EPILOGO
Dei passi risuonarono nel corridoio della sede dell'SPK. Come suo solito, Near era nella sala monitor,
insieme a Roger, a completare un puzzle che gli era da poco stato recapitato dalla Wammy's house.
Guardò i video perplesso, non sapendo se stupirsi o meno delle visita che stava per ricevere. Ryuk era di
fianco a lui, intento a mangiare una mela in modo annoiato. Era il 29 maggio: quattro mesi e un giorno
prima, Kira esalava l'ultimo respiro e il caso era stato archiviato. I quaderni, però, erano rimasti in mano
all'SPK. La sala di Tokyo non era grande quanto quella a New York, quindi dopo poco la porta si aprì e
Mello e Chiara entrarono. La ragazza non sembrava particolarmente affaticata dalla gravidanza, ma non
doveva aver chiuso occhio per diverse notti. E come il 28 gennaio, Mello era al suo fianco. "Ma forse dirlo
in questo modo sminuisce ciò che in realtà lui è..." pensò Near "Detto così sembra che lui sia la spalla, non
l'eroe, come in realtà è." L'albino si mordicchiò un labbro, consapevole del fatto che da quattro mesi non
smetteva un attimo di pensare all'essere stato battuto proprio da Mello: ora sapeva come ci si sentiva e
riusciva a capirlo meglio di quanto avesse creduto.
- Chiara, Mello... Che sorpresa.- si alzò in piedi abbandonò il suo puzzle.
Mello restò colpito da questo fatto, infatti lo squadrò sospettoso mentre l'albino osservava con interesse il
pancione di Chiara, che, a sua volta, osservava Ryuk.
- Abbiamo saputo che hai intenzione di bruciare i quaderni.- disse.
- Sì, ho aspettato anche troppo.-
- Io devo fare un cosa con il quaderno.- ribattè la ragazza. Sia Mello che Near guardarono con sorpresa
Chiara. Anche Ryuk si girò.
- Non me ne avevi parlato.- esclamò Mihael, scuro in volto.
- Near ho bisogno che tu mi passi la proprietà dei quaderni. Anzi no, solo di quello che è stato in possesso
del quartier generale giapponese.-
- Perchè?-
- Che c'è non ti fidi di me, che ho combattuto Kira per tutto questo tempo?- aveva lo sguardo assente, un
sorriso tirato sul volto.
- Non ho detto questo.-
- Stai tranquillo, non devo uccidere nessuno.- continuava a guardare Ryuk, come se si aspettasse un sua
reazione. Per tutta risposta il dio della morte si alzò e si avvicinò, sogghignando.
- Penso di aver capito cosa vuoi fare... Sei piuttosto informata sull'uso del quaderno.- commentò.
- Può darsi.- Chiara si rivolse nuovamente a Near - Lascia cadere a terra quel quaderno.- indicò l'oggetto
che era confinato in una teca anti-proiettile. L'albino eseguì ciò che gli era stato detto, sotto lo sguardo di
tutti i presenti. Chiara, aiutata da Mello a chinarsi, lo raccolse, diventandone la proprietaria. Lo asprì e
sfogliò attentamente le pagine, poi si fermò.
- Mmmh... Rem non aveva ucciso più di tanto, rispetto a Light.- commentò.
- Chi?-
- Lo shinigami che era in possesso di questo quaderno.- spiegò - Ryuk, voglio la gomma.-
- Quello non è il mio quaderno.-
- Dammi la gomma.- lo sguardo si fece di ghiaccio.
- Che gomma?- fece Near, ma la domanda fu ignorata.
Ryuk sorrise ancora più del normale, poi frugò fra le piume del suo corpo e tirò fuori una gomma, come
quelle che si usano a scuola. La diede a Chiara che cancellò in fretta un nome, dopodichè restituì la
gomma allo shinigami.
- Near prendi i quaderni e vieni con noi. Mello, ci puoi portare al cimitero?-
Il biondo annuì, si fidava di Chiara ed era sicuro che non stava per fare qualcosa di malvagio.
Arrivarono al tramonto, ovvero venti minuti dopo e si recarono tra le tombe. Tra di esse, si ergeva un
figura scura, ingobbita e con lo sguardo spaesato.
- Questo è sempre stato il mio piano originale.- disse, prima di mettersi a correre, come solo una donna
incinta può correre, verso l'ombra.
- Quello è...-
- L!- completò Mello la frase di Near. Si avvicinarono anche loro, il passo sollecitato, seguiti da un
annoiato Ryuk.
L si voltò, sentendosi chiamare per nome, giusto in tempo per vedere una persona abbracciarlo. Reagì al
contatto con un brivido, ma poi restituì l'abbraccio.
- Alla fine hai mantenuto la promessa, Chiara, anche se ci hai messo un po'.-
- Questo perchè "qualcuno" mi ha detto di aspettare cinque anni.-
- Ti sei lasciata andare in questi anni...- indicò la pancia - Sei ingrassata.-
- Ehm...- Chiara arrossì.
- Tranquilla dimagrirai!- sorrise - Ma... Near, Mello! Che bella sorpresa! Che... Avete risolto il caso,
giusto?-
- Sì, ma stavolta è stato Mello a battermi...- replicò Nate, sorridendo appena, mentre Mihael assumeva
un'aria importante.
- C'erano il 40% di possibilità che succedesse... Li hai aiutati come ti ho chiesto?-
- Certo! Ehm.... L...-
- Sì?-
- Stavi scherzando per quanto riguardava l'essere ingrassata?-
- ...No, perchè?- si mordicchiò il pollice.
- L.... Sono incinta.- Mello le cinse la vita con la mano, mentre L sbiancava, cadeva, si rialzava, sorrideva
imbarazzato e accarezzava la pancia. "Non sono pratico di bambini: ecco un altro elemento a
confermarlo!" pensò il detective.
Così finisce la storia: dopo che L si fu ripreso dalla lieta notizia, Chiara, Mello e Near bruciarono i
quaderni, Ryuk tornò nel mondo degli shinigami, mentre i quattro tornavano a casa, e i due eredi
spiegavano ad L i come e i perchè del caso da loro risolto.
****angolo dell'autrice****
Beh...questa è la mia fiction! Spero che sia piaciuta a tutti coloro che hanno letto e spero mi facciate sapere almeno le vostre opinioni finali! Un bacio a tutti =*