Phoenix’s flames
“E fu guardando quel fagottino dai capelli scuri avvolto in una coperta che mi resi conto di aver perso tutto…”
Enif Aurora Icecrow.
Capitolo
12: Notte da leoni.
Oggi,
15 settembre ore 9:00, due ore prima del matrimonio
"Com'è
possibile tu sia riuscito a perderli?"
la voce di Black era annoiata, mentre, appoggiato sul ripiano della
cucina di
casa Lupin, osservava l'amico sollevare i mobili alla ricerca di
qualcosa.
"Non
li ho persi, ho dimenticato dove li ho
messi..."
"Il
prefetto perfetto che si dimentica
qualcosa..."
"Al
posto di star lì a criticare signor
"Io-non-li-tengo-perché-li-perdo" perché non vai
a vedere di là se
saltano fuori? Abbiamo solo due ore per farli venir fuori"
"Ma
mi sporco la giacca di polvere..."
"Il
mio smoking a noleggio cosa credi stia
pensando in questo momento?"
"Va
bene... Va bene..." sbuffò Sirius,
andando in camera da letto. Lo specchio infondo alla stanza gli
restituì il
riflesso di un uomo in smoking con la camicia nei pantaloni, la
cravatta ben
legata e il fiore all'occhiello.
"Per
Morgan!"
"Che
c'é? Li hai trovati?"
"No,
sembro mio padre... Io non ci vado al
matrimonio di James conciato così..."
"Mi
sembra un po’ troppo tardi per
cambiarsi..."
"Mi
sembra anche tardi per perdere le fedi
nuziali…”
"Sirius,
sta zitto! Tu non sai cos'erano questi
giorni..."
"Un'inferno,
c'ero anche io, ricordi?"
Mercoledì
12 settembre, ore 11:00, 72 ore prima del matrimonio
“Mi
arrendo, ci rinuncio… non mi sposo
più…” disse
James prendendosi la testa fra le mani.
“James,
come tuo Usher ti ordino di non dire più queste
sciocchezze e di metterti al lavoro!” ordinò Moony
passandogli una tazza di
caffè. “Ci manca solo da definire il
menù da far cucinare agli elfi domestici
che Enif ci presta dal Picco, le disposizioni dei posti a sedere,
l’ordine di
ingresso alla cerimonia, e la lista delle canzoni che volete che suoni
la band
che ha ingaggiato Sirius…” disse Remus contando le
cose da fare con le dita.
“E
non dimenticare il programma di stasera: oggi addio
al celibato!” disse Sirius esaltato.
“E
dite SOLO? SOLO? Ma come hanno fatto a sposarsi
Alice e Frank…”
“Beh,
loro ci lavoravano dalla fine della scuola…”
“Vuoi
dire che è colpa mia, Peter? Per aver deciso di
sposarmi dopo solo quattro mesi da quando gliel’ho
chiesto?” disse James
sull’orlo della crisi di nervi…
“Beh
diciamo che avreste potuto cominciare a pensarci
quattro mesi fa e non a tre settimane dal giorno delle
nozze…” disse Sirius con
ovvietà, sfogliando un menù grande come un libro
di storia di magia.
“Prima
c’erano i turni dato che Alice e Frank erano i
viaggio di nozze… e insomma ci sembrava di avere
tempo… io posticipo tutto…”
disse James alzandosi da tavola.
“Fermo
e piano! Uno: abbiamo già mandato a tutti gli
inviti, quanti saranno un centinaio? Due: Abbiamo predisposto il piano
di
sicurezza per andare a prendere i genitori di Lily e sua sorella. Il
lavoro per
disdire tutto sarebbe maggiore di quello per portare a termine la
cerimonia…
quindi: adesso ti prendi una boccata d’aria, al menu ci
pensiamo io, Peter e
Sirius” i tre fissarono Remus sconvolti “ e poi te
lo mostriamo, va a dormire
un po’, non ti fai una dormita decente da mesi tra turni e
preparativi, tu che
dormivi fino a mezzogiorno se potevi… qui ci pensiamo
noi…” disse Remus,
passando una mano sulle spalle di James.
