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Autore: kymyit    31/07/2010    1 recensioni
Quando Leek entrò a Fairy Tail, mise in moto un gran numero di eventi. Cosa nasconde nel suo passato? Chi è il giovane effeminato che la scorta come farebbe la più efficente Body Guard? Cosa sono i Tarots e perchè la famiglia Blackberry non prova simpatia per i maghi degli Spiriti Stellari? Quale tesoro millenario stravolgerà il mondo? E Loki che segreto nasconde? Elfman riuscirà a dimostrare di essere un vero uomo? Natsu morirà salendo sull'ennesimo strampalato mezzo di trasporto o per mano di Elsa? Vi ho incuriosito? Leggete e fatemi sapere che ne pensate ^^ (ho messo l'avvertimento spoiler, ma potre toglierlo per i prossimi capitoli, dipenda se sarò più veloce io o l'edizione italiana) Scritta per il contest "Per il buon nome di Fairy Tail" di Ghen e Marian. AVVERTENZA: Ho modificato il 6° capitolo, perché, a causa di una mia svista ho sbagliato la scena finale.
Genere: Generale, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7: 281 contro 284

-Karen è morta a causa mia.-
Lucy non poteva crederci. Loki aveva ucciso Karen?
-Tu… hai… ucciso…- balbettò. Era impossibile. Si ripeteva mentalmente che non era possibile. Remona poco più indietro strinse i pugni e Aries chiuse gli occhi, a capo chino.
-E’ successo tre anni fa…- continuò Loki.

-Io non ho detto niente!- la piccola Aries guardava la sua padrona dal pavimento, con le lacrime agli occhi. Sopra di lei, Karen era furente.
–Bugiarda!- le gridò calciandola con violenza.
Era il lato oscuro della maga che nessuno conosceva.
Alta, longilinea, sofisticata, dai lunghi e sinuosi capelli verdi, occhi rubino, seno prosperoso. In un certo senso Loki, anzi Leo, n’era innamorato.
Era stupenda dal punto di vista fisico, aveva classe, forza, era sicura di sé… a pensarci bene, forse era l’unica persona ad aver lasciato il segno nell’animo dello Spirito Stellare. Purtroppo quel segno era sia fonte di dolci, melanconici ricordi, sia una cicatrice straziante di rimorso.
Perché quando Karen afferrò le catene per punire Aries per aver fatto la spia a Bob, master dei Blue Pegasus, gilda alla quale la maga era affiliata, Loki intervenì.

-Non sparire!- ringhiò la maga, dopo che la piccola Aries svanì davanti ai suoi occhi, in una nuvola di lanosa morbidezza.
-Credi di sfuggirmi? Posso evocarti nuovamente, Aries!- Karen era furibonda. Afferrò la chiave dello Spirito Stellare della Prima Casa e alzò il braccio, pronta a riaprire il portale e trascinare fuori la piccola Aries, quando una mano forte la fermò.
-Non ce la farai, ho forzato io il varco.-
Era Loki, anzi, Leo del Leone.
Indossava un completo giacca e cravatta e i suoi capelli erano più lunghi e selvaggi, come la criniera del re della foresta.

-Che ne dici di darci un taglio, eh Karen?-
-Ma come ti permetti di aprire la Porta senza permesso?-
in quel momento lo spirito della maga vacillava tra la furia e lo stupore –Ma chi ti credi di essere? Sei solo uno Spirito!- ringhiò.
Leo la fissò dritta negli occhi.
Con lei ne aveva passate talmente tante, che vederla su tutte le furie non era niente in confronto a mostri mangia ossa o demoni o persino fantasmi. No. Karen era poco più di una bambina viziata che sbatteva i piedi per terra perché l’era stato sottratto il suo giocattolo.

