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Autore: Laitalee    23/07/2010    2 recensioni
una dramione a dieci anni dalla fine della scuola... i personaggi sono ooc, ma credo sia lecito considerando che sono invecchiati... buona lettura! La libreria si chiamava Akasha e il loro motto era “Vi troviamo tutto ciò che sia mai stato scritto!”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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II CAPITOLO

Due giorni dopo Draco era al San Mungo, per una delle poche consegne personali che faceva... dietro alla porta del Medimago capo di turno al terzo piano, dove curavano gli avvelenamenti da piante e pozioni magiche, lo aspettava il suo più grande amico, quello che per primo lo aveva accolto ed aiutato quando era uscito da Azkaban ed aveva dovuto prendersi cura dei suoi: Neville Paciock. Si erano incontrati al pronto soccorso, quando Draco era uscito da poche settimane dalla prigione. Ci era arrivato semi incosciente, accompagnato da sua madre, fuori di sè dalla paura, perchè lo aveva trovato svenuto e insanguinato in cucina, dove, con coltello e attizzatoio rovente da camino, aveva cercato inutilmente di cancellarsi il Marchio Nero dal braccio. Ovviamente non ci era riuscito, il tatuaggio era magico e non poteva essere eliminato, ed il dolore delle ferite, oltre a farlo urlare al punto da esser sentito da sua madre, nell’altra ala del castello, era stato tale da farlo svenire. Neville faceva il praticante in pronto soccorso e quando aveva visto che cosa era successo, aveva risvegliato Draco, dopo avergli somministrato un antidolorifico e poi gli aveva parlato. Gli aveva spiegato che se avesse usato la magia per curargli le ferite, sarebbero sparite le cicatrici, ed il tatuaggio sarebbe rimasto intatto, ma che se voleva potevano usare la medicina dei Babbani, sarebbe guarito lo stesso, anche se non altrettanto in fretta, ma le cicatrici sarebbero rimaste... ed avrebbero coperto almeno in parte il tatuaggio. E Draco aveva scelto la medicina Babbana.

Da allora erano diventati amici, anche se inizialmente con qualche diffidenza reciproca, ma col tempo avevano capito di potersi fidare l’uno dell’altro. Neville era stato il suo appoggio, quando il dolore di sua madre e la solitudine diventavano troppo insopportabili, Draco aveva la sicurezza di poter parlare con qualcuno che capiva il suo dolore e non lo giudicava.

Draco era lì a portare all’amico un altro paio di libri di medicina Babbana, e soprattutto a raccontare l’incontro con Hermione. Era evidente che ne era stato colpito e guardandolo, mentre raccontava con gli occhi luminosi e sorridenti, Neville pensò che era la prima volta che lo vedeva tanto elettrizzato per una donna.

Sono un po' di anni che non la vedo” disse Neville “come sta? Si è ripresa dal divorzio da Ron?”

Divorzio?” cascò dal pero Draco “non sapevo che lei e Weasley avessero divorziato, non me lo ha detto”

Si, l’anno scorso, me lo ha detto Harry... pare che Ron stia cercando di smettere di bere, frequenta le sedute degli alcolisti anonimi, ma sembra con poco profitto, almeno da quello che dice Fred...”

Draco sorrise, il cuore più leggero.

Ma dai... Pensi che accetterebbe un invito a cena da un vecchio amico?”

Non so, prova a invitarla...”

No, amico, hai capito male, sei tu che devi invitarla, insieme con me!”

Neville rise. “Ah, che imbroglione! Hai paura che a te dica di no?”

"Beh, non si sa mai, è vero che non mi pareva ostile, quando è venuta in negozio, ma sai, credo di non averle lasciato proprio buoni ricordi e non vedo perché dovrebbe accettare il mio invito senza avermi conosciuto un po' meglio... ti va di aiutarmi?” chiese con sguardo supplichevole.

Oh, ma certo. Per di più a Luna” Lovegood, con cui Neville era felicemente sposato da parecchi anni “sarà molto contenta di rivederla, visto che fanno lo stesso mestiere su testate diverse, si sentono e si scrivono... sarà facile per lei invitarla a cena; però glielo dico che ci sarai anche tu, non voglio rischiare di vederla arrabbiata! Te la ricordi a scuola? Una furia, veramente!”

