Nuovo capitolo per voi! Sono davvero felice che gli ultimi
vi siano piaciuti tanto, vi ringrazio per le recensioni.
In questo capitolo, non succede nulla di particolare. Beh,
quasi nulla. Diciamo che Al dice una frase di troppo, una frase che fa
ragionare il nostro Ed su un argomento che, fino a questo momento, non gli ha
mai destato interesse. Spero sinceramente che anche questo capitolo vi piaccia
=)
Buona lettura!
11. QUALCOSA DI SOSPETTO
-
ne volete ancora?
Chiese Pinako,
allungando il piatto di portata, sul quale erano rimaste alcune fette
d’arrosto. Alphonse si leccò le labbra e ne infilzò un paio con la forchetta.
-
Grazie zia! Il
tuo arrosto è una delle cose che avevo segnato sul mio squadernino delle “cose
da fare quando avrò riottenuto il mio corpo”!
Disse sorridendo,
mentre tagliava la fetta di carne. La nonna si girò poi verso Winry, che
continuava a tocchettare la carne con la forchetta, senza portare niente alla
bocca. Aveva lo sguardo perso, e un sorriso stampato sul volto.
Edward, accanto a
lei, aveva pulito il piatto come al solito. Ma, a differenza delle altre volte,
non era andato a cercare porzioni aggiuntive, e ora se se stava appollaiato
sulla sedia con le braccia dietro la testa e lo sguardo puntato sul soffitto.
-
Winry? Edward?
Li chiamò Pinako,
senza ottenere risultati. Socchiuse gli occhi, diede l’ultimo pezzo di carne ad
Alphonse, che la guardava supplicante e poi andò a sedersi sul divano a fumare
la pipa. Scosse la testa, ringraziando il cielo di non essere più
un’adolescente.
Con la coda dell’occhio,
Winry ed Edward si spiavano a vicenda, senza farsi scoprire l’una dall’altro.
Questo giochetto di
sguardi, però, non sfuggì all’occhio vigile di Al. Li guardò confuso. Winry era
improvvisamente diventata priva di ogni forma di normalità e se ne stava a
contemplare il nulla assoluto con un’espressione idiota sul volto, mentre il
fratello, anche se al di fuori non sembrava, aveva sicuramente qualcosa che non
andava.
Mmmh.
C’era qualcosa
sotto, e lui l’avrebbe scoperto.
-
Fratellone?
Lo chiamò, scuotendolo
con un braccio. Edward distolse l’attenzione dai suoi pensieri e la sostò sul
fratello minore.
-
Che c’è?
-
Vieni un attimo
con me
-
Perché?
-
Ho bisogno di
parlarti!
Ed lo guardò
confuso, ma lo seguì senza fare domande. Appena furono usciti dalla casa, si sedettero
sugli scalini che dalla veranda conducevano in giardino.
Il sole era ormai
calato, e il canto dei grilli rompeva il delicato silenzio della notte nelle
vaste campagne di Resembool.
-
È successo
qualcosa?
Chiese Al, guardando
negli occhi il fratello. Edward sobbalzò, indietreggiando sullo scalino. Oh
no... se n’era già accorto. Ma come faceva a capire sempre tutto?
-
Non so di cosa
stai parlando...
-
Con me non
attacca, fratellone. Ti conosco.
-
Mmmh!
Grugnì il maggiore
degli Elric, lamentandosi mentalmente per la perspicacia del fratellino.
Sbuffò, e appoggiò il mento sulla mano destra, che a sua volta era retta dalle
ginocchia.
-
Mi leggi nel
pensiero per caso, Al?
-
No, ma so capire
quando qualcosa non va. E stasera qualcosa non va!
-
E da cosa
l’avresti capito?
-
Non lo so, Winry
sembra aver perso la testa e tu... beh sei strano. E poi, non vi siete mai
guardati, stasera. È successo qualcosa, lo so. Quello di cui non sono a
conoscenza è cosa. Me lo dici?
Edward arrossì e
distolse lo sguardo, ammirando l’ombroso cielo notturno. Nel buio di quel
paesino, le stelle si vedevano proprio bene. Brillavano di una luce più
intensa.
Nonostante il
silenzio del fratello, Alphonse colse al volo ciò che il fratello non gli aveva
detto. Sorrise.
-
Non dirmi che...
-
No, ti sbagli Al.
Non gliel’ho detto.
Il sorriso sparì dal
volto di Alphonse.
-
E allora perché
siete così stasera?
-
Perché Winry
perde la testa per niente...
Sorrise Edward,
ripensando a quello che era successo nel tardo pomeriggio. Non riusciva a
togliersi di testa quel sapore così dolce. Ma guarda se doveva essere messo KO
da una ragazza. Da Winry, per giunta.
-
L’hai fatta di
nuovo arrabbiare?
-
No.
