Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: Yusaki e Oz    27/07/2010    10 recensioni
Quando tutte le nazioni decidono di riunirsi insorgono molti problemi. Innanzitutto non ci sono mai abbastanza sedie, i lampadari tendono a crollare ed Italia dice cose inopportune in momenti inopportuni. Ma soprattutto nessuno, NESSUNO, prende le cose sul serio (perchè, di solito lo fanno?). Una riunione, un litigio, ma soprattutto una cameriera infuriata rivelano una terribile minaccia per le nazioni. Riuscirà Alfred a salvare il mondo? O comunque, qualcuno, chiunque sia, riuscirà a salvare il mondo? In due giorni si gioca il destino di questo branco di spostati.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era una notte buia e tempestosa…e questo inizio è giusto per non dire il solito “Salve a tutti”! Comunque, era una notte buia e tempestosa, il nostro cervello gridò…e chi non avrebbe gridato ad avere un’idea così? Due cervelli, da una manciata di neuroni ciascuno, si sono uniti per sfornare questa storia a caso. Esatto, “A caso” è la nostra parole d’ordine, ed adesso mettetevi comodi e assistete a come abbiamo reso ancora più stupidi, senza cervello, e amanti del rosa, i personaggi di Axis Powers Hetalia!

 

Oz: Se pensavate che Polonia fosse un cretino credetemi quando vi dico che in questa fanfiction vi stupirà per la sua intelligenza…Tra astronavi aliene, conflitti atomici e spogliarelli, la nostra fanfiction ha inizio!

Yusaki: Ma…ma non c’è niente di tutto questo! A parte gli spogliarelli, chiaro…Comunque auguriamo a tutti una buona lettura!

 

 

 

 

La stanza era gremita, non si sapeva bene perché. Anzi, in realtà si sapeva, era una delle ennesime riunioni, una di quelle che le nazioni facevano giusto per litigare un po’ tra di loro.

Erano così tante che le sedie non bastavano, nemmeno gli sgabelli (o i cuscini, o le casse di pomodori, o qualsiasi cosa da poter usare per sedersi…), quindi alcune si ritrovarono a sedere per terra.

<< Perché sono finita per terra? >> si domandarono Vietnam e un altro paio di nazioni a caso.

<< Perché non sei una nazione faiga, potente, ed eroica come me! >> ribatté con sicurezza America.

<< Non iniziare adesso, risparmiaci per dopo >>  disse Inghilterra, rassegnato.

<< Ma se è vero! Io sono l’eroe! >> gridò America orgoglioso (due braccianti posizionarono dietro di lui la bandiera americana, canticchiando l’inno nazionale e facendola sventolare. E beccandosi un istante dopo due tazzine di tè in testa).

<< Non ci pagano abbastanza… >> sospirano i braccianti, andandosene in lacrime.

<< America, non essere ridicolo, sono io la nazione più importante di tutte >> ghignò Russia << Non è vero Lituania? >>

<< Certo Russia-san, lei è la nazione più bella, più accogliente, col clima più mite del mondo, senza contare che è anche il più gentile e amorevole! >>

A quelle parole le altre due nazioni baltiche, come tutto il resto della sala, guardarono Toris perplessi.

<< Cos’avete da guardare, è vero! >> disse Lituania, quasi in lacrime. Poi si voltò verso Russia << Adesso potrebbe lasciarmi andare? >> supplicò alzando i polsi ammanettati.

<< Il ruba-rubinetti ha ragione >>, concordò Cuba, << America se la tira troppo >>

<< Ma che volete, se siete invidiosi ditelo! >> replicò Alfred; poi si guardò addosso, illuminandosi come se avesse capito qualcosa di importante (ovviamente non poteva essere così) << Aaah, è per il giubbotto! >>

<< Ma anche no, cos’è, l’hai comprato ad una svendita?! >> scattò Francia, colpito nella sua sensibilità estetica, e stava per aggiungere qualcos’altro quando Taiwan precipitò dal soffitto portandosi dietro il lampadario su cui si era seduta.

<< Emh, scusate, è che non c’erano altri posti… >> pigolò la nazione, sgattaiolando verso Cina. Ma la ragazza tornò indietro quando vide che Yao era accanto a Russia.

<< Cioè, vedete se tipo venivate da me c’erano tipo sedie rosa in abbondanza per tutti, e Taiwan non sarebbe tipo mai caduta dal soffitto >>, annuì Polonia, con aria saputa.

