì, ma solo
nel film “L’esorcismo di Emily Rose”, film che non ero
riuscito nemmeno a godermi per via delle urla spaventate del mio amico Phin. Era
peggio di una ragazza.
Ripensare ai miei amici mi
fece sorridere malinconicamente; chissà se sarei riuscito a vederli di
nuovo.
Kim aveva risposto
“noi” alla mia domanda muta quando era
venuta a trovarmi, avrei trovato loro fuori una volta uscito. Lo speravo davvero.
Mi trovavo nel corridoio del
tribunale, in piedi –troppo nervoso per sedermi-
in attesa di sentire il richiamo di Lowell per rientrare in aula. Allison era
dovuta restare dentro, suo padre aveva detto che se il
giudice l’avesse vista parlare con me avrebbe potuto pensare che stessimo
confabulando qualcosa. E visto che già pensava che lei avesse mentito
per me, non sarebbe stata affatto una buona cosa.
Peccato. Stavo morendo dalla
voglia di abbracciarla e di sentirla di nuovo vicino a me.
Era
stata fantastica in aula, aveva
mentito benissimo la mia Allie. Sorrisi; aveva imparato dal sottoscritto a
mentire così bene evidentemente.
Un flash abbagliante mi fece
indietreggiare sbigottito. Una donna di fronte a me non la smetteva di
fotografarmi e la cosa era a dir poco irritante.
-Chi diavolo…?- Feci per
parlare, ma venni brutalmente interrotto.
-Sorridi
tesoro, verrai benissimo.- Cinguettò
quella lasciando ricadere la macchina fotografica –attaccata al collo da
una cordicella- sul petto.
Prese poi un piccolo block notes ed iniziò a scribacchiare velocissima
qualcosa.
-David Woldrich,- Iniziò fissandomi curiosa –I miei lettori
accaniti, così come tutta New York, vogliono sapere,- Gli occhi si
illuminarono improvvisamente di un bagliore inquietante, -Cosa ti aspetti che
decida il giudice? È vero che hai accusato i tuoi genitori di tentato
omicidio? Che cosa mi dici di Allison Lowell? È
vero che state insieme? Che cosa ne pensa suo padre di questo?-
-Co-Cosa?!-
Domandai incredulo. E quella da dove cazzo era
spuntata? E come cazzo sapeva tutte quelle cose?!
Stavo per mandarla gentilmente affanculo, quando
l’arrivo di due sbirri precedette le mie intenzioni.
-Signorina, dobbiamo
chiederle di uscire.- Disse uno dei due prendendola per il braccio.
-Che cosa ci fa qui una giornalista? Come ha fatto ad entrare?- Commentò l’altro, trascinandosi dietro la donna
che intimava loro, strillando peggio di una cornacchia, di lasciarla andare.
Assurdo! Quella donna pensava
davvero che avrei raccontato i cazzi miei così,
al primo che passava?!
-Preparati ragazzo,
perché la tua storia fa gola, i giornalisti faranno a
gara per accaparrarsela per primi.- Mi confidò uno sbirro
lì vicino, ridacchiando divertito.
-Il loro appetito non verrà saziato.- Fu l’unica cosa che dissi non
distogliendo il mio sguardo ostile da quella donna in lontananza.
Il rumore della porta alle mie
spalle mi fece sobbalzare agitato.
Feci un respiro profondo; era
giunto il momento della verità. Frase fatta da
film vero, ma esprimeva esattamente la situazione. Situazione tragica. Estremamente tragica. Ok, basta frasi masochiste,
così non mi aiutavo a tranquillizzarmi.
Dovevo
essere….-mi sforzai di
pensare a quella parola-…ottimista.
Come Allison, come Kim, come Kevin…se fossero stati lì con me mi avrebbero detto di piantarla di fare il solito
pessimista rompicoglioni.
Rientrai in aula e mi
accomodai tranquillo sulla sedia, alzando lo sguardo per osservare il giudice in attesa della sua sentenza.
Andò avanti a parlare
per almeno dieci minuti, citando cose che non c’entravano assolutamente
niente con quella storia, poi, quando pensavo seriamente di alzarmi e di
andarmene, aprii una busta e si preparò finalmente per leggere quel
cavolo di verdetto.
Il mio sguardo andò
immediatamente ad Allie, la mia Allie, che mi fissava con occhi determinati e
decisi. Lei era decisamente molto più brava di
me ad essere ottimista.
Era incredibile come,
nonostante apparentemente fossi spavaldo e sicuro, avessi bisogno di vedere i
suoi occhi per avere fiducia in quella causa, già persa in partenza a
mio parere -zitto pessimismo del cazzo!-, quasi avessi
avuto bisogno di sentirmi rassicurato.
Com’era? Ah sì,
la speranza. Dovevo sperare e avere fiducia. Come gli illusi? No, come la mia
Allie.
Deglutii nervoso e incrociai
le braccia al petto per fermare le mani che iniziavano pian piano a tremare.
Cazzo. Dovevo calmarmi. Aveva
ragione Kevin a dire che imparare qualche tecnica di
yoga non mi avrebbe fatto male. Ma…andiamo! Lo
yoga era così patetico, come si poteva considerare un vero e proprio
sport?
Stavo vaneggiando sì,
fortunatamente dall’esterno mi vedevano completamente calmo e paziente, o
almeno lo speravo. Se fosse trasparito
quell’attimo di fuggevole pazzia non sarebbe stato il massimo.
-Non vi è quindi dubbio
che il ragazzo sia solo una vittima di tutta questa triste faccenda,
riguardante i signori Lois e Greg
Woldrich e Johnatan Rydell.- Proseguì il
giudice imperterrito.
Ecco, quella frase ero sul punto di contestarla, ma mi morsi le labbra
più volte con forza per evitare di farlo. Dovevo mettere
a tacere l’orgoglio.
