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Autore: Mirwen    21/10/2010    7 recensioni
“E fu guardando quel fagottino dai capelli scuri avvolto in una coperta che mi resi conto di aver perso tutto…”
La guerra infuria i giovani Malandrini appena finita Hogwarts si trovano in quell'inferno. L'Ordine della Fenice, le speranze, gli amori, la fine dell'adolescenza.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le lacrime della Fenice'
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Capitolo 15

 

Phoenixs flames

 

 

 

“E fu guardando quel fagottino dai capelli scuri avvolto in una coperta che mi resi conto di aver perso tutto…”

Enif Aurora Icecrow.

 

                   Capitolo 12: Notte da leoni.

 

Oggi, 15 settembre ore 9:00, due ore prima del matrimonio

"Com'è possibile tu sia riuscito a perderli?" la voce di Black era annoiata, mentre, appoggiato sul ripiano della cucina di casa Lupin, osservava l'amico sollevare i mobili alla ricerca di qualcosa.

"Non li ho persi, ho dimenticato dove li ho messi..."

"Il prefetto perfetto che si dimentica qualcosa..."

"Al posto di star lì a criticare signor "Io-non-li-tengo-perché-li-perdo" perché non vai a vedere di là se saltano fuori? Abbiamo solo due ore per farli venir fuori"

"Ma mi sporco la giacca di polvere..."

"Il mio smoking a noleggio cosa credi stia pensando in questo momento?"

"Va bene... Va bene..." sbuffò Sirius, andando in camera da letto. Lo specchio infondo alla stanza gli restituì il riflesso di un uomo in smoking con la camicia nei pantaloni, la cravatta ben legata e il fiore all'occhiello.

"Per Morgan!"

"Che c'é? Li hai trovati?"

"No, sembro mio padre... Io non ci vado al matrimonio di James conciato così..."

"Mi sembra un po’ troppo tardi per cambiarsi..."

"Mi sembra anche tardi per perdere le fedi nuziali…”

"Sirius, sta zitto! Tu non sai cos'erano questi giorni..."

"Un'inferno, c'ero anche io, ricordi?"

 

Mercoledì 12 settembre, ore 11:00, 72 ore prima del matrimonio

“Mi arrendo, ci rinuncio… non mi sposo più…” disse James prendendosi la testa fra le mani.

“James, come tuo Usher ti ordino di non dire più queste sciocchezze e di metterti al lavoro!” ordinò Moony passandogli una tazza di caffè. “Ci manca solo da definire il menù da far cucinare agli elfi domestici che Enif ci presta dal Picco, le disposizioni dei posti a sedere, l’ordine di ingresso alla cerimonia, e la lista delle canzoni che volete che suoni la band che ha ingaggiato Sirius…” disse Remus contando le cose da fare con le dita.

“E non dimenticare il programma di stasera: oggi addio al celibato!” disse Sirius esaltato.

“E dite SOLO? SOLO? Ma come hanno fatto a sposarsi Alice e Frank…”

“Beh, loro ci lavoravano dalla fine della scuola…”

“Vuoi dire che è colpa mia, Peter? Per aver deciso di sposarmi dopo solo quattro mesi da quando gliel’ho chiesto?” disse James sull’orlo della crisi di nervi…

“Beh diciamo che avreste potuto cominciare a pensarci quattro mesi fa e non a tre settimane dal giorno delle nozze…” disse Sirius con ovvietà, sfogliando un menù grande come un libro di storia di magia.

“Prima c’erano i turni dato che Alice e Frank erano i viaggio di nozze… e insomma ci sembrava di avere tempo… io posticipo tutto…” disse James alzandosi da tavola.

“Fermo e piano! Uno: abbiamo già mandato a tutti gli inviti, quanti saranno un centinaio? Due: Abbiamo predisposto il piano di sicurezza per andare a prendere i genitori di Lily e sua sorella. Il lavoro per disdire tutto sarebbe maggiore di quello per portare a termine la cerimonia… quindi: adesso ti prendi una boccata d’aria, al menu ci pensiamo io, Peter e Sirius” i tre fissarono Remus sconvolti “ e poi te lo mostriamo, va a dormire un po’, non ti fai una dormita decente da mesi tra turni e preparativi, tu che dormivi fino a mezzogiorno se potevi… qui ci pensiamo noi…” disse Remus, passando una mano sulle spalle di James.

