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Autore: Fraffy__    18/08/2010    2 recensioni
Sono passati cinque anni dall'Epilogo "19 anni dopo..." ed un nuovo anno scolastico per i ragazzi della next-generation.
Se Lily Luna avesse come migliore amica la figlia minore di Draco Malfoy, e Albus Severus facesse parte dei Serpeverde e fosse amico di Scorpius?
Il primogenito dei Potter, James Sirius, intanto ha rifondato i Malandrini e ha seguito i passi del nonno. Ma non soltanto per quanto riguarda gli amici...
Dal capitolo 6:
"Il Serpeverde volò via, ma lei non demorse, voleva davvero farlo volare giù, così lo seguì e quando si trovò a meno di due metri da lui gli lanciò contro la Pluffa. Ma quella venne prontamente afferrata da Scorpius.[...]
Anche gli altri giocatori, sia di Serpeverde che di Grifondoro, avevano abbandonato i provini per guardare quei veloci passaggi.
Lily e Scorpius insieme erano dannatamente bravi."
Completamente Lily/Scorp ♥ oltre ad Al/OC James/OC Hugo/OC Rose/Teddy Dominique/OC
Ci saranno lievi tracce di slash, ma il rating rimane arancione per gli argomenti trattati.
Enjoy it :)
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Capitolo sei

Il Bene Superiore

°Hogwarts Loves Quidditch°

20 Settembre, ore 23.00

Quasi non sembrano passati venti giorni dall’inizio della scuola.

E’ come se il tempo volasse, quest’anno. Le ore passate a sistemare le aule dei professori sembrano durare solo pochi minuti, quando in realtà occupano un sacco di tempo, e le ronde non sono più quelle noiose ore passate a cercare studenti fuori dai loro dormitori.

Tutto grazie ad una sola persona, Maryka.

Passiamo la maggior parte del tempo insieme, soprattutto la notte, quando siamo di ronda. Ormai le lezioni le passo sempre in sua compagnia, mi piace come si concentra sulle parole del professore, è come se volesse assimilare tutte le nozioni spiegate. Corruga la sopracciglia in un modo particolare e non stacca lo sguardo dal viso dell’insegnante.

Passiamo ore a discutere di qualsiasi argomento, senza mai essere stanchi. Ho come l’impressione di essere uno dei pochi con cui può permettersi questo tipo di conversazione.

Quasi sempre, però, si arriva a parlare di James Sirius Potter.

All’inizio Maryka parlava di lui solamente in modo dispregiativo, soffermandosi su quanto fosse borioso ed arrogante, mentre io mi limitavo a difenderlo: in fondo, James Sirius è uno dei pochi che mi parla all’interno di questa scuola.

Ma da qualche settimana, le cose sono cambiate in modo abbastanza sostanziale: oltre al fatto che l’argomento “Potter” viene sollevato sempre più di rado, quando Maryka inizia a parlare di lui diventa sempre più imbarazzata e arrossisce violentemente, mentre cerca di cambiare argomento.

Tutti nella scuola sanno degli svariati tentativi di James Sirius di uscire con Maryka, me compreso, perciò non mi è per nulla difficile dedurre che finalmente lei si sia presa una cotta per lui. Anzi, sono contento per loro due, ma soprattutto per lei: essendo mia amica, ora posso dirlo quasi con certezza, desidero il meglio per lei, e sono sicuro al 100% che i sentimenti di James Sirius sono sinceri.

A che pensi?” mi domanda, mentre ci dirigiamo illuminati dalla sua bacchetta verso il quarto piano.

Io borbotto un “niente di importante” e lei scuote la testa divertita.

Credo che per stasera abbiamo finito” mi fa, dopo qualche minuto.

Stanotte abbiamo trovato una coppietta che amoreggiava dietro un arazzo nei pressi della Biblioteca e siamo rimasti letteralmente basiti nello scoprire i volti dei due giovani amanti. Entrambi abbiamo giurato ai due di non dire nulla a nessuno, ma mentre andavamo via ho visto il volto di Maryka farsi via via sempre più incredulo e sconvolto. Credo che non se l’aspettasse di vedere due persone talmente diverse insieme.

