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Autore: Yusaki e Oz    23/09/2010    7 recensioni
Quando tutte le nazioni decidono di riunirsi insorgono molti problemi. Innanzitutto non ci sono mai abbastanza sedie, i lampadari tendono a crollare ed Italia dice cose inopportune in momenti inopportuni. Ma soprattutto nessuno, NESSUNO, prende le cose sul serio (perchè, di solito lo fanno?). Una riunione, un litigio, ma soprattutto una cameriera infuriata rivelano una terribile minaccia per le nazioni. Riuscirà Alfred a salvare il mondo? O comunque, qualcuno, chiunque sia, riuscirà a salvare il mondo? In due giorni si gioca il destino di questo branco di spostati.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Benvenuteee, in questo capitolo continuano e terminano i viaggi delle nazioni!

Oz: zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz…no scherzo, sappiate miei discepoli che mi candiderò presto come capo supremo dell'universo.

Yusaki: Oz, non puoi candidarti a capo supremo dell'universo perché...io sono il capo supremo dell'universo!

Oz: allora visti i tuoi tempi vinco a mano bassa...

Yusaki: Ma andiamo, ti pare che potrei essere capo supremo dell’universo? Non mi obbedisce neanche il mio gatto! Va bene, basta con questa lotta di potere (quale lotta di potere?!), vi lascio al capitolo augurandovi…Buona lettura!

 

 

 

 

C’era voluto un bel po’ a ritrovarli tutti, ma alla fine erano stati rimessi in riga da Germania. Erano più o meno come nuovi, salvo qualche occhiaia, qualche livido, e qualche segno di rossetto a caso. Fu un grande sforzo per il tedesco riuscire a trascinarli via dall’Olanda, a cui parevano essersi molto affezionati.

Chissà perché.

Fu il freddo delle terre nordiche, loro successiva meta, a riportarli alla realtà.

 

<< Dove siamo? >> domandò Polonia, guardandosi intorno.

<< Mah, chissenefrega, saremo da un nordico a caso… >> rispose Prussia con indifferenza.

<< Siamo in Norvegia, maledizione! >> esclamò arrabbiato Norvegia.

Esatto, avevano raggiunto la Norvegia, splendida terra di…emh…venti freddi…mmh…terreno gelato…e…umh…qualche tempesta in avvicinamento…e…

<< Ma certo, Norvegia! >> esclamò Italia, con aria felice, << è qui che abita Babbo Natale! >>

<< Quello è in Finlandia! >> protestarono tutti in coro i Nordici.

<< Non è vero, lo sanno tutti che Babbo Natale abita al Polo Nord >>, risolse America.

<< Non è vero! >> pigolò Canada << Abita in Canada!! >>

Tutti lo guardarono stupiti: << Dove?...e poi tu chi sei? >>

Afflitto, Canada non rispose.

Decisero di fare una gita per quelle “accoglientissime” valli di ghiaccio e neve e ghiaccio e neve e ancora ghiaccio e neve…fino ad arrivare ad un grazioso allevamento di renne.

<< Guarda come sono carine Germania! Guarda! >> gridò Italia, sovraeccitato, tirando il tedesco per una manica, << Guarda Germania! Guarda! >>

<< Ho capito >> borbottò Germania.

<< Guarda! Guarda! Sono adorabili! Hai visto? Germania? Germania? >> continuò a strillare Feliciano.

<< HO CAPITO!! >> tuonò Germania, spaventando le renne.

<< Come sei suscettibile, e le hai anche spaventate >>, replicò Italia, tirando su col naso. << Spagna è molto più gentile di te… >>

Lovino e Germania guardarono malissimo Spagna, che poverino stavolta non aveva fatto niente.

<< Stasera mangeremo in questo ristorante >>, disse Norvegia, indicando una piccola costruzione adiacente all’allevamento di renne.

<< E cosa c’è per cena? >> domandò Feliciano, occupatissimo a coccolare una piccola renna.

<< Carne di renna >>, rispose senza pensarci Norvegia.

Le nazioni ammutolirono, gli occhi di Italia si riempirono di lacrime.

<< NOOO!! NON L’AVRETEEE! >> gridò Italia, appolipandosi alla renna, << GERMANIA FA QUALCOSAAAAA!!! >>

<< è meglio se ceniamo da qualche altra parte >>, sospirò Ludwig.

Polonia sorrise ampiamente << Potete venire da me! >>

Tutti i presenti sentirono un brivido lungo la schiena.

 

Polonia, Varsavia, all’improvviso a tutti sembrò che il mondo fosse diventato rosa.

<< Polonia, i tuoi pony ci stanno mangiando i vestiti >>, si lamentò Austria.

<< A me non stanno mangiando i vestiti >>, replicò Francia, sorridendo.

<< Perché tu sei nudo! >> gridarono tutti gli altri.

