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Autore: SakiJune    07/07/2010    1 recensioni
In "Fly Little Wagtail" avevamo lasciato Clarissant risvegliata ad una nuova vita e ad un nuovo amore. Qui ritroveremo Bedivere, Lucan, Amren ed Eneuawc; conosceremo Elyan e quel bacchettone di suo padre Bors, Garanwyn e le sue canzoni. E con i loro occhi vedremo il mondo disfarsi, la gloria farsi vergogna, la realtà vacillare."Guardando i propri figli inginocchiati davanti al re, mentre pronunciavano il loro giuramento, Bors e Bedivere sorridevano. Ma non confondete, ecco, questi due sorrisi, badate. L'uno significava dominio, orgoglio, sollievo; l'altro tenerezza, partecipazione, amore."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Bedivere
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Itonje reloaded'
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Sì, esatto... Lady Juliana è la stessa di Quest for Camelot. E se vi ricordate il film saprete che Bors non l'avrà vinta XD







Sir Bors svela i suoi piani.


Era davvero raro trovare Clarissant o i gemelli di cattivo umore; persino la pioggia veniva salutata da Eneuawc come un'occasione per restare tranquilla a suonare anziché andare a passeggio con certe "vecchie vanitose" che adulavano la regina e poi le sparlavano dietro. Lady Laurel era una di queste ed era l'unica tra le ziette che dimostrasse per intero la sua età.
Ma i giorni neri c'erano ed era semplicissimo capirlo.
"È il sangue delle Orcadi, brutto affare" ridacchiava Lucan, quando la cognata gli si presentava davanti con quegli strani segni intorno agli occhi, ma per lei era più probabile che si trattasse del sangue di Avalon. Ella soffriva di una strana forma di incubi, forse più simili a visioni, che continuavano ad angosciarla per tutta la giornata successiva al risveglio. Talvolta erano nitidi, altre volte confusi, ma sempre verosimili. Temeva che quei sogni fossero in realtà visioni di un futuro... o un passato...
(o qualcosa che non era mai accaduto)
Qualche esempio potrà forse chiarire il suo tormento.
Il genero di re Uriens, Sir Colgrevance di Gore, era uno dei cavalieri più noiosi al mondo. Non aveva mai nulla di interessante da dire e risultava attraente soltanto a sua moglie.
Ma in quegli incubi Clarissant si ritrovava sposata proprio a lui, e felicemente a quanto pare.
Poi c'era la storia dei "mercanti delle vele rosse": gente di Norvegia che, quando era bambina, arrivava a Orkney su grandi e curiose navi. Ora, di notte, li rivedeva come sanguinari nemici. E a volte era come se non avesse i suoi occhi soltanto, ma quelli di due donne: e il nome dell'altra era Branwen. Credeva, allora, di sdoppiarsi; era una sensazione spiacevole... ma l'anima di Branwen era di gran lunga più pura della sua, e capiva che in quel tempo futuro o passato o al di là del mondo quella era la sua parte migliore. Lei era orgogliosa, piena di preconcetti e rancori, mentre Branwen non si vergognava del suo amore... ed era l'amore di entrambe, se lei si fosse mai decisa ad ammetterlo...

 E poi tutto tornava normale, i sogni restavano sogni e la realtà era quella che vivevano, luminosa, piena di promesse mantenute. Arrivava a lusingarla il pensiero - giunto da dove? - di aver potuto scegliere.




