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Autore: nancyiry    18/09/2010    0 recensioni
ciao a tutti ! cosa posso dirvi di questa storia ? è una storia di amicizia, di avventura, di amore... la storia parla delle avventure vissute da Max e dal suo stormo e...vale la pena di leggerla. ci sono anche dei personaggi nuovi...spero di avervi incuriositi almeno un po'. ciao e fatemi sapere che ne pensate ! nancyiry
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO N * 2

 

Max, Fang, Iggy e Nancy erano molto uniti tra loro e si consideravano una famiglia.

 

Jonh, poi sembrava avere un particolare interesse per Nancy.

Di tanto in tanto la faceva uscire dalla sua gabbia e la portava in giro per la Scuola.

 

Un giorno…

Erano le cinque del pomeriggio e Jonh, dopo l’ultimo test propose a Nancy di fare una passeggiata.

La bimba, che aveva tre anni annuì sorridendo e l’uomo la prese per mano conducendola lungo un corridoio.

 

Nel frattempo, Jeb portò Max e gli altri ragazzi in una saletta, dove diede loro una cioccolata calda.

 

“Nancy.”, la chiamò Jonh fermandosi nel corridoio.

“Sì ?”, gli chiese la bimba voltandosi a guardarlo.

“Lo sai che giorno è oggi ? E’ il tuo compleanno, te ne sei dimenticata ? Oggi compi quattro anni !”, le chiese l’uomo sorridendo.

“No, non l’ho dimenticato, ma perché me l’hai chiesto ?”, gli rispose la  bambina perplessa.

L’uomo sorrise e prendendo una scatolina da una tasca del camice la porse a Nancy e le disse: “Te l’ho chiesto perché  ti ho fatto un regalo. Su, aprilo.”

Nancy guardò incredula prima l’uomo e poi la scatolina.

La curiosità ebbe il sopravvento e Nancy  prese la scatolina, l’aprì e vi trovò una  catenina d’argento con un ciondolo  a forma di stella.

Il ciondolo era di oro bianco e su metà di questo  c’erano dei piccoli diamanti, degli zirconi.

“Wow ! Che bella !”, esclamò Nancy tutta contenta guardando la collana.

“Ti piace ?”, le domandò l’uomo  sorridendo.

“Certo ! Grazie.”, gli rispose Nancy felice guardando l'uomo.

“Bene. Allora girati che te la metto.”, le  disse Jonh.

La bambina annuì e Jonh le mise la collana.

Dopodiché l’uomo e Nancy raggiunsero gli altri ragazzi e Jeb nella saletta.

Max, Iggy e Fang si stavano ancora gustando la loro cioccolata calda e quando Nancy li vide disse:”Anch'io voglio la cioccolata !”

“Okay, siediti che ne preparo una anche per te. Tu Jonh,la vuoi ?”, disse Jeb rivolto prima a Nancy e poi al collega.

“No, Jeb. Ti ringrazio.”, gli rispose il collega sorridendo.

Nancy, nel frattempo, si sedette al tavolo con i suoi amici guardando le loro cioccolate con espressione famelica.

Fang se ne accorse e, scherzando, bevve qualche sorso della sua e disse, guardando Nancy:”Mhhh, che buona...”

“Già e poi è così densa e cremosa...”, gli diede manforte Iggy.

Nancy, che stava aspettando impaziente la sua cioccolata, sbottò offesa, rivolta ai due amici: “Smettetela ! Antipatici !”

I due uomini sorrisero vedendo la scena.

“Perchè ? Non stiamo facendo niente di male. Ci gustiamo solo una cioccolata.”, le rispose Fang divertito.

“E' vero...è troppo buona !”, aggiunse Iggy.

“Finitela, tutti e due !”, sbottò Max in tono di rimprovero rivolta ai due bambini.

Poi, Max e Nancy si scambiarono un'occhiata d'intesa.

Jeb e il suo collega, vedendo la scena capirono subito chi sarebbe stato il capo del futuro stormo.

Dopo qualche minuto, Jeb diede una tazza di cioccolata fumante anche a Nancy.

“Tieni, Nancy.Bevila tutta !”, le disse Jeb sorridendo.

“Certo, ci puoi contare !”, gli rispose la bambina sorridendo e iniziando a bere la bevanda.

 

 

 

 

Quella sera, mentre i ragazzi erano rinchiusi nelle loro gabbie...

“Nancy.”, la chiamò Max.

“Dimmi.”, le rispose lei.

“Chi ti ha dato quella collana ?”, le chiese Max incuriosita indicandogliela.

“E' stato Jonh, me l'ha regalata per il mio compleanno, che secondo lui sarebbe oggi...”, le rispose Nancy pensierosa.

“Oggi ? Davvero ?”, le domandò Iggy.

“Non lo so se è vero...Jonh ha detto così...”, gli rispose Nancy.

“Allora auguri, Nancy !”, le disse Iggy dopo qualche momento di silenzio.

“Grazie.”, gli rispose la bambina sorridendo.

