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Autore: Neko    17/07/2010    5 recensioni
Naruto ha trovato una famiglia che lo ha accolto a braccia aperte sin dalla nascita, nonostante la sua condizione di Jinchurichi. Ma qualcosa lo spingerà a scappare e a crearsi una nuova "famiglia"
Genere: Avventura, Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jiraya, Naruto Uzumaki, Tsunade
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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Capitolo 8: Prima missione

 

 

 

Kakashi dopo aver lasciato il suo team, si recò al palazzo dell’hokage.

Ci andò con calma, forse per timore che i suoi sospetti fossero fondati.

Naruto aveva conoscenze su larga scala sul mondo degli shinobi e in pochi avrebbero potuto dargli un’educazione di un tale livello e soprattutto non ninja provenienti dallo stesso villaggio.

Aveva pensato a come potesse essere possibile.

Aveva ideato diverse ipotesi del tipo che il ragazzo, in quei quattro anni, avesse girovagato per il mondo e conosciuto varie persone che si erano offerti di insegnargli le proprie abilità.

Questa vana speranza però, morì subito. Non era possibile che i fatti si fossero svolti in quel modo.

Naruto sapeva usare molto bene la spada e non poteva di certo essere un insegnamento fortuito, ma un allenamento costante con lo stesso allenatore, tanto da prenderne anche le movenze.

E poi c’era lo sharingan.

Naruto sembrava conoscerlo piuttosto bene, anche se non i segreti più celati, ma era impossibile che qualcuno all’esterno di Konoha avesse potuto rivelargli il meccanismo di quell’arte oculare.

Solo gli abitanti di Konoha sapevano di cosa era capace quell’occhio, essendo il clan Uchiha originario di quel villaggio.

 

Tsunade venne disturbata dal suo sonnellino nell’ufficio dell’hokage da un bussare alla porta.

“Vi ho svegliato?” chiese Kakashi entrando. Avendo bussato più volte, aveva intuito che la donna si fosse addormentata, dato che non era la prima volta. Anche se, durante l’assenza di Naruto, la donna non doveva mai farsi attendere, dato che per il minimo rumore si svegliava di soprassalto a causa dell’ansia che la tormentava giorno e notte.

“Cosa vuoi Kakashi?” chiese la donna notando lo sguardo serio dell’uomo.

“Volevo parlarle di una cosa importante, ma vorrei che ci fosse anche Jiraya-sama se non vi dispiace!”

Tsunade alzò un sopracciglio sorpresa “Jiraya non è al villaggio al momento, dovrebbe tornare a giorni! Ma se è una cosa importante, non vedo perché dovresti consultare anche lui, dopo tutto sono io l’hokage!”

Kakashi annuì “Ha ragione, il fatto è che volevo parlarvi di Naruto!”

Tsunade si preoccupò. L’uomo spesso le riferiva le capacità del ragazzo, ma con un aria serena e quello sguardo serio e pensieroso, la inquietavano.

“è successo qualcosa?” chiese ansiosa.

Kakashi scosse la testa “No, non ancora almeno!”

“non girarci intorno Kakashi e arriva al punto!”

Kakashi sospirò “Ho il motivo di credere che Naruto, in questi quattro anni sia stato…in contatto con l’Akatsuki!”

Tsunade sgranò gli occhi “La tua affermazione è piuttosto grave. Cosa ti ha fatto giungere a questa conclusione!” disse guardando storto l’uomo.

“Ho delle buone ragioni per sospettarlo. Ha conoscenze che non può aver appreso da persone comuni. Gli è stato insegnato a usare la spada e nella mia carriera ninja, ho avuto a che fare con un solo ninja che destreggiava la spada come fa Naruto: questo ninja è il traditore del villaggio della nebbia Kisame. Ha detto di aver avuto già a che fare con lo sharingan e sa come annientare una sua illusione e gli unici in possesso di quest’arte innata, come lei ben sa, siamo io,Sasuke e…

Itachi!” concluse la donna in un bisbiglio.

“Infine c’è un’altra cosa che mi ha fatto arrivare a questa conclusione. È in grado anche di fabbricare marionette e di manovrarle, come solo un ninja della sabbia può fare. Ho anche pensato che un qualsiasi ninja di quel villaggio ha potuto insegnarglielo, ma se si prendono in considerazione le ipotesi prima elencate allora…” fece una pausa di silenzio per vedere la reazione di Tsunade, la quale non distoglieva il suo sguardo dal suo “…nellAkatsuki c’è un membro appartenente al villaggio della sabbia ed è piuttosto abile con le marionette, se non la sua specialità!”

