Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Jess_95    14/08/2010    2 recensioni
-Tu non hai idea di quanto ci sia stata male!!- aveva chi occhi pieni di odio e disprezzo – sono cresciuta sai.., non sono più la ragazzina che conoscevi, e ho capito tante cose…ma una non sono proprio riuscita - si interrupe guardandolo dritto negli occhi. -Perchè?!...come ti sei permesso di allontanarmi!! Come ti sei permesso di decidere per me?!!- il mezzodemone era ferito da tanta ira. -Era la cosa giusta! - non sapeva che avrebbe causato tanto dolore. -Era la cosa giusta…chi diavolo sei tu per dire che era la cosa giusta?!!- alla ragazza tuonò in mente un ricordo. (MODIFICATO 1°Capitolo)
Genere: Generale, Triste, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Last HopeSalve!!sono riuscita a risolvere il problema anche se sono stata costretta a scarivare kompozer invece di Nvu con cui mi sono trovata molto bene, comunque come ho detto ho preso il pc nuovo quindi direi che i miei problemi dovrebbero essere finiti per quanto riguarda il computer.
Non vedevo l'ora di postare perchè è stato un capitolo difficile da scrivere, vi prego sempre di indicarmi errori di qualsiasi tipo, e se avete qualche consiglio.
Bene vi lascio leggere in pace.

Last Hope

Il cielo
si era dipinto di colori caldi e accesi
.
Lasciava che il vento le accarezzasse il viso dandole solievo dopo tutto quel caldo; i pensieri volavano nella sua mente come fiocchi di neve durante una bufera.
Perchè è proprio questo che regnava dentro di lei, una devastante tempesta che provocava in lei dubbi, incertezze e tanta confusione lasciandola spoglia delle sue difese.
Gli occhi nocciola annegavano nell'oro, proprio come accadeva quando guardava i suoi occhi; ogni volta ricordare quelle perle era come rimarcare un profondo taglio, il suo cambiamento era possibile paragonarlo ad un fulmine a ciel sereno, e tutto proprio dopo che erano riusciti a confessare i loro sentimenti.
-Kagome io comincio ad avere fame -
- Shippo, ma tu pensi sempre a mangiare? - lo canzonò Miroku.
- E tu pensi sempre alle donne?- il monaco rimase stupito dalla sfacciatezza del piccolo demone mentre sentiva davanti a lui la risata trattenuta di Sango che diversamente dal solito non si era alterata, cercò di difendere il suo orgoglio assumento un aria saggia da adulto maturo quale spesso non era.
- Shippo, lo sai che non dovresti rivolgerti con quel tono ad una persona più vecchia? - Arashi scoppiò a ridere insieme a Sango.
- Ma sentilo!Più vecchio...da quando in qua ti importa dell'età? - le parole della sterminatrice sembravano voler significare altro e come al suo solito il monaco riprese la sua natura da pervertito.
- Ma in effetti, non significa molto l'età...l'importante è che abbiano un bel fondoschiena come il tuo...- stava per passare la mano proprio sul punto appena preso in considerazione quando gli arrivò una gomitata dritta allo stomaco che lo fece gemere.
- Non ti smentisci mai...- lo rimproverò Shippo negando col capo.
All'improvviso Arashi si fermò guardandosi attorno sospetto.
- Che c'è? perchè ti sei fermato?- Kagome che fino ad allora non aveva pronunciato neanche una parola, scese, osservò il demone  cercando di capire da che parte stesse guardando così perlustrò l'ambiente che li circondava ma l'unica cosa che riuscì a vedere furono alberi e cespugli eppure era come se in quello smeraldo fosse scattato un allarme.
- Arashi ci vuoi dire cosa succede? - Anche Sango scese da Kirara, incuriosita da quella reazione.
- Qualcuno ci sta seguendo, ho sentito dei rumori - ognuno impugnò la propria arma e proprio mentre stavano per allontanarsi l'uno dalla'altra il demone gatto vide qualcosa scattare tra gli alberi.
- E c'è un forte odore di...- si sentì solo un balzo a terra e tutti lo videro - cane - sempre con un sorriso beffardo e uno sguardo gelido e crudele come il leone che ha in pugno l'antilope.
- Inuyasha...- l'unico sussurro che fuoriuscì dalle labbra di Kagome che era rimasta pietrificata da quello sguardo che non apparteneva di certo al mezzodemone di cui si era innamorata; Sango tentò di avvicinarsi ma Miroku le mise una mano davanti impedendole di fare un altro passo si scambiarono uno sguardo.
- Non è più in lui - poche parole che descrivevano perfettamente la situazione in cui si trovavano.
- Allora...vedo che il novellino è ben allenato per sentirmi, ma non rallegrarti...non basterà a salvarti -
- Maledetto bastardo - Arashi partì all'attaccò ma tutti i suoi colpi vennero schivati per poi essere buttato a terra da un destro ben assestato.
