DIVINAZIONE
- Ed ecco qui la mia camera! - disse Hilary, introducendo i quattro ragazzi
nella sua stanza. Era piccola, molto piccola, e soprattutto era davvero in disordine.
C'erano, sopra il letto, le più svariate cianfrusaglie, dai calzini spaiati
ai vocabolari. Gli scaffali, come la scrivania, erano ricolmi di libri di divinazione,
che variavano dalla numerologia alla lettura della mano.
- Certo che c'è un notevole casino - disse Takao, ben sapendo che camera
sua, a confronto, era ordinatissima.
- Sì, lo so, ma ora che sono sempre fuori casa e dormo da voi non ho
più tempo per riordinare. Mia mamma si è seccata di farlo al posto
mio - si giustificò lei, cercando di non fare una brutta figura.
- Però stanotte hai dormito a casa tua. Come hai fatto, sei rimasta sul
divano? - chiese Max.
- Esattamente!
Tutti meno Kai, il solito impassibile, aprirono la bocca fino a che la mandibola
toccò terra.
- Ma si può sapere dove hai il cervello??? - domandarono quei tre.
- Qui - rispose lei, indicandosi la calotta cranica. - Almeno quello non l'ho
perso per la camera...
- I've a good idea! - urlò Max, facendo tremare anche i muri. - Today
volevamo fare qualcosa di nuovo... perchè non riordiniamo?
- Due cose, Max - puntualizzò Takao - Uno: siamo venuti qui per scappare
dalle pulizie che dovevamo fare; due: LA CAMERA E' SUA E SE LA RIORDINA DA SOLA!
- Sempre gentile, eh? - fece Rei, ironico, trovandosi Dragoon puntato alla faccia.
- Scherzavo, scherzavo - disse, cercando di salvarsi in corner.
- Potremo dedicarci alla predizione del futuro! Potrei insegnarvi a leggere
la mano! - propose Hilary, cercando di fare qualcosa di divertente. La proposta
venne accolta da un coro di 'Sì!!!' che la fece sbalzare all'indietro.
- Vada per questo, allora! Aiutatemi a tirare giù dei libri!
- Hilary, ma com'è che hai libri di questo genere? - domandò
Rei, curioso.
- Ve l'ho già detto... devo cercare la mia anima gemella! (questa passione
per la chiromanzìa è testimoniata dal cartone animato: la puntata
in cui si deve decidere come comporre le squadre per il secondo campionato del
mondo. NDA) - rispose lei prontamente.
- E speri di riuscirci, così?
- Certo che sì! O al massimo potrò darmi alle videotruffe! - continuò,
sorridente.
- Se lo dici tu...
- Potresti portare questi volumi in cucina? Io ne prendo un altro paio e arrivo...
- Sì, ok...
Rei si diresse subito verso la stanza dove aspettavano gli altri, zigzagando
attraverso le barricate sul pavimento.
- Allora, con cosa vogliamo iniziare? - chiese Hilary, dopo aver acchiappato
l'unica sedia vuota della sala da pranzo.
- Con il cibooo! - urlò Takao, poco entusiasta di dover stare a digiuno.
- Con la lettura della mano! - urlò Max, ancora più forte.
- Ah, per me è lo stesso. - fece Kai, completamente disinteressato, guardandosi
in giro. Era proprio una normalissima cucina.
- Ma sono già le nove e mezza! Io ho bisogno della merendaaa! - continuò
Takao, ma nessuno gli badava.
- Max, dammi la mano! Mi farai da cavia, per stavolta - comandò Hilary,
con una faccia da vecchia bacucca.
Lui le porse immediatamente la zampa, dopo essersi tolto il guanto che copriva
solo tre dita.
- No, la sinistra.
Si corresse, togliendo anche l'altro guanto e porgendole per la seconda volta
il palmo.
Ci fu qualche secondo di assoluto silenzio, anche il respiro della gente in
quella stanza era teso.
- Mamma mia, Max, che bella linea della vita! - esclamò Hilary tutt'a
un tratto, con gli occhi ancora fissi sulla mano. - E in più, secondo
queste tacche, avrai anche un sacco di soldi! E se invece guardi questo dito
puoi capire che avrai due figli!