<< Comunque, perché le case sono tutte rosa? >> sbuffò Inghilterra, che stava venendo accecato da qual colore.

<< Beh, non lamentarti, almeno stanno in piedi >>, disse Russia, leggermente sarcastico.

<< E questa è la maggiore attrazione del luogo, non la trovate bellissima? >>, esclamò il polacco indicando con orgoglio una casa completamente rovesciata.

<< Stavo scherzando, in Polonia non ci sono neanche case decenti >>, mormorò Russia, alzando gli occhi al cielo.

<< Non dovremo andare a cena…? >> suggerirono i fratelli Italia, che avevano fame

Così Polonia li portò in un ristorantino rosa ma dall’aria confortevole. Solo che…

<< Emh, perché tutte le pietanze sono rosa? >> domandò sospettoso un nordico a caso, facciamo Islanda.

<< Beh, perché le tipo dipingo tutte di rosa, non sono più carine così? >>, disse fiero Feliks.

<< Con la vernice rosa?! >> gridarono sconvolti i presenti, tutti tranne i baltici che lo sapevano già.

<< Certamente! >> replicò Polonia.

Decisero di andarsene, prima di morire avvelenati.

 

Baltici, tutti e tre insieme, finalmente qui le nazioni riuscirono a consumare un pasto decente.

<< Bene, cosa c’è da vedere di bello qui aru? >> domandò curioso Cina.

I Baltici sorrisero felici e condussero gli altri in cima ad una bellissima collina da cui si vedeva uno splendido panorama.

<< Oooh, che posto ampio, ci si sente veramente in pace col mondo >>, disse Cina, osservando il tutto << …ma quando arriviamo al luogo che volevate farci vedere, aru? >>

<< Emh, veramente è questo >>, rispose Estonia.

<< Ah >>

Tutti ammirarono per un po’ il panorama, non sapendo assolutamente cosa fare.

<< Che noia >>, mormorò sottovoce Russia.

<< Russia-san, ricordi…qui è dove ci siamo incontrati per la prima volta… >> stava intanto dicendo Lituania, con un sospiro fra il dolce ed il malinconico.

<< Emh…m-ma certo! >> balbettò Russia, che non si ricordava assolutamente nulla, e per evitare altre domande propose che si spostassero tutti da un’altra parte.

 

Russia, avevano da un po’ superato i confini, a bordo di un treno, quando questo si fermò per la troppa neve. Un cartello indicava: “Mosca ---27 km”.

Per ingannare il tempo scesero tutti dal treno.

<< Ah, che bel posto… >> commentarono le nazioni.

<< Ho freddo >>, borbottò Cuba.

Russia ci rimase male.

<< Su su, Russia-san, non te la prendere, Lituania giocherà dopo con i coniglietti insieme a te! >> cercò di consolarlo Francia, ottenendo però l’effetto contrario. Russia lo fulminò con lo sguardo e Francia si affrettò a dire: << Stavo scherzando, stavo scherzando! >>.

Per evitare una strage si spostarono verso l’oriente…fino a giungere…

In Cina!

 

Cina, luogo antico e ricco di mistero.

<< Guardate, un cadavere! >> richiamò l’attenzione Feliciano.

<< Ed un altro! >> disse Polonia a sua volta, tirando fuori un cadavere dal basamento dell’imponente muraglia.

<< Ed un altro, ed un altro ancora! >> continuarono a dire i due, dissotterrando centinaia di cadaveri.

<< Rimetteteli subito a posto, aru! >> intimò preoccupato Yao, vedendo la muraglia tentennare pericolosamente. << servivano per puntellare l’imponente opera!! >> li rimproverò.

Stavano giusto percorrendo la muraglia, all’inizio con molta allegria, ma dopo due chilometri stavano praticamente arrancando.

<< Ma quando manca? >> domandò America, pentendosi di aver mangiato quei trenta hamburger come spuntino.

<< Oh, non vi preoccupate >>, li rassicurò Cina, che procedeva tranquillo, << Ci sono solo altri 8.849 kilometri >>.

<< Andiamo via, subito… >> ringhiò ansimando Italia del Sud.

 

Dopo la scarpinata alla muraglia cinese Giappone propose di recuperare le forze in una delle sue famose terme.

Accettata la proposta con gioia le nazioni si trovarono tutte immerse nell’acqua calda delle terme, avrebbero voluto andare a quelle miste ma Austria si rifiutò accorgendosi dello sguardo affamato di Ungheria su di lui.

Quindi erano in terme separate.

Terme femminili…

Ungheria era di nuovo sconsolata: << Vi rendete conto? Nemmeno un attacco a sorpresa da parte dei maschi! >>

<< Beh, ma è perché sono tutti gay, no? >> disse Ucraina con la sua solita e spontanea sincerità.