Disse semplicemente
Ed, pregustandosi la reazione del fratello a quello che stava per rivelargli.
Rise silenziosamente.
-
L’ho solo
baciata...
Disse con falsa
distrazione. Al spalancò la bocca, incapace di emettere alcun suono. Davanti a
lui, Ed chiuse gli occhi e si mise una mano tra i capelli dorati, sfoderando un
enorme sorriso a trentadue denti.
-
Tu l’hai cosa?
Edward rise, gli
occhi luccicavano. Era felice e si vedeva. Al gli saltò addosso abbracciandolo.
Scoppiarono a ridere entrambi.
-
E bravo il mio
fratellone!
-
Hahahaha!
Piantala, Al!
Disse con il sorriso
sulle labbra.
-
In fondo è stato
solo un bacio, niente di più!
-
Per ora! E poi?
Cos’è successo?
-
Poi? Beh
niente...
-
Niente niente?
Chiese Al, con tono
volutamente allusivo. Edward lo guardò storto.
-
Niente cosa?
-
Beh sai...
L’ex alchimista
arrossì di botto. Agitò entrambe le mani davanti al viso del fratello che
rideva, divertito dall’imbarazzo del maggiore.
-
M-ma... cosa dici
Al?!
Alphonse non
rispose. Edward, rosso in volto, guardò altrove, respirando il fresco profumo
di erba bagnata. La domanda del fratello, anche si era stata scherzosa, lo fece
riflettere.
Uhm.
Non aveva mai visto
il suo amore per Winry da quell’angolazione.
Era sempre stato
troppo occupato con il lavoro da preoccuparsi della sua adolescenza. Certo,
molte volte si era soffermato a immaginarla mentre si faceva il bagno, o si
spogliava, e quelle immagini lo avevano sempre fatto andare su di giri.
Andiamo, quale ragazzo non ha mai fantasticato sulla sua amica carina?
Ma non aveva mai
pensato a lei in QUEL modo.
Il loro rapporto si
era sempre basato su tutt’altro. Nonostante quei confusi sentimenti per lei,
Edward l’aveva sempre vista come una “sorella adottiva”.
Non gli era mai
interessata poi così tanto la sfera del sesso.
Eppure adesso, a
pensare a Winry in quel senso.... gli provocava strane sensazioni.
Dio, che confusione.
Al, con quella
domanda, l’aveva immerso in un vortice senza uscita.
-
Dannazione alle
tue stupide domandine idiote Al!
Gridò Ed, alzandosi
in piedi e correndo su per le scale, verso la camera degli ospiti. Il minore
degli Elric rimase seduto, osservando a occhi sbarrati il fratello dare di
matto senza nessun motivo.
Sospirò, pensando
che il suo fratellone stava impazzendo ogni giorno di più.
Ecco il nostro Al che mette in serie difficoltà il
nostro amato (ex) alchimista!
Accolgo le critiche, non so, ma questa volta sento che
ne arriveranno tante. Questo capitolo non mi piace, non ha molto senso.
Tuttavia, ho pensato che questo capitolo “di
collegamento” era essenziale per lo sviluppo della storia. Ho pensato che a
vent’anni, una persona potrebbe anche cominciare a pensare a queste cose (anche
se si tratta del nostro Edward Elric, che in quindici anni di vita non ha mai
pensato neanche a baciare una ragazza u.u).
Però si sente un po’ confuso, perché è un pensiero
nuovo per lui, essendo sempre stato occupato con l’alchimia, il lavoro e la
faccenda dei loro corpi. Cosa farà Ed dopo questa domandina di suo fratello?
Lo scoprirete più avanti ^.^
Alhia grazie, mi sento
molto realizzata se i miei personaggi sono IC. Mi impegno moltissimo sotto
questo aspetto. Certo, non sempre riesco a delinearli così per come sono. Ma mi
potete perdonare, vero? ^.^
Ketty_san ahahah anche io ho
imparato ad amarlo! C’è il mio ragazzo che è perfino geloso di lui xD (scherza
x fortuna). Cmq grazie per il commento, spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto.
Kiri Dellenger II ho sempre aspettato anche un minimo
bacio sulla guancia nell’anime... ma figurati! Nemmeno alla fine -.-“ mi hanno
fatta soffrire per 64 lunghe puntate... e poi? Niente. Lui se ne va in treno. Bah,
quel ragazzo non lo capirò mai. Comunque sia, grazie per la recensione ^^
Onyria è vero, forse l’ho
descritto un po’ troppo fifone xD Non so per quanto ancora la continuerò, non
penso che scriverò ancora molti capitoli. Ma non è ancora detto. Si vedrà. Grazie
per i tuoi commenti, sono sempre molto utili per me =)
giugitzuxD grazie!!! Sono felice
che ti piaccia!
Al prossimo capitolo, baci.
Ele_divina