- EEEH? - fece lui, stupito.
- Sì, conta qui, uno e due. E ci saranno due grandi storie d'amore nella
tua vita!
- Two? In my life? - continuò, perplesso.
- Sì, due. Oh, sei molto fortunato, sai? - gli disse, visibilmente felice.
- La tua è la mano di una persona allegra!
- Davvero? It's wonderful! Vedi qualcos'altro di bello? - domandò, ormai
incuriosito.
- Per il resto è tutto normale. Non c'è nient'altro di particolarmente
rilevante....
- Ah, it's ok.... Prova con Takao, ora! - urlò, acchiappando il braccio
di Takao e trascinandolo fino allo sgabello in cui lui era seduto pochi attimi
prima.
- Sì, vediamo... Ah, ecco! Vedi questa protuberanza sull'indice? Vuol
dire che sei incline al comando! In effetti sei caposquadra, è ovvio
che tu sia portato per governare! Poi, però, qui dice che sarai completamente
senza soldi... ma puoi sempre farteli prestare da Max, che invece diventerà
straricco.
- E poi?? E poi?? - chiese Takao, sempre più ansioso.
- E poi... beh, hai una linea dell'amore praticamente inesistente, non so che
dirti, forse non ti sposerai mai...
- Cattiva! - protestò lui.
- Io non invento niente, caro il mio Takao. Non sono io che ti ho tracciato
queste linee, prenditela coi tuoi genitori.
- Sì, ma ---
- No, passiamo a qualcun'altro ora. Chi dei due? Rei o Kai?
- Io, io! - fece Rei, alzando la mano e attirando l'attenzione della ragazzina.
- Sì, ok, vieni qui....
- E tu non sperare di salvarti perchè sei l'ultimo! Preparati psicologicamente
a farti leggere la mano, asociale! - urlò Max, rivolto verso Kai.
- Allora, Rei, vediamo... - iniziò Hilary, scrutandogli la mano - Hai
una bella linea della vita, lunga e marcata. Però quella che si nota
di più è di sicuro la linea dell'amore, che è un vero e
proprio solco. Però ciò che non mi è chiaro è che
a un certo punto si biforca, mentre secondo questa linea tu dovresti avere un
solo grande amore... mah... Cercherò se questa eventualità è
su qualcuno dei miei libri, poi. Hai anche una bella linea dell'arte! Dovresti
metterti subito a disegnare!
- Oooh... - fu la sola cosa che Rei riuscì a dire, completamente imbambolato
mentre ancora si guardava il palmo.
- Kai, it's your turn now! - urlò Max, risvegliando l'asociale dal suo
stato comatoso.
- Sì, sì... fece lui, alzandosi e dirigendosi verso lo sgabello
mentre, lentamente, si sfilava i guanti, che gli arrivavano fin sopra il gomito.
- Tò - disse semplicemente, mentre porgeva la mano all'improvvisata indovina.
- MAMMA MIA CHE DISASTRO, KAI! - urlò subito quella, spaventandolo a
morte e riuscendo a estorcergli uno stupito 'eh?' - La linea della vita si rompe
nel mezzo! Potresti morire da un momento all'altro!
- Sì, se fossi in me mi rinchiuderei in casa - disse, acido.
- Però devo dire che la linea del successo si incrocia bene con quella
della vita. Il 'promontorio' del potere è molto pronunciato, però
sarai squattrinato quanto Takao. Di sicuro non vincerai mai al lotto. Avrai
anche un sacco di donne, e parecchi Grandi Amori. Tirando le somme non è
poi così male, dài - disse alla fine, tirando un sospiro di sollievo.
- Sì, sì... - fece, dato che probabilmente quel discorso non gli
interessava così tanto.
- E ora? - domandò dopo aver dispensato i suoi libri in giro ai vari
bladebreakers.
- Mangiamo! - propose Takao, come al solito.
- Noooooo! I fondi del tè! Voglio leggere i fondi del tè! - disse
Max, che era sempre quello che lanciava le idee.
- Quello lo so fare anch'io! - urlò Rei, tutto contento, mentre sia lzava
di scatto dal tavolo.
