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Autore: Mirwen    01/10/2010    2 recensioni
“E fu guardando quel fagottino dai capelli scuri avvolto in una coperta che mi resi conto di aver perso tutto…”
La guerra infuria i giovani Malandrini appena finita Hogwarts si trovano in quell'inferno. L'Ordine della Fenice, le speranze, gli amori, la fine dell'adolescenza.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le lacrime della Fenice'
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phoenix6

Phoenixs flames

 

 

 

“E fu guardando quel fagottino dai capelli scuri avvolto in una coperta che mi resi conto di aver perso tutto…”

Enif Aurora Icecrow.

 

 

Capitolo 9: Un buon gelato.  

 

"Sai Alice mi ha confidato che Frank ha scelto voi due come usher per essere sicuro che non gli tiraste qualche scherzo..." disse Enif mentre stava armeggiando con una pentola. Da quando era andata ad abitare da Sirius, un paio di mesi prima, usava i pasti per imparare a cucinare si era infatti resa conto che cucinare l'aiutava a stendere  i nervi.

"Si comunque lo scherzo che i cugini di Frank hanno fatto non era all'altezza in effetti..." disse Sirius guardando le spalle della sua ragazza. La trovava ipnotica quando cucinava: la mano che reggeva la bacchetta si muoveva ritmicamente comandando il coltello che poco più in là stava tritando delle carote, l'altra mano reggeva un grosso libro di cucina da cui gli occhi di Enif non si staccavano da un paio di minuti, i capelli erano scomposti sulle spalle e illuminati dal sole che entrava dalla finestra. Per Sirius era bellissima, peccato per quella piccola nota dolente…

"Enif il coltello sta cercando di tritare il tavolo dopo aver ridotto ad una carneficina quella povera carota.."

La ragazza mollò di colpo il libro.

"No, di nuovo..." piagnucolò la ragazza andando a controllare la condizione delle carote, vide con la coda dell'occhio un filo di fumo uscire dal forno.

Lanciò un urlo constatando che il pollo che aveva infornato assomigliava di più a dei tizzoni del camino che a qualcosa di commestibile.

"Sono un disastro..."

"Su non dire così... Metti su dell'acqua e abbiamo del sugo avanzato da ieri..."

“È domenica Sirius, volevo preparare qualcosa di buono ai ragazzi non rifilargli degli avanzi..."

"Allora è meglio se vado a prendere qualcosa di pronto alla rosticciera giù in città..."

Enif gli lanciò una occhiata mortificata

"Cucino così male?" chiese dispiaciuta.

"Ma no! Devi solo far pratica, il problema è che adesso non c'è tempo di andare a prendere un altro pollo e ricominciare da capo..."

"Scusa se ti faccio mangiare schifezze, come casalinga faccio schifo..."

"Non mi fai morire di fame il chè già tanto... dai Eny, fammi un sorriso..." disse mettendole le mani sulle spalle. Lei sorrise appena.

"Scusami... Mi sa che quando ci sposeremo dovremo trovare un elfo domestico..." Enif non notò il brivido che percorse Sirius alla parola sposeremo.

"Beh intanto come Icecrow potresti usare Dix..."

"Dix! Come ho fatto a non pensarci! Non serve che vai in rosticceria..." disse Enif sorridendo.

"DIX!" chiamò la ragazza. L'elfa si materializzò con un sonoro Crack esibendosi in un profondo inchino.

"La signorina ha chiamato?"

"Dix mi serve aiuto. Puoi aiutarmi?"

"Cosa serve alla signorina?"

"Aiuto per un pranzo per 9 persone..."

"Quante portate vuole signorina?" chiese Dix felice di rendersi utile.

Enif guardò Sirius.

"Due possono bastare, no?" Sirius annuì

"Sì e magari ci facciamo un gelato da Florian questo pomeriggio..." propose.

Enif annuì sorridendo. "Dix se ti serve una mano..."