Le terme femminili crollarono nel silenzio, per esigenze di copione non ci frega niente di dirvi oltre cosa succede, passiamo alla terme maschili.

Terme maschili…

Gli asiatici si immersero per primi, sapendo ovviamente cosa dovevano fare, a differenza di qualcun altro.

<< STO ARRIVANDOOO! >> urlò infatti America, ridendo nel tuffarsi a bomba nell’acqua.

<< Credo che ci siano un paio di regole che deve sapere, America >>, disse Giappone, ripescando America dal fondo della vasca.

Inghilterra aveva un asciugamano lungo addosso e l’aria imbarazzata.

<< Inghilterra, non ti devi vergognare di avercelo piccolo >>, lo rassicurò Francia, beccandosi un’occhiataccia da Inghilterra.

A distrarre l’inglese arrivò America, che sbucò da sotto l’acqua per togliergli l’asciugamano con gesto esperto e buttarlo in acqua. Inghilterra covava vendetta, e stava giusto pensando ad un modo rapido per vendicarsi quando arrivarono tutti gli altri…totalmente nudi e intendi a guardare il pene di Germania.

<< La volete finire? >> disse Germania, imbarazzato.

<< Cavoli, è davvero grosso >>, commentò Canada, ammirato.

<< Ve l’avevo detto >>, affermò Feliciano.

<<  È gigantesco! >>, confermò annuendo il canadese.

Cuba, vergognandosi del comportamento del compagno, si immerse nell’acqua fino al naso, tentando di non farsi vedere.

Si immersero tutti nell’acqua, anche per riprendersi dalla visione sconvolgente del grosso wustel di Germania (che nel frattempo non era svenuto, perchè ormai ci aveva forse fatto l’abitudine), quando fece finalmente il suo ingresso Polonia, con l’asciugamano, e si immerse nella vasca.

<< Certo che, West, ce l’hai davvero grande >>, commentò ad un certo punto Prussia, che non ricordava che il fratello ce l’avesse davvero così. Magari era cresciuto…? << Comunque, West, mi stai premendo su una gamba, puoi spostarti?! >>

<< Guarda che io non sto facendo niente >>, replicò Ludwig.

Perplesso, Prussia di voltò cercando di “seguire il percorso” della lunga cosa, incontrando infine gli occhi di…

<< POLONIA? >>

<< Che c’è? >> sbuffò Feliks, ignaro di tutto.

<< Non è possibile >>, inveì Francia, << Non te lo meriti, neanche lo usi!! >>

<< Tagliamoglielo >>, sibilò Russia.

<< NOOO! >> Polonia scappò via inseguito da tutti gli altri.

Andati via dalle terme, Giappone aveva intenzione di portarli in un qualche luogo rappresentativo del suo paese, magari un tempio importante, o la Tokyo Tower, o qualche altro posto che lo simboleggiasse degnamente ma…lungo la strada incontrarono un ostacolo che non era possibile evitare: un sexy shop di sette piani.

<< No, non possiamo, non entriamo… >> tentò di dissuaderli Giappone.

<< Ragazzi, con me! >> fu l’urlo di battaglia di Francia, che guidò il gruppo all’interno dell’edificio.

Ma Inghilterra si fermò davanti all’entrata.

<< America, non entrare, è disdicevole >>, disse Arthur con molta dignità.

Francia tornò indietro per un attimo, con un ghigno rivolto ad Alfred.

<< Eh America, non ti va di provare qualcosa di carino? A Pigalle eri così curioso >>, lo tentò il francese.

America guardò per un attimo Inghilterra, come se volesse avere il permesso.

<< Io non entro >>, sbottò l’inglese.

<< Vorrà dire che ci divertiremo da soli >>, rise Francis, spingendo Alfred all’interno.

Arthur rimase imbronciato fuori dall’edificio fino a che la sua rabbia non esplose ed entrò a passo di marcia.

<< Dove diavolo è America?! >> ringhiò in direzione di Svizzera, che come lui non si era voluto far coinvolgere.

<< Credo in uno dei camerini >>, rispose seccamente Svizzera, << …con Francia >>, ci tenne a sottolineare lo svizzero.

L’inglese, infuriato, iniziò ad aprire senza ritegno i camerini.

Nel primo trovò Turchia e Grecia, quest’ultimo vestito come uno scolaretto.

<< Turchia >>, disse serio Inghilterra, << Sei veramente un pedofilo >>, richiuse il camerino e tentò con un altro.

Nel secondo camerino fu sconvolto dal trovare Russia, proprio Russia, vestito…da cameriera!

<< Adesso sa come ci si sente, Russia-san! >> stava dicendo Lituania, gustando la sua piccola ma meritata vendetta.

<< Ommioddio >>, commentò Arthur, richiudendo immediatamente anche quel camerino.

Pregò che il successivo camerino fosse quello giusto ma quando spalancò la porta la prima cosa che vide fu un Australia tremante rannicchiato in un angolo.

