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Autore: winnie343    06/09/2010    5 recensioni
In una metropoli qualsiasi la storia di un giovane studente che per sbarcare il lunario accetta una proposta di lavoro un pò particolare dal padre del suo migliore amico.
Genere: Generale, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aquarius Camus, Nuovo Personaggio, Scorpion Milo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XVII

Mouline Rouge


Alla fine, dopo tanto peregrinare, riusciamo a ritrovare Kanon. Il fratello folle del nostro allenatore è riuscito a raggiungere Mu alla stazione degli autobus, dove il povero ragazzo aveva tentato di salire su uno di quei cosi che, attraversando il paese, ti portano in luoghi sconosciuti. Per fortuna Al è arrivato in tempo per scongiurare la tragedia e così, al nostro arrivo, troviamo Mu piagnucolante in un angolo, consolato da una signora distinta che a considerare dall'aspetto avrà forse la stessa età del professor Doko e sicuramente la stessa altezza. Nella parte opposta della sala, invece, vediamo Kanon legato ad una sedia, che è stata bloccata a sua volta su una delle colonne portanti della stazione, con vicino un Aldebaran sconvolto e con i vestiti strappati. Alla vista di Saga, prende un colpo a tutti e tre. Mu, urlando “è un invasione!!!” comincia a correre come un disperato, mentre Al osserva i due uomini in duplice copia leggermente confuso e spaesato. Aioria corre all'inseguimento di Mu, mentre io aggiorno velocemente Al su quanto scoperto. Saga si avvicina al fratello, che alla sua vista comincia a fissarsi insistentemente le suole delle scarpe.

  • Che cosa hai da dire?

  • Nulla

  • Nulla? Per poco non uccidevi quel poveraccio … rimarrà probabilmente traumatizzato per il resto della sua vita e tu non hai nulla da dire?

  • Senti fratello – Kanon alza la testa e punta gli occhi di fuoco sul gemello – non è certo colpa mia se quello è un incapace: era già Rain Man prima di conoscermi!

  • Non è questo il punto!

  • Fandonie. Io questi invertebrati li ho fatti brillare come stelle del firmamento, questo è il punto!

  • D'accordo .. lasciamo perdere … ne parleremo a casa

  • A casa?

  • Si … a casa

  • Non mi denunci?

  • Io no, non so gli altri – tutti, nessuno escluso, anche Mu recuperato da Aioria, scuotiamo vigorosamente la testa

  • Ottimo, mi prepari le lasagne?

Saga osserva sbigottito il fratello, ma decide comunque di lasciar perdere e dopo averlo slegato, tirandolo per un braccio, se ne va senza aggiungere altro. Ammetto di rimanere un po' male del suo comportamento. In fin dei conti ci deve delle scuse, se non altro per averci fatto sopportare le angherie del fratello pazzo. In ogni caso, Al e Aioria decidono di portare Mu all'ospedale, anche se, secondo me, avrebbe più bisogno di una delle sue sedute con il comitato di psicologi che si è arricchito sulle sue disgrazie. Il risultato, comunque, è che alla fine ci ritroviamo nuovamente io e Camus da soli.

  • Ehm … ti andrebbe di bere una birra?

  • Non vorrei rovinarti la piazza, farti vedere in giro da solo con un omosessuale …

  • Avanti smettila Camus, ti ho detto che mi dispiace …

  • Il fatto è, Milo, che tu non hai capito il punto

  • E se anche fosse? Sai come sono … non è colpa mia se non arrivo alle cose – Camus, per la prima volta dopo tanto tempo, torna a sorridermi – sono idiota … del resto non avrei accettato l'insulso lavoro che mi ha rifilato tuo padre.

  • E va bene, andiamo

  • Con la tua moto? - Camus mi guarda perplesso

  • Hai un altro mezzo per spostarti?

  • No … però conosco un locale qui dietro.

  • E va bene.

Ci incamminiamo per la strada che costeggia la stazione, che viene conosciuta da tutti come la via degli spogliarelli: non che sui marciapiedi sia pieno di donne o uomini che fanno lo strip, ci mancherebbe. Semplicemente, la strada è piena di locali dove gli spettacoli sono tutti basati sullo striptease, per tutti i gusti. Mentre aggiorno il mio amico su quanto accaduto nelle ultime settimane, ci blocchiamo alla vista di Death Mask che esce da uno dei pochi supermercati aperti a quest'ora della notte, con in mano una bottiglia di latte fresco. Entrambi, senza indugiare, dopo averlo rincorso, lo blocchiamo senza dargli il tempo di fuggire. Alla nostra vista rimane stupito

  • Ehi e voi cosa ci fate qui? Ah … ma certo … volete rinverdire la vostra storia e avete pensato bene di venire a vedere qualche spogliarello

  • Divertente – sorrido forzatamente alla sua battuta – e tu cosa ci fai qui?

  • Ci vivo

  • E il latte – Camus indica la bottiglia che il bastardo tenta di nascondere

  • Lo bevo

  • E il biberon?

  • Che? - Mi volto verso Camus, non riuscendo a capire di cosa diavolo stia parlando. Death Mask fa lo stesso

  • Quale biberon? Ma di cosa parli?