Erano tre giorni che tutto il loro tempo libero lo passavano a casa di Sirius a preparare questo matrimonio, erano tutti stanchi ma non potevano permettere che lo sposo perdesse la testa proprio in quel momento.

“Hai ragione Remus… non ti secca Sirius se vado a stendermi un po’ di sopra?”

“No, fai pure…” disse il moro

“Ah… Sirius c’è da andare a ritirare le fedi…”

“Ci vado io adesso non preoccuparti e poi le do a Remus sennò io le perdo…”

“Non dovete farle vedere a Lily le ho preparato una sorpresa… nell’incisione dentro intendo… quindi…”

“Ok, James, non preoccuparti, penso a tutto io…” disse Remus sorridendogli

“Grazie Rem… sapevo di aver scelto bene facendoti fare l’Usher…”

Quando James si fu allontanato, Sirius fissò scandalizzato Remus.

“Penso a tutto io? Rem anche tu hai un limite? Da quando non vedi Dorcas?”

“Due giorni, ma che c’entra? James avrebbe fatto davvero saltare tutto e Lily gli avrebbe fatto saltare la testa…”

“Ok, forse hai ragione…”

“E in più ero stanco di sentirlo disperarsi…”commentò Remus scrollando le spalle.

“Sei diabolico Moony…” I tre risero, poi Sirius si alzò…

“Vabbeh… vado a prendere le fedi prima che mi vada fuori dalla testa…”

 

Mercoledì 12 settembre, ore 16:00, 67 ore prima del matrimonio

“Io chiamo James e rimandiamo tutto…” Lily scese dallo sgabello su cui era in piedi a provare l’abito da sposa.

“Tesoro fermati…” disse dolcemente Dorea Potter

“Lily, ti prego…”

“Dai, sono orribile, non so come ha fatto piacermi questo vestito…” disse guardandosi di nuovo allo specchio.

“Il vestito si può modificare…”

“Non c’è tempo…”

“Lily, calmati… adesso prendiamo una bel caffè, mettiamo da parte il vestito e andiamo a Londra con le ragazze per l’addio al nubilato… domani pensiamo al vestito, magari domani ti piace…”

“Sai dicendo che sono lunatica?” Enif si tirò una manata sulla fronte

“Sto dicendo che sei esaurita… datti una serata di relax…”

“Ma domani dobbiamo pensare alle decorazioni, sai noi le decorazione i ragazzi il menù… noi gli abiti e a loro l’ordine della cerimonia…”

“Lily, c’è tempo calmati… e poi agli abiti ci abbiamo già pensato c’è solo da andare a ritirarli da madama McClan e si è offerta Dorcas di andarci… quindi dobbiamo solo pensare alle decorazioni…”

“E a questo schifo… disse indicandosi…”

“Domani viene mia madre per vederti i capelli…”

“Oddio… è vero! No, no… non ce la faremo mai! A che ora viene? No… chiamo James… posticipiamo di un paio di settimane…” Dorea prese Lily per le spalle.

“Lily tesoro fermati un secondo, respira e goditi la serata… tutto l’Ordine si è fatto in quattro per potervela regalare questa serata libera, venerdì è tutto predisposto per andare a prendere i tuoi genitori e Petunia, c’è anche un piano di sicurezza per sabato…”

“Come dire che devo obbligatoriamente sposarmi sabato?”

“Oramai credo di si, cara…”

 

Giovedì 13 settembre, ore 14:00, 45 ore prima del matrimonio

“Enif…Enif…” Enif strinse le palpebre rigirandosi nelle coperte.

“Ancora cinque minuti, mamma…” la donna che la stava scuotendo sorrise appena. La ragazza spalancò gli occhi.