Eccome! Mi ha persino menato, una volta, lo sai?”

Ma dai!”

Ti giuro! Cinque dita in piena faccia, davanti a Goyle e Tiger, ci sono rimasto troppo secco per reagire e sono scappato come una lepre! O come un furetto, non me lo ricordare...” aggiunse vedendo la faccia divertita dell’amico, che lo chiamava ancora così quando giocavano a Quidditch in squadre opposte, scapoli contro ammogliati, al circolo di Dublino. Risero e decisero di organizzare la serata per la settimana successiva.

Draco passò l’attesa con una certa dose di ansia, facendo andare in tilt talmente tante volte il computer del negozio, un po' per goffaggine, un po' perché era la sua stessa magia incontrollata che lo impallava, così che Steve finì con il chiedergli di star lontano dall’ufficio mentre lui lavorava, per non obbligarlo a ricominciare tutto da capo ogni quarto d’ora. Finalmente giunse la serata tanto attesa e Draco arrivò dai Paciock con un tale anticipo da finire con l’aiutare Luna a preparare la tavola, mentre l’amico lo prendeva in giro bonariamente per la sua evidente ansia.

Certo che non immaginavo ci tenessi tanto a questa serata, vecchio mio! Ma tu e Hermione non vi sopportavate a scuola, com’è tutto sto cambio?”

Che vuoi, non era così bella a scuola! Non avrei nemmeno osato pensare di considerarla attraente allora, scherzi... ma dovevi vederla in negozio, una favola! Ha un sorriso che toglie il fiato!”

Ah, capisco... e che sia l’ex di Ron e che facendole la corte potresti dargli ancora fastidio non c’entra nulla?” chiese Luna dalla cucina.

Tua moglie non ha mai perso il dono di spiazzare la gente, eh?” Draco strizzò l’occhio all’amico, mentre mettevano i bicchieri in tavola. “No, Luna” ribatté alzando la voce per farsi sentire anche da lei, “ti garantisco che l’idea non mi ha nemmeno sfiorato. E poi mi pare che sia stato bravissimo a farsi del male da solo, senza nessun intervento da parte mia! Il fatto è che mi piace e mi piacciono le sue letture, visto che le conosco molto bene, tra l’altro! Abbiamo in comune un sacco di interessi, solo che sono l’unico a saperlo, per il momento!”

Vero!” disse lei di rimando. Prima che potesse aggiungere altro, vennero salvati dal rumore di un pop di materializzazione appena fuori dalla porta e dal seguente squillo del campanello di casa.

Hermione era vestita con una lunga tunica etnica di lino azzurro, bordata di ricami argentati sul colletto e sulle maniche, talmente elegante che sarebbe potuta egualmente passare per un abito estivo Babbano così come una veste da maga. Era stata in dubbio tutto il pomeriggio, chiedendosi se andare o no, stupita che ci fosse anche Draco e chiedendosi che cosa le aveva preso ad accettare, ma aveva voglia di rivedere gente, di ritrovare i vecchi amici, messi da parte per Ron e perciò aveva passato il pomeriggio davanti allo specchio, a decidere se vestire alla Babbana o no; alla fine aveva optato per quella specie di via di mezzo e vide che la scelta era azzeccata. Luna e Neville erano vestiti da maghi, mentre anche Draco aveva indossato quello che si poteva definire una specie di compromesso, pantaloni di lino chiari e una casacca etnica lunga fino al ginocchio, tutto nei toni del verde acqua e dell’azzurro, che era la maniera in cui si presentava spesso in negozio. Erano entrambi bellissimi e si fermarono a guardarsi, pieni di emozione. Si salutarono con calore, appena un po' imbarazzati e fu Luna a peggiorare la situazione, molto a modo suo.

Sai” disse “abbiamo pensato che sarebbe stato giusto che vi conosceste meglio, ora che Draco non è più il bastardo che era a scuola, oltretutto siete tutti e due single e fate le stesse letture...”

Luna!” esclamò Neville, troppo tardi.

Ma Draco ed Hermione reagirono ridendo e l’imbarazzo che era cresciuto in corpo tutta la settimana si sciolse. Si sedettero e Luna portò in tavola la sua versione di cena etnica, in cui in pratica il riso cantonese era cucinato col curry e il pollo all'indiana era servito sulla pizza. Draco frequentava quella casa da anni, per cui non si stupì, ma Hermione ci mise un po' a capirne la logica. Dopo i primi bocconi si sciolsero e cominciarono a chiacchierare partendo dalla libreria.