"La padroncina non deve preoccuparsi. Dix sa come fare"

 

▀■▪■▀

 

"Ciao... Grazie per essermi venuto a prendere... Entra un'attimo..." Dorcas sorrideva allegramente. "Stavamo ascoltando la partita delle Vespe di Wilbourne..." disse additando la sciarpa gialla e nera che portava in quel momento.

Remus sorrise.

"Non sapevo tifassi per le Vespe..." disse seguendo Dorcas in salotto, dove era riunita la famiglia al completo. Così, mentre la ragazza lo lasciava ad aspettarla, Remus scoprì che Dorcas aveva quattro fratelli due avevano finito Hogwarts prima di loro, uno era a Hogwarts in quel momento e il più piccolo aveva sei anni, e tutti, nessuno escluso, tifavano per le Vespe.

“Perché non ti siedi a bere una tazza di the?” chiese la signora Maedowes indicandogli una sedia libera, Remus fu certo di venir squadrato dai fratelli più grandi ma cercò di non darci peso, in fondo era solo un amico di Dorcas, no?

“Grazie signora…” disse sedendosi, vagamente a disagio. Mentre la donna spariva in quella che Remus immaginava essere la cucina, il più grande dei fratelli gli si sedette affianco.

“Allora da quanto esci con Dorcas?” chiese a bruciapelo. Remus fu certo di vedere il padre lanciargli un’occhiata nonostante sembrasse concentrato sulla partita.

“Dorcas ed io non usciamo insieme…” disse più o meno sicuro, infondo non erano mai usciti assieme, avevano ballato durante il matrimonio di Frank e ora si era offerto di accompagnarla a casa di Sirius. Anche se doveva ammettere che più continuava a pensarci più cominciava a pensare che forse c’era davvero qualcosa fra lui e Dorcas.

“A quindi siete solo amici?” chiese ancora.

“Esattamente…”

“E dove vi siete conosciuti?” chiese ancora maggiore, Remus era certo di averlo visto lanciare uno sguardo all’altro fratello prima di continuare.

“Noi ci siamo conosciuti…” maledizione si disse, non aveva idea se Dorcas avesse detto loro di cosa faceva per Silente, ma ci pensò un fallo a sfavore delle Vespe a salvarlo da quella situazione spinosa.

…il naso di Bagman sanguina copiosamente, lo stanno portando fuori dal campo…” stava dicendo lo speaker alla radio “sembra che nonostante siano passati tre secoli ci sia ancora un forte astio verso le Vespe da parte delle Arrows…

“Maledizione non ci voleva questa, Ludo è il nostro battitore migliore, Ross non centrerebbe con un bolide neanche la suocera…” esclamò uno dei fratelli.

“Maledette Arrows gli si dovrebbe lanciare un altro alveare!” sbottò il più piccolo.

La salvezza di Remus durò poco perché fu il padre, infastidito dal fallo ricevuto dalla sua squadra del cuore a rivolgersi a lui.

“Allora sono curioso, dove vi siete conosciuti tu e mia figlia?”

“A Hogwarts, Remus era il prefetto di Grifondoro… uno dei migliori amici di James Potter, il miglior capitano che ha avuto il Grifondoro da anni… l’ho conosciuto ad un allenamento congiunto, era sugli spalti a dare una mano…” disse Dorcas togliendo dagli impicci Remus.

“Ti piace il Quidditch?” chiese il più piccolo.

“Sì, molto, ma come giocatore non sono granchè…” rispose Remus sentendo lo sguardo poco convinto dei fratelli più grandi su di sé.

“E qual è la tua squadra preferita?” chiese ancora il bambino.

“Ok, interrogatorio finito… io e Remus dobbiamo andare o arriveremo tardi…” disse Dorcas facendo alzare Remus.

“Ma il the…”

“Sarà per la prossima volta… fatemi sapere il risultato della partita… A stasera!” salutò la ragazza trascinando Remus fuori.

“Uff… scusali sono un po’ protettivi, sono l’unica ragazza in famiglia…” ridacchiò Dorcas mentre cercavano un posto da cui smaterializzarsi.

