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Autore: Joy    19/10/2005    7 recensioni
"Dimmi quale futuro hai visto! Io lo cambierò!"
"Tu non lo ricorderai."
"Voglio una possibilità!"
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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“NON E’ QUESTA LA NOTTE…”

 

 

LUNA PIENA

 

 

Se un giorno, il vento si deciderà a parlare, rinunciando al suo tetro e ululante grido, racconterebbe di un ragazzo…solo un ragazzo, che in una notte di luna piena dimostrò così tanto coraggio da sfidare le proprie paure, e così tanto amore da porre rimedio anche a quelle degli altri.

 

James Potter…

 

…i capelli scompigliati, il braccio appoggiato sulla fronte per riparare gli occhi dal vento…

 

James Potter…

 

…il pugno serrato intorno alla bacchetta…

 

E non incedeva con l’aria indolente e rassegnata di un condannato che si appresta a ricevere l’inevitabile pena, ma con il passo deciso di chi non dubita né del suo intento né delle sue capacità; e ad ogni passo risuonava, nella mente, il suo obbiettivo… e le ragioni per cui voleva raggiungerlo.

 

Quante motivazioni…

 

…tante, quanti sono i nomi degli amici…

 

…quante sono le persone care…e non solo…

 

 

<  Per Remus…perché si ucciderà nel momento in cui avrà la consapevolezza di aver distrutto una vita.  >

 

“Non ho mai ferito nessuno durante le trasformazioni, ne mai lo farò…” aveva dichiarato il giorno che lui, Sirius e Peter avevano scoperto il suo segreto “…il giorno che lo farò, sarà l’ultimo della mia vita…” e James aveva letto la verità nei suoi occhi.

 

 

<  Per Sirius…perché il riscatto dalla sua famiglia è stato troppo doloroso per renderlo vano in questa maniera.  >

 

“Non è vero che non temo niente!” gli aveva detto un giorno “La mia più grande paura è alzarmi una mattina e scoprire che mi sono comportato come un vero Black!” aveva alzato gli occhi sorridendo “Credimi…questo mi terrorizza!” poi aveva afferrato un cuscino lanciandoglielo addosso “Quasi quanto perdere la tua amicizia…” ed era scoppiato a ridere per nascondere l’imbarazzo.

 

 

<  Per Lily…perché so che si caricherebbe del peso di tutte le conseguenze e si esporrebbe volontariamente alla pubblica condanna, riconoscendo come sua l’intera colpa e dichiarandosi responsabile dell’unica causa: quell’incantesimo.  >

 

“Non credere James, che io non sia consapevole di quel che ho fatto…” gli aveva sussurrato quasi un mese prima  “…se mai sorgeranno dei problemi, saprò prendermi le mie responsabilità!”

 

 

<  Per Peter…perché ha troppa fiducia in me per tenersi fuori dai guai e mi seguirà nelle conseguenze di tutto questo anche se lui non ha colpa.  >

 

“E’ la prima volta che ho degli amici…c.come voi! Se sarà possibile…v.vorrei rimanere sempre al vostro fianco…” aveva balbettato dopo la sua prima sbronza  “…mi fate sentire al sicuro” e tutti avevano riso quando Sirius aveva trasfigurato i suoi vestiti in quelli della madre di Peter e aveva baciato ‘il suo pargolo’ sulla fronte.

 

 

<  Per Severus Piton…perché neanche un viscido Serpeverde come lui merita di essere sbranato da un lupo mannaro.  >

 

“ No” aveva detto con glaciale freddezza, rivolto a Bellatrix Black che teneva la bacchetta alzata su un ragazzino di Grifondoro del primo anno che aveva avuto la malaugurata sventura di andare a sbattere contro il ragazzo facendogli rovesciare la pozione appena terminata.

 

James aveva assistito alla scena da lontano e aveva visto la cugina di Sirius sbuffare, ma abbassare la bacchetta e Piton andarsene senza dire una parola.

 

E infine…

 

<  Per me stesso…perché se oggi fallisco, perderò in una sola notte tutto quello che ho amato e costruito negli ultimi sei anni. E non è ancora il momento che succeda questo…Non voglio che sia questo il momento…  >

 

 

La sagoma scura e inquieta del Platano si stagliava di fronte a lui.

 

La notte era quieta, come l’ora che precede una grande battaglia.

 

Premere il nodo che bloccava l’albero non era mai stato un problema per lui, anche senza l’ausilio di Peter; scansava i primi colpi e poi si gettava diretto sul tronco.

 

Nessuna esitazione.