Liechtenstein incombeva su di lui, un piede sul petto dell’altra nazione, tacchi da 18 centimetri di un rosso infuocato e un frustino in mano.

<< Liechtenstein, che stai facendo?! >> sopraggiunse in quel momento Svizzera, sconvolto.

Liechtenstein schioccò la frusta: << Ed adesso vi punirò entrambi! >>.

Inghiterra si affrettò velocemente a fuggire, mentre Svizzera veniva trascinato dentro al camerino.

Al successivo c’erano Germania, vestito da infermiera, ed Italia, Arthur si rifiutò di guardare oltre e passò ad altri camerini dove trovò: un nordico a caso vestito da renna sexy, Korea che stava infilando delle bacchette dove-non-possiamo-dire a Cina, Austria immobilizzato con lo scotch al camerino ed Ungheria che rideva sadicamente, Polonia che senza alcuna malizia provava completini alquanto equivoci, e…

Cuba ammanettato ad un appendiabiti nel camerino, con Canada che gli urlava contro: << Dì chi sono, dì il mio nome maledizione! >>

<< Sei Canada! Sei Canada! >> gridò spaventato Cuba << Adesso ti prego, lasciami andare… >>, implorò, angosciato.

<< Finalmente qualcuno che sa chi sono >>, gioì Canada, tornando carino e coccoloso.

Kumajiro lo guardò: << Chi sei? >> chiese l’orsetto.

<<< AAAAARGH!!! >> Canada urlò istericamente, ammanettando anche Kumajiro: << DIMMI CHI SONO!!! >>

Terrorizzato Inghilterra richiuse di colpo quell’ennesimo camerino e passò a quello adiacente.

Antonio gli dava le spalle ed era con…Feliciano?

Quella tuta blu era inconfondibile…ma no, un momento, lui aveva visto Feliciano insieme a Germania poco fa. Allora chi diavolo era quello?

<< Davvero pensi che sia carino così? >> chiese, con aria timida, il ragazzo simile a Feliciano, che altri non era che Lovino.

<< Ma certo >>, affermò con gioia lo spagnolo << Così…assomigli tanto a Ita-chan! >>

<< IO TI AMMAZZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!! >> il grido di Lovino per poco non rese sordo Arthur che si affrettò a correre via di nuovo, fiondandosi in un altro camerino.

C’erano Estonia e Lettonia, con aria molto depressa e dubbiosa, e un felicissimo Polonia che ammirava i due baltici vestiti da principesse.

<< Così state tipo benissimo! >> cinguettò allegro il polacco, anche lui con un ingombrante abito da donna addosso. << Non vi sentite delle vere principesse? >>

Nel passare alla stanzetta successiva Arthur stava ormai letteralmente pregando di trovare chi stava cercando.

Finalmente parve che le sue implorazioni fossero state ascoltate, Inghilterra aprì la porta dell’ultimo camerino: Francia ed America non potevano essere che lì, ed infatti eccoli, quel bastardo di un mangia-rane in ginocchio davanti al suo America in una posizione che non lasciava dubbi riguardo a ciò che stava facendo.

<< Allontanati immediatamente da Miami! Non l’avrai maledetto Strizza-oche!!! >> ruggì furibondo Inghilterra.

Il francese si voltò, lasciando intravedere con chiarezza ciò che stava facendo…

Stava allacciando l’ultima cinghia dell’aderentissimo completino di America.

<< Miami? >> disse interrogativo Francis.

<< Si, è così che gli piace chiamarlo >>, spiegò senza imbarazzo Alfred, facendo sprofondare Arthur nell’imbarazzo.

Ma l’inglese si imbarazzò ancora di più nel vedere il completino di pelle nera indossato dall’americano, << Toglilo! Toglilo subito!! >> intimò Arthur, seppur con aria non totalmente convinta.

Tuttavia America voleva vedersi ad uno specchio, che non era presente nel camerino, così uscì seguito da Francia e Inghilterra, quest’ultimo nel vano tentativo di fermarlo.

Tutte le altre nazioni, essendo state disturbate dalle irruzioni di Arthur, erano nel frattempo uscite dai rispettivi camerini, e dunque tutte insieme si voltarono all’entrata in scena di Alfred.

<< Oddio, possiedimi! >>, si lasciò sfuggire Russia, attirando gli sguardi stupefatti di tutti, compreso America, mentre Inghilterra intimava all’americano di togliersi immediatamente quel completino osceno. Fra Alfred ed Arthur si interpose però prontamente Turchia.

<< Non posso permettertelo >>, disse serio Sadiq, guardando fisso l’inglese.

<< Oh, andiamo, non scherzare Turchia >>, lo rimproverò distrattamente Inghilterra, tentando di superarlo ma venendo immediatamente fermato dal turco.