“Mamma! Quando sei arrivata?”

“All’una… un’ora fa… Dorea ha detto che avete fatto le sei ma i preparativi non si svolgono da soli purtroppo…”

“Cavoli potevi svegliarmi subito…” Enif si alzò di scatto dal letto, quasi inciampano nella borsa che aveva abbandonato a terra.

“Divertite almeno?”

“Si… siamo andate a vedere un film babbano in un cinema… sai proiettano delle immagini su uno schermo enorme… adesso capisco perché il cinema piace tanto a Gideon e Fabian…” cominciò a dire la ragazza vestendosi di tutta fretta. “Poi siamo andate ad ascoltare un concerto… nulla di che… e poi siamo andate al castello di Bamburgh a vedere l’alba…”

“Siete state attente?”

“Siamo state delle perfette babbane fino a quando ci siamo materializzate a Bamburgh…”

“Ottimo… Lily come sta? Dorea è andata a svegliarla…”

“È nervosissima ieri ha addirittura proposto di posticipare il matrimonio…”

“AHHHH!!!”

L’urlo che arrivò dal piano di sotto le lasciò basite.

“Era Lily?”

“Già…” Enif sospirò correndo a controllare.

Lily era in lacrime in salotto davanti al suo vestito da sposa. 

“Lily che succede?” 

“Caffè…” singhiozzò indicando il vestito. Enif impallidì.

“Com’è successo?”

“Sono inciampata… io… io… è un segno non posso sposarmi…”

“Suvvia Lily non farla così tragica, chiamiamo Madama McClan e vedrai che rimette tutto a posto…” disse comprensiva Dorea passandole un braccio attorno le spalle.

“No, no è troppo tardi… non riusciranno a pulirlo in tempo e c’è ancora da pensare alle decorazioni del giardino e ai miei capelli… abbiamo dormito troppo… non sarà mai tutto pronto per sabato…” la rossa singhiozzò forte abbracciando la sua futura suocera.

“Non è vero… ci vuole solo un po’ d’organizzazione…” borbottò la Signora Potter dandole delicate pacche sulle spalle.

“Enif, chiama Alice e Dorcas, buttale giù dal letto se è necessario…” ordinò Dorea “Lily datti una ripulita così Felicia può vedere cosa fare di questa tua bella testolina. Io vado da Madama McClan…”

Lily annuì.

“E se non riescono a pulire il vestito…”

“Sciocchezze…”  disse Dorea prendendo il vestito “Al massimo resterò lì a minacciarli finché  non finiscono…”

 

Giovedì 13 settembre, ore 17:00, 42 ore prima del matrimonio

Remus era chinato su una lista di nomi, numerandoli secondo una pianta della disposizione del padiglione che in quel momento le ragazze stavano addobbando, o meglio sperava stessero addobbando. Ma ora la domanda sorge spontanea, se l’Usher si stava occupando da solo dei posti a sedere, che fine aveva fatto lo sposo?

Una bella domanda a cui Remus non aveva risposta, l'unica cosa che ricordava della sera precedente era le tonnellate d'alcool che avevano ingerito e Sirius dire: "Io non sopporto più questo sposo paranoico, chiudiamolo da qualche parte fino al matrimonio!".

Se fossero stati lucidi il problema non sarebbe sorto, avrebbero fatto un bello scherzo a James e dopo poche ore ci avrebbero riso su assieme, peccato non fossero sobri e non avessero la minima idea di dove avessero rinchiuso James e soprattutto perché nonostante l'alcool avessero avuto la lucidità di requisirgli la bacchetta.

Remus si prese la testa tra le mani, mentre quella protestava sonoramente.

Un gufo bussò alla finestra.

“Arrivo, arrivo…” disse alzandosi stancamente mentre la testa pulsava sotto il rumore creato dal gufo.

Il volatile, Remus lo riconobbe subito era il gufo di casa Potter… Moony sperò che Lily e Dorea non avessero saputo della scomparsa di James. Da una parte si sarebbero arrabbiate a morte dall’altra preoccupate a morte.

