Baby-sitter equivochi
- Signorina Owens, nel mio
ufficio. Ora-
Deglutii l'ultima goccettina di saliva rimasta in bocca.
Okay, la vedevo davvero,
davvero nera.
Già mi immaginavo
sotto un ponte, con maniaci e barboni che mi circondavano, senza un soldo,
sporca e con Hanna che non faceva altro che farsela addosso.
Che vita miserabile.
- Signorina Owens, si
rende conto di ciò che è successo?-
Si sedette piano sulla sua
poltrona in pelle finta.
Chissà quanto
petrolio era stato sprecato per far accomodare il suo grosso culone.
Ma non divaghiamo.
- Brianne, mi dispiace
infinitamente! Ma mia nipote ha seri problemi di contenimento-
- Ma lei ha messo sua
nipote sulle pratiche dei Brooks! Si rende conto? Cosa dirò ora? Sono
nello studio affianco, devono firmare. Come faccio? Vado da loro e dico"
Signori, sono costernata, ma non potete divorziare oggi perchè la nipote
di una mia assistente ha fatto la cacca sopra le pratiche?!"-
Silenzio.
A mio parere, c'erano
tanti modi per toglierseli dai piedi, quelli.
In primis si poteva
chiamare un prete.
I preti si sa, sono tutti pane e amore. Sarebbe andato lì e avrebbe
iniziato a dire che divorziare è la cosa peggiore del mondo, che lo
avevano giurato davanti a Dio e bla bla bla.
Poi c'era il mio vicino di
casa che era un pompiere. Bastava far suonare l'allarme, chiamarlo velocemente
ed entrare nello studio urlando " A FUOCO, ANDIAMO A FUOCO", e lui
sarebbe subentrato con la sua entrata trionfale munito
di pompa dell'acqua, bagnando tutti i fogli. Così avevamo anche la scusa
delle pratiche scomparse.
Oppure, se ci si ingegnava
un po', potevamo far entrare nello studio Jaqueline,
la segretaria del secondo piano, incinta all'ottavo mese, ossessionata dal
lavoro, e iniziare a dire che stava partorendo e dovevamo portarla al pronto
soccorso.
Avevano mica
intenzione di divorziare mentre due nuovi occhietti si aprivano al mondo?
- Be', potremmo chiamare
un prete...- iniziai.
Brianne sbiancò.
- Owens, mi sta prendendo
in giro?-
Stavo per ribattere che
no, cavolo, io ero seria, il mio piano non aveva falle e ne saremmo usciti
vittoriosi con la nomea dei salva-matrimoni, ma in quel preciso istante
Virginia entrò come una furia nello studio.
Aveva le tette
praticamente fuori dalla camicetta, di due taglie più piccola del
dovuto.
Trasparente.
E aveva il reggiseno
leopardato, Cristo. Non puoi! Non ci si può vestire così da... da..
- Oh, Emma! Vedo che oggi
ha entrambe le scarpe ai piedi-
- Sì, ho insegnato
loro a restare al loro posto e non pestare le teste di ca..-
- Virginia- m'interruppe
Brianne con un'occhiata sconcertata - vai al sodo, cara, ho dei clienti che mi
aspettano e devo risolvere una questione importante-
Virginia mi fulminò
prima di parlare - Oh, Brianne, volevo solo portarti questa piantina -
tirò fuori un' insulsa erbetta orripilante con
dei fiori schifosamente scialbi e monotoni, tipo quelli che nascono nel preciso
punto in cui i cani vanno a fare la pipì - come ringraziamento - mi
guardò compiaciuta - sai, a giugno io
e James ci sposiamo, quindi credo sia giusto ringraziarti. Non è
grazie a te che ci siamo conosciuti, forse?- sorrise.
Un sorriso schifosamente
falso e orribile.
Provai un odio sconfinato
verso Brianne.
Quella vecchia deficiente
aveva presentato 'sta sciacquetta a James? Ma perchè?
Perchè?
Perchè, santo
cielo, esistevano 'ste esimie teste di corno? Cosa
aveva in testa Brianne mentre li presentava? Le balle di fieno che rotolavano?