Sono solo le undici e mezzo, è presto rispetto al solito. Del resto, abbiamo iniziato prima, completando le nostre ore di ronda con una paio d’ore d’anticipo.

Forse potremmo andare a guardare la traslazione di Marte, stanotte dovrebbe essere visibile.

Io guardo un attimo i miei piedi, indeciso se chiederglielo o meno. Poi mi faccio coraggio.

Ti va di andare sulla torre? Stasera c’è una congiunzione astrale molto bella... “ Ok, non so cosa diamine mi è saltato in mente. Di sicuro risponderà di no...

Certo!” esclama con allegria “In effetti stavo per chiedertelo io “ Sbalordito, la seguo verso la torre. Poi la mia espressione si distende in un sorriso. Questa ragazza è davvero speciale, un’amica speciale, e giuro che farò in modo di non perderla.



Quando il sole illuminò il castello di Hogwarts, la mattina del 21 Settembre, gli studenti si alzarono più allegri e spensierati del solito.

Erano passate ben tre settimane di scuola, ma dopo due mesi di vacanze erano sembrati quasi tre anni.

Tre settimane di spiegazioni, compiti e interrogazioni. Nessuna pausa, neanche i week-end, così tutti gli studenti, compresi i secchioni, avevano passato le giornate chini sui libri, tentando di recuperare il ritmo di studio.

Quella giornata era attesa con trepidazione dalla maggior parte di loro, non solo perchè era uno dei pochi giorni in cui ci si prendeva una pausa dalla scuola, ma perchè era la giornata del Quidditch.

Quel sabato, infatti, si sarebbero finalmente svolte le selezioni per le squadre di Quidditch, e i capitani delle rispettive squadre stavano raccogliendo da giorni il numero di candidati per i vari provini.

Il campo sarebbe stato condiviso per l’intera giornata; a colazione sarebbero state estratte le coppie che avrebbero condiviso il campo la mattina e quelle che lo avrebbero condiviso il pomeriggio.

Quando finalmente la Sala Grande si fu riempita, verso le otto e mezzo del mattino, Cavendish avanzò verso il centro della sala, con un piccolo calice fra le mani.

Dopo averlo disposto su uno sgabello, non ebbe bisogno neanche di fare cenno di silenzio: tutta la Sala Grande era ammutolita, in attesa di sapere le coppie.

Era diventata quasi una tradizione, quella: era stata insediata da quindici anni ormai, riscuotendo un enorme successo sia fra gli studenti che fra il corpo insegnanti. I primi erano contenti per il semplice motivo che avrebbero avuto l’esonero per i compiti del lunedì successivo, i secondi perchè le selezioni avrebbero tolto meno tempo alle lezioni e alla concentrazione degli studenti.

« Speriamo non esca Serpeverde con Grifondoro » mormorò Lily ad Hugo, mentre con ansia crescente addentava un toast. « L’ultima volta è stato orribile. Dover subire quelle serpi per quattro ore... »

Hugo annuì, senza smettere di ingurgitare cibo alla velocità della luce.

Rose lo guardò schifata, come del resto fece metà della tavolata di Grifondoro, nonostante fosse abituata ai continui attacchi di fame dovuti all’ansia di Hugo Weasley.

« Hugh, vacci piano! » esclamò James « Dopo abbiamo i provini, nessuno vuole ritrovarsi ricoperto di vomito! »

Qualcuno ridacchiò e Hugo fece per ribattere, quando Simon gli tirò un calcio sotto il tavolo.

Il sorteggio era appena cominciato.

Cavendish estrasse la bacchetta e dopo un attimo picchettò sul bordo del calice.

Qualche secondo dopo, il calice s’illuminò e lanciò in aria due fogli di carta.

Dopo averli presi in mano e aver dato loro un rapido sguardo, il preside disse: « Le case che condivideranno il campo questa mattina, dalle 9 alle 13 saranno Tassorosso e Corvonero » Dopo qualche breve esclamazione di stupore e di dissenso, soprattutto da parte del tavolo di Grifondoro dove una Lily più che orripilata aveva fatto cadere la sua tazza di caffè per il troppo sbraitare, il preside continuò.

« Questo significa che Grifondoro e Serpeverde lo occuperanno dalle 14 alle 18 » Detto ciò, riprese il calice e si avviò verso il tavolo degli insegnanti per far colazione.



