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Autore: telesette    09/09/2010    1 recensioni
Voglia di vivere, brama di vincere, desiderio di lottare... Questo è il Rock Lee che NON avete mai visto!
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Nuovo Personaggio, Rock Lee, Sakura Haruno
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la serie, Più contesti
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Rock Lee avrebbe preferito tenere Sakura all'oscuro di tutto, per non farla preoccupare, ma si trattava di una faccenda seria: il Consiglio aveva provveduto a rendere pubblica la cosa per il giorno seguente. Figuratevi come reagì Sakura quando venne a sapere la notizia dai vicini, anziché dal marito... Non riusciva a credere che Rock Lee le avesse mentito in modo così spudorato.
L'indomani l'intero Villaggio, presieduto dall'Hokage e da tutti i Jonin di alto rango, si riunì all'Arena dei Duelli per assistere al combattimento tra Rock Lee e Neji Hyuga. Nella confusione generale, Konohamaru e gli altri Chunin ebbero un bel daffare per mantenere la calma, soprattutto per tenere a freno l'entusiasmo dei giovani Genin...

- Insomma ragazzi, volete darvi una calmata ?!?
- Vi ricordo che siete qui solo perché Konohamaru ha voluto fare uno strappo alla regola! Altrimenti non...
- Sì sì, lo sappiamo!
- Non vedo l'ora che comincino... Dov'è il Maestro Lee ?
- Forza Maestro, siamo tutti con te!
- Ssst - Konohamaru impallidì, sentendosi addosso lo sguardo di rimprovero degli Anziani. - Ragazzi, per favore... Se non vi calmate, mi farete finire nei guai!

Quando finalmente tutti ebbero preso posto sugli spalti, Naruto prese la parola.

- A nome del Consiglio e del Villaggio qui riunito - cominciò. - Io Naruto Uzumaki, Settimo Hokage di Konoha, ricorderò ai presenti le regole di questo scontro!

La voce di Naruto era calma e controllata, ciononostante si avvertiva chiaramente il fastidio che provava a causa di quella situazione.

- Secondo il Consiglio - proseguì Naruto. - Il Jonin-Istruttore Rock Lee si sarebbe reso colpevole di adottare metodi di insegnamento sbagliati e di sostenere pericolose teorie fuorvianti... Per questo motivo, è stato chiesto che il suddetto Jonin sia sollevato dall'incarico come Maestro - Naruto si interruppe, il mormorìo di protesta era troppo intenso per continuare. - Tuttavia, su intercessione dell'Alto Consigliere Nara e con l'approvazione del Gran Cancelliere Aburame, il Consiglio stesso ha deciso di offrire a Rock Lee una possibilità per dimostrare se le sue teorie siano valide o meno... A questo scopo, avrà inizio uno scontro che vedrà opposti il Jonin Lee e l'Alto Membro Supremo, nonché il più grande esponente oggi riconosciuto della Tecnica Juken, Neji Hyuga!

Tutti gli occhi si puntarono sui due contendenti, fermi uno di fianco all'altro, in attesa di cominciare le ostilità.

- Rock Lee - esclamò Naruto in tono solenne. - Accetti dunque la sfida che ti viene lanciata, ben sapendo cosa essa comporti in caso di vittoria e in caso di sconfitta ?

Rock Lee osservò lo sguardo freddo e impassibile di Neji. Fisicamente era cambiato molto: era più magro, più alto e con i capelli screziati di grigio che ricadevano all'indietro come una massa di fili setosi, lasciando scoperta la fronte alta e spaziosa... Solamente il Byakugan ricordava vagamente qualcosa del Jonin di un tempo, ma era come guardare attraverso due pezzi di ghiaccio privi di luce.

- Accetto - rispose a voce alta.

Naruto sollevò le braccia, con fare leggermente rassegnato.

- Che il combattimento abbia inizio dunque... Vinca il migliore!

Entrambi i contendenti si portarono al centro dell'Arena, senza dire una sola parola. Nei pochi attimi che precedettero lo scontro, Rock Lee rivide come in un flasback gli anni trascorsi come compagni di squadra. assieme a Neji aveva condiviso praticamente tutto: allenamenti, missioni, sfide, sofferenze, dolore, cibo, lacrime e sudore... Eppure l'uomo che aveva di fronte portava sul volto i lineamenti di una maschera grottesca, la stessa espressione dura e inflessibile, sembrava non avere alcuna emozione. Rock Lee aveva sempre visto in Neji non un nemico da odiare, bensì il rivale da battere. Malgrado le loro idee marciassero su binari completamente opposti, nutriva per lui rispetto e ammirazione sinceri... Adesso però che lo guardava, in quegli occhi incolori e carichi di disprezzo, capiva fin troppo bene che i suoi sentimenti non erano ricambiati.
Neji si portò davanti a lui, quasi volesse incenerirlo con lo sguardo, e Rock Lee sentì come una fitta lacerargli il petto con violenza. I ricordi di una vita spazzati via in un istante, nello stesso momento in cui lo Hyuga gettò il suo guanto di sfida.