Abbiamo un problema…” così esordiva la lettera di Enif.

“Oh, fantastico…” sbottò Remus, il gufo stridette… “Ho capito, ho capito, non ti smuoverai di qui finché non avrò risposto…” disse il ragazzo al volatile mentre continuava a leggere la lettera.

Lily ha rovinato il suo vestito da sposa ed è in piena crisi isterica, la Signora Potter dice che probabilmente Madama McClan non glielo riuscirà a mettere a posto per non so quale ragione e quindi sta pensando ad un piano B. Io, Dorcas e Alice stiamo finendo con i padiglioni ma Lily è davvero fuori di testa, se James riuscisse a passare a rassicurarla andrebbe tutto bene… Riesce a passare un attimo?

“Oh certo, a sapere dov’è…” commentò Remus, massaggiandosi le tempie.

Prese carta e penna.

Scusa ma adesso non riusciamo siamo in grossi guai…”scrisse velocemente.

“Vola veloce, amico… e spera che nessuno venga a controllare…” disse  Remus guardando sparire il gufo.

Si voltò stancamente verso il tavolo.

“Forza Remus mettiamoci al lavoro!” si disse risedendosi.

Erano passati pochi minuti quando Sirius e Peter comparvero.

“Allora?” chiese Remus alzando gli occhi dalla lista che aveva finalmente finito di compilare, forse un po’ troppo frettolosamente ma non aveva molta voglia di pensarci in quel momento.

“Niente…”disse Sirius scrollando la testa e prendendo il foglio che Remus gli porgeva in modo da controllare se anche secondo lui i posti andavano bene.

“Dunque siamo partiti dall’ultima cosa che ci ricordavamo, ovvero dalla Testa di Porco…” disse Peter.

“E quindi?”

“Secondo Aberforth abbiamo ordinato una bottiglia di whisky a testa e poi sì, anche lui mi ha sentito dire di chiudere James da qualche parte… ma non sono stato così intelligente di dire dove…” sospirò Sirius “secondo me i posti vanno bene…” disse abbandonando la lista sul tavolo.

“Ha detto che siamo stati da lui fino a mezzanotte…”

“Quindi considerando che qui ci siamo svegliati all’una abbiamo tredici ore di buco…”

“La vicina ha detto di averci visto tornare cantando alle sette… e James non c’era…”

“Ok… quindi sei ore di buco… cosa abbiamo fatto in sei ore?”

“Non ne ho idea…” disse Peter mettendosi le mani in tasca. Il ragazzo fece una faccia strana tirando fuori una salvietta.

“Cos’è?” chiese Sirius, curioso.

“Un numero di telefono scritto con del rossetto su una salvietta…” disse Peter sbalordito.

“A parte il numero c’è il logo di qualche locale sulla salvietta?” chiese Remus, forse poteva essere una traccia.

“Volupté…” lesse Peter “Che diavolo è?” chiese poi guardando gli altri.

“Il club di cabaret più sexy di tutta Londra..” commentò Sirius.

I ragazzi lo fissarono.

“Che c’è? Io e James ci eravamo andati una volta un paio d’anni fa…”

“Ok voi andate a vedere io continuo qua… tocca all’ordine d’ingresso”

“Va bene a dopo!” detto questo i ragazzi si smaterializzano.

Remus si passò una mano sugli occhi, ma dove potevano aver chiuso James? Di certo era un posto che James non conosceva o da cui non ci si poteva smaterializzare… e di conseguenza un James con il dopo sbornia avrebbe aspettato il loro arrivo per evitare di spaccarsi… ma allora dove diavolo lo avevano lasciato?

Per un attimo l’idea che James potesse aver approfittato per scappare lo fece sorridere, sorriso che sparì subito dopo. Fissò incerto la pergamena davanti a lui.

“Spero davvero tu non ti sia cacciato in qualche guaio, amico mio…”

“Parli da solo adesso?” la voce di Dorcas lo fece sobbalzare.

