Capitolo
7: 281 contro 284
-Karen
è morta a causa mia.-
Lucy
non poteva crederci. Loki aveva ucciso Karen?
-Tu…
hai… ucciso…- balbettò. Era
impossibile. Si ripeteva mentalmente che non era
possibile. Remona poco più indietro strinse i pugni e Aries
chiuse gli occhi, a
capo chino.
-E’
successo tre anni fa…- continuò Loki.
-Io
non ho detto niente!-
la piccola Aries
guardava la sua padrona dal pavimento, con le lacrime agli occhi. Sopra
di lei,
Karen era furente.
–Bugiarda!-
le gridò calciandola con
violenza.
Era il lato oscuro della maga che nessuno
conosceva.
Alta, longilinea, sofisticata, dai lunghi e
sinuosi capelli verdi, occhi rubino, seno prosperoso. In un certo senso
Loki,
anzi Leo, n’era innamorato.
Era stupenda dal punto di vista fisico, aveva
classe, forza, era sicura di sé… a pensarci bene,
forse era l’unica persona ad
aver lasciato il segno nell’animo dello Spirito Stellare.
Purtroppo quel segno
era sia fonte di dolci, melanconici ricordi, sia una cicatrice
straziante di
rimorso.
Perché quando Karen afferrò le catene per
punire Aries per aver fatto la spia a Bob, master dei Blue Pegasus,
gilda alla
quale la maga era affiliata, Loki intervenì.
-Non
sparire!-
ringhiò la maga, dopo
che la piccola Aries svanì davanti ai suoi occhi, in una
nuvola di lanosa
morbidezza.
-Credi
di sfuggirmi? Posso evocarti nuovamente, Aries!-
Karen era furibonda. Afferrò la chiave dello Spirito
Stellare della Prima Casa e alzò il braccio, pronta a
riaprire il portale e
trascinare fuori la piccola Aries, quando una mano forte la
fermò.
-Non
ce la farai, ho forzato io il varco.-
Era
Loki, anzi, Leo del Leone.
Indossava un completo giacca e cravatta e i
suoi capelli erano più lunghi e selvaggi, come la criniera
del re della
foresta.
-Che
ne
dici di darci un taglio, eh Karen?-
-Ma
come ti permetti di aprire la Porta senza permesso?-
in quel momento lo spirito della maga vacillava tra la
furia e lo stupore –Ma chi ti credi
di
essere? Sei solo uno Spirito!- ringhiò.
Leo la fissò dritta negli occhi.
Con lei ne aveva passate talmente tante,
che vederla su tutte le furie non era niente in confronto a mostri
mangia ossa
o demoni o persino fantasmi. No. Karen era poco più di una
bambina viziata che
sbatteva i piedi per terra perché l’era stato
sottratto il suo giocattolo.
-Io
sono uno Spirito robusto e posso sopportare tante cose, ma
Karen… non ti
perdonerò se infliggerai ad Aries altri tormenti.-
La
maga deglutì. –Non mi
perdonerai? E da quando voi Spiriti perdonate?-
-Noi
Spiriti, Karen, amiamo, odiamo, sappiamo perdonare o portare rancore,
siamo
come voi, ma sembra che tu non l’abbia capito. Per questo io
voglio, che tu
sciolga il patto che lega me e Aries a te.-
-Volevo
solo che capisse questo semplice concetto… - Loki fissava la
lapide, con gli
occhi gonfi dal pianto. –Non potevo immaginare che
lei… -
Lucy
gli posò una mano sulla spalla e lui non si sottrasse, come
suo solito.
-Era
così dannatamente orgogliosa… -
-Finché
sono qui, non puoi evocare altri Spiriti Stellari. E tu sai che non
è possibile
evocare due Spiriti contemporaneamente.-
Karen
ghignò –Dimentichi che
la mia magia non dura all’infinito. Fra dieci giorni,
sarai costretto ad andartene. E allora, sai cosa farò ad
Aries?-
Leo non si scompose –Non ho
trascurato un simile dettaglio. Sto usando il mio potere e tu
non puoi farci nulla.- a quel punto lo Spirito della Quinta
Casa voltò le
spalle alla sua Invocatrice, dirigendosi verso la porta. Prima di
uscire, le
disse solo –Quando ti sarai
chiarita le
idee, mi troverai nella casa abbandonata nel quartiere a ovest.-
-Provò
a convincermi con ogni mezzo. Ma io mi rifiutai di tornare da lei.-
Remona
strinse i pugni. Aveva ascoltato quel racconto reprimendo la sua
rabbia, ma era
veramente al limite.