<< Non posso permettertelo >>, ripeté Turchia, ancor più mortalmente serio di prima.

<< Turchia, che ti prende? >> domandò Grecia, per una volta lasciando trasparire la sua perplessità.

<< Non vedi? Io non posso competere… >> gli disse Turchia << …nessuno può, nemmeno Germania con il suo enorme wurstel! >>

<< Ti capisco Turchia >>, affermò comprensivo Danimarca, << Ma non possiamo sperare che America capisca >>.

<< Capire cosa? >> domandò a quel punto America.

Il ben consapevole Francia aveva però capito benissimo, e non sembrò lasciarsi sfuggire l’occasione. Sussurrando all’orecchio del turco qualcosa che ne America né tutti gli altro riuscirono a capire.

Arthur intuì dal sorriso sadico di Sadiq che la cosa non prometteva niente di buono…

 

“Il niente di buono” si rivelò più tardi, in un ryokan, dove Inghilterra ed America stavano dormendo placidamente nel loro letto, con Francia di guardia alla loro porta.

Inghilterra sentì dei passi avvicinarsi, e il cuore battergli in gola…che fosse un ladro? Sentì il frusciare di una veste che cadeva a terra. Questo non tornava: i ladri non si spogliavano! L’inglese prese coraggio ed accese la luce.

C’era Sadiq…nudo…che stava per entrare nel loro letto!

Arthur lo cacciò via a colpi di pantofole: << VATTENE VIAAA! FRANCIA, MA CHE DIAVOLO STAI COMBINANDO?! >>

<< Sto rimettendo in sesto la mia economia >>, sorrise Francia, con noncuranza, << allora, per 15 minuti, con America naturalmente,sono 50 euro, per 30 sono 100, ma giusto perché sei tu facciamo 90 >>, disse a Spagna, che era il primo di una lunga fila di nazioni, tutte in coda per un unico scopo.

Inghilterra, infuriatissimo, buttò di peso Turchia fuori dalla stanza; il turco, prima di vedersi sbattere la porta in faccia, fece in tempo a dire ad America: << Chiamamiiii! >>.

Arthur guardò malissimo America, << Basta, andiamocene, sono stufo di questo posto! >>, sbottò, spingendolo giù dal letto.

 

Grecia, splendida mattinata che illuminava magistralmente antichi reperti…

<< Questo è il Partenone >> stava spiegando Grecia con aria assonnata, << Sarebbe molto più bello se avesse ancora i suoi fregi…non è vero Francia?! >> aggiunse, con aria diventata minacciosa.

<< Cosa vuoi da me? È Inghilterra che ce li ha >>, si difese il francese.

<< Non mettermi in mezzo! >> ribatté caustico Inghilterra, scatenando una di quelle solite ed inutili discussioni.

<< Ho altro da dirvi >>, gli interruppe però Grecia, e miracolosamente tutti gli prestarono attenzione, << Sicuramente avrete letto le meravigliose opere di Platone, Aristotele… >>

<< Chi? >> domandò sottovoce Korea a Cina.

<< Boh, sarà un altro soprannome di Canada, aru >>, rispose distrattamente Yao.

<< …dovete sapere che i maestri erano tenuti ad insegnare ogni cosa ad i loro allievi, insomma, era un insegnamento a 360°… >> continuò a spiegare Grecia.

<< Io direi più che altro a 90° >>, ghignò Turchia.

Per non cadere sul porno decisero di passare ad un'altra nazione.

 

Turchia, madre patria della pedofilia…no, scusate…non volevamo dire questo…

Turchia aveva pensato a fondo a quella visita, doveva fare una bella impressione, anche per dimostrare che era migliore di Grecia, ma soprattutto per smentire la sua fama di pedofilo.

Le nazioni si ritrovarono in breve davanti a…rocce…rocce…e ancora rocce…

Che visita appassionante, meno male ci aveva pensato.

<< Beh? >> domandarono interrogativi alcuni paesi a caso, facciamo due nordici.

<< Questi sono i “Camini delle fate” >>, esordì fiero di se Sadiq.

<< Più che camini >>, disse però Italia, guardandosi attorno con aria interessata (le nazioni ebbero paura) << assomigliano a tanti grossi peni di Germania! >>

<< Germania, non mi avevi detto che avevi fatto da modello! >> lo prese in giro Francia.

Germania provò a non svenire, ma non ce la fece.

<< Comunque io non vedo nessuna fata >>, esordì critico Arthur, << Questa è una bufala! >>

E con aria scontenta se ne andarono tutti.

 

Egitto, terra di faraoni, di misteri, di antichi misteri…

<< Oh, guarda, Tutankhamon! >> esclamò America, indicando una piramide a caso dopo aver letto la sua guida, << Hapkans è tuo cugino? >> disse senza malizia a Grecia.