“Non ti avevo sentita entrare…”

“Enif mi ha mandata a vedere come procede… diceva che eravate nei guai…” disse abbracciandolo stampandogli un bacio sulla guancia.

“Fino al collo… soprattutto se lo scopre Lily…”

“Avete bevuto così tanto che James si è sposato con un’altra ieri notte?” scherzò

“forse sarebbe meno problematico…” Dorcas lo guardò non capendo

“Mi prometti che non lo dirai alle altre?”

“Sarò muta come una tomba…”

“Abbiamo perso James…” Dorcas lo fissò un attimo.

“Cosa intendi dire con “Abbiamo perso James”?”

“L’abbiamo rinchiuso da qualche parte ma non ci ricordiamo dove… Sirius e Peter sono fuori a cercarlo e io vedo di finire i preparativi da solo…”

“C’è qualcosa che posso fare…”

“No, non serve, riusciremo ad uscire da questo casino…”

“Allora torno da Enif e mi invento qualcosa… Sicuro che non ti serve nulla?”

“No…no…” Remus parve pensarci un attimo “Aspetta c’è in effetti una cosa che potresti fare…”

 

Venerdì 14 settembre, ore 11:00, 24 ore prima del matrimonio

"Io non ce la faccio più ! Smetto di darvi retta e vado dir e tutto a Lily e Enif!" Dorcas era sul piede di guerra. Remus la guardò quasi implorante.

"Dorcas ti prego! Dacci ancora un'ora..."

"L'avete cercato per tutta la notte!"

"Ci manca un solo passaggio, abbiamo l'ultimo buco ovvero da quando abbiamo lasciato quella discoteca, che abbiamo visitato dopo il locale del cabaret, alle cinque a quando siamo arrivati qui..." Dorcas sembrò pensarci su.

"Vi do ancora un'ora poi vado a dire tutto a Lily! Anche perché tra due ore dobbiamo fare da scorta ai suoi genitori!"

Sirius annuì .

"Sentite dato che Remus ha finito con i preparativi direi di dividerci noi tre e poi di ritrovarci direttamente a casa Potter!" I ragazzi annuirono.

"Un'ora..." ricordò loro Dorcas.

"Si, Dory..."

"Black chiamami un'altra volta così  e tu al matrimonio di domani non ci arrivi!" Sbraitò la ragazza imbarazzata del nomignolo che solo sua nonna aveva il permesso di adoperare, ma sua nonna la chiamava anche caramella di conseguenza non faceva testo.

 

Venerdì 14 settembre, ore 12:00, 23 ore prima del matrimonio

Dorcas era arrivata sicura a casa Potter certa che avrebbe detto tutto d'un fiato che i ragazzi avevano "perso" suo marito. Ma le parole le morirono in gola quando vide Lily in lacrime.

"Che è successo stavolta?" chiese ad Enif, Lily era infatti così  tesa che bastava letteralmente nulla per farla piangere.

“È confermato... Madama McClan non riesce a rimettere in sesto il vestito per domani..." spiegò Enif

"E James non è neanche venuto sapendo che ero disperata!" disse Lily arrabbiata

"Ehm a proposito di James..." tentò un primo approccio Dorcas, ma in quell'istante entrò Dorea Potter seguita da un baule che fluttuava a mezz'aria.

"Ecco il mio piano B"

 

Sirius sbuffò , niente non aveva neanche un briciolo d'immaginazione, aveva guardato dappertutto. Certo se fossero stati ad Hogwarts sarebbe stato più  semplice come quella volta in cui l'avevano chiuso nella... No non era possibile... Gli avrebbero visti... Insomma.. con il cuore che batteva all'impazzata Sirius si affrettò a cercare Peter e Remus.

 

"Piano B?" chiese Enif fissando sorpresa la Signora Potter mentre apriva il baule e tirava fuori un abito da sposa.

Lily lo fissò: era color avorio, le spalline erano formate da una corona di piccole rose di stoffa, il corpetto era intessuto di piccoli cristalli e sotto dalla fascia sulla vita scendevano due ali di rose di stoffa che accompagnavano lo spacco della gonna superiore, quella intermedia era intessuta di piccoli brillanti che tessevano un motivo floreale e l’ultima, l’inferiore in pizzo sembrava ricoperta di gocce di rugiada.

