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Autore: Oxis    18/07/2010    2 recensioni
In un mondo fantastico in cui il mondo è diviso in Luce e Buio, si incontrano un giorno due facce di una stessa medaglia.
Una è Hope, apprendista guerriera, con la vita parecchio difficile soprattutto per quei maledetti incubi notturni... Entrata nel campo di addestramento si sente esclusa da tutti, per il fatto di essere l'unica ragazza.
Solo una persona non la allontana, un ragazzo, entrato come una scheggia nella sua vita.
Ma Francis sembra condividere molte cose con lei, troppe per essere solo un suo compagno di corso.
Cosa succederebbe se le due facce di una sola medaglia provassero a guardarsi negli occhi?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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salve! quanto sono in ritardo! pero' sono tornata, alleluia, e da oggi in poi postero' piu' spesso.

grazie di cuore a tutti quelli che seguono, particolarmente a 

Thoas Pensiero, Valerie_Laichettes, honeyS e Milla =)

grazie a tutti e spero che vi piaccia il nuovo capitolo, preparatevi ai prossimi!


buona lettura =)





Una bambina correva bosco, ridendo fino a farsi venire le lacrime agli occhi.

Era molto bella, aveva lunghi capelli rossi che le ondeggiavano sulla schiena, intrecciati con boccioli di fiori aranciati e occhi dorati. Indossava un vestitino che sembrava ricavato da un sacco e aveva i piedi nudi.

Rideva e scappava da qualcosa, veleggiando fra le fronde degli alberi del bosco, assopito in un caldo pomeriggio soleggiato.

Dietro di lei un altro bambino poco piu' alto di lei la rincorreva, con la stessa risata spensierata.

Aveva i capelli corvini ed era vestito, come la bimba, poveramente.

I suoi occhi erano argento vivo.

- Ayge! Aspetta!

La bimba si fermo' e si appoggio' contro il tronco di un albero, guardandosi alle spalle.

Lui la raggiunse e sorrise, ansimando.

- Sei troppo veloce per me.

Ayge stava per rispondere, quando un urlo li fece trasalire.

- Ti ho detto che non devi parlare con lui!

I bambini si voltarono e videro una figura sovrastarli pochi metri piu' lontano.

Era una donna bionda, i lineamenti angelici che pero' parvero diabolici agli occhi dei bimbi, aveva occhi dorati come quelli di Ayge.

- No, zia, aspetta...

La donna prese la bambina per mano e la trascino' via dal bosco, mentre lei cominciava a piangere.

- Skotos! - gridava, prigioniera fra le braccia della donna - Skotos!

Ma la donna tese una mano e guardo' il bambino con disprezzo.

- Torna a casa, e non parlare mai piu' con mia nipote. Chiaro?

Al pianto di Ayge si aggiunse quello di Skotos, e pian piano si affievolirono fra gli alberi.


Un ragazzo stava appoggiato contro il tronco di un albero, la testa china sul petto, nascosta dai capelli neri. Aspettava e intanto ascoltava il bosco pieno di vita.

Aveva imparato ad amarlo, nonostante i suoi geni da Kryptos per cui avrebbe dovuto disprezzare tutto quello che aveva un'anima.

Respiro' affannosamente. Odiava i suoi parenti, tutti, dal primo all'ultimo. Sempre assetati di sangue, vendetta, morte. Dolore.

Nessuno lo capiva, non era nato per essere un Kryptos.

Senti' un calore pervaderlo lentamente, sempre piu' intenso e si volto'.

Una ragazza sorrideva davanti a lui, i boccoli rosso fuoco alzati dalla brezza.

A Skotos parve un miraggio. L'abbraccio' con slancio, lasciandola lievemente stupita.

Non parlarono, non ne avevano bisogno.

Il loro legame era unico e indissolubile.

Ayge si inebrio' del suo profumo, avvertendo lo stesso calore di prima avvolgerla dolcemente.

Non le interessava che la sua famiglia non capiva.

Era disposta a tutto pur di restare con lui, perfino a passare dalla parte oscura...


Hope trasali' e spalanco' gli occhi.

Era nella stanza con la vecchia e Francis la guardava con la sua stessa espressione spaventata.

La strega abbasso' lo sguardo su di loro e sorrise.

- Allora, miei cari, come vi sentite?

Hope aggrotto' la fronte.

- Cosa vuol dire tutto questo? - intervenne Francis.

Kedna passo' una mano sulla sfera di cristallo, in cui si vedeva solo un'intensa nebbia bianca.

- Avete visto quello che dovevate vedere - rispose con la voce piu' naturale del mondo.

Hope cominciava a sentir male alla testa.

- Senta, non potrebbe spiegarci chiaramente il perche' di tutta questa storia?

Kedna fisso' intensamente i due ragazzi per un minuto buono, poi serro' le labbra e le riapri' di scatto.

Aveva un qualcosa in quei suoi movimenti rapidi e decisi da far venire la pelle d'oca.

- Molto bene. Quello che avete visto risale a molti millenni fa. Questa terra era ancora un posto dove la magia regnava senza paura. C'erano due stirpi che la governavano. Quella della Luce, i Faidros, e quella del buio, i Kryptos. Skotos e Ayge appartenevano alle due stirpi e per legge non potevano avere contatti di nessun genere.

Hope e Francis si scambiarono un'occhiata.

- Capite? Era guerra fra le due famiglie.

- Si, capiamo. E allora? - chiese il ragazzo.

- Morirono dichiarandosi amore eterno. Sapete cosa vuol dire?

I due ragazzi la guardarono basiti.

- Cosa vuol dire?

Kedna sollevo' un sopracciglio.

- Beh, che domande, che il loro amore non puo' sparire.

Hope rivide nella propria mente una scena che riconobbe subito: quella che aveva visto la notte che erano scappati dall'Accademia.

- Non era mai successa una cosa del genere prima, perche' andava contro natura - riprese Kedna.

- era assurda e il fatto che i due si amassero provoco' una conseguenza inimmaginabile, che fu scoperta solo parecchi anni dopo.

- Cosa?

Kedna guardo' la sfera.

- Le loro anime si liberarono dal vincolo della morte, per reincarnarsi nei loro discendenti. Ma nel corso delle generazioni, non si manifestarono mai a nessuno - la strega fece roteare gli occhi bianchi - Ovviamente fino ad adesso.

   
 
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