« Ripetimi perchè siamo qui »

« Perchè volevo prendere un po’ d’aria, lo sai che sono stanca di stare dentro il castello »

« Ma perchè siamo venute proprio al campo, allora? » « Ok, lo ammetto: volevo vedere le selezioni » Maryka sbuffò, ma non replicò.

In fondo, anche lei sotto sotto voleva recarsi a dare un occhiata alle selezioni. Ma solo per vedere chi avrebbe fatto parte della squadra di Grifondoro quell’anno. Di certo non per vedere James Potter in divisa. Assolutamente no.

Sedute sugli spalti, guardarono i loro compagni Grifondoro entrare in campo e affollarsi vicino ai tre anelli di destra, dove James Potter gridava ordini e organizzava dei turni. Poco più in là, la squadra di Serpeverde si stava già riscaldando.

Qualche minuto più tardi, mentre Maryka continuava a fissare James senza rendersene conto, Felicity si alzò in piedi di scatto.

« Vado ad augurare un in bocca al lupo ad Alicia, sta facendo i provini » disse velocemente, conscia che Maryka non l’avrebbe minimamente ascoltata.

« Mmm » mormorò infatti la ragazza, annuendo.

Rimasta sola, appoggiò la schiena contro il sedile dietro di lei e avvicinò le gambe al petto.

A chi voleva darla a bere, lei era lì per vedere il capitano della squadra di Quidditch, James Sirius Potter, e non per guardare i ragazzini del secondo anno tentare di entrare nella squadra, quando a malapena sapevano volare.

James era così diverso rispetto agli anni passati. Sembrava più maturo, come se durante l’estate fosse maturato tutto d’un botto. A lei questo James piaceva, e anche molto a dirla tutta.

Aveva finalmente smesso di combinare guai con la sua combriccola di idioti, o almeno questo era quello che pensava lei anche se non ne era del tutto certa, e sembrava impegnarsi di più con la scuola, ottenendo finalmente voti coerenti con le sue capacità.

Ma c’era ancora qualcosa che la bloccava: non sapeva se fidarsi o meno, non sapeva se avrebbe potuto cavarsela ad essere la ragazza di James Sirius Potter, il figlio del salvatore magico, il ragazzo che poteva avere ai suoi piedi qualsiasi ragazza all’interno del castello. Aveva paura di fare una brutta figura, di non essere alla sua altezza, ma soprattutto aveva paura di farsi del male. Nonostante la sua vita sentimentale fosse praticamente nulla, aveva visto centinaia di ragazze della sua casa che piangevano disperate perchè il loro ragazzo o il ragazzo che piaceva loro le aveva tradite o non ricambiava i loro sentimenti.

Lei non voleva diventare come loro, lei voleva vivere tranquilla, finire gli studi e poi pensare all’amore. Non poteva permettersi di stare male proprio quell’anno, quello dei M.A.G.O., l’anno più importante di tutta la sua carriera scolastica.

« Ciao »

Maryka distolse lo sguardo dal campo, notando Corvin camminare verso di lei.

Automaticamente sorrise, facendogli cenno di sedersi.

« Così finalmente ti sei decisa, eh? » domandò divertito, mentre la ragazza arrossiva, capendo all’istante a cosa, anzi a chi, si riferisse Corvin.

« No! » esclamò, attirando gli sguardi curiosi di altri Grifondoro venuti lì a seguire le selezioni.

« Non è quello che pensi » aggiunse poi, abbassando il tono di voce « Ho accompagnato Felicity a fare un giro e alla fine lei mi ha trascinato qui »

Corvin, che sapeva benissimo quello che l’amica stava passando, sorrise sornione « Certo »

Maryka lo guardò storto, ma poi scosse la testa divertita. Corvin la conosceva bene, nonostante avessero stretto amicizia meno d’un mese prima.

« E’ che non ne sono sicura. E se lui mi stesse prendendo in giro? Non voglio stare male per lui, non quest’anno che ho i M.A.G.O.! » esplose poi.

