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Autore: _Bec_    19/05/2010    27 recensioni
New York, Manhattan. David, criminale diciassettenne fuggito da casa e al soldo del più ricercato delinquente della città. Allison, la figlia del capo della polizia, una ragazza con una vita normale. Almeno fino a quando i due non si incontrano. Tra scontri a fuoco e feste danzanti, si snoda la vicenda dei due ragazzi: anche gli opposti si attraggono, no?
(Introduzione a cura di _Panna)
Dalla storia:
"Mi stavo cacciando in un guaio, un guaio da cui non sarei più riuscita ad uscire.
[...]
Una parte di me mi insultava furiosa e mi diceva di denunciarlo alla polizia, l’altra parte, invece, mi diceva di uscirci insieme e di non pensare al resto. Gia, fosse stato facile non pensarci.
L’idea che mio padre potesse venire a saperlo mi terrorizzava, ma allo stesso tempo mi elettrizzava. Il fare qualcosa di proibito, il mettermi in pericolo uscendo con lui che era un tipo tutt’altro che raccomandabile, scatenava in me una serie di emozioni che non avrei mai pensato di provare.
Non ero mai stata un’amante del rischio, né un’adolescente ribelle che si trovava il fidanzato delinquente per esasperare i genitori, eppure quella faccenda mi piaceva da morire."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Capitolo 24: The nightmare has finished (L’incubo è finito)

Capitolo 24: The nightmare has finished (L’incubo è finito)

 

 

Insomma, si poteva sapere, più o meno, quanto ci voleva per avere dei cavolo di risultati decenti?! Cazzo, l’incompetenza degli uomini di mio padre era vergognosa!

Il rumore della serratura della porta mi fece scattare come una molla.

-Allora?Allora?Allora?- Saltellai intorno a mio padre come un canguro, irritandolo non poco.

-Allison, calmati.- Mi rimproverò severo.

Feci un respiro profondo, imponendomi di smetterla di saltellare. –Allora?- Chiesi di nuovo, lentamente.

-I risultati sono arrivati.-

-E…?- Lo sollecitai sporgendomi verso di lui.

-Il sangue è vecchio, ma siamo comunque riusciti ad analizzarlo bene o male; il DNA corrisponde, è di David.- Annunciò con un sospiro.

Mi lasciai ricadere indietro sulla sedia. Non sapevo se esserne contenta o no; da una parte immaginarlo ferito in quello scantinato mi faceva star male, dall’altra ero felice che quella fosse diventata a tutti gli effetti una prova contro i Woldrich.

Mi ricordai improvvisamente di una cosa, così puntai i miei occhi curiosi su di lui in cerca di risposte. -Il cacciavite?-

Contrasse le labbra insoddisfatto. –Purtroppo su quello non sono state trovate impronte...la pioggia e il fango del terreno devono aver cancellato tutto.-

Mi alzai di scatto, provocandomi una lieve fitta alla testa. –Quindi…?- Sollecitai con un filo di voce.

-I Woldrich sono stati comunque accusati di tentato omicidio sì. Bisognerà ancora indagare per quanto riguarda la morte dei veri genitori di David, ma questo è già qualcosa.-

Sulle mie labbra si dipinse involontariamente un sorriso di gioia. –Verranno arrestati? Dave verrà rilasciato?-

Lui alzò le mani e le mosse piano in avanti. –Calma, calma. Ci dovrà essere un processo prima.-

-Un processo?- Cantilenai contrariata.

-Già. Inoltre devo parlare ancora con Dave per…- Fece una piccola camminata avanti e indietro per la stanza nervoso. –Accordarci su come dovrebbero essere andate le cose con Johnny Rydell.-

Il mio entusiasmo si spense completamente. –Oh.- Annuii.

-E a proposito di questo Allison vorrei parlare con lui adesso.-

-Va bene.- Non capivo perché fosse così serio.

-Con lui.- Ripeté, fissandomi insistentemente.

Iniziavo a capire forse… Spalancai la bocca indignata. -Assolutamente no! Voglio esserci anche io!- Mi impuntai, sbattendo il piede a terra come una mocciosa.

-Allison non è un affare che ti riguarda questo.- Si sedette dietro la sua scrivania e si massaggiò la fronte, esasperato probabilmente dal mio atteggiamento.

-Sì invece! È il mio ragazzo, chi altri dovrebbe riguardare?!-

-Allison…per favore, se vuoi che io lo aiuti…- Lasciò la frase in sospeso apposta e mi guardò intensamente con occhi carichi di solennità.

Mi arresi sbuffando. –E va bene…ma solo perché voglio che tu lo aiuti!-

Annuì più volte, congedandomi con un gesto della mano. –Va bene, ora vai.-

Gli lanciai uno sguardo truce che sembrò divertirlo parecchio, prima di aprire con forza la porta dell’ufficio e uscire sbattendomela alle spalle.

 

 

David’s pov

 

Ok, forse sbagliavo ad essere diffidente. Forse avrei dovuto dimostrarmi più amichevole nei confronti di mio…suocero? Oddio che brutta parola…

Non ci riuscivo proprio però. Tendenzialmente ero riluttante a fidarmi di persone che non conoscevo bene…oltretutto avevo davanti il poliziotto che mi aveva fatto finire in quel casino, quindi…

Improvvisamente il vecchio aprì di scatto il cassetto della sua scrivania, con una velocità ed una prontezza allarmanti, quasi mi aspettavo stesse prendendo una pistola.

Ero troppo abituato ai colloqui con Johnny; lì si che bisognava preoccuparsi che non tirasse fuori la pistola da un momento all’altro.

Lo spavento iniziale lasciò posto allo sbigottimento non appena vidi che cosa aveva in mano Lowell.

-Lo riconosci?- Domandò poggiando l’oggetto sul tavolo.

 Deglutii, mentre con la mente iniziai a ricordare quel lontano pomeriggio.

-Sì.- Risposi flebile, faticando quasi a riconoscere la mia voce.

-Sapresti dirmi quando è stata l’ultima volta che lo hai visto?- Poggiò cautamente le sue mani ai bordi dell’involucro trasparente che conteneva un cacciavite. Quel cacciavite.

Com’era possibile che fosse lì davanti a me dopo tutto quel tempo? Dove lo avevano trovato?

-Non lo so…Non…me lo ricordo bene.- Scrollai di poco il capo per cercare di ricordarmelo. D’un tratto, ebbi un’illuminazione.

La strada era attaccata alla natura incolta della zona periferica.

-L’ho buttato in alcuni cespugli mi sembra…stavo correndo sul bordo della strada.- Distolsi lo sguardo dal cacciavite che mi aveva completamente ipnotizzato e trascinato in quei ricordi e lo puntai sull’uomo che mi stava di fronte. Attendevo una sua reazione, quasi fossi stato in un quiz in attesa di sentire se la risposta fosse stata giusta o sbagliata.

-Sì, l’abbiamo ritrovato in alcuni cespugli…- Confermò. -Puoi dirmi come mai l’hai buttato così lontano da casa e non, per esempio, subito?-

Era fastidioso rispondere alle sue domande, ma non mi sembrava il caso di fare i capricci, così risposi senza rimuginarci troppo su.

-L’ho tenuto in mano fino all’ultimo per difendermi. Temevo di incontrare Lois o Greg…se me li fossi ritrovati davanti, non avrei esitato ad usarlo come arma.- Confessai apparentemente tranquillo, mentre in realtà stavo tremando interiormente dalla rabbia. Quasi avrei voluto che mi avessero trovato sul serio quel giorno, avrei potuto vendicarmi dei miei veri genitori.

Lui annuì piano. –Capisco.- Tirò fuori dal cassetto –altro attimo di panico quando lo aprì- uno dei suoi fascicoli immensi ed iniziò a sfogliarlo.

 -Ho riflettuto molto sulla tua situazione…- Incominciò, distraendo per pochi secondi lo sguardo dalla lettura, per puntarlo su di me. –Prima di tutto,- Fece un respiro profondo e borbottò un qualcosa che a me sembrò un “Dio, non riesco a credere a quello che sto per dire”, -Non verrà menzionato alcun omicidio, tu non hai mai ucciso nessuno per la legge. Johnny Rydell ti ha solo costretto a spacciare e rubare, minacciandoti di ucciderti se non lo avessi fatto.- Mi guardò con aria grave per qualche secondo, prima di proseguire, -Un’accusa di spaccio non è grave se paragonata ad una di omicidio che tu devi assolutamente evitare di menzionare.-

Avrei fatto la figura del povero ragazzino idiota che si lasciava manovrare come un burattino da Johnny. Strinsi le mani a pugno; dovevo accettarlo se volevo uscire di lì.