<< Potevate venire da me! >>, saltò su Sealand, in piedi su una sedia per farsi vedere (notare che Sealand è seduto).

<< Si, così affondavamo tutti >>, giunse caustica la voce di Lovino, seguita da un’occhiata di rimprovero da Spagna.

<< Romano, ma perché non puoi essere carino e gentile come Ita-chan?! >> commentò Spagna rammaricato.

Le guance di Italia del Sud diventarono rosse per l’ira << Allora fatti lui, maledetto bastardo! Possano i pomodori cannibali banchettare sulla tua carne!!!>>, gridò lanciando contro allo spagnolo 30 pomodori marci, conservati per una simile occasione, che però finirono sulla cameriera che stava passando giusto, giusto dietro Antonio per consegnargli del tè.

Spagna si girò, vedendo la cameriera imbrattata di pomodori che sembrava piuttosto scocciata eppure non capiva perché: i pomodori mica erano cattivi!

Con un gesto tragico la giovane ragazza si tolse i residui di pomodoro dal viso << Basta, ho sopportato fin troppo! >> sbottò la cameriera, continuando a levarsi i pomodori di dosso.

Nella sala regnava il silenzio, finché Francis non esordì con: << Mon dieu, non dirmi che quella divisa l’hai comprata in saldo?! Terribile disonore! >>

<< No! Voi non avete la minima idea di chi io sia…e del guaio in cui vi siete cacciati! >> la voce della donna assunse un tono pericoloso.

<< Θεέ μου (Ommioddio), un creditore! >> gridò Grecia, tentando vanamente di nascondersi.

<< Macché…è Micheal Jackson! >> esclamò invece America.

<< è Sherlock Holmes! >> intervenne Inghilterra.

<< è Rumiko Takahashi! È una delle Clamp! È Oba!* >> si udì improvvisamente la voce concitata di Giappone.

<< Zitti tutti, ho capito chi è >>, sulla sala calò il silenzio alle parole di un Nordico a caso, Islanda, << è…Canada! >>

<< Ma sono io Canada! >> pigolò la voce sottile di Canada, da un punto imprecisato del tavolo, e comunque nessuno lo sentì.

<< Ma che diavolo state dicendo! >> strillò la cameriera, sbattendo le mani sul tavolo << Io sono la madre di tutti voi! >>

<< Sei un Hamburger?! >> domandò sconcertato Alfred.

<< Come diavolo fai a essere nato da un Hamburger, secondo te?! >> perse la pazienza Arthur.

<< Ma…ma tu mi hai sempre detto che i bambini nascono sotto gli Hamburger >>, si difese l’altro.

Di nuovo calò il silenzio nella sala, interrotto poco dopo da Francia che, voltatosi verso Inghilterra disse, con aria seria: << Davvero gli hai raccontato una puttanata del genere? >>

<< Io pensavo che mia madre fosse un Hamburger e mio padre il Ketchup >>, rivelò America, con l’aria di credere a quello che diceva.

<< Come hai fatto a credermi? Pensavo che ci arrivassi da solo! >> si difese a sua volta Arthur.

<< Ma come, non vi siete mai accorti che ogni volta che spremete il ketchup lui viene?! >> disse Alfred con il tono di qualcuno che è molto sorpreso dall’ignoranza altrui.

Francia parve pensarci qualche istante, scuotendo la testa <<  Je ne peux pas croire (Non ci posso credere), è vero!>> esordì poi, illuminandosi.

<< Non userò mai più il ketchup nello stesso modo >>, affermò Germania con aria grave. << Però ho capito chi è…è Nonno Germania! >>

<< SONO UNA DONNA! Brutti cretini! >> si infuriò la cameriera.

<< West, ma Nonno Germania non era una donna? >> domandò sottovoce Prussia al fratello.

<< Se si chiamava “Nonno” probabilmente no. >>, borbottò Austria, che l’aveva sentito.

Passò in quel momento Nonno Roma << No, no, è un uomo! >> disse prima di scomparire di nuovo come era arrivato.

<< Voi avete dei seri problemi >>, dichiarò la ragazza, a cui ormai stava insorgendo un’emicrania.