  • Di quello che hai in tasca e che tenti di nascondere da quando ti sei accorto di noi – Death Mask fa un ghigno strano

  • Uff … e va bene … vi dirò tutto, ma giuro che se lo racconterete in giro vi ammazzo – non so perchè, ma riesco a credere senza problemi alle sue minacce

Il bastardo, facendoci strada, ci fa entrare in uno dei locali della via, molto stile Moulin Rouge. Ci accomodiamo nei camerini, pieni di ragazze nude che ammiccano al nostro passaggio e salutano calorosamente Death Mask. E' evidente, da quello che vediamo, che le sue non sono solo chiacchiere: noi siamo degli idioti e lui è un conquistatore. Arriviamo al camerino principale ed entriamo senza bussare. Seduta, c'e' una che un tempo, nella sua gioventù, doveva essere di una bellezza sconvolgente, mentre ora, vista l'età, avrebbe un fascino discreto se non fosse ricoperta da un trucco pesante che la fa assomigliare ad un clown del circo. In braccio tiene una bambina che, a giudicare dal colore che ha assunto, sta urlando da quasi un'ora

  • Ah … finalmente sei arrivato … non fa altro che piangere … e io devo andare in scena. Avanti prendi tua figlia

Sia io che Camus rimaniamo visibilmente sconvolti, primo nello scoprire che la bambina è figlia del bastardo e secondo nello scoprire che la sua donna ha il doppio dei suoi anni e fa ancora la spogliarellista. Mentre Death Mask, con maniere esperte prende la bimba e, dopo averla fatta accomodare sulle sue ginocchia, comincia a darle il latte, la matrona si alza ed esce dal camerino

  • Ah cavoli Death … non sapevo che avessi una figlia

  • Non lo sa nessuno

  • E da quanto state insieme? - il bastardo mi guarda in maniera perplessa

  • Assieme?

  • Si .. tu e la matro … ehm … la signora

  • Idiota … quella è mia madre

  • Tua madre? - non so se ridere o disperare …. sarà peggio che la matrona ultra cinquantenne e spogliarellista sia tua madre o la tua fidanzata?

  • Si .. mia madre .. e se provi a dire qualcosa ti faccio cadere tutti i denti!

  • Dove è la madre della bambina? - Camus, come al solito, riesce a fare domande molto più intelligenti di me

  • Se ne è andata. Si è fatta mettere incinta e quando ha capito, quella battana, che non l'avrei sposata mi ha mollata la ragazzina e se ne è andata

  • Capisco … e tua madre …

  • La tiene quando io ho da fare

  • Per questo te ne vai sempre di corsa?

  • Si … mia madre ha lo spettacolo finale – Death Mask incontra il mio sguardo perplesso – so cosa stai pensando idiota … se fosse per me lei non dovrebbe neanche metterci piede in questo posto, ma dice che senza le sembrerebbe di essere vecchia e allora la lascio fare

  • Questo è il lavoro che ha sempre fatto?

  • Si … sai … mia madre mi ha tirato su qui dentro … ha fatto quello che ha potuto … non tutti hanno le tue possibilità

  • Già – il volto di Camus diventa cupo. So che a lui comincia a pesare questa storia e cerco di stemperare la situazione

  • Beh .. vedo che ci sai fare con la piccola

  • E' il mio angelo – per la prima volta da quando lo conosco vedo comparire un sorriso sincero sul volto del bastardo

  • Ti faccio i miei complimenti... hai avuto coraggio a tenere la piccola con te …

  • E' mia figlia … non avrei mai potuto abbandonarla

  • Noi ce ne andiamo – Camus si alza e apre la porta – se mai avessi bisogno di qualcosa, di qualunque cosa ..

  • Io non ho bisogno di niente e di nessuno

  • Lo so, ma magari per tua figlia …

  • Ok … ciao … se raccontate questa cosa …

  • Non lo diremo a nessuno tranquillo.

Ce ne andiamo senza aggiungere altro. Nessuno dei due ha più voglia di andare in nessun locale, pertanto, mestamente, ce ne torniamo a casa. Mai avrei pensato che un tipo come Death Mask potesse essere padre. In questo, devo ammetterlo, ha dimostrato di avere molta più maturità di me. Di fronte all'appartamento troviamo la macchina di Bronte ad attenderci, con Sebastian che sta aspettando fuori dal veicolo. Mi avvicino all'auto dalla quale esce la rossa, mentre Camus rimette in moto la sua Ducati per andarsene. Bronte richiama il fratello e lo invita a scendere dal veicolo. Osservandola mi rendo conto che è sconvolta, anche se non lo vuole dare a vedere. Camus le si avvicina senza dire nulla

  • Speravo di trovarti qui, ma quella ragazza, Shaina mi ha detto che non vivi più qui e non mi ha saputo dire dove eri. Ho pensato di aspettare Milo per chiedergli di aiutarmi a trovarti

  • Che cosa vuoi? - Il tono di Camus è freddo

  • E' per la nonna

  • La nonna? – al mio amico sfugge il casco dalle mani e il suo volto sbianca improvvisamente – cosa ha la nonna?

  • Si è sentita male … l'hanno portata all'ospedale

Bronte comincia a piangere e senza nessun preavviso si butta tra le braccia di Camus, stringendosi a lui. Il mio amico rimane immobile, fermo, come se non avesse percepito le ultime parole.


Ecco un nuovo capitolo, in cui si scopre finalmente perchè Death Mask se ne va sempre di corsa :-). E ora cosa è successo alla nonna di Camus?


X Diana924: come vedi in questo capitolo ho risposto alla tua domanda su Death Mask … piaciuto?


X sagitta72: oddio, ma povera Saori .. .tutti con lei ...ebbene si .. il povero Kanon ha le sue ragioni, ma che dire di quel poveraccio di Mu? Vivo per miracolo e ancora più sconvolto?


X Ai91: ehm … spiace .. .ma Mu è sopravvissuto … ora bisognerà capire se anche la sua mente ha resistito all'impatto :-)


x JackoSaint: Mu è sopravvissuto, per ora. Tra Milo e Bronte dovrete aspettare ancora un po' per sapere … e la bomboniera non ispira proprio nessuno vero? ;-)

  
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