-È probabile che qualche mese di carcere minorile te lo diano comunque, ma dovrebbe andare tutto per il meglio.-

Annuii assorto nei miei pensieri. Solo qualche mese. Qualche mese e sarei stato libero di vivere la mia vita.

-Ti aiuterò David, perché alla fine sei soltanto un ragazzo.-

Alzai lo sguardo sorpreso dalle sue parole; che cosa intendeva dire?

-Ti troverò una casa in affitto e qualche buon lavoretto per quando sarai maggiorenne.- Annuì fra sé e sé, soddisfatto del suo discorso altruistico.

Tutta quella magnanimità non mi convinceva affatto, c’era qualcosa sotto di sicuro.

-Ad una condizione però.- Eccola la fregatura, era troppo strano per essere vero.

-Ma dai.- Feci ironico. –Sarebbe?- Domandai svogliato.

-Voglio che tu la smetta di frequentare mia figlia.-

Spalancai la bocca troppo incredulo per parlare. Pian piano il mio sbigottimento si trasformò in compassione. Perché sì, lo compativo se pensava che io avrei fatto una cosa del genere. Per cosa poi? Per la casa ed il lavoro? Per un contentino? Cos’ero un cane a cui si dava l’osso per tenerlo buono?

Non riuscii a nascondere un sorrisetto petulante. –Lei non ha capito proprio niente.- Scossi impercettibilmente la testa, alzandomi in piedi. 

-Non ho nessuna intenzione di lasciare sua figlia, io la amo.- Semplice, non avrei rinunciato a lei per delle cose materiali, lei era più importante. Molto probabilmente non l’avrei più vista comunque se mi avessero condannato senza l’aiuto di Lowell, ma…

-Se sono disposto a raccontare queste cazzate su Johnny è solo perché non vedo l’ora di uscire per stare con lei.- Strizzò di poco gli occhi infastidito, ma io continuai spedito sulla mia strada, -Stare fuori di qui senza lei non ha senso.- Mi avvicinai alla scrivania e poggiai la mano destra sui fogli del suo prezioso fascicolo, facendola poi scattare con forza verso di lui.

I fogli gli volarono tutti in grembo, ma lui non fece una piega, nonostante -glielo si leggeva vegli occhi- il suo sconcerto.

-Non me ne frega un cazzo a me del suo aiuto se sono queste le condizioni. Quindi, si riprenda tutto il suo finto perbuonismo e se ne vada affanculo.- Cantilenai, con lo stesso sorrisetto compiaciuto di prima, radicato sulle mie labbra da quando il vecchio aveva svelato la sua vera faccia. Avrei voluto gridare adirato, senza sorriso, ma la sua espressione era un divertimento unico, non si aspettava una reazione del genere da parte mia…Era solo un povero ingenuo e non aveva prezzo mandarlo a quel paese senza scrupoli.

-Ci vediamo Lowell.- Il sorriso si spense e lasciò posto a quella che evidentemente doveva sembrare un’espressione minacciosa, visto il lampo di timore che attraversò i suoi occhi.

Mi girai di scatto e camminai a passo svelto verso la porta.

-Aspetta.- Mi richiamò lui, forse dopo essersi ripreso dallo shock.

-Cosa?- Chiesi più acido di un veleno mortale. –Le ho già detto che il suo aiuto non mi interessa, non a queste condizioni.- Fissai truce la porta, senza girarmi a fronteggiarlo; se lo avessi fatto avrebbe visto incertezza e paura nei miei occhi, la paura di un futuro incerto.

Mi ignorò e mi chiese quello che evidentemente avrebbe voluto chiedermi prima della mia risposta.

-Tu sei disposto a rinunciare alla tua libertà per mia figlia?- Non mi lasciò il tempo di rispondere, riprese subito a parlare, -Sei consapevole vero del fatto che non potrai comunque più vederla senza il mio aiuto?-

Feci un respiro profondo e chiusi gli occhi. –Sì.-

Lowell non rispose, rimase semplicemente in silenzio per qualche minuto.

-Posso andare?- Domandai indisponente.

-No.- Sentii il rumore della sedia sul pavimento, segno che molto probabilmente si era alzato.

-Non riesco davvero a capire perché tu lo stia facendo. Rinunciare così a tutto…- Il suo tono di voce era rassegnato, quasi dispiaciuto.

-Cosa c’è di difficile da capire?- Mi girai per fronteggiarlo. –Lei non ha mai amato nessuno? Lei non avrebbe fatto qualcosa del genere per una persona a cui tiene?- Lo provocai alzando di poco la voce.

Rimase zitto, impassibile e con sguardo insondabile.

Mi pentii quasi subito di quello sfogo; gli avevo mostrato fin troppo le mie emozioni, la miglior difesa rimaneva sempre e comunque l’indifferenza.

Lowell annuì appena, prima di riprendere fiato per parlare. –Sì. Probabilmente anche io avrei fatto una cosa del genere.- Ammise appoggiandosi di spalle alla sua scrivania e sostenendosi con le braccia. –Ma io non avrei mai fatto quello che hai fatto tu.- Socchiuse gli occhi quasi ostile.

-Oh, mi scusi, ancora non avevo capito di aver davanti Mister Perfezione. Evidentemente lei non ha mai commesso uno sbaglio nella sua vita.- Osservai pungente, incrociando le braccia al petto.

Non sembrò gradire particolarmente quell’ultimo mio intervento sarcastico, ma non rispose in modo offensivo come mi aspettavo.

-Non sono perfetto.- Disse in tono amareggiato, quasi per lui fosse un disonore non esserlo.

Fece un altro profondo respiro. -Quanto sei bravo a mentire?- La sua domanda mi spiazzò; pensavo fosse una domanda trabocchetto, sembrava stesse insinuando che tutto quello che avevo detto su Allison fosse una bugia.

-In che senso?- Domandai per chiarirmi meglio le idee.

-Serviranno nervi saldi per mentire davanti ad un giudice…credi di poterci riuscire?- Precisò aggrottando la fronte.

Significava solo una cosa quella frase, aveva deciso di aiutarmi comunque.

Inarcai appena il sopracciglio; la mia vita era una menzogna unica e mi chiedeva se sapevo mentire? Fin da bambino avevo imparato a farlo, a fingermi felice e a sorridere anche quando non lo ero, a mostrarmi spavaldo e arrogante anche quando avevo paura.

Sogghignai appena, -Direi di sì.-

-Bene.- Concluse secco, -Ora possiamo solo sperare che la fortuna ci aiuti…- Sospirò, massaggiandosi piano la fronte.

La fortuna. Il mio futuro dipendeva dalla fortuna secondo Lowell? Nah, il mio futuro dipendeva solo da me. Avrei dovuto mentire certo, ma cos’era mentire davanti ad uno schifoso giudice in fondo? Si poteva sempre corrompere poi, no?

 

****

 

Allison’s pov

 

I suoi occhi erano qualcosa di assolutamente perfetto. Non avevo mai creduto nell’esistenza della Perfezione, niente era perfetto, tutto aveva almeno una piccola imperfezione. Mi ero sbagliata di grosso, perché gli occhi verdi che non riuscivo a smettere di fissare in quel momento erano quanto di più meraviglioso avessi mai visto.

Era passato troppo tempo dall’ultima volta che li avevo visti, erano ancora più belli di quanto ricordassi.

Quando avevano incrociato i miei di occhi, mi era sembrato di vederli ammorbidirsi, mi era sembrato di vedere quella sfumatura fredda e rigida disciogliersi quasi completamente.

-Signorina Lowell.-

Il richiamo di una voce autoritaria spezzò quell’attimo di smarrimento, causato da quel verde scuro dei suoi occhi.

Mi girai nuovamente a guardare l’uomo davanti a me, sentendo le gambe traballare nel momento in cui mi resi conto che quell’incubo non era ancora finito, ero ancora in quella stanza soffocante.

-Lei ha dichiarato di aver visto il qui presente David Woldrich- Vidi di sottecchi Dave fare una smorfia contrariata nel sentire il suo nome associato di nuovo a quel cognome- uccidere Thomas Rubini, criminale ricercato da tempo dalla polizia, prima del suo assassinio.-

Mi irrigidii sentendo quelle parole. Merda. L’avevo confessato a mio padre dopo il rapimento e lui aveva scritto tutto sul verbale.

Feci un respiro profondo, cercando di nasconderlo il più possibile, prima di riprendere a parlare.