-Io sono uno Spirito robusto e posso sopportare tante cose, ma Karen… non ti perdonerò se infliggerai ad Aries altri tormenti.-
La maga deglutì. –Non mi perdonerai? E da quando voi Spiriti perdonate?-
-Noi Spiriti, Karen, amiamo, odiamo, sappiamo perdonare o portare rancore, siamo come voi, ma sembra che tu non l’abbia capito. Per questo io voglio, che tu sciolga il patto che lega me e Aries a te.-


-Volevo solo che capisse questo semplice concetto… - Loki fissava la lapide, con gli occhi gonfi dal pianto. –Non potevo immaginare che lei… -
Lucy gli posò una mano sulla spalla e lui non si sottrasse, come suo solito.
-Era così dannatamente orgogliosa… -


-Finché sono qui, non puoi evocare altri Spiriti Stellari. E tu sai che non è possibile evocare due Spiriti contemporaneamente.-
Karen ghignò –Dimentichi che la mia magia non dura all’infinito. Fra dieci giorni, sarai costretto ad andartene. E allora, sai cosa farò ad Aries?-
Leo non si scompose –Non ho trascurato un simile dettaglio. Sto usando il mio potere e tu non puoi farci nulla.- a quel punto lo Spirito della Quinta Casa voltò le spalle alla sua Invocatrice, dirigendosi verso la porta. Prima di uscire, le disse solo –Quando ti sarai chiarita le idee, mi troverai nella casa abbandonata nel quartiere a ovest.-

-Provò a convincermi con ogni mezzo. Ma io mi rifiutai di tornare da lei.-
Remona strinse i pugni. Aveva ascoltato quel racconto reprimendo la sua rabbia, ma era veramente al limite.

-Per colpa tua è morta! Per colpa del tuo stupido puntiglio!- sbottò.
Loki le sorrise mestamente –Per colpa del suo orgoglio… -
Tolse gli occhiali da sole, inutili, d’altro canto era notte, e coprì parzialmente il volto con una mano –Ma è vero anche che se io… io… io volevo solo che capisse… -
Anche Aries piangeva, sommessamente. Lei sapeva come stavano le cose.
Era presente quando Karen era morta.
Aveva provato a spiegarlo a Remona, ma quella non le aveva creduto. E le aveva dato uno schiaffo.
Si carezzò la guancia, come se le dolesse ancora. Le sembrava che quella ragazza vestita come una lolita, in apparenza così dolce, così buona, fosse un'altra Karen.
Disposta ad aggrapparsi a una menzogna pur di difendere l’orgoglio della sua altezzosa cugina.
-Fu Bob - riprese Loki, rivolto a Lucy – a comunicarmi che Karen era morta. Dopo un mese, avevo deciso di perdonarla, dopotutto, conoscendola, non si sarebbe mai piegata a chiedermi scusa. Forse però avrebbe cambiato il suo modo di comportarsi… ero pronto a perdonarla… avrei difeso io Aries, ancora una volta, se fosse stato necessario… invece… -
-Invece Karen accettò un lavoro.- continuò per lui Aries.
Remona la fissò truce –Taci, tu! Ti aspetti che creda a una storia simile?!-
Quello sguardo furente spaventò non poco Aries, che tremò, ma strinse i pugni sul morbido abito di lana e riprese –Lei puntava sul fatto che… insomma, in situazioni critiche, si dice che se un mago libera tutto il suo potere, può evocare almeno un secondo Spirito.-
Remona la afferrò per il bavero, con violenza, quasi sollevandola da terra. Il viso era deformato dalla rabbia, i denti stretti quasi scricchiolavano, come se stessero per spaccarsi.
-Stai zitta, stupido Spirito!- le urlò in faccia, stringendo il pugno davanti al suo viso.
Gli occhi di Aries si colmarono ancora di lacrime. Li chiuse e le fece sgorgare, scivolare lungo le sue guancie. Prese coraggio. Si sentiva di dirlo. Doveva! Era un bisogno più forte di lei.
-Il suo corpo non resse allo sforzo… -

-ZITTA!!-
Il pugno violento della Caterpillar, fu fermato dalla frusta di Lucy.
Aries cadde in ginocchio, come svuotata.
-Leo… - sussurrò, guardando verso il vecchio compagno –E’ stata una sua scelta, non devi dartene colpa… -
Poi il suo corpo brillò di mille, milioni di piccole luci e si scompose, tornando nel suo mondo.
Quando anche l’ultima lucetta svanì nella notte, Lucy sospirò e guardò Loki.
-Hai sentito Aries?-
Lui annuì, rassicurato, ma ancora così confuso.
Poi un forte dolore al petto.
Il suo corpo tremò. Il paesaggio svanì e riapparve davanti a sé.
Il viso spaventato di Lucy svaniva e riappariva!
Lucy!
Lucy lo fissava atterrita mentre si accasciava al suolo.
Lucy correva verso di lui.
Lei, così bella e dolce… lei che temeva, lei che… amava?