« Secondo me, dovresti accettare di uscire con lui il prossimo fine settimana ad Hogsmeade e vedere come vanno le cose. E poi io non penso stia fingendo con te: non avrebbe passato tutto questo tempo a chiederti di uscire, sarebbe illogico »

Rassicurata dalle sue parole, Maryka appoggiò la testa sulla sua spalla e continuò a guardare le selezioni.



« James, non vorrei aumentare quello che è già un ego fuori dalla norma, ma c’è la Finnigan che ti guarda dagli spalti » fece ghignando Fred. Mentre prendeva la sua scopa dal prato.

James si voltò di scatto e scorse la ragazza seduta insieme all’aiutante del custode. Sorrise e le fece un cenno di saluto, tornando poi a rivolgersi ai ragazzi dei provini.

« Bene, dove sono i portieri? »

Cinque mani si alzarono e James fece cenno loro di venire da lui.

« Io, Hugo e Lily tenteremo di segnare cinque volte ciascuno. Chi parerà più colpi di tutti sarà il portiere della squadra. Baston, comincia tu »

Simon, fatto un respiro profondo, prese la scopa e si avviò verso gli anelli.

« Sarai grande, come al solito » gli sorrise Hugo, mandando inconsapevolmente Simon in panico.

Doveva riprendersi, non poteva perdere il ruolo di titolare, il Quidditch era la sua vita, suo padre era stato portiere di Grifondoro e sua madre cacciatrice. Lui e sua sorella erano cresciuti fra campi da Quidditch e gli allenamenti del padre, ed entrambi avevano imparato ad amare quello sport. Al contrario di lui, però, Andrea non aveva mai provato ad entrare nella squadra, limitandosi a fare però la cronista in alternanza con altri studenti.

Il desiderio più grande di Andrea Baston? Diventare una critica di Quidditch, come la famosa Ginny Weasley in Potter, capo redattrice de “La gazzetta del Quidditch”, il quotidiano che vendeva di più insieme a “La gazzetta del Profeta”.

Dopo aver parato i primi sei colpi, Simon sorrise e continuò il suo provino con tranquillità, conscio che sarebbe andato tutto a meraviglia.

« Ehi Jam! » urlò Lily poco dopo, i capelli al vento che le ricoprivano l’intera faccia « Che senso ha fare i provini? Tanto saranno sempre i soliti a fare da titolari »

« Non ne sarei così sicura, Potter. Non sei riuscita a segnare neanche una volta, cos’è ti sei fumata troppo il cervello per poter giocare ancora a Quidditch? »

Scorpius Malfoy era sbucato dal nulla, la Pluffa in mano e un ghigno stampato sul volto.

Per poco Lily non gli lanciò la palla su quel suo viso arrogante, ma sempre dannatamente bello...

Bello? Bello?!

Aveva davvero pensato che la faccia di Malfoy fosse bella? Merlino, bella era un eufemismo, bello si dice di un vestito o di una scopa, non di un viso.

Semmai eccitante.

Oh porca Morgana, forse se li era fumati davvero i suoi neuroni! Ripresasi dai suoi dialoghi mentali, Lily guardò furiosa il Serpeverde, che come lei giocava come cacciatore.

« Sai Malfoy, mi sono sempre domandata come facessi a volare e a mantenere i capelli perfettamente in ordine contemporaneamente. Allora è vero che usi la brillantina di tuo padre! »

Ora era il turno di Lily per ghignare.

Scorpius aveva perso il sorriso trionfante, sostituendolo con uno sguardo d'odio.

« Tu... » sibilò, prima di lanciarle contro la Pluffa a tradimento, convinto di farla cadere dalla scopa. Non aveva fatto conto però con la bravura e il talento di Lily, che prese la palla in tempo e gli lanciò uno sguardo di fuoco.

Il Serpeverde volò via, ma lei non demorse, voleva davvero farlo volare giù, così lo seguì e quando si trovò a meno di due metri da lui gli lanciò contro la Pluffa. Ma quella venne prontamente afferrata da Scorpius.

Continuarono per più di mezz’ora, insensibili al resto e concentrati solamente nel lanciarsi la palla addosso. Non avevano la minima idea che tutti lì nel campo li stavano fissando ammirati e sbalorditi. Anche gli altri giocatori, sia di Serpeverde che di Grifondoro, avevano abbandonato i provini per guardare quei veloci passaggi.