"Ma da dove l'ha tirato fuori?" chiese sorpresa.

"Ho i miei contatti..." disse facendole l'occhiolino "Perché non lo provi?"

Mentre Lily sparì  a provare l'abito, Enif si voltò verso Dorcas.

"Che dicevi di James?"

 

"Mi è  venuto in mente quando ho ripensato alla volta in cui abbiamo chiuso James sulla Torre Ovest, lì  c'è solo l’ufficio di Vitius e quel vecchio sgabuzzino dove tengono le vecchie cose di astronomia e non ci va mai nessuno … anche Gazza non lo usa più  da secoli..."

"Stai dicendo che siamo entrati ad Hogwarts alle 3 del mattino? E nessuno non si è accorto di niente?" chiese Peter dubbioso.

"Infatti sono andato a controllare... Il mantello è a casa mia sai che James ormai non se ne separa mai... E nessuno conosce Hogwarts meglio di noi e soprattutto nessuno sa meglio di noi come entrare e uscire inosservato..."

"Che hai detto a Silente per lasciarci arrivare a mezzogiorno di venerdì  mattina?"

"Gli ho detto che dovevo parlargli urgentemente e che era una questione di vita o di morte"

"Saremo morti sul serio, ormai Dorcas avrà detto tutto a Lily..." disse Peter mentre arrancavano verso il cancello di Hogwarts.

"Ci sta aspettando al cancello..." disse Remus notando il preside al cancello.

"Credi si arrabbierà?" fu la domanda di Peter prima di raggiungere il Preside.

 

"Hanno fatto cosa?" Enif guardava Dorcas scandalizzata.

La signora Potter sentì solo il grido di Enif, dato che Dorcas aveva parlato sottovoce.

"Che hai da gridare Enif?" chiese Lily entrando nella stanza.

"Nulla... Lily sei un incanto!"

"Wow, è fantastico..."

"Dorea è meraviglioso, ma l'avrà pagato un occhio della testa... Non mi va di pesare così tanto..." "In realtà non l'ho pagato nulla..." le tre ragazze la guardarono non capendo.

"Ma è così sfarzoso, sembra quello di una principessa..."

"Deve essere sfarzoso l'abito da sposa di una Black." sorrise la donna. Enif la guardò capendo.

"Signora Potter quello è il suo!"

Lily fissò la suocera sorpresa mentre le si inumidivano gli occhi, si forse Enif aveva ragione doveva rilassarsi se non voleva piangere per tutta la cerimonia.

"Dorea io non so che dire..."

"Di che lo metterai domani, ne sarei felicissima, a me ha portato un matrimonio stupendo..."

"Vado a toglierlo prima che arrivino i ragazzi, saranno qui a a momenti per andare a prendere i miei..."

Enif e Dorcas si lanciarono uno sguardo allarmato.

"Lily c'è una cosa che dovresti sapere..." cominciò Enif.

"Me lo dici appena ritorno di la che non sento niente con questo vestito sulla testa..."

Dorea guardò preoccupata Enif e Dorcas.

"Che succede? Mica i ragazzi hanno combinato qualcosa? Non hanno ancora finito i loro preparativi?"

Dorcas si morse le labbra.

"Ecco..."

"Cosa dicevi Enif?" chiese Lily ritornando nella stanza.

"Che i Malandrini hanno..." ma Enif non riuscì a finire la frase interrotta dal campanello che suonava.

 

"Quindi vede professore probabilmente nella sbornia siamo venuti nel posto a noi più familiare..." stava finendo di spiegare Sirius mentre salivano verso la Torre Ovest. Silente aveva un sorriso divertito stampato in faccia.

"Mi stai dicendo, Sirius, che ieri notte alle 3 del mattino, usando il mantello dell'invisibilità  di James e il passaggio segreto che dal limitare della foresta proibita verso Hogsmeade porta alla base della Torre, siete entrati nel castello e avete rinchiuso il povero James nel sgabuzzino in cima alla Torre?"