-Sì, è vero, l’ho dichiarato tempo fa.- Artigliai con forza quella specie di ringhiera di legno che mi stava davanti. Dentro di me pregavo ardentemente di riuscire a mentire bene come il mio ragazzo, per il suo bene.

Lo guardai un’ultima volta; se era preoccupato non si capiva, mi osservava calmo e in attesa, ma mi sembrò di vedergli fare un piccolo cenno per tranquillizzarmi ed esortarmi a continuare.

-Ma ero scossa e traumatizzata per via di quell’orribile esperienza. A mente lucida ho riflettuto molto sulle mie affermazioni; sono sicura al cento per cento di essermi sbagliata, è stato un altro dei ragazzi presenti a sparare.-

Mi morsi di poco il labbro, continuando tuttavia a sostenere con determinazione lo sguardo del giudice.

Fortunatamente non essendo un vero e proprio processo con tanto di accusa, riuscivo a gestire abbastanza bene il mio nervosismo.

-Ha riconosciuto ora il vero colpevole?- Domandò socchiudendo appena gli occhi. Non sembrava pienamente convinto della mia confessione.

-No. Nessuno di quei ragazzi aveva un volto famigliare, non so chi fossero.- Cercai comunque di non perdere la calma per non insospettirlo ulteriormente.

Ti prego, ti prego, fai che mi creda…

Si girò lentamente alla sua sinistra, posando il suo sguardo indagatore su Dave.

-Signor Woldrich, lei conosceva quei ragazzi giusto? Immagino fossero suoi amici.-

Oddio. Avevo fatto un casino. Tolta quell’accusa da Dave, l’avevo riversata sugli altri.

-Nient’affatto.- La prontezza di Dave e la sua risposta tranquilla mi sorpresero. –Johnny Rydell non organizzava mai gruppi fissi di ragazzi, li cambiava in continuazione proprio per evitare che si formassero delle amicizie a lui scomode e sgradite. Era la prima volta che lavoravo con loro, non ricordo nemmeno i loro nomi.-

Non avessi saputo la verità, non avrei mai dubitato delle sue parole, era proprio un attore nato.

Avevo come l’impressione che anche mio padre, in piedi alla mia destra, stesse per mettersi ad applaudire per la sua bravura.

-E dove alloggiava quando non aveva lavori da svolgere per Rydell?- Il giudice compreso sembrava essersi convinto della risposta precedente di Dave.

-In una specie di dormitorio.- Spiegò, facendomi spalancare la bocca. Ma era impazzito?! Cosa gli veniva in mente di nominare il dormitorio? Di sicuro gli avrebbero chiesto la sua collocazione e avrebbe messo nei casini Kim e Kevin!

Guardai mio padre allarmata, ma lui attese fiducioso il resto della dichiarazione di Dave.

-Sareste quindi in grado di dirci dove si trova.-

Ecco! E adesso?

-Certo. Temo però che sarebbe completamente inutile visto che è stato bruciato.-

Bruciato? Ma certo!

Mi imposi di non sorridere per evitare di smascherare tutta la messinscena. Riusciva sempre a cavarsela con spiegazioni brillanti il mio Dave.

Il giudice borbottò un’incomprensibile protesta.

-Può accertarsene lei stesso, non ha letto i giornali in questi giorni?- Il sorriso di Dave era tremendamente amichevole, solo io probabilmente avvertivo la nota pungente del suo tono di voce.

Riflettei sulle parole dei giornali di quegli ultimi sei giorni e…oh cazzo! L’incendio! Una casa disabitata fuori città era stata bruciata! Ma come…?

Nascosi un sorrisetto dietro la mia mano. Kevin e gli altri ci avevano di nuovo messo il loro zampino.

Le labbra dell’uomo seduto di fronte a noi si allinearono contrariate.

-Signorina Lowell,- Mi chiamò di nuovo, girandosi deciso verso di me.

-Più agenti sostengono di aver visto lei e David Woldrich in atteggiamenti piuttosto intimi, conferma?-

Cazzo. Chi diavolo aveva parlato? Kirk?  

Il cuore iniziò a battere furioso nel petto, martellava talmente forte che sembrava essere impazzito.

Oddio, oddio. Cosa avrei potuto dire?

-Non credo questi siano affari suoi.- L’intervento di Dave fu un sollievo per me, ma  innervosì parecchio il vecchio petulante.

L’espressione del mio ragazzo ora era tutt’altro che amichevole, sembrava furiosa.

-Signor Woldrich è pregato di non intervenire se non interpellato.- Si rivolse di nuovo a me. –Dunque è vero, signorina Lowell?-

Mi morsi nuovamente il labbro. Non l’avrei data vinta a quel vecchiaccio del cavolo. -Sì, ma non vedo che cosa c’entri questo.- Ribattei decisa.

-C’entra molto invece. Qualsiasi donna sarebbe disposta a dichiarare il falso per amore, lei non crede?- Si sporse di poco dal suo posto d’onore e mi sorrise in modo disgustosamente viscido.

-Devo dedurre che lei stia mettendo in discussione la veridicità delle mie parole.- Lo accusai torva, -Non è il mio caso comunque Vostro Onore.-

-Sarebbe disposta a giurarlo signorina?- Chiese quasi con gentilezza.

-Certamente.- Annuii per dare più importanza a quella semplice parola.

Giurare il falso non era il massimo, ma non avrei mai detto la verità in quel tribunale. Avrei aiutato Dave anche a costo di dover giurare sulla mia vita se necessario a convincere il giudice.

-Molto bene, può andare, non ho altro da chiederle.-

Con un piccolo inchino della testa, mi congedai dal mio posto e mi diressi verso mio padre. 

Lo studiai attentamente in volto e, quando mi sorrise, capii di essere riuscita in quell’impresa. Era andata. Ero riuscita a mentire senza dare nell’occhio. Speravo solo che il giudice mi credesse e soppesasse bene le nostre dichiarazioni.

Ma vicino a mio padre ed osservando il sorrisetto che si era formato sulle labbra di Dave, sentivo che sarebbe andato tutto per il meglio.

 

 

David’s pov

 

Una pausa. Il giudice aveva detto che ci sarebbe stata una pausa. Sapevo benissimo che quella parola poteva significare solo una cosa; stavano decidendo il verdetto. Come mi avrebbero giudicato? Colpevole o innocente? Mi sembrava di vivere in uno di quegli schifosi telefilm da quattro soldi, speravo che il finale fosse lo stesso, buonista e scontato.  

Non avevo mai visto un tribunale prima di allora…anzi sì, ma solo nel film “L’esorcismo di Emily Rose”, film che non ero riuscito nemmeno a godermi per via delle urla spaventate del mio amico Phin. Era peggio di una ragazza.

Ripensare ai miei amici mi fece sorridere malinconicamente; chissà se sarei riuscito a vederli di nuovo.

Kim aveva risposto “noi” alla mia domanda muta quando era venuta a trovarmi, avrei trovato loro fuori una volta uscito. Lo speravo davvero.

Mi trovavo nel corridoio del tribunale, in piedi –troppo nervoso per sedermi- in attesa di sentire il richiamo di Lowell per rientrare in aula. Allison era dovuta restare dentro, suo padre aveva detto che se il giudice l’avesse vista parlare con me avrebbe potuto pensare che stessimo confabulando qualcosa. E visto che già pensava che lei avesse mentito per me, non sarebbe stata affatto una buona cosa.

Peccato. Stavo morendo dalla voglia di abbracciarla e di sentirla di nuovo vicino a me.

Era stata fantastica in aula, aveva mentito benissimo la mia Allie. Sorrisi; aveva imparato dal sottoscritto a mentire così bene evidentemente.

Un flash abbagliante mi fece indietreggiare sbigottito. Una donna di fronte a me non la smetteva di fotografarmi e la cosa era a dir poco irritante.

-Chi diavolo…?- Feci per parlare, ma venni brutalmente interrotto.

-Sorridi tesoro, verrai benissimo.- Cinguettò quella lasciando ricadere la macchina fotografica –attaccata al collo da una cordicella- sul petto.

Prese poi un piccolo block notes ed iniziò a scribacchiare velocissima qualcosa.

-David Woldrich,- Iniziò fissandomi curiosa –I miei lettori accaniti, così come tutta New York, vogliono sapere,- Gli occhi si illuminarono improvvisamente di un bagliore inquietante, -Cosa ti aspetti che decida il giudice? È vero che hai accusato i tuoi genitori di tentato omicidio? Che cosa mi dici di Allison Lowell? È vero che state insieme? Che cosa ne pensa suo padre di questo?-

-Co-Cosa?!- Domandai incredulo. E quella da dove cazzo era spuntata? E come cazzo sapeva tutte quelle cose?!