“Sì, auguri.”, aggiunse Fang.

“Buon compleanno, Nancy.”,disse max sorridendo.

“Grazie, ragazzi...ma perchè non ci scegliamo un giorno per i nostri compleanni ? Il mio è oggi, il 27 settembre.”, propose loro Nancy.

“Okay...allora il mio...è il 22 marzo.”, disse Iggy.

“Il mio...28 luglio.”, disse Max.

“E il mio...il 26 febbraio.”, aggiunse Fang.

“Okay, questi saranno i nostri compleanni, allora.”, disse Nancy sorridendo.

Poco dopo, si sentì la porta della stanza aprirsi e un Camice Bianco disse: “Basta parlare ! Dormite !”, e richiuse la porta.

“Che rompiscatole !”, disse Nancy sbuffando.

“Sì, è vero...E' proprio antipatico.”, concordò Iggy.

“Già, ma è meglio mettersi davvero a dormire, prima che quegli scienziati ci facciano addormentare con il gas soporifero.”, disse loro Max seriamente.

“Okay, notte.”, disse Nancy.

“'Notte.”, disse Iggy.

“'Notte.”, aggiunse Fang.

“Buona notte, ragazzi.”,disse loro Max.

Poi, tutti e quattro si sdraiarono e si addormentarono in pochi minuti.

 

 

Nancy era molto affezionata a Jonh e lo considerava come un padre.

La bambina aveva i capelli biondi e gli occhi verde smeraldo, le sue ali erano color bianco  dorato che riprendevano il colore dei suoi capelli.

Le piume all’estremità  delle ali invece, erano marroncino chiaro, color sabbia.

 

Max aveva i capelli biondo scuro che tendevano al marroncino e gli occhi nocciola.

 

Fang aveva gli occhi e  i capelli neri.

 

Iggy aveva i capelli rossicci e gli occhi azzurri…purtroppo, per colpa di  uno stupido esperimento dei Camici Bianchi, il ragazzo era cieco.

 

Infatti, i camici Bianchi avevano provato a migliorar la vista notturna di Iggy, ma lo avevano solo reso cieco.

 

Poi c’era il Direttore della Scuola, il quale però, non andava mai a dai ragazzi e si limitava a guardare i loro sviluppi attraverso le telecamere e i rapporti che gli portavano gli altri Camici Bianchi.

 

 

 

Tutti i giorni, per Max e i suoi amici erano un inferno perchè, appena dopo colazione, gli scienziati cominciavano a portarli nelle varie stanza del laboratorio per fargli i loro terribili esperimenti.

Jonh e Jeb, se vedevano che i loro colleghi esageravano intervenivano per farli smettere, ma non sempre potevano intromettersi o la Scuola, li avrebbe cacciati.

 

Quando andavano in giro per la scuola con Jeb o con Jonh, i ragazzi vedevano spesso Ari, il figlio di Jeb.

Jeb però, non degnava mai il bambino di uno sguardo, concentrando tutta la sua attenzione sui ragazzi alati e questo, aveva reso Ari un bambino schivo, riservato, scontroso e molto, ma molto rancoroso.

 

La prima volta che Nancy vide Ari fu quando Jeb stava portando lei e lo stormo nel giardino per fargli prendere un po' d'aria, dopo una lunga giornata di esperimenti.

La bambina, vedendo Ari si staccò dal gruppo.

“Nancy, dove vai ?”, la chiamò Max.

“Da Ari. Ci vediamo dopo.”, le rispose Nancy.

“Nancy, lascialo perdere.Vieni con noi.”, le disse Fang.

“No, vi raggiungo dopo.”, gli rispose Nancy voltandosi per guardarlo.

“Okay, ciao !”, la salutò Iggy.

“Dopo raggiungici, Nancy. Non restare in giro da sola.”, le disse Jeb.

“Ma non sono da sola ! Comunque, vi raggiungo in giardino.”, gli rispose la bambina.

Poi, Jeb e gli altri ragazzi si avviarono verso il giardino.

Nancy ricominciò a camminare verso Ari, che la guardava diffidente.

Ari non sapeva come comportarsi con quella bambina, aveva lasciato da parte i suoi amici per stare con lui...non riusciva a crederci...

“Ciao.”, lo salutò Nancy appena lo raggiunse.

Ari, che era seduto nel corridoio, per terra, con la schiena appoggiata al muro, alzò lo sguardo e la fissò per qualche secondo.

“Perchè non sei andata con i tuoi amici ?”, le domandò Ari a bruciapelo.

Nancy restò un momento ferita dal tono tagliente che aveva usato il bambino, ma decise di non farci caso e si sedette di fianco a lui.

“Perchè volevo conoscerti...Ti vedo sempre da solo...e mi dispiace.”, gli rispose Nancy sinceramente.

“Perchè ti devi dispiacere ? Non hai sentito i tuoi amici ? Ti hanno detto di lasciarmi perdere. Vai da loro che è meglio.”, le rispose bruscamente Ari.

“No, voglio stare con te.”, gli disse Nancy ostinata.