“Mi hai salvato… immagino che qualsiasi squadra avessi risposto non sarebbe andata bene…”

“Infatti… poi, ma davvero ti piace il quidditch?”

“Sì, ma non lo seguo molto onestamente… e sempre onestamente non saprei quale squadre tifare… tiferei i Falcons… ma semplicemente perché li tifava mio padre…”

“Non andava sul leggero tuo padre…” ridacchiò Dorcas… “ “Vinceremo, ma se non vinciamo…”” cominciò citando il motto dei Falcons.

“ “…spacchiamo almeno un po’ di teste!”” concluse Remus ridendo. “Almeno hanno abbassato un po’ i toni da quando i Broadmoor si sono ritirati…” Dorcas sorrise.

 

▀■▪■▀

 

“Ma alla fine hai sentito Samuel?” chiese James a Frank, erano seduti a tavola da un po’ e Dix stava servendo loro il secondo.

“Sì… l’ho mandato bellamente a quel paese…”

“Che scusa ha inventato?”

“Non ha inventato scuse… Frank non gliel’ha permesso…” disse Alice

“Che gli era successo? Perché non è venuto?” chiese Lily curiosa.

“Vi ricordate che non è venuto all’addio al celibato?”

“Sì… si è perso Peter vestito da subrette…” rise James al ricordo. Peter arrossì vistosamente.

“Preciso che era per scherzo…” balbettò il ragazzo.

“Cos’è questa storia?” chiese Dorcas trattenendo una risata.

“Abbiamo fatto apparire una torta gigante dicendo a Frank che dentro c’era una sorpresa d’addio al celibato… lui ha cominciato a protestare perché pensava avessimo ingaggiato qualche spogliarellista…” disse Sirius tranquillo.

“C’è da precisare che Sirius in effetti aveva già trovato delle spogliarelliste ma poi ha pensato che al posto di un matrimonio ci sarebbero stati 3 funerali e quindi abbiamo cambiato idea…” disse James, Sirius lo guardò male mentre riceveva un pizzicotto neanche tanto leggero da Enif.

“Non era una buona idea perché gli unici che si sarebbero divertiti erano Remus e Peter, noi tre siamo uomini fedeli…” disse Sirius serio.

“Sarai anche fedele come un cane, ma voglio le spogliarelliste ad almeno 3 miglia da te o giuro che ti affatturo…” disse Enif serissima.

“Non pensavo fossi così gelosa…” rise Dorcas “allora è meglio che non lo sai che al quinto anno Sirius ci provò anche con me…” disse ridendo.

“Dorcas fuori da casa nostra…” rise Enif.

“Dicevamo di Samuel… perché ho duvuto farti io da testimone di ripiego?”

“Si, giusto… allora il suo impegno improvviso era una festa con la squadra… sono andati ad alcool e donne…”

“Se non sbaglio Samuel gioca nei Tornados come riserva, giusto?” disse Dorcas sovrappensiero.

“Esatto… hanno vinto la scorsa partita o qualcosa di simile… e sono andati a festeggiare… Samuel ha bevuto così tanto da dimenticarsi del matrimonio del suo, oramai ex, migliore amico…”

Alice sbuffò “Non ho mai visto Frank così arrabbiato…”

“E ti credo…” commentò James poi guardò Sirius “tu fammi uno scherzo simile al mio di matrimonio e puoi sparire dalla faccia della terra…”

“Perché tutti pensano di dovermi convincere minacciandomi di morte?” tutti risero.

 

▀■▪■▀

 

“Mhmm…”

“Allora ti decidi Alice?” chiese impaziente Frank, Alice osservava i gusti dei gelati di Florian da quasi dieci minuti.

“Non lo so… vorrei provare qualcosa di nuovo ma non so decidermi…”

Frank alzò gli occhi al cielo, quando ci si metteva sua moglie era una golosa di prima categoria, il problema era che era una golosa indecisa. Uscì, osservando gli amici…

“Se volete fate due passi, vi raggiungiamo, non si è ancora decisa…”

“Beh vedila così Frank il giorno in cui avrà voglia di una cosa sola dovrai preoccuparti…” scherzò James.