Stavo per mandarla gentilmente affanculo, quando l’arrivo di due sbirri precedette le mie intenzioni.

-Signorina, dobbiamo chiederle di uscire.- Disse uno dei due prendendola per il braccio.

-Che cosa ci fa qui una giornalista? Come ha fatto ad entrare?- Commentò l’altro, trascinandosi dietro la donna che intimava loro, strillando peggio di una cornacchia, di lasciarla andare.

Assurdo! Quella donna pensava davvero che avrei raccontato i cazzi miei così, al primo che passava?!

-Preparati ragazzo, perché la tua storia fa gola, i giornalisti faranno a gara per accaparrarsela per primi.- Mi confidò uno sbirro lì vicino, ridacchiando divertito.

-Il loro appetito non verrà saziato.- Fu l’unica cosa che dissi non distogliendo il mio sguardo ostile da quella donna in lontananza.

Il rumore della porta alle mie spalle mi fece sobbalzare agitato.

Feci un respiro profondo; era giunto il momento della verità. Frase fatta da film vero, ma esprimeva esattamente la situazione. Situazione tragica. Estremamente tragica. Ok, basta frasi masochiste, così non mi aiutavo a tranquillizzarmi.

Dovevo essere….-mi sforzai di pensare a quella parola-…ottimista. Come Allison, come Kim, come Kevin…se fossero stati lì con me mi avrebbero detto di piantarla di fare il solito pessimista rompicoglioni.

Rientrai in aula e mi accomodai tranquillo sulla sedia, alzando lo sguardo per osservare il giudice in attesa della sua sentenza.

Andò avanti a parlare per almeno dieci minuti, citando cose che non c’entravano assolutamente niente con quella storia, poi, quando pensavo seriamente di alzarmi e di andarmene, aprii una busta e si preparò finalmente per leggere quel cavolo di verdetto.

Il mio sguardo andò immediatamente ad Allie, la mia Allie, che mi fissava con occhi determinati e decisi. Lei era decisamente molto più brava di me ad essere ottimista.

Era incredibile come, nonostante apparentemente fossi spavaldo e sicuro, avessi bisogno di vedere i suoi occhi per avere fiducia in quella causa, già persa in partenza a mio parere -zitto pessimismo del cazzo!-, quasi avessi avuto bisogno di sentirmi rassicurato.

Com’era? Ah sì, la speranza. Dovevo sperare e avere fiducia. Come gli illusi? No, come la mia Allie.

Deglutii nervoso e incrociai le braccia al petto per fermare le mani che iniziavano pian piano a tremare.

Cazzo. Dovevo calmarmi. Aveva ragione Kevin a dire che imparare qualche tecnica di yoga non mi avrebbe fatto male. Ma…andiamo! Lo yoga era così patetico, come si poteva considerare un vero e proprio sport?

Stavo vaneggiando sì, fortunatamente dall’esterno mi vedevano completamente calmo e paziente, o almeno lo speravo. Se fosse trasparito quell’attimo di fuggevole pazzia non sarebbe stato il massimo.

-Non vi è quindi dubbio che il ragazzo sia solo una vittima di tutta questa triste faccenda, riguardante i signori Lois e Greg Woldrich e Johnatan Rydell.- Proseguì il giudice imperterrito.

Ecco, quella frase ero sul punto di contestarla, ma mi morsi le labbra più volte con forza per evitare di farlo. Dovevo mettere a tacere l’orgoglio.

Stava andando come avevo previsto inizialmente, stavo facendo la figura della povera e patetica vittima. Io una vittima? Stavo per mettermi a ridere!

Il giudice andò avanti e quando iniziò a parlare di “Ogni accusa di omicidio sciolta”, pensavo quasi di cadere dalla sedia per la sorpresa.

Avevo sentito bene? L’accusa era stata sciolta?

Il cuore mancò un battito, spaventato all’idea che tutto quello potesse essere solo un sogno.

Mi ritrovai a sorridere come un emerito idiota, mentre il vecchio andava avanti a dire cose fin troppo buone sul mio conto. Non avrei mai pensato che quello stronzo di un giudice alla fine avrebbe detto cose del genere, sembrava odiarci.

Mi girai verso di lei ancora con quel sorriso gioioso stampato in faccia, sorriso che sicuramente impallidiva se messo a confronto con il suo che era a dir poco raggiante, accompagnato da alcune piccole lacrime che le rigavano il viso stupendo.

Il resto delle parole del giudice quasi non le sentii preso com’ero a contemplare il viso della mia ragazza. La Mia Ragazza. Lo era e lo sarebbe stato. Avevo un futuro, “noi” avevamo un futuro. E in quel momento mi bastava solo sapere quello.

 

Mark’s pov

 

Non ne potevo più di tutta quella faccenda, stavo seriamente uscendo di testa.

Ovunque mi girassi per strada, c’erano i manifesti dell’arresto di Lois e Greg Woldrich e la faccia del loro tanto “adorato” figlioletto.

Adorato; quella parola bastava a mandarmi in bestia. Non da me di certo. L’unico che vedeva in quella faccia d’angelo un vero e proprio demonio sembravo essere io. I telegiornali non parlavano d’altro, il “povero” ragazzino scappato di casa a dodici anni dopo essere quasi stato ucciso dai due orchi cattivi.

Inconcepibile! Quasi veniva considerato come un eroe quello stronzo!  

Fortunatamente la libertà di parola non era stata soppressa del tutto e c’era ancora chi sosteneva –e aveva tutto il mio appoggio- che il ragazzo se la fosse cavata solo grazie al suo rapporto sentimentale con la figlia del Capo della polizia di New York. Un caso che si fosse salvato? Alcuni giustamente pensavano di no.

Schifoso poliziotto corrotto. Come poteva permettere che Woldrich si sbattesse così la figlia? Patetico.

Buttai nella spazzatura l’ennesimo quotidiano riguardante quello schifoso bastardo che non solo mi aveva rubato la ragazza, ma mi aveva anche ridotto in quello stato pietoso. Quasi mi era venuto un colpo quella sera quando avevo visto i suoi amichetti venire verso di me.

 

Stavo camminando tranquillamente per strada, di ritorno da un’uscita con alcuni miei vecchi amici.

Il rumore di una macchina mi fece fermare di botto. Non tanto per il rumore, quanto per la sgommata che aveva fatto frenando, proprio dietro di me.

Dalla macchina scesero cinque ragazzi, notai appena di sfuggita la presenza di una sesta persona in macchina. Già il fatto che viaggiassero in sei in una macchina a cinque posti non mi sembrava molto…sicuro e legale.  

-Marcus Heinrich?- Domandò uno dei ragazzi appena scesi, con voce melliflua.

-Sì.- Ribattei aggrottando la fronte perplesso. Che volevano da me? Non avevo mica tempo da perdere con loro!

-Se non ti dispiace vorremmo parlare un po’ con te…- Pian piano i ragazzi si stavano avvicinando sempre di più e potei notare un sorrisino quasi compiaciuto dipinto sul volto di quello che aveva parlato.

Non mi sembrava nuova la sua faccia, l’avevo già visto da qualche parte, ma non ricordavo bene dove.

-Non ho tempo da perdere con voi.- La mia sicurezza  mi stava abbandonando, non mi piacevano per niente i loro sguardi. Erano come quelli di un leone pronto a mangiare la sua preda.

-Oh io invece credo di sì.- La voce di un altro di quei tipi arrivò dalle mie spalle, facendomi sussultare spaventato.

Un qualcosa di affilato, puntato sulla mia schiena, iniziò seriamente a farmi sudare.

-O-ok ragazzi, parliamone.- Cercai di trattare impaurito. Con orrore notai che non c’era nessuno nei paraggi, nessuno a cui chiedere aiuto. Era stato stupido da parte mia imbucare quella via deserta di New York di notte.

-Di cosa Heinrich?- Chiese annoiato il ragazzo di prima, sistemandosi bene le pieghe della camicia con nonchalance.

-N-Non è leale….voi siete in cinque…- La voce iniziò ad incrinarsi. Oddio mi stava venendo da piangere.

-E allora? Chi se ne fotte, la lealtà è noiosa.- Quel ragazzo era a dir poco inquietante, più che altro perché continuava a sorridere mentre parlava, il ché lo rendeva ancora più minaccioso.

-Nemmeno fare la spia mi sembra leale.- Mosse il dito indice avanti e indietro come a rimproverarmi, chiaro segno che mi stesse sfottendo.

Ero troppo impaurito per recepire appieno le sue parole però.