“Non abbiamo prove attendibili per insinuare questo. Inoltre ti rammento che l’Akatsuki è alla ricerca dei bijuu. Se veramente Naruto fosse stato un loro membro, come spiegheresti il suo ritorno a Konoha?” chiese Tsunade seria.

“Io credo che dovremo prendere in considerazione, che Naruto sia un infiltrato per conto dell’organizzazione e che finga con noi, per ottenere qualche sorta di informazione!” ammise Kakashi constatando le varie possibilità che Tsunade non voleva nemmeno sentire.

“Questo lo escludo categoricamente. Naruto, mio figlio, non è un traditore!”

Kakashi sospirò “Per quanto possa essere doloroso, deve considerare il fatto che potrebbe essere così!”

“Prima di tutto, non abbiamo niente che all’Akatsuki potrebbe interessare, a parte Naruto, secondo, mio figlio ha detto più volte che gli è stato chiesto di tornare a Konoha per nascondersi dall’Akatsuki!”

“il ragazzo potrebbe mentire!” disse Kakashi facendo sussultare la donna.

“No!” disse determinata la donna “Ho visto la paura che aveva negli occhi, quando abbiamo parlato del fatto che l’Akatsuki vuole tutti i bijuu! Per quanto una persona possa essere brava a recitare, alcune emozioni non si possono trasmettere attraverso gli occhi!” disse Tsunade sbattendo un pugno sul tavolo.

Kakashi mantenne la sua compostezza “Sto solo facendo delle ipotesi, dato che il ragazzo mi ha condotto a dubitare più volte. Però avrei una proposta per scoprire se Naruto ci stia effettivamente nascondendo qualcosa che potrebbe non piacerci!”

Tsunade lo guardò, per poi fargli un cenno con la testa per farlo continuare.

“Una missione!”

“Di che genere di missione stai parlando?” disse la donna la quale per il nervosismo si era messa a girare per la stanza.

“Una missione che preveda la ricerca di qualche membro dell’Akatsuki e vedere come reagisce al loro incontro!”

Tsunade si girò di scatto verso il ninja sconvolta “Hai la minima idea di quanto assurda sia questa tua richiesta? Se dovessi sbagliarti e nel peggiore dell’ipotesi essere sconfitti, Naruto sarebbe catturato e ucciso!”

“Si, me ne rendo conto, ma nonostante non abbia prove, sono quasi sicuro di quello che affermo. Naruto non vi ha mai voluto dire con chi è stato in questo tempo. Perché? Probabilmente ha qualcosa da nascondere. Inoltre mi prendo la piena responsabilità che non accada niente al ragazzo. Lo proteggerò a costo della vita, inoltre mi farò accompagnare oltre che dai miei allievi, da qualcuno di cui mi possa fidare!”

Tsunade mantenne il silenzio senza dare una risposta né negativa, né positiva.

 

Naruto tornò a casa e si chiuse la porta di camera sua dietro le spalle sospirando.

Quella giornata si era proprio divertito e gli dispiaceva che il sole fosse già tramontato.

Si avvicinò alla sua scrivania e apri un cassetto per porvi una cosa. L’oggetto in  questione si trovava nella tasca dei suoi pantaloni ed dopo averla estratta da quel “nascondiglio” la fissò a lungo. 

La porta di camera sua si aprì lentamente e il ragazzo in tutta fretta nascose quell’oggetto nel cassetto il più veloce possibile, senza evitare però di insospettire la donna che era appena entrata.

“Cosa stai nascondendo?” chiese Tsunade sorpresa.

Naruto balbetto un niente, ma continuava a rimanere vicino al cassetto con atteggiamento nervoso.

“Stai nascondendo qualcosa?” chiese Tsunade sospettosa. Aveva paura che aprendo quel cassetto avrebbe trovato qualcosa che lo avrebbe incastrato.

Naruto abbassò la testa, mentre la donna si avvinava e apriva il cassetto. Il ragazzo non aveva fatto alcuna resistenza.

Tsunade prese l’oggetto e l’osservò. La sua aria preoccupata si trasformò in serena e sorrise.

Naruto vedendo la donna divertita, si avvicinò e le strappò la foto che cercava di nascondere e la strinse a se.

“Perché cercavi di nascondere la tua foto con Sakura?”

Naruto arrossì “Bhe…ecco…mi è venuto istintivo e…e…

“Ti piace vero?” chiese la donna divertita dalla faccia del figlio che era di un colore rosso acceso per l’imbarazzo.

M-ma cosa dici? No, è s-simpatica, gentile con me, ma ciò non significhi che…che…Naruto alzò lo sguardo e vedendo il sorriso della donna ammise “Si, mi piace, ma non dirlo a papà!”