“Spero non avvenga tanto presto, sono troppo giovane per diventare padre…”  disse ridendo Frank.

“Sicuro che possiamo andare? Allora andiamo verso il Serraglio Stregato…”

“Va bene, vi raggiungiamo là…”

I sette ragazzi s’incamminarono verso il serraglio mentre Frank rientrava nella gelateria.

“Mi sento un po’ il settimo incomodo…” ridacchiò Peter.

“A questo potremmo rimediare cercandoti una ragazza… dunque qualcuna di quelle che conosciamo è libera?” chiese Sirius.

“No, grazie Sirius, ricordo l’ultimo appuntamento che mi hai organizzato… è stato un disastro…”

“Ma non per colpa mia, sei tu che l’hai palpata come un polipo…”

“Veramente sono inciampato e le sono caduto addosso… non era mia intenzione palparla…”

“Sirius è solito prepararvi appuntamenti al buio?” chiese Dorcas sorpresa.

“Ora capisci perché ti ha invitato a pranzo…” disse Remus ridacchiando.

“Ahhh ho capito sono la preda della giornata…” disse facendo finta di ricevere un’illuminazione. Risero tutti assieme.

Peter aveva ancora il sorriso sulle labbra quando le urla lo raggiunsero facendolo sobbalzare. I ragazzi si voltarono verso la direzione dalla quale erano venuti, alcune persone stavano correndo nella loro direzione, videro perfino qualcuno rifugiarsi nella Gringott.

“Che succede?” chiese Sirius bloccando una persona.

“Sono apparsi i Mangiamorte, davanti alla gelateria.”

“Frank e Alice…” sussurrò James. “Sirius resta con gli altri…” disse prima di correre controcorrente rispetto la folla che scappava.

“James aspettami!” Sirius non ebbe nemmeno il tempo di fermare Lily che lei era già sparita fra la gente.

“Restiamo uniti…” ringhiò agli altri. Vide Enif tremare.

Un crack alle loro spalle seguito da alcune maledizioni lanciate in varie direzione disse loro che altri Mangiamorte stavano accorrendo all’attacco. Sirius prese per mano Enif.

“Di qua!” disse facendo strada agli amici. Sirius si fece spazio tra la gente che non sapeva da che parte scappare, alcuni si smaterializzavano, altri si rifugiavano nei negozi, o almeno tentavano di entrare prima che i proprietari si barricassero dentro. La strada si andava svuotando quando Sirius trascinò gli amici nel vicolo accanto la Gringott, li spinse dietro al negozio che stava lì affianco, se non sbagliava era la stessa gioielleria dove James aveva comprato l’anello di fidanzamento per Lily, si chiese se stessero bene.

Remus e Dorcas si misero ai lati dell’edificio schiacciandosi sui muri, controllando di non essere seguiti, le bacchette strette in pugno. Peter si guardava attorno nervoso.

Enif si era appoggiata al muro, teneva in mano la bacchetta ma le mani le tremavano così tanto che la lasciò cadere a terra. Sirius la raccolse, abbracciando la ragazza.

“Va tutto bene, ti prometto che non succederà niente…”

“Io…io…”balbettò lei… Sirius sentiva il cuore accelerato della ragazza… era in tachicardia, in quello stato non poteva di certo combattere. Guardò Peter alle sue spalle, era atterrito ma adesso che aveva ripreso fiato teneva sicuro la bacchetta.

“Peter resta con Enif…”

“Sirius…” supplicò Enif, Sirius si voltò verso di lei pronto a dirle che voleva andare a cercare James quando lei parlò di nuovo “trova Lily… per lei è pericoloso…” Sirius sorrise anche in quel momento, nonostante la paura riusciva a preoccuparsi per Lily.

“Volevo andare a cercarla… tu ce la fai a proteggerti?”

“Sì… e poi ci sarà Peter con me, no?” disse appena con un sorriso accennato.