Polonia si alzò improvvisamente in piedi, << Salve, sono Feliks Łukasiewicz e sono un rosa-dipendente. >>

<< Ciao Feliks >>, risposero tutte in coro le altre nazioni.

Seguendo l’onda di Polonia anche Lettonia si alzò, tremando, in piedi: << Io devo confessare una cosa: mi faccio i pony di Polonia! >>

<< Cosa?! >> gridò Polonia, a bocca aperta per lo stupore. Accanto a lui il pony si nascose il muso tra gli zoccoli…notare che anche lui era seduto.

<< Ed io ho avuto una storia con Tony! >> ammise a quel punto Inghilterra.

<< Cosa?! >> gridò stavolta Alfred << Io mi fidavo di te Tony! >>

Anche Tony, anche lui seduto, si nascose il viso fra le mani.

<< Salve, io sono Francis Bonnefoy e sono un ninfomane >>, fu l’improvvisa rivelazione di Francia.

<< Ma questo si sapeva! >> esplosero tutti.

<< Quello che non sapete… >> cominciò entusiasta Italia << …è che Germania ce l’ha enorme! >>

Francis parve offendersi << Io ce l’ho più grande! >>

Germania stava meditando di seppellirsi ma Russia lo trasse di impaccio sbottando << Kolkolkolkol senti, brutto francese, quello che qui ce l’ha più grande sono io! >>

<< Sai si dice che chi se ne vanta troppo di solito non è fornito… >> insinuò Francia, con nonchalance.

<< Vuoi scommettere?! >> si infuriò Ivan.

<< Tutto quello che vuoi >>, replicò Francis.

Dopo ciò Russia fece scendere dalle sue ginocchia Lituania e cominciò a sbottonarsi i pantaloni, seguito a ruota dal francese. Ungheria tirò fuori la sua videocamera e iniziò a gridare << Nudi! Nudi! Nudi! >>

A quel punto fu di nuovo la cameriera a bloccarli << ADESSO BASTAAAA! Non vi ho messi al mondo perché siate così deficienti! Tu--- >> ingiunse indicando Russia << ---che ti diverti a spartire quel povero mentecatto di Polonia, Tu--- >> e stavolta indicò Francia << ---che te ne vai in giro nudo a farti qualsiasi cosa si muova! E tu--- >> si rivolse a Turchia << ---che hai abusato di un povero minore! >> Grecia fece finta di non sentire, << E tu, che ti sei fatto vestire da cameriera! >> continuò indicando Lituania.

<< E infine tu… >> passò ad America << …sei persino troppo stupido per esistere! Vi dovreste vergognare!!! >> concluse. << Io >> riprese poi fieramente la cameriera << Sono stata e sempre sarò la più grande terra che questo mondo abbia mai conosciuto! Io sono…>>

<< L’America >> disse America.

<< La Russia >> disse Russia.

<< Sealand! >> esclamò Sealand.

<< No, io sono…Pangea. >> proclamò tragicamente la donna, con sottofondo al pianoforte di Austria.

Altra pausa di stupito silenzio e poi le loro voci si alzarono tutte insieme: << Chi? >>

<< Pangea >>, ripeté Pangea, << Avete presente il continente da cui tutti avere preso forma…? >>

<< Veramente no >> risposero di nuovo in coro.

<< In paleogeografia, Pangea è il nome del supercontinente che si ritiene includesse tutte le terre emerse della Terra durante il Paleozoico e il Mesozoico. La Pangea si sarebbe spezzata circa 180 milioni di anni fa, dando vita a due supercontinenti: Laurasia e Gondwana. Il nome Pangea fu attribuito da Alfred Wegener, nel 1915. >> disse Polonia, serissimo.

Tutte le nazioni si voltarono, stupite, verso Polonia che imbastì un’espressione orgogliosa di sé stesso. Un istante dopo Polonia si ritrovò nudo sul tavolo mentre Russia mostrava agli altri che i vestiti del polacco nascondevano una moltitudine di bigliettini, tutti copiati pari pari da Wikipedia.

<< Ah, mi sembrava strano che quel peluche rosa dicesse qualcosa di sensato! >> commentò Turchia, annuendo.

<< Nonostante abbia barato, lui ha colto il senso di tutto questo >>, affermò Pangea, grave.

<< Davvero? >> si stupirono tutti, compreso Polonia.

<< Com’è possibile che ci abbia azzeccato? Polonia sa a malapena come si avvita una lampadina! >>, si disperò Lituania.