Erano
tre giorni che tutto il loro tempo libero lo
passavano a casa di Sirius a preparare questo matrimonio, erano tutti
stanchi
ma non potevano permettere che lo sposo perdesse la testa proprio in
quel
momento.
“Hai
ragione Remus… non ti secca Sirius se vado a
stendermi un po’ di sopra?”
“No,
fai pure…” disse il moro
“Ah…
Sirius c’è da andare a ritirare le
fedi…”
“Ci
vado io adesso non preoccuparti e poi le do a Remus
sennò io le perdo…”
“Non
dovete farle vedere a Lily le ho preparato una
sorpresa… nell’incisione dentro
intendo… quindi…”
“Ok,
James, non preoccuparti, penso a tutto io…” disse
Remus sorridendogli
“Grazie
Rem… sapevo di aver scelto bene facendoti fare
l’Usher…”
Quando
James si fu allontanato, Sirius fissò
scandalizzato Remus.
“Penso
a tutto io? Rem anche tu hai un limite? Da
quando non vedi Dorcas?”
“Due
giorni, ma che c’entra? James avrebbe fatto
davvero saltare tutto e Lily gli avrebbe fatto saltare la
testa…”
“Ok,
forse hai ragione…”
“E
in più ero stanco di sentirlo
disperarsi…”commentò
Remus scrollando le spalle.
“Sei
diabolico Moony…” I tre risero, poi Sirius si
alzò…
“Vabbeh…
vado a prendere le fedi prima che mi vada
fuori dalla testa…”
Mercoledì
12 settembre, ore 16:00, 67 ore prima del matrimonio
“Io
chiamo James e rimandiamo tutto…” Lily scese dallo
sgabello su cui era in piedi a provare l’abito da sposa.
“Tesoro
fermati…” disse dolcemente Dorea Potter
“Lily,
ti prego…”
“Dai,
sono orribile, non so come ha fatto piacermi
questo vestito…” disse guardandosi di nuovo allo
specchio.
“Il
vestito si può modificare…”
“Non
c’è tempo…”
“Lily,
calmati… adesso prendiamo una bel caffè,
mettiamo da parte il vestito e andiamo a Londra con le ragazze per
l’addio al
nubilato… domani pensiamo al vestito, magari domani ti
piace…”
“Sai
dicendo che sono lunatica?” Enif si tirò una
manata sulla fronte
“Sto
dicendo che sei esaurita… datti una serata di
relax…”
“Ma
domani dobbiamo pensare alle decorazioni, sai noi
le decorazione i ragazzi il menù… noi gli abiti e
a loro l’ordine della
cerimonia…”
“Lily,
c’è tempo calmati… e poi agli abiti ci
abbiamo
già pensato c’è solo da andare a
ritirarli da madama McClan e si è offerta
Dorcas di andarci… quindi dobbiamo solo pensare alle
decorazioni…”
“E
a questo schifo… disse indicandosi…”
“Domani
viene mia madre per vederti i capelli…”
“Oddio…
è vero! No, no… non ce la faremo mai! A che ora
viene? No… chiamo James… posticipiamo di un paio
di settimane…” Dorea prese
Lily per le spalle.
“Lily
tesoro fermati un secondo, respira e goditi la
serata… tutto l’Ordine si è fatto in
quattro per potervela regalare questa
serata libera, venerdì è tutto predisposto per
andare a prendere i tuoi
genitori e Petunia, c’è anche un piano di
sicurezza per sabato…”
“Come
dire che devo obbligatoriamente sposarmi sabato?”
“Oramai
credo di si, cara…”
Giovedì
13 settembre, ore 14:00, 45 ore prima del matrimonio
“Enif…Enif…”
Enif strinse le palpebre rigirandosi nelle
coperte.