-Volete soldi? Prendeteli, lasciate che io prenda…- Feci per prendere il portafogli, ma il coltello dietro di me premette di più sulla schiena, facendomi male.

-Non vogliamo i tuoi luridi soldi pezzente.- Non riuscivo a vedere bene in faccia il ragazzo dietro di me che parlava con voce sadicamente divertita.

-No, decisamente no.- Concordò quello che sembrava essere il capo.

Si avvicinò a me che nel frattempo avevo iniziato a tremare come una foglia. Merda! In cinque contro uno, già quando facevo a botte con una sola persona ero piuttosto scarso, ma contro cinque! E per di più armati!

Non riuscii a formulare altri pensieri perché un colpo ben assestato in faccia dal ragazzo che mi stava di fronte, mi fece cadere indietro. Fortunatamente il tipo dietro di me si era spostato appena in tempo per evitare di accoltellarmi mentre cadevo.

Subito si chiusero in cerchio intorno a me ed iniziarono a prendermi a calci con violenza su tutte le parti del corpo.

Vedevo solo i loro calci arrivare da tutte le parti, era un vero e proprio incubo.

Reagire sarebbe stato completamente impossibile ed inutile, così mi limitai semplicemente a fare il possibile per proteggermi il viso con le mani, subendo colpi decisamente forti sul resto del corpo.

Un calcio più forte assestato sulla schiena mi fece urlare di dolore; ero quasi sicuro che si fosse rotto qualcosa.

Andarono avanti per un tempo che mi sembrò infinito, poi, quando fui certo di sanguinare da ogni parte del corpo, si interruppero.

-Così impari bastardo.- Fu la frase divertita che uscì dalle labbra del loro “capo”.

Imparo? Imparo cosa? Mi chiesi confuso e sofferente.

Di sfuggita notai la sesta persona seduta in macchina; era una ragazza dai capelli lunghi e biondi. Non appena si voltò verso di me, le sue labbra si distesero in un ghigno sadico e compiaciuto.

Un angelo. Sembrava un diabolico angelo. Forse ero già morto e finito in Paradiso. O all’Inferno?

Rimasi a terra per un periodo di tempo indeterminato, finché alle prime luci dell’alba, mosso dalla rabbia verso quei bastardi che mi avevano massacrato, non mi alzai per dirigermi verso la stazione di polizia più vicina, quella di Harrison Lowell.

 

 

L’avessi avuto davanti a me quel bastardo che mi aveva massacrato di botte…! E Woldrich! Me l’avrebbero pagata tutti e due quei grandissimi figli di puttana!

Facevano tanto i gradassi in gruppo, presi da soli di sicuro erano solo dei codardi! Woldrich aveva avuto solo fortuna quando mi aveva colpito quel giorno davanti alla scuola. Una fortuna che non si sarebbe ripetuta di certo se ci fossimo incontrati di nuovo!
Allietato da quel pensiero, mi diressi in bagno con l’intento di farmi una doccia rinfrescante. Ci voleva proprio, tutte quelle cazzate sullo stronzo mi avevano fatto innervosire parecchio!

 

 

Allison’s pov

 

Libero! Libero, libero, libero! Dave era libero! Avevo pianto di gioia per giorni, rischiando seriamente di farmi odiare da tutte le persone che avevo intorno.

David era stato rilasciato due giorni dopo la fine del processo ed il mio abbraccio stritolante lo aveva fatto ridere come non rideva più da tempo.

-Ti amo.- Singhiozzai al limite della decenza. Stavo esagerando forse, ma non riuscivo a smettere di piangere dalla gioia, non mi sembrava vero, non ero mai stata così felice in tutta la mia vita! Forse sì, solo quando era nato mio fratello, ma quel momento lo eguagliava alla grande!

-Anch’io sciocca. Ora smettila di piangere però, o verrai male sui giornali.- Ironizzò stringendomi forte a sua volta.

Risi. Eh già, i giornali. In quegli ultimi due giorni la stampa sembrava essere completamente impazzita, pubblicava articoli e articoli su Dave e me. Quasi la nostra storia fosse stata alla pari di quella fra Brad Pitt e Angelina Jolie!

La cosa che mi rese ancora più entusiasta fu vedere lo sguardo orgoglioso e soddisfatto di mio padre. Sembrava stesse condividendo pienamente la nostra gioia, sembrava essere felice solo nel vedere me felice e di quello gli sarei stata eternamente grata.

Alcuni giornali avevano parlato male anche di lui, ma non si era scomposto più di tanto; alla stampa aveva dichiarato che il processo si era svolto correttamente e che Dave era stato rilasciato legalmente, senza favoritismi da parte di nessuno. Il mio eroe indiscusso? Mio padre ovviamente!

 

****

 

David’s pov

 

Ancora non capivo perché Lowell mi avesse chiesto di passare da casa sua. Certo, non che avessi chissà quanti altri posti dove andare, però non riuscivo lo stesso a capire quale fosse la “faccenda importante” di cui voleva parlarmi.

Mi sedetti sul divano al cenno stranamente gentile della signora Lowell di accomodarmi.

Guardai Allison, inarcando il sopracciglio curioso, ma lei sembrava saperne quanto me.

-Ti starai di sicuro chiedendo perché ti ho fatto venire qui.- Iniziò Harrison sedendosi sulla poltrona di fronte a me.

Beh sì, in effetti…

Attesi in silenzio paziente, alzando di poco il mento per esortarlo a continuare.

-Dato che sei ancora minorenne dovresti passare questi 10 mesi in una comunità, in attesa di diventare maggiorenne…oltretutto sarai sorvegliato dalla polizia per i prossimi 5 mesi, per evitare che Johnny Rydell cerchi di mettersi nuovamente in contatto con te.- Spiegò professionale.

La faccenda della sorveglianza l’aveva accennata il giudice sì, anche se ero più che si sicuro che mi tenessero d’occhio per sicurezza, per mancanza di fiducia, non per la mia incolumità.

Per quanto riguardava la faccenda della comunità… -Cosa?!- Protestai con voce stridula. Ma stavano scherzando?! Il giudice non aveva parlato di nessuna comunità!

-Ho proposto un’alternativa al giudice,- Proseguì tranquillo, ignorando la mia reazione adirata, -Un’alternativa che ha approvato e che ho intenzione di esporre anche a te.-

Feci un respiro profondo per calmarmi. Yoga, yoga. Dovevo iniziare a farlo seriamente.

-Quale?- Domandai aggrottando appena il sopracciglio.

-Io e mia moglie ormai abbiamo capito che cercare di dividerti da nostra figlia non avrebbe senso…- Guardò la moglie, che annuì a conferma delle sue parole, -Così preferiremmo tenerti d’occhio noi.-

Spalancai la bocca sorpreso e la mia stessa espressione fu proiettata sul viso di Allison.

-Dove volete arrivare?- Chiese lei perplessa.

Dovevo aver capito male. Sicuramente avevo capito male.

-Abbiamo proposto, come alternativa alla comunità, che tu venga a vivere qui da noi David.- Annunciò Harrison serissimo.

Boccheggiai per un periodo di tempo indeterminato. Ci misi parecchio a riprendermi, ma lo feci prima di Allison che sembrava aver contratto la mia stessa reazione “boccheggiante”, ma per più tempo.

-Siete…seri?- Domandai stranito. Quasi sicuramente era una Candid Camera.

-Più serio di così.- Osservò Lowell con una scrollata di spalle, -La scelta è solo tua. Stare qui con noi sarebbe solo un bene per te. Potresti riavere la tua vita normale, frequentare la scuola, avere una casa accogliente in cui vivere…-

Non mi sembrava vero. Nessuno era mai stato così…gentile con me. Perché lo era poi? Dopo tutti i guai che gli avevo causato, dopo tutti i casini in cui lo avevo messo, tutte le accuse di favoritismo che gli avevano riversato addosso per causa mia…? Perché?

-Oddio sì!- Allison vicino a me sembrava essersi ripresa. –Sarebbe bellissimo!- Mi abbracciò talmente veloce che quasi non la vidi.

Lowell storse appena il naso. –Ecco ci sarebbero alcune cose da precisare. Sotto questo tetto niente sesso sia chiaro!- Precisò in tono autoritario.

Una smorfia involontaria si dipinse sul mio volto. Quella sarebbe stata una condizione molto dura da rispettare.

-Papà!- Protestò Allie, staccandosi di poco da me e guardando indignata il padre.

-Non dovrete mai trovarvi nella stessa stanza da soli,- Proseguì incurante delle proteste imbarazzate della figlia, -Mio figlio Nicky ha l’autorizzazione a muoversi in simultanea con voi. Si assicurerà che non restiate da soli in nessuna camera…- Detto quello si voltò verso le scale, dove fece capolino un nanerottolo; il fratellino di Allie, dedussi.