<< Come puoi essere così tipo cattivo con me? Cioè, e dire che ieri sera eri stato così gentile… >> borbottò offeso Polonia, allestendo un broncio infantile.

<< Lituania! >> strillò Russia, con fare isterico << Mi avevi detto che ieri sera stavi male! >>

<< Beh, uscire con Polonia è un po’ come stare male, no? >> tentò di difendersi Lituania.

<< Eh, hai visto zitto zitto Polonia riesce a portarsi a letto l’amichetto di Russia! >> ridacchiò Francia, facendosi peraltro sentire da tutta la sala.

<< Cosa hai detto? >> soffiò, serafico, Russia.

<< Chi io? Niente >> disse il francese guardandosi attorno, soffocando poi con un fintissimo attacco di tosse il resto della frase << cornuto… >>  ovviamente, com'era prevedibile, il russo sentendo, non solo quello che aveva detto il francese, ma sentendosi pure ferito nell'orgoglio scattò << ripetimelo in faccia se hai il coraggio...damerino >>, disse ruggendo, brandendo con ferocia un rubinetto.

<< Damerino?? Se non sai tenerti un'amante se non con la violenza non è colpa mia!!>> i paesi baltici alzarono il pollice in segno di approvazione, ritirandolo subito quando lo sguardo gelido di Russia si portò su di loro << vuoi che ti rifaccia i denti, Francia? >>, il francese si portò la mano davanti alla bocca terrorizzato.

 << Adesso basta! Giù le tue mani da Francia! >> l'intera sala si voltò, per un attimo meno spaventata dall'ira di Russia e osservò l'americano, che si interpose con aria eroica tra Francia e Russia. << Non permetterò che gli facciate del male! >>

Si, America non avrebbe mai permesso che qualcuno toccasse i denti di Francia…altrimenti come avrebbe fatto il francese a mangiare gli Hamburger? Quella era la preoccupazione di Alfred, che stava bellamente ignorando che il francese non aveva probabilmente mai mangiato hamburger in vita sua, preoccupazione che venne prontamente fraintesa da tutti.

Arthur smise di sorseggiare la sua tazzina di tè, posandola delicatamente sul tavolo, era ovvio che Alfred non intendesse quel che aveva detto, doveva aver capito male.

<< America, in che senso, scusa? >> domandò, con molto autocontrollo, Arthur.

<< Proteggerò i denti di Francia, perché io amo gli hamburger!>> disse America, ma siccome aveva avuto la brillante idea di sbafarsi l’ennesimo Hamburger il risultato fu che tutti capirono: << Chompchomp…proteggerò…Gman…Francia..gurgnam…perchè…mmmgnam…amo… >>

<< Ah, è così eh? Allora se ami così tanto Francia non ti dispiacerà se faccio questo… >> l’inglese, col volto forzatamente calmo, si alzò, afferrò Tony e lo baciò con ardore sbattendolo sul tavolo. Alfred scattò in piedi afferrando l’alieno per il collo e schiantandolo contro il muro. Canada (povera piccola creatura dal cuore tenero) andò a vedere come stava Tony, che era un amico di Kumajiro (anche se la cosa non era risaputa), ma l’americano nella foga lo scambiò per l’alieno traditore e lanciò il povero Matthew fuori dalla finestra. Cuba notando l’accaduto, e notando che il canadese aveva ancora in mano la sua coppa di gelato, balzò in piedi: << Tu, maledetto, possibile che tu debba distruggere tutto ciò che è mio?! Prima mi metti l’embargo per anni, ed adesso butti dalla finestra la mia coppa di gelato?! ALLORA VUOI LA GUERRA! >> detto ciò estrasse miriadi di cucchiaini << E che guerra sia! >> con quell’urlo si mise a lanciarli su America, ovviamente colpendo tutti tranne America. Fu allora, quando la situazione era nel totale degenero, che Germania e Svizzera aprirono la bocca con furia…ma Giappone si alzò a sua volta e, precedendoli, iniziò a sbraitare. Si, stiamo parlando di Giappone, quel Giappone, il diplomatico e pacifico Giappone…

<< Tutto questo è intollerabile! >> urlò sovrastando il caos << NON DOVREMMO ESSERE QUI PER RISOLVERE I PROBLEMI? VOLETE CREARNE DEGLI ALTRI?! >>

Germania annuì con approvazione, bisbigliando al contempo a Svizzera: << Sei stato tu a dargli qualche droga strana? >>

<< Giappone si è arrabbiato >>, constatò Grecia, riemergendo da un piccolo sonnellino. << Turchia è colpa tua! >> si arrabbiò all’istante, correndo ad accapigliarsi con Turchia.

