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Autore: Mimi18    08/10/2010    2 recensioni
#1. Ho conservato la tua cravatta: «Sapevo di poter contare su di te, fratello»
#2. Fino all'ultima sillaba del tempo stabilito: «Era felice di vederti, vero?»
#3. Lento come il miele: «Non ti penti mai?»
#4. Puoi dormire mentre guido: «Solamente dieci minuti.»
#5. Nessuno cambierà mai l'animale che sono diventato: Sirius immaginò James sotto di sé.
#6. Siamo bugie del tempo: «Ovviamente, tu mi farai da testimone.» «Ne sarò onorato.»
#7. Nessuno ti porterà via da me: «Sarai sempre mio fratello, Sirius.»
• 26.09.10: auguri Cì! Sirius/James tutta per te. (7/7)
Genere: Sentimentale, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Ho notato che ci sono davvero pochissime FF su Sasuke Uchiha e Ino Yamanaka

Nickname: Mimi18 aka gracemalfoy;

Titolo: As fresh as the bright blue sky;

Fandom: Harry Potter;

Personaggio/Coppia: James Potter/Sirius Black;

Prompt: #2. Fino all’ultima sillaba del tempo stabilito;

Rating: Verde;

Conteggio parole: 465;

Avvertimenti: Missing Moments, Slash;

Note: I personaggi appartengono a J.K.Rowling e non scrivo per scopi lucrativi. :D

 

 

As fresh as the bright blue sky

#2. Fino all'ultima sillaba del tempo stabilito ~

Harry guardò Sirius dal basso della sua posizione; l’uomo stava fissando la bruciatura nell’aratro della famiglia Black da una decina di minuti buoni, il bicchiere di vino ancora stretto nella mano sinistra.

«Cosa ti ha detto mio padre quando ti sei presentato sulla soglia della sua porta?» domandò per interrompere quel silenzio pesante, cercando di ignorare il ticchettio insistente della pendola di legno. Odiava il rumore prodotto dagli orologi; sembrava ricordargli che non ci fosse tempo per parlare del passato. Sembrava, quasi, volesse ricordargli che il pericolo incombeva, e mancava poco. Pochissimo.

Tuttavia, vedendo le labbra di Sirius incresparsi, Harry si tranquillizzò. Vide gli occhi scuri del padrino illuminarsi, in un modo che avveniva solamente quando parlavano di James, delle malandrinate che combinavano anni ed anni prima.

«Mi ha detto che era impossibile che avessi tutti i miei vestiti nello zaino che mi aveva regalato lui stesso, due anni prima,» ridacchiò roco, al ricordo di James che gli apriva la porta e non faceva domande su come e perché, ma osservava il suo bagaglio perplesso.

Erano le undici di sera, quel giorno, la famiglia Potter eccetto James era già a dormire; nonostante questo, Ramoso non aveva esitato ad urlare a Gribby – l’elfo domestico – di venire a dare una mano.

«Il signorino Sirius! Gribby è estremamente contento di vederti, signore!»

Gli aveva afferrato il bagaglio, mentre James stringeva il suo braccio in una morsa ferrea e lo trascinava in casa, poi su per le scale di corsa e, infine, nella sua camera. Il silenzio era calato pensate, ma era stato velocemente riempito dai passi pesanti di James sul pavimento, che si avvicinava a lui.

Sirius chiuse gli occhi, mentre Harry accanto a lui lo osservava curioso: «Era felice di vederti, vero?» Domandò con una nota di sicurezza nella voce, mentre si alzava e raggiungeva il padrino ancora in piedi accanto all’aratro.

L’uomo mise una mano sulla sua spalla, annuendo. Lanciò un’occhiata al suo figlioccio, ritrovando ancora una volta i tratti di James nel suo volto e nel suo corpo, l’istinto di abbracciarlo che offuscava per un secondo la ragione.

Abbracciarlo avrebbe significato cancellare le braccia di Ramoso che l’aveva stretto in un abbraccio fraterno, quella notte di tanti – troppi – anni prima. Si lasciò scappare un sorriso stanco ed amaro, mentre salutava Harry con un cenno del capo.

Il quindicenne lo seguì con lo sguardo, per poi posare gli occhi sulla bruciatura che sembrava ustionare Sirius più di quanto non desse a vedere. La toccò con le dita, prima di ricordare che non aveva porto al suo padrino l’unica domanda che gli era balenata nella mente, pochi minuti prima: «Gli volevi bene?»

La risposta, ovviamente, era scritta in quella bruciatura, insieme alla libertà duramente conquistata da Sirius: gli avrebbe voluto bene fino all’ultima sillaba del tempo stabilito.

 

 

 

N/a

Ovviamente in ritardo, ma sono arrivata a pubblicare anche la seconda. :D

Niente da aggiungere, un piccolo missing moments che vuole unire Harry e il ricordo della notte in cui Sirius è scappato. C’è l’amore nell’aria? Ovviamente sì. Li amo. Si amano. Li amiamo. <3

Ringrazio Lilin e Asfe per le loro recensioni. *_* Vi adoro, donne. Voi avete reso luminose queste uggiose giornate di settembre/ottobre.

Spero di aggiornare quanto prima.

Mimi.

 

   
 
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