Stava andando come avevo
previsto inizialmente, stavo facendo la figura della
povera e patetica vittima. Io una vittima? Stavo per mettermi a ridere!
Il giudice andò avanti
e quando iniziò a parlare di “Ogni accusa di omicidio
sciolta”, pensavo quasi di cadere dalla sedia per la sorpresa.
Avevo sentito bene?
L’accusa era stata sciolta?
Il cuore mancò un
battito, spaventato all’idea che tutto quello potesse
essere solo un sogno.
Mi ritrovai a sorridere come
un emerito idiota, mentre il vecchio andava avanti a dire cose fin troppo buone
sul mio conto. Non avrei mai pensato che quello stronzo di un giudice alla fine
avrebbe detto cose del genere, sembrava odiarci.
Mi girai verso di lei ancora
con quel sorriso gioioso stampato in faccia, sorriso che sicuramente impallidiva se messo a confronto con il suo che era a dir
poco raggiante, accompagnato da alcune piccole lacrime che le rigavano il viso
stupendo.
Il resto delle parole del
giudice quasi non le sentii preso com’ero a
contemplare il viso della mia ragazza.
Mark’s
pov
Non ne potevo più di tutta quella
faccenda, stavo seriamente uscendo di testa.
Ovunque mi girassi per strada,
c’erano i manifesti dell’arresto di Lois
e Greg Woldrich e la faccia del loro tanto
“adorato” figlioletto.
Adorato;
quella parola bastava a mandarmi in bestia. Non da me di certo. L’unico
che vedeva in quella faccia d’angelo un vero e proprio
demonio sembravo essere io. I telegiornali non parlavano d’altro, il
“povero” ragazzino scappato di casa a dodici anni dopo essere quasi
stato ucciso dai due orchi cattivi.
Inconcepibile! Quasi veniva
considerato come un eroe quello stronzo!
Fortunatamente la libertà di parola
non era stata soppressa del tutto e c’era ancora chi sosteneva –e
aveva tutto il mio appoggio- che il ragazzo se la fosse cavata solo grazie al
suo rapporto sentimentale con la figlia del Capo della polizia di New York. Un caso che si fosse salvato? Alcuni
giustamente pensavano di no.
Schifoso poliziotto corrotto. Come poteva
permettere che Woldrich si sbattesse così la figlia? Patetico.
Buttai nella spazzatura l’ennesimo
quotidiano riguardante quello schifoso bastardo che non solo mi aveva rubato la
ragazza, ma mi aveva anche ridotto in quello stato
pietoso. Quasi mi era venuto un colpo quella sera quando
avevo visto i suoi amichetti venire verso di me.
Stavo
camminando tranquillamente per strada, di ritorno da un’uscita con alcuni
miei vecchi amici.
Il
rumore di una macchina mi fece fermare di botto. Non tanto per il rumore,
quanto per la sgommata che aveva fatto frenando, proprio dietro di me.
Dalla
macchina scesero cinque ragazzi, notai appena di sfuggita la presenza di una
sesta persona in macchina. Già il fatto che viaggiassero in sei in una
macchina a cinque posti non mi sembrava
molto…sicuro e legale.
-Marcus
Heinrich?- Domandò uno dei ragazzi appena scesi, con voce melliflua.
-Sì.-
Ribattei aggrottando la fronte perplesso. Che volevano da me? Non avevo mica tempo da perdere con
loro!
-Se non ti dispiace vorremmo
parlare un po’ con te…- Pian piano i ragazzi si stavano avvicinando
sempre di più e potei notare un sorrisino quasi compiaciuto dipinto sul
volto di quello che aveva parlato.
Non
mi sembrava nuova la sua faccia, l’avevo già visto da qualche
parte, ma non ricordavo bene dove.
-Non
ho tempo da perdere con voi.- La mia sicurezza mi stava abbandonando, non mi piacevano
per niente i loro sguardi. Erano come quelli di un leone pronto a mangiare la
sua preda.
-Oh
io invece credo di sì.- La voce di un altro di
quei tipi arrivò dalle mie spalle, facendomi sussultare spaventato.
Un
qualcosa di affilato, puntato sulla mia schiena,
iniziò seriamente a farmi sudare.
-O-ok ragazzi, parliamone.-
Cercai di trattare impaurito. Con orrore notai che non c’era nessuno nei
paraggi, nessuno a cui chiedere aiuto. Era stato stupido da parte mia imbucare
quella via deserta di New York di notte.
-Di
cosa Heinrich?- Chiese annoiato il ragazzo di prima, sistemandosi bene le
pieghe della camicia con nonchalance.
-N-Non è leale….voi siete in cinque…- La voce iniziò ad
incrinarsi. Oddio mi stava venendo da piangere.
-E allora? Chi se ne fotte, la lealtà è noiosa.- Quel ragazzo era a
dir poco inquietante, più che altro perché continuava a sorridere
mentre parlava, il ché lo rendeva ancora più minaccioso.
-Nemmeno
fare la spia mi sembra leale.- Mosse il dito indice avanti e indietro come a rimproverarmi,
chiaro segno che mi stesse sfottendo.
Ero
troppo impaurito per recepire appieno le sue parole
però.
-Volete
soldi? Prendeteli, lasciate che io prenda…- Feci
per prendere il portafogli, ma il coltello dietro di me premette di più
sulla schiena, facendomi male.
-Non
vogliamo i tuoi luridi soldi pezzente.- Non riuscivo a
vedere bene in faccia il ragazzo dietro di me che parlava con voce sadicamente
divertita.
-No,
decisamente no.- Concordò quello che sembrava
essere il capo.
Si
avvicinò a me che nel frattempo avevo iniziato a tremare come una
foglia. Merda! In cinque contro uno, già quando
facevo a botte con una sola persona ero piuttosto scarso, ma contro cinque! E per di più armati!