-Per
colpa tua è morta! Per colpa del tuo
stupido puntiglio!-
sbottò.
Loki
le sorrise mestamente –Per colpa del suo orgoglio…
-
Tolse
gli occhiali da sole, inutili, d’altro canto era notte, e
coprì parzialmente il
volto con una mano –Ma è vero anche che se
io… io… io volevo solo che capisse… -
Anche
Aries piangeva, sommessamente. Lei sapeva come stavano le cose.
Era
presente quando Karen era morta.
Aveva
provato a spiegarlo a Remona, ma quella non le aveva creduto. E le
aveva dato
uno schiaffo.
Si
carezzò la guancia, come se le dolesse
ancora. Le sembrava che quella ragazza vestita come una lolita, in
apparenza
così dolce, così buona, fosse un'altra Karen.
Disposta
ad aggrapparsi a una menzogna pur di difendere l’orgoglio
della sua altezzosa
cugina.
-Fu
Bob - riprese Loki, rivolto a Lucy – a comunicarmi che Karen
era morta. Dopo un
mese, avevo deciso di perdonarla, dopotutto, conoscendola, non si
sarebbe mai
piegata a chiedermi scusa. Forse però avrebbe cambiato il
suo modo di
comportarsi… ero pronto a perdonarla… avrei
difeso io Aries, ancora una volta,
se fosse stato necessario… invece… -
-Invece
Karen accettò un lavoro.- continuò per lui Aries.
Remona
la fissò truce –Taci, tu! Ti aspetti che creda a
una storia simile?!-
Quello
sguardo furente spaventò non poco Aries, che
tremò, ma strinse i pugni sul
morbido abito di lana e riprese –Lei puntava sul fatto
che… insomma, in
situazioni critiche, si dice che se un mago libera tutto il suo potere,
può
evocare almeno un secondo Spirito.-
Remona
la afferrò per il bavero, con violenza, quasi sollevandola
da terra. Il viso
era deformato dalla rabbia, i denti stretti quasi scricchiolavano, come
se
stessero per spaccarsi.
-Stai
zitta, stupido Spirito!- le urlò in faccia,
stringendo il pugno davanti al suo
viso.
Gli
occhi di Aries si colmarono ancora di lacrime. Li chiuse e le fece
sgorgare,
scivolare lungo le sue guancie. Prese coraggio. Si sentiva di dirlo.
Doveva!
Era un bisogno più forte di lei.
-Il
suo corpo non resse allo sforzo… -
-ZITTA!!-
Il
pugno violento della Caterpillar, fu fermato dalla frusta di Lucy.
Aries
cadde in ginocchio, come svuotata.
-Leo…
- sussurrò, guardando verso il vecchio compagno
–E’ stata una sua scelta, non
devi dartene colpa… -
Poi
il suo corpo brillò di mille, milioni di piccole luci e si
scompose, tornando
nel suo mondo.
Quando
anche l’ultima lucetta svanì nella notte, Lucy
sospirò e guardò Loki.
-Hai
sentito Aries?-
Lui
annuì, rassicurato, ma ancora così confuso.
Poi
un forte dolore al petto.
Il
suo corpo tremò. Il paesaggio svanì e riapparve
davanti a sé.
Il
viso spaventato di Lucy svaniva e riappariva!
Lucy!
Lucy
lo fissava atterrita mentre si accasciava al suolo.
Lucy
correva verso di lui.
Lei,
così bella e dolce… lei che temeva, lei
che… amava?
-Lucy…-
esitò un poco -Riesci
a comprendere la sofferenza di una stella che non può
più tornare in cielo?-
Né
in
cielo, né in terra.
Nel
nulla.
Karen
ne sarebbe stata felice.
-E’
una cosa molto triste…-
Karen
felice. Lucy triste.
Avrebbe
desiderato esser perdonato solo per non vederla piangere per lui.