“Ancora
cinque minuti, mamma…” la donna che la stava
scuotendo
sorrise appena. La ragazza spalancò gli occhi.
“Mamma!
Quando sei arrivata?”
“All’una…
un’ora fa… Dorea ha detto che avete fatto le
sei ma i preparativi non si svolgono da soli
purtroppo…”
“Cavoli
potevi svegliarmi subito…” Enif si alzò
di
scatto dal letto, quasi inciampano nella borsa che aveva abbandonato a
terra.
“Divertite
almeno?”
“Si…
siamo andate a vedere un film babbano in un
cinema… sai proiettano delle immagini su uno schermo
enorme… adesso capisco
perché il cinema piace tanto a Gideon e
Fabian…” cominciò a dire la ragazza
vestendosi di tutta fretta. “Poi siamo andate ad ascoltare un
concerto… nulla
di che… e poi siamo andate al castello di Bamburgh a vedere
l’alba…”
“Siete
state attente?”
“Siamo
state delle perfette babbane fino a quando ci
siamo materializzate a Bamburgh…”
“Ottimo…
Lily come sta? Dorea è andata a
svegliarla…”
“È
nervosissima ieri ha addirittura proposto di
posticipare il matrimonio…”
“AHHHH!!!”
L’urlo
che arrivò dal piano di sotto le lasciò basite.
“Era
Lily?”
“Già…”
Enif sospirò correndo a controllare.
Lily
era in lacrime in salotto davanti al suo vestito
da sposa.
“Lily
che succede?”
“Caffè…”
singhiozzò indicando il vestito. Enif
impallidì.
“Com’è
successo?”
“Sono
inciampata… io… io… è un
segno non posso
sposarmi…”
“Suvvia
Lily non farla così tragica, chiamiamo Madama
McClan e vedrai che rimette tutto a posto…” disse
comprensiva Dorea passandole
un braccio attorno le spalle.
“No,
no è troppo tardi… non riusciranno a pulirlo in
tempo e c’è ancora da pensare alle decorazioni del
giardino e ai miei capelli…
abbiamo dormito troppo… non sarà mai tutto pronto
per sabato…” la rossa
singhiozzò forte abbracciando la sua futura suocera.
“Non
è vero… ci vuole solo un po’
d’organizzazione…”
borbottò la Signora Potter dandole delicate pacche sulle
spalle.
“Enif,
chiama Alice e Dorcas, buttale giù dal letto se
è necessario…” ordinò Dorea
“Lily datti una ripulita così Felicia
può vedere
cosa fare di questa tua bella testolina. Io vado da Madama
McClan…”
Lily
annuì.
“E
se non riescono a pulire il vestito…”
“Sciocchezze…”
disse Dorea prendendo il vestito “Al massimo
resterò lì a minacciarli
finché non
finiscono…”
Giovedì
13 settembre, ore 17:00, 42 ore prima del matrimonio
Remus
era chinato su una lista di nomi, numerandoli
secondo una pianta della disposizione del padiglione che in quel
momento le
ragazze stavano addobbando, o meglio sperava stessero addobbando. Ma
ora la
domanda sorge spontanea, se l’Usher si stava occupando da
solo dei posti a
sedere, che fine aveva fatto lo sposo?
Una
bella domanda a cui Remus non aveva risposta,
l'unica cosa che ricordava della sera precedente era le tonnellate
d'alcool che
avevano ingerito e Sirius dire: "Io non sopporto più questo
sposo
paranoico, chiudiamolo da qualche parte fino al matrimonio!".
Se
fossero stati lucidi il problema non sarebbe sorto,
avrebbero fatto un bello scherzo a James e dopo poche ore ci avrebbero
riso su
assieme, peccato non fossero sobri e non avessero la minima idea di
dove
avessero rinchiuso James e soprattutto perché nonostante
l'alcool avessero
avuto la lucidità di requisirgli la bacchetta.