-Almeno in cucina possiamo restarci senza controllo?- Osservò pungente Allie, lanciando occhiate di fuoco al fratello che se la rideva.

-In cucina sì…- Lowell si grattò il mento pensieroso, prima di sporgersi in avanti con sguardo terrorizzato. –No in cucina no! C’è il tavolo come superficie piana!-

Involontariamente mi venne da ridere e, quando Allison se ne accorse, mi guardò male. –Non dargli corda!- Replicò imbronciata.

-Ok, scusa.- Alzai le mani in segno di resa, non riuscendo a sopprimere del tutto quel sorrisetto. Quell’uomo, per quanto strano, era divertente, era attaccato alla figlia in modo quasi ossessivo. Era comprensibile però; le voleva bene.

-Tutto chiaro?- Domandò Lowell in mia direzione.

-Più chiaro di così.- Ribattei ironico.

Il bambino si accinse a parlare per la prima volta durante quella strana conversazione. –Ti tengo d’occhio.- Mi disse, con un tono di voce e un’espressione da bambina di The Ring.

Annuii e mi morsi il labbro per evitare di scoppiargli a ridere in faccia; povero moccioso, lo avrei smontato.

-Bene. Se accetti, dovrai solo firmare qui.- Lowell mi porse un foglio che io non esitai a firmare. Centomila volte meglio la famiglia di Allison che una comunità.

Certo sarebbe stato difficile vivere con lei dovendo trattenersi in quel senso. Ma il fatto che avessi accettato, non significava mica che avrei rispettato quella restrizione…

I bambini si potevano comprare, quale bambino al mondo non avrebbe voluto un videogioco per la Play?

-Ehy, Nicky.- Lo chiamai mentre mi mostrava quella che sarebbe stata la mia camera –non molto distante da quella di Allie, osservai-.

Lui si girò a guardarmi in attesa. –Che vuoi?- Scontroso il moccioso.

-Ti piace la PlayStation?- Domandai sorridendo sornione.

I suoi occhi brillarono di gioia. –Oh sì!-

-Hai mai giocato a Gta?- Mi finsi interessato e partecipe alla conversazione, quando il mio scopo era solo quella di “ruffianarmelo” ben bene.

-Sì lo adoro! È una figata! Hai visto Nico come ruba le macchine?!- Si esaltò gesticolando in continuazione.

-Sì, forte. Devi sapere che io una volta ho fatto come lui, ho rotto il vetro di una macchina e sono riuscito a rubarla. E sono andato anche ad un sacco di feste in barca.- Ammiccai, inarcando appena il sopracciglio.

Mi guardò come un diabetico poteva guardare un bigné alla crema. Gli occhioni erano precisi identici a quelli del gatto di Shrek. –Davvero? Fooorte!!! Sei un mito! Ma come hai fatto?! I colleghi del mio papi non ti hanno mai beccato?-

Hn, bambini…! Bastava poco per entusiasmarli. 

-No. Vieni che ti racconto?- Proposi divertito.

-Sììì! Se lo sapesse il mio amico Lewis! Non mi crederebbe mai! Ma dimmi, hai visto come Nico tante ragazze in bikini alle feste in barca?-

Ridacchiai, scuotendo di poco la testa. Quel bambino era molto più sveglio di quanto pensassi. Sarebbe stato perfetto come mio discepolo…anche se il sottoscritto non lo batteva; io il mio primo bacio lo avevo dato prima di lui. Soddisfazione personale la mia.

-Ma certo!- Risposi, facendogli l’occhiolino. Tutte puttane ovviamente, ma c’erano le ragazze in bikini.

E così iniziai ben bene a lavorarmi il moccioso come amico, non ci sarebbe voluto molto perché mi desse il via libero con la sorella…

 

 

 

*To be continued...*

 

Non so davvero in che modo scusarmi per questo ritardo stratosferico…Avevo detto che avrei tardato di qualche giorno, non di due settimane…sono veramente mortificata, mi dispiace infinitamente >.<

Il fatto è che in questi giorni in casa non c’è un clima piacevole fra i miei, così ho cercato di uscire il più possibile per distrarmi. Tra uscite e studio sono riuscita a stare pochissimo al pc…inoltre mi sono un po’ demoralizzata e abbattuta; mi sono venuti un sacco di dubbi su questo capitolo che continua anche adesso a non convincermi…è il penultimo capitolo e volevo fosse migliore di come è venuto, non volevo che vi deludesse e spero che non lo abbia fatto…non troppo almeno…

Scusate, la smetto di assillarvi con i miei soliti noiosi monologhi xD

Come avete visto alla fine ho inserito anche il pov di Mark, un pov esterno alla vicenda mi è servito alla fine!

Che cosa ne pensate della soluzione finale? È un happy ending un po’ buonista e scontato forse, ma ho sempre messo in chiaro fin dall’inizio che questa storia avrebbe avuto un lieto fine :P

Comunque, il prossimo capitolo sarà l’ultimo, l’epilogo. Ci saranno il famoso pov di Angela ed il famoso ballo scolastico. La scelta di Kevin? Ancora non la so nemmeno io, credo rimarrò indecisa fino all’ultimo xD

Con il prossimo pubblicherò anche –se vorrete- il prologo o primo capitolo (devo ancora decidere :P) del seguito. I protagonisti saranno sempre Allison e David.

Il seguito parlerà della loro vita sotto lo stesso tetto –cosa per nulla semplice; di litigate e incomprensioni ce ne saranno parecchie- e della vita scolastica di entrambi. Il passato di Dave riemergerà più volte e metterà un po’ in crisi il loro rapporto…

Ci sarà un nuovo personaggio femminile che farà ingelosire non poco Allie, ma anche un personaggio maschile che farà innervosire molto il nostro Dave.

Io lo scriverò comunque un seguito –o almeno ci proverò- se vorrete leggerlo sarò più che felice di pubblicarlo =)

Detto questo credo di aver concluso…anzi no! Mi dispiace per la scena del “processo”, fa un po’ schifo…non essendo mai stata in un’aula di tribunale non sapevo bene come descriverla…

Ok, ho finito…concludo scusandomi ancora tantissimo per il ritardo, voi siete MERAVIGLIOSE a seguirmi e a sostenermi, questo ritardo proprio non ve lo meritavate >.<

Un grazie speciale va anche alle ragazze del mio forum che mi hanno tirato su il morale in questi giorni un po’ grigi ;)

Vi mando un bacio grandissimo e vi ringrazio ancora per il vostro appoggio.

Bec

 

Ci tengo tantissimo a ringraziare; Sabry87, Aislinn_05, lilyjuve, charlie_4ever_, sono_io, DarkSwan, pinklady1986, sbrodolina, Myrhiam, rossy87 e Panna_ per aver votato questa storia al concorso “Storia con i migliori personaggi originali”, permettendole di arrivare alla seconda fase! GRAZIE infinite ragazze, senza i vostri preziosi voti non sarebbe mai passata! Mi sono letta tutti i vostri giudizi con gli occhi lucidi per la commozione*_*

 

- Il nuovo contatto facebook che ho creato appositamente per mettere spoiler sulle mie storie o per farmi contattare per qualsiasi cosa –a me farebbe piacerissimo conoscervi^^- ; non sapevo cosa fare l’altro pomeriggio e l’ho creato xD

-Il blog, dove ho già postato le schede dei personaggi e dove più tardi posterò l’inizio del capitolo 25 ;)

-Il FORUM che alcune mie amiche fantastiche hanno creato per la mia storia e dove più tardi posterò l’inizio del cap 25 più qualche altro spoiler :D

Iscriversi a forum community è semplicissimo; mi farebbe davvero piacere chiacchierare un po’ con voi lì! Oltretutto se state scrivendo qualcosa anche voi, potrete pubblicizzarlo^^

Dimenticavo, per essere abilitati alle sezioni protette bisogna presentarsi nella sezione Welcome =)

 

-Il primo capitolo alternativo della storia, scritto dal pov di Dave

 

-La mia storia Tra l'odio e l'amore c'e la distanza di un bacio che fa schifo, come ogni cosa scritta da me del resto ù_ù

 

 

*Risposte alle recensioni*

 

sbrodolina: Ciao Manu!!! Ti assicuro che non era assolutamente mia intenzione farti allagare la tastiera con la storia di Dave :P

Sono felicissima che la sua storia ti sia piaciuta così tanto*_* Ci ho pensato per settimane e scriverla non è stato semplice, per questo sapere di aver scritto qualcosa di decente è una grande realizzazione per me!

