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Autore: Shark Attack    18/06/2010    15 recensioni
Che fine hanno fatto i sogni e la tenacia di Naruto? Morti, come il ricordo di ciò che quel ninja è stato.
E che ne è stato del sorriso di Sakura? Rinchiuso, segregato. Dentro quel cuore malato.
Quella che Sasuke si trovò davanti agli occhi stanchi non era più la sua Konoha.
E quei ragazzi laggiù, troppo cresciuti e provati dalla vita, con gli sguardi spenti e le speranze rinchiuse in un manicomio..
Nulla era più come ricordava.
Genere: Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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L'unico Uchiha sopravvissuto sapeva che non sarebbe stato facile, ma ne sentiva il bisogno.
Decise di non radersi, quel giorno, per evitare di essere riconosciuto troppo facilmente.
Nonostante la paura di essere scoperto e di dover parlare con quelli là, Sasuke sentiva una certa attrazione verso Konoha, l'unico posto che in quei suoi stupidi trent'anni e oltre di vita avesse mai chiamato “casa”.






Trent'Anni






Si avvicinò alle altissime mura e fissò stupito le porte d'ingresso. Gli era giunta la voce che lo scontro tra la testa quadra e Pain avesse distrutto quasi radicalmente il villaggio, per questo non immaginava di ritrovarsele davanti ancora così integre. O ricostruite. In entrambi i casi, Sasuke ebbe un millisecondo di commozione nel rivederle, ripensando istintivamente alle innumerevoli volte che le ha varcate con i suoi compagni di squadra e con il sensei.
Prese un bel respiro, si abbassò il cappuccio, chiuse meglio il mantello e le varcò ancora una volta.
I due ninja che ricordava esser sempre stati lì a controllare l'afflusso di gente avevano lasciato il posto a due sbarbatelli decisamente distratti. Sasuke sbuffò nel vederli giocare a Mahjong.
L'obiettivo della sua visita era principalmente uno: rivedere la casa dei suoi antenati un'ultima volta prima di esiliarsi per sempre.
Rivide nella sua mente la mappa precisa che aveva rielaborato negli ultimi giorni di viaggio, richiamandola dolorosamente fuori dai ricordi. Si guardò attorno attirando l'attenzione di una coppia di anziani ed ebbe un momento di confusione: questa strada era più stretta, una volta.
Ridisegnò la mappa.
Stretta o larga, questa strada rimaneva comunque una parallela a quella principale e non si sarebbe allontanato troppo dal suo quartiere.
Purtroppo per lui, la ricostruzione di Konoha aveva apportato parecchie modifiche alla topologia del villaggio e Sasuke riuscì a raggiungere la sua meta solo quando il sole era ormai già tramontato oltre l'orizzonte, dietro la montagna dei Kage, dove un volto giaceva in costruzione nascosto dietro le impalcature.
Lo sgomento si impossessò del suo corpo e della sua mente. «Ma che diavolo..?»
Eppure le sue fonti erano attendibili, il quartiere Uchiha doveva esser rimasto per la maggior parte in piedi.
Sasuke si ritrovò di fronte ad uno strano accumulo di negozi e case nuove ricavate da quelle del clan con un ventaglio come simbolo.
La rabbia fu il suo secondo sentimento prevalente: il clan Uchiha era stato tra i più importanti nella storia di Konoha da sempre, fin dalla fondazione! Com'era possibile che l'avessero rimpiazzato con simili nullità?
Sasuke chiuse gli occhi ed inspirò pesantemente. Poi sistemò ancora una volta il cappuccio e si voltò, incrociando gli occhi di un ragazzino.
Lo ignorò e proseguì per il suo viaggio, indeciso se tornare subito da dov'era venuto o rimanere ancora nel villaggio per ritrovare qualche vecchio luogo a lui familiare.
Dopo qualche metro, appena svoltato l'angolo, si voltò e fece trasalire il ragazzino che lo stava seguendo.
«Che cosa vuoi», gli chiese brusco.
«Sei uno straniero?»
Scrollò le spalle e continuò ad ignorarlo continuando il suo percorso. Ma questi riprese a seguirlo.
Inspirò e si voltò di nuovo. «Che cosa vuoi?», ripeté con tono più minaccioso, per spaventarlo.
«Sembri spaesato», replicò semplicemente il moccioso.
Sasuke rimase interdetto da quella strana risposta. Poi una lampadina gli si accese nella mente e trovò un modo per girare la situazione a suo favore. Si considerava un mago, per questo genere di cose. «Sto cercando il quartiere Uchiha», proferì, «O quel che ne resta».
Il ragazzino sorrise bonario e ridacchiò, in un modo che non sentiva fare da anni.
Quel ricordo lo fece trasalire. «Ci eri davanti, straniero!»
«Allora non mi servi più», disse, e rapidamente sparì.