E, soprattutto, cosa aveva
in testa James mentre le chiedeva di sposarlo? Homer Simposn?
- Grazie, cara. Poi passo
a trovarti, magari stasera. Ora, se vuoi scusarci...-
- Certo! A dopo- volse lo
sguardo falso come un sedere di babbuino appena sottoposto alla liposuzione e
incontrò il mio- spero di rivederla presto- e poi, tra un'ancata e
l'altra, uscì.
- Emma, dicevamo- prese un
respiro - mi trovo costretta a prendere provvedimenti. Questa non è una
cosa di poco conto, sommata ai suoi atteggiamenti sbadati e strani in studio. Mi dispiace, ma mi
sento davvero in dovere di chiederle di andar...-
- Brianne, scusa, posso
parlarti?-
La sua voce.
Oh deus.
Avevo evitato James drasticamente
tutta la mattina, e lui mi mandava all'aria tutti i miei perfetti piani
entrando in quel momento?
Oh deus.
- Dimmi,
James - Brianne era visibilmente esasperata. Si vedeva lungo un miglio che non
aspettava altro che licenziarmi. E, caso strano, sembrava che tutti si
opponessero.
- I Brooks si stanno
innervosendo. La moglie non fa altro che schiaffeggiare il marito-
Brianne dilatò gli
occhi - Prego?-
- La moglie sta
schiaffeggiando il marito. Blatera cose del tipo " mi hai messo le corna,
ora ti incorno io"-
Ridacchiai, nel mio
piccolo angolino.
Gli occhi di James
seguirono il rumore e incontrarono la mia faccia, rossa per lo sforzo di
trattenere il riso.
La sua espressione
cambiò istantaneamente. Da preoccupata che era, mi sorrise. Poi, forse
rendendosene conto, tossicchiò e tornò serio.
- Santo cielo. Di' loro di
andare a casa. La signorina Owens ha creato un disastro-
- Cosa?-
- La nipotina ha
rilasciato la popò sulle pratiche del divorzio- spiegò,
sofferente.
James tacque. Poi,
stranamente, scoppiò a ridere.
- Davies, non vedo niente
di così spiritoso. La situazione è tragica. Se permetti, sto
cercando da mezzora di congedare la signorina Owens-
A quelle parole ci furono
due reazioni diverse da due persone differenti.
La prima fui io.
Sospirai abbastanza
rumorosamente, digrignando un "stronza" tra
i denti.
La seconda fu quella di
James. Sgranò gli occhi, urlando un "NO!"
Brianne lo osservò
perplessa.
- No, cioè, dicevo.
Ehm. Non credo sia opportuno, sai? Cioè, oggettivamente ci manca
personale, il potenziale della signorina Owens ci fa comodo- tentò.
Brianne continuò a
guardarlo, sempre più perplessa.
- Possiamo parlare in privato, James?- disse, infine.
E, senza attendere
risposta, uscì dallo studio accompagnata dall'uomo.
Gran bell'uomo.
Rimasi sola in quel buco.
Cioè, era
oggettivamente piccolo e cupo.
I muri erano grigi e la vetrata, che
copriva una parete intera, dava sul parcheggio dell'edificio.
Iniziai a guardare nel
palazzo di fronte, annoiata.
C'era la signora delle
pulizie, quella che ormai aveva seriamente paura di me, che puliva le scale. Un
tipo stava uscendo dall'appartamento del quinto piano, e una donna, in bagno (
aveva la finestra spalancata), si pettinava i capelli.
Di colpo lasciò il
pettine, afferrò la sua capigliatura lunga e bionda e la tolse,
drasticamente.
Oh deus.
La pelata lucida
brillò alla luce della lampadina; tolse velocemente la vestaglia che
portava sulle spalle, scoprendo un fisico floscio.
Maschile.
Oh Cristo.
Istintivamente tirai la
tenda dello studio, coprendo la visuale.
Mentre lo facevo, i miei occhi si posarono su un detersivo,
nell'angolo della stanza.
Accanto, brutta come la
donatrice, c'era la piantina di Virginia.
