Sentì la sua
presa
farsi meno e la tenne fra le sua mani. Fortunatamente la donna aveva
rigettato
parte della sostanza tossica prima e riuscì a dormire un
paio d’ore senza
svegliarsi.
La
sentì improvvisamente alzarsi a sedere e si
svegliò di
soprassalto. La vide tenersi i fianchi e le diede subito il vaso che
aveva
preso per questa evenienza. Le tenne la fronte mentre la donna aveva un
conato
e per lui fu quasi piacevole. Tornò a dormire poco dopo. Si
svegliò spesso
durante la notte e Lumacorno gli fu sempre vicino, stando attento ad
ogni
movimento della donna per aiutarla. Arrivò la mattina e lei
stava dormendo
finalmente tranquilla. Sospirò e involontariamente sorrise.
Teneva ancora la
sua mano fra le sue. Guardò l’orologio e
constatò che nella mezz’ora successiva
doveva iniziare lezione. L’aveva preparata e aspettata per
tutto l’anno, ma in
quel momento perse totalmente importanza. Era solo una noiosa lezione
su come
preparare il livello più alto del distillato della morte.
Decise di rimanere
accanto alla collega. Le accarezzò la mano finché
non si svegliò. Si drizzò a
sedere a fatica e si guardò intorno spaesata. Quando lo vide
non riuscì a
decifrare la sua espressione. Era spavento o gioia? Probabilmente stava
provando entrambe le emozioni. Faceva ancora fatica a respirare e
Lumacorno le
risparmiò la fatica di parlare.
“Ricordi
qualcosa di quello che è successo ieri sera?”. La
donna spalancò gli occhi inorridita e tolse la mano dalla
sua stretta.
Lumacorno si rese conto di aver formulato male la domanda.
“No,
no” la rassicurò “Non ti preoccupare.
Non è successo
nulla tra noi”. La donna si tranquillizzò e
strinse gli occhi, come se si
sforzasse di ricordare.
“No,
mi dispiace” ansimò. Lumacorno si morse il labbro
inferiore. Gli piaceva sentire il suo respiro.
“Cosa
è successo?” chiese con sospetto.
“Te
lo spiegherò più tardi.”
Schioccò le dita e comparve
l’elfo.
“Sì,
professore? Come…” ma si fermò vedendo
la donna
“Signora…la vedo pallida.”
sussurrò preoccupato “Vuole che le prepari
qualcosa?
Le porto la colazione?” implorò la creatura. Era
evidente dal tono che voleva
rendersi utile.
“Sì”
disse l’uomo fermando l’elfo “Portale la
colazione. E
abbondante.”
“Certo,
signore. Grazie, signore.” rispose l’elfo al
massimo
della gioia, inchinandosi più volte.
“Lumacorno…te
ne sono grata, ma non riuscirei a toccare cibo
adesso”
Il
collega le prese la mano e fu felice nel vedere che la
professoressa non la ritirava.
“Devi
mangiare. Non puoi non farlo dopo aver passato una
notte del genere. Devi rimetterti in forze.”
Lei
sospirò e annuì. Lo sapeva anche lei, era inutile
opporsi. L’elfo tornò con un vassoio traboccante
di leccornie. Minerva si
abbandonò sui cuscini con fare rassegnato e Lumacorno rise
divertito.
Mi
vuole uccidere con tutto quel cibo?
L’elfo
le sistemò le coperte e le appoggiò il vassoio
sulle
ginocchia.
“Posso
portarle qualcos’altro, signora? Vuole…”
“Stai
scherzando?” lo interruppe la donna. L’elfo si
ritirò
terrorizzato.
“Mi
perdoni, la prego!” urlò disperato “Non
volevo
offenderla!”. La donna restò ferma per la
sorpresa. Non era sua intenzione
spaventarlo a quel modo. Lumacorno lo prese per la collotta e lo rimise
in
piedi.
“Ritorna
in cucina, la professoressa stava scherzando”.
L’elfo si asciugò le lacrime e annuì
pieno di gratitudine.
“Grazie,
signore” e con uno schiocco di dita sparì. Si
girò
verso la donna e le sorrise. Lei spostò lo sguardo
imbarazzata e iniziò a
cambiare posizione ad ogni alimento disposto con cura sul vassoio. La
vide
ridacchiare, mente sfiorava con le dita sottili la tazza di the.
“Perché
ridi?” le chiese curioso.
“Mi
ricordo qualcosa di iera sera”
“Davvero?”
esclamò lui sollevato
“Qualcosa
di imbarazzante e…divertente”
“Divertente?”
chiese lui tra il curioso e il preoccupato.
“Sì”
rispose piano, poi lo guardò negli occhi. Aveva uno
sguardo malizioso, come se fosse tornata bambina e stesse per rivelare
un
segreto.
“Indovina
il mio frutto preferito” chiese tutto d’un tratto.
Lumacorno rimase spiazzato.
“Be..non
saprei…la fragola?” tentò.
“No”
rispose lei sempre con sguardo malizioso “Il
mirtillo”
Mamma
mia! Volevo descrivere un piccolo momento di intimità
tra i due professori, senza nessuno che rischia di morire o non so che
altro.
Come al solito ringrazio chiunque recensisca (pleeeeeeease) e anche
solo chi
legge. Ci sono anche persone che mi scrivono qualcosa (vi adoro)
Marik1989:
Oh, che bello che bello!! Allora
sono riuscita nel mio intento! Mi fa
piacere (ma davvero tanto) che ti piaccia questa serie!
E
chi mette tra le seguite
Ambrastasia
Drachina
Elisa_88
lady cat
PinkMoonlightPrincess