Remus
si prese la testa tra le mani, mentre quella
protestava sonoramente.
Un
gufo bussò alla finestra.
“Arrivo,
arrivo…” disse alzandosi stancamente mentre la
testa pulsava sotto il rumore creato dal gufo.
Il
volatile, Remus lo riconobbe subito era il gufo di
casa Potter… Moony sperò che Lily e Dorea non
avessero saputo della scomparsa
di James. Da una parte si sarebbero arrabbiate a morte
dall’altra preoccupate a
morte.
“Abbiamo un
problema…” così esordiva la
lettera di Enif.
“Oh,
fantastico…” sbottò Remus, il gufo
stridette… “Ho
capito, ho capito, non ti smuoverai di qui finché non
avrò risposto…” disse il
ragazzo al volatile mentre continuava a leggere la lettera.
“Lily ha rovinato
il suo vestito da sposa ed è in piena crisi isterica, la
Signora Potter dice
che probabilmente Madama McClan non glielo riuscirà a
mettere a posto per non
so quale ragione e quindi sta pensando ad un piano B. Io, Dorcas e
Alice stiamo
finendo con i padiglioni ma Lily è davvero fuori di testa,
se James riuscisse a
passare a rassicurarla andrebbe tutto bene… Riesce a passare
un attimo?”
“Oh
certo, a sapere dov’è…”
commentò Remus,
massaggiandosi le tempie.
Prese
carta e penna.
“Scusa ma adesso
non riusciamo siamo in grossi guai…”scrisse
velocemente.
“Vola
veloce, amico… e spera che nessuno venga a
controllare…” disse
Remus guardando
sparire il gufo.
Si
voltò stancamente verso il tavolo.
“Forza
Remus mettiamoci al lavoro!” si disse
risedendosi.
Erano
passati pochi minuti quando Sirius e Peter
comparvero.
“Allora?”
chiese Remus alzando gli occhi dalla lista
che aveva finalmente finito di compilare, forse un po’ troppo
frettolosamente
ma non aveva molta voglia di pensarci in quel momento.
“Niente…”disse
Sirius scrollando la testa e prendendo
il foglio che Remus gli porgeva in modo da controllare se anche secondo
lui i
posti andavano bene.
“Dunque
siamo partiti dall’ultima cosa che ci
ricordavamo, ovvero dalla Testa di Porco…” disse
Peter.
“E
quindi?”
“Secondo
Aberforth abbiamo ordinato una bottiglia di
whisky a testa e poi sì, anche lui mi ha sentito dire di
chiudere James da
qualche parte… ma non sono stato così
intelligente di dire dove…” sospirò
Sirius “secondo me i posti vanno bene…”
disse abbandonando la lista sul tavolo.
“Ha
detto che siamo stati da lui fino a mezzanotte…”
“Quindi
considerando che qui ci siamo svegliati all’una
abbiamo tredici ore di buco…”
“La
vicina ha detto di averci visto tornare cantando
alle sette… e James non
c’era…”
“Ok…
quindi sei ore di buco… cosa abbiamo fatto in sei
ore?”
“Non
ne ho idea…” disse Peter mettendosi le mani in
tasca. Il ragazzo fece una faccia strana tirando fuori una salvietta.
“Cos’è?”
chiese Sirius, curioso.
“Un
numero di telefono scritto con del rossetto su una
salvietta…” disse Peter sbalordito.
“A
parte il numero c’è il logo di qualche locale
sulla
salvietta?” chiese Remus, forse poteva essere una traccia.
“Volupté…”
lesse Peter “Che diavolo è?” chiese poi
guardando gli altri.
“Il
club di cabaret più sexy di tutta Londra..”
commentò Sirius.
I
ragazzi lo fissarono.