Lily e Scorpius insieme erano dannatamente bravi.

La palla passava dall’uno all’altro con minuziosa precisione e in tempi così brevi che dopo pochi minuti molti si ritrovarono con un gran torcicollo.

Il tutto finì quando, esausti, si fermarono a breve distanza fra loro, con la Pluffa ancora tra la mani del Serpeverde.

« Che dici, sono ancora in grado di giocare nella squadra? » mormorò lei con il fiatone, mentre si sistemava i capelli su una spalla.

Scorpius fece un mezzo sorriso sarcastico « Diciamo che, fra tutti i Grifondoro, sei la meno peggio »

Dette queste parole, che a Lily suonarono più un complimento che un’offesa, Scorpius si allontanò da lei per tornare dai suoi compagni e finire il provino.



Quando Lily scese dal suo manico di scopa, James la raggiunse con due grandi falcate. Era furibondo.

« Per gli occhiali a mezzaluna di Silente, cosa pensavi di fare? Non so te, ma abbiamo solo due ore per finire questi dannati provini e ci mancano ancora le selezioni per i battitori e i cacciatori! »

Lily sbuffo « Stai calmo, non è successo nulla di che. Cercavo solo di dare una lezione a quell’idiota di Malfoy. »

James roteò gli occhi, irritato « Era proprio necessario? »

« Mi ha provocato! »

« E tu non potevi semplicemente ignorarlo? Sai cosa, a volte sembra che ti piaccia essere presa in giro da lui! Cos’è, non ti sarai mica innamorata di Malfoy, Lils? Perchè sennò mi toccherebbe intervenire e dirlo a papà e Zio Ron. Sai che non la prenderebbero bene» sbraitò ancora il fratello, mentre gli altri li raggiungevano.

Non. Lo. Aveva. Detto. Davvero. Non a Lily! I presenti ghiacciarono nel sentire quella frase, consapevoli che James era arrivato al punto di non ritorno.

La ragazza prima assunse un colorito rosso pomodoro, poi si fece scura in volto. Guardò il fratello con sguardo omicida, in una maniera talmente simile a quella di sua madre e di nonna Weasley che James sbiancò, finalmente conscio di ciò che aveva fatto.

« Lily, non volevo dirlo davvero, scusami... » cercò di riparare, invano.

« COME TI... » iniziò, la voce poco più che un sussurro rabbioso « COME OSI DIRMI UNA COSA DEL GENERE, TU, CHE OLTRE AI TUOI AMICI DEL CAZZO NON CALCOLI NESSUNO, A PARTE QUELLA SECCHIONA DELLA FINNIGAN, CHE NON TE LA DARA’ MAI, NEMMENO SE FOSSI L’ULTIMO UOMO DELLA TERRA! COSA TE NE IMPORTA, EH? IO FACCIO QUELLO CHE MI PARE, NON SONO UNA BAMBINA, E TU NON SEI MIO PADRE! A VOLTE NON TI CONSIDERO NEANCHE MIO FRATELLO! PREFERISCO UN CENTINAIO DI VOLTE ALBUS A TE! SI, PROPRIO LUI, IL SERPEVERDE DI FAMIGLIA, QUELLO CHE COME DICI TU CI HA DISONORATO! LA SAI UNA COSA? LUI SARA’ PURE UN SERPEVERDE, MA E’ UN MILIONE DI VOLTE MIGLIORE DI TE, PERCHE’ ALMENO SA DI AVERE UNA SORELLA, MENTRE TU, OH, E’ COME SE NON ESISTESSI PER TE, SONO IMPORTANTE SOLO PERCHE’ TI SERVO PER VINCERE LA COPPA, ALTRIMENTI NON MI PARLERESTI NEMMENO! SEI COSI’ PIENO DI TE, JAMES SIRIUS, CHE MI DAI LA NAUSEA! »

Detto, anzi, urlato ciò, riprese il fiato continuandolo a guardare con odio profondo.

« Vincitela da solo quest’anno la coppa del Quidditch » sibilò poi, buttando a terra la Pluffa. Si voltò e con spasso spedito si diresse verso gli spogliatoi, finalmente libera.