Ari la guardò un momento, incredulo che quella bambina fosse così insistente nel voler stare davvero con lui.

“E va bene, se proprio ci tieni...”, le rispose Ari, rassegnato.

Nancy sorrise e cominciò a parlare con Ari del più e del meno, dei suoi rapporti con il padre e di come ci stava male a sentirsi ignorato da lui.

“Non so perchè tuo padre sia tanto fissato con noi, Ari, ma sono sicura che vuole bene anche a te.”, gli disse Nancy per consolarlo.

“Secondo me no...Non mi guarda nemmeno.”, le disse il bambino imbronciato.

Nancy lo guardò un momento, sapendo che Ari aveva ragione, vedeva come Jeb lo trattava e non ne capiva davvero il motivo.

“Però adesso ci sono io...Se ti va di parlare con qualcuno, puoi fidarti di me.”, gli disse Nancy sorridendo.

Ari, sentendo quelle parole, si sentì scaldare il cuore e, guardando, la bambina, le disse sorridendo: “E' vero...Grazie, Nancy. E lo stesso vale per te...Se hai bisogno di aiuto, io ci sono.”

Nancy sorrise e abbracciò il bambino, sapendo che non era cattivo come voleva far credere.

Quando Nancy sciolse l'abbraccio...

“Sarà meglio che tu vada in cortile, Nancy...I tuoi amici si staranno preoccupando.”, le disse poi Ari.

“Tu non vieni ?”, gli chiese Nancy alzandosi in piedi.

“No, io vado in camera mia. Ci vediamo in giro.”, le rispose Ari alzandosi in piedi a sua volta.

Nancy lo guardò un momento dispiaciuta.

“Dai, vai. Non preoccuparti...Ci vediamo presto.”, le disse Ari sorridendo.

“Okay...a presto, allora !”, gli disse Nancy sorridendo,e si diresse verso il cortile.

 

 

 

Quando arrivò in cortile, i ragazzi stavano giocando a CE L'HAI.

Quando Max, Iggy e Fang videro Nancy smisero di correre e la raggiunsero.

“Ci sei,allora ! Non arrivavi più !”, disse Fang.

“Già, ancora un po' e venivo a prenderti.”, le disse Max in tono severo.

“Scusate, ma stavo parlando con Ari e non mi ero accorta di quanto tempo fosse passato.”, disse loro Nancy tranquillamente.

“Hai parlato con Ari ? Davvero ?”, le chiese Iggy incredulo.

“Sì, ed è molto simpatico.”,gli rispose la bambina sorridendo.

“Simpatico quello lì ? Ma se è scontroso da matti !”, esclamò Fang.

“E' solo apparenza...Anche a me ha cercato di mandarmi via, ma io ho insistito e lui alla fine ha cominciato a parlarmi...”, gli rispose Nancy.

“Sarà...”, disse Fang.

Nel frattempo, Jeb aveva visto la scena e disse: “Nancy, non dovresti passare del tempo con Ari...lui non è come te e i tuoi amici.”

Nancy lo guardò un momento, incredula e gli rispose furiosa: “E allora ? Che importanza ha anche se è diverso da noi ?! E poi, proprio tu dici queste cose ? E' tuo figlio e non lo degni neanche di un'occhiata o di una qualche minima considerazione ! Ti dovresti vergognare, Jeb !”

Gli altri ragazzi restarono allibiti dalle parole di Nancy.

Jonh, che aveva visto la scena, si avvicinò al gruppo e disse a Nancy: “Nancy, se Jeb si comporta così con Ari avrà i suoi motivi e a te non devono interessare. Capito ?”

Nancy guardò male anche lui e gli rispose: “Invece a me interessano, perchè non è giusto che Jeb si comporti così con lui.”

“Ora basta, Nancy. Smettila. Non sono affari tuoi !”, la rimproverò Jonh severamente.

Nancy stava per ribattere nuovamente, ma Fang le tappò la bocca e le disse all'orecchio: “Jonh ha ragione, Nancy. Falla finita se non vuoi finire nei guai.”

Nancy, capendo che l'amico aveva ragione annuì e lui la lasciò andare.

“E' vero, non sono affari miei. Scusa se ti ho offeso, Jeb.”, gli disse Nancy facendo finta di essere mortificata.

Jeb sorrise e le disse: “Non preoccuparti e vai a giocare piuttosto, che tra un po' dobbiamo rientrare.”

Nancy annuì e lei e i suoi amici si misero a giocare a CE L'HAI.

 

 

Mentre i bambini giocavano.

“Ha davvero un bel caratterino, Nancy...”, disse Jeb guardando Jonh.

“Già, ha ripreso tutto da sua madre.”, gli rispose Jonh sorridendo e guardando la bambina.

 

 

Passò del tempo e ogni volta che Nancy vedeva in giro Ari lo raggiungeva per scambiare quattro chiacchiere con lui.

Tra i due bambini si instaurò una forte amicizia.

 

 

FINE CAPITOLO N * 2 

  
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