"Esattamente Signore..."

"Ora mi spiego molte cose..."

"Scusi signore?"

"Filius credeva in qualche scherzo di Pix quando l'altra notte aveva visto ballare le armature del corridoio e aveva sentito ridere senza veder nessuno..."

I Malandrini si guardarono arrossendo. Quindi lo avevano fatto davvero...

Arrivarono velocemente alla porta, tentando di aprirla.

"Se è bloccata è un buon segno, no?" disse leggermente Peter. Ci misero pochi secondi a togliere il colloportus e quando l'aprirono il classico ronzio del muffiato li accolse.

"James?"

"Era ora! Quanto ci avete messo?"

"33 ore amico" fu la risposta sollevata di Remus

"Ecco 33 ore con un confezione di Cioccorane! Sto morendo di fame!" nonostante le occhiaie e la fame James sorrise allegro alzandosi dal secchio sul quale era seduto, forse da troppo tempo.

 

Enif si affrettò ad aprire.

"Siete in ritardo" disse scoccando uno sguardo gelido a Sirius.

"Ho come l'impressione che Dorcas ti abbia detto dello scherzo..."

"Sì, siete fortunati che non siamo riuscite a dirlo a Lily..."

"Quanto tempo manca prima che arrivino Gideon e Fabian per andare dagli Evans?" chiese James entrando in casa.

“Mezz’ora…”

“Mamma c’è qualcosa da mangiare?” chiese letteralmente correndo in cucina.

Dorea e Lily gli lanciarono uno sguardo. Le occhiaie cerchiavano gli occhi del ragazzo e la barba era sfatta, i capelli più in disordine del solito e…

“Ma è polvere quella che hai tra i capelli?”

“Sì, e credo anche qualche ragnatela…” disse passandosi una mano tra i capelli.

“Ma che diavolo ti è successo? Ti avevo chiesto di passare qui ieri perché ero in piena crisi isterica, dov’eri?” chiese Lily mentre il ragazzo apriva la dispensa alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti.

“Non vuoi davvero saperlo, vero?”

“In realtà comincio ad aver paura di saperlo…”

“Se vuoi chiedilo a quei tre io non mi ricordo granchè…” sorrise malandrinamente James. Sirius ghignò: ecco la vendetta di James scatenargli contro un uragano chiamato Lily. 

 

Oggi, 15 settembre ore 9:00, due ore prima del matrimonio

“Non ci sono Remus, rassegniamoci…” sospirò Sirius, quando tornò in salotto trovò Remus meditabondo. “Rem?”

“Sto pensando…”

In quel momento qualcuno si materializzò nella stanza. Dorcas fece la sua comparsa con il suo vestito da damigella.

“Salve, Enif mi ha mandata a vedere dove siete scomparsi, lo sposo ha bisogno di voi, lo sapete?” scherzò la ragazza. Remus la stava fissando imbambolato.

“Enif ormai ti ha schiavizzata…”

“Come damigella d’onore ci ha coordinato nei momenti peggiori della sposa…” scherzò la ragazza, guardando poi Remus.

“Che c’è? Sto male?” chiese muovendo leggermente il vestito azzurro. Remus non potè far altro che osservare la ragazza: la gonna scalata partiva poco sopra il ginocchio e scendeva a metà polpaccio nella parte anteriore, il corpetto era aderente e le piccole pieghe della stoffa creavano un insieme di onde orizzontali che si scontravano delicatamente con quelle verticali che le stringevano il seno.

“Credo apprezzi sai…” ridacchiò Sirius. Dorcas rise, passandosi una mano tra i capelli.

“Dovreste vedere Lily… è fantastica… comunque che ci fate ancora qui?”

“Sto cercando una cosa…” disse leggermente Remus forse un po’ imbarazzato per aver perso le fedi nuziali dopo aver perso lo sposo.

“Non ti sei dimenticato di avermi affidato le fedi cosicché non andassero perse nella ricerca di James, vero?”