Non aveva mai esternato i suoi sentimenti verso James. Nessuno, solo Albus, sapeva quello che provava. Forse neanche i suoi genitori, troppo presi con i loro lavori per calcolare i loro figli. Certo, li amavano, o almeno dicevano così, ma spesso il loro interessamento era solo superficiale. Molto spesso, a dirla tutta.

Ginny Potter, da quando era stata nominata capo redattrice de “La Gazzetta del Quidditch” era sempre occupata con il lavoro, anche quando era a casa, mentre Harry Potter passava le sue giornate con i suoi turni da capoufficio del dipartimento Auror, tanto che i suoi figli ricordavano di averlo visto solo in poche occasioni negli ultimi sei anni.

Albus era l’unico a conoscenza di quello che Lily provava, un po’ perché condivideva il risentimento della sorella, un po’ perché, essendo un buon osservatore per natura, aveva captato i segnali in varie occasioni.

« Ehi, che succede? » esclamò Jack, arrivato in quel momento al campo. « Ho incrociato Lily incazzata nera che andava verso gli spogliatoi »

Tutti gli sguardi furono puntati su di lui, ma tornarono immediatamente su James, che guardava sconcertato il punto dove sua sorella era sparita dalla sua visuale.

“... A VOLTE NON TI CONSIDERO NEANCHE MIO FRATELLO.... SEI COSI’ PIENO DI TE, JAMES SIRIUS, CHE MI DAI LA NAUSEA!”

Scosse la testa, frastornato da quelle parole, e ricompose l’espressione nel suo solito sorriso beffardo.

« Le passerà » disse serenamente agli altri, alzando le spalle « Ora, i battitori inforchino le scope, è il loro turno »



« Certo che la Potter ha proprio carattere » fece Zabini ai suoi amici, mentre si facevano la doccia negli spogliatoi. Aveva tirato fuori l’argomento solo in quel momento perchè Al, il loro capitano nonché migliore amico, era uscito dalla doccia per vestirsi.

« Solo in pochi avrebbero avuto il coraggio di urlare contro James Potter in quel modo »

Scorpius sbuffò, annoiato « E’ sua sorella, cosa ti aspettavi? Stesso carattere, stessa idiozia »

« C’è da dire però che ha fegato, la ragazza » commentò David, unendosi alla conversazione.

« Non solo quello, ammettiamolo... Hai visto quanto è cresciuta durante l’estate? Io una botta gliela darei, anzi più di una, se non fosse la sorella di Al » commentò Michael con noncuranza.

Scorpius sentì un leggero moto di fastidio alle parole dell’amico, ma non ci diede peso.

« Che schifo, con una Grifondoro? Non sapevo ti piacessero le ragazzine testarde e capricciose, Zab » commentò acido.

David gli lanciò una strana occhiata, ma lasciò perdere.

« A me piacciono tutte le ragazze, basta che me la diano » Mike chiuse il rubinetto della doccia e si allontanò di poco per avvolgersi dalla vita in giù con una candida asciugamano, che evidenziava maggiormente la sua pelle bruna.

« Sei proprio un porco, Mike » commentò ghignando Scorpius, imitando l’amico. Gli ci voleva proprio una bella doccia, specialmente dopo lo scontro con la Potter, che lo aveva lasciato esausto.

Mike e David scoppiarono a ridere bellamente, ma si zittirono subito quando sentirono un’altra risata provenire dall’altra parte del muro, dove in teoria Albus si stava vestendo.

« Dici che...? » domandò Zabini.

La testa di Al sbucò dall’uscio della porta, facendoli sobbalzare tutti e tre.

« Sì, ho sentito tutto » disse senza smettere di ridere « E poi, Scorp, se Mike è un porco, tu cosa saresti? »

Sentendo sarcasmo nella voce dell’amico, i tre Serpeverde si rilassarono e si unirono alla risata di Al.

Con un sorriso divertito, Albus tornò tranquillamente a vestirsi, per nulla preoccupato per quello che avevano detto i suoi amici.

Non c’era bisogno di proteggere Lily, era una ragazza intelligente e forte che sapeva cavarsela benissimo da sola. Di certo non aveva bisogno di un fratello maggiore che difendesse il suo onore. Un’idiota del genere c’era già, James per l’appunto, e uno bastava.