Quando l’hai aperta, allora?” chiese Hermione

L’abbiamo aperta 6 anni fa ad Halloween” disse Draco “Neville è il mio socio, in pratica è stato lui a darmi l’idea.”

Ma davvero!”

Si” rispose Neville servendosi una fetta di pizza al pollo e curry “sai, quando stavo facendo l’apprendista Medimago ho cominciato a interessarmi di chimica, di biologia, di medicina Babbana, ma se non sei abituato a frequentare il loro mondo è complicatissimo reperire libri e la libreria solita di Diagon Alley non te li trova; così, quando ho rivisto Draco che cercava una proposta decente e un lavoro per sbarcare il lunario, visto come aveva preso la mia iniziativa della cura Babbana per il braccio ho pensato che l'idea l'avrebbe allettato.”

Cioè?” chiese guardando Draco.

Vedi” cominciò questi, tirando su la manica che copriva il Marchio Nero e mostrandole la cicatrice che lo deturpava “ci siamo rivisti la prima volta, dopo che sono uscito da Azkaban, in pronto soccorso” le raccontò del loro incontro e proseguì “E’ stato Neville, in effetti, a farmi pensare ad una biblioteca multiculturale, ed all’importanza di integrare le conoscenze magiche e Babbane. Così, cercando libri per lui, è partito l’affare ed insieme abbiamo messo a punto l’idea... Neville è diventato mio socio e mi ha dato una mano economica a cominciare; abbiamo scelto Owl Lane per non rischiare che i pregiudizi contro i Malfoy potessero complicarci la vita e gli affari, visto che a Diagon Alley hanno cercato di malmenarmi un paio di volte, mentre andavo in cerca di un negozio da affittare!”

Ma davvero?! Non posso crederci!”

Vero, ma i pregiudizi popolari contro gli ex Mangiamorte sono molto più duri a morire dei pregiudizi personali... io posso anche aver capito e cambiato idea, e ci sono persone che dopo avermi conosciuto e frequentato mi credono, ma sono anche in tanti a fermarsi alle apparenze ed a non credermi. Per quello sono in pochi a sapere che la libreria è mia.”

Ma perchè? Se lo sapessero, capirebbero che sei cambiato veramente...”

Forse ora che la libreria è molto nota e frequentata sì, ma non quando iniziai... per me divenne molto più facile occuparmi dei libri Babbani, perchè in quell’ambiente nessuno mi conosce, sono solo uno dei tanti librai del mondo. Infatti per parecchi anni mi sono occupato prevalentemente del lato Babbano della libreria, mentre Neville si occupava dei libri riguardanti la magia...la cosa curiosa è che ho dovuto imparare a fare un mondo di cose da Babbano, come usare il computer e il telefono, ma anche viaggiare alla Babbana, usare i soldi ed i vestiti Babbani, imparare cose sui loro sport, altrimenti non avrei saputo conversare con i fornitori, mi sono pure divertito! Lo sai che ho perfino la patente di guida?”

Hermione rise, sbalordita, servendosi da bere del succo di zucca “ma dai, non ci credo!”

Giuro! Ho una moto, avevo anche una macchina, ma ho smesso di guidarla e l’ho venduta, perché non potendo usare la bacchetta, se mi arrabbio o mi emoziono troppo, la mia magia esplode in maniera incontrollata.... e nel traffico tendo ad innervosirmi un po' troppo! Con la moto riesco a viaggiare molto meglio!” concluse sorridendo.

A dire il vero” intervenne Luna “gliel’ho detto io di vendere l’auto, ero stufa di doverlo andare a prelevare e portarlo di corsa agli appuntamenti con la Smaterializzazione, perché in un accesso di furia aveva fatto partire per l’ennesima volta il sistema elettrico di tutte le macchine attorno a lui, inclusa la sua naturalmente! Pensa che per lui abbiamo dovuto metterci il telefono pure noi, altrimenti come potevamo tenerci in contatto, visto che non gli è possibile usare altri sistemi? A parte i gufi, ovviamente, ma non può certo andare in giro con un gufo in tasca...”