Tsunade sgranò gli occhi “Perché?”

“Perché mi farebbe fare brutta figura. Quel pervertito cercherebbe di darmi consigli su come conquistarla e temo solo all’idea di pensare a cosa potrebbe farmi fare!”

Tsunade scoppiò in una sonora risate “Hai proprio ragione tesoro. Va bene, non gli dico niente, ma a dirla tutta, non è che non si noti che ti piace!”

Naruto sussultò “C-come? L’avevi capito?”

Tsunade annuì “Le volte che passo a guardarvi allenare, vedo gli sguardi che le mandi, anche quando dovresti essere concentrato!”

Naruto arrossì “Dici che lei se n’è accorta?” si interruppe un attimo “Ma no è impossibile, secondo me a lei piace Sasuke!”

“solitamente la persona che piace, non si accorge se qualcuno è interessato a lei!” disse facendo l’occhiolino al ragazzo.

“Cosa vuoi dire con questo?” chiese il ragazzo convinto che la madre facesse riferimento a qualcosa di particolare, ma la donna non gli disse niente, ma si alzò per andarsene.

“Mamma aspetta! Sei entrata in camera per parlarmi o chiedermi qualcosa giusto?”

La donna tornò seria e mantenne il silenzio per qualche secondo. Non sapeva esattamente cosa fare, se andare dritto sul punto e chiedergli con chi aveva passato quei quattro anni o meno. Ma decise di tacere vedendo l’allegria che il figlio aveva negli occhi. Raramente l’aveva vista e non voleva cancellarla per alcuno motivo, così sospirando disse “Niente tesoro, volevo solo avvertirti che presto assegnerò una missione a te e alla tua squadra!”

A Naruto gli si illuminarono gli occhi “Davvero? Non vedo l’ora. Di che missione si tratta?”

“Si tratta di una missione di livello C, che potrebbe trasformarsi in B. Tu e la tua squadra dovrete cercare dei ninja e portali a Konoha sperando che non impongano troppa resistenza!”

 

Il giorno seguente tutto il team Kakashi venne messo al corrente della missione.

Sasuke come al solito non fece una piega, Naruto era al settimo cielo, mentre Sakura era un po’ timorosa.

Nelle scorse missioni non aveva fatto praticamente niente, oltre che a dipendere dagli altri e aveva paura di essere nuovamente di intralcio alla squadra.

“Bene ragazzi! Dato che la missione potrebbe essere più rischiosa del normale, ho deciso che vi affiancherò un altro jounin!” disse per poi fare entrare il jounin in questione accompagnato da un ragazzo di cui Tsunade non sapeva niente.

Yamato, chi è questo ragazzo?”  chiese la donna, ma l’uomo scosse la testa.

“Il mio nome è Sai, hokage-sama!” disse il ragazzo sorridendo, ma tutti si accorsero che in quel sorriso c’era qualcosa di strano.

Tsunade!” disse una terza persona entrata dopo il ragazzo.

Naruto storse il naso. Quell’uomo, di nome Danzo, non gli era mani andato a genio. Aveva sempre rivolto degli sguardi tremendi al ragazzo e più volte lo aveva sentito chiedere a sua madre di tenerlo legato come un cagnolino, quando andava a trovare sua madre in ufficio.

“Cosa vuoi Danzo?” chiese la donna regalandogli uno sguardo di ghiaccio.

“Io e i consiglieri, non siamo d’accordo con la missione che sta affidando a questo team, a uno di loro in particolare!” disse guardando Naruto “Ritengo inopportuno fare uscire il jinchuuriki in questo periodo. Lo sai meglio di me che l’Akatsuki è alla sua ricerca o non ti importa di tuo…figlio!” disse questa ultima parola con disprezzo.

Tsunade si innervosì “Ho pensato a lungo se affidare o meno questa missione a loro. prima di tutto non posso tenere mio figlio legato al villaggio, secondo ho piena fiducia in lui e so che saprà cavarsela egregiamente! Inoltre ti vorrei ricordare che stai mettendo in dubbio le abilità dei miei ninja!”

“So bene che Kakashi e Yamato sono dei buon ninja, ma ritengo comunque troppo avventata questa tua mossa. Per questo io e gli anziani, abbiamo deciso di aggiungere un elemento alla tua squadra!” disse indicando Sai.

“Ha la nostra stessa età, se noi non siamo adatti a questa missione, non lo è nemmeno lui!” disse Sasuke infastidito dall’uomo, sentendosi offeso.