Dopo aver rimesso nel proprio armadietto la divisa da Quidditch, Albus uscì dagli spogliatoi. Era esausto.

Quell’anno, oltre ad essere prefetto, era anche capitano della squadra di Quidditch, il che implicava una lunga serie di responsabilità.

Sospirò e, mentre ripensava alla sfuriata di Lily, intravide una nuvola di fumo denso uscire da sotto le impalcature dello stadio, qualche metro più in la.

Sapendo perfettamente chi vi avrebbe trovato, si avvicinò alla fonte della nuvola e sollevò il telo con lo stendardo di Tassorosso.

« Non ti avevo detto di smettere di fumare? » le fece Albus.

Victoria lo guardò con un sorriso, mentre gli soffiava in faccia il fumo della sua canna « E io non ti avevo detto di farti gli affari tuoi? »

Albus cercò di reprimere un sorriso, ma non ci riuscì.

« Hai seguito le selezioni? Non mi sembri un tipo da Quidditch » Victoria aspirò ancora il fumo, poi gettò quello che vi era rimasto (solo il filtro, a dirla tutta) per terra.

« Per la barba di Merlino, no. Ho dato solo uno sguardo ogni tanto, giusto per vedere a che punto erano Lils e gli altri » Mentre pronunciava quelle parole, il suo tono da ironico divenne amaro e si irrigidì.

« Tutto a posto? » domandò Albus, sinceramente preoccupato. Non sapeva spiegarsi il cambio di espressione della Grifondoro, non in quel contesto almeno.

« E’ solo... Tu sapevi di Lily e James? » Domandò, guardandolo negli occhi.

Albus si passò una mano fra i capelli, a disagio.

« Sì » disse, sedendosi accanto a lei.

Victoria chiuse gli occhi un attimo, frastornata. Davvero aveva sperato che anche Albus non sapesse nulla?

Si sentiva così dannatamente inutile, una delle peggiori amiche del mondo. Lei che aveva sempre creduto di sapere chi fosse la sua migliore amica, in un attimo aveva capito di non conoscerla affatto.

Victoria era davvero convinta che Lily adorasse James. Insomma, le era sempre sembrato il fratello perfetto, in confronto al suo. Divertente, popolare e per nulla oppressivo.

E invece...

All’improvviso sentì la mano di Albus posarsi sulla sua spalla. A volte dimenticava quanto Al fosse bravo a dedurre i sentimenti degli altri.

« La nostra non è una famiglia perfetta, Vicky. Abbiamo anche noi dei difetti, molti a dirla tutta. Sai quante volte ho visto mio padre durante l'estate? »

Victoria rimase in silenzio, senza smettere di ascoltare, non capendo dove volesse andare a parare Albus.

« Due volte. Al ritorno da scuola a Giugno e il 1 Settembre, sempre in stazione. Neanche per il mio compleanno è tornato a casa » concluse Albus, mordendosi involontariamente un labbro al ricordo.

« Ognuno di noi affronta questa realtà in modo diverso. James, come probabilmente avrai capito, si convince che tutto vada bene, e vive solo per il suo piccolo mondo felice, escludendo me e Lily. Sai perchè si impegna tanto nel Quidditch? Perchè vuole che i nostri genitore siano fieri di lui »

« Non sapevo queste cose, Al. E' solo che pensavo di conoscere Lily e la vostra famiglia. Insomma, i vostri genitori si presentano sempre al binario 9 e tre quarti con due splendidi sorrisi... »

Albus sorrise con amarezza. « Apparenza, tutta apparenza. Cosa direbbero i giornali se il Salvatore del mondo magico e sua moglie non andassero a prendere i loro figli come una perfetta famiglia? Sarebbe uno scandalo »

Victoria in quel momento capì perchè ogni volta che i suoi genitori incontravano i Potter facevano delle smorfie di disprezzo. Non era disgusto per il loro sangue, come aveva sempre creduto, ma per il loro comportamento.

Era molto probabile che Scorpius avesse detto loro la situazione di Albus, visto che quest'ultimo passava la metà delle vacanze estive da loro al Malfoy Manor.