<< NON MI CHIAMO HAPKANS! È HERACLES, MALEDIZIONE, HERACLES!!! >> gridò, perdendo le staffe, Hapkan…cioè, volevamo dire, Grecia.

Fu Germania a decidere di ritirarsi quando vide Italia alternare lo sguardo fra lui ed un obelisco.

<< Siete dei maledetti pervertiti >>, fu il commento di Egitto.

 

Ci sono Koala, Canguri…tante altre morbide creature…un bel luogo di nome Australia.

L’immenso panorama, la quiete, un posto tranquillo e sereno.

<< SEALAND! PORCAMISERIA, TORNA QUI E LASCIA STARE QUEL POVERO CANGURO! >> strillava Arthur, rincorrendo un canguro che aveva nel marsupio Sealand, << America, digli qualcosa! >>

<< Mh? >> fu il suono distratto dell’americano, intento a saltellare sul dorso di un canguro.

<< Oooh, mio piccolo Koala, sei così meravigliosa, splendida, irresistibile…anzi, ti dirò di più, oggi sei più bella che mai! >> stava dicendo Australia, con aria tenera e passionale, completamente preso dal suo amore.

<< Emh, Australia >> lo richiamò Liechtenstein, << guarda che io sono qui >>

Australia, che aveva fra le braccia un vero koala, si voltò stupefatto verso la ragazza.

 

Cuba, un altro luogo incantevole. Certo, lo è se vi siete ricordati di…

<< …avete fatto il permesso? >> domandò Cuba, guardandoli tutti.

<< Emh, ma siamo con te >>, replicarono le nazioni.

<< Non importa, avete fatto il permesso? >> insisté stoico Cuba.

<< Ma, il permesso per cosa? >> dissero afflitti.

<< Per visitare l’isola >>

<< Ma sei tu l’isola!!! >>

Cuba sbuffò e scosse la testa, << E va bene, allora potete visitare questo pezzo qua >>, disse indicando un’area di circa due metri quadrati, in cui riuscivano a stare a malapena.

<< Ma non ci stiamo, non c’è modo di infrangere un po’ le regole? >> lo pregarono.

<< Mi dispiace, non è possibile >>, rispose il cubano, << E tu stupido America sta’ lontano dai miei sigari! È quello che ti meriti per avermi messo l’embargo >>.

Le nazioni, sconsolate, ormai stufe di essere strette come sardine, decisero di andare in un paese molto più accogliente.

 

America, stato della libertà, d’immense ricchezze, di sogni speranze, e bellezza, insomma, una nazione che se la tira poco.

<< Questo, miei giovani e ignoranti amici, è l’Empire State Building >>, America fece una pausa, guardando perplesso l’immenso palazzo, che appariva diverso, << Anche se non mi ricordavo che fosse rosa… >>

Intanto Polonia era attaccato ad una finestra con un pennello in mano.

<< Siccome questo rosa mi acceca passiamo agli Studios. Mi dispiace dirvi che per quanto vi sforziate di imitare i miei film non ci riuscirete mai…insomma, lo sanno tutti che io faccio i film migliori, no? >> si mise a ridere Alfred. Nessuno lo seguì, anzi, gli riservarono una delle occhiatacce più gelide della storia.

Forse nel Gran Canyon le cose sarebbero migliorate. Certo Alfred non aveva considerato che erano in estate e che nella Death Valley si raggiungevano anche i 58 gradi.

<< Guardate che meraviglia! >> esultò l’americano, non facendosi capire perché stava di nuovo mangiando.

<< Emh, America-san… >> tentò di dire Lituania.

<< Guardate i Canyon! Che magnificenza! >> continuò ignaro America.

<< America-san… >> ritentò Lituania.

<< E guardate quanto sono belli… >>

<< AMERICA-SAN! >> urlò a pieni polmoni Lituania, facendolo finalmente girare di scatto.

C’erano i Nordici e Russia che si stavano letteralmente liquefacendo per terra.

<< Fa caldo… >> si lamentò debolmente Russia, prima di svenire.

<< Ah, meno male, almeno stavolta non tocca a me >>, sospirò di sollievo Germania.

Dopo aver fatto riprendere le nazioni fredde si spostarono tutti al monte Rushmore.

America fu colto da un momento di commozione: quel monte rappresentava molto per lui. Tanti anni di storia, di guerre, non c’era modo di rovinare quel momento.

<< Guarda Germania! >> strillò Italia.

Germania neppure si voltò, non gli fece nemmeno finire la frase, svenne e basta.

<< Ma io volevo dire che erano belli quei faccioni scolpiti nella roccia… >> ci rimase male Italia, che per una volta voleva fare un commento normale.

 

Ma fu solo la frescura di un misterioso paese a far riprendere del tutto i nordici, Russia, e anche il povero Germania.

<< Aaah, America, non ci avevi detto che ci avresti portato in Alaska >>, disse, contento della sorpresa, Arthur.