Sì, come no” disse Draco “poggiato sulla spalla, come il pappagallo del pirata nelle storie per bambini! Sai che effetto in negozio? Già attiro l’attenzione col mio nome e la mia carnagione, figurati con il pennuto! Alla faccia del personaggio pittoresco... però chi lo sa, magari venderei pure di più... potrei quasi provarci...” concluse fingendo di stare realmente valutando la cosa.

Risero, ma Hermione era curiosa: “In che senso, se non usi la magia, questa esplode in maniera incontrollata?”

Ah, questo è meglio se te lo fai spiegare da Neville, è lui l’esperto!”

Vedi, Hermione” disse questi, sentendosi strano a spiegare qualcosa proprio a lei “il fatto è che non basta smettere di usare la bacchetta, per non essere più un mago. La magia è una caratteristica genetica recessiva, ovvero tende ad essere messa in secondo piano da caratteristiche genetiche più forti, tanto è vero che ci sono i Maghinò, gente che nasce senza poteri magici anche nelle più antiche famiglie Purosangue e maghi e streghe che nascono in famiglie Babbane che non sanno di aver avuto, da entrambe le parti, un lontanissimo antenato magico; tuttavia quando si manifesta, si radica nella psiche dell’individuo, resta attiva e si rinforza quando viene usata spesso in età giovanile. È per questo che tutti noi siamo stati educati alla magia a partire dalla pubertà, perché il potere magico è alimentato dalla nostra emotività ed in quell’età riceve la spinta accrescitiva più forte. Per cui, se in età adulta smetti di usarla, come ha dovuto fare Draco, il potere permane, non si affievolisce, ed è comunque molto evoluto e sviluppato, per cui deve trovare espressione in qualche modo. Il guaio è che se non trova valvole di sfogo può causare danni, come dimostrano la scarsa resistenza di attrezzatura elettrica in presenza di magia attiva, o di maghi incazzati come il nostro autista novello...”

E non solo! Raccontale dei guai che ti ha procurato con le tue ex fidanzate Babbane!” s’intromise Luna.

Draco avvampò violentemente, bevve un sorso di birra cercando di mimetizzare l’imbarazzo e lanciò a Luna un’occhiata di ghiaccio, degna dei vecchi tempi.

Cosa?” si sbalordì Hermione “hai avuto fidanzate Babbane?”

Uh, sì” confessò Draco imbarazzato “vedi, non sono stato ostracizzato dal mondo magico solo nel mondo degli affari... la maggior parte dei miei vecchi amici fa finta di non vedermi quando mi incrocia per strada, quei pochi che mi parlano ancora sono andati a vivere nei posti più strani nel tentativo di rifarsi una vita, del resto io stesso abito qua a Dublino …” Draco si passò una mano tra i capelli, guardando la tovaglia, per un attimo smarrito in pensieri non troppo piacevoli, poi sorrise e riprese “e per le donne... Beh, le streghe Purosangue che erano dalla parte di Voldemort mi considerano un traditore ed uno sfigato, quelle che non lo erano non si fidano del mio cambiamento, le streghe di famiglia Babbana nemmeno e mi considerano tutte in coro un bastardo ex Mangiamorte che ha cambiato partito solo per salvarsi il culo... Insomma, alla fine non è che mi sia rimasta molta scelta, no?” sogghignò.

Brutta fine per uno che a Hogwarts si spacciava per essere uno sciupafemmine, soprattutto tra le Purosangue...” concluse sorridendo Neville.

Beh, almeno mi consola il fatto che tra i 14 ed i 17 me le sono già passate tutte, quelle che dopo mi hanno mandato a stendere!” aggiunse Draco, facendo mostra di tirarsela, ma smentendosi con un sorriso imbarazzato all’indirizzo di Hermione, che rideva come una matta.

Aveva parlato pochissimo, restando per lo più ad ascoltare ed osservando il legame intensissimo di amicizia tra Neville e Draco, pensando che se era Neville a fidarsi, bisognava pur concedere a Draco il beneficio del dubbio. Ma, inconsapevolmente, era passata oltre, gli credeva, già dalla prima visita al negozio. In realtà, quello che stava scoprendo in quella strana serata era quanto il biondo Serpeverde le piaceva.

Ma ti ricordi la tipa che diceva di essere una strega?” chiese Luna a Draco, mentre serviva il caffé “ti ha fatto una corte asfissiante per settimane, prima che ti decidessi ad uscirci!”