Non
riuscii a formulare altri pensieri perché un colpo ben assestato in
faccia dal ragazzo che mi stava di fronte, mi fece cadere indietro.
Fortunatamente il tipo dietro di me si era spostato appena in tempo per evitare
di accoltellarmi mentre cadevo.
Subito
si chiusero in cerchio intorno a me ed iniziarono a prendermi
a calci con violenza su tutte le parti del corpo.
Vedevo
solo i loro calci arrivare da tutte le parti, era un vero e proprio incubo.
Reagire
sarebbe stato completamente impossibile ed inutile, così mi limitai
semplicemente a fare il possibile per proteggermi il viso con le mani, subendo
colpi decisamente forti sul resto del corpo.
Un
calcio più forte assestato sulla schiena mi fece urlare di dolore; ero
quasi sicuro che si fosse rotto qualcosa.
Andarono
avanti per un tempo che mi sembrò infinito, poi, quando fui certo di
sanguinare da ogni parte del corpo, si interruppero.
-Così
impari bastardo.- Fu la frase divertita che uscì dalle labbra del loro
“capo”.
Imparo?
Imparo cosa? Mi chiesi confuso e sofferente.
Di
sfuggita notai la sesta persona seduta in macchina; era una ragazza dai capelli
lunghi e biondi. Non appena si voltò verso di me, le sue labbra si
distesero in un ghigno sadico e compiaciuto.
Un
angelo. Sembrava un diabolico angelo. Forse ero già morto e finito in
Paradiso. O all’Inferno?
Rimasi
a terra per un periodo di tempo indeterminato, finché alle prime luci
dell’alba, mosso dalla rabbia verso quei bastardi che mi avevano
massacrato, non mi alzai per dirigermi verso la stazione di polizia più
vicina, quella di Harrison Lowell.
L’avessi avuto davanti a me quel
bastardo che mi aveva massacrato di botte…! E
Woldrich! Me l’avrebbero pagata tutti e due quei
grandissimi figli di puttana!
Facevano tanto
i gradassi in gruppo, presi da soli di sicuro erano
solo dei codardi! Woldrich aveva avuto solo fortuna quando
mi aveva colpito quel giorno davanti alla scuola. Una fortuna che non si
sarebbe ripetuta di certo se ci fossimo incontrati di nuovo!
Allietato da quel pensiero, mi diressi in bagno con l’intento di farmi
una doccia rinfrescante. Ci voleva proprio, tutte quelle
cazzate sullo stronzo mi avevano fatto innervosire parecchio!
Allison’s pov
Libero! Libero, libero, libero! Dave era libero! Avevo pianto di gioia per giorni,
rischiando seriamente di farmi odiare da tutte le persone che avevo intorno.
David era stato rilasciato due
giorni dopo la fine del processo ed il mio abbraccio stritolante lo aveva fatto
ridere come non rideva più da tempo.
-Ti amo.-
Singhiozzai al limite della decenza. Stavo esagerando forse, ma non
riuscivo a smettere di piangere dalla gioia, non mi sembrava vero, non ero mai
stata così felice in tutta la mia vita! Forse sì, solo quando era
nato mio fratello, ma quel momento lo eguagliava alla
grande!
-Anch’io sciocca.
Ora smettila di piangere però, o verrai male sui giornali.- Ironizzò stringendomi forte a sua volta.
Risi. Eh già, i giornali. In quegli
ultimi due giorni la stampa sembrava essere completamente impazzita, pubblicava
articoli e articoli su Dave e me. Quasi la nostra storia fosse
stata alla pari di quella fra Brad Pitt e Angelina Jolie!
La cosa che mi rese ancora più entusiasta
fu vedere lo sguardo orgoglioso e soddisfatto di mio padre. Sembrava
stesse condividendo pienamente la nostra gioia, sembrava essere felice
solo nel vedere me felice e di quello
gli sarei stata eternamente grata.
Alcuni giornali avevano
parlato male anche di lui, ma non si era scomposto più di tanto;
alla stampa aveva dichiarato che il processo si era svolto correttamente e che
Dave era stato rilasciato legalmente, senza favoritismi da parte di nessuno. Il
mio eroe indiscusso? Mio padre ovviamente!
****
David’s pov
Ancora non capivo
perché Lowell mi avesse chiesto di passare da casa sua. Certo, non che avessi chissà quanti altri posti dove andare,
però non riuscivo lo stesso a capire quale fosse la “faccenda
importante” di cui voleva parlarmi.
Mi sedetti sul divano al cenno
stranamente gentile della signora Lowell di accomodarmi.
Guardai Allison, inarcando il
sopracciglio curioso, ma lei sembrava saperne quanto me.
-Ti starai di sicuro chiedendo
perché ti ho fatto venire qui.- Iniziò
Harrison sedendosi sulla poltrona di fronte a me.
Beh sì, in
effetti…
Attesi in silenzio paziente,
alzando di poco il mento per esortarlo a continuare.
-Dato che sei ancora minorenne
dovresti passare questi 10 mesi in una
comunità, in attesa di diventare maggiorenne…oltretutto sarai
sorvegliato dalla polizia per i prossimi 5 mesi, per evitare che Johnny Rydell
cerchi di mettersi nuovamente in contatto con te.- Spiegò professionale.
La faccenda della sorveglianza
l’aveva accennata il giudice sì, anche se ero più che si sicuro che mi tenessero d’occhio per sicurezza, per
mancanza di fiducia, non per la mia incolumità.
Per quanto riguardava la
faccenda della comunità… -Cosa?!-
Protestai con voce stridula. Ma stavano scherzando?!
Il giudice non aveva parlato di nessuna comunità!
