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Autore: sweetpast    25/06/2010    7 recensioni
Il serial killer B.B di Los Angeles è morto per mano di Kira, ma ha lasciato un atipico messaggio nelle mani di L.
Il detective si vedrà costretto a riportare sulla retta via un personaggio dalla mente distorta, ma, secondo il serial killer, ancora recuperabile.
Chi è questo personaggio? Riuscirà L ad evitare che la situazione degeneri? Ad aiutarlo, anche tre piccoli geni di nostra conoscenza.
La Lole tenta con una long seria. Speriamo bene ;)
Genere: Generale, Thriller, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Matt, Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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02. Yoru {night}



«L, sei pazzo? Guarda che posso mettermi nei guai!»

«Poche storie, ti sto chiedendo un favore. Non sei tu l'hacker?»

«Almeno vuoi dirmi perché dovrei rischiare così infiltrandomi nel database dei servizi segreti giapponesi?»

«Non lo so.»

«Eh, grazie mille. In cambio però voglio la tua collezione di manga hentai per un mese.»

«D'accordo Matt. Ora mettiti al lavoro e cercami questo indirizzo: 27° Aka-Street, Shibuya.»

«Un indirizzo?!»

«E tutto quello che trovi che lo riguarda. Chi ci abita, chi ci ha abitato, notizie eccetera. Voglio tutto.»

«Ehi, ma è illegal-»


Niente, L aveva già riattaccato. Benché quel caso lo interessasse davvero, non si poteva permettere di distrarsi dal caso Kira.

Si sedette, anzi, si accoccolò sulla sua sedia e accese il computer.

«Ryuuzaki, hai finito di chiacchierare con i ragazzini?» lo chiamò Light, accanto a lui. In tutta risposta, il moro si infilò il pollice in bocca, guardando il vuoto, anche se il suo corpo reagì in un leggero tremito al suono del nome “Ryuuzaki”.

Quella frase non smetteva di risuonargli nella mente. “Impediscigli di diventare come me”.

Che fosse una trappola? Uno scherzo?No, B. era troppo sofisticato. Che fosse una nuova vittima lì per morire? No, B. era un sadico, non sarebbe mai stato capace di non essere presente a torturarla. Ma, allora, cosa significava?


La sua mente fu però “risvegliata” dall'icona lampeggiante di una nuova e-mail sul desktop.

«Non può essere stato così veloce...» sussurrò, e aprì la mail, che cominciava con un lunghissimo e appariscente “TI ODIO” scritto in rosso all'inizio della pagina.

Rise, e la lesse per intero.


TI ODIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!

Roger mi ha confiscato la PSP perché mi ha beccato ad hackerare ç__ç

I tuoi hentai adesso li voglio -li esigo- per due mesi!

CMQ, il mio genio da terzo candidato alla tua successione è riuscito a trovare quel “tutto” di cui parlavi :D

Divertiti (se ci riesci .-.)

Ciao ciao, Matt.


p.s: Quello sclerotico di Mello mi urla che ti saluta.”


L rispose velocemente, poi si affrettò a cliccare sull'allegato.

Si aprì immediatamente un link con tutto il necessario per radere al suolo la casa che risiedeva in quell'indirizzo.

27° Aka-Street aveva una grossa villa in cui abitava una ricca e disastrata famiglia.

Sakai Kuroichi era un vecchio giocatore d'azzardo incallito, il capofamiglia. Era morto d'AIDS un anno prima.

Era rimasta solo la madre di due bambini.

Eleanore Birthday.

Birthday.

L si incuriosì di più e continuò a leggere.

La donna era stata spesso ricoverata per crisi nervose e lunghi periodi di depressione, ma i bambini, dopo il parto, non erano mai apparentemente stati toccati da un medico.

Del padre c'erano debiti e denunce, della madre cartelle cliniche e ricette mediche per barbiturici e anti-depressivi.

Ma dei bambini c'era solo un articolo alquanto sospetto.

L continuava ad essere sempre più colpito da quella strana storia.