“Non muovetevi di qui…” guardò poi Remus.

“Andiamo?” chiese Remus, Sirius annuì.

“Dovrebbero essere andati verso la gelateria…” disse Dorcas.

 

▀■▪■▀

 

 James e Lily avevano raggiunto la gelateria prima che la strada si svuotasse, erano corsi all’interno raggiungendo Alice e Frank che affiancati alle porte osservavano la scena. Florian si era avvicinato a loro.

“Pensate di fare qualcosa?” chiese serio.

“Siamo Auror…” rispose Frank, mentre Alice e James annuirono.

Restarono un momento in silenzio mentre i Mangiamorte sulla strada, rimasti soli, cominciarono a sparare incantesimi da ogni parte, distruggendo finestre tanto per divertirsi.

Lily si abbassò mentre la vetrina andava in frantumi, osservò James, il ragazzo digrignò i denti.

Poi il trambusto nella strada cessò. James sbirciò fuori.

“C’è il pezzo grosso in persona…” sussurrò acquattandosi accanto alla porta, attento a non farsi vedere.

Davanti alla vetrina divelta passò Lord Voldemort, il pallore del suo volto era spettrale nella luce della sera. Il mantello nero frusciava a terra. Al suo fianco c’era un Mangiamorte, nonostante la maschera tutti potevano notare fosse una donna, qualcosa disse a Lily che poteva essere la cugina di Sirius, infatti era la stessa donna dell’attacco all’Hogwarts Express.

“Qualsiasi cosa sia venuto a fare qui, dobbiamo fermarlo…”

“Ma gli altri Mangiamorte? Non ci hai pensato James…”

“Sono certo che non farà intervenire i suoi se lo sfidiamo a duello… siamo già sopravvissuti una volta tutti e quattro o sbaglio?”

“James ha ragione e poi sono certo che gli altri stanno arrivando… tu quanti Mangiamorte conti?”

“A parte Voldemort e la tipa… ne conto 5 e tu?”

“Anche… fattibile…”

“Lily tu…”

“Non sognarti nemmeno che resto qui… ti ricordo che c’ero anche io quando ci ha lanciato l’ardimonio addosso… quando ha distrutto tutto il lavoro di una vita… non glielo posso mica perdonare…”

I quattro si guardarono annuendo, Florian li guardò sconcertato, così giovani e così pazzi si disse.

James si alzò in piedi, uscendo.

“VOLDEMORT!” chiamò ottenendo l’attenzione dei Mangiamorte e del Signore Oscuro.

“Ma guarda sei sfuggito all’ardimonio… complimenti…”

“Ti sfido a duello…”

“Ma non mi sembri molto sano di mente ragazzo…”

“Da che pulpito…” commentò Lily uscendo allo scoperto.

“Ti sfido anche io…”

 “Anche io…” dissero in coro Alice e Frank. Voldemort li guardò,un sorriso si disegnò sul suo volto serpentesco.

“Va bene, siete sopravvissuti le scorse volte ma oggi non c’è Silente e non mi piace lasciare le cose a metà… che nessuno intervenga… andate ad accogliere l’Ordine della Fenice sono certo che verranno ad aiutare i loro amici… e tu Bella, sai cosa fare…” disse rivolto alla donna al suo fianco. Solo in quel momento James si rese conto che Bellatrix teneva qualcosa in mano, forse era una coppa, non riusciva a capire dato che l’oggetto era avvolto da un drappo nero.

 

▀■▪■▀

 

Sirius, Remus e Dorcas si portarono all’imboccatura del vicolo.

“Ma guarda cosa abbiamo qui…” disse la voce di un Mangiamorte, per un attimo temettero di essere stati scoperti ma poi notarono che l’uomo assieme a due suoi compari ce l’aveva con una giovane donna, l’avevano disarmata.

“Una figlia di babbani dai vestiti…”

“Non osare avvicinarti…” gridò la donna.