<< Emh…veramente… >> si sentì una vocina sottile, che venne ignorata da tutti.

<< Veramente bello questo posto, così verde…è proprio bello questo tuo stato, America >>, si complimentarono in molti.

<< Ecco…veramente…siamo… >> la vocina di prima parve sospirare << …in Canada… >>

 

Nel frattempo…

La stanza era deserta, le sedie abbandonate alla rinfusa per la sala, non c’era un suono. Una strana donna sedeva composta su un divanetto…

<< Dove diavolo saranno quegli idioti? >>, sbuffava Pangea, estremamente irritata, << Sono in ritardo!!!! >>

 

 

 

 

1) Casa rovesciata (Polonia): è stata costruita in Polonia una casa sottosopra, in un luogo non meglio precisato.

 

2) Per la costruzione della muraglia cinese vennero utilizzate grandi quantità di materiale vivo...(schiavi per dirne una) molti di loro, morti per i troppi stenti (lavorare dodici ore al giorno sotto al sole non è il top...). Quando questo avveniva veniva usati come calcestruzzo, ovvero venivano sepolti alla base della muraglia.

 

3) In Turchia, più precisamente in Cappadocia, si possono ammirare delle meravigliose formazioni rocciose a forma di pen…no, scusate, stavo dicendo che ci sono queste rocce splendide che grazie all’azione del tempo si sono modellate fino a creare queste formazioni rocciose dalle forme slanciate e fantasiose.

 

4) Le normative cubane sono nettamente cambiate dalla rivoluzione castrista, il leader maximo infatti ha stabilito che al proprio arrivo sull'isola si possa accedere a tutte quelle aree riservate ai turisti (villaggi vacanze ecc..), per visitare nell'interno l'isola bisogna dichiarare alla polizia di stato il percorso che s'intende fare, non sono permesse variazioni(salvo modifiche che devono comunque essere riferite alla polizia). Inoltre va indicato il proprio alloggio, il numero di giorni che s'intende rimanere e tante altre cosine...

 

 

-Angolo delle risposte alla recensioni, che finalmente ha un titolo: “Angolo di due neuroni e una bottiglia di ketchup”-

 

Oz: Carissimi lettori…sono spiacente di comunicarvi…che quest’oggi, Yusaki, è passata a miglior vita…siamo contrite e amareggiate per la sua tragica fine… e proprio per questo non vi dirò come è morta…non vi dirò che è stata brutalmente costretta ad assistere alla lettura di 189 fanfiction sulla ZoroXNami, non vi dirò che le abbiamo fatto vedere centinaia di video sulla Polonia X Russia(in quest’ordine…). La perdita di Yusaki ci lascia un profondo segno, che non potremo mai cancellare…per questo vi prego di fare un minuto di silenzio

Bene… adesso continuiamo… tanto io basto e avanzo…sono io la mente di tutto…in fondo Yusaki è solo un prestanome… sono io il boss…

Adesso rispondiamo alle recensioni…

Yusaki: Carissimi Lettori, anche io ho una comunicazione, anzi, un suggerimento per voi: non fate mai arrabbiare Oz. Ah si, ed io sono viva, e non vi dirò che per far infuriare Oz basta dire la verità, ovvero che la coppia CubaxCanada è CANON, non ve lo dirò.

Oz: *notare che si mette il grassetto…giusto per ribadire i ruoli…* Yusaki…cara…sei viva…*sorrisetto malefico* porremo presto fine a questo tragico errore… *accende il video registratore dove a ripetizioni passano scene che non possono lasciare indifferente Yusaki… non vi posso dire di che si tratta…sarebbe troppo sconvolgente… non vi dirò che ci saranno immagini di  Seychelles X Russia, non vi dirò che le farò vedere a ripetizione Claude che tratta male Alois, no, non ve lo dirò… mi dispiace che EFP perda una scrittrice di tale bravura ma…quando ci va ci vole…*

Yusaki: *è svenuta per lo Shock*

Spirito-di-Yusaki: Eccomi, sono risorta da mondo degli scrittori incompetenti per poter rispondere alle recensioni, ma soprattutto per poter dire a Oz che, beh, in realtà te lo voleva dire lui ma vista la situazione sarò io a darti la notizia…Oz…io…aspetto un figlio da Cuba!è__é/

Oz: * Oz contiene il suo istinto omicida...(sfodera il suo sorriso da pitbull) (ride nervosamente-Russia indietreggia impaurito...)* l'hai voluto tu... prendetela *chiama i ghostbusters...*

Yusaki: *Riprende i sensi nel frattempo* Ma dai, scherzavo, ti pare che potrei mai fare una cosa del genere? Ti pare che potrei mai privare Canada del suo caro amatissimo adoratissimo Cuba? Non lo farei mai! BHUAHAHA…

Oz: *prende la motosega di Alfred e inizia ad inseguire Yusaki...* al prossimo capitolo carissime…ci sta che nel prossimo ci stia solo io…ma prima, risponderemo alla recensioni, quindi rimando l’omicidio…

 

Oz: Kurohime,mia caraaaaa... ti ringrazio... modestamente quella parte è una mia idea...*viene picchiata da Yusaki* Ma certo che ti regaliamo il peluche a forma di toro... Lovino chiede se vuoi anche un Antonio imbalsamato.