La mia mente fece due
più due.
Cioè, suvvia, era
destino!
Mi avvicinai al detersivo
per pavimenti e svitai il tappo del contenitore. Una puzza assurda di moquette
marcia invase l'aria.
Ahahah!
Senza pensarci su troppo
svuotai il detersivo nella piantina.
- Che bella piantina sei,
eh? Profumaaaaata, graziooooosa.
E la tua padrona! Oh, la tua padrona! Che simpatica è, eh? Come un
calcio nel sedere!- dissi, mentre tutta quell'acqua bianca veniva assorbita dalla
terra, che aveva assunto un preoccupante colore grigio marroncino.
- Emma, cosa fai?-
Mi girai velocemente,
fissando preoccupata la vecchia.
Brianne, intendo.
- Oh, niente, osservavo la
piantina. Oh, è così bella!-
- Trovi?-
- Assolutamente-
La donna mi guardò,
sospettosa.
- Comunque sia, abbiamo
deciso di darti un'altra possibilità. Ma che sia chiaro, è
l'ultima. Esigo da te un lavoro impeccabile-
Me ne uscii dallo studio
assillata dalla voce acuta e fastidiosa della tipa.
- Mi raccomando,
mai più scene simili...-
- Sì, ovviamente-
- Non portare più
tua nipote...-
- Non succederà...-
-... e voglio che tu sia
sempre attenta e partecipe...-
- Come sempre-
- E... Emma...-
- Ovviamente, Brianne, hai
ragione-
- Ma non ho detto ancora
niente-
- Ah- silenzio - Ma tu hai
sempre ragione, eh!- e, con un salto, mi chiusi a chiave nel mio studio.
Quando a
fine giornata tornai a casa, ero distrutta.
E la cosa più
preoccupante, soprattutto, era ciò che mi attendeva.
La prova baby-sitter.
- Emma, finalmente!-
Andreea mi venne incontro, prendendomi Hanna dalle braccia - C'è
già una signora in soggiorno-
Entrai stanca nel salotto,
sprofondando sul divano.
- Salve, il mio nome
è Emma Owens, la bambina si chiama Hanna. E' una bambina brava e
assolutamente silenziosa, non piange quasi mai. Ha un solo difetto: tende a
farsela sotto ogni mezzora- dissi come un automa, senza nemmeno guardare in
faccia la mia interlocutrice.
- Oh, non ci sono
problemi!- rispose questa.
Ehi.
C'era qualcosa di strano
nella voce.
Era troppo roca e
profonda, per essere femminile.
Linda tossicchiò,
mentre Andreea gridò - Qualcuno vuole un caffè? Per tirarci su,
ecco!-
Alzai gli occhi e osservai
sospettosa la donna/uomo.
C'era qualcosa di strano
nel suo viso.
Qualcosa di... Vagamente
familiare.
- Il suo nome?- chiesi.
- Vanna Kruschenberg. Sono
tedesca-
Quei capelli... Quel
viso... Quella fronte. L'attaccatura della capigliatura...
- Dove abita?-
- Non so se ha presente la
filiale di avvocati, Bob & Co? Ecco...-
Improvvisamente collegai
il tutto.
Ecco dove l'avevo vista/o!
Era l'uomo nel palazzo di fronte, quello con il parrucchino tipo Pippo Baudo,
con il fisico floscio e peloso.
Oh deus.
- Aaaah,
sì, sì, ho capito- la fermai, preoccupata. Oddio, poteva essere
un maniaco! Avrebbe ucciso me, Linda e Andreea e poi avrebbe chiesto un
riscatto a Abby. Lei naturalmente non avrebbe battuto ciglio, tanto io ero
inutile: non sapevo fare i puzzle.
Si sarebbe ripresa la sua figlia spara-cacca e
avrebbe continuato la sua vita felicemente.
- NO- urlai, di colpo.
La donna/uomo mi
guardò, preoccupata, e Linda cadde dalla sedia.
- Non abbiamo bisogono di
baby-sitter, no, no, ho cambiato idea. Amo mia nipote, non posso stare un
secondo senza di lei, non si vede?-
Presi Hanna e me la
spiaccicai al petto, coccolandola febbrilmente.