Ma
non meritava…
Sentiva
dentro di sé qualcosa che gli diceva “Come
Spirito Stellare sei una vergogna. Hai ucciso la tua padrona per
cercare di
cambiarla, come pensi di avere diritto ad un’altra
possibilità?”
-Scusa,
ma non ho molto tempo da perdere. Devi andare al bagno?-
La
maga dell’acqua arrossì e piagnucolò
con quel suo grazioso visino paffuto
–Aaaah! Graysama non dica così! Mette in imbarazzo
Lluvia in questo modo!-
Il
moro, trovandosi davanti la maga di Phantom si era ovviamente sentito a
disagio,
per di più lei continuava a sorridergli e a cercare di
avvicinarsi timidamente
a lui e arrossiva.
Però
non vi erano dubbi sul fatto che fosse sincera.
Perché
Lluvia era pura come l’acqua. Se avesse mentito, se ne
sarebbe accorto. Era
dolce e fragile e lui l’aveva visto. L’aveva
provato sulla sua pelle. Perciò
pensò bene di fidarsi di lei.
Com’era
quel detto? “Il nemico di ieri
è l’amico
di domani.”
Il
frastuono del carretto distrutto riecheggiò nella notte, ma
nessuno lo sentì,
se non i due maghi coinvolti.
I due
schizzarono fuori dalla macchina e Gray ruzzolò nella
polvere, coprendosi di
piccoli, insignificanti graffietti sul viso, suoi gomiti e sulle gambe.
Lluvia
divenne acqua, perciò rimase illesa.
-Graysama,
tutto bene?- si precipitò da lui, preoccupata, poi
udì una risatina.
Davanti
a loro vi era una figura femminile in abiti orientali, intenta a
raccogliere un
enorme chakram affilato incastrato fra i rottami del veicolo.
-E tu
chi diavolo sei?!- esclamò Gray, rialzandosi.
-Sono
la Foltuna, spoglialellista. E oggi non ti sollido.- ripose lei con
enfasi.
Teneva
in mano un cerchio dorato da hula hoop. Vi mise dentro il braccio e lo
fece roteare,
piano, poi più veloce, facendolo salire fino alla spalla e
discendere al polso
diverse volte.
Infine
lo prese e lo scagliò verso i due maghi, che però
riuscirono a evitarlo.
-L’hai
schivato… beh, ploviamo con questi!-
Ciò
detto, dal primo cerchio ne estrasse un secondo. E un terzo. Fra le sue
mani,
come in un gioco di prestigio, aveva infine fatto comparire ben otto
cerchi.
Gray
fece un passo indietro, non certo per scappare. Avrebbe lanciato uno
dei suoi
attacchi, il punto era decidere quale e in che momento eseguirlo.
Lluvia
dal canto suo sapeva già come agire. Era pur sempre un
Element Four, sapeva
riflettere velocemente.
-Water
Lock!- esclamò.
Nadine
annuì.
-Vinegar
lo tiene prigioniero nella torre al centro della città.-
La
donna si mise seduta e riprese -Piccola, Chive non voleva che tu
sapessi che
lui fosse qui, ma… da solo non riuscirebbe a fuggire.-
-Qual
è l’obbiettivo di Vinegar?- chiese Elsa.
Nadine
scosse la testa –Non lo so di preciso. O meglio… -
fece una pausa –Vuole
evocare il Tarot del Mondo, ma non so il perché.-
-Il
Mondo?- Leek e Cam sussultarono –Sei sicura?-
Nadine
annuì –Si. Alcuni Tarot hanno la lingua
lunga… -
I
maghi rimasero in silenzio per alcuni minuti. Cam in particolare rimase
colpito
dalle notizie di Nadine. Fece finta di nulla, ma a Elsa non era certo
sfuggita
l’occhiata preoccupata lanciata a Leek.
E
quando lei corse via gridando –Devo salvarlo!- il gatto si
era gettato al suo
inseguimento a rotta di collo. Se non fosse stato un momento
particolarmente
delicato, se non fosse accaduto tutto in una manciata di attimi,
probabilmente
Natsu e Happy avrebbero sguaiatamente deriso il felino maculato per il
suo modo
buffo e ballonzolante di correre. Invece andarono dietro ai due.
Perché Natsu aveva
un certo sesto senso quando si trattava di persone che commettevano
sciocchezze. E se lo sentiva sotto la pelle che Leek ne aveva appena
combinata
una grossa come una casa.