-Una stella cadente! Che bella!-
-Lucy…-
esitò un poco -Riesci a comprendere la sofferenza di una stella che non può più tornare in cielo?-


Né in cielo, né in terra.
Nel nulla.
Karen ne sarebbe stata felice.


-E’ una cosa molto triste…-


Karen felice. Lucy triste.
Avrebbe desiderato esser perdonato solo per non vederla piangere per lui.
Ma non meritava…
Sentiva dentro di sé qualcosa che gli diceva “Come Spirito Stellare sei una vergogna. Hai ucciso la tua padrona per cercare di cambiarla, come pensi di avere diritto ad un’altra possibilità?”

-Graysama… - disse Lluvia, seria –Ferma l’auto.-
-Scusa, ma non ho molto tempo da perdere. Devi andare al bagno?-
La maga dell’acqua arrossì e piagnucolò con quel suo grazioso visino paffuto –Aaaah! Graysama non dica così! Mette in imbarazzo Lluvia in questo modo!-
Il moro, trovandosi davanti la maga di Phantom si era ovviamente sentito a disagio, per di più lei continuava a sorridergli e a cercare di avvicinarsi timidamente a lui e arrossiva.
Però non vi erano dubbi sul fatto che fosse sincera.
Perché Lluvia era pura come l’acqua. Se avesse mentito, se ne sarebbe accorto. Era dolce e fragile e lui l’aveva visto. L’aveva provato sulla sua pelle. Perciò pensò bene di fidarsi di lei.
Com’era quel detto? “Il nemico di ieri è l’amico di domani.”

Il frastuono del carretto distrutto riecheggiò nella notte, ma nessuno lo sentì, se non i due maghi coinvolti.
I due schizzarono fuori dalla macchina e Gray ruzzolò nella polvere, coprendosi di piccoli, insignificanti graffietti sul viso, suoi gomiti e sulle gambe. Lluvia divenne acqua, perciò rimase illesa.
-Graysama, tutto bene?- si precipitò da lui, preoccupata, poi udì una risatina.
Davanti a loro vi era una figura femminile in abiti orientali, intenta a raccogliere un enorme chakram affilato incastrato fra i rottami del veicolo.

-Ma daiiii… vi siete fatti solplendele tloppo facilmente!-
-E tu chi diavolo sei?!- esclamò Gray, rialzandosi.
-Sono la Foltuna, spoglialellista. E oggi non ti sollido.- ripose lei con enfasi.
Teneva in mano un cerchio dorato da hula hoop. Vi mise dentro il braccio e lo fece roteare, piano, poi più veloce, facendolo salire fino alla spalla e discendere al polso diverse volte.
Infine lo prese e lo scagliò verso i due maghi, che però riuscirono a evitarlo.
-L’hai schivato… beh, ploviamo con questi!-
Ciò detto, dal primo cerchio ne estrasse un secondo. E un terzo. Fra le sue mani, come in un gioco di prestigio, aveva infine fatto comparire ben otto cerchi.
Gray fece un passo indietro, non certo per scappare. Avrebbe lanciato uno dei suoi attacchi, il punto era decidere quale e in che momento eseguirlo.
Lluvia dal canto suo sapeva già come agire. Era pur sempre un Element Four, sapeva riflettere velocemente.
-Water Lock!- esclamò.

-Che cosa hai detto?- Leek era veramente sorpresa. –Chive è qui?-
Nadine annuì.
-Vinegar lo tiene prigioniero nella torre al centro della città.-
La donna si mise seduta e riprese -Piccola, Chive non voleva che tu sapessi che lui fosse qui, ma… da solo non riuscirebbe a fuggire.-
-Qual è l’obbiettivo di Vinegar?- chiese Elsa.
Nadine scosse la testa –Non lo so di preciso. O meglio… - fece una pausa –Vuole evocare il Tarot del Mondo, ma non so il perché.-
-Il Mondo?- Leek e Cam sussultarono –Sei sicura?-
Nadine annuì –Si. Alcuni Tarot hanno la lingua lunga… -
I maghi rimasero in silenzio per alcuni minuti. Cam in particolare rimase colpito dalle notizie di Nadine. Fece finta di nulla, ma a Elsa non era certo sfuggita l’occhiata preoccupata lanciata a Leek.
E quando lei corse via gridando –Devo salvarlo!- il gatto si era gettato al suo inseguimento a rotta di collo. Se non fosse stato un momento particolarmente delicato, se non fosse accaduto tutto in una manciata di attimi, probabilmente Natsu e Happy avrebbero sguaiatamente deriso il felino maculato per il suo modo buffo e ballonzolante di correre. Invece andarono dietro ai due. Perché Natsu aveva un certo sesto senso quando si trattava di persone che commettevano sciocchezze. E se lo sentiva sotto la pelle che Leek ne aveva appena combinata una grossa come una casa.