“Che
c’è? Io e James ci eravamo andati una volta un
paio d’anni fa…”
“Ok
voi andate a vedere io continuo qua… tocca
all’ordine d’ingresso”
“Va
bene a dopo!” detto questo i ragazzi si
smaterializzano.
Remus
si passò una mano sugli occhi, ma dove potevano
aver chiuso James? Di certo era un posto che James non conosceva o da
cui non
ci si poteva smaterializzare… e di conseguenza un James con
il dopo sbornia
avrebbe aspettato il loro arrivo per evitare di spaccarsi…
ma allora dove
diavolo lo avevano lasciato?
Per
un attimo l’idea che James potesse aver approfittato
per scappare lo fece sorridere, sorriso che sparì subito
dopo. Fissò incerto la
pergamena davanti a lui.
“Spero
davvero tu non ti sia cacciato in qualche guaio,
amico mio…”
“Parli
da solo adesso?” la voce di Dorcas lo fece
sobbalzare.
“Non
ti avevo sentita entrare…”
“Enif
mi ha mandata a vedere come procede… diceva che
eravate nei guai…” disse abbracciandolo
stampandogli un bacio sulla guancia.
“Fino
al collo… soprattutto se lo scopre
Lily…”
“Avete
bevuto così tanto che James si è sposato con
un’altra ieri notte?” scherzò
“forse
sarebbe meno problematico…” Dorcas lo
guardò non
capendo
“Mi
prometti che non lo dirai alle altre?”
“Sarò
muta come una tomba…”
“Abbiamo
perso James…” Dorcas lo fissò un
attimo.
“Cosa
intendi dire con “Abbiamo perso James”?”
“L’abbiamo
rinchiuso da qualche parte ma non ci
ricordiamo dove… Sirius e Peter sono fuori a cercarlo e io
vedo di finire i
preparativi da solo…”
“C’è
qualcosa che posso fare…”
“No,
non serve, riusciremo ad uscire da questo casino…”
“Allora
torno da Enif e mi invento qualcosa… Sicuro che
non ti serve nulla?”
“No…no…”
Remus parve pensarci un attimo “Aspetta
c’è in
effetti una cosa che potresti fare…”
Venerdì
14 settembre, ore 11:00, 24 ore prima del matrimonio
"Io
non ce la faccio più ! Smetto di darvi retta e
vado dir e tutto a Lily e Enif!" Dorcas era sul piede di guerra. Remus
la
guardò quasi implorante.
"Dorcas
ti prego! Dacci ancora un'ora..."
"L'avete
cercato per tutta la notte!"
"Ci
manca un solo passaggio, abbiamo l'ultimo buco
ovvero da quando abbiamo lasciato quella discoteca, che abbiamo
visitato dopo
il locale del cabaret, alle cinque a quando siamo arrivati qui..."
Dorcas
sembrò pensarci su.
"Vi
do ancora un'ora poi vado a dire tutto a Lily!
Anche perché tra due ore dobbiamo fare da scorta ai suoi
genitori!"
Sirius
annuì .
"Sentite
dato che Remus ha finito con i
preparativi direi di dividerci noi tre e poi di ritrovarci direttamente
a casa
Potter!" I ragazzi annuirono.
"Un'ora..."
ricordò loro Dorcas.
"Si,
Dory..."
"Black
chiamami un'altra volta così
e tu al matrimonio di domani non ci
arrivi!" Sbraitò la ragazza imbarazzata del nomignolo che
solo sua nonna
aveva il permesso di adoperare, ma sua nonna la chiamava anche
caramella di
conseguenza non faceva testo.
Venerdì
14 settembre, ore 12:00, 23 ore prima del matrimonio
Dorcas
era arrivata sicura a casa Potter certa che
avrebbe detto tutto d'un fiato che i ragazzi avevano "perso" suo
marito. Ma le parole le morirono in gola quando vide Lily in lacrime.
"Che
è successo stavolta?" chiese ad Enif,
Lily era infatti così tesa
che bastava
letteralmente nulla per farla piangere.