Elfman
si diede anche lui all’inseguimento, superando in
velocità il Dragon Slayer del
fuoco e il suo partner, mentre nel suo cervello, come un tarlo
fastidioso,
tornava a insediarsi il pensiero di Lisana.
L’amata
sorellina che aveva ucciso con le sue stesse mani.
Non
era stato in grado di proteggerla, non era riuscito neppure a rimanere
cosciente…
Aveva
saputo solo al risveglio cosa aveva fatto.
-Elfman.- Mirajane
era più pallida del
solito, i suoi occhi color del cielo erano spenti ed Elfman vi scorse
compassione e dolore. Un mesto pensiero l’aveva subito colto.
-Dov’è
Lisanna?-
Mira chinò il capo.
L’aveva vista volare via come un fuscello.
L’aveva vista morire sotto i suoi occhi.
L’aveva sentita dire –Sorellina…
Elfman non
deve farsene una colpa… sorellina…-
e ancora aveva udito i suoi ultimi flebili sussurri. Diceva che li
voleva bene. Che non ce l'aveva con loro per quello. Che morire era una
cosa normale...
Lo diceva spesso, Lisana.
Quando Mirajane lo riferì al fratello,
Elfman si sentì un verme.
Non aveva protetto la sua sorellina: l’aveva
uccisa nonostante avesse messo in gioco se stesso per salvare la sua
famiglia.
E
ora
Leek correva per salvare suo fratello, probabilmente senza immaginare
che
avrebbe potuto sortire l’effetto opposto.
Non
voleva davvero che lei soffrisse come lui.
Non
voleva davvero che le succedesse qualcosa.
-Aspetta!!-
le urlò. Ma lei era veloce, non sentiva nulla. Solo il
battito del proprio cuore
che galoppava più veloce di lei, verso quella torre sinistra
che si ergeva
minacciosa al centro della città dei peccati.
-Queste
sono le leggi del mio mondo… non posso farci nulla al
riguardo… - era davvero
al limite e la presenza di Karen era opprimente. Gli pareva di vederla
davanti
a lui a godersi la sua dipartita. O forse era solo l’immagine
di Remona, che
sorridendo gustava la sua agonia, a confonderlo… ad ogni
modo, anche se forse
non poteva vederla, lei era lì.
-Non
posso permetterlo!-
aveva gridato poi
Lucy aggrappandosi con tutte le sue forze a lui, come se in quel modo
potesse
impedire alle sue membra di dissolversi.
Come
se in quel modo potesse trattenerlo. -Se torni nel tuo mondo, ti
rimetterai in
sesto!-
-Lucy…
lascia perdere… non posso più tornarci te
l’ho detto.- sussurrò lui,
distogliendo lo sguardo.
-Ma è
ingiusto… - si strinse a lui con forza ancora maggiore -
…la morte di Karen è
stata solo un incidente. L’hai detto anche tu che
è stato per il suo orgoglio!-
-Salutami
tutti, a Fairy Tail.-
-SMETTILA!-
urlò L’Heartphilia strattonandolo
–Smettila di rassegnarti! Smettila di pensare
che meriti la morte. Se sai di essere nel giusto… - le
lacrime sgorgarono
copiose dai suoi occhi –E’ una legge
assurda… se loro non vogliono farti
tornare… - portò la mano destra al petto, con
foga, come a fare giuramento –IO
APRIRO’ IL PORTALE PER TE!-
-Lucy…
ti prego… -
-Non
ce la farà… - disse Remona, ridacchiando
–Nessuno può andare contro il volere
del Re degli Spiriti Stellari.-
Ma l’Heartphilia
non ascoltava più nessuno.
Né
Loki, né Remona. Nemmeno il suo raziocinio, che le diceva
che era pericoloso.
Che
sarebbe potuta morire.
Il
suo cuore gridava a ogni battito. La sua bocca urlava –APRITI
PORTA DEL LEONE!-
La
luce li avvolse, ma nulla accadde se non quello –APRITI PORTA
DEL LEONE!-
-Lucy,
ti prego smettila!-
-APRITI!
APRITI!-
-SMETTILA
LUCY!-
Ma
lei insisteva, intensificando lo sforzo. Loki si accorse che anche il
suo corpo
aveva iniziato a scomparire in quel bagliore.