Remus e Sirius fissarono la ragazza increduli, Sirius scoppiò a ridere.

“Credo davvero che questo matrimonio abbia stroncato anche te amico mio…” 

 

 


Eccomi qui avevo la paura di non riuscire ad aggiornare fino a mezz'ora fa quando ho finito il capitolo 15 ^^''' maledette consegne di progettazione urbanistica. Ma lasciamo stare:

Che ve ne pare di questo capitolo pre matrimoniale? Poverini sono tutti fuori di testa XD Come molti di voi avranno già intuito ho guardato una "Notte da leoni" prima di fare questo capitolo e se qualcuno non l'ha visto ve lo consiglio tantissimo XD (Anche la foto d'inizio cap è una scena del film photoshoppata XD)

Il Voluptè è davvero il club di cabaret più sexy di Londra, secondo le guide turistiche se volete darci un'occhiata lo trovate qui: Voluptè

Ora qualche nota : Qui potete trovare:
a. Il vestito da sposa di Lily
b. Le damigelle
c. Il vestito di Sirius  immaginatevi solo la cravatta in pan dan con le damigelle...
d. Quello di Peter e Remus

(James e Dorea ve li posterò con il prossimo così vi lascio in suspance XD)

Altra nota di servizio (la scrivo in rosso così tutti la leggono)  

Se volete restare sempre aggiornati su aggiornamenti, immagini, disegni, news e quant'altro, anche per chiedermi chiarimenti o per dirmi di ritararmi potete aggiungere Enif Icecrow sui vostri amici di facebook e poi mandarmi un messaggio da lì così saprò chi siete e vi manderò le varie news e aggiornamenti man mano che ce li ho ^^ Per chi è già tra i miei amici e non ha ricevuto notizia di questo aggiornamento vale lo stesso mandatemi un messaggio... non capisco più chi è chi nella lista degli amici @_@

e ora le recensioni!

sissi181  
Tranquilla sissi meglio corta che niente credimi almeno così so che mi seguite numerosi ^^                                                                                                        
  MissMartyPollen  
Diciamo che questo periodo è alquanto nebbioso, Silente dice che Severus riferirà della profezia a Voldemort quindi indirettamente condannerà Lily e James anche perchè se avesse saputo che Lily era incinta beh... allora è davvero cretino visto le paranoie che si è fatto dopo XD
Di conseguenza per fare qualcosa un po' particolare ho preferito lasciare tutto in suspance... anche per far lavorare Silente... sennò faceva subito due più due e non si divertiva XD

Che dici i Malandrini hanno soddisfatto le tue aspettative per questo capitolo?

  volimte  
Sono felice che il capitolo scorso ti sia piaciuto, Silente me lo immagino sempre pieno di pensieri che gli aggrovigliano il cervello... in realtà è il segreto della lunga vita tenere la mente impegnata ahah XD
Anche se devo ammettere che non l'ho invidiato a dar i colloqui a quelle pazze ciarlatane...
  Alohomora 
Mi piace la tua profezia, molto di più di quella di Sibilla.
Sono felicissima che Abe ti piaccia, alla fine è un po' lo stereotipo del vecchio locandiere medievale, quello che si fa i cavoli propri ma in realtà sa tutto di tutti XD
Spero che questo capitolo di cui avevi già avuto un assaggio ti sia piaciuto, alla prossima.
  Julia Weasley  
Dalla regia mi dicono che Severus ha già colpito purtroppo... vabbeh... lo faremo penare nei sensi di colpa in futuro... almeno quello...

Abe è Abe anche io lo adoro perchè lo vedo come l'unica persona che vede Albus come uno qualsiasi proprio perchè è suo fratello e non hanno dei trascorsi proprio piacevoli e nonostante tutto, litigate, nasi rotti e il resto dove sta? A Hosgmeade... insomma non ci sta a caso così vicino a suo fratello penso XD è un brontolone con il cuore d'oro.

Narcissa voleva uccidere Severus ma si sa non si può aver tutto dalla vita... 

   
 
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