Yusaki: Però un Antonio imbalsamato è piuttosto ingombrante, quindi non te lo consigliamo. Siamo felici di vedere che sei sempre così entusiasta dei nostri capitoli, speriamo che anche questo ti sia piaciuto e grazie della recensione! Adesso è il turno di Felicianavargas, grazie dei complimenti, avremmo voluto finire in quel modo il capitolo ma era troppo breve per il regolamento di EFP! Che disdetta…

Oz: Una nuova recensitrice!!!! *Oz saltella*

Oz: Yusaki...questo vuol dire che...

Yusaki: si...Oz...che abbiamo una recensione in più.

Oz: noooo...che domineremo il mondoooooooo!!

Yusaki: Ma certo, proprio quello che volevo dire *la asseconda come si fa con i pazzi*. Felicianavargas grazie della recensione, è bello avere una nuova recensitrice! Ed adesso…Nephtian! Che più familiarmente chiamerò Ali-chan.

Oz: Augh. *fine dell’intervento*

Yusaki: Grazie Oz, sei davvero di grande aiuto. Comunque Ali-chan, noi non trattiamo male i nordici, solo che…solo che…beh, Oz ti illuminerà sulla questione! *Sorride e se la svigna a prendere un tè*

Oz: beh vedi...non è che non li consideriamo...diciamo che li consideriamo come le tesserine dello scarabeo...li metti in un sacchetto e li peschi a caso quando non sai a chi far dire qualcosa, è questo il segreto...ed ora c’è L_Lawliet_poppy, tranquilla L_Lawliet... non ti perdoneremo mai... ma certo che ti perdoniamo! Tanquilla Yusaki capirà sicuramente la tua situazione *palese presa di culo per Yusaki*

Yusaki: *che è tornata dal suo tè* Tranquilla L_Lawliet_poppy, capita a tutti di trascurare le fanfiction, l’importante è che non ci se ne dimentichi per 4 o 5 lunghi anni come ho faccio io. Non angustiarti, l’importante è impegnarsi e fare tante pause quando si è stanchi, in questo io sono una maestra, nel fare pause intendo. Comunque sarei curiosa circa la One-shot, emh, ma prima mi piacerebbe sapere su che pairing si basa…ci sono cose che i miei occhi non possono vedere! Lo ammetto! Sono umana!!

Oz: ricordiamo a tutte che oltre ai viaggi culturali in Olanda potete anche iscrivervi ai viaggi di stupro in Scozia,Francia,Russia e Usa...sono aperte le iscrizioni...Yusaki e Oz... all around the wourld...

Yusaki: Passiamo alla recensione di Karyon, credo che abbiamo molte cose in comune, anche io sbavo su quello psicotico di Russia-san! A proposito, scusaci col tuo vicino, non volevamo disturbare…ehy, un attimo, ma non siamo state noi a ridere! Perché mi sto scusando? Ho bisogno di una pausa…

Oz: *tira fuori il sacro bastone da spronamento* torna a lavorare maledetta scansafatiche... guarda che dico a Nbah di spedirti in un gulag sai??

Yusaki: ç__ç Sto lavorando, non vedi che rispondo ad una recensione? Non vedi?

Oz: *ignorando Yusaki* comunque Karyon che bello che anche tu ti sia unita alla dolce manica di pazzi...per quanto riguarda il tuo vicino… beh... andrà convertito...

Yusaki: Grazie della recensione!

Oz: Ed ora l’ultima, Ellina93, mamma mia quante new entry, anch’io mi adoro!

Yusaki: Si sapeva che ti adoravi. Siamo molto contente che la storia ti piaccia così tanto! Sentire che ci adori mi commuove…sigh…e, beh, se riesci a portare Spagna-kun definitivamente nel Sud Italia ti regaleremo una renna dipinta di rosa da Polonia!

Oz: e un meraviglioso autografo di Oz...

*Silenzio*

Oz: Ok, quello no. Ed ora Yusaki…tregua finita…

 

*Ed Oz riprese ad inseguire Yusaki con la motosega*

 

 

Ringraziamo vivamente tutti quelli che ci hanno seguito fino a questo penultimo capitolo, il prossimo sarà l’ultimo, ma sarà seguito da un capitolo speciale con parti “tagliate” e backstage! Recensite, ed a presto!

 

   
 
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