-Ho proposto un’alternativa al giudice,- Proseguì tranquillo,
ignorando la mia reazione adirata, -Un’alternativa che ha approvato e che
ho intenzione di esporre anche a te.-
Feci un respiro profondo per
calmarmi. Yoga, yoga. Dovevo iniziare a farlo seriamente.
-Quale?- Domandai aggrottando
appena il sopracciglio.
-Io e mia moglie ormai abbiamo
capito che cercare di dividerti da nostra figlia non avrebbe senso…- Guardò la moglie, che annuì a conferma delle
sue parole, -Così preferiremmo tenerti d’occhio noi.-
Spalancai la
bocca sorpreso e la mia stessa espressione fu proiettata sul viso di
Allison.
-Dove
volete arrivare?- Chiese lei perplessa.
Dovevo aver
capito male. Sicuramente avevo capito male.
-Abbiamo proposto, come alternativa alla comunità, che tu venga a vivere qui
da noi David.- Annunciò Harrison serissimo.
Boccheggiai per un periodo di
tempo indeterminato. Ci misi parecchio a riprendermi, ma lo feci prima di Allison che sembrava aver contratto la mia stessa
reazione “boccheggiante”, ma per più tempo.
-Siete…seri?-
Domandai stranito. Quasi
sicuramente era una Candid Camera.
-Più serio di
così.- Osservò Lowell con una scrollata di
spalle, -La scelta è solo tua. Stare qui con noi sarebbe solo un
bene per te. Potresti riavere la tua vita normale, frequentare la scuola, avere una casa accogliente in cui vivere…-
Non mi sembrava vero. Nessuno
era mai stato così…gentile con me. Perché lo era poi? Dopo
tutti i guai che gli avevo causato, dopo tutti i
casini in cui lo avevo messo, tutte le accuse di favoritismo che gli avevano
riversato addosso per causa mia…? Perché?
-Oddio sì!- Allison
vicino a me sembrava essersi ripresa. –Sarebbe bellissimo!- Mi abbracciò talmente veloce che quasi non la vidi.
Lowell storse appena il naso.
–Ecco ci sarebbero alcune cose da precisare. Sotto questo tetto niente
sesso sia chiaro!- Precisò in tono autoritario.
Una smorfia involontaria si
dipinse sul mio volto. Quella sarebbe stata una condizione molto dura da rispettare.
-Papà!- Protestò
Allie, staccandosi di poco da me e guardando indignata il padre.
-Non dovrete mai trovarvi
nella stessa stanza da soli,- Proseguì
incurante delle proteste imbarazzate della figlia, -Mio figlio Nicky ha
l’autorizzazione a muoversi in simultanea con voi. Si assicurerà
che non restiate da soli in nessuna camera…- Detto quello si voltò
verso le scale, dove fece capolino un nanerottolo; il fratellino di Allie, dedussi.
-Almeno in cucina possiamo
restarci senza controllo?- Osservò pungente
Allie, lanciando occhiate di fuoco al fratello che se la rideva.
-In cucina sì…- Lowell
si grattò il mento pensieroso, prima di sporgersi in avanti con sguardo
terrorizzato. –No in cucina no! C’è il tavolo come superficie
piana!-
Involontariamente mi venne da
ridere e, quando Allison se ne accorse, mi
guardò male. –Non dargli corda!- Replicò imbronciata.
-Ok, scusa.- Alzai le mani in
segno di resa, non riuscendo a sopprimere del tutto quel sorrisetto.
Quell’uomo, per quanto strano, era divertente, era
attaccato alla figlia in modo quasi ossessivo. Era comprensibile però;
le voleva bene.
-Tutto chiaro?- Domandò
Lowell in mia direzione.
-Più chiaro di
così.- Ribattei ironico.
Il bambino si accinse a
parlare per la prima volta durante quella strana conversazione. –Ti tengo d’occhio.- Mi disse, con un tono di voce e
un’espressione da bambina di The Ring.
Annuii e mi morsi il labbro
per evitare di scoppiargli a ridere in faccia; povero moccioso, lo avrei
smontato.
-Bene. Se
accetti, dovrai solo firmare qui.- Lowell mi porse un foglio che io non esitai
a firmare. Centomila volte meglio la famiglia di Allison
che una comunità.
Certo sarebbe stato difficile
vivere con lei dovendo trattenersi in quel senso. Ma
il fatto che avessi accettato, non significava mica che avrei rispettato quella
restrizione…
I bambini si potevano
comprare, quale bambino al mondo non avrebbe voluto un videogioco per
-Ehy, Nicky.- Lo chiamai mentre mi mostrava quella che sarebbe stata la mia
camera –non molto distante da quella di Allie, osservai-.
Lui si girò a guardarmi
in attesa. –Che vuoi?-
Scontroso il moccioso.
-Ti piace
I suoi occhi brillarono di
gioia. –Oh sì!-
-Hai mai giocato a Gta?- Mi finsi interessato e partecipe alla conversazione, quando il
mio scopo era solo quella di “ruffianarmelo” ben bene.
-Sì lo adoro! È
una figata! Hai visto Nico come ruba le macchine?!- Si
esaltò gesticolando in continuazione.
-Sì, forte. Devi sapere
che io una volta ho fatto come lui, ho rotto il vetro di una macchina e sono
riuscito a rubarla. E sono andato anche ad un sacco di
feste in barca.- Ammiccai, inarcando appena il sopracciglio.
Mi guardò
come un diabetico poteva guardare un bigné alla crema. Gli occhioni
erano precisi identici a quelli del gatto di Shrek. –Davvero? Fooorte!!! Sei un mito! Ma come hai fatto?!
I colleghi del mio papi non ti hanno mai beccato?-
Hn, bambini…! Bastava
poco per entusiasmarli.
-No. Vieni che ti racconto?- Proposi
divertito.
-Sììì! Se lo sapesse il mio amico Lewis!
