Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: mercutia    29/11/2003    2 recensioni
L'approdo su un'isola dagli strani poteri causa effetti "particolari" sulla ciurma di Rufy, risvegliando in loro sentimenti sepolti. Zoro e Nami in particolare vengono a trovarsi in una situazione difficile da equilibrare, sia per loro stessi che nei confronti dei loro compagni, di Sanji soprattutto.
Presi dalle difficoltà di un'attrazione forte quanto complicata, i ragazzi e i loro compagni si trovano prima intrappolati da una persona di cui si erano fidati, poi invischiati in un'avventura pericolosa per riavere la Going Merry e salvare un regno da un malvagio usurpatore.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cosa mi prende?


Zoro continuava a fissare il vuoto in silenzio. Cos’era quella strana sensazione che provava, che gli toglieva il respiro? Assunse un’espressione imbronciata, sembrava quasi che se la fosse presa coi suoi stessi pensieri. “Che mi prende? Le donne non fanno certo per me, sono così lunatiche, complicate, insulse, tutte uguali! Nami invece…” e su quel pensiero i suoi occhi caddero sulle lunghe gambe perfette di lei “Ma cosa vado a pensare?” Si alzò di scatto, schiarendosi la voce e guardandosi intorno irrequieto.
Nami, che fino a un attimo prima si stava per addormentare sulla spalla di lui, cadde con la faccia a terra
"Che ti prende adesso?"
"Ehm… ecco… ho sentito un rumore! Vado a vedere" disse lui freneticamente.
"Tu non vai da nessuna parte! E’ buio pesto, ci manca solo che ci dividiamo anche noi! E poi che rumore hai sentito? C’è silenzio assoluto!"
"Ma chi ti credi di essere tu per dare sempre ordini!"
Nami si alzò gridandogli contro
"Non ti sto dando ordini!"
"Tu non sai fare altro!"
I due iniziarono a litigare urlando l’uno contro l’altra per qualsiasi stupidaggine venisse loro in mente, finchè Nami piazzò uno schiaffone su una guancia del ragazzo… non era stata una delle solite sberle e lo avevano avvertito entrambi: lui era rimasto impietrito, lei si voltò di scatto e fece come per scappare, ma Zoro le afferrò quella stessa mano che l’aveva colpito, tirò la ragazza verso di sé e improvvisamente la baciò.
Nami spalancò gli occhi, non se lo sarebbe mai aspettato e ora non sapeva che pensare, che fare…ma poi chiuse gli occhi e ricambiò. Si stava letteralmente sciogliendo nella tenerezza di quel bacio, quando le vennero in mente gli occhi a cuoricino di Sanji. Si sentì in colpa, come se in qualche assurdo modo lo stesse tradendo, proprio lui che l’aveva sempre corteggiata, anche se lei lo aveva sempre respinto e anche trattato malamente.
Con questi pensieri in testa scostò le sue labbra da quelle di Zoro mentre una lacrima le scendeva giù per una guancia, tornò lentamente a sedersi, guardando a terra senza dire una parola.
Zoro era ancora in piedi fermo immobile, incredulo per quello che aveva fatto e pensieroso per la reazione che lei aveva avuto, poi si riprese, doveva pur dirle qualcosa
"Non avrei dovuto. Non so che mi è preso. Mi sento come stregato, non mi era mai capitata una cosa simile"
"Ti chiederei di poter stare sola, ma è meglio non dividersi, soprattutto ora con questo buio" disse lei quasi sussurrando e continuando a fissare il terreno.
Zoro si allontanò solo di qualche passo e si rimise a terra. La luce del fuoco si rifletteva sulle lacrime che piano piano continuavano a rigare il volto di Nami. Zoro si sentiva male, aveva un terribile nodo alla gola, la guardava e per la prima volta si rendeva conto di provare qualcosa di molto forte per lei. Non desiderava altro che prenderla tra le sue braccia e farla smettere di piangere e stava lì a chiedersi se lasciarla “sola” come lei gli aveva chiesto o seguire il suo cuore e baciarla ancora… e ancora. Erano sensazioni del tutto nuove per lui… e improvvise… Assunse di nuovo un’espressione imbronciata e iniziò solo a desiderare di smettere di pensare simili stupidaggini, si sdraiò su un fianco voltando le spalle a Nami e cercò di mettersi a dormire. Era semplicemente tutto ridicolo e senza senso… non si sentiva sé stesso.
Nami non riusciva a pensare ad altro che a Sanji, quel damerino pazzo per le donne, sempre buono e pieno di premure per lei “Se venisse a sapere del bacio tra me e Zoro gli si spezzerebbe il cuore e le cose sulla nave non sarebbero più come prima. E’ tutta colpa mia. Ho commesso un errore, ma non si ripeterà mai più!” Non capiva neanche perché continuava a piangere, era un sacco di tempo che non lo faceva. In fondo non stava così male, più che altro si sentiva terribilmente strana, confusa: quella situazione era assurda, Zoro era assurdo!! Cosa gli era preso?