Elfman si diede anche lui all’inseguimento, superando in velocità il Dragon Slayer del fuoco e il suo partner, mentre nel suo cervello, come un tarlo fastidioso, tornava a insediarsi il pensiero di Lisana.
L’amata sorellina che aveva ucciso con le sue stesse mani.
Non era stato in grado di proteggerla, non era riuscito neppure a rimanere cosciente…
Aveva saputo solo al risveglio cosa aveva fatto.


-Elfman.- Mirajane era più pallida del solito, i suoi occhi color del cielo erano spenti ed Elfman vi scorse compassione e dolore. Un mesto pensiero l’aveva subito colto.
-Dov’è Lisanna?-
Mira chinò il capo.
L’aveva vista volare via come un fuscello.
L’aveva vista morire sotto i suoi occhi.
L’aveva sentita dire –Sorellina… Elfman non deve farsene una colpa… sorellina…- e ancora aveva udito i suoi ultimi flebili sussurri. Diceva che li voleva bene. Che non ce l'aveva con loro per quello. Che morire era una cosa normale...
Lo diceva spesso, Lisana.
Quando Mirajane lo riferì al fratello, Elfman si sentì un verme.
Non aveva protetto la sua sorellina: l’aveva uccisa nonostante avesse messo in gioco se stesso per salvare la sua famiglia.


E ora Leek correva per salvare suo fratello, probabilmente senza immaginare che avrebbe potuto sortire l’effetto opposto.
Non voleva davvero che lei soffrisse come lui.
Non voleva davvero che le succedesse qualcosa.
-Aspetta!!- le urlò. Ma lei era veloce, non sentiva nulla. Solo il battito del proprio cuore che galoppava più veloce di lei, verso quella torre sinistra che si ergeva minacciosa al centro della città dei peccati.

-Queste sono le leggi del mio mondo… non posso farci nulla al riguardo… - era davvero al limite e la presenza di Karen era opprimente. Gli pareva di vederla davanti a lui a godersi la sua dipartita. O forse era solo l’immagine di Remona, che sorridendo gustava la sua agonia, a confonderlo… ad ogni modo, anche se forse non poteva vederla, lei era lì.
-Non posso permetterlo!- aveva gridato poi Lucy aggrappandosi con tutte le sue forze a lui, come se in quel modo potesse impedire alle sue membra di dissolversi.
Come se in quel modo potesse trattenerlo. -Se torni nel tuo mondo, ti rimetterai in sesto!-
-Lucy… lascia perdere… non posso più tornarci te l’ho detto.- sussurrò lui, distogliendo lo sguardo.
-Ma è ingiusto… - si strinse a lui con forza ancora maggiore - …la morte di Karen è stata solo un incidente. L’hai detto anche tu che è stato per il suo orgoglio!-
-Salutami tutti, a Fairy Tail.-
-SMETTILA!- urlò L’Heartphilia strattonandolo –Smettila di rassegnarti! Smettila di pensare che meriti la morte. Se sai di essere nel giusto… - le lacrime sgorgarono copiose dai suoi occhi –E’ una legge assurda… se loro non vogliono farti tornare… - portò la mano destra al petto, con foga, come a fare giuramento –IO APRIRO’ IL PORTALE PER TE!-
-Lucy… ti prego… -
-Non ce la farà… - disse Remona, ridacchiando –Nessuno può andare contro il volere del Re degli Spiriti Stellari.-
Ma l’Heartphilia non ascoltava più nessuno.
Né Loki, né Remona. Nemmeno il suo raziocinio, che le diceva che era pericoloso.
Che sarebbe potuta morire.
Il suo cuore gridava a ogni battito. La sua bocca urlava –APRITI PORTA DEL LEONE!-
La luce li avvolse, ma nulla accadde se non quello –APRITI PORTA DEL LEONE!-
-Lucy, ti prego smettila!-
-APRITI! APRITI!-
-SMETTILA LUCY!-
Ma lei insisteva, intensificando lo sforzo. Loki si accorse che anche il suo corpo aveva iniziato a scomparire in quel bagliore.
-Lucy smettila ti prego… -
-APRITI PORTA DEL LEONE.-
-Ti prego smettila… SMETTILA!- urlò straziato lo Spirito Stellare –SMETTILA TI STAI DISSOLVENDO ANCHE TU! VUOI MORIRE CON ME?-
Lucy si ostinava a non cedere, emise ancora più energia e la luce divenne sempre più intensa sempre più calda. L’energia era come un vento impetuoso che li avvolgeva.
E la voce dolce di lei riecheggiò ancora nelle sue orecchie –CHE STAI DICENDO? TU NON MORIRAI! NON TI PERMETTERO’ DI MORIRE!- poi la ragazza singhiozzò -A che serve la magia se non si può aiutare un amico?!-
-Fermati… TI PREGO, FERMATI! NON AGGIUNGERE ALTRI CRIMINI A QUELLO CHE HO GIA’ FATTOOOOO!- l’urlo disperato di Loki era un ruggito agonizzante di dolore. Perché come aveva detto Lucy, per quanto fosse conscio di non avere colpa, non riusciva a darsi pace per aver causato indirettamente la morte di Karen.
-CRIMINI?! QUALI CRIMINI? SE QUESTA E’ LA VOSTRA LEGGE, IO LA CAMBIERO’!!!-

