Nickname: Mimi18
aka gracemalfoy;
Titolo: As
fresh as the bright blue sky;
Fandom:
Harry Potter;
Personaggio/Coppia:
James Potter/Sirius Black;
Prompt: #2. Fino all’ultima sillaba del tempo
stabilito;
Rating: Verde;
Conteggio
parole: 465;
Avvertimenti: Missing Moments, Slash;
Note: I personaggi appartengono a J.K.Rowling e non scrivo per scopi lucrativi. :D
As fresh as
the bright blue sky
#2. Fino all'ultima sillaba del
tempo stabilito ~
Harry guardò Sirius dal basso della sua
posizione; l’uomo stava fissando la bruciatura nell’aratro della famiglia Black
da una decina di minuti buoni, il bicchiere di vino ancora stretto nella mano
sinistra.
«Cosa ti ha detto mio padre quando ti sei presentato sulla
soglia della sua porta?» domandò per interrompere quel silenzio pesante, cercando
di ignorare il ticchettio insistente della pendola di legno. Odiava il rumore
prodotto dagli orologi; sembrava ricordargli che non ci fosse tempo per parlare
del passato. Sembrava, quasi, volesse ricordargli che il pericolo incombeva, e
mancava poco. Pochissimo.
Tuttavia, vedendo le labbra di Sirius
incresparsi, Harry si tranquillizzò. Vide gli occhi scuri del padrino
illuminarsi, in un modo che avveniva solamente quando parlavano di James, delle
malandrinate che combinavano anni ed anni prima.
«Mi ha detto che era impossibile che
avessi tutti i miei vestiti nello zaino che mi aveva regalato lui stesso, due
anni prima,» ridacchiò roco, al ricordo di James che gli apriva la porta e non
faceva domande su come e perché, ma osservava il suo bagaglio perplesso.
Erano le undici di sera, quel giorno,
la famiglia Potter eccetto James era già a dormire; nonostante questo, Ramoso
non aveva esitato ad urlare a Gribby – l’elfo domestico – di venire a dare una
mano.
«Il signorino Sirius! Gribby è
estremamente contento di vederti, signore!»
Gli aveva afferrato il bagaglio, mentre
James stringeva il suo braccio in una morsa ferrea e lo trascinava in casa, poi
su per le scale di corsa e, infine, nella sua camera. Il silenzio era calato
pensate, ma era stato velocemente riempito dai passi pesanti di James sul
pavimento, che si avvicinava a lui.
Sirius chiuse gli occhi, mentre Harry
accanto a lui lo osservava curioso: «Era felice di vederti, vero?» Domandò con
una nota di sicurezza nella voce, mentre si alzava e raggiungeva il padrino
ancora in piedi accanto all’aratro.
L’uomo mise una mano sulla sua spalla,
annuendo. Lanciò un’occhiata al suo figlioccio, ritrovando ancora una volta i
tratti di James nel suo volto e nel suo corpo, l’istinto di abbracciarlo che
offuscava per un secondo la ragione.
Abbracciarlo avrebbe significato
cancellare le braccia di Ramoso che l’aveva stretto in un abbraccio fraterno,
quella notte di tanti – troppi – anni prima. Si lasciò scappare un sorriso
stanco ed amaro, mentre salutava Harry con un cenno del capo.
Il quindicenne lo seguì con lo sguardo,
per poi posare gli occhi sulla bruciatura che sembrava ustionare Sirius più di
quanto non desse a vedere. La toccò con le dita, prima di ricordare che non
aveva porto al suo padrino l’unica domanda che gli era balenata nella mente,
pochi minuti prima: «Gli volevi bene?»
La risposta, ovviamente, era scritta in
quella bruciatura, insieme alla libertà duramente conquistata da Sirius: gli
avrebbe voluto bene fino all’ultima sillaba del tempo stabilito.
N/a
Ovviamente in ritardo, ma sono arrivata
a pubblicare anche la seconda. :D
Niente da aggiungere, un piccolo missing moments che vuole unire Harry e il ricordo della
notte in cui Sirius è scappato. C’è l’amore nell’aria? Ovviamente sì. Li amo.
Si amano. Li amiamo. <3
Ringrazio Lilin e Asfe per le loro recensioni. *_*
Vi adoro, donne. Voi avete reso luminose queste uggiose giornate di
settembre/ottobre.
Spero di aggiornare quanto prima.
Mimi.