“attento a come parli Uchiha. Sai è già un ambu a differenza di voi che siete solo dei genin appena usciti dall’accademia!”

Tsunade intervenne “La forza non è l’unica cosa che conta in missione, serve anche abilità e furbizia e questi ragazzi ne sono dotati, che tu voglia crederlo o no!”

“comunque sia, non puoi sottrarti a questo nostro ordine. O Sai si aggiunge alla vostra squadra di ricerca o loro non vanno da nessuna parte!” disse Danzo per poi uscire.

Tsunade diede il permesso a tutti di uscire, dando l’ordine a Kakashi e Yamato di restare.

“Quel ragazzo potrebbe essere un problema!” disse Tsunade “Non mi fido di Danzo. Chissà cosa ha in mente!”

“Più che preoccupato per l’esito della missione, mi sembrava interessato!” affermò Kakashi.

“è risaputo che detesta mio figlio e la volpe a nove code, ma mi chiedo cosa altro nasconda. Kakashi, Yamato, oltre al compito di proteggere mio figlio, vi affido l’incarico di sorvegliare Sai. Non è detto, ma potrebbe fare una mossa falsa e far saltare in aria qualsiasi piano abbia in mente.

I due ninja annuirono, per poi chiedere il permesso di allontanarsi.

 

La missione ebbe inizio il giorno dopo e i ragazzi giunsero alle porte di Konoha puntuali.

“Tu devi essere Sai, piacere io sono Sakura. Lui è Sasuke, mentre lui è Naruto!”

Sai li guardò tutti, ma si soffermò soprattutto su Naruto, poi chiudendo gli occhi e sorridendo disse “il piacere è mio!”

Sasuke gli si avvicinò e gli disse “Tu non mi piaci. Ci stai nascondendo qualcosa!”

Sai sempre sorridendo disse “Che vi piaccia o no, cerchiamo di portare a termine la missione!”

“Sai ha ragione Sasuke! Chissà magari non è poi così antipatico come credi!” disse Naruto.

Tsè, il mio intuito non sbaglia mai!” disse Sasuke distaccandosi dal gruppo.

“Grazie per avermi difeso, mostro!” disse il nuovo arrivando, non calcolando però il fatto che chiamandolo con quel nome, avrebbe potuto suscitare le ire del biondo.

Infatti Sai si ritrovò a terra con una guancia dolorante.

“Non osare mai più chiamarmi così, intesi?”

Sakura intervenne “Naruto, calmati. Non risolverai niente comportandoti così. Dobbiamo andare d’accordo, ne va della missione. Quindi ora chiedi scusa e prometti di mantenere la calma, per le prossime volte che ti chiamerà così!”

Naruto girò il viso contrariato, poi sospirando si arrese “D’accordo. Scusa di averti colpito, prometto che non lo farò più per tutta la durata della missione!”

Sai sorrise e alzandosi accettò le sue scuse, ma un nuovo pugno, sull’altra guancia, lo buttò nuovamente a terra.

S-Sakura-chan!” disse Naruto stupito.

“Ho fatto promettere a Naruto di non colpirti più, ma prova a richiamarlo di nuovo in quella maniera davanti a me e niente potrà impedire che il mio pugno si scontri “accidentalmente” con la tua faccia. Intesi?” lo minacciò la ragazza fuori di sé.

Sai si alzò nuovamente e annuì.

“Vedo che avete già fatto amicizia!” Disse Kakashi ironico “evitate di uccidervi fra di voi per favore. Non possiamo badare anche a dei bambini oltre a cercare dei criminali!”

I ragazzi abbassarono la testa e annuirono.

 

Passò circa un ora in cui i ragazzi e i loro insegnanti, saltarono da un albero all’altro, seguendo Pukkun il cane ninja di Kakashi, il quale era stato invocato per seguire un odore particolare.

Kakashi-sensei, stiamo saltando da un sacco di tempo. Ci puoi dare qualche informazione in più su chi stiamo cercando?”

“Non posso darvi informazioni precise, dato che non sappiamo chi ci ritroveremo esattamente davanti, ma…Kakashi lanciò uno sguardo a Naruto “stiamo cercando un qualsiasi membro dell’Akatsuki!”

Naruto a quelle parole si fermò di colpo, suscitando gli sguardi sorpresi dei suoi amici, tranne di Kakashi.

 

 

***************

 

Fine ottavo capitolo.

Cosa vi sembra?

Ora corro subito a scrivere l’altro prima che l’ispirazione mi passi.

Grazie a tutti di avermi seguito fino a questo punto e spero vivamente che la storia continui a interessarvi.

A presto

Neko    =^_^=

 

  
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