- Sai, tua sorella aveva un sangue delizioso, molto dolce devo dire...- si leccò le labbra riassaporando quel momento.
- Inuyasha ma che cosa sei diventato!? - gridò disgustato Miroku a quello che ormai non era più suo amico.
- Miroku! Io non sono diventato nessuno, semplicemente sono me stesso - sospirò di solievo - finalmente non ho più quell'impiccio che mi dannava! - concluse con un sorriso.
- A proposito - si avvicinò un po' - te lo sei già fatto il bocconcino di fianco a te? - domandò con tanta audacia sapendo di aver messo in imbarazzo tutti e due, sentì uno spostamento d'aria vicino alla sua guancia sinistra e prontamente bloccò la mano della sterminatrice.
- A-a! - le strinse di più il polso provocandole dolore - Non provarci neanche - e detto questo dalla sua mano sinistra si sprigionò una strana forza che la scaraventò addosso a Miroku ed entrambe vennero schiantati contro un albero sotto lo sguaro impotente di Shippo e anche lui cercò di fare qualcosa ma bastò  uno schiaffo per buttarlo a terra.
Sango era svenuta e adesso Miroku la teneva tra le braccia preoccupato e nervoso sperando che non fosse nulla di grave; Kagome si avvicinò al monaco cercando di aiutarlo e con lei Kirara.
Intanto Arashi si era già preparato per tornare all'attacco, lo smeraldo incontrò l'oro era come se si lanciassero fulmini solo guardandosi, nessuno dei due aveva paura solo voglia di sconfiggere l'altro, chi per vendicare qualcuno, chi per puro piacere.
Il demone gatto si trovava davanti l'avversario che più desiderava sconfiggere, sua sorella era morta in vano, la sua vita era stata strappata via dal mondo con una tale furia e una tale crudeltà che non apparteneva neanche al peggior demone esistente, o almeno questo è quello che credeva Arashi accecato dall'odio profondo per quel mostro che si trovava davanti.
La ragazza stava semplicemente camminando per il bosco, tornava a casa dalla solita passeggiata e in un secondo la morte che le era molto lontana le arrivò di fronte agli occhi sfidandola a lottare per rimanere viva, ma purtroppo era una battaglia troppo difficile da vincere, suo fratello cercò di soccorrerla ma arrivò troppo tardi.
Il solo ricordo di quel giorno sprigionava un immenso rancore.
- Bene se sei così impaziente di morire, fatti avanti - lo incitò Inuyasha a braccia aperte con il solito sorriso sernione, il giovane demone non se lo fece ripetere due volte.
Sfoderò i Sai* e tentò più volte di attaccarlo ma sembrava tutto inutile, era molto più veloce di lui e schivava facilmente i colpi che tagliavano solamente l'aria.
Il gruppo faceva da spettatore a quel combattimento mentre Sango riprendeva a fatica i sensi, la botta era stata molto forte, non riusciva a spiegarsi cosa aveva sentito solo una strana potenza spingerle sullo stomaco facendola volare via.
La testa le faceva male e faticava a respirare ma la mano di Miroku stretta nella sua la confortava.
Kagome cercava di seguire ogni movimento sperando che il demone gatto non si facesse ferite gravi, combattere contro Inuyasha era stata una follia, sapeva che Arashi era forte ma non bastava per battere il mezzodemone.
Notava che ormai il nuovo compagno di squadra era stanco , proprio mentre Inuyasha stava per sferrare l'ennesimo pugno, incoccò una freccia e imprigionò la sua veste nell'albero vicino; subito il mezzodemone puntò gli occhi furiosi su di lei e per un istante si sentì impaurita.
- Accidenti! Come ho fatto a dimenticarmi di te? - spezzò la freccia e si fece avanti - Se vuoi, rimediamo subito...- Kagome scagliò un altra freccia ma questa volta fu bloccata da una sola mano di Inuyasha; fece un passo indietro cercando di trovare una soluzione per sfuggirgli.
- Inuyasha fermati! - sembrava proprio che le parole di Miroku fossero dette al vento.
Ad un tratto sentiva che il coraggio acquistato in precedenza fosse del tutto svanito come se qualcuno glie lo avesse strappato via in un attimo, non riusciva a muovere un muscolo e continuava a guardare in quelle pozze d'oro che le congelavano il cuore.
- Vedrai sarà divertente...-
- Non la toccare! - non fece nemmeno in tempo a girarsi che Arashi gli sferrò un pugno ben assestato che lo fece finire a terra; ora quel demone gatto aveva davvero oltrepassato ogni limite, era fuori di senno, non tanto per il colpo ma per la ferita al suo orgoglio.
- Come hai osato...- ringhiò e per una frazione di scondo  i suoi occhi diventarono rossi come  il  sangue.