“Sennò che ci fai senza bacchetta…” Sirius pensò che quella voce l’aveva già sentita, non ci mise molto a realizzare che quello era il marito di Bellatrix.

“Lucius perché non mostri a questa giovane mezzosangue di cosa siamo capaci…” disse un altro, se c’erano Rodolphus e Lucius il terzo non poteva essere che Rabastan.

“Crucio…” sussurrò Lucius mentre la donna si piegava a terra scossa da fremiti.

“Expelliarmus!”

“Stupeficium!”

“Impedimenta!” gli incantesimi dei tre ragazzi esplosero all’unisono. La bacchetta di Lucius venne scagliata lontano dall’incantesimo di Dorcas mentre Rodolphus schivava per un soffio lo schiantesimo di Remus, Rabastan invece venne colpito in pieno dall’incantesimo d’ostacolo di Sirius.

“Come ci si sente a non potersi muovere, eh Rabastan?” gridò Sirius da dietro l’angolo.

“Fatti vedere Sirius, combatti da uomo!” lo istigò Rodolphus liberando il fratello dall’incantesimo mentre Lucius andava a recuperare la bacchetta.

“Non perdere la calma…”

“Sono calmo, Remus…”mormorò in risposta il moro.

“Si certo ho visto…”

“Piantatela non mi sembra il momento…” sibilò Dorcas.

Sirius sbuffò.

“Copritemi le spalle…” disse prima di uscire allo scoperto. Remus alzò gli occhi al cielo, uscendo a sua volta seguito da Dorcas, puntavano le bacchette sui tre Mangiamorte, così facendo si avvicinarono alla donna.

I tre li fissavano, Sirius riusciva a percepire il ghigno di Rabastan sotto la maschera.

Dorcas diede la mano alla donna, che dopo essersi alzata scappò via verso il negozio di Ollivander.

“Come sta la tua ragazza, Sirius? Ancora intenzionata ad aiutare i babbani…” lo provocò Rabastan

“Non ascoltarlo…” lo ammonì Remus a bassavoce

“Lo so…” sussurrò Sirius

“Sai, se il tuo amico non fosse arrivato credo proprio che l’avrei torturata ancora un po’…”  continuò Rabastan, nemmeno notando le parole sussurrate tra i due.

“Non…”

“Ascoltarlo… lo so, Rem…”

“Penso proprio che avrei potuto anche divertirmi un po’ con lei, una così bella purosangue è sprecata con un traditore…”

“…”

“Non una parola Remus…”

“Non volevo dire niente, Sirius…”

“Già… avrei proprio voluto sentirla gridare mentre la stupravo, la tua puttanella…”

Tre schiantesimi colpirono Rabastan all’unisono, mentre Lucius e Rodolphus schivavano abilmente.

“Idiota… si perde sempre in chiacchiere…” sbuffò il maggiore dei Lastrange. “Ma ora sono finiti i giochi…”

 

▀■▪■▀

 

 James e Frank si lanciarono di lato mentre Voldemort lanciava addosso a loro quello che senza dubbio non era un incantesimo rallegrante nonostante avesse lo stesso colore.

Lily lanciò una fattura, ma questa sembrò rimbalzare sul Signore Oscuro e per poco non colpì di riflesso Alice.

“Non male per dei ragazzini…” sorrise Voldemort.

Poco più in là sentivano il combattimento che doveva essere scoppiato all’ingresso di Diagon Alley, James era quasi sicuro di aver sentito la voce di Moody, ma non aveva tempo per controllare perché Voldemort lanciò un’altra offensiva questa volta rivolta a Lily la ragazza si abbassò velocemente.

“Non osare colpirla!” gridò James lanciando una serie di maledizioni non verbali a Voldemort che per nulla sorpreso continuò a parare come se nulla fosse.

Frank approfittò per lanciare anche lui un’offensiva mentre Alice tentava di distrarre Voldemort. Lily era senza fiato, era assurdo, per quanto fosse potente era un mago solo, come potevano gli incantesimi rimbalzargli addosso come se nulla fosse? Seppur fosse stato un mago quello che vedevano in quel momento era tutto fuorché umano, nessun essere umano avrebbe potuto continuare a combattere in quella  maniera senza un attimo di cedimento.

