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Autore: Limnia_Black    11/06/2010    0 recensioni
Perchè Toshimasa è quello che agisce e Akito quello che imita. Essenzialmente.

Spaccati di vita dei gemelli attraverso gli occhi di personaggi importanti e semplici comprimari.
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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~ Hiroshi Kimuro I


Quando Hiroshi vide per la prima volta i gemelli Ono non potè evitare di pensare che erano interessanti. In una scuola rigida come la loro nessun altro avrebbe probabilmente osato andarsene in giro con i capelli tinti di biondo, una benda decorata sul naso e la divisa in condizioni discutibili.
Hiroshi, re di cuori dal liceo dai tempi del suo primo anno, era sempre stato troppo preso da sè stesso per preoccuparsi di qualcun altro, dunque rimosse completamente la sua prima impressione dei gemelli quando li vide la seconda volta.
A farglieli notare in realtà erano stati i suoi migliori amici, che continuavano a blaterare dei due kohai del secondo anno con il naso coperto.
« Mi chiedo cosa nascondano » aveva esordito Jun Ishihara, il compagno di banco di Hiroshi, una mattina di novembre.
« Magari hanno il naso deforme » aveva buttato lì ridacchiando Yuji Miyamura, il suo migliore amico.
« Non credo » era intervenuto Hiroshi « è più probabile che lo facciano per atteggiarsi »
« Beh, a quanto sembra ci riescono, sai che c'è un fan club in loro onore? »
Hiroshi aveva riso « Bella seccatura ».
« Neh, Hirochan, perchè non scopriamo cosa nascondono? » aveva proposto Jun con un sorrisino.
« Mh? E come? »
« Potresti metterti con uno dei due, intortartelo un po' e fargli togliere la benda, poi io e Yuji saltiamo fuori da qualche parte e lo fotografiamo. Che ne pensi? ».
Hiroshi aveva convenuto che sarebbe probabilmente stato divertente, un modo come un altro per vincere la noia, nulla di più.
Era stato principalmente per questo che la settimana dopo si era approcciato a uno dei due gemelli, non aveva neanche idea di chi fosse.
« Yoh, Ono-kun »
Il biondo gli aveva restituito uno sguardo indifferente mentre faceva i suoi esercizi di stretching guardando gli altri membri del club di calcio riscaldarsi.
« Kimuro » l'aveva salutato senza troppo entusiasmo.
E questo aveva spiazzato Hiroshi, in genere gli bastava rivolgere la parola a qualcuno per vederlo andare in sollucchero.
« Allora.. a quanto pare ti hanno ammesso nel club »
« Non so come farei se non intervenisse qualcuno a puntare il dito su quello che è ovvio. Ho la divisa del club e mi sto riscaldando a bordo campo, Kimuro senpai » in quel "senpai" Hiroshi aveva percepito una nettissima vena di sarcasmo « o pensi che sia tutto frutto della tua immaginazione? »
« Sei sempre così cordiale? » aveva sorriso il ragazzo più grande « O.. magari ti attieni alla tipologia del ragazzo carino e silenzioso? Perchè se è così ci stai riuscendo. A proposito.. tu sei Akito o Toshimasa? »
« Quale generosità, il grande Kimuro Senpai, che tutti si sono sbattuti dal primo all'ultimo, si è addirittura sprecato ad imparare il mio nome e quello di mio fratello. Sono commosso, dico sul serio. » Aveva ribattuto atono il biondo « Beh "senpai" adesso devo entrare in campo e non ho tempo per le presentazioni ma.. chissà magari se aspetti un'ora e mezza potrei essere più ben disposto » e con queste parole lo aveva lasciato a bordo campo senza dargli neanche il tempo di protestare. Hiroshi non lo avrebbe mai ammesso, ma la cosa lo aveva intrigato. E dunque aveva aspettato che la partita finisse. E aveva seguito il compagno più giovane negli spogliatoi e poi nelle docce.
« E' la prima volta che vedo un ragazzo nudo prima di sapere come si chiama » aveva decretato.
« E' la prima volta che un ragazzo mi vede nudo senza sapere il mio nome » era stata la rapidissima replica.
« Non vuoi proprio dirmi chi sei? »
« Tu cosa mi dai in cambio? »
Hiroshi aveva riso « Potrei farti un pompino »
« Sì, e staccarmi l'armamentario a morsi? No grazie. »
E così era rimasto ad osservarlo lavarsi senza traccia di imbarazzo chiedendosi che genere di ragazzo poteva rifiutare un'offerta tanto generosa da parte sua.
« Hai già la ragazza? » aveva chiesto allora, un po' risentito « Ho sentito dire che stavi con MoteuchiSan della I A. O forse era tuo fratello, non sono riuscito a capire bene. »
« Era mio fratello. Ma anche io. »
« Non credo di capire »
« Non fa niente. Comunque no. Non ho la ragazza, tutti quelli che non hanno voluto un tuo pompino erano già fidanzati? »
« Non saprei, nessuno aveva mai rifiutato finora. » aveva confessato con candore Kimuro, e questo aveva strappato una risata divertita al compagno più giovane mentre si decideva ad uscire dalla doccia e cominciava a riporre la divisa nel borsone dei ricambi.
C'era stato silenzio per un bel po', rotto solo dal gocciolare della doccia telefono e dal rumore della cerniera.
« Facciamo un patto » aveva detto il biondo « Se riesci a scoprire chi sono io fingerò di voler sapere perchè sei sceso tra noi comuni mortali per parlarmi. Che te ne pare? »
Hiroshi aveva riso « Non è poi così difficile, Akito. C'è scritto sulla tua borsa ». « E chi ti dice che questa sia la mia borsa, dolcezza? Guarda il mio asciugamano. Non c'è forse scritto "Toshimasa"? ».
Hiroshi si era imbronciato visibilmente. « E' molto sleale da parte tua! » « Lo so » aveva replicato il biondo uscendo dallo spogliatoio e lasciando Hiroshi al proprio disappunto, più determinato che mai a portare a termine il proprio compito.

[To Be Continued]
  
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