- Siete pronti ?

La voce del giudice di gara lo distolse dai suoi pensieri. Con un cenno del capo, Rock Lee affermò di essere pronto e si mise in guardia.

- Cominciate!

Rock Lee partì subito all'attacco, i suoi colpi erano veloci e potenti, ma il suo cuore non era sereno. Dentro di lui sentiva che si era spezzato qualcosa, non stava semplicemente combattendo non contro Neji, stava lottando e contemporaneamente "affrontando" i fantasmi del suo passato...

La sua mente viaggiava indietro nel tempo, lontano, quando entrambi si allenavano e lui veniva sconfitto sonoramente. Neji ostentava sempre una grande sicurezza di sé e, ogni volta che finiva al tappeto, Rock Lee si rialzava e continuava a lottare con più determinazione di prima.

Anche adesso il combattimento sembrava prendere una piega molto simile. Inizialmente Neji rifiutò di rispondere a quell'attacco così elementare, limitandosi a parare quella tempesta di colpi, quasi volesse dimostrare a tutto il pubblico presente che le Arti Marziali da sole non erano sufficienti contro un avversario del suo calibro. Ciononostante Rock Lee continuò ad attaccare dando il meglio di sé, facendo ricorso a tutte le sue mosse migliori: calci, pugni, torsioni, rotazioni... Niente. La difesa di Neji sembrava impenetrabile, conosceva quello stile di combattimento fin nei dettagli, veloce ma lineare, ed era sufficiente anticiparlo per renderlo inefficace.

- Che stupido - borbottò Neji. - Ancora non hai imparato a "variare" i tuoi colpi secondo le circostanze... Attacchi sempre direttamente, puntando tutto sulla potenza e sulla velocità, e sei prevedibile!
- Sta zitto!

Rock Lee affondò il pugno contro il viso di Neji, prima di accorgersi con sorpresa che si trattava di una sostituzione.

- Palmo d'Aria!

Sferzando l'aria, Neji investì Rock Lee dal basso verso l'alto con il suo chakra. Rock Lee schivò il colpo per un soffio, balzando velocemente all'indietro e recuperando la guardia. Tenendo il palmo della mano rivolto davanti a sé, invitò Neji ad attaccare nuovamente. Lo Hyuga non raccolse la provocazione e si limitò a fissarlo, senza battere ciglio.

- A quanto vedo - fece Neji con una smorfia. - Sei piuttosto lento a capire la situazione...
- Che intendi dire ?

Neji non rispose. Con uno scatto improvviso, lanciò la propria immagine residua contro Rock Lee in modo che questi colpisse solamente l'aria. Nel momento in cui si accorse dell'inganno, il Pugno Gentile di Neji si abbatté su di lui spingendolo all'indietro. Tuttavìa Rock Lee ricadde puntando la mano al suolo e rispondendo con velocissimo calcio a spazzare. Saltando a piedi uniti, Neji scansò anche quella mossa e, ricorrendo al fumo, scomparve alla vista.

- Ma dov'è andato ?!?
- E' sparito!

Subito Rock Lee scattò in piedi, cercando di localizzare la posizione dell'avversario, e facendo ricorso al suo temibile Vento della Foglia riuscì a disperdere il fumo.

- Non sei capace di combattere lealmente, vero - protestò Rock Lee con veemenza. - Devi per forza ricorrere a questi trucchetti da quattro soldi!
- Che stupido...

Neji ricomparve improvvisamente alle sue spalle e, con un calcio, lo spedì a terra.
Il pubblico osservava l'incontro col fiato sospeso. Anche Sakura era lì che pregava affinché andasse tutto bene. Eppure, malgrado fosse in collera con lui per il suo comportamento, non poté fare a meno di ascoltare le urla di incitamento dei giovani Genin.

- Avanti Maestro, si rialzi!
- Non si arrenda Maestro Lee, può farcela...
- Coraggio, stenda quel brutto vecchiaccio!

Sakura sorrise. Non era il momento di essere arrabbiata, Rock Lee stava combattendo e aveva bisogno anche del suo sostegno.

- Vedi di vincere, Rock Lee... Più tardi faremo i conti e ti voglio in perfetta salute per bastonarti come si deve!

Neji rimase in piedi, in silenzio, davanti al corpo inerte di Rock Lee.

- Quelli che tu chiami "trucchi", sono la dimostrazione lampante della tua incapacità come ninja.

Rock Lee si rialzò su un ginocchio, pulendosi il sangue all'angolo della bocca.

- Quello che tu chiami "incapace", oggi ti dimostrerà cosa può fare la volontà mista al coraggio...

Neji rispose con un pugno carico di rabbia, Rock Lee lo parò con il proprio e cominciò un rapido scambio, senza staccare gli occhi da Neji. Stanco di giocare, lo Hyuga sferrò un calcio di traverso, Rock Lee fece un salto rovesciato all'indietro per evitarlo e il suo piede colpì Neji, solcandogli la guancia con un profondo segno rosso.