Ma proprio quando cominciavano a pensare che forse la loro lotta era inutile James si accorse che la difensiva di Voldemort aveva una falla.

“Diffindo!” un semplice incantesimo di taglio, voleva semplicemente vedere se aveva ragione.

L’incantesimo passò la barriera attorno a Voldemort lasciandogli un profondo taglio sulla guancia, James sorrise mentre Voldemort ringhiava indignato.

“Come hai osato, ragazzino…” gli occhi di Voldemort si assotigliarono fissando James.

“Sottovaluti gli incantesimi semplici…” disse James strafottente.

“Qual è il tuo nome ragazzo?”

“Credi che venga a dirlo a te, non sono così scemo…”

Ci fu un attimo di silenzio, i quattro stavano preparandosi a dover affrontare un attacco più incisivo da parte di Voldemort, quando quella che oramai identificavano come Bellatrix arrivò correndo.

“Mio Signore! Mio Signore! Silente e i suoi hanno attaccato Rodolphus e gli altri mentre sembra che Moody abbia sconfitto quelli all’ingresso…”

“Vogliono circondarmi… astuto Silente… immagino voi quattro doveste solo farmi perdere tempo…”

“Signore, sarebbe meglio che lei…”

“Ho capito Bella… basta che quella cosa sia al sicuro... andiamo…” Voltò le spalle ai quattro ragazzi, James lo fissò furibondo.

“Credi di potertene andare via così vigliacco?!”

“Prendilo come un regalo, ragazzo… vi do  la possibilità di sfidarmi un’altra volta, un occasione che non lascio a molti…”

Detto questo si smaterializzerò assieme a Bellatrix.

 

▀■▪■▀

 

Alastor Moody schiantò l’ultimo Mangiamorte, osservando gli Auror al suo fianco.

“Muoversi! Da quello che ha detto Fortebraccio quando ci ha chiamati, Voldemort in persona sta attaccando un gruppo di maghi davanti alla gelateria… dobbiamo andare a tirare fuori dai guai quei disgraziati incoscienti!”

“Alastor…” Gideon Prewett, si avvicinò a lui “sai se arriva anche Silente?” disse a bassa voce lanciando un’occhiata agli altri Auror a cui di certo avrebbe dato fastidio l’intervento di Silente.

“Dovrebbe arrivare dall’altra parte così da circondarlo… forse è la volta buona che lo prendiamo quel dannato!”

Moody non finì di parlare che i corpi esanimi dei Mangiamorte scomparvero.

“No! È scappato di nuovo!”  ringhiò l’Auror “andiamo a controllare!”

Gli Auror arrivarono davanti alla gelateria di Florian nel momento in cui vi arrivava anche Silente accompagnato da Sirius, Remus, Dorcas. James Potter sorrise nella loro direzione sedendosi a terra esausto.

“Mica male il caro Voldemort…” disse asciugandosi la fronte imperlata di sudore.

“Dovevo immaginarlo che solo voi foste tanto pazzi da affrontarlo da soli…” commentò Moody guardando Frank abbracciare Alice, mentre Lily si sedeva a terra affianco a James.

“Ci è scappato Albus…” disse poi in direzione del vecchio amico.

“Continuando a scappare farà un passo falso, Alastor e sarà allora che potremo agire…”

“Ed intanto conquisterà il mondo magico, Albus.”

“Porta pazienza Alastor… la guerra finirà…”

“Spero tu abbia ragione, comincio a non sopportare più l’aria che tira da queste parti… sto cominciando ad essere vecchio per queste cose…” sbuffò il mago.

“Lei vecchio ma figuriamoci!” scherzò James, mentre Moody lo fissava arcigno.

“Un po’ di rispetto per i tuoi superiori, Potter.”

