Epilogo
14 Febbraio 2020
Infine questa lettera è scritta
per voi, proprio per voi che leggete...perchè mi avete ascoltata fin qui.
Voglio dunque svelarvi
l’epilogo della mia storia, ma soprattutto farvi riflettere su ciò che ritengo
più importante.
Chi non vuole riflettere legga
solo questo: ho finito la specializzazione e subito dopo mi sono sposata con
Claude dopo tre anni di fidanzamento. Ora abbiamo una bambina di un anno e io
lavoro presso il reparto pediatrico di un ospedale oncologico.
A chi invece vuole davvero
capire perché mi sono presa la briga di scrivere questa storia chiedo di
seguirmi ancora per un po’.
Inseguire un sogno, non
mollare davanti alle difficoltà, non mollarlo se si è convinti che quella sia
la strada giusta, per me è una cosa essenziale da tenere sempre bene in mente
durante tutta la nostra vita.
So bene che è difficile non
conformarsi, evitare le fatiche, fingersi (perché di finzione si tratta)
indifferenti... ma la soddisfazione e da un certo punto di vista, anche
l’opinione nuova degli altri su di voi saranno un buon pagamento.
Chi non riesce a fare a meno
di conformarsi, in fondo, invidia ed è profondamente geloso di colui che non ha
bisogno di essere uguale, anzi, è orgoglioso di essere diverso.
Tutta questa riflessione pare
avere a che fare solo con la mia scelta di studi, ma non è così.
Questo ha a che fare anche con
Claude.
Anche lui ha dovuto superare i
pregiudizi della sua ‘specie’ sugli elfi per poter avvicinarmi di nuovo,
chiedermi di passare del tempo con lui, chiedermi di fidanzarci, baciarmi e
infine sposarmi.
I folletti anche se famosi per
il loro carattere molto propenso agli scherzi e alle burle, sono creature
estremamente sensibili nei confronti degli altri.
Nella festa che ha seguito il
nostro matrimonio ci sono stati fatti un numero indefinito di scherzi, ma se io
accennavo ad arrabbiarmi o a sentirmi frustrata, l’autore dello scherzo si
faceva avanti per chiedermi scusa.
Creature strane, no?
Sto divagando però...
Vorrei salutarvi in modo
adeguato, vorrei dirvi ancora una volta di continuare sempre a lottare per i
vostri valori, per le vostre diversità, per i vostri sogni, ma mi ripeterei
semplicemente.
Così, vi saluto con una
stretta di mano (virtuale), un grazie per aver letto la mia storia e la
speranza che questa possa esservi utile in qualche momento della vostra vita.
Brenda (Claude e la piccola Sunny)