« Siamo gocce di un passato
Che non può più tornare
Questo tempo ci ha tradito, è inafferabile
Racconterò di te
Inventerò per te quello che non abbiamo
Le promesse sono infrante
Come pioggia su di noi
Le parole sono stanche, ma so che tu mi ascolterai »
[Gocce di Memoria - Giorgia]
Che non può più tornare
Questo tempo ci ha tradito, è inafferabile
Racconterò di te
Inventerò per te quello che non abbiamo
Le promesse sono infrante
Come pioggia su di noi
Le parole sono stanche, ma so che tu mi ascolterai »
[Gocce di Memoria - Giorgia]
Mi ascolti, vero Potter? Ho
bisogno che tu lo faccia, anche adesso che non ci sei più. Eri
l'unico che lo faceva. Nemmeno i miei amici mi ascoltavano davvero. Fingevano. Tutta la mia vita è stata una finzione, un teatrino, gli attori troppo bravi per farsi scoprire.
Blaise. Blaise che agli occhi del mondo intero era il mio migliore amico, in realtà non mi capiva. Non mi capiva perchè era troppo difficile. Io ero difficile. Non è colpa sua. L'ho allontanato durante il sesto anno a Hogwarts e non sono stato capace di riavvicinarmi a lui.Troppo orgoglioso per farlo, troppo orgoglioso per chiedere scusa e ammettere che aveva ragione lui. Troppo orgoglioso per chiedergli aiuto, per farmi capire.
E poi sei arrivato tu, quando tutto ormai mi sembrava perduto per sempre. Stavo cadendo in un abisso di solitudine dal quale non sarei mai uscito vivo. Mi stavo perdendo nell'alcol, nella droga e nel sesso squallido a pagamento. Pagavo per passare due o tre ore senza pensare a nient'altro che al corpo che stavo penetrando brutalmente, per raggiungere un orgasmo che non mi soddisfaceva mai del tutto.
Mi hai teso la mano e io l'ho afferrata. E ti sarò per sempre grato, Potter. Ti amavo, a modo mio.
Ora mi trovo qui di fronte alla tua lapide a Godric's Hollow, accanto a quella dei tuoi genitori con un mazzo di rose bianche, indeciso se lasciarle qui o no.
Sorrido, inaspettatamente. Sento quasi la tua voce e le tue risa nelle orecchie. E scoppio a ridere anche io. E poi, dalle risa, passo a un pianto disperato.
E distruggo le rose che ho in mano.
E la tua lapide si bagna delle mie lacrime. Sono gocce. Gocce di un passato che non può più tornare.
Blaise. Blaise che agli occhi del mondo intero era il mio migliore amico, in realtà non mi capiva. Non mi capiva perchè era troppo difficile. Io ero difficile. Non è colpa sua. L'ho allontanato durante il sesto anno a Hogwarts e non sono stato capace di riavvicinarmi a lui.Troppo orgoglioso per farlo, troppo orgoglioso per chiedere scusa e ammettere che aveva ragione lui. Troppo orgoglioso per chiedergli aiuto, per farmi capire.
E poi sei arrivato tu, quando tutto ormai mi sembrava perduto per sempre. Stavo cadendo in un abisso di solitudine dal quale non sarei mai uscito vivo. Mi stavo perdendo nell'alcol, nella droga e nel sesso squallido a pagamento. Pagavo per passare due o tre ore senza pensare a nient'altro che al corpo che stavo penetrando brutalmente, per raggiungere un orgasmo che non mi soddisfaceva mai del tutto.
Mi hai teso la mano e io l'ho afferrata. E ti sarò per sempre grato, Potter. Ti amavo, a modo mio.
Ora mi trovo qui di fronte alla tua lapide a Godric's Hollow, accanto a quella dei tuoi genitori con un mazzo di rose bianche, indeciso se lasciarle qui o no.
Sorrido, inaspettatamente. Sento quasi la tua voce e le tue risa nelle orecchie. E scoppio a ridere anche io. E poi, dalle risa, passo a un pianto disperato.
E distruggo le rose che ho in mano.
E la tua lapide si bagna delle mie lacrime. Sono gocce. Gocce di un passato che non può più tornare.