 

Non ne aveva mai avuta, neanche durante le sue scorribande notturne con gli amici e di certo non l’avrebbe avuta in quel momento, quando ogni cosa, dalla felicità alla sopravvivenza, dipendeva da lui.

 

Diede un ultimo sguardo al cielo, prima d’infilarsi nel passaggio segreto:

 

La luna era sorta.

 

Il cerchio perfetto e luminoso che annunciava spavaldo e incurante l’ora del lupo.

 

Rimase immobile per qualche secondo e guardò stupito l’universo intorno a sé che con falsa acquiescenza sembrava voler rispettare la sua scelta.

 

Niente si muoveva, persino il vento era quieto…

 

La natura non è mai cedevole…

 

Non c’è arrendevolezza nel suo trascorrere perenne…

 

James percepì un gelido brivido di paura e si guardò intorno circospetto…poi udì l’ululato.

 

Niente si ferma…

 

<  La vita è movimento …se mi fermo, sarò morto!  >

 

E si precipitò  nel passaggio.

 

 

***

 

 

“Ce la farà” sussurrò Lily fissando con occhi spenti la porta dell’infermeria “Ce la farà” ripeté, ma sembrava che parlasse più per se stessa che per il suo tacito interlocutore.

 

Sirius non rispose…non aveva pronunciato una sola parola da quando James li aveva lasciati e sembrava che anche un cenno della testa fosse un impresa troppo ardua da compiere in quel momento.

 

Se Lily fosse stata nel pieno della sua esuberante vitalità, avrebbe preteso di far spuntare di nuovo il sorriso su quel volto, avrebbe posato comprensiva la mano sul suo braccio e gli avrebbe detto che non poteva succedere niente a James quella notte, perché non era quella La notte, e perché lei non aspettava ancora un bambino…Il bambino, ma Lily, quella sera, non era in sé più di quanto non lo fosse Sirius e consolare un altro, ignorando le proprie paure, sembrava davvero troppo.

 

Continuò a guardare la porta e non si chiese come mai Sirius, dietro di lei, non parlasse, finché non si accorse che il loro preside era vicino a loro.

Nemmeno lui parlava, Lily non si era neanche accorta della sua presenza, era in piedi di fronte a Sirius, entrambe le mani sulle sue spalle e lo fissava con occhi imperscrutabili.

 

Un sguardo impossibile da sostenere…

 

La fronte leggermente aggrottata, la bocca serrata…

 

Era serio…e terribilmente preoccupato.

 

“Dove?” chiese con un tono che non ammetteva replica.

 

C’è speranza nella sua autorità…

 

Crollano le difese…

 

“Al Platano…” sussurrò Sirius, vinto dalla forza silenziosa dell’uomo davanti a lui.

 

 

***

 

La luce di una bacchetta nel buio denso del tunnel…

 

“PITON!!!” gridò James correndo attraverso lo stretto passaggio.

 

Il puntino luminoso si fermò e il ragazzo lo raggiunse.

 

“Potter!” esclamò seccato, alzando la bacchetta illuminata sul viso dell’altro “immaginavo di trovarti alla fine del tunnel, impegnato in qualcosa di illegale!”

 

James scostò con la mano la bacchetta che lo accecava “Adesso sai che devi guardarti alle spalle!” rispose, ma la sua voce tradiva un’impazienza malcelata e i suoi occhi, fissi sulla fine del condotto erano inquieti e agitati.

 

Era troppo sperare che Piton non se ne accorgesse, e infatti…

 

“James Potter spaventato! Una sensazione sublime….forse senza volerlo ho scoperto qualcosa di più di un semplice ritrovo illegale.”

 

“Ciò che ti vanti di aver scoperto potrebbe ucciderti!” disse con voce frenetica, poi l’afferrò per un braccio “Devi andartene!”

 

Piton si svincolò dalla presa “Attento Potter…” incominciò con voce gelida “…questo tono terrorizzato ti rovinerà la reputazione, se non sbaglio, la paura non è propriamente una virtù da Grifondoro!”

 

“O forse…mostri solo adesso la tua vera personalità e ti riveli come il vigliacco che sei!” continuò

 

James s’immobilizzò.

 

Non sono un vigliacco…

 

Se fossi un vigliacco…” sibilò stringendo i pugni “…a quest’ora sarei nel mio dormitorio, a fingere che non ci sia alcun pericolo per te qui!” lo guardò fisso negli occhi “E tu con matematica certezza, domattina saresti morto!”

 

Piton parve, per un attimo, prendere in considerazione l’ipotesi e James tentò per la seconda volta di afferrargli il braccio e di strascinarlo via.