- Davvero? E come mai? - chiese Hilary, che non era al corrente della storia.
- Io sono cinese, il mio villaggio è sempre stato isolato dal mondo.
Là si decide ancora tutto con la divinazione - spiegò lui, ormai
tirato in causa - Perciò, è ovvio che tutti sappiano come leggere
i fondi del tè, anche se di solito è compito delle Anziane della
tribù - concluse. Nella sua voce c'era molto rispetto per quella pratica
antica.
- Oh, allora potresti darti da fare tu! - suggerì la ragazza, che nel
frattempo aveva già messo l'acqua a bollire e si dirigeva verso il mobiletto
d'angolo, dove probabilmente sapeva che avrebbe trovato la foglie profumate.
- Rei, ho un problema... ho finito il Karkadè. Pensi che L'Oolong aromatizzato
ai fiori possa andare bene lo stesso? - fece, ansiosa.
- Sì, sì... penso sia asatto lo stesso - la tranquillizzò,
sorridendo.
- Che fortuna! Non avevo proprio voglia di andare a comprarne di nuovo!
- Hilary... io ho ancora fame... non è che potremmo mettere qualche biscotto
insieme al tè...? - domandò Takao.
- Sì, va bene... dopo la smetterai, però! La teomanzia è
un'arte seria!
- Sì, sì... fece, annoiato al massimo.
- Takao! Smettila!
Ci furono un paio di minuti di totale baraonda, in cui non si riusciva a capire
assolutamente nulla. Perfortuna, il fischio acuto del bollitore fece ritornare
tutti alla realtà.
- E' pronto! Tutti seduti a tavola! - ordinò, facendo il capo.
Prese quattro tazzine bianche dalla vetrinetta vicino al fornello e le dispose
su un vassoio scuro. Vi versò l'acqua bollente fino a raggiungere il
bordo, poi le servì in tavola, sedendosi a sua volta sull'ultima sedia
rimasta libera.
- Scusa... perchè tu niente? - domandò Max a Hilary, che non aveva
niente davanti a sè.
- Perchè il tè da lettura va servito su tazze bianche o comunque
di colori chiari... e sia dà il caso che io e la mamma non riceviamo
spesso ospiti, quindi ne abbiamo solo quattro. Comunque, non preoccupatevi,
l'ho fatto un centinaio di volte, preferisco proviate voi.
- Brava - fece rei, complimentandosi - Non credevo sapessi così bene
tutte queste cosa tradizionali.
- Oh, diciamo che mi divertono parecchio! - si giustificò lei.
- Ah...
- Beh, possiamo mangiare ora??? - domandò Takao, sempre più impaziente.
- Sì, sì... allora: un cucchiaio di foglie di tè per ogni
tazza - disse, porgendo agli amici una posata a testa. - Ora... pensate a quello
che volete chiedere. Concentratevi seriamente. Quando avete finito, mescolate
e lasciate che le foglie si depositino. Poi...ditemi cosa ci vedete. Tutto chiaro?
- domandò, sperando di essersi espressa chiaramente.
- Sì - le risposero in coro, ognuno guardando la propria tazza. Sembravano
tutti tesi, meno Rei e Kai. Ovvio, il primo sapeva come fare ed era sicurissimo
di sè stesso. Il secondo... beh, anche se fosse stato agitato, non l'avrebbe
dato a vedere.
- Io ho fatto! - urlò Rei, mentre tutti gli altri ancora fissavano i
loro fondi.
- Sì, anch'io, credo - disse Takao.
- Me too - gridò Max, stordendo tutti. Kai non si proclamò. Semplicemente,
alzò gli occhi guardando gli altri.
- Da chi iniziamo? - chiese la ragazza retoricamente.
Tutti rivolsero lo sguardo a Rei.
- Va bene, bastava dirlo che dovevo essere il primo - fece, alzando le braccia.
- Allora? Cosa vedi? - chiesero Max e Takao contemporaneamente.
- Quello che vedo tutte le volte - disse, sospirando. - Un gatto. Vuol dire
che sono deciso e so come ottenere ciò che desidero. Sono graffiante!