“È
confermato... Madama McClan non riesce a rimettere
in sesto il vestito per domani..." spiegò Enif
"E
James non è neanche venuto sapendo che ero
disperata!" disse Lily arrabbiata
"Ehm
a proposito di James..." tentò un primo
approccio Dorcas, ma in quell'istante entrò Dorea Potter
seguita da un baule
che fluttuava a mezz'aria.
"Ecco
il mio piano B"
Sirius
sbuffò , niente non aveva neanche un briciolo
d'immaginazione,
aveva guardato dappertutto. Certo se fossero stati ad Hogwarts sarebbe
stato
più semplice
come quella volta in cui
l'avevano chiuso nella... No non era possibile... Gli avrebbero
visti...
Insomma.. con il cuore che batteva all'impazzata Sirius si
affrettò a cercare
Peter e Remus.
"Piano
B?" chiese Enif fissando sorpresa la
Signora Potter mentre apriva il baule e tirava fuori un abito da sposa.
Lily
lo fissò: era color avorio, le spalline erano
formate da una corona di piccole rose di stoffa, il corpetto era
intessuto di
piccoli cristalli e sotto dalla fascia sulla vita scendevano due ali di
rose di
stoffa che accompagnavano lo spacco della gonna superiore, quella
intermedia
era intessuta di piccoli brillanti che tessevano un motivo floreale e
l’ultima,
l’inferiore in pizzo sembrava ricoperta di gocce di rugiada.
"Ma
da dove l'ha tirato fuori?" chiese sorpresa.
"Ho
i miei contatti..." disse facendole
l'occhiolino "Perché non lo provi?"
Mentre
Lily sparì
a provare l'abito, Enif si voltò verso Dorcas.
"Che
dicevi di James?"
"Mi
è
venuto in mente quando ho ripensato alla volta in cui
abbiamo chiuso
James sulla Torre Ovest, lì
c'è solo
l’ufficio di Vitius e quel vecchio sgabuzzino dove tengono le
vecchie cose di
astronomia e non ci va mai nessuno … anche Gazza non lo usa
più da
secoli..."
"Stai
dicendo che siamo entrati ad Hogwarts alle 3
del mattino? E nessuno non si è accorto di niente?" chiese
Peter dubbioso.
"Infatti
sono andato a controllare... Il mantello
è a casa mia sai che James ormai non se ne separa mai... E
nessuno conosce
Hogwarts meglio di noi e soprattutto nessuno sa meglio di noi come
entrare e
uscire inosservato..."
"Che
hai detto a Silente per lasciarci arrivare a
mezzogiorno di venerdì
mattina?"
"Gli
ho detto che dovevo parlargli urgentemente e
che era una questione di vita o di morte"
"Saremo
morti sul serio, ormai Dorcas avrà detto
tutto a Lily..." disse Peter mentre arrancavano verso il cancello di
Hogwarts.
"Ci
sta aspettando al cancello..." disse
Remus notando il preside al cancello.
"Credi
si arrabbierà?" fu la domanda di Peter
prima di raggiungere il Preside.
"Hanno
fatto cosa?" Enif guardava Dorcas
scandalizzata.
La
signora Potter sentì solo il grido di Enif, dato che
Dorcas aveva parlato sottovoce.
"Che
hai da gridare Enif?" chiese Lily
entrando nella stanza.
"Nulla...
Lily sei un incanto!"
"Wow,
è fantastico..."
"Dorea
è meraviglioso, ma l'avrà pagato un occhio
della testa... Non mi va di pesare così tanto..." "In
realtà non l'ho
pagato nulla..." le tre ragazze la guardarono non capendo.
"Ma
è così sfarzoso, sembra quello di una
principessa..."
"Deve
essere sfarzoso l'abito da sposa di una
Black." sorrise la donna. Enif la guardò capendo.
"Signora
Potter quello è il suo!"