Non mi crederebbe mai! Ma dimmi, hai visto come Nico
tante ragazze in bikini alle feste in barca?-
Ridacchiai, scuotendo di poco
la testa. Quel bambino era molto più sveglio di quanto pensassi. Sarebbe stato perfetto come mio
discepolo…anche se il sottoscritto non lo batteva;
io il mio primo bacio lo avevo dato prima di lui. Soddisfazione personale la
mia.
-Ma certo!- Risposi, facendogli l’occhiolino. Tutte puttane ovviamente,
ma c’erano le ragazze in bikini.
E così iniziai ben bene a lavorarmi il moccioso come amico,
non ci sarebbe voluto molto perché mi desse il via libero con la
sorella…
*To be
continued...*
Non so davvero in che modo
scusarmi per questo ritardo stratosferico…Avevo detto
che avrei tardato di qualche giorno, non di due settimane…sono veramente
mortificata, mi dispiace infinitamente >.<
Il fatto è che in
questi giorni in casa non c’è un clima piacevole fra i miei,
così ho cercato di uscire il più possibile per distrarmi. Tra
uscite e studio sono riuscita a stare pochissimo al
pc…inoltre mi sono un po’ demoralizzata e abbattuta; mi sono venuti
un sacco di dubbi su questo capitolo che continua anche adesso a non
convincermi…è il penultimo capitolo e volevo fosse migliore di
come è venuto, non volevo che vi deludesse e spero che non lo abbia
fatto…non troppo almeno…
Scusate, la smetto di
assillarvi con i miei soliti noiosi monologhi xD
Come avete visto alla fine ho
inserito anche il pov di Mark, un pov esterno alla vicenda mi è servito
alla fine!
Che cosa ne pensate
della soluzione finale? È un happy ending un po’ buonista e
scontato forse, ma ho sempre messo in chiaro fin dall’inizio che questa
storia avrebbe avuto un lieto fine :P
Comunque, il prossimo capitolo sarà l’ultimo, l’epilogo.
Ci saranno il famoso pov di Angela ed il famoso ballo
scolastico. La scelta di Kevin? Ancora non la so nemmeno io, credo rimarrò indecisa fino all’ultimo xD
Con il prossimo pubblicherò anche –se vorrete- il prologo o
primo capitolo (devo ancora decidere :P) del seguito. I protagonisti saranno
sempre Allison e David.
Il seguito parlerà
della loro vita sotto lo stesso tetto –cosa per nulla semplice; di
litigate e incomprensioni ce ne saranno parecchie- e della vita scolastica di
entrambi. Il passato di Dave riemergerà più volte e
metterà un po’ in crisi il loro rapporto…
Ci sarà un nuovo
personaggio femminile che farà ingelosire non poco Allie, ma anche un
personaggio maschile che farà innervosire molto il nostro Dave.
Io lo scriverò comunque un seguito –o almeno ci proverò- se
vorrete leggerlo sarò più che felice di pubblicarlo =)
Detto questo credo di aver concluso…anzi no! Mi dispiace per la
scena del “processo”, fa un po’ schifo…non
essendo mai stata in un’aula di tribunale non sapevo bene come descriverla…
Ok, ho finito…concludo scusandomi ancora tantissimo per il ritardo, voi
siete MERAVIGLIOSE a seguirmi e a sostenermi, questo ritardo proprio non ve lo
meritavate >.<
Un
grazie speciale va anche alle ragazze del mio
forum che mi hanno tirato su il morale in questi giorni un po’ grigi ;)
Vi mando un bacio grandissimo
e vi ringrazio ancora per il vostro appoggio.
Bec
Ci tengo tantissimo a ringraziare; Sabry87, Aislinn_05, lilyjuve, charlie_4ever_, sono_io,
DarkSwan, pinklady1986, sbrodolina, Myrhiam, rossy87 e Panna_ per aver votato questa storia al
concorso “Storia con i migliori personaggi
originali”, permettendole di arrivare alla seconda fase! GRAZIE infinite
ragazze, senza i vostri preziosi voti non sarebbe mai
passata! Mi sono letta tutti i vostri giudizi con gli occhi lucidi per la
commozione*_*
- Il
nuovo contatto facebook che ho creato
appositamente per mettere spoiler sulle mie storie o per farmi contattare per
qualsiasi cosa –a me farebbe piacerissimo
conoscervi^^- ; non sapevo
cosa fare l’altro pomeriggio e l’ho creato xD
-Il blog,
dove ho già postato le schede dei personaggi e dove più tardi
posterò l’inizio del capitolo 25 ;)
-Il FORUM che alcune mie amiche fantastiche
hanno creato per la mia storia e dove più tardi posterò
l’inizio del cap 25
più qualche altro spoiler :D
Iscriversi a
forum community è
semplicissimo; mi farebbe davvero piacere chiacchierare un po’ con voi
lì! Oltretutto se state scrivendo qualcosa anche voi, potrete
pubblicizzarlo^^
Dimenticavo,
per essere abilitati alle sezioni protette bisogna presentarsi nella sezione Welcome
=)
-Il primo capitolo
alternativo della storia, scritto dal pov di Dave
-La mia storia Tra l'odio e l'amore c'e la distanza di un
bacio che fa schifo, come ogni cosa scritta da me del resto ù_ù
*Risposte alle recensioni*
sbrodolina: Ciao Manu!!! Ti assicuro che
non era assolutamente mia intenzione farti allagare la tastiera con la storia
di Dave :P
Sono felicissima che la sua
storia ti sia piaciuta così tanto*_* Ci ho
pensato per settimane e scriverla non è stato semplice, per questo
sapere di aver scritto qualcosa di decente è una grande realizzazione
per me!
I Woldrich sono dei veri e
propri mostri sì, dei pazzi, fortunatamente
fermati in tempo dalla polizia.