- Cosa dicevi a proposito di "incapaci" - sorrise Rock Lee con una smorfia.

- Evvài - esclamò Naruto sottovoce, cercando di non farsi sentire dai severi Membri del Consiglio.

Accecato dall'ira, Neji osservò l'avversario. Quel patetico esempio di stupidità umana si permetteva di farsi beffe di lui, invece di strisciare ai suoi piedi e riconoscere la sua indiscussa superiorità.
Rock Lee, nonostante la stanchezza, pareva sollevato. Gli spettatori reagirono con un boato di applausi per il perfetto tempismo e l'efficacia di quella mossa magistrale. Solo Konohamaru restò spiazzato quando uno dei Genin gli saltò all'improvviso in testa per vedere meglio.

- Non mollare, Lee Sensei!
- Ti prego, assistilo - mormorò Sakura in cuor suo.

L'improvvisa rimonta sembrava rimettere in discussione quello che finora era stato un combattimento a senso unico, tuttavìa il conflitto interiore di Rock Lee non era cessato. La vista del sangue sul volto di Neji gli riportò alla mente l'immagine sbiadita di un lontano ricordo... Un ricordo che continuava a martellarlo, con l'assurda idea che l'uomo davanti a lui fosse ancora il compagno di squadra di un tempo. Che cosa gli stava accadendo... Stava veramente combattendo al massimo delle sue forze, davvero voleva sconfiggere Neji a costo di fargli male seriamente ?!?

- Ne ho abbastanza di questa pagliacciata - gridò Neji spazientito. - Dal momento che sei così insistente, mi vedo costretto a farla finita con te... Una volta per tutte!

Utilizzando la Tecnica della Rotazione, Neji investì Rock Lee con un violento flusso di chakra. Rock Lee si ritrovò sbalzato in aria, vittima di un'energia carica di rancore e collera così intensa da essere quasi palpabile.

- Povero stolto - pensò Rock Lee.

Nel momento in cui fu sopra di lui, si accorse che Neji stava richiamando a sé tutto il chakra per rilasciare un attacco violento e definitivo... Ma così facendo, era rimasto completamente esposto a qualsiasi tipo di attacco, poiché non poteva contemporaneamente raccogliere le forze e concentrarsi sulla difesa. C'erano talmente tanti angoli morti nella sua guardia, che Rock Lee avrebbe potuto porre fine allo scontro semplicemente allungando un braccio, tuttavìa ancora una volta quella assurda sensazione gli fu fatale. Il suo istinto gli suggeriva di attaccare subito, senza esitazione: Neji stava già per sferrare la sua micidiale Tecnica delle Sessantaquattro Chiusure, si trattava di attimi.

- Ora o mai più - fece Rock Lee, stringendo il pugno.

La sua mano però restò immobile. Il colpo che gli avrebbe assicurato la vittoria fu interrotto da quell'immagine sfocata che, ancora una volta, gli attraversò la mente con la violenza di un fulmine. Vide sé stesso, assieme a Neji e al maestro Gai, il ricordo di quel periodo della sua vita a lui così caro... Quello stesso ricordo gli impediva ora di vibrare il pugno decisivo. Da quella distanza così ravvicinata avrebbe senz'altro potuto ferirlo gravemente, forse anche ucciderlo, fu quel pensiero a bloccargli la mano.
Dal canto suo, Neji non ebbe invece scrupoli di questo genere. Nello stesso istante in cui sferrò il suo attacco, tutto il castello dei ricordi di Rock Lee crollò assieme a lui. Neji lo colpì ripetutamente, con violenza e precisione, in modo da chiudere i principali canali del chakra. Rock Lee si sentì improvvisamente svuotato, l'immagine svanì davanti ai suoi occhi, e il suo unico contatto con il mondo restò il freddo pavimento di marmo sotto il suo corpo ferito e dolorante.

- Ho sopportato troppo a lungo la tua ottusità - sentenziò Neji sopra di lui, con voce tagliente. - Ora porterò a termine quello che non è riuscito a fare Gaara anni fa... E per sempre!

Tutti si alzarono inorriditi di fronte a ciò che accadde. Con uno schianto secco, l'ultima cosa che Rock Lee fu in grado di sentire prima di sprofondare nel buio dell'incoscienza, Neji lo colpì alla schiena con la stessa indifferenza con la quale avrebbe schiacciato una mosca. Davanti a quella scena, Hinata svenne per l'orrore, Naruto e Shikamaru impallidirono increduli, Konohamaru cercò di nascondere la cosa agli occhi dei Genin e Sakura... Sakura era pietrificata, non riusciva credere che fosse successo realmente. La sola cosa che la sua mente registrò in quel momento fu la vista di Rock Lee, immobile come se fosse morto.

( continua )

   
 
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