Lily
fissò la suocera sorpresa mentre le si inumidivano
gli occhi, si forse Enif aveva ragione doveva rilassarsi se non voleva
piangere
per tutta la cerimonia.
"Dorea
io non so che dire..."
"Di
che lo metterai domani, ne sarei felicissima,
a me ha portato un matrimonio stupendo..."
"Vado
a toglierlo prima che arrivino i ragazzi,
saranno qui a a momenti per andare a prendere i miei..."
Enif
e Dorcas si lanciarono uno sguardo allarmato.
"Lily
c'è una cosa che dovresti sapere..."
cominciò Enif.
"Me
lo dici appena ritorno di la che non sento
niente con questo vestito sulla testa..."
Dorea
guardò preoccupata Enif e Dorcas.
"Che
succede? Mica i ragazzi hanno combinato
qualcosa? Non hanno ancora finito i loro preparativi?"
Dorcas
si morse le labbra.
"Ecco..."
"Cosa
dicevi Enif?" chiese Lily ritornando
nella stanza.
"Che
i Malandrini hanno..." ma Enif non
riuscì a finire la frase interrotta dal campanello che
suonava.
"Quindi
vede professore probabilmente nella
sbornia siamo venuti nel posto a noi più familiare..." stava
finendo di
spiegare Sirius mentre salivano verso la Torre Ovest. Silente aveva un
sorriso
divertito stampato in faccia.
"Mi
stai dicendo, Sirius, che ieri notte alle 3
del mattino, usando il mantello dell'invisibilità di James e il passaggio
segreto che dal
limitare della foresta proibita verso Hogsmeade porta alla base della
Torre,
siete entrati nel castello e avete rinchiuso il povero James nel
sgabuzzino in
cima alla Torre?"
"Esattamente
Signore..."
"Ora
mi spiego molte cose..."
"Scusi
signore?"
"Filius
credeva in qualche scherzo di Pix quando
l'altra notte aveva visto ballare le armature del corridoio e aveva
sentito
ridere senza veder nessuno..."
I
Malandrini si guardarono arrossendo. Quindi lo
avevano fatto davvero...
Arrivarono
velocemente alla porta, tentando di aprirla.
"Se
è bloccata è un buon segno, no?" disse
leggermente Peter. Ci misero pochi secondi a togliere il colloportus e
quando
l'aprirono il classico ronzio del muffiato li accolse.
"James?"
"Era
ora! Quanto ci avete messo?"
"33
ore amico" fu la risposta sollevata di
Remus
"Ecco
33 ore con un confezione di Cioccorane! Sto
morendo di fame!" nonostante le occhiaie e la fame James sorrise
allegro
alzandosi dal secchio sul quale era seduto, forse da troppo tempo.
Enif
si affrettò ad aprire.
"Siete
in ritardo" disse scoccando uno
sguardo gelido a Sirius.
"Ho
come l'impressione che Dorcas ti abbia detto
dello scherzo..."
"Sì,
siete fortunati che non siamo riuscite a
dirlo a Lily..."
"Quanto
tempo manca prima che arrivino Gideon e
Fabian per andare dagli Evans?" chiese James entrando in casa.
“Mezz’ora…”
“Mamma
c’è qualcosa da mangiare?” chiese
letteralmente
correndo in cucina.
Dorea
e Lily gli lanciarono uno sguardo. Le occhiaie
cerchiavano gli occhi del ragazzo e la barba era sfatta, i capelli
più in
disordine del solito e…
“Ma
è polvere quella che hai tra i capelli?”
“Sì,
e credo anche qualche ragnatela…” disse passandosi
una mano tra i capelli.
“Ma
che diavolo ti è successo? Ti avevo chiesto di
passare qui ieri perché ero in piena crisi isterica,
dov’eri?” chiese Lily
mentre il ragazzo apriva la dispensa alla ricerca di qualcosa da
mettere sotto
i denti.
“Non
vuoi davvero saperlo, vero?”