24.01.2004


Al 27° Aka-Street di Shibuya, verso le ore 21:25, giunge la polizia davanti alal villa Kuroichi.

Il capitano Asaki trova la donna di casa, Eleanore Birthday, in lacrime sulla porta, che stringe tra le braccia il figlio di 13 anni (Kiromaru Kuroichi) esanime. Il capitano fa segno alla donna di spostarsi, ma lei non lo ascolta, così due uomini la spostano, mentre il capitano esamina il corpo del ragazzo. È morto: presenta 17 pugnalate sul torace, sul collo e sull'addome. Il viso è sfigurato e vi è inciso sopra il kanji di Yoru (notte ndA).

Il capitano Asaki entra in casa e la perlustra: è tutto pulito, eccetto il bagno, che è pieno di sangue.

Accoccolato sotto il lavandino c'è un bimbo, il figlio decenne di Birthday, tale Yorushi, che sorride innocentemente all'uomo e dice «Sei venuto per me?»

In quanto trattasi di minore, non si è verificato un arresto, ma sono richieste ulteriori indagini...”


Lo chiuse, prese aria. Ora capiva.

Capiva che doveva fermare subito quel bambino. Capiva cosa intendeva B.

«Light-kun, continua tu, devo occuparmi di una cosa.» disse. Light annuì con la testa, senza staccare gli occhi dal lavoro.

«Watari, portami a 27° Aka-Street, Shibuya.»



Il vialetto che conduceva alla casa era molto affollato. C'erano molte auto di polizia e tantissimi uomini in divisa. Davanti al cancello argenteo erano ammassati i giornalisti, mentre un agente cercava di tenerli a bada.

Quando la limousine nera di L si fermò di fronte a loro, di certo non poterono fare a meno di scattare milioni di fotografie.

Dall'auto scese dapprima Watari, che presentò la situazione agli agenti di polizia, richiedendo l'allontanamento dei media e un ristretto numero di agenti in divisa.

Quando se ne furono andati, L scese con noncuranza dal suo sedile in fondo all'auto, scrollò le spalle e si avviò a passo lento, con disinvoltura, mani in tasca e sguardo assorto, per il vialetto e bussò alla porta della villa.

Udì dei passi stanchi farsi sempre più vicini, finché una giovane donna gli aprì la porta.

Era di corporatura esile, dai lineamenti delicati e la pelle candida. Dei lunghi capelli neri le ricadevano disordinati sulle spalle, la frangetta scomposta non nascondeva gli occhi plumbei, arrossati di pianto. Si notavano delle leggere occhiaie di stanchezza e il mascara rigare il volto.

Non disse nulla, sorrise cordialmente e lo invitò ad entrare.

«Buongiorno, signora Birthday, giusto?» L provò ad essere cordiale, ma il tono risultò ugualmente un po' goffo e seccato.

«Sì.» mormorò lei, flebile.

«Io sono L. Credo lei sappia chi sono...»

«Sì.» sorrise «si sieda pure.»

Il detective, un po' a disagio per la gentilezza, si accoccolò su una delle sedie che circondavano il tavolino posto al centro del soggiorno. Rimanendo in silenzio, si sedette anche la donna.

«Immagino sia qui per.... per quello che è successo...»la voce le tremò leggermente ed L notò il suo sguardo fare un impercettibile scatto verso destra. Seguendo la direzione, vide un bambino seduto a gambe incrociate che si rigirava tra le mani un braccialettino d'argento.

Aveva i capelli neri, disordinati, con un ciuffo che gli copriva la parte sinistra del volto. Era minuto, la maglia scarlatta ricadeva larga sui jeans chiari.

«Signora Birthday...»

«Eleanore.»

«Ehm.» si schiarì la voce «Eleanore. Lei conosce Beyond?»

«E' mio nipote.»

Nipote, eh?

La donna abbassò lo sguardo. «Lo so che è morto.»

«Non... è per quello, a dire il vero. E' stato lui a dirmi che... dovevo occuparmi di suo figlio.»

«Come?» Eleanore sembrava sorpresa.

«Mi ha chiesto di... impedirgli di diventare come lui.»

