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Autore: Strega_Mogana    27/09/2005    17 recensioni
Usagi é una normalissima studentessa dell'ultimo anno che sogna il principe azzurro. Sarà il nuovo compagno di classe a far breccia nel suo cuore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui di nuovo

Eccomi qui di nuovo... contente?

Perché dite di no?!?!?!

CATTIVE!!!!!!!!

Allora, come vendetta, vi somministro la mia seconda FF su Sailor Moon. (eh eh eh eh eh)

A differenza di quello che avevo annunciato sull’altra storia (che si intitolava “Una vacanza assurda”... così mi faccio pubblicità ^__^ ) questa non parla di un possibile futuro dopo Galaxia ma é un’altra AU.

Purtroppo con l’altra sono arrivata ad un punto morto... non riesco più ad andare avanti ( T___T sing... capita pure a voi?).

Spero che anche questa vi piaccia!

Buona lettura!

Elena

 

P.S: starei cercando tre/quattro ragazze per scrivere assieme a me una nuova storia. Se vi va, se volete sapere su cosa o se avete qualche idea da propormi, mandate pure un e-mail a ellyson@virgilio.it.

Grazie!

 

Ok ora ho veramente finito!!! Buona lettura!

 

CAP 1: Il nuovo compagno di classe

 

Un urlo fece tremare i vetri di casa Tsukino quella mattina:

- SONO IN RITARDOOOOO!!!!!!

- Anche il primo giorno di scuola deve esser in ritardo. – sospirò il padre di Usagi mentre leggeva il giornale seduto in cucina.

Come un ciclone, la giovane Usagi Tsukino, corse giù per le scale, afferrò due fette tostate al volo, prese la sua cartella, si infilò le scarpe e, urlando dei saluti, uscì di casa.

La madre prese il piccolo fagotto rosa dal tavolo della cucina e aspettò davanti alla porta di casa:

- Tre... due... uno...

- Il pranzo! – urlò Usagi rientrando di corsa.

- Ecco qui tesoro. – rispose con un sorriso Ikuko passandogli il cestino.

- Grazie mamma! Ciao!

Usagi stava correndo come una forsennata lungo quella strada, dopo qualche minuto Makoto la raggiunse, anche lei stava correndo con la differenza che non aveva il fiatone.

- Anche tu in ritardo?- chiese l’altra con un sorriso.

- Già... – ansimò Usagi – ancora... una... volta... la... sveglia... non... ha... suonato.

- O sei tu che non l’hai sentita, neppure il primo giorno di scuola! – ammiccò l’altra con un sorriso sornione.

- Makoto! – urlò Usagi trovando un po’ di fiato nei polmoni.

In quel momento un ragazzo che indossava la divisa della loro scuola, li affiancò e li superò accelerando la corsa già molto veloce.

- Accidenti!- fece la ragazza mora molto colpita. – Quella sì che è una corsa veloce!

Riuscirono ad entrare qualche istante prima che la campanella suonasse, era l’ultimo anno di scuola per Usagi ed era elettrizzata.

Finalmente diventava adulta, avrebbe trovato un lavoro, magari poteva anche continuare a studiare all’università, sperava di incontrare il principe azzurro e di vivere una storia d’amore proprio come nelle favole.

C’era un solo piccolo, trascurabile, minuscolo, insignificante problema: gli esami di fine anno!

Mancano nove mesi agli esami e lei già era terrorizzata.

- Allora Usagi. – fece Minako con un sorriso molto malizioso – Com’é andata la sua vacanza romantica con Jonathan? 

La ragazza sospirò, Jonathan era un ragazzo che aveva conosciuto al mare due anni fa, erano rimasti molto amici e, l’estate dopo, la loro amicizia profonda era diventata qualcosa di molto di più.

- L’ho lasciato. – rispose poggiando la cartella sul banco.

- Tu cosa?- urlò l’amica sconvolta – Era perfetto, bellissimo, intelligente, spiritoso... si può sapere che difetto ci hai trovato?

Usagi si morse un labbro, era vero trovava difetti in tutti i ragazzi che frequentava, ognuno aveva qualcosa che non andava, un piccolo neo nella loro infinita perfezione, oppure era la loro perfezione ad essere un problema.

Lei non era perfetta, goffa, pigra e golosa... insomma cosa potevano vedere quei ragazzi così perfettini in lei?

- Allora?- insistette Minako con uno sguardo omicida – Cosa c’era in lui che non andava?

Ma, per fortuna, il caso di Jonathan era ben diverso dagli altri, il difetto c’era... ed era enorme.

- Vuoi sapere quello che mi ha fatto?- quasi gridò Usagi rossa in volta – Quando sono arrivata al mare l’ho scoperto con un’altra! E poi vengo a sapere che aveva due relazioni, una con me e una con questa della sua città!

Minako era a bocca aperta:

- COSA TI HA FATTO? – urlò scattando in piedi – Io quello lo strozzo!!! Non si può esser così falsi e bugiardi! E tu Usagi come l’hai presa?

La ragazza con i codini fece un triste sorriso e si mise a sedere al suo posto.

- Beh... all’inizio sono stata male... sai Jonathan era il mio primo vero ragazzo ma poi ho capito che era solo un’idiota! –era vero quel ragazzo era stato archiviato nel reparto più buio e desolato della sua mente, un cretino del genere non merita neppure una lacrima.

Minako, invece era furiosa e triste allo stesso tempo:

- Perché non ti sei sfogata con noi Usagi?- chiese titubante – Potevamo starti vicino.

- Volevo affrontarlo da sola questo problema... avevo bisogno di stare un po’ per conto mio e poi, - prese la mano dell’amica e fece un sorrisino sadico – e poi... se chiamavo te e Makoto lo avreste fatto a pezzettini in pochi secondi.

- Come minino!- sorrise a sua volta Minako.

- Prima o poi arriverà quello giusto. – fece Usagi tranquilla rilassandosi sullo schienale della sedia. 

- E se arriva e noi non lo riconosciamo?- chiese Minako ansiosa e preoccupata.

- Io dico che non possiamo non riconoscerlo... – rifletté Usagi alzando gli occhi al cielo - ci verrà come una morsa allo stomaco...

I sogni delle due ragazze bionde furono interrotti dall’entrata del professore di lettere, dietro di lui camminava un ragazzo nuovo. Era alto almeno quanto il professore, aveva i capelli neri e uno sguardo di ghiaccio, Usagi lo riconobbe subito, era il ragazzo che aveva superato lei e Makoto quella mattina.

- Seduti ragazzi, - fece il professore andando in cattedra, il ragazzo rimase in piedi al suo fianco – bene vi presento il vostro nuovo compagno, si chiama Mamoru Chiba.

Il ragazzo moro fece un piccolo inchino.

- Piacere di conoscervi. – lanciò un’occhiata ai suoi nuovi compagni di classe, mentre le ragazze lo guardavano con la bocca spalancata, i ragazzi tremavano di fronte a quei due occhi di ghiaccio.

- Mamoru si é appena trasferito a Tokyo, - spiegò il professore – non conosce nessuno, spero che possiate aiutarlo a farsi nuovi amici. – guardò la classe per individuare un banco vuoto – Puoi sederti laggiù. – disse, infine, indicando il banco dietro Usagi. – E, visto che sei già lì, sveglia la signorina Tsukino quando si addormenterà nella mia lezione. – finì guardando la ragazza in questione al di sopra delle lenti degli occhiali rotondi.

Usagi divenne rossa mentre i suoi compagni sghignazzavano di nascosto e Mamoru camminava veloce fino al banco indicatogli dal professore.

 

 

   
 
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