L’urlo di Lucy riecheggiò ancora, nel silenzio più totale, poi si disperse nell’aria, mentre il suo corpo veniva separato da quello dello Spirito Stellare da una forza invisibile.
Intorno a loro tutto era immobile, tutto era quiete. Per un attimo le cascate cessarono il loro flusso e il vento smise di soffiare.
Poi una miriade di stelle vorticò sulle loro teste…

Fine Capitolo 7

Eccomi! In ritardo ma eccomi!!

Ho avuto un grosso problema con conseguente crisi dello scrittore, o quasi. Ora va meglio in ogni caso. Mmm... è proprio strana la vita.... vabbè ad ogni modo, come vedete ho reso un po' diversa la parte di Loki, e prendendola sia dal manga che dall'anime e aggiungendoci cose mie. E che dire di Elfniichan e Lisana Q_______Q mi fa tanto piangere il mio gorillone albino.
Ah, a questo proposito, dopo aver visto la forma di Elf in Take Over, che dire, sono rimasta shockata. E' verde!!
Non che mi dispiaccia, visto che adoro il verde XD Però così risulta che nella fic c'è un errore. Facciamo che non abbia usato la forma di The Beast ma quella di... mmmm The Yeti? XD
Insomma, un'altra forma U_U

sarachan93: grazie mille ^_^ ecco l'aggiornamento, spero ti piaccia questo cap!

Ghen: Già, nomignoli da parrucchiere XD Il punto è che sai, c'è il moro, la bionda, la rossa, il gatto scemo... manca solo lui U_U Purtroppo lo vedrai ancora, alternato a Salamander e tutti gli altri epiteti. Anche a me sta piacendo la coppia Gray/Elsa ultimamente. Ora non so che farò con lei. Non di preciso ho una mezza idea, ma ora vedremo. Per il momento mi concentrerò sul leoncino e sul pervertito. Grazie sono contenta che ti piacciano i miei personaggi, per non parlare della scena del magazine. Sai che all'inizio pensavo a Fortune come una mocciosa rompi balle? Ricorda tanto Kagura di Gintama XD
Non posso infine nasconderti quanto non mi dispiaccia il fatto che ti sia letta due capitoli di fila X°°°D

Kiya_: ^_^ contenta che ti piaccia. Mmmm si, qualche disegno l'ho messo, su Leek, Cam e W.Hierophant, su Deviant Art, dove sono bucciarati.

Bene, è tutto, alla prossima!!

Grazie a Elie91, Ghen e pika chan che hanno messo la storia fra i preferiti, giulio91, Kiya_, Marie92, Rue Meridian e silviayuna che l'hanno messa fra le seguite.

Se qualche recensione mi è sfuggita, non vogliatemene male Q_Q

Baciiii!

   
 
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