Oh sì, perché me l’hai fatta ricordare!” disse Draco battendosi drammaticamente le mani sulla fronte “peccato che la volta che siamo finiti a letto mi ha cacciato di casa, perché quando mi sono addormentato si è accorta di tutte le cose che si muovevano da sole nella camera da letto ed era convinta che io le avessi portato qualche energia negativa in casa!!!”

Cosa?!” esclamo Hermione, sbellicandosi dalle risate.

Ma sì!” raccontò Draco, ridendo, fintamente esasperato “mi ha rimorchiato in negozio, perché veniva tutte le settimane a chiedere libri di magia e di esoterismo, e visto che ero io l’esperto, nel negozio Babbano, ha cominciato a farmi domande: come mai mi interessava, da quanto ne studiavo, se avevo qualche potere... stronzate, insomma. Poi una volta si ferma all’angolo bar, e visto che non c’era nessun altro in negozio, mi svela il grande segreto: era una strega! Una vera strega, discendente da una lunga stirpe di streghe, che arrivavano dai tempi del medioevo! Mi dice che sua nonna curava i calli con le preghiere ed usava il pendolo per ritrovare gli oggetti smarriti, e che sua mamma aveva il dono della chiaroveggenza, che avrebbe ereditato anche lei. Sto per chiederle il cognome, chiedendomi come mai lei non l’avessi mai vista a Hogwarts, visto che conosco praticamente tutte le vecchie famiglie Purosangue, del resto sono rimaste poche, quando mi rivela che la stregoneria in realtà altro non è che un’antica religione, che i poteri magici sono forme di pensiero per cambiare il nostro approccio alla realtà e che si usano solo per far del bene agli altri. Insomma, folgorato, capisco che questa è una Babbana fanatica della new age, convertita da poco alla wicca.”

Di fronte all’espressione smarrita di Hermione, Neville esplose a ridere: “Ma come, Hermione, eri tu quella che a scuola sapeva sempre tutto!”

Hermione arrossì un po‘: “E' vero” disse “ma ci sono periodi della tua vita in cui finisci fagocitata da altre cose e non riesci più a tenerti al passo, specie con il mondo di cose che accadono tra i Babbani... ne ho sentito parlare vagamente della new age e della wicca, ma non ho mai capito esattamente di che si tratta...”

Vedi” continuò Draco, dopo che Neville ebbe servito un liquore ai mirtilli e del sidro “tra i Babbani c’è stata una sorta di rinascita spirituale, negli ultimi decenni, visto che le loro vecchie religioni non danno più rassicurazioni ma stanno entrando di nuovo in conflitto tra loro e la tecnologia gli sta complicando la vita invece di semplificarla, quindi si rivolgono al divino ed alla magia, alla new age, che è una sorta di visione genericamente misticheggiante del mondo, ed alla wicca, che è una specie di religione rivolta alla natura, con cui stanno riabilitando l’uso della magia.” prese un sorso di sidro e continuò, mentre Hermione osservava ammirata il biondo che parlava con tanta competenza dei legami col mondo Babbano “L’hanno iniziata un paio di maghi filo–Babbani, come il vecchio Weasley, Gerald Gardner e Aleister Crowley, che per loro ha scritto giusto qualche libro, mentre io ricordo che ad Hogwarts abbiamo quattro scaffali dei loro libri, ho dato due esami, il quinto anno, basati sui loro testi, ma come altri maghi del Novecento, dai Babbani sono considerati bizzarri ed un po' cialtroni... Il fatto è che da quando il mondo magico è nascosto, e sono secoli ormai, le loro idee sulla magia sono rimaste approssimative ed errate, tanto quanto lo sono le nostre sul mondo Babbano, così prendiamo tutti lucciole per lanterne, gli uni a discapito degli altri... per cui, ci sono effettivamente tra i Babbani un sacco di maghi e streghe non riconosciuti, che non sono mai venuti a Hogwarts e che dalle loro famiglie sono considerati degli eccentrici o peggio dei malati di mente e ci sono anche tanti, come quella ragazza, che cercano qualcosa di alternativo per darsi uno scopo ed una forma diversa, più interessante... e magari abbastanza affascinante da attrarre gli altri. – si fermò sorridendo, osservando con che attenzione Hermione lo seguiva, poi continuò, in tono più leggero - Io ci sono stato, sono andato con lei a vedere, anche se sapevo che erano tutte fandonie, per curiosità, e mi sono fatto una paio di serate in sua compagnia, ho persino assistito ad un rituale della sua congrega per la festa di Mabon, il solstizio d’autunno, che è una delle feste wicca, e non c’è nulla da eccepire, sul lato spirituale, per carità, certo è che quando ho visto i suoi incantesimi …” si coprì la faccia, ridendo “mi sono cascate le p... le braccia, pardon! Intanto però erano già un paio di mesi che ci uscivo e una sera siamo finiti a letto a casa sua... e dopo mi sono addormentato, peccato solo che in quel periodo avessi ancora incubi sulla prigionia ad Azkaban, per cui ho cominciato nel sonno a far volare gli oggetti... in effetti a casa in camera mia avevo tolto tutto quello che potevo far volare per non rischiare di darmi qualcosa in testa durante il sonno, ma non pensavo di fermarmi da lei, quindi... insomma, si sveglia e vede tutti i soprammobili in giro per la stanza, pianta un urlo allucinante e quando mi sveglio di soprassalto casca tutto giù per terra. Lei fa due più due, decide che è colpa mia perché sono perseguitato da qualche tipo di entità soprannaturale; prima cerca di convincermi a farmi esorcizzare da lei e dalla sua congrega e dato che mi rifiuto categoricamente, mi prende per un miscredente e poi mi caccia nel bel mezzo della notte dicendo che non può avere a che fare con uno scettico perché, evidentemente, la mia negatività le provocava distorsioni nella sua aura, sconvolgeva il SUO potere e questo portava scompiglio nella sua armonia familiare! Ed io mi sono ritrovato in mezzo alla strada, nel cuore della notte, semi nudo e col cuore spezzato!”