I vari indizi trovati da
Allison si sono rivelati utili come hai visto dall’inizio del capitolo;
fortunatamente il sangue ed il cacciavite sono stati usati a tutti gli effetti
come prove per incastrarli.
Come ti è sembrato in
questo capitolo il processo? Il pov di Mark? E il “lieto
fine”? Spero davvero che non abbiano deluso le tue aspettative >.<
Ogni volta leggere i tuoi
complimenti mi fa piangere come una fontana dalla gioia, grazie*___* A quanto pare siamo brave entrambe a farci piangere a
vicenda xD
Ti ringrazio infinitamente per
la recensione e per il supporto in forum carissima!!!
Un megabacione!!! Bec
_Chiaraa: Ciao Chiara!!! Io tutto bene diciamo
grazie =) te invece?
Spero di non averti fatto trascurare
qualcosa di importante di scuola per colpa dello
scorso capitolo :P
I Woldrich sono stati dei veri
mostri sì a prendersela con un Dave ancora bambino >.<
Fortunatamente alla fine come hai visto da questo cap
hanno fatto la fine che meritano. Dave non si è
vendicato personalmente su di loro, anche se lo avrebbe fatto più
che volentieri! ;P
Sono contenta che il dialogo
fra Kevin e Dave ti abbia fatto divertire :D Kevin
riesce sempre a sdrammatizzare le situazioni ;)
Ti ringrazio davvero per tutti i tuoi complimenti carissima! Hai ragione, mi
conosci già bene, penso di non meritarmelo assolutamente un monumento xD
Mi dispiace tantissimo per
questo ritardo nell’aggiornare, spero che ne sia valsa la pena di
attendere per questo capitolo >.< Come ti è sembrato? Ha deluso le
tue aspettative? Spero davvero di no…
Un
bacione grande, grazie mille
per la recensione! Bec
selena_14: Ciao
Sel!!! Il padre di Allie pian piano inizia a farsi
delle fan mi sa xD Beh indubbiamente è migliorato parecchio, è
riuscito a capire l’amore che c’è fra i due, soprattutto ha
capito che quello di Dave è veramente sincero.
I Woldrich sono degli stronzi sì,
alla storia della vernice non ci ha creduto nessuno ù_ù
Fortunatamente hanno avuto quello che si meritavano ;)
Spero di non averti delusa con questo
capitolo >.< cosa ne pensi?
Eh già, la scuola è
letteralmente massacrante in questo ultimo periodo,
non vedo l’ora che finisca >.<
Un bacione grande
cara! Grazie mille per la recensione, Bec
Lucy_Scamorosina:
Ciao Lucy!!! Non ti preoccupare
assolutamente per lo scorso capitolo, l’importante è che ti sia
piaciuto ;)
I Woldrich sono dei bastardi sì, ma
in questo capitolo hanno fatto finalmente la fine che si meritavano :P
Ahahahah, Kevin serve sempre a tirare su
il morale anche nelle situazioni più drammatiche, lui e la sua fissa per l’abbigliamento xD
Ti ringrazio tantissimo
carissima per i tuoi complimenti*_* Ora che so che scrivi così
bene poi, valgono il doppio!!! E a proposito della tua storia, ti chiedo ancora
scusa per non aver recensito, sono un disastro >.< Devo ancora leggere il
capitolo che mi hai mandato…appena avrò finalmente postato questo cap correrò a rimediare ;)
Sì sono del 92 =) Le tue parole mi
fanno tantissimo piacere; hai proprio ragione a dire
che ci sono ragazzi che non sanno nemmeno scrivere, che non sanno nemmeno
quando mettere l’ ”H” al verbo avere -.- Cose che si imparano
alle elementari, bah >.<
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto
e non ti abbia delusa >.< Grazie mille per la
recensione, un bacione grande! Bec
Punk936:
Ciao Gio!!! Sono contenta che la
storia di Dave ti abbia fatto emozionare così tanto, soprattutto sono
contenta di essere riuscita a far odiare i Woldrich :D Sono degli stronzi
sì, fortunatamente in questo capitolo hanno avuto quello che si
meritavano!
Sì, Dave alla fine è
riuscito a crescere “normalmente” per fortuna, nonostante
l’infanzia triste =)
La scusa della vernice era davvero
pessima, proprio tirata in ballo all’ultimo ù_ù infatti mi è venuta così mentre scrivevo xD
Ahahahahah, Kevin era il punto forte del
capitolo! Fortuna che c’è lui a sdrammatizzare le situazioni con
le sue fisse per i vestiti :P
Il padre di Allie
si è riscattato ancora di più in questo capitolo ;) Come ti
è sembrato il suo comportamento? La sua proposta finale?
Alla fine Mark è stato menato per
bene –credo- in questo capitolo xD Ci ho provato
un sadico gusto nello scrivere quel pezzo :P
Mi dispiace averti fatto aspettare così tanto per questo capitolo, spero ne sia valsa la
pena >.<
Un bacione grandissimo! Grazie mille per
la recensione! Bec
kiki_SeM: Ciao
Sara!!! Mi fa piacere che lo scorso capitolo sia stato apprezzato*_* Eh
già, il padre di Allie è migliorato pian piano sempre di
più ;) In questo credo si sia riscattato completamente :D
Alla fine il pov di Mark l’ho
scritto, ma non mi sembra sia venuto molto bene >.<
Spero che questo capitolo non ti abbia delusa =(
Un bacione
grande, grazie mille per la recensione e per i
complimenti! Bec
freyja: Ciao
cara!!! Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, nonostante fosse
solo di passaggio =)
Il cacciavite è stato ritrovato
perché era molto distante dalla casa, in mezzo al verde, quindi nessuno ci è mai andato a toglierlo di lì. Spero con
questo capitolo di aver chiarito i tuoi dubbi =)
Alla fine il padre di Allie
non può far altro che accettare la cosa; Dave è davvero
innamorato di lei -lui stesso se n’è reso conto- e la figlia non
lo perdonerebbe mai se li ostacolasse. Nel prossimo capitolo ci sarà comunque l’ultimo pov di Harrison che spiegherà
un po’ i suoi pensieri ;)
Non sono una scrittrice professionista,
no, ma come hai detto tu per me è importantissimo riuscire a far
emozionare chi legge :D Spero di esserci riuscita
anche con questo capitolo >.<
Un bacione grandissimo! Grazie infinite per
la recensione, Bec
_Kairi90_ : Ciao!!! Sono contenta che
lo scorso capitolo ti sia piaciuto!