Aveva sempre paragonato la sua famiglia a quella dei Potter-Weasley, giudicandola pessima dal punto di vista affettivo e morale. Mai una volta che i suoi genitori le avessero mostrato esplicitamente il loro affetto, come al contrario facevano i vari zii e nonni Weasley, e mai le avevano lasciato libertà di pensiero.

Ma era davvero così? Victoria era confusa, non sapeva più cosa pensare.

Era stata lei a troncare e raffreddare i rapporti con la sua famiglia, proprio quando aveva iniziato Hogwarts ed era stata smistata a Grifondoro, convinta che non essere entrata a Serpeverde l'avesse esclusa.

E sempre lei era stata quella a credere che loro mal sopportassero la sua presenza, quindi a decidere di contraddirli in tutti i modi, facendoli infuriare per ogni nonnulla.

Dopo qualche momento di incertezza, Albus le carezzò una guancia, forse capendo ciò che le passava per la mente, e le si avvicinò.

Victoria capì che Albus stava per baciarla solo quando un paio di iridi verde smeraldo s'incatenarono alle sue.

Victoria capì che sì, lo aveva baciato, solo quando venti minuti più tardi stava risalendo verso il castello in fretta e furia, confusa per quello che era appena accaduto e si, certo, anche per l'erba che si stava fumando in quel momento.

SPAZIO AUTRICE:

Ok, lo so, sono in stramaledetto ritardo... E non solo con questa fanfiction ahimè.. T____T Perdonatmi ma sono al mare e... No, nessun problema di connessione, anche qui c'è qualche pirla con wifi senza protezione, ma non ho davvero mai tempo per scrivere... Sono quasi sempre fuori con amici e solo raramente la mia testa si riesce a concentrare... Perdono! Inizialmente doveva essere postato a Luglio, ma nn ho trovato il tempo prima di partire per Londra... PERDONO!!

Nonostante tutto, questo capitolo è venuto fuori, sono anche contenta del risultato... Scommetto che nessuno si aspettava tutto questo dai Potter, eh? Ebbene sì, nell mia fantasia contorta sono così, genitori troppo impegnati che non si curano dei figli...

Capitolo TOTALMENTE dedicato alla mia migliore amica, che povera, si sorbisce i miei vaneggiamenti al telefono per ore intere sulle mie fanfic.. Credo che non spunterebbe fuori nulla se non ci fosse lei...

Allora, allora, contenti? Finalmente un piccolo avvicinamento fra Lily e Scorpius... Ma piccolo, almeno per ora, in confronto a quello che succede fra Al e Vicky... Ormai si era capito questi due sono fantastici insieme.. *___*

E anche Maryka e James piano piano si stanno avvicinando, anche se.... Baasta non dico nulla... però se fossi in voi rifletterei un po' sul fatto che non abbiamo saputo niente di Maryka e James dopo la litigata dei due fratelli potter.. Maryka l'avrà sentita, da che parte starà??

E chi è per voi la coppia misteriosa che Corvin e Maryka hanno beccato?? Vi do' un idizio: il personaggio maschile è spesso citato anche in questo capitolo.. Questa coppia sarà molto importante nei capitoli a venire, specialmente nel prossimo, visto che ci saranno una serie di reazioni a catena...

Bene, dopo i miei sproliloqui, ringrazio tantissimo tutte le persone che leggono questa storia, anche se non recensiscono, io sono sempre contenta di vedere che il numero di letture delle mie storie è elevato...

Grazie alle 3 persone che hanno recensito, scusatemi se non vi rispondo ma non ho molto tempo ^^, grazie mille! Anzi colgo l'occasione di mostrarvi qualche foto dei personaggi, così come me li sono immaginati io...

Lily Luna Potter

Albus Severus Potter

James Sirius Potter

Scorpius Hyperion Malfoy

Victoria Josèphine Malfoy

Hugo Weasley

Simon Baston

Maryka Finnigan

Corvin Gazza

Jack Season

Fred Weasley

Lysander Scamandro

Rose Weasley

Coline Canon

Felicity Thomas

Andrea Baston 

Amanda Paciock

Dominique Weasley

David Nott

Michael Zabini

Spero di essermi fatta perdonare per il megamostruoso ritardo ^^

   
 
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