Sembravo in preda a una
crisi epilettica.
- Ma...-
- LINDA ZITTA- urlai come
una pazza.
- Su, su, vada pure,
arrivederci, ci si rivede se rimango incinta, ma non credo proprio. Mi dispiace
davvero, ora se ne vada- presi la donna/uomo per le spalle e la trascinai fino
alla porta.
- Ma io credevo che fosse
urgente-
- Lo era! Davvero, lo era!
Ma ho cambiato idea, davvero, amo mia nipote. Ho il diritto di amarla, no?
Arrivederci-
- Ma...-
- Chiamo
Una ragazza di pressochè 17 anni si fermò dietro la nostra
porta.
- E' qui il colloquio per
baby-sitter?- mi chiese.
La donna/uomo la prese per
le spalle - Scappa! E' pazza, è pazza, scappa!-
E, così dicendo, corse giù per le scale.
Saaaalve, gente.
Eccomi qui :D
Non ho molto
da dire, quindi passerei direttamente ai ringraziamenti.
_SiL_ : lo so, ma altrimenti non ci
sarebbe stato gusto! Quindi abbi pazienza, cara :D ci
si vede <3
DracosWife: salve, cara :D oh, sono così
felice che ti piaccia il capitolo ** Sì, lo so, Hanna non doveva farsela
addosso, ma suvvia, se son rose fioriranno, e noi abbiamo pazienza, no? Non sarà
una popò ad impedir loro di baciarsi ** XD Okay, basta, evito XD Al
prossimo capitolo, cara, e grazie grazie
per aver recensito <3
_ LarchyX_ : ciaoo
:Dbeh, dai, non ti voglio morta, altrimenti chi mi
recensisce i capitoli? XD Seriamente, sei troppo tenera, grazie per i
complimenti ** troppo buona ^^ Spero che ti piaccia anche questo capitolo!
BeRRy_aPPle. ahaha,
sì, Hanna è sempre inopportuna! Sempre che fa la cacca <<
XD ma dopotutto, a me fa tanta tenerezza ** Grazie, spero che ti piaccia anche
questo capitolo, cara! ^^
MeiroKangourou: allora, innanzi tutto per scrivere il tuo nome ci ho messo
un'eternità XD e se l'ho scritto male, cavolo, perdonami, ma siamo a fine settimana, la vecchiaia avanza e i neuroni vanno in
vacanza (oh, ho fatto la rimaa **) okay, evito
-.-" ma comuuunque, ti assicuro che James Owens
esiste, è stato famoso per la storia di Hitler, mi pare... ma comunque
XD Sono felicissima che ti piaccia la mia demenziale e assurda storia(oooh, un nuovo lettore **) e
sì, la suddivisione in capitoli la faccio al momento. Di solito inizio a
scrivere e blocco la storia nel momento che mi pare più opportuno XD Al
prossimo capitolo :D ciao ^^
AngelMary_95:
ciao, coetanea :D XDXD okay, evitando, ahaha sìì Hanna è un mito! Il mio mito ** ahahahahah ma vedrai che, secondo me, grazie a lei in
nostri due amichetti diventeranno.. ehi, ma che
faccio, spoilerizzo? ò_ò
mai! XD al prossimo capitolo, cara :DD
shizuka96: oh sono tanto felice che ti sia piaciuto il capitolo :DD spero
che anche questo ti faccia ridere, perchè la cosa che più mi
preoccupa è proprio questa :D non vorrei mai che fosse scontato.. ma
comunque, fammi sapere ^^ ciaooo
space_oddity Ma povera Hannaaaaa, non
trattiamola male XDXD ha solo dei piccoli problemini XD ci sentiamo sulla tua
storia, scappo a recensirla ^^ ciao, cara <3
Okay gente,
non badate troppo agli errori, sono difrettissima e mia mamma mi sta ricattando di andare a mangiare subito, o
mi assassina. E voi non volete questo, vero??
XD
al
prossimo capitolo
Caramella
<3