Il ragazzino fece spallucce e riprese l'inseguimento mentre un nuovo ghigno, decisamente divertito, gli si disegnava in volto.
Sasuke saettò fra i tetti della Nuova Konoha cercando di capire in quanta parte il suo ricordo dovesse esser sostituito per far spazio alla nuova topografia. Raggiunse il tetto del palazzo dell'Hokage, il punto più alto del villaggio, decidendo che avrebbe approfondito il suo studio da lì.
Slacciò il mantello ed abbassò il cappuccio, inspirando a pieni polmoni la pace e il clima mite che da quella posizione era perfetto da assaporare.
«Bello il panorama, eh?»
Si voltò di scatto e ancor più rapidamente impugnò un kunai. Di nuovo quel ragazzino. Come ha fatto a trovarmi così in fretta?
«Non mi piace ripetermi».
«Ok, ok, allora ti dico cosa voglio», ridacchiò il piccolo,«In fondo non è molto..»
Il nukenin rimase in silenzio, desideroso di levarsi quell'impiccio il più in fretta possibile.
«Come ti chiami?»
Sasuke rilassò i muscoli e ripose il kunai. Tutto sommato, si disse, era stata una buona idea, quella di assecondarlo. Far fuori un bambino non era esattamente il modo migliore per passare inosservati in quel villaggio di stolti. E non poteva nemmeno spaventarlo con un'illusione dello sharingan, dato che..
Cercò in fretta un nome per zittire quel fastidioso moscerino. «Naruto», sparò.
Il bambino scoppiò a ridere come un matto. «Ahahahah! Impossibile!»
«E perché mai?»
«Perché è mio padre!»
Gli occhi di Sasuke si allargarono leggermente a quella risposta, stupito: Naruto era morto, poco ma sicuro. La notizia della sua morte gli era giunta poco prima di essersi ritirato per il tuo ultimo allenamento e durante il viaggio non aveva sentito nessuna storia o leggenda sul ragazzo che portava dentro di sé il Kyubi che potesse far pensare che fosse ancora vivo.
Naruto era morto tanti anni prima, ne era convinto, e non poteva aver avuto figli, soprattutto di quest'età.. avrà avuto nove anni al massimo.
Però, se effettivamente questo bambino fosse figlio di Naruto, allora si spiegherebbe la somiglianza nella risata. E nell'aspetto.
Sasuke attese pazientemente che il bambino smettesse di ridere per studiarne ancora la fisionomia.
Non si spiegava i capelli così scuri, praticamente neri. E gli occhi innaturalmente bianchi. Decise di confermare un'ipotesi in effetti non troppo azzardata.
«Dì, ragazzino, chi è tua madre?»
«E perché dovrei dirtelo!»
Sospirò. «Se risponderai a tutte le mie domande, ti dirò il mio vero nome».
Lo sguardo illuminato che ricevette come risposta bastò a fargli capire che aveva premuto il tasto giusto: la curiosità.
«Spara!»
«Ti ho già fatto una domanda».
«Ah, giusto.. mia madre è Hinata Hyuga!», sorrise a trentadue denti nel pronunciare il suo nome.
Sasuke scosse la testa. Intuizione esatta. In effetti poteva essere prevedibile che prima o poi quell'idiota si sarebbe accorto di chi gli andava dietro da anni, per cedere.
«Hai fratelli?»
Il bambino scosse la testa e si avvicinò di qualche passo.
«Chi è l'Hokage?»
«Ancora non si sa..»
Alzò un sopracciglio. «Non è tuo padre?»
«Oh no!», risponde in fretta, «Lui non vuole fare l'Hokage!»
Sasuke prese qualche secondo per rielaborare quell'affermazione.. strana. “Lui non vuole fare l'Hokage”? Ma se non ha quasi mai parlato d'altro per tutta la vita, urlandolo ai quattro angoli di tutte le terre!
Spostò lo sguardo sulla faccia ancora in costruzione sulla montagna: con più attenzione, si poteva effettivamente notare che si stava rimodellando un volto che già era stato scolpito. «Perché non si sa?»
Il viso del ragazzino si incupì. «Madamigella Tsunade è morta di recente e Kakashi-sensei è disperso da un mese, era partito per una missione..», si asciugò una lacrima con la manica,«Ancora non si sa chi prenderà il posto..»
«Capisco».
Non c'era altro da sapere. Il suo quartiere, il luogo della sua infanzia, è ormai storia passata, come quella del suo intero clan, di cui lui era l'unico e ultimo membro. Non ci sarebbero mai stati altri Uchiha. Ed era riuscito a scoprire anche come se la stava passando quel dobe, in compagnia della Hyuga, accasato anche se senza il suo sogno. Probabilmente vi ha rinunciato per stare con lei, pensò.
Si rimise il mantello sulle spalle e si voltò. «Ehi! Mica scappi, vero?»
«Grazie per le informazioni».
«Mi hai promesso il tuo nome!», piagnucolò il marmocchio.
Le labbra di Sasuke si tirarono in un mezzo sorriso. «Chiedilo a tuo padre», disse, e scomparve nuovamente, stavolta per uscire definitivamente da quel villaggio che l'aveva deluso ancora una volta.



