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Autore: LallaYeah    06/10/2010    3 recensioni
«Ciao» disse lui con un fil di voce, come se non volesse far rumore, come se non volesse che qualcuno li scoprisse soli lì dentro. Era spiazzato, sì, anche se non lo voleva far vedere.
Ma d'altronde neanche lei avrebbe mai immaginato che avrebbe fatto una cosa del genere. Lei, che prima di decidersi su cosa fare con un ragazzo le ci volevano settimane. Settimane in cui si tormentava, i dubbi che si moltiplicavano, le domande che non mancavano mai. Quella volta però aveva deciso di darsi una mossa, altrimenti si sarebbe fatta scappare anche lui. Quella volta se ne sarebbe fregata del fatto di “affrettare troppo i tempi”, o di scegliere il ragazzo giusto. Aveva perso troppe volte l'occasione di dare il suo primo bacio, e con lui aveva deciso che avrebbe fatto lei stessa la prima mossa.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Secret kiss








Vieni in biblioteca.



Schiacciò sul tasto “Invia” e poi rapidamente rimise il cellulare in tasca. Si appoggiò allo scaffale dei libri di filosofia, il muro alla sua destra, lo sguardo perso nel vuoto, il silenzio che riempiva la stanza, l'odore di pagine dimenticate troppo in fretta.
Non dovette aspettare molto, la sua classe era vicina.
Quando entrò, aveva un'espressione confusa sul volto e allo stesso tempo eccitata.
Non si erano mai visti lì, da soli, mentre tutti facevano lezione. Non si erano mai visti in segreto.
Di solito si trovavano nel cortile centrale, a ricreazione. Oppure a volte si incontravano di sfuggita all'uscita della scuola. E, nell'ultimo caso, avevano poco tempo per parlarsi. Un saluto, un veloce “come va?”, e, al massimo, una domanda su com'era passata la mattinata tra i banchi di scuola. Solite risposte, solite scrollate di spalle. Soliti sorrisi.
«Ciao» disse lui con un fil di voce, come se non volesse far rumore, come se non volesse che qualcuno li scoprisse soli lì dentro. Era spiazzato, sì, anche se non lo voleva far vedere.
Ma d'altronde neanche lei avrebbe mai immaginato che avrebbe fatto una cosa del genere. Lei, che prima di decidersi su cosa fare con un ragazzo le ci volevano settimane. Settimane in cui si tormentava, i dubbi che si moltiplicavano, le domande che non mancavano mai. Quella volta però aveva deciso di darsi una mossa, altrimenti si sarebbe fatta scappare anche lui. Quella volta se ne sarebbe fregata del fatto di “affrettare troppo i tempi”, o di scegliere il ragazzo giusto. Aveva perso troppe volte l'occasione di dare il suo primo bacio, e con lui aveva deciso che avrebbe fatto lei stessa la prima mossa. Indipendentemente dal fatto che lui fosse o meno un ragazzo deciso. Doveva farlo, se se lo fosse lasciata sfuggire un'altra volta, non se lo sarebbe mai perdonato.
«Ciao» esclamò lei, avvicinandosi a lui lentamente. «Cosa stavi facendo?» iniziò poi, mentre il cuore iniziava ad accelerare i battiti: il momento si stava avvicinando.
«Matematica» rispose, con una smorfia.
Lei sorrise. «Anche io.»
Al diavolo! Basta perdere tempo, si ammonì nella sua mente.
Lui ricambiò il sorriso, e per lei fu come se le avesse dato la via libera, come se le avesse detto “fai quello che devi fare, io sono qui.”
Fece l'ennesimo passo verso di lui, fino a ritrovarsi a pochi centimetri dal suo viso. Per la prima volta riuscì a vedere i suoi meravigliosi occhi azzurri da così vicino, i suoi lineamenti perfetti, la sua bocca carnosa, i suoi capelli ribelli. Pensò che non era mai stata così vicino ad un ragazzo così bello.
Ma che dici? Tu non sei mai stata così vicino ad un ragazzo.
Ci fu un minuto di silenzio, in cui i due restarono a fissarsi con la bocca chiusa.
Fu lui a fare il primo passo, e la colse del tutto impreparata. Le accarezzò un ciuffo di capelli sfuggito sulla fronte e glielo sistemò con cura dietro l'orecchio, gesto che le provocò un brivido lungo la schiena.
Rimase in silenzio, con il cuore che ormai aveva preso a martellarle nel petto, quasi volesse uscire dalla gabbia toracica. Come se stesse gridando a pieni polmoni “fatemi uscire da qui!”
«Sei bellissima» le sussurrò lui, interrompendo il circolo dei suoi pensieri.
Divenne tutta rossa. «Grazie» ebbe poi il coraggio di sillabare.
Detto questo, lui unì le sue labbra a quelle di lei con delicatezza.
Lei ebbe un leggero sussulto, ma si riprese quasi subito e ricambiò il bacio socchiudendo la bocca.
Le lingue giocavano amabilmente, i respiri divennero sempre più affannati, le mani ansiose di accarezzare pezzi di corpi mai toccati prima.
Poi improvvisamente lei si staccò e lo guardò dritto negli occhi per qualche secondo. Lui le lanciò un'occhiata interrogativa, allora lei mormorò: «Scusami, volevo solo accertarmi che non stessi sognando.»
E subito dopo si pentì di aver parlato senza averci pensato su almeno cinque volte, come faceva sempre prima di aprire bocca.
Lui rise con naturalezza. «E' tutto reale» la rassicurò dolcemente, infine la baciò per la seconda volta. E fu ancora più bello della prima.















***Note dell'Autrice
Questa ff m'è venuta in mente l'altro giorno, quando ero in biblioteca, durante l'ora di religione mentre stavo facendo i compiti.
E' stata come una visione, e mi sono detta "devo metterla per iscritto, appena riesco", così oggi ho ritagliato un po' del mio tempo libero e mi sono messa a scrivere (:
Ammetto che questa scena mi sarebbe piaciuta viverla con un ragazzo in particolare che fa il mio stesso liceo, ma lasciamo perdere x]
Modalità chiudi gli occhi e costruisciti la tua realtà *on  xDD
Okaaay, dopo questi deliri del mercoledì sera, vi lascio =D
Baciii,
Lalla
   
 
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