<< Perché diavolo sarebbe colpa mia? Sarà colpa di uno di questi paesini inutili! Chessò, Liechtenstein! >>

<< Io non sono inutile! >> gridò Liechtenstein << Perché cucio sempre tanti carini pigiamini rosa per Svizzera! >>

Svizzera si seppellì sotto il tavolo, Austria scoppiò a ridere facendo infuriare Vash che riemerse per ucciderlo, ma incappò in Bielorussia, armata fino ai denti e con un’aura oscura attorno: << Cosa avete contro i pigiamini rosa? >> sibilò la ragazza << Anche Russia Nii-san mette sempre i pigiamini rosa per andare a letto! >>

Russia, seguendo l’esempio dello svizzero, lasciò la sua lotta con Francia per seppellirsi sotto il tavolo.

<< Avete qualcosa contro i pigiamini che ho regalato io stesso a Russia? >> arrivò la voce di Cina a peggiorare ulteriormente la situazione.

<< Cioè, vedete che in realtà sono io che domino >>, dichiarò Polonia, << Perché sono io che produco tutti i pigiamini rosa del mondo! >>

Da lì scoppiò una lite generale sul tipo migliore di pigiama da portare la notte.

<< Vi rendete conto che state litigando da circa due pagine su una cosa assolutamente inutile?  >> si intromise la quasi dimenticata Pangea.

<< Panciona…panciera…si, Panciera ha ragione! Si sa che i pigiami migliori sono quegli con gli astronauti sopra! >> esclamò Alfred.

Quello dette il colpo di grazia alla pazienza di Pangea << Nessuno mi aveva mai insultato in questo modo…MI CHIAMO… >>

<< Canada? >> tentò qualcuno.

<< NO!! MI CHIAMO PANGEA! >> la cameriera salì sul tavolo, con sguardo infuocato << Adesso basta, mi sono stancata di vedere voi nazioni che litigate per ogni minima cosa. È per questo che ho deciso di uccidervi tutti… >>

<< In che senso? >> chiese Korea, giusto perché anche lui voleva dire qualcosa.

<< In che senso vuoi che sia?! >> tuonarono le altre nazioni.

<< Ho deciso ormai >>, continuò Pangea, << Se riuscirete ad appianare i vostri diverbi in due giorni, ed a convincermi che sapete coesistere pacificamente anche separati, io vi darò una seconda occasione, altrimenti tornerò e diventerete un tutt’uno con me. Non esisterete più come nazioni. >>

Erano tutti rimasti ghiacciati da quella minaccia, che sembrava molto reale. Pangea, soddisfatta del risultato, girò i tacchi per uscire dalla stanza.

Si voltò prima di chiudere la porta: << Ricordate, avete solo due giorni. Vi conviene non sprecarli. >>.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nota 1: Le frasi in greco ed in francese sono state prese da Google Traduttore, nel caso fossero sbagliate sappiate che Google Traduttore si scusa umilmente con voi.

Nota 2*: Rumiko Takahashi è l’autrice di Inuyasha, Ranma ½, Lamù ecc... Le CLAMP sono un gruppo di 4 famose mangaka, fra i cui successi vi sono X/1999, Tsubasa Reservoir Chronicle, XXXHOLiC, Wish, ecc… E Tsugumi Oba, è l’ideatrice di Death Note e Bakuman.

Nota 3: La cameriera della fanfiction è la stessa del primo episodio di Axis Powers Hetalia, tuttavia che sia Pangea è una totalmente nostra invenzione.

 

 

Nel secondo capitolo sarebbe bello vedere un’astronave aliena, non credete? Perché le cose ancora sono così normali…si, certo, insomma…

Yusaki: Direi che tutti i personaggi non ci hanno fatto una bella figura.

Oz: L’unico che rimane integro, bello, ed intelligentissimo è sempre America.

 

Aspettiamo le vostre recensioni e vi aspettiamo per il prossimo capitolo!

 

   
 
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