Quando lo spadaccino riaprì gli occhi era giorno, o almeno era quello che sembrava, visto che c’era ancora una nebbia fittissima. Nami dormiva ancora, era così carica, ma lui pensava solo che avrebbe voluto odiarla: di fronte a lei si sentiva all’improvviso così dannatamente vulnerabile, lei riusciva a farlo sentire male. Perché? E se Sanji poi se ne fosse accorto? Se avesse saputo del bacio? Erano completamente diversi loro due, ma dopo tutte le avventure passate insieme erano diventati grandissimi amici “Non potrei mai portargli via la sua Nami, non me lo perdonerebbe mai” E lei cosa pensava? Avrebbe dato chissà cosa pur di sapere cosa passava per quella testolina rossa! “ In ogni caso non è affare mio, non voglio aver nulla a che fare con Nami, le donne non mi interessano!” Ma quei pensieri non gli impedirono di avvicinarsi a lei che intanto dormiva, ma proprio in quel momento si svegliò e di colpo i loro sguardi si incrociarono a pochissimi centimetri  di distanza. Deglutirono entrambi, Nami voleva scappare e invece lo baciò, non riusciva a farne a meno. Il bacio divenne sempre più appassionato e lei si sentiva come intrappolata dal forte desiderio di lasciarsi andare a Zoro, mentre le lacrime le scendevano lungo le guance, ma questa volta non riuscì a interrompere quel bacio. La passione iniziava a travolgere i due improvvisati amanti, quando un rumore interruppe il momento magico. Si ricomposero in fretta stando attenti a non guardarsi mai negli occhi per l’imbarazzo e si rimisero in piedi.
Ancora rumori provenienti da non molto lontano e all’improvviso Sanji era di fronte a loro. L’imbarazzo che già Zoro e Nami provavano aumentò vorticosamente, ma Sanji ruppe il ghiaccio saltando al collo della sua amata coi soliti occhi a cuoricino e urlando
"Naaaaaaaaaaaamiiiiiiiiiiii! Tesoro! Finalmente ti ho trovata!" e iniziò a baciarle le mani, le braccia… lei non riusciva a reagire, impietrita da una tempesta di sensazioni contrastanti.
Zoro guardava la scena inorridito… e geloso, ma non poteva intervenire.
Nami si riprese
"Che stai facendo Sanji?" gli mise una mano sulla testa e lo schiacciò a terra, poi guardò Zoro con un’espressione tristissima che cercava la sua complicità nel fingere che tutto fosse come al solito.
Solo quando si rialzò, Sanji vide che c’era anche Zoro, lo fissò con aria sospetta, poi guardò Nami e di nuovo Zoro
"Dov’eravate spariti… VOI DUE?" chiese
"Vi stavamo cercando. Ma Rufy e Usop?" si affrettò Nami, mentre Zoro aveva incrociato le braccia e aveva assunto il suo solito atteggiamento da duro.
"Non li trovo, saranno due o tre ore che cerco te e gli altri" disse Sanji più rilassato
"DUe o tre ore? E’ passata la notte, saremo su quest’isola da circa dieci ore ormai" disse Nami guardando strano Sanji e rimasero lì a discuterne un po’: Sanji non si era accorto che fosse passata la notte, com’era possibile?
All’improvviso un gran trambusto fermò la discussione: un’esplosione a pochi centimetri da loro? No… era solo Rufyr.
"Ahhh! Imbecille di gomma! Ti farò a fette!" ringhiò Zoro spappolato sotto Rufy e Usop.
Sanji, approfittando della felicità del momento, abbracciò Nami
"Hai visto pasticcino? Ci siamo ritrovati!"
"Torniamo alla nave ora ragazzi, non vorrei che qualcuno si facesse male" si affrettò a dire Usop sperando di abbandonare in fretta quella strana isola. Aveva gli occhi sgranati come se gli fosse successo chissà che.

TO BE CONTINUED…

   
 
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