La storia di Dave è molto triste
sì, ma alla fine con questo finale un po’ si è riscattato ;)
Spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto! Un bacione grande! Bec
DarkSwan: Ciao!!! Io non mi stancherò mai di ringraziarti per i
tuoi complimenti*_* Grazie, sono felicissima che la mia storia ti stia piacendo
così tanto!
La storia di Dave è molto triste sì >.< ma alla fine si è riscattato, ora
può avere una vita un po’ più normale ;)
Ci ho pensato al seguito sì,
però non so se sarebbe molto gradito xP Magari
risulterebbe noioso…
Oddio biologia!!
Io fortunatamente ho finito di farla l’anno scorso, la
odiavo! Dai che ormai quest’anno è finito! Non vedo
l’ora che sia estate xD
Mi dispiace per averti fatto aspettare così tanto per questo capitolo, spero ne sia valsa la
pena!
Un bacione
grande, grazie mille per i complimenti e per la
recensione! Bec
silvietta_in love4ever: Ciao
tesoro!!! Non scusarti assolutamente per nessun ritardo, io sono in ritardo
cronico con tutto ormai >.<
Il padre di Allie
finalmente si è riscattato, in questo capitolo ha finalmente capito che
cercare di dividere i due sarebbe inutile ;)
I Woldrich hanno avuto più
o meno quello che si meritavano alla fine e Dave si è riscattato
con questo finale ;) O almeno credo xD
Spero davvero
che ti sia piaciuto tesoro >.<
Un bacione grande, grazie mille per i
complimenti e per la recensione!!! Bec
Alexis_edina: Ciao cara!!!
Non ti preoccupare assolutamente per lo scorso capitolo, l’importante
è che ti sia piaciuto ;)
Il padre di Allie
alla fine si è dovuto arrendere all’evidenza, si è reso
conto di non poterli proprio dividere quei due :P
Lois
Woldrich poteva mentire quanto voleva, ma le prove ci sono e sono
schiaccianti…quindi alla fine ha fatto la fine che meritava insieme al
suo caro maritino ;)
Mark anche ha avuto la sua lezione! Come
ti è sembrato il suo pov?
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto,
ti chiedo scusa per l’attesa >.<
Un bacione grande! Grazie mille per la
recensione, Bec
Bella_kristen:
Ciao Ale!!! Mi dispiace di averti
rattristato anche con lo scorso capitolo xD Spero con questo di averti tirato
su di morale invece! :D
I Woldrich sono degli stronzi e
fortunatamente alla fine hanno avuto solo quello che si meritavano
ù_ù Nel prossimo cap dal pov di Dave
verranno accennati ancora per poco per quanto riguarda i dettagli
dell’arresto, ma di prigione non si muoveranno più =)
Kevin serve proprio per sdrammatizzare le
situazioni più critiche! Solo lui può pensare ai vestiti in un
momento del genere xD
Il padre di Allie
si è riscattato del tutto in questo capitolo, o almeno lo spero :P
Ormai siamo agli sgoccioli di questa
storia sì, il prossimo sarà l’ultimo… Se farà
piacere pubblicherò più che volentieri un seguito =)
Come ti è sembrato alla fine il pov
di Mark? Spero che il suo massacro sia stato abbastanza soddisfacente! muahahahah, sono sadica sì xD
Un bacione grande
carissima, grazie mille per la recensione! Bec
Sabry87:
Ciao tesoro!!! Sono contenta che tu
stia meglio =)
La madre di Dave ha fatto la fine che si
merita ù_ù nel prossimo il padre di Allie
parlerà un pochino meglio di questo arresto ;)
Spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto! Un bacione grandissimo! Grazie per la recensione, Bec
pirilla88: Ciao
Vale!!! Il padre di Allie si è riscattato del tutto direi in questo
capitolo ;) è un bravissimo poliziotto sì, ed è stato
anche un buon padre alla fine!
Kevin riesce sempre a sdrammatizzare nelle
situazioni critiche…lui e la sua fissa per i
vestiti! xD
I due stronzi sono stati presi, nel
prossimo capitolo il padre parlerà un pochino di più di questo arresto =)
Un bacio tesoro, spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto e non ti abbia delusa! Grazie
per la recensione, Bec
valli: Ciao!!!
Sono felicissima che la mia storia ti stia piacendo così tanto!!!
Ti ringrazio tantissimo
per tutti i tuoi complimenti, mi lusingano moltissimo =) Spero di non
aver rovinato la tua opinione su questa storia con questo capitolo >.< ti
è piaciuto? Spero di sì! :D
I Woldrich alla fine hanno fatto la fine
che meritavano e Dave è stato liberato ;) Nel
prossimo verrà spiegato meglio l’arresto dei Woldrich dal pov del
padre di Allie!
Grazie ancora per i complimenti, un
bacione grande! Bec
piccolinainnamora: Ciao
Mery!!! Grazie mille carissima, i tuoi complimenti mi riempiono sempre di gioia
=)
Spero davvero di non averti deluso con
questo capitolo >.<
Un bacione immenso, grazie mille per il
supporto ;) Bec
Athene Noctua: Ciao!