Si morse il labbro inferiore. Il tatto non era decisamente il suo forte. Eleanore aveva chiuso gli occhi e contratto il volto, come dovesse scoppiare a piangere. Ma non lo fece. Si ravvivò una ciocca di capelli e sospirò.

«Prometta che ci riuscirà.»

«Uh?»

«Prometta che ci riuscirà.»

Sempre più a disagio, L assicurò che lo avrebbe fatto.

Poi osservò il bimbo vicino a lui.

«Y-yoru... caro, ti.... ti va di andare con il signore...?»

«Perché?» rispose lui, senza alzare gli occhi.

«È-è una specie di d-dottore, lui ti... ti curerà... »

«Sì, Yorushi-Kun. Immagino tu abbia già avuto a che fare con delle persone che cercavano di curarti, no? Io sono solo quello che ci riuscirà.» disse, sicuro come sempre, e rivolse un sorriso un po' goffo al bambino, che lo osservò apatico da sotto il ciuffo.

Dopo pochi istanti, alzò le spalle e scese dalla sedia.

Solo allora, L notò un'ombra vermiglia nei suoi occhi.

«Buona fortuna.» disse Eleanore, sorridendo al figlioletto.

I due si allontanarono sino alla macchina, mentre L esaminava la cartella psicologica di Yorushi, stilata da uno specialista proprio quella mattina.

Presentava un'incredibile serie di disturbi.

Antisociale, sociopatico, istrionico. Nonché paranoide e ossessivo-compulsivo. In linea generale. C'erano piccole parentesi di narcisismo ed una lieve schizofrenia.

Il detective rimase leggermente sconvolto. Era una personalità seriamente disturbata, come avrebbe fatto a portarla sulla retta via?

Scosse la testa, e invitò il bimbo a salire a bordo.

Ce l'avrebbe fatta, ne era sicuro. Doveva farlo.

«Io sono L.»

«Yoru.»

«Hai dieci anni, giusto?» non ci sapeva fare con i bambini.

«Sedici... diciassette... diciotto... diciannove...»

«Scusa?» no, non ci sapeva proprio fare.

«Sì, ho dieci anni, ora potrebbe rimanere zitto e lasciarmi contare in pace?»





ndA

Bene, ho aggiornato. COSI' IN FRETTA? Oh my God. Bene. Sarà che non ho proprio voglia di studiare per l'esame .-.
Sono felice di vedere che la storia vi "attizza" :D
Sono feeeliceee ^^
Allora, in questo Chappy abbiamo conosciuto il misterioso personaggio, il cuginetto del nostro serial killer preferito, ma vi assicuro che nel prossimo approfondiremo la sua (distorta) personalità, il legame con BB, e appariranno i Wammy's al completo a dare man forte al nostro adorato detective.
Yeeh :D
Ora, recensioni.
Vi adoro, gente :D

_AZRAEL_: Sono contenta che l'inizio ti piaccia :D Ecco, ho aggiornato prima del previsto^^
LaDy M: Gli Wammy's arriveranno il prossimo capitolo, ma già abbiamo "visto" Matty :D Sono felcie che ti attizzi u.ù Alla prossima ^^
xxx macky96 xxx: Uno, deduci bene, il legame è più intricato di quanto si possa pensare. Il bello è che non lo so manco io :D Due, cara, troppi complimenti O__O Beh... grazie :D Alla prossima ^^
SillySuper: Ennesima recensione-sclero. Ti adoro, quando scleri :D Adesso puoi chiamare tuo figlio per nomeee :D

La Silly ha ufficialmente adottato Yoru.

Anche se L è geloso u.ù Vedrai che nella mia ficcy non avrà il tempo di essere geloso. Comunque, ora ho aggiornato. Intendimi. ò_ò La genetica può fare miracoli al giorno d'oggi :D Salutami i miei gemellini *°*

Grazie anche  atutti i ricordatipreferitiseguitieccetera, nonché lettori e basta. Vi adoro <3
Detto questo, al prossimo chappy.
Au revoir! :D

**Lole**



   
 
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