-Lucy
smettila ti prego… -
-APRITI
PORTA DEL LEONE.-
-Ti
prego smettila… SMETTILA!- urlò straziato lo
Spirito Stellare –SMETTILA TI STAI
DISSOLVENDO ANCHE TU! VUOI MORIRE CON ME?-
Lucy
si ostinava a non cedere, emise ancora più energia e la luce
divenne sempre più
intensa sempre più calda. L’energia era come un
vento impetuoso che li
avvolgeva.
E la
voce dolce di lei riecheggiò ancora nelle sue orecchie
–CHE STAI DICENDO? TU
NON MORIRAI! NON TI PERMETTERO’ DI MORIRE!- poi la ragazza
singhiozzò -A che
serve la magia se non si può aiutare un amico?!-
-Fermati…
TI PREGO, FERMATI! NON AGGIUNGERE ALTRI CRIMINI A QUELLO CHE HO
GIA’ FATTOOOOO!-
l’urlo disperato di Loki era un ruggito agonizzante di
dolore. Perché come aveva
detto Lucy, per quanto fosse conscio di non avere colpa, non riusciva a
darsi
pace per aver causato indirettamente la morte di Karen.
-CRIMINI?!
QUALI CRIMINI? SE QUESTA E’ LA VOSTRA LEGGE, IO LA
CAMBIERO’!!!-
L’urlo
di Lucy riecheggiò ancora, nel silenzio più
totale, poi si disperse nell’aria,
mentre il suo corpo veniva separato da quello dello Spirito Stellare da
una
forza invisibile.
Intorno
a loro tutto era immobile, tutto era quiete. Per un attimo le cascate
cessarono
il loro flusso e il vento smise di soffiare.
Poi
una miriade di stelle vorticò sulle loro teste…
Fine Capitolo 7
Eccomi! In ritardo ma eccomi!!
Ho avuto un
grosso problema con conseguente crisi dello scrittore, o
quasi. Ora va meglio in ogni caso. Mmm... è proprio strana
la vita.... vabbè ad ogni modo, come vedete ho reso un po'
diversa la parte di Loki, e prendendola sia dal manga che dall'anime e
aggiungendoci cose mie. E che dire di Elfniichan e Lisana Q_______Q mi
fa tanto piangere il mio gorillone albino.
Ah, a questo proposito, dopo aver visto la forma di Elf in Take Over,
che dire, sono rimasta shockata. E' verde!!
Non che mi dispiaccia, visto che adoro il verde XD Però
così risulta che nella fic c'è un errore.
Facciamo che non abbia usato la forma di The Beast ma quella di... mmmm
The Yeti? XD
Insomma, un'altra forma U_U
sarachan93: grazie mille ^_^ ecco l'aggiornamento, spero ti piaccia questo cap!
Ghen:
Già, nomignoli da parrucchiere XD Il
punto è che sai, c'è il moro, la bionda, la
rossa, il gatto scemo... manca solo lui U_U Purtroppo lo vedrai ancora,
alternato a Salamander e tutti gli altri epiteti. Anche a me sta
piacendo la coppia Gray/Elsa ultimamente. Ora non so che
farò con lei. Non di preciso ho una mezza idea, ma ora
vedremo. Per il momento mi concentrerò sul leoncino e sul
pervertito. Grazie sono contenta che ti piacciano i miei personaggi,
per non parlare della scena del magazine. Sai che all'inizio pensavo a
Fortune come una mocciosa rompi balle? Ricorda tanto Kagura di Gintama
XD
Non posso infine nasconderti quanto non mi dispiaccia il fatto che ti
sia letta due capitoli di fila X°°°D
Kiya_: ^_^ contenta che ti piaccia. Mmmm si, qualche disegno l'ho messo, su Leek, Cam e W.Hierophant, su Deviant Art, dove sono bucciarati.
Bene, è tutto, alla prossima!!
Grazie a Elie91, Ghen e pika chan che hanno messo la storia fra i preferiti, giulio91, Kiya_, Marie92, Rue Meridian e silviayuna che l'hanno messa fra le seguite.
Se qualche recensione mi è sfuggita, non vogliatemene male Q_Q
Baciiii!