I Woldrich sono dei veri e propri mostri sì, dei pazzi, fortunatamente fermati in tempo dalla polizia.

I vari indizi trovati da Allison si sono rivelati utili come hai visto dall’inizio del capitolo; fortunatamente il sangue ed il cacciavite sono stati usati a tutti gli effetti come prove per incastrarli.

Come ti è sembrato in questo capitolo il processo? Il pov di Mark? E il “lieto fine”? Spero davvero che non abbiano deluso le tue aspettative >.<

Ogni volta leggere i tuoi complimenti mi fa piangere come una fontana dalla gioia, grazie*___* A quanto pare siamo brave entrambe a farci piangere a vicenda xD

Ti ringrazio infinitamente per la recensione e per il supporto in forum carissima!!! Un megabacione!!! Bec

 

 

_Chiaraa: Ciao Chiara!!! Io tutto bene diciamo grazie =) te invece?

Spero di non averti fatto trascurare qualcosa di importante di scuola per colpa dello scorso capitolo :P

I Woldrich sono stati dei veri mostri sì a prendersela con un Dave ancora bambino >.< Fortunatamente alla fine come hai visto da questo cap hanno fatto la fine che meritano. Dave non si è vendicato personalmente su di loro, anche se lo avrebbe fatto più che volentieri! ;P

Sono contenta che il dialogo fra Kevin e Dave ti abbia fatto divertire :D Kevin riesce sempre a sdrammatizzare le situazioni ;)

Ti ringrazio davvero per tutti i tuoi complimenti carissima! Hai ragione, mi conosci già bene, penso di non meritarmelo assolutamente un monumento xD

Mi dispiace tantissimo per questo ritardo nell’aggiornare, spero che ne sia valsa la pena di attendere per questo capitolo >.< Come ti è sembrato? Ha deluso le tue aspettative? Spero davvero di no…

Un bacione grande, grazie mille per la recensione! Bec

 

 

selena_14: Ciao Sel!!! Il padre di Allie pian piano inizia a farsi delle fan mi sa xD Beh indubbiamente è migliorato parecchio, è riuscito a capire l’amore che c’è fra i due, soprattutto ha capito che quello di Dave è veramente sincero.

I Woldrich sono degli stronzi sì, alla storia della vernice non ci ha creduto nessuno ù_ù Fortunatamente hanno avuto quello che si meritavano ;)

Spero di non averti delusa con questo capitolo >.< cosa ne pensi?

Eh già, la scuola è letteralmente massacrante in questo ultimo periodo, non vedo l’ora che finisca >.<

Un bacione grande cara! Grazie mille per la recensione, Bec

 

 

Lucy_Scamorosina: Ciao Lucy!!! Non ti preoccupare assolutamente per lo scorso capitolo, l’importante è che ti sia piaciuto ;)

I Woldrich sono dei bastardi sì, ma in questo capitolo hanno fatto finalmente la fine che si meritavano :P

Ahahahah, Kevin serve sempre a tirare su il morale anche nelle situazioni più drammatiche, lui e la sua fissa per l’abbigliamento xD

Ti ringrazio tantissimo carissima per i tuoi complimenti*_* Ora che so che scrivi così bene poi, valgono il doppio!!! E a proposito della tua storia, ti chiedo ancora scusa per non aver recensito, sono un disastro >.< Devo ancora leggere il capitolo che mi hai mandato…appena avrò finalmente postato questo cap correrò a rimediare ;)

Sì sono del 92 =) Le tue parole mi fanno tantissimo piacere; hai proprio ragione a dire che ci sono ragazzi che non sanno nemmeno scrivere, che non sanno nemmeno quando mettere l’ ”H” al verbo avere -.- Cose che si imparano alle elementari, bah >.<

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e non ti abbia delusa >.< Grazie mille per la recensione, un bacione grande! Bec

 

 

Punk936: Ciao Gio!!! Sono contenta che la storia di Dave ti abbia fatto emozionare così tanto, soprattutto sono contenta di essere riuscita a far odiare i Woldrich :D Sono degli stronzi sì, fortunatamente in questo capitolo hanno avuto quello che si meritavano!

Sì, Dave alla fine è riuscito a crescere “normalmente” per fortuna, nonostante l’infanzia triste =)

La scusa della vernice era davvero pessima, proprio tirata in ballo all’ultimo ù_ù infatti mi è venuta così mentre scrivevo xD

Ahahahahah, Kevin era il punto forte del capitolo! Fortuna che c’è lui a sdrammatizzare le situazioni con le sue fisse per i vestiti :P

Il padre di Allie si è riscattato ancora di più in questo capitolo ;) Come ti è sembrato il suo comportamento? La sua proposta finale?

Alla fine Mark è stato menato per bene –credo- in questo capitolo xD Ci ho provato un sadico gusto nello scrivere quel pezzo :P

Mi dispiace averti fatto aspettare così tanto per questo capitolo, spero ne sia valsa la pena >.<

Un bacione grandissimo! Grazie mille per la recensione! Bec

 

 

kiki_SeM: Ciao Sara!!! Mi fa piacere che lo scorso capitolo sia stato apprezzato*_* Eh già, il padre di Allie è migliorato pian piano sempre di più ;) In questo credo si sia riscattato completamente :D

Alla fine il pov di Mark l’ho scritto, ma non mi sembra sia venuto molto bene >.<

Spero che questo capitolo non ti abbia delusa =(

Un bacione grande, grazie mille per la recensione e per i complimenti! Bec

 

 

freyja: Ciao cara!!! Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, nonostante fosse solo di passaggio =)

Il cacciavite è stato ritrovato perché era molto distante dalla casa, in mezzo al verde, quindi nessuno ci è mai andato a toglierlo di lì. Spero con questo capitolo di aver chiarito i tuoi dubbi =)

Alla fine il padre di Allie non può far altro che accettare la cosa; Dave è davvero innamorato di lei -lui stesso se n’è reso conto- e la figlia non lo perdonerebbe mai se li ostacolasse. Nel prossimo capitolo ci sarà comunque l’ultimo pov di Harrison che spiegherà un po’ i suoi pensieri ;)

Non sono una scrittrice professionista, no, ma come hai detto tu per me è importantissimo riuscire a far emozionare chi legge :D Spero di esserci riuscita anche con questo capitolo >.<

Un bacione grandissimo! Grazie infinite per la recensione, Bec

 

 

_Kairi90_ : Ciao!!! Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto!

La storia di Dave è molto triste sì, ma alla fine con questo finale un po’ si è riscattato ;)

Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Un bacione grande! Bec

 

 

DarkSwan: Ciao!!! Io non mi stancherò mai di ringraziarti per i tuoi complimenti*_* Grazie, sono felicissima che la mia storia ti stia piacendo così tanto!

La storia di Dave è molto triste sì >.< ma alla fine si è riscattato, ora può avere una vita un po’ più normale ;)

Ci ho pensato al seguito sì, però non so se sarebbe molto gradito xP Magari risulterebbe noioso…

Oddio biologia!! Io fortunatamente ho finito di farla l’anno scorso, la odiavo! Dai che ormai quest’anno è finito! Non vedo l’ora che sia estate xD

Mi dispiace per averti fatto aspettare così tanto per questo capitolo, spero ne sia valsa la pena!

Un bacione grande, grazie mille per i complimenti e per la recensione! Bec

 

 

silvietta_in love4ever: Ciao tesoro!!! Non scusarti assolutamente per nessun ritardo, io sono in ritardo cronico con tutto ormai >.<

Il padre di Allie finalmente si è riscattato, in questo capitolo ha finalmente capito che cercare di dividere i due sarebbe inutile ;)

I Woldrich hanno avuto più o meno quello che si meritavano alla fine e Dave si è riscattato con questo finale ;) O almeno credo xD

Spero davvero che ti sia piaciuto tesoro >.<

Un bacione grande, grazie mille per i complimenti e per la recensione!!! Bec

 

 

Alexis_edina: Ciao cara!!! Non ti preoccupare assolutamente per lo scorso capitolo, l’importante è che ti sia piaciuto ;)

Il padre di Allie alla fine si è dovuto arrendere all’evidenza, si è reso conto di non poterli proprio dividere quei due :P

Lois Woldrich poteva mentire quanto voleva, ma le prove ci sono e sono schiaccianti…quindi alla fine ha fatto la fine che meritava insieme al suo caro maritino ;)

Mark anche ha avuto la sua lezione! Come ti è sembrato il suo pov?