- sorrise. - Dopottutto sono una tigre bianca!
Tutti risero, anche Kai si concesse un sano mugolìo.
- E tu, Kai? - domandò Rei, attirando verso di sè la tazza del
compagno di squadra. - Ah! Una luna! Che delusione... mi aspettavo qualcosa
di nuovo...
- Eh? - domandò semplicemente l'asociale, che si era finalmente descantato.
- Sai, la mezzaluna vuol dire che avrai momenti alterni. Dovresti aspettare
la luna nuovo per qualsiasi azione, sopratutto nel campo amoroso. - spiegò
Hilary. Tutti risero immaginandosi Kai, distaccato come sempre, impegnato in
campo amoroso.
- Ah, ok. Tanto non ho niente in programma - si giustificò lui, cercando
di spostare l'attenzione su qualcun'altro. - E tu, Takao? - domandò per
raggiungere il suo scopo.
- Io? Sembra una lumaca col guscio... - disse, inclinando la testa in cerca
di una nuova prospettiva.
- Un cappello?? - lo aggredirono in coro Hilary e Rei.
- Un cappello? Sì, magari può sembrare anche un cappello, se mi
metto d'impegno... - fece, cambiando ancora inclinazione.
- Beh... allora avrai delle nuvole contro. Brutte difficoltà. Rimanda
quello che devi ancora iniziare... non è un buon periodo. Speriamo il
tè di Takao sia un po' meglio, vah...
- Eccolo qui!!! - fece lui, mentre continuava ad inzupparci i biscotti.
- Mmm... Oh, finalmente una stella! Era ora! - fece Rei, che rimaneva il più
esperto di tutti. - Devi agire senza esitazione. Vài, mettiti all'opera
subito! E' un momento brillantissimo! - gridò, entusiasta.
- E ora possiamo berlo questo tè? - domandò Max, che iniziava
ad avere una certa acquolina.
- Filtratelo e bevetelo pure... io devo rispondere al telefono - disse, sentendo
un rumore nella stanza adiacente.
Non era il telefono. Era il campanello di casa. Si diresse verso l'entrata,
sperando che non fosse il Professor Kappa. Aprì, dopo aver spidocchiato
fuori attraverso l'occhiello, ma non vide nessuno. Tornò in cucina, dove
sembrava si stessero ammazzando per avere il tamiso per le foglie.
- Chi era? - domandò Takao.
- No, nessuno. Era la porta, ma probabilmente era uno scherzo... non c'era nessuno.
- Ah...
- Nooooooo.....invece qualcuno c'eeeeeeeraaaaaa...... morirete tutti fra sette
giorniiiii.....
Così fece la sua entrata in scena l'originalissima donna che Takao riuscì
a riconoscere come la mamma di Hilary.
^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^
11 - 12 - 2003
E dopo un tempo interminabile torno a scrivere, ed esordisco per la seconda
volta proprio con questa fic! Ho notato che, da quando è finita la seconda
serie, ci sono sempre meno ff di Beyblade in giro... chissà perchè.
(Maddài che scherzo... anche a me passa la voglia se non ho la materia
prima!!!) Beh, a parte questo, mi scuso per il ritardo... è passato quasi
un mese dal primo capitolo, e questo è perfino più corto, ma di
più non sono riuscita a fare. Mi sembra però che abbia lo stesso
una lunghezza decente! Ringrazio tutti i commentatori della prima parte (wow,
undici review per un solo capitolo! Non mi era mai successo!) e colgo l'occasione
per ringraziare tutti quelli che la seguono. Thank you! =3 (siamo tutti un po'
Max, in fondo in fondo...) Nel prossimo capitolo conosceremo la mamma di Hilary!
Che bello, che bello! Sarà un capitolo davvero crazy!
Alohaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
kurumi
Ps: Ah, le cose che riguardano la lettura della mano e quella del tè
sono incredibilmente vere! Non me le sono inventate io! Sono cose studiate e
provate, altrochè! Per questo vorrei ringraziare la mia prof di Filosofia,
Harry Potter e Witch! Le mie fonti d'ispirazone per questo capitolo!