Abbiamo già parlato privatamente a grandi linee, quindi mi sembra
inutile riscrivere tutto, aggiungo solo altre cose
riguardo il comportamento dei personaggi e che mi hanno fatto notare;
-Lei pensa che David sia bello, ma 1 lo pensa prima
che lui uccida Tom e 2 lo ripensa dopo, quando lui le si avvicina parecchio per
medicarla. Per te è superficiale forse il suo modo di reagire, ma io non
lo trovo così strano, mi fossi ritrovata un
gran bel ragazzo così vicino anche io sarei un po’ andata nel
pallone, nonostante la paura.
Risponde male perché è nel
suo carattere reagire in quel modo, come ti ho già detto per e-mail,
risponde male anche a Tom che un bel ragazzo non lo è
affatto.
-Lui la lascia andare sì, ma la sua
frase: “Dove sta il divertimento dell’essere
criminali se non si ha la polizia, per quanto stupida,
alle calcagna?” del capitolo 2 ti dice niente? La lascia
andare apposta, avere la polizia dietro è quasi una sfida per
lui.
-La bacia alla fine, sì. Si prende quel bacio come
ricompensa per averla liberata, credevo si fosse
capito.
-Per quanto riguarda la storia di Dave che si è unito alla
banda più “forte” della città…beh la sua storia
si viene a sapere, quindi non puoi commentare su quel punto se non la conosci.
-Allison studia all’ultimo mentre
un suo compagno viene interrogato, non vedo cosa ci sia di incoerente…
-Così come il fatto che Dave
giri “liberamente” per una città immensa come New York non mi sembra una cosa così strana;
gli basterebbe un niente per nascondersi dovesse vedere un poliziotto, anche
coprirsi con il cappuccio della felpa.
Se la storia non ti è piaciuta dai primi capitoli
posso capirlo, va bene, rispetto la tua opinione sulla banalità della
trama e sui clichè, ma non sui personaggi che non conosci appieno.
Detto questo ti ringrazio comunque per
avermi fatto conoscere la tua opinione =)
Forse non leggerai nemmeno questa risposta, ma ci tenevo solo a
precisare queste cose, anche per chi sta leggendo o deve ancora leggere la storia.
Ciao! Bec
Eky_87: Ciao Eky!!! Oddio non immagini quanto
mi abbia fatto piacere la tua recensione!!! Sono contentissima che i miei
personaggi ti siano piaciuti così tanto!*_*
Mi è piaciuto moltissimo come li hai descritti, sono
esattamente come ho voluto delinearli** Significa
quindi che non ho fallito completamente con questa storia :P
In questi ultimi capitoli Allison è riuscita a trasmettere
il suo coraggio e la sua determinazione anche a Dave ;) Mi fa molto piacere che tu
abbia notato il suo cambiamento graduale; lui non è mai stato ottimista,
non ha mai sperato perché lo considerava da illusi…alla fine non
fosse stato per Allison e la sua tenacia, le cose sarebbero andate
diversamente! Si è pian piano reso conto della gravità delle sue
azioni, prima uccideva con leggerezza, quasi non fosse stata una cosa
grave…certo, rimane un pochino superficiale (raccontare al fratellino di Allie di aver rubato una macchina non è il massimo
xD), ma è maturato parecchio, così come Allie =)
Kevin…Beh Kevin è demenziale xD
Meno male che c’è lui a sdrammatizzare sempre, mi ha fatto morire
dal ridere anche mentre scrivevo xD Sono contenta che abbia fatto divertire
anche te! :D
Non so davvero come ringraziarti per tutte le tue parole e
complimenti, GRAZIE davvero! Spero di non averti delusa con questo capitolo
>.<
Un bacio grande! Grazie mille per la recensione! Bec
Beeble: Ciao Fabiola!!! Innanzitutto ti ringrazio infinitamente per aver
commentato questa storia in Home nel post di Erika! Mi sono divorata tutto
quello che hai scritto sui vari capitoli e mi stavo seriamente commuovendo,
GRAZIE davvero, sei stata gentilissima^^
Sono rimasta stupita anch’io come ho letto che sei riuscita
a finire tutti e 23 i capitoli in soli due giorni!!!
Non sai quanto mi rende contenta questa cosa*___* Io non riuscirei a rileggere
nemmeno uno dei miei capitoli, li trovo noiosi xP
Spero con questo capitolo di non aver deluso le tue aspettative e di non averti fatto cambiare opinione
sull’intera storia >.<
Alla fine Allie è riuscita ad infondere a Dave la sua
grinta e ad insegnargli ad essere ottimista e a sperare ;)
E grazie anche all’aiuto del padre, ce l’hanno fatta ad uscire da
questa situazione incasinata =)
Ti chiedo scusa per questo ritardo nel postare, spero che ne sia
valsa la pena di attendere :P
Un bacione grande, grazie mille davvero per tutti i tuoi
complimenti e per la recensione! Bec
Sognatrice85: Ciao!!! Ti ringrazio tantissimo per i tuoi complimenti, sono
contenta di essere riuscita a farti immedesimare nella storia*_*
Spero di non aver deluso le tue aspettative
con questo capitolo >.<
Un bacio grande! Grazie mille per la recensione! Bec
Spazio
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fra tante di Emmetti
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d’arancio di Panna_
- From hate
to…Love di Lucy_Scamorosina - New Entry, passate a leggerla!!! ;)
Ringrazio infine le 189 meravigliose
persone che hanno inserito la storia fra le preferite (non commento neanche
più, sono troppo contenta, grazie^^), le magnifiche 175 persone che
l’hanno inserita tra le seguite (vi adoro, grazie^^), le mitiche 22 persone che
l’hanno inserita fra quelle da ricordare e le 60 ragazze
fantastiche che mi hanno fatto l’onore di aggiungermi ai loro autori
preferiti, grazie*_*