Draco concluse il racconto con aria enormemente drammatica, stringendosi le mani sul cuore come se glielo avessero davvero spezzato, mentre Neville, Luna e Hermione si sganasciavano letteralmente dalle risate.

Senti, Draco, pensavo…” disse ad un certo punto Hermione “mi hai detto che ci sono ancora un sacco di pregiudizi su di te nel mondo magico... ma non sarebbe ora di smontarli? Potresti lasciare un’intervista al mio giornale, raccontare la tua storia e quella della libreria, sarebbe un’ottima maniera per mettere le cose a posto, dare la tua versione dei fatti e fare anche una grossa pubblicità al negozio, no?”

Draco, sorpreso, si guardò le scarpe a lungo, prima di rispondere. La proposta lo turbava non poco, anche se da quando Harry aveva venduto la sua versione della storia a quella scrittrice Babbana che ne aveva tratto una serie di libri, ed aveva mistificato un bel po' di cose, l’aveva più volte solleticato l’idea di raccontare la sua parte della vicenda...

Ma sai che sarebbe una grande idea, Draco” disse Luna “così potresti davvero smentire le cattiverie su di te e smontare un sacco delle cattiverie che Harry si è messo a raccontare come pura verità! L'hai detto un sacco di volte, che sembra che abbia fatto scrivere la versione Gary Stu dei vostri anni a scuola, mentre non era così simpatico nemmeno lui; ti ricordi Neville, dopo che l’Esercito di Silente non gli è più servito, di noi si è dimenticato completamente, finché non gli siamo serviti di nuovo contro Voldemort... Sembrava che fosse solo lui a pensare come fare a sconfiggerlo. Quando ha scoperto che i tuoi erano ancora vivi ed al San Mungo e non ti riconoscevano nemmeno, non è venuto neanche a parlarti."

Gary Stu?” chiese Hermione, ma Luna non le rispose. Infervorato dalle argomentazioni della moglie, anche Neville si mise a convincere l’amico a rilasciare quell’intervista, con l’intento per di più di fargli capire che sarebbe stata un’occasione stupenda per rivedere Hermione e raccontarle tutto di sé con il cuore in mano e una serata a due molto promettente... Draco colse al volo, così accettò, ma a patto che fosse proprio Hermione a fargli l’intervista ed a fargliela leggere prima di mandarla in stampa. Hermione fu felice di accettare, dopo tutto l’idea le era venuta proprio per lo stesso motivo...

   
 
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