«Cos'hai fatto di bello, oggi?»
«Ho incontrato uno straniero!»
«Uhm, davvero ottimo questo ramen, Hinata! Stavolta ti sei davvero superata!»
«Papà!»
«Ah, sì, scusami Kaeru, dicevi?»
Il bambino sbuffò sonoramente ed alzò gli occhi al cielo. «Ho incontrato uno straniero..»
«Qui? Nel villaggio?»
«Passeggiava..»
Naruto socchiuse gli occhi ed assunse la sua tipica espressione volpina. «E di dov'è?»
«Non lo so.. mi ha detto solo di chiedere a te il suo nome, non ha voluto dirmelo!»
«Uh? A me?»
Annuì.
«E perché dovrei saperlo io?»
«Ha occhi e capelli nerissimi, è antipatico e rapidissimo, scontroso e.. papà? Papà!?»



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Hola gente! ^^
Ma chi è tornata a cliccare su “aggiungi una nuova storia” se non questa pazza che ha idee e trame sempre più pazze? Dovrebbero tagliarmi le mani, ho già altre due fic pronte e mezze ultimate nel pc.. ma inizio con questa che mi attirava particolarmente! =)
Dal prossimo capitolo compariranno tutti gli altri personaggi e ognuno avrà una storia davvero diversa rispetto a quella che normalmente conosciamo..
Com'è cambiata Konoha in tutti questi anni?
Come sono cambiati i suoi abitanti? Saranno sempre gli stessi ragazzi, decisamente cresciuti ma sempre spensierati e uniti come una volta?
Stanno tutti bene? Intanto qui abbiamo già il primo cadaverino..

Spero di avervi incuriosito almeno un pizzico! Ditemi che ne pensate, qualunque cosa scriviate sarà più che gradita! *-*
Alla prossima, ciao!
Shark

   
 
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