“In
realtà comincio ad aver paura di
saperlo…”
“Se
vuoi chiedilo a quei tre io non mi ricordo
granchè…” sorrise malandrinamente
James. Sirius ghignò: ecco la vendetta di
James scatenargli contro un uragano chiamato Lily.
Oggi,
15 settembre ore 9:00, due ore prima del matrimonio
“Non
ci sono Remus, rassegniamoci…” sospirò
Sirius,
quando tornò in salotto trovò Remus meditabondo.
“Rem?”
“Sto
pensando…”
In
quel momento qualcuno si materializzò nella stanza.
Dorcas fece la sua comparsa con il suo vestito da damigella.
“Salve,
Enif mi ha mandata a vedere dove siete
scomparsi, lo sposo ha bisogno di voi, lo sapete?”
scherzò la ragazza. Remus la
stava fissando imbambolato.
“Enif
ormai ti ha schiavizzata…”
“Come
damigella d’onore ci ha coordinato nei momenti
peggiori della sposa…” scherzò la
ragazza, guardando poi Remus.
“Che
c’è? Sto male?” chiese muovendo
leggermente il
vestito azzurro. Remus non potè far altro che osservare la
ragazza: la gonna
scalata partiva poco sopra il ginocchio e scendeva a metà
polpaccio nella parte
anteriore, il corpetto era aderente e le piccole pieghe della stoffa
creavano
un insieme di onde orizzontali che si scontravano delicatamente con
quelle
verticali che le stringevano il seno.
“Credo
apprezzi sai…” ridacchiò Sirius. Dorcas
rise,
passandosi una mano tra i capelli.
“Dovreste
vedere Lily… è fantastica… comunque
che ci
fate ancora qui?”
“Sto
cercando una cosa…” disse leggermente Remus forse
un po’ imbarazzato per aver perso le fedi nuziali dopo aver
perso lo sposo.
“Non
ti sei dimenticato di avermi affidato le fedi cosicché
non andassero perse nella ricerca di James, vero?”
Remus
e Sirius fissarono la ragazza increduli, Sirius
scoppiò a ridere.
“Credo
davvero che questo matrimonio abbia stroncato
anche te amico mio…”
Eccomi qui avevo la paura di non riuscire ad aggiornare fino a mezz'ora fa quando ho finito il capitolo 15 ^^''' maledette consegne di progettazione urbanistica. Ma lasciamo stare:
Che ve ne pare di questo capitolo pre matrimoniale? Poverini sono tutti fuori di testa XD Come molti di voi avranno già intuito ho guardato una "Notte da leoni" prima di fare questo capitolo e se qualcuno non l'ha visto ve lo consiglio tantissimo XD (Anche la foto d'inizio cap è una scena del film photoshoppata XD)
Il Voluptè è davvero il club di cabaret più sexy di Londra, secondo le guide turistiche se volete darci un'occhiata lo trovate qui: Voluptè
Ora qualche nota : Qui potete trovare:
a. Il vestito da sposa di Lily
b. Le damigelle
c. Il vestito di Sirius immaginatevi solo la cravatta in pan dan con le damigelle...
d. Quello di Peter e Remus
(James e Dorea ve li posterò con il prossimo così vi lascio in suspance XD)
Altra nota di servizio (la scrivo in rosso così tutti la leggono)
Se volete restare sempre aggiornati su aggiornamenti, immagini, disegni, news e quant'altro, anche per chiedermi chiarimenti o per dirmi di ritararmi potete aggiungere Enif Icecrow sui vostri amici di facebook e poi mandarmi un messaggio da lì così saprò chi siete e vi manderò le varie news e aggiornamenti man mano che ce li ho ^^ Per chi è già tra i miei amici e non ha ricevuto notizia di questo aggiornamento vale lo stesso mandatemi un messaggio... non capisco più chi è chi nella lista degli amici @_@
e ora le recensioni!
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