Non si pensi che la situazione di Sir Gingalain fosse dell'altro mondo. Siamo abituati a pensare che a quell'epoca fossero solo le donne a sottomettersi al volere dei loro padri quando si trattava di nozze, ma parliamo dei tempi floridi. Quando un regno iniziava a declinare, e ciò avveniva di solito in tempo di pace - anche i giovani venivano spinti al matrimonio con emerite e spesso vecchie sconosciute. Non erano guerrieri forgiati da mille imprese, ma ragazzini venuti su all'ombra di tanta gloria, quando non c'era più bisogno di dimostrare la propria lealtà o il proprio coraggio. Quando se ne aveva l'occasione, ormai? I Sassoni erano stati ricacciati ad est, i draghi erano quasi scomparsi dalle montagne e i mostri dai laghi paludosi, a nessun signorotto di provincia sarebbe più saltato in mente di rapire una bella damina, perché le belle damine erano tutte parenti di illustri cavalieri o di più agguerrite fanciulle... sir Ironside ne aveva fatto le spese non moltissimo tempo prima. Tutto ciò che ci si aspettava dal rampollo di un membro del Consiglio è che imparasse a maneggiare la spada e si mettesse al servizio del regno, casomai succedesse qualcosa. E che sposasse una donna influente per rafforzare i possedimenti al nord, a ovest o nel Continente.
Dunque, anche Sir Bors aveva dei piani per Elyan, e altrettanto incuranti delle sue inclinazioni sentimentali. Il fatto che il figlio si fosse innamorato lo spinse ad affrettare l'incontro con la futura sposa, peraltro.
- Voi forse pensate ancora a quella fanciulla meravigliosa, bionda e con gli occhi azzurri, di cui mi parlaste prima che partissi...
- Ha i capelli rossi, padre, e gli occhi verdi. - puntualizzò Elyan, pensando al ballo durante il quale si era finalmente dichiarato ad Eneuawc.
- Taisez-vous! Non è a una donna di questa corte che siete destinato. Sposerete Lady Juliana di Francia, e visto che avete già altro per la testa, sarà meglio partire subito prima di sapervi compromesso!
Elyan ne fu sconvolto. Cercò di pensare velocemente: che cosa al mondo avrebbe potuto far cambiare idea al genitore? A che cosa teneva più che alle sue terre?
- Ma padre, Eneuawc mi ama. Ne avrà già parlato con la sua famiglia, e sono sicuro che non desiderate avere dissapori con Sir Bedivere...
Bors diventò scarlatto e il suo contegno di solito pacato si trasformò in un confuso terrore. - Vi siete... impegnato... e non avevate nessun diritto ad impegnarvi! Si tratta quindi della figlia di Bedivere e di quella strega? Mai, mai permetterò al mio sangue di unirsi al loro! Capisco come vi abbia affascinato, sono delle grandi esperte, quelle...
Si frenò prima di rivelare dettagli poco edificanti sulla nascita di Sir Mordred, ma nel frattempo Elyan era inorridito alla scoperta che suo padre disprezzava la maggior parte delle dame di Camelot.
- Considero lady Clarissant una persona squisita, e poco m'importa della sua religione. Il Dio dei cieli e la Dea della terra si sono uniti per dare alla luce il nostro regno, e siamo tutti loro figli.
- Tu sei mio figlio, e se pronuncerai ancora queste oscene bestemmie davanti a me, ti farò pentire di essere nato! Ma io so chi ti ha messo in testa queste baggianate, è quel carciofo malriuscito con cui ti accompagni. In ogni caso, partiremo subito.
Lo lasciò solo per chiamare il fratello Lionel (che a quarant'anni passati era ancora scapolo, eppure non aveva fatto nessun voto di castità) perché si occupasse dei preparativi, poi per scrupolo spiegò la situazione a re Arthur, tralasciando di riferirgli a chi Elyan aveva fatto quel tantino di promesse - forse anche al re importava più delle terre sul Continente che di una ragazzina delusa, ma non avrebbe permesso che si desse un dispiacere a Sir Bedivere e men che meno a Clarissant, che era - insieme a Gawain e Gareth, naturalmente - una delle poche cose che a quella sciagurata di sua sorella fossero venute bene.
Elyan fece l'unica cosa in suo potere, e cioè andare a cercare Amren. Sapeva che si sarebbe infuriato, ed era giusto così, ma doveva almeno provare a spiegargli come stavano le cose.
Non era un vigliacco! Non voleva abbandonarla, perché mai avrebbe dovuto? Era innamorato, e da poco aveva la certezza che lei lo ricambiava... non l'avrebbero giudicato così pazzo da cambiare idea!
E allora perché si sentiva in colpa lo stesso?
- Te lo dico io perché. Sei stato imprudente e hai rovinato tutto prima ancora di cominciare. Non credevo che le cose stessero a questo punto... avrei dovuto capire, dovevi parlarmene prima!
- Lo so, e ti chiedo perdono.
- No, non a me, accidenti! Non sarò io a sentirmi umiliato e respinto,  e non sarò nemmeno io ad impugnare le armi contro tutti voi... perché mio padre ne sarebbe capace per un affronto simile. Elyan, te lo dirò una volta soltanto, per il bene che ti voglio: se andrai fino in fondo, se sposerai quella donna, non tornare mai più in Britannia!
- Non dipende da me, Amren, nemmeno questo - rispose Elyan con un filo di voce. Non osava sostenere il suo sguardo, non avrebbe sopportato di leggere il disprezzo negli occhi dell'amico. - Promettimi che le parlerai, e le dirai che è lei che amo.
Amren le parlò, e le ripeté ogni singola parola, più e più volte, ma non gli parve che a Eneuawc fosse di conforto lì per lì. Né tali rassicurazioni poterono sbollire la rabbia di Clarissant, a cui mancavano alcune nozioni fondamentali della vita. Non avendo praticamente mai conosciuto suo padre, non conosceva la sottomissione; le era stato dato per marito proprio l'uomo che voleva e che non aveva mai trattato lei o i loro figli come una sua proprietà o come esseri inferiori. Si meravigliava, adesso, che Elyan non avesse scelto di liberarsi dalle grinfie di Sir Bors e far parte della loro famiglia... e se non l'aveva fatto non amava abbastanza Eneuawc, questa era la sua conclusione.
Sir Bedivere era invece, più che adirato, profondamente triste. Forse Amren aveva ragione nel credere che avesse una voglia pazzesca di impugnare la spada e fare a pezzi l'intero clan di Ganis, ma ciò non significava che l'avrebbe fatto. Ne ebbe l'occasione più tardi, quando la tragedia e il disonore si abbatterono sulla corte in ondate successive, come la tempesta che prima strappa le vele, poi l'albero e infine fa inabissare la nave.

Or si rovescia il mondo,
il sole sorge ad occidente.
Gira troppo in fretta
e più non ci riscalda.
Ruggine e noia,
questa vita è niente.


   
 
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