Un idea le balenò nella mente mentre purtroppo l'amico cercav di pararsi dagli artigli di Inuyasha che lo ferirono lo stesso al fianco destro; se non era stata un allucinazione la sua parte demoniaca , come sospettava , aveva preso il sopravvento e ciò stava a significare che se avesse cercato di fermarlo con le parole e non con la forza sarebbe ritornato come prima, un barlume di speranza si riaccese nel suo cuore, valeva la pena ritentare.
- Ti prego Inuyasha smettila! - la guardò con un sorriso beffardo - io non capisco cosa ti sia successo - deglutì per paura di una sua reazione ma andò avanti lo stesso - Io lo so che questo non sei tu, Inuyasha so che puoi sentirmi, io sono certa che da qualche parte dentro di te c'è il ragazzo di cui mi sono innamorata - lo vide irrigidirsi e digrignare i denti, segno che stava smuovendo qualcosa, decise di fare un passo avanti scostandosi dall'albero a cui era appoggiata, aveva le lacrime agli occhi, la speranza dentro di lei era grande, sentiva il cuore battere forte e l'eccitazione di rivederlo come prima cresceva sempre di più.
Il mezzodemone fece una smorfia, un grande mal di testa lo bloccava si portò una mano all testa e farfugliò qualcosa di incomprensibile; Kagome si precipitò da lui ma fu bloccata.
- Non ti avvicinare! - cercò di farsi avanti ma fu costretto ad inginocchiarsi per il dolore.
- Inuyasha io...-
- Va via!! - stava facendo uno sforzo enorme per trattenersi dal farle del male, c'è qualcosa che impediva alla sua anima umana di emergere; la ragazza non lo ascoltò e si avvicinò piangendo.
- Io ti ho promesso che sarei rimasta al tuo fianco per sempre e non alcuna intenzione di lasciarti!- stava pianegndo, la voce era spezzata da i singhiozzi, felicità mista a preoccupazione.
- Ka- gome ti prego...- stava sempre più male , aveva mille voci che gli riempivano la mente e lo confondevano, ma in quel momento la cosa più importante era non farle del male.
- Basta! Io non andrò da nessuna parte, resterò quì ad aiutarti e farò di tutto perchè tu possa riavere la tua nima umana!- adessò lo stava abbracciando e continuava a piangere .
- Ti prego, torna in te...- lui era percorso da spasmi, ma nonostante ciò Kagome non aveva paura e continuava a stringerlo forte - Inuyasha...io...io ti amo - lo guardò supplichevole, finalmente il dolore cessò.
Si guardavano intensamente, fu un secondo e le loro labbra colmarono la distanza che li separava, quel bacio era dolce e e quelle labbra erano di nuovo calde.
Una scossa elettrica percorreva ogni centimetro della sua spida dorsale, sentiva il cuore come se volesse uscire dal suo petto, c'era riuscita, lui era tornato quello di sempre.
Ma la dolcezza di quel bacio sitrasformò in qualcosa di strano, di tremendamente amaro.
Si staccarono e lui la prese saldamente per le spalle.
- Se credi di farmi pena ti sbagli di grosso - detto questo la sbattè con forza contro un albero e se ne andò;  in quel momento le sembrava che il mondo le fosse caduto addosso e che la stesse inghiottendo, il petto le faceva male e le lacrime continuavano a scendere sul suo viso, la felicità e la speranza in cui credeva erano volate via come un castello di carte spazzato dal vento.
Ora non sentiva più nulla, ne odio, ne amore, era completamente vuota e quegli occhi puntati nel nulla lo facevano vedere chiaramente, restava inerme seduta ai piedi del tronco; aveva smesso di piangere, non ne aveva più voglia e neanche la forza.
Ora più che mai si rendeva conto che aveva poca scelta e che non c'era più tempo da perdere in parole buttate al vento e fiato sprecato, doveva sbrigarsi a raggiungere quella sacerdotessa e il presentimento che la soluzione sarebbe stata solo una la devastava e la costringeva a rimanere lì immobile persa nel vuoto più totale.
Intanto i suoi amici si erano rialzati e stavano aiutando Arashi.
E nel più assoluto silenzio ripresero a camminare, ciò stava a significare la fine di ogni speranza.

Angolo dell'autrice:
Un altro capitolo è finito, e ad essere sincera non mi è piaciuto tantissimo, ma raramente sono contenta di ciò che scrivo, non mancano molti capitoli , il finale sto cercando di sistemarlo al meglio per fare contenti sia me che voi, sto cercando di fare una cosa NON troppo tragica...Eh eh eh, sono sicura che non ve l'aspettate.
Bene, non ho molto tempo dato che mi aspettano impazienti quelle odiose versioni di latino, perciò mi scuso perchè non vi ringrazio uno per uno.
Grazie mille a tutti.



  
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