 

▀■▪■▀

 

Sirius entrò nel vicolo in cui aveva lasciato Enif e Peter quando si trovò una bacchetta puntata in mezzo alla fronte.

“Peter sono io…”

“Scusa…” balbettò il ragazzo abbassando la bacchetta. “Ma eravamo in stato di allarme…”

“È successo qualcosa?” chiese preoccupato guardando oltre la spalla di Peter.

“Ha cominciato a tremare non riusciva nemmeno a tenere la bacchetta in mano…” disse Peter un po’ mortificato, non era nemmeno riuscito a rimettere Enif in piedi.

“Enif…”

“Scusa sono scema… io… non chiedermi di combattere…” Sirius si inginocchiò davanti a lei appoggiando la testa sulla sua fronte.

“Non te lo chiederò se non vuoi…”

“Ma io voglio aiutare…” disse appena, mortificata, si sentiva inutile, aveva scelto di aiutare Silente ma ora si trovava incapace di combattere, perché pochi minuti prima lo sapeva bene non sarebbe stata capace nemmeno di lanciare un wingardium leviosa.

“Ci sono tanti modi in cui puoi aiutare… andiamo… Silente ci aspetta… Lily, James, Alice e Frank hanno tenuto da soli testa a Voldemort… quando gli ho lasciati Moody gli stava facendo una lavata di capo non indifferente…” sorrise Sirius cercando di tirarla su di morale.

Enif si alzò ancora incerta, appoggiandosi a Sirius. Peter li guardò allontanarsi, sospirò seguendoli in silenzio.

 

.


E mentre l'università comincia vi lascio questo piccolo regalo sperando che vi dia un buon venerdì... vabbeh che i temi non sono molto allegri. Per quanto riguarda Voldemort se nessuno non è mai sopravissuto più di una volta non credo fosse solamente per l'aiuto dei Mangiamorte e quindi ho cercato di renderlo un po' soprannaturale, infondo siamo all'apice della sua potenza: schiere di servi, degli Horcrux da nascondere, un mondo da conquistare...

volimte 
Sono felice che il matrimonio di Frank e Alice ti sia piaciuto e spero che questo capitolo non abbia deluso le tue aspettative, ti dirò che tecnicamente per pubblicare questo capitolo avrei dovuto finire di scrivere il dodicesimo ovvero le nozze di Lily e James ma i Malandrini hanno fatto alcuni pasticci con i preparativi e da uno i capitoli sul matrimonio sono diventati due quindi lo vedrete al tredicesimo.

Non disperarti c'è un po' di James Potter in ognuno di noi e sopratuttto su questi schermi XD

Alla prossima
  Alohomora  
Visto ti ho fatto vedere anche il matrimonio di Alice e Frank e come dicevo a volimte pazientate fino al tredicesimo e li avrete... penso che forse dato che sono in vena il prossimo aggiornamento forse sarà in settimana, sai James non vede l'ora di sposarsi così Lily non scappa più XD
Chi terrorizzato all'idea di sposarsi? Nessuno penso, vero Sirius?
Tra Dorcas e Remus come vedi le cose stanno cominciando a muoversi, il bacio lo vedremo su questi schermi prossimamente ^^
Come vedi Samuel è solo uno stupido, non so quale notizia avrebbe preso bene Frank ma se era morto Samuel era scusato invece niente XD
Aspetto con ansia il tuo parere, a presto. 
  Julia Weasley 
Malocchio non ha voluto dirmi che problemi ha con Bernard Paciock, probabilmente qualcosa ai tempi di Hogwarts, ma sai com'è quel vecchio orso non parla neanche sotto tortura mi ha detto solo "Non azzadarti a farmi sedere vicino a Bernard!" Mah chissà XD
Ehehehe chissà forse nei prossimi capitoli Remus si darà una mossa...
Augusta è Augusta e purtroppo per quanto un matrimonio sia splendido lì fuori c'è una guerra e ormai stiamo arrivando all'estate del 1979 e sarà il momento che tutti temiamo, e spero che tu lo ritenga all'altezza. 
   
 
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