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, ti chiedo scusa per l’attesa >.<

Un bacione grande! Grazie mille per la recensione, Bec

 

 

Bella_kristen: Ciao Ale!!! Mi dispiace di averti rattristato anche con lo scorso capitolo xD Spero con questo di averti tirato su di morale invece! :D

I Woldrich sono degli stronzi e fortunatamente alla fine hanno avuto solo quello che si meritavano ù_ù Nel prossimo cap dal pov di Dave verranno accennati ancora per poco per quanto riguarda i dettagli dell’arresto, ma di prigione non si muoveranno più =)

Kevin serve proprio per sdrammatizzare le situazioni più critiche! Solo lui può pensare ai vestiti in un momento del genere xD

Il padre di Allie si è riscattato del tutto in questo capitolo, o almeno lo spero :P

Ormai siamo agli sgoccioli di questa storia sì, il prossimo sarà l’ultimo… Se farà piacere pubblicherò più che volentieri un seguito =)

Come ti è sembrato alla fine il pov di Mark? Spero che il suo massacro sia stato abbastanza soddisfacente! muahahahah, sono sadica sì xD

Un bacione grande carissima, grazie mille per la recensione! Bec

 

 

Sabry87: Ciao tesoro!!! Sono contenta che tu stia meglio =)

La madre di Dave ha fatto la fine che si merita ù_ù nel prossimo il padre di Allie parlerà un pochino meglio di questo arresto ;)

Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Un bacione grandissimo! Grazie per la recensione, Bec

 

 

pirilla88: Ciao Vale!!! Il padre di Allie si è riscattato del tutto direi in questo capitolo ;) è un bravissimo poliziotto sì, ed è stato anche un buon padre alla fine!

Kevin riesce sempre a sdrammatizzare nelle situazioni critiche…lui e la sua fissa per i vestiti! xD

I due stronzi sono stati presi, nel prossimo capitolo il padre parlerà un pochino di più di questo arresto =)

Un bacio tesoro, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e non ti abbia delusa! Grazie per la recensione, Bec

 

 

valli: Ciao!!! Sono felicissima che la mia storia ti stia piacendo così tanto!!!

Ti ringrazio tantissimo per tutti i tuoi complimenti, mi lusingano moltissimo =) Spero di non aver rovinato la tua opinione su questa storia con questo capitolo >.< ti è piaciuto? Spero di sì! :D

I Woldrich alla fine hanno fatto la fine che meritavano e Dave è stato liberato ;) Nel prossimo verrà spiegato meglio l’arresto dei Woldrich dal pov del padre di Allie!

Grazie ancora per i complimenti, un bacione grande! Bec

 

 

piccolinainnamora: Ciao Mery!!! Grazie mille carissima, i tuoi complimenti mi riempiono sempre di gioia =)

Spero davvero di non averti deluso con questo capitolo >.<

Un bacione immenso, grazie mille per il supporto ;) Bec

 

 

Athene Noctua: Ciao! Abbiamo già parlato privatamente a grandi linee, quindi mi sembra inutile riscrivere tutto, aggiungo solo altre cose riguardo il comportamento dei personaggi e che mi hanno fatto notare;

-Lei pensa che David sia bello, ma 1 lo pensa prima che lui uccida Tom e 2 lo ripensa dopo, quando lui le si avvicina parecchio per medicarla. Per te è superficiale forse il suo modo di reagire, ma io non lo trovo così strano, mi fossi ritrovata un gran bel ragazzo così vicino anche io sarei un po’ andata nel pallone, nonostante la paura.

Risponde male perché è nel suo carattere reagire in quel modo, come ti ho già detto per e-mail, risponde male anche a Tom che un bel ragazzo non lo è affatto.

-Lui la lascia andare sì, ma la sua frase: “Dove sta il divertimento dell’essere criminali se non si ha la polizia, per quanto stupida, alle calcagna?” del capitolo 2 ti dice niente? La lascia andare apposta, avere la polizia dietro è quasi una sfida per lui.

-La bacia alla fine, sì. Si prende quel bacio come ricompensa per averla liberata, credevo si fosse capito.

-Per quanto riguarda la storia di Dave che si è unito alla banda più “forte” della città…beh la sua storia si viene a sapere, quindi non puoi commentare su quel punto se non la conosci.

-Allison studia all’ultimo mentre un suo compagno viene interrogato, non vedo cosa ci sia di incoerente…

-Così come il fatto che Dave giri “liberamente” per una città immensa come New York non mi sembra una cosa così strana; gli basterebbe un niente per nascondersi dovesse vedere un poliziotto, anche coprirsi con il cappuccio della felpa.

Se la storia non ti è piaciuta dai primi capitoli posso capirlo, va bene, rispetto la tua opinione sulla banalità della trama e sui clichè, ma non sui personaggi che non conosci appieno.

Detto questo ti ringrazio comunque per avermi fatto conoscere la tua opinione =)

Forse non leggerai nemmeno questa risposta, ma ci tenevo solo a precisare queste cose, anche per chi sta leggendo o deve ancora leggere la storia.

Ciao! Bec

 

 

Eky_87: Ciao Eky!!! Oddio non immagini quanto mi abbia fatto piacere la tua recensione!!! Sono contentissima che i miei personaggi ti siano piaciuti così tanto!*_*

Mi è piaciuto moltissimo come li hai descritti, sono esattamente come ho voluto delinearli** Significa quindi che non ho fallito completamente con questa storia :P

In questi ultimi capitoli Allison è riuscita a trasmettere il suo coraggio e la sua determinazione anche a Dave  ;) Mi fa molto piacere che tu abbia notato il suo cambiamento graduale; lui non è mai stato ottimista, non ha mai sperato perché lo considerava da illusi…alla fine non fosse stato per Allison e la sua tenacia, le cose sarebbero andate diversamente! Si è pian piano reso conto della gravità delle sue azioni, prima uccideva con leggerezza, quasi non fosse stata una cosa grave…certo, rimane un pochino superficiale (raccontare al fratellino di Allie di aver rubato una macchina non è il massimo xD), ma è maturato parecchio, così come Allie =)

Kevin…Beh Kevin è demenziale xD Meno male che c’è lui a sdrammatizzare sempre, mi ha fatto morire dal ridere anche mentre scrivevo xD Sono contenta che abbia fatto divertire anche te! :D

Non so davvero come ringraziarti per tutte le tue parole e complimenti, GRAZIE davvero! Spero di non averti delusa con questo capitolo >.<

Un bacio grande! Grazie mille per la recensione! Bec

 

 

Beeble: Ciao Fabiola!!! Innanzitutto ti ringrazio infinitamente per aver commentato questa storia in Home nel post di Erika! Mi sono divorata tutto quello che hai scritto sui vari capitoli e mi stavo seriamente commuovendo, GRAZIE davvero, sei stata gentilissima^^

Sono rimasta stupita anch’io come ho letto che sei riuscita a finire tutti e 23 i capitoli in soli due giorni!!! Non sai quanto mi rende contenta questa cosa*___* Io non riuscirei a rileggere nemmeno uno dei miei capitoli, li trovo noiosi xP

Spero con questo capitolo di non aver deluso le tue aspettative e di non averti fatto cambiare opinione sull’intera storia >.<

Alla fine Allie è riuscita ad infondere a Dave la sua grinta e ad insegnargli ad essere ottimista e a sperare ;) E grazie anche all’aiuto del padre, ce l’hanno fatta ad uscire da questa situazione incasinata =)

Ti chiedo scusa per questo ritardo nel postare, spero che ne sia valsa la pena di attendere :P

Un bacione grande, grazie mille davvero per tutti i tuoi complimenti e per la recensione! Bec

 

 

Sognatrice85: Ciao!!! Ti ringrazio tantissimo per i tuoi complimenti, sono contenta di essere riuscita a farti immedesimare nella storia*_*

Spero di non aver deluso le tue aspettative con questo capitolo >.<

Un bacio grande! Grazie mille per la recensione! Bec

 

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- L’unica fra tante di Emmetti

- Fiori d’arancio di Panna_

- From hate to…Love di Lucy_Scamorosina - New Entry, passate a leggerla!!! ;)

 

Ringrazio infine le 189 meravigliose persone che hanno inserito la storia fra le preferite (non commento neanche più, sono troppo contenta, grazie^^), le magnifiche 175 persone che l’hanno inserita tra le seguite (vi adoro, grazie^^), le mitiche 22 persone che l’hanno inserita fra quelle da ricordare e le 60 ragazze fantastiche che mi hanno fatto l’onore di aggiungermi ai loro autori preferiti, grazie*_*

 

 

 

 

 

 

   
 
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