 

Per la seconda volta…ma ancora invano.

 

Il ragazzo lo spintonò e gli puntò contro la bacchetta “Menti per nascondere le prove che ti faranno espellere…tu e i tuoi stolti amichetti…”decretò convinto “…ma non m’ingannerai…stanotte scoprirò ciò che nascondete!”

 

Un ululato risuonò metallico, rimbalzando sulle pareti del tunnel.

 

James rabbrividì: L’ululato.

 

“SI E’ ACCORTO DI NOI!!! DOBBIAMO ANDARE!!!” gridò tentando di trascinare con se il Serpeverde.

 

La strafottenza divenne stupore nel momento in cui udì l’ululato e si trasformò in puro terrore, allorché, voltandosi, Piton vide stagliarsi alla fine del passaggio segreto, la sagoma scura  e feroce di un lupo mannaro.

 

“VIENI VIA!!!” rincarò James ed ogni suo gesto…ogni parola, trasudavano di frenesia e angoscia.

 

Non posso fallire…Non è questo il momento…

 

Cosa diavol…” incominciò Piton, ma James lo strattonò obbligandolo a seguirlo.

 

“Verrai con me!” dichiarò annaspando contro le pareti del condotto “O di tua iniziativa o con la forza…ma ti riporterò indietro!”

 

Piton lanciò uno sguardo alle sue spalle e non ebbe dubbi sul fatto che fosse preferibile non indugiare oltre nella fuga: la bestia si stava avvicinando.

 

Se questo è uno scherzo, ti farò passare la voglia di ridere, ricordalo!”esclamò, il tono ancora stizzito dall’umiliazione di dover dar ragione a quell’insopportabile di Potter.

 

“Commetti un errore basilare, Piton…”commentò, illuminando con la bacchetta la strada che dovevano percorrere “…un errore che non è degno della tua glaciale intelligenza…” abbassò la testa per non sbatterla in una roccia che sporgeva dal soffitto e fissò il ragazzo negli occhi “…questo non è uno scherzo!”

 

Piton lo guardò torvo, ma rimase in silenzio.

 

Inciampando sul terreno dissestato, incominciarono a percorrere quanto più velocemente possibile, la strada inversa.

 

Il buio sembrava davvero una macchia d’inchiostro e la luce delle bacchette non era sufficiente a illuminare la loro fuga, continuarono a inciampare e a rialzarsi per poi sbattere nuovamente contro un'altra parete rocciosa e in poco tempo fu chiaro che il lupo li avrebbe raggiunti.

 

I suoi occhi vedono nitidamente nell’oscurità…

 

Il loro fiato era già corto, l’uscita del tunnel ancora lontana e il pericolo incalzante era sempre più vicino…

 

Piton si fermò di scatto e si voltò alzando la bacchetta, pronto a colpire.

 

CHE DIAMINE STAI FACENDO?!” urlò James.

 

“Salvo la vita a entrambi!” esclamò senza guardarlo, era teso e fissava il buio aspettando l’istante in cui il lupo sarebbe apparso “Ringrazia il tuo caro Godric Grifondoro, Potter! Se non avessi imparato le maledizioni senza perdono a quest’ora non avremmo scampo!”

 

“COSA?!” gridò il ragazzo, ma la sua voce venne sovrastata da un nuovo raggelante ululato.

 

Piton puntò la bacchetta contro la bestia e James riconobbe il respiro profondo di chi sta per compiere un incantesimo molto potente.

 

“NO!!!” urlò strattonando il ragazzo e gli si parò davanti.

 

Il lupo si agitò davanti alle sue prede e una zampata colpì di striscio il volto di James; i ragazzi caddero entrambi mentre la figura mostruosa li sovrastava.

 

PETRIFICUS TOTALUS!!! ” gridò un istante prima che i denti di chiudessero sul suo braccio.

 

Il lupo cadde di lato con un tonfo, ma James sapeva di averlo stordito solo per pochi minuti.

 

“SEI IMPAZZITO!!!” ringhiò Piton ancora incredulo “PERCHE’ MI HAI FERMATO!!!”

 

“NON E’ COME PENSI!!! NON DEVI UCCIDERLO!!! NON PUOI UCCIDERLO!!!”

 

Piton sgranò gli occhi mentre la comprensione si faceva strada nella sua mente.

 

“E’ uno di voi….” sussurrò basito “ Chi?”

 

James ignorò la sua domanda, si passò una mano sul viso e la vide rossa di sangue.

 

“Non c’è tempo!” disse impaziente “Andiamo!”

 

“DIMMI CHI DI VOI E’…UN MOSTRO!!!” urlò.

 

James concesse al Serpeverde un solo istante prima di trascinarlo via “Francamente, Severus…in questo caso…proprio non saprei dirtelo!”

 

Corsero il più velocemente possibile, ripercorrendo l’intera strada fino all’uscita sotto il Platano, si gettarono letteralmente fuori dal passaggio segreto, rotolandosi tra le radici dell’albero e l’unica cosa che udirono, a parte i passi strascicati del lupo che risuonavano nelle loro teste, fu la formula di un incantesimo e la voce di Silente che la pronunciava:

 

Sigillo!” e l’apertura del condotto si richiuse.

 

Piton si sollevò a sedere, ancora ansimante per la corsa e fissò la figura del preside di fronte a lui.

 

“E’ Lupin, vero?” chiese senza aspettarsi una risposta “E’ lui.”

 

 

FINE 16° CAPITOLO

Salve…ehm, ehm (che fa molto Umbridge), Joy è un po’ imbarazzata… perché sullo scorso capitolo  avete mandato delle recensioni davvero bellissime e non immaginate quanto sia rincuorante…Per cui…GRAZIE MILLE…a tutti quanti. Questo mi riporta ad un’iniziativa che mi balenava nella mente già da diverso tempo…

 

HO LA VOSTRA ATTENZIONE, CARI LETTORI ?....bene…probabilmente io non la merito, ma qualcun altro sì: qui sotto in  neretto sono riportate alcune frasi estrapolate dalle recensioni che ho ricevuto sullo scorso capitolo .Ho preso questa decisione piuttosto insolita perché credo che una tale poesia non debba rimanere nell’oscuro spazio recensioni è giusto che veda la luce… Spero che i rispettivi autori non me ne vogliano, ma se così fosse, contattatemi subito e provvederò a toglierle immediatamente.

 

DITEMI VOI SE NON E’ POESIA QUESTA…

 

“Il desiderio di una salvezza ingannevole e falsa che butta polvere negli occhi per far cadere ogni forma d’innocenza… Penso che ci sia bisogno di tutti loro, in fondo, nella vita.

Di colui che sa morire per proteggere le persone a lui care e quello a cui crede.

Di colui che sbaglia e si ferisce ma sa fare del suo dolore e del suo peccato la sua forza, filo sottile che permette di camminare sull’abisso e attraversarlo, permette la redenzione nella morte per proteggere Harry, fragilità e passione.

E di colui che rimane per raccontare quello che è stato un tempo, custode, quasi di tutto l’amore e la speranza, di tutto il dolore, per non permettere a nessuno di dimenticare il sacrificio, colui che è sempre pronto a dare una seconda possibilità, a perdonare, colui che dubita, ma poi crede. L’amore.” (Yukino 17-10-05)

 

“L’uomo non dovrebbe conoscere il proprio destino, perché non gli servirebbe, anzi, alla lunga lo distruggerebbe…una conoscenza parziale di ciò che vivranno li porta a creare, in un certo qual modo, le condizioni che creeranno la tragedia…”. (Anduril 17-10-05)

 

E James, sincero come un oracolo e furioso come un demone…una figura divisa tra l’affetto e il disgusto per il crollo della fiducia che regnava tra i suoi amici. Il fatto che era l’unico ad avere ragione non lo riempie d’orgoglio. Ma  ormai, la ragione e il torto non servono più. Ormai la vicenda è chiusa, chi ha visto ricorderà, chi non ha visto vivrà senza il dolore costante nel cuore. (Elanor 17-10-05)

 

“I gesti di James, il suo sconforto, la sua delusione, il suo sbattere contro la realtà che lo circonda e rendersi conto che la vita non è fatta solo di rose, ma anche di delusioni…Lui non avrebbe mai voluto aprire gli occhi sul marciume che esiste nel mondo, lui avrebbe voluto rimanere cullato dalle braccia dell’amicizia e dell’amore e vivere la sua vita sapendo di poter contare sugli altri….”. (Agartha 18-10-05)

 

GRAZIE.

 

Prossimo appuntamento: Lunedì con il 17° capitolo

 

Ma passiamo adesso alle risposte individuali:

 

Yukino: Tu sei stata la prima e devo dire che la tua non è propriamente una recensione…è poesia!

Dico davvero! Ma ti rendi conto di quanto tu sia stata poetica? Di quanto siano nitide le tue immagini? Mio Dio, mi sono venuti i brividi! E nel tuo vagare per immagini e musica hai scovato i punti fondamentali dei prossimi capitoli (e Joy naturalmente non si stupisce). Hai viso la forza inesauribile di James, la debolezza di Sirius, che non potrà mai più essere quello di prima, hai visto il sentimento di Remus che nonostante tutto non più far a meno di amare il suo ‘branco’. Bellissima l’immagine che hai dato di lui…l’amore personificato, il ricordo, il rimpianto e tutto il resto. Sei stata davvero magnifica! GRAZIE!

Anduril: Tu sei troppo buona, e sei un’ottima scrittrice…per cui il tuo giudizio mi lusinga e mi riempie d’orgoglio! Il destino è una bestia infame e non c’è modo di domarlo…qualcuno ci ha provato ed ha creato solo tragedie come giustamente fai notare, adesso spetterà a chi ha la forza di combattere, risollevare la situazione. Davvero GRAZIE infinite!

Elanor: Spero che mi perdonerai per aver impunemente copia-incollato le tue parole dalla recensione al capitolo, a dire il vero la tua recensione sarebbe da incorniciare tutta! A te è venuto da piangere leggendo il capitolo? A me stava per venire le lacrime, leggendo la tua recensione! Dimmi te se è possibile! Penso che ormai avrai capito che io adoro metafore e doppi sensi, e quando si parla di discesa verso gli inferi i riferimenti al viaggio di Dante sono quasi d’obbligo, ma se devo essere sincera, tutto quello che c’è di religioso nei capitoli 14 e 15 mi sono stati ispirati da Miki che in una delle sue recensioni iniziali mi fece notare che il presunto tradimento di Sirius (che si auto-colpevolizza) sembrava quasi una scena dell’Ultima Cena. Mi scrisse questo, nel periodo in cui stavo appunto cercando di dare un giusto pathos a questa parte, che doveva risultare  d’impatto, mi stupii così tanto di una tale associazione d’idee che mi venne in mente tutta una serie di immagini religiose da associare ai personaggi, ma non solo, anche ai sentimenti e così è nata la ‘scala per l’inferno’, ‘la caduta in basso’ , ‘lo strazio come re e la pietà come regina’  e tutto quanto c’è di delirante all’interno di questi due capitoli. Come vedi le associazioni d’idee che faccio sono tanto assurde quando imprevedibili! Non mi smentisco mai in assurdità! Carissima, non devi assolutamente preoccuparti per una recensione persa! Non importa! Non mi è mai piaciuto che le recensioni fossero un obbligo, ognuno deve poter dire ciò che pensa quando ne sente la necessità!

Naturalmente per me (come per tutti penso) leggere le recensioni è come dare un’impennata all’autostima, per cui fanno piacere! E mi fa doppiamente piacere la tua, che sei sempre presente e sempre pronta a cogliere ogni sussurro, ogni sfumatura, ogni colore…Per questo ti RINGRAZIO tantissimo!Un bacio.

Agartha: Anche tu fai parte della schiera di ragazze ‘troppo buone’ con me! Ma quello che provi lo devi quasi interamente alla tua favolosa sensibilità e alla capacità di comprendere perfettamente il pensiero degli altri! Avrei voluto trascrivere per intero la tua recensione tanto era precisa, ma sei sempre così lusinghiera che mi sembrava di essere sfacciata nel riportare tutte le tue parole! Spero che mi perdonerai…Naturalmente la tua recensione è pienamente centrata e ti dirò che soprattutto la parte su James mi ha fatto riflettere (l’avrai notato, perché è quella che ho trascritto!) Ti confesso che io non avevo affatto pensato alla possibilità che lui volesse tenere ‘ gli occhi chiusi’ di fronte al mondo, che volesse cullarsi nel tepore degli affetti ( come hai detto tu), il suo rifiuto davanti al sapere mi è sempre sembrato come una sorta di inconscio timore…incertezza per quel domani che nessuno può conoscere…ma la tua spiegazione lo pone sotto un ottica molto più affascinante e reale e in fondo le due cose sono strettamente collegate…ha paura del domani e tende a rimanere nel ‘nido’, tuttavia lui ha la forza per volare e lo dimostra ampiamente in questo capitolo, dove tutto è nelle sue mani! Le metafore e i doppi sensi sono talmente affascinanti per me,che non riesco a tenerli fuori dai capitoli neanche se m’impegno e sono davvero felice che l’idea del re e della regina ti sia piaciuta perché è una delle parti a cui tengo di più, e naturalmente…tu l’hai notata…per questo ti RINGRAZIO e ti mando un